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I Cluster tecnologici: strumento per
identificazione e consolidamento delle
traiettorie tecnologiche di sviluppo
Incontro sulle Traiettorie Tecnologiche del Settore Salute
Milano, 4 aprile 2016
Armando De Crinito
Direttore Generale Vicario
DG Università, Ricerca e Open Innovation
Regione Lombardia
Cluster policies regionali
• Regione Lombardia ha riconosciuto e sostenuto finanziariamente lo
sviluppo di 9 cluster tecnologici lombardi (CTL) , focalizzati su uno
specifico ambito tecnologico e applicativo di interesse strategico, in
coerenza con le indicazioni nazionali (di cui al decreto direttoriale
257/Ric del 30 maggio 2012 e ss.mm.ii.), con il processo di Smart
Specialisation in atto anche a livello nazionale ed europeo
• Nel biennio 2014-2015 ha consentito ai CTL di raggiungere una
maggiore efficacia nella governance, e nella definizione di piani di
sviluppo strategici
• I CTL sono impegnati nella mappatura delle competenze nelle 7 aree
di specializzazione individuate dalla S3 di Regione Lombardia, di cui
hanno contribuito alla definizione e declinazione nei “Programmi di
Lavoro Ricerca e Innovazione” 2014-2015 -> attualmente aperta su
O.I. la consultazione per aggiornamento 2016-2017)
Rafforzamento della governance
Regione Lombardia intende rafforzare ulteriormente il percorso di
consolidamento della governance dei CTL, affinché siano “ecosistemi
abilitanti”, favorevoli allo sviluppo dell’innovazione, della competitività e
dell’attrattività, e promuovano le eccellenze del territorio anche a livello
internazionale.
Dotazione finanziaria: 1,5 Milioni di € - fondi FESR)
Beneficiari: CTL dotati di personalità giuridica
finanziamento di progetti di consolidamento finalizzati a rafforzare le
Cluster Organization in almeno 3 delle dimensioni del cruscotto
prestazionale* (elaborato con metodologia ESCA)
Regolamento generale di esenzione (UE) n.651/2014, art. 27 “aiuti ai poli
d’innovazione”
MISURA
CLUSTER 2016
Il Cruscotto Cluster
Regione Lombardia ha elaborato un cruscotto prestazionale che
consente:
Il monitoraggio delle prestazioni, come supporto decisionale ai CTL;
Un benchmarking con altri cluster regionali, nazionali ed europei;
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La metodologia ESCA per la certificazione bronze e gold label dei Cluster
Europei è stata adattata alle specificità dei CTL, con impostazione di una Base
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CTL rispetto a 6 Dimensioni principali, rappresentative delle priorità di un
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Vista l’assimilabilità dei CTN a strutture di governo e indirizzo come le
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Multiregioni-MIUR -> il testo è stato inviato al MIUR il 20 gennaio 2016,
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o Per l’attuazione dell’Accordo sarà istituito a breve un Comitato Tecnico
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₋ 2 persone designate dal MIUR (di cui uno con funzioni di Presidente)
₋ 1 rappresentante per regione firmataria, designato con nota
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₋ Presidente dell’Organismo di coordinamento e gestione del Cluster
A cui si possono aggiungere eventuali esperti: […] Ai lavori del Comitato
potranno essere invitati i rappresentanti di altri Ministeri competenti in
materia e, su richiesta di una delle Parti e a seconda delle tematiche da
affrontare, anche esperti di riconosciuta competenza» (art. 5 AdP).
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Tra i compiti del comitato:
• assicurare la corretta ed efficace attuazione dell’Accordo,
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strategici delle politiche regionali, nazionali ed europee;
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potenzialmente disponibili da allocare sull’Accordo
Il Comitato può proporre e valutare le richieste di adesione di ulteriori Regioni
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  • 2. Cluster policies regionali • Regione Lombardia ha riconosciuto e sostenuto finanziariamente lo sviluppo di 9 cluster tecnologici lombardi (CTL) , focalizzati su uno specifico ambito tecnologico e applicativo di interesse strategico, in coerenza con le indicazioni nazionali (di cui al decreto direttoriale 257/Ric del 30 maggio 2012 e ss.mm.ii.), con il processo di Smart Specialisation in atto anche a livello nazionale ed europeo • Nel biennio 2014-2015 ha consentito ai CTL di raggiungere una maggiore efficacia nella governance, e nella definizione di piani di sviluppo strategici • I CTL sono impegnati nella mappatura delle competenze nelle 7 aree di specializzazione individuate dalla S3 di Regione Lombardia, di cui hanno contribuito alla definizione e declinazione nei “Programmi di Lavoro Ricerca e Innovazione” 2014-2015 -> attualmente aperta su O.I. la consultazione per aggiornamento 2016-2017)
  • 3. Rafforzamento della governance Regione Lombardia intende rafforzare ulteriormente il percorso di consolidamento della governance dei CTL, affinché siano “ecosistemi abilitanti”, favorevoli allo sviluppo dell’innovazione, della competitività e dell’attrattività, e promuovano le eccellenze del territorio anche a livello internazionale. Dotazione finanziaria: 1,5 Milioni di € - fondi FESR) Beneficiari: CTL dotati di personalità giuridica finanziamento di progetti di consolidamento finalizzati a rafforzare le Cluster Organization in almeno 3 delle dimensioni del cruscotto prestazionale* (elaborato con metodologia ESCA) Regolamento generale di esenzione (UE) n.651/2014, art. 27 “aiuti ai poli d’innovazione” MISURA CLUSTER 2016
  • 4. Il Cruscotto Cluster Regione Lombardia ha elaborato un cruscotto prestazionale che consente: Il monitoraggio delle prestazioni, come supporto decisionale ai CTL; Un benchmarking con altri cluster regionali, nazionali ed europei; L’ oggettivazione delle performance a tutti gli stakeholder; Un supporto al policy-maker per la programmazione di nuove misure.
  • 5. La metodologia ESCA per la certificazione bronze e gold label dei Cluster Europei è stata adattata alle specificità dei CTL, con impostazione di una Base Dati da cui costruire Indicatori di performance per studiare l’andamento dei CTL rispetto a 6 Dimensioni principali, rappresentative delle priorità di un Cluster: 1. Grado di Sviluppo 2. Sostenibilità finanziaria 3. Ricerca e Innovazione 4. Propensione all'internazionalizzazione 5. Governance 6. Comunicazione La compilazione della Base Dati da parte dei CTL ha consentito il calcolo degli indicatori; il punteggio di ogni CTL sulle 6 dimensioni ha portato al grafico sinottico dell’andamento dei 9 CTL rispetto alle 6 dimensioni La metodologia di costruzione del cruscotto
  • 7. I Cluster tecnologici regionali e i CTN sono due tipi di organizzazioni diverse che richiedono il monitoraggio di dimensioni e indicatori differenti I CTN in quanto organismi di governance intermedia a livello nazionale devono caratterizzarsi per una maggiore incidenza di attività di Governance, Lobby o Comunicazione La progettazione del cruscotto prestazionale per i CTN non deve sovrapporsi o duplicare le specificità del cruscotto per i CTL (Cluster tecnologici Lombardi), che intende invece monitorare le rispettive strategie e strumenti di attuazione Vista l’assimilabilità dei CTN a strutture di governo e indirizzo come le European Technology Platform potrebbe essere utile verificarne l’esistenza di modelli di monitoraggio e studiarne i modelli Un cruscotto per i CTN ?
  • 8. Cruscotto prestazionale CTN: ipotesi di dimensioni ed esempi di indicatori
  • 9. AdP cluster nazionale ALISEI o Conclusa la procedura di sottoscrizione digitale dell’Accordo di Prgramma Multiregioni-MIUR -> il testo è stato inviato al MIUR il 20 gennaio 2016, per gli adempimenti finali. o Per l’attuazione dell’Accordo sarà istituito a breve un Comitato Tecnico (Art. 5 AdP) composto da: ₋ 2 persone designate dal MIUR (di cui uno con funzioni di Presidente) ₋ 1 rappresentante per regione firmataria, designato con nota dell’Assessore competente. ₋ Presidente dell’Organismo di coordinamento e gestione del Cluster A cui si possono aggiungere eventuali esperti: […] Ai lavori del Comitato potranno essere invitati i rappresentanti di altri Ministeri competenti in materia e, su richiesta di una delle Parti e a seconda delle tematiche da affrontare, anche esperti di riconosciuta competenza» (art. 5 AdP). o La nomina del Presidente e dei componenti del Comitato avviene con decreto del MIUR
  • 10. Il Comitato Tecnico (art 5 AdP) Tra i compiti del comitato: • assicurare la corretta ed efficace attuazione dell’Accordo, • monitorarne lo stato di attuazione, • assicurare che le attività del Cluster siano coerenti con gli indirizzi strategici delle politiche regionali, nazionali ed europee; • individuare e comunicare alle Parti eventuali nuove risorse finanziarie potenzialmente disponibili da allocare sull’Accordo Il Comitato può proporre e valutare le richieste di adesione di ulteriori Regioni la cui partecipazione ed azione sia necessaria o comunque opportuna per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti
  • 11. Elaborazione Work Programme Definizione delle macrotematiche dei Work Programme attuativi della S3 Bandi POR FESR 2014-2020 – Asse 1 Industria della Salute IS1.3 Tecnologie e dispositivi per l’auto gestione della salute IS1. Benessere 7 Aree di Specializzazione 1° livello: Macrotematiche 2° livello: Temi di Sviluppo Definizione delle tematiche di interesse con i CTL
  • 12. Programmi di Lavoro "Ricerca e Innovazione" delle Aree di Specializzazione della Strategia di Specializzazione Intelligente – S3 di Regione Lombardia INDUSTRIA DELLA SALUTE Macrotematiche: IS1 Benessere IS2 Prevenzione IS3 Invecchiamento attivo IS4 Disabilità e riabilitazione IS5 Diagnostica IS6 Nuovi approcci terapeutici D.G.R. n° X/2472 del 07/10/2014
  • 13. Consultazione Pubblica su Programmi di Lavoro R&I 2017-2018 www.openinnovationlombardia.it