1. Immigrati
Dopo un lunedì nero attorno alla protesta per i permessi di
soggiorno, che da dieci giorni vede sei immigrati sulla gru del
cantiere del metrobus di San Faustino, il martedì è stato vissuto in
un clima di relativa calma. Nella mattinata i Vigili del Fuoco hanno
provato nuovamente a sistemare una rete di protezione sotto la
gru, ma senza successo. Così come senza successo è stato il
tentativo di consegnare ai sei il pranzo, mentre nel tardo
pomeriggio hanno accettato di ricevere la cena.
Circa 250 sono state le persone che si sono radunate fuori dalla
chiesa di San Faustino per "sostenere" i sei immigrati: cori, slogan
e bonghi hanno fanno da sottofondo a una giornata tutto sommato
tranquilla ai piedi della gru.
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2. Nel tardo pomeriggio di lunedì, il prefetto Livia
Narcisa Brassesco Pace ha ricevuto i segretari
generali cittadini di Cgil, Cisl e Uil, i quali hanno
avanzato la proposta di aprire un tavolo per
favorire la cessazione della protesta sulla gru; il
prefetto ha replicato che non vi sarà alcun tavolo
fino a quando i sei immigrati non saranno scesi
dalla gru.
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3. «Scenderemo soltanto quando il ministero dell’Interno si deciderà ad aprire una
trattativa seria per la regolarizzazione di tutti gli immigrati che a Brescia si sono
visti respingere la domanda di sanatoria di colf e badanti presentata l’anno
scorso»
«Molti di noi hanno pagato migliaia di euro di contributi, ma ci siamo visti
respingere la richiesta, senza nemmeno spiegarci il perché. E oltre al
danno, la beffa: i soldi che abbiamo versato non ci verranno restituiti dallo
Stato italiano».
Sabato pomeriggio la situazione si è fatta ancor più difficile
quando un corteo composto da almeno 500 persone, ha cercato di
avvicinarsi alla gru dove erano appena saliti i sei immigrati.