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POLITECNICO DI TORINO
Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
TESI DI LAUREA
Applicazione di metodologie innovative di diagnostica ad
impianti a ciclo combinato
Relatori
Prof. Michele Calì
Ing. Vittorio Verda
Candidato
Roberto Rondinelli
Maggio 2004
2
CAPITOLO 1
1.1 INTRODUZIONE AI PROBLEMI DEL RISPARMIO ENERGETICO
E ALLA DIAGNOSTICA NEL CAMPO DEGLI IMPIANTI
Negli ultimi anni ha assunto rilevante importanza, nell’ottica dello sviluppo
sostenibile, il problema dello sfruttamento razionale delle risorse. In questo
senso, molti sono stati gli sforzi della comunità scientifica nel cercare di
sviluppare delle teorie in grado di risolvere tale problema. Nel campo dei
sistemi di conversione dell’energia il compito della ricerca di nuove
metodologie per il risparmio di energia è svolto dalla termoeconomia. La
termoeconomia è la scienza del risparmio energetico e combina i concetti
provenienti dalla termodinamica, in particolare il secondo principio, con i
concetti provenienti dall’analisi economica. Come tutte le scienze, la
termoeconomia ha subito una certa evoluzione e si è sviluppata in diverse
direzioni, ampliando il campo delle sue possibili applicazioni. Nell’ambito
dell’ottimizzazione delle condizioni di funzionamento dei sistemi di
conversione di energia, uno dei rami della termoeconomia che negli ultimi anni
ha suscitato molto interesse è la diagnosi termoeconomica. Nei sistemi di
conversione d’energia, la diagnosi, intesa in termini generici, è un insieme di
strumenti e procedure che ha lo scopo di identificare le anomalie che
determinano una cattiva condizione di funzionamento dell’impianto. Una volta
scoperta l’anomalia, è possibile intervenire per rimuoverla, al fine di ripristinare
condizioni ottimali di funzionamento. Tuttavia, anche se lo scopo finale di ogni
procedura diagnostica è quella di scoprire le anomalie, i motivi per i quali si
effettua una diagnosi termoeconomica sono differenti da una qualsiasi altra
tecnica diagnostica. Una normale metodologia diagnostica che utilizzi, per
esempio, una tecnica di monitoraggio termomeccanica, sarà di solito adottata
per evitare rotture catastrofiche di alcuni componenti dell’impianto. Una tale
procedura consente di intervenire preventivamente senza che si verifichino
danni che comporterebbero costi ingenti e lunghi periodi di inattività.
La procedura di diagnosi termoeconomica non ha invece lo scopo di prevedere
possibili rotture dei componenti dell’impianto, essa ha l’obiettivo di scoprire le
deviazioni di efficienza, il suo valore economico e l’ubicazione delle cause
principali. Uno dei vantaggi della diagnosi termoeconomica consiste nel fatto
che la ricerca delle cause di inefficienza è svolta senza fermare l’impianto. Per
poter effettuare la diagnosi termoeconomica di un impianto saranno necessari
opportuni strumenti, i quali identificano il componente responsabile del
malfunzionamento, la causa di tale malfunzionamento ed il suo valore
economico. Tali strumenti saranno resi disponibili dall’analisi termoeconomica.
Nel prossimo paragrafo vedremo l’approccio termoeconomico alla diagnosi dei
sistemi di energia.
3
1.2 DIAGNOSI TERMOECONOMICA, SCOPO DELLA TESI
Nonostante la sua recente nascita, la diagnosi termoeconomica di un sistema di
conversione di energia è una delle applicazioni della termoeconomia più
studiate. Essa ha lo scopo di rilevare possibili malfunzionamenti, localizzare il
volume di controllo nel quale essi hanno avuto luogo ed esprimere l’effetto
provocato sul funzionamento dei componenti in termini di opportune grandezze
termoeconomiche, quali il consumo addizionale di combustibile causato da
ciascuna anomalia.
Tutte le procedure di diagnosi termoeconomica sono basate sul confronto tra
una condizione di funzionamento reale e una condizione di riferimento,
solitamente caratterizzate dalle stesse condizioni ambientali e dalla stessa
produzione. In questo modo la differenza tra il consumo di combustibile nelle
due condizioni è indice della presenza di un malfunzionamento.
Le difficoltà nella soluzione del problema diagnostico è legata al fatto che,
quando un componente ha un degrado di prestazioni, in generale tutto il sistema
subisce variazioni di comportamento. Questo significa che si verificano
variazioni di efficienza non solo nel componente nel quale ha avuto luogo
l’anomalia, ma anche in altri componenti, nonostante essi continuino a
funzionare correttamente. Nel linguaggio della diagnosi termoeconomica il
malfunzionamento che si verifica nel componente caratterizzato da
funzionamento anomalo si definisce intrinseco, mentre il malfunzionamento
che ha luogo negli altri componenti si definisce indotto. Con il termine di
malfunzionamento in particolare si intende l’effetto della riduzione di efficienza
di un componente, misurato in termini di consumo addizionale di combustibile.
I malfunzionamenti indotti sono dovuti al fatto che l’efficienza di un
componente in generale dipende dalle condizioni dei flussi in ingresso al
componente stesso (pressione, temperatura, portata, ecc.). Le cause di
variazione delle condizioni di tali flussi possono essere varie: i) variazione delle
condizioni ambientali; ii) degrado delle prestazioni di un componente; infatti a
parità di condizioni di ingresso, una variazione di efficienza produce una
variazione delle condizioni di uscita, le quali in generale costituiranno le
condizioni di ingresso per un altro componente; iii) regolazione del sistema.
In questa tesi si intende applicare una procedura di diagnosi termoeconomica ad
un impianto per la produzione di energia elettrica.
La scelta è ricaduta su un impianto di potenza a ciclo combinato, per tre motivi:
i) è la configurazione più completa di impianto nel senso che racchiude
differenti processi; ii) la tecnologia è nota e accessibile; iii) i cicli combinati
hanno molta importanza nel campo della generazione di potenza. Nel capitolo 2
è fornita una descrizione dell’impianto scelto, delle sue caratteristiche e delle
più significative condizioni di funzionamento. Si fa inoltre accenno alla
strategia di controllo dell’impianto e ad un modello matematico di simulazione
delle condizioni di funzionamento.
Nel capitolo 3 si forniscono gli strumenti necessari per effettuare la diagnosi
termoeconomica. Come tutte le branche della termoeconomia, la diagnosi
termoeconomica si basa su un particolare modello funzionale, chiamato
struttura produttiva. Il sistema è suddiviso in una serie di sottosistemi (tra i quali
è incluso anche l’ambiente esterno), che possono essere coincidenti con i
componenti, i quali interagiscono tra loro e con l’esterno attraverso un certo
4
numero di flussi. Ogni sottosistema è raffigurato come una scatola nera , è
rappresentato solo in termini di flussi entranti (risorse) e uscenti (prodotti). In
questo modo ciascun flusso è prodotto da un componente ed è utilizzato da un
altro componente. Nella moderna termoeconomia, risorse e prodotti sono
espressi in termini di flussi di exergia.
Definite, nei capitoli precedenti, la struttura fisica e quella produttiva, si passa
nel capitolo 4 alla diagnosi del nostro impianto. Lo scopo della procedura di
diagnosi, è quella di localizzare il volume di controllo, della struttura
produttiva, che contiene l’anomalia o malfunzionamento. Tale localizzazione
avviene confrontando alcuni parametri termoeconomici tra una condizione di
funzionamento e una opportuna condizione di riferimento: se tali parametri
assumono tutti il valore più elevato in corrispondenza di un componente, allora
tale componente è quello che contiene l’anomalia. Non sempre però,
confrontando lo stato di funzionamento con quello di riferimento si arriva alla
localizzazione del volume di controllo, questo per differenti motivi. Infatti la
soluzione del problema diagnostico è legata al fatto che, quando un componente
ha un degrado di prestazioni, in generale tutto il sistema subisce variazioni di
comportamento. Questo significa che si verificano variazioni di efficienza non
solo nel componente nel quale ha avuto luogo l’anomalia, ma anche in altri
componenti, nonostante essi continuino a funzionare correttamente. Nel
linguaggio della diagnosi termoeconomica il malfunzionamento che si verifica
nel componente caratterizzato da funzionamento anomalo si definisce
intrinseco, mentre il malfunzionamento che ha luogo negli altri componenti si
definisce indotto. Con il termine di malfunzionamento in particolare si intende
l’effetto della riduzione di efficienza di un componente, misurato in termini di
consumo addizionale di combustibile. La localizzazione del componente
responsabile del malfunzionamento può essere ottenuta con certezza in tutti i
casi in cui gli effetti indotti sui componenti del sistema sono sufficientemente
piccoli rispetto all’effetto intrinseco. In particolare si vedrà l’evoluzione delle
procedure di diagnosi, nel tentativo di individuare i malfunzionamenti intrinseci
e dunque la causa che li determina. La procedura seguita consiste
nell’eliminazione degli effetti indotti dal sistema di regolazione e,
successivamente, degli effetti indotti causati dalla dipendenza dell’efficienza dei
componenti dalle condizioni termodinamiche dei flussi che li attraversano. Per
eliminare i malfunzionamenti indotti nel componente dalla variazione delle
condizioni termodinamiche dei flussi in ingresso abbiamo usato una
metodologia basata sull’ipotesi di malfunzionamenti piccoli. Con questa ipotesi
la relazione che lega causa ed effetto può essere ragionevolmente ritenuta
lineare. Tale procedura è causa di errori nel momento in cui la si utilizza per
l’analisi di casi reali, nei quali le anomalie non sempre sono di piccola entità.
L’errore che si commette spesso è accettabile. Tuttavia in questa tesi ci
ripropone di valutare la possibilità di impiegare relazioni più complesse al fine
di aumentare la precisione del risultato. In particolare saranno presi in
considerazione modelli termoeconomici basati sull’impiego di reti neurali, in
quanto si adattano bene all’utilizzo con dati rilevati dalla strumentazione di
misura. Nell’ultimo capitolo si procederà all’analisi dei risultati ottenuti su
alcuni casi di malfunzionamenti simulati sull’impianto in esame.
5
CAPITOLO 2
2.1 IL CASO DI LAVORO: CICLO COMBINATO
La scelta del ciclo combinato come impianto al quale applicare le
considerazioni sviluppate in questa tesi è scaturita dal fatto che: i) è la più
completa configurazione di impianto all'avanguardia nel senso che contiene
differenti processi, ii) la tecnologia è nota ed accessibile, e iii) i cicli combinati
stanno aumentando la loro importanza nel campo degli impianti di generazione
di potenza. Inoltre, la configurazione scelta di due turbine a gas ( TG ), due
scambiatori di calore ( HRSGs ) ed una turbina a vapore ( TV ) offre una varietà
di possibili strategie di funzionamento. Tutte le considerazioni suggerite d’ora
innanzi sono applicate ad un ciclo combinato di un impianto formato di due
turbine a gas di 125MW, due scambiatori di calore HRSG ( a due livelli di
pressione ) ed una turbina a vapore di 110 MW. Uno schema dei flussi è
mostrato in Figura 2.1.
Figura 2.1 - Schema fisico dell’impianto
from
HRSG2
HPSH HPEV
LPTHPT
CONDENSER
LPECOLPEVHPECOLPSH
from
HRSG2
gt0 gt10
gt1
FILTER
gt3gt2
gt4
gt6
gt7
gt8
gt9
gt11
gt12 gt13
g13 g14 g15 g16 g17 g18 g19
AIR
COMPRESSOR
GAS
TURBINE
g1
g2
g3g4
g5
g6
g7
g11
g12
g8 g9
g9b
g10
st1
st2
st3
st4 st5
st6 st7
st8 st9 st10
to
HRSG2
st11
g20
6
Ciascuna delle due turbine a gas, oltre a produrre potenza elettrica rende
disponibile gas ( gt4 ) ad alta temperatura ( circa 500 °C ), il quale può essere
utilizzato per la produzione di vapore nella caldaia a recupero. Quest’ultima è
costituita da due sezioni, alta pressione e bassa pressione, il che significa che il
vapore è prodotto a due livelli di pressione, circa 50 bar ( g10 ) e circa 6 bar (
g12 ). Il vapore è poi espresso all’interno di una turbina, costituita da un corpo
di alta pressione e uno di bassa pressione, per la produzione di una ulteriore
quota di potenza elettrica. In appendice A è riportata una descrizione dei flussi
fisici, vedi le tabelle 1 e 2.
2.2 FUNZIONAMENTO E STRATEGIA DI CONTROLLO
Le caratteristiche delle tecniche di controllo di un impianto devono essere
appropriatamente considerate per analizzare il comportamento dell’impianto
nelle condizioni reali di funzionamento. L’aggiustamento del carico di controllo
di ciascuna turbina a gas, e quindi dell’intero impianto, si esegue attraverso le
modifiche del flusso di massa di combustibile Gc e dell’angolo di inclinazione
delle pale dello statore del compressore IGV, mantenendo costante la velocità di
rotazione dell’albero. L'operatore impone il totale carico elettrico e la
temperatura all’uscita dalla turbina ( TOT ) viene mantenuta costante dal
sistema di controllo. Quando il carico elettrico è ridotto, l’angolo IGV è chiuso
e il flusso di massa di combustibile Gc è ridotto, mentre si mantiene costante la
temperatura all’uscita della turbina ( TOT ). A questa regolazione subentra un
limite fisico, corrispondente alla massima chiusura di IGV. Una ulteriore
riduzione di carico si può ottenere diminuendo il flusso di massa di
combustibile Gc, con una conseguente riduzione della temperatura all’uscita
della turbina ( TOT ). Il controllo della sezione vapore, dall’altra parte, è
eseguita per mezzo di pompe di alta pressione e di differenti valvole. Il sistema
di controllo è caratterizzato da una sola variabile indipendente, come
conseguenza dello scorrimento della pressione di alta pressione. Questo
significa che, in una condizione di stato di equilibrio, una volta decisa la
posizione della valvola di ammissione alla turbina di alta pressione (
normalmente aperta ), la valvola di ammissione alla bassa pressione assume la
posizione corrispondente al fluido in equilibrio dinamico dell’intero sistema. Le
equazioni usate per simulare il comportamento del sistema nelle condizioni di
progetto e fuori progetto sono riportate in appendice A, per una delle due
turbine a gas ( TG ), per lo scambiatore di calore ( HRSG ) e per la turbina a
vapore ( TV ).
2.3 SIMULAZIONE DEI MALFUNZIONAMENTI
A questo punto, il funzionamento del ciclo combinato è noto. Con le
equazioni del modello, si può costruire un modello completo che riproduca
l'equilibrio di calore e di massa, riportato anche nello stesso paragrafo. Questo
modello è utile per i calcoli in progetto e fuori progetto. Ci è consentito
consapevolmente fare un cambio in alcune prestazioni del modello ( i.e.
l'efficienza del compressore ) e ricalcolare, ottenendo cosi una differente
condizione di equilibrio. In questo esercizio, una causa nota, un parametro fisico
da noi modificato, si riflette sulle condizioni di funzionamento dell’impianto.
7
Questo accertamento a posteriori è chiamato anche "problema diretto" ( Valero
et al.,1999a ). Alternativamente, l'interesse delle metodologie di diagnosi si
posiziona sul "problema inverso" che consiste nel compito di dedurre quali
parametri sono modificati e fino a che punto ciascuno di essi è responsabile
della variazione di efficienza da una data condizione di funzionamento diversa
dalla condizione di riferimento o progetto.
8
CAPITOLO 3
3.1 INTRODUZIONE ALLA TERMOECONOMIA
L’approccio termoeconomico alla diagnosi dei sistemi energetici è uno strumento in
continua evoluzione, alla ricerca di metodologie efficaci per la soluzione del problema
diagnostico. La termoeconomia è la scienza del risparmio energetico e combina le leggi
della termodinamica, in particolare il secondo principio, con quelle appartenenti al
campo economico. Le principali metodologie termoeconomiche e più generali
sviluppate fino ad ora si basano su un modello termoeconomico che consiste di un
insieme di equazioni lineari, le quali definiscono l’obiettivo produttivo di ogni
componente. Il modello termoeconomico sarà definito a partire dal modello
termodinamico e della struttura produttiva del sistema. Il modello termodinamico,
definito nel capitolo precedente, è inteso come una serie di relazioni che consente di
definire lo stato termodinamico dell’impianto stesso, partendo da un insieme di variabili
di ingresso, rappresentative delle condizioni dell’ambiente e della richiesta da parte
dell’utenza. Queste sono variabili libere o indipendenti del modello.
La struttura produttiva è un insieme di relazioni che definiscono l’interazione fra gli
stessi componenti e fra i componenti e l’ambiente esterno sulla base delle interazioni di
calore e lavoro, dello stato termodinamico e dei flussi di massa del fluido di lavoro
dell’impianto, tutti espressi in termini di exergia. Queste interazioni corrispondono ad
un insieme di flussi, indicati con E. In termoeconomia, i flussi E della struttura
produttiva sono descritti dai flussi di exergia, qualche volta divisi nelle loro componenti
termica e meccanica. In una rappresentativa schematica, i flussi della struttura
produttiva che collegano i vari componenti si indicano con frecce, mentre i nodi
rappresentano un processo di trasformazione exergetica ( i quali non corrispondono
necessariamente a componenti fisici ), infine ellissi e rombi, dispositivi fittizi, che
rappresentano come le risorse e i prodotti si distribuiscono fra i diversi componenti.
La struttura produttiva esprime lo scopo di ogni sottosistema e la quantità di risorse
richieste per generare prodotti, sottoprodotti o residui di natura exergetica. La struttura
produttiva stabilisce anche come una serie di produzioni irreversibili è utilizzata per
generare risorse interne consumate da ogni componente.
La definizione della struttura produttiva può essere fatta utilizzando le regole
dell’analisi strutturale ( Valero 1992 ), in particolare la rappresentazione del diagramma
risorsa/prodotto ( Torres 1999 ).
3.2 LA STRUTTURA PRODUTTIVA
Il nostro impianto dal punto di vista fisico è costituito da due turbine a gas TG1 e
TG2, due scambiatori di calore HRSG1 e HRSG2 e da una turbina a vapore TV. Una
prima struttura produttiva dell’impianto è quella riportata in figura 3.1, in essa sono
evidenziati cinque macrocomponenti e una serie di componenti fittizi necessari alla
distribuzione dei flussi tra i vari componenti.
9
Figura 3.1 – Struttura produttiva completa
Tale struttura è utile per mettere in evidenza il legame tra i macrocomponenti. Nella
struttura produttiva sono stati rappresentati i componenti fittizi B1, B2 e B3, il cui ruolo
può essere spiegato confrontando la struttura fisica con quella produttiva dell’impianto.
Infatti, in una struttura produttiva tutti i flussi uscenti dall’impianto sono prodotti,
mentre nella rappresentazione fisica, alcuni di essi non hanno utilità o non possono
essere usati. L’exergia di quei flussi è persa nell’ambiente. Attraverso i componenti
fittizi distribuiamo queste perdite di exergia tra i vari componenti. In particolare B1 e
B2 permettono di caricare gli scambiatori di calore ( HRSG ) dei flussi dei gas uscenti
dalle turbine a gas ( E4 e E16 ), mentre B3 permette di caricare lo scambiatore ( HRSG
) di exergia del condensatore ( E47 ). I flussi E0 e E12 rappresentano il combustibile
dell’impianto, mentre E9, E21 e E104 rappresentano la potenza elettrica prodotta. E30,
E35, E68 e E73 rappresentano la potenza elettrica richiesta dalle pompe. E3 e E15 sono
i flussi di exergia termica recuperata dei gas uscenti dalla turbina. Finalmente E36 e E74
sno i flussi di exergia meccanica, prodotti della pompa, E46 e E84 sono i flussi di
exergia termica, associati al vapore prodotto nel recuperatore di calore. Tuttavia, per il
nostro scopo, dovremo definire per ogni macrocomponente una struttura produttiva
dettagliata. Questo verrà esposto nel seguito del paragrafo.
TG1 TG2
HRSG1 HRSG2
TV
B1
B3
B2
E0
E3
E4
E9
E12
E21
E11
E18
E10
E23
E6
E16
E22
E15
E47
E48 E49
E46
E30
E35
E68
E73
E104 E84
10
3.2.1 Struttura produttiva della turbina a gas TG1
Una possibile struttura produttiva della turbina a gas TG1 è riportata in figura 3.2.
Tale struttura produttiva è stata costruita individuando quattro unità, all’interno delle
quali avviene il processo di trasformazione exergetica: a) il compressore ( componente
C ); b) il combustore ( componente CC ); c) il turboespansore ( componente T ); d)
l’alternatore
( componente A ). Il componente B1 è fittizio, serve a distribuire i flussi che in realtà
sono flussi dispersi tra i componenti. Questo è reso necessario dal fatto che se uno di
questi flussi fosse diretto in ambiente, da un punto di vista termoeconomico sarebbe
trattato come un prodotto dell’impianto. E’ pertanto necessario ridistribuire questi flussi
tra i vari componenti. I flussi E1 ed E5 costituiscono il prodotto del compressore e
rappresentano le componenti exergetiche, rispettivamente meccanica e termica, dell’aria
che entra nel combustore e nella turbina ( cooloing air ). Il termine E2 rappresenta il
flusso di exergia termica dei gas di combustione richiesti dalla turbina.. La risorsa del
compressore è costituita dalla potenza meccanica E8 utilizzata, trasmessa attraverso il
quale il compressore è collegato alla turbina.
Il flusso E1 costituisce insieme al flusso di exergia associato al combustibile E0, la
risorsa del combustore. Nella struttura fisica dell’impianto i gas di scarico escono dalla
ciminiera con una exergia residua positiva. Tale flusso rappresenta una dispersione del
sistema pertanto nella struttura produttiva non può essere associato ad un flusso uscente,
perché costituirebbe un prodotto del sistema. Per questo motivo la quantità di exergia
corrispondente deve essere considerato come un flusso di exergia distrutta, associata a
uno o più componenti. Nella struttura scelta tale flusso è stato considerato come
un’irreversibilità del combustore.
Il flusso E7 rappresenta la potenza meccanica trasmessa dalla turbina all’alternatore,
mentre il flusso di exergia E9 è il prodotto dell’impianto, la potenza elettrica. Sotto sono
riportate le relazioni matematiche che ci consentiranno di calcolare i flussi della
struttura produttiva.
Figura 3.2 – Struttura produttiva della turbina a gas TG1
E0
E1
E3
E8
E9
E2
E7
E4
CC
C T A
E5
E6
E10
B1
E11
11
HiGE  100 ( 3-1 )
 0221 gtgtgt bbGE  ( 3-2 )
 0621 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-3 )
 5332 gtgtgt bbGE  ( 3-4 )
 5332 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-5 )
 5443 gtgtgt bbGE  ( 3-6 )
 5443 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-7 )
 0994 gtfumigtgt bbGE  ( 3-8 )
       06607710880995 gtgtgtgtgtgtgtgtgtgtgtgt bbGbbGbbGbbGE  ( 3-9 )
   0241016 gtgtgtgt bbGGGE  ( 3-10 )
 0227 gtgtgt bmbmGE  ( 3-11 )
 0228 gtgtgt bbGE  ( 3-12 )
 5339 gtgtgt bbGE  ( 3-13 )
   02410110 gtgtgtgt bbGGGE  ( 3-14 )
 09911 gtfumigtgt bbGE  ( 3-15 )
3.2.2 Struttura produttiva della turbina a gas TG2
Per quanto riguarda la struttura produttiva della turbina a gas TG2, riportata in
figura 3.3, possiamo dire che è identica a quella della turbina a gas TG1 e dunque
valgono le stesse considerazioni della turbina a gas TG1. Chiaramente cambieranno gli
indici dei flussi di exergia, mentre saranno uguali i valori numerici, poiché le relazioni
utilizzate per ricavare i flussi sono le stesse.
E12
E13
E15
E20
E21
E14
E19
E16
CC
C T A
E17
E18
E22
B1
E23
Figura 3.3 – Struttura produttiva della turbina a gas TG2
12
3.2.3 Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG1
Per quanto riguarda lo scambiatore di calore HRSG1, figura 3.4 abbiamo riportato
una delle possibili strutture produttive. Abbiamo individuato otto componenti,
considerando anche le pompe di alta e bassa pressione, ove può avvenire la
trasformazione di exergia: 1) economizzatore di bassa pressione ( componente LP ECO
); 2) evaporatore di bassa pressione ( componente LP EV ); 3) Economizzatore di alta
pressione ( componente HP ECO ); 4) surriscaldatore di bassa pressione (componente
LP SH ); 5) evaporatore di alta pressione ( componente HP EV ); 6) surriscaldatore di
alta pressione ( componente HP SH ); 7) pompa di alta pressione ( componente HPP );
8) pompa di bassa pressione ( componente LPP ). Nella struttura produttiva sono
indicati anche due componenti fittizi, B1 e B3, il cui ruolo può essere esposto
confrontando la rappresentazione fisica e quella produttiva. Infatti, in una struttura
produttiva tutti i flussi uscenti sono prodotti, mentre nella rappresentazione fisica alcuni
di essi non sono utili oppure non possono essere usati. L’exergia di quei flussi allora è
persa nell’ambiente. Attraverso i componenti fittizi quei flussi diventano perdite
d’exergia e alcuni componenti sono caricati con quei flussi. Come nel caso della
struttura produttiva delle turbine a gas TG1 e TG2, è stata definita una struttura
produttiva dettagliata, in altre parole abbiamo diviso l’exegia dei flussi di massa nelle
sue componenti termica e meccanica. Questo perché quando si ha un cambio di fase di
un fluido accade che non solo la componente termica dell’exergia è coinvolta, ma anche
quella meccanica. Questo vale nel caso del flusso di exergia E3, per il quale in questa
struttura produttiva si considerano le due componenti meccanica e termica. Questo ci
consente di considerare meglio i differenti effetti della variazione di pressione, di
temperatura o del flusso di massa di gas sulla produzione dello scambiatore di calore.
Vediamo cosa succede sul lato di ingresso dell’acqua. Le pompe di bassa e di alta
pressione, rispettivamente LPP e HPP, incrementano l’exergia meccanica del liquido.
Questa exergia, rappresentata dai flussi E32 ed E37, è parzialmente consumata
nell’economizzatore, per compensare la caduta di pressione. La quantità rimanente
corrisponde all’exergia meccanica del liquido che entra negli evaporatori. L’exergia
meccanica che entra negli evaporatori è costituita dai flussi E33 ed E38. Quella quantità
è stata assunta come risorsa dei due evaporatori, dove il liquido è completamente
trasformato in vapore. Negli evaporatori le componenti meccanica e termica,
dell’exergia, aumentano. Una parte dell’exergia meccanica del vapore è persa nei
surriscaldatori a causa dell’attrito. Quelle quantità E34 ed E39 sono fornite
rispettivamente dalla bassa e dall’alta pressione. Come nel caso della turbina a gas, sotto
riporteremo le relazioni per il calcolo dei flussi di exergia.
13
E27
E29
E3
E28 E26
E24
E4
E25
E6
E10
B1
E11
H
P
S
H
H
P
E
V
L
P
S
H
H
P
E
C
O
L
P
E
V
L
P
E
C
O
B3
LPP
E30
E31
E32
E33
E34
HPP
E35E37
E38
E39
E40E41E42E43E44
E45
E46
E47
E48
E49
E50E51E52E53E54E55
E56
E57E58E59E60E61
Struttura produttiva 2
Figura 3.4 – Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG1
 19181924 ggg bbGE  (3-16)
 18171825 ggg bbGE  (3-17)
 17161726 ggg bbGE  (3-18)
 16151627 ggg bbGE  (3-19)
 15141528 ggg bbGE  (3-20)
 14131429 ggg bbGE  (3-21)
711130 stgst GGWE  (3-22)
     67611671031 stststgststg ppppbbGE  (3-23)
 67232 ststg bbGE  (3-24)
     676567533 stststgststg ppppbbGE  (3-25)
     676567534 stststgststg ppppbbGE  (3-26)
2035 gWE  (3-27)
036 E (3-28)
  3137 566 EbbGE ggg  (3-29)
     565756538 ggggggg ppppbbGE  (3-30)
     565756539 ggggggg ppppbbGE  (3-31)
  33313240 121 EEEbbGE ggg  (3-32)
  343341 343 EEbbGE ggg  (3-33)
14
  383742 566 EEbbGE ggg  (3-34)
  3443 111211 EbbGE ggg  (3-35)
  393844 898 EEbbGE ggg  (3-36)
  3945 91010 EbbGE ggg  (3-37)
45444342414046 EEEEEEE  (3-38)
     1654 14,27315,273147 gtststst ThhGE  (3-39)
DsDsEE 14748  (3-40)
DsDsEE 24749  ( 3-41)
   11101012121224850 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-42 )
   11101012123434851 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-43)
   11101012126754852 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-44)
   11101012121112114853 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-45)
   11101012128984854 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-46)
   1110101212910104855 ggggggbggg sGsGsGssGEE  (3-47)
   292827262524241156 EEEEEEEEE  (3-48)
   292827262524251157 EEEEEEEEE  (3-49)
   292827262524261158 EEEEEEEEE  (3-50)
   292827262524271159 EEEEEEEEE  (3-51)
   292827262524281160 EEEEEEEEE  (3-52)
   292827262524291161 EEEEEEEEE  (3-53)
 14131324 ggg bmbmGEm  (3-54)
 15141425 ggg bmbmGEm  (3-55)
 16151526 ggg bmbmGEm  (3-56)
 17161627 ggg bmbmGEm  (3-57)
 18171728 ggg bmbmGEm  (3-58)
 19181829 ggg bmbmGEm  (3-59)
3.2.4 Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2
Per la struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2 vale lo stesso discorso
fatto in occasione dell’esposizione della struttura produttiva dello scambiatore di calore
HRSG1. Quindi sarà riportata solo la struttura produttiva, senza ulteriori commenti
15
Figura 3.5 – Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2
3.2.5 Struttura produttiva della turbina a vapore TBV
La struttura produttiva della turbina a vapore, rappresentata in figura 3.6, è stata
costruita considerando quattro componenti: 1) turbina di alta pressione ( componente
HPT ); 2) turbina di bassa pressione ( componente LPT ); 3) condensatore ( componente
C ); 4) L’alternatore ( componente A ).
I flussi E97 ed E98 rappresentano, rispettivamente, le risorse della turbina di alta
pressione HPT e di quella di bassa pressione LPT. I prodotti della turbine E102 ed E103
costituiscono la risorsa dell’alternatore. Il prodotto dell’alternatore sarà E104. Per
quanto riguarda la risorsa del condensatore essa è costituita dal flusso E99. Il flusso E47
non è un vero e proprio prodotto del condensatore. Da un punto di vista termodinamico
la funzione del condensatore è quella di ridurre l’entropia del vapore d’acqua, per
riportare il fluido di lavoro all’inizio del ciclo termodinamico. In termoeconomia questa
riduzione di entropia si può esprimere attraverso la negentropia. L’entropia del vapore
d’acqua aumenta in determinati componenti dell’impianto, i quali, per questa ragione,
hanno un consumo di negentropia, che viene prodotta nel condensatore. La quantità di
negentropia consumata in un componente è proporzionale all’entropia aumentata in
esso. Attraverso il componente fittizio B3, la negentropia è divisa tra i vari componenti
dello scambiatore in maniera proporzionale alla quantità di entropia prodotta dai
componenti medesimi. Come sopra, sotto sono riportate le formule necessarie per il
calcolo dei flussi di exergia.
E65
E67
E15
E66 E64
E62
E16
E63
E18
E22
B2
E23
H
P
S
H
H
P
E
V
L
P
S
H
H
P
E
C
O
L
P
E
V
L
P
E
C
O
B3
LPP
E68
E69
E70
E71
E72
HPP
E73E75
E76
E77
E78E79E80E81E82
E83
E84
E47
E49
E48
E85E86E87E88E89E90
E91
E92E93E94E95E96
Struttura produttiva 2
16
E104
E102
LPT
A
B3
E47
E48 E49
HPT C
E103
E46+E84
E97
E98
E99
Figura 3.6 – Struttura produttiva della turbina a vapore TBV
 21197 ststst bbGE  (3-60)
 54498 ststst bbGE  (3-61)
 65599 ststst bbGE  (3-62)
7436100 EEE  (3-63)
0101E (3-64)
8102 stWE  (3-65)
9103 stWE  (3-66)
10104 stWE  (3-67)
     1654 14,27315,273147 gtststst ThhGE  (3-68)
11121210101 gggggg sGsGsGDs  (3-69)
11121210102 gggggg sGsGsGDs  (3-70)
211 DsDsDs  (3-71)
17
3.3 IL MODELLO RISORSA/PRODOTTO
Il problema dell’identificazione della struttura produttiva è attentamente legato
all’analisi economica INPUT-OUTPUT ( Leontief ,1986 ). Essa consiste di un’analisi
qualitativa e quantitativa delle relazioni che legano i flussi di beni e servizi tra i
componenti di un’unità economica. Un modello equivalente può essere applicato al
sistema termico. In accordo con queste ipotesi, la produzione di un componente,
espressa in termini di flussi exergetici, è usata come risorsa per un altro componente
oppure come parte di produzione totale dell’impianto:


n
j
ijii BBP
1
0 ni ,...,1,0 (3-72)
dove il flusso exergetico ijB rappresenta la porzione di produzione dell’i-esimo
componente il quale è la risorsa del componente j-esimo. Nell’espressione sopra,
consideriamo il componente -0-, come l’ambiente del sistema, il flusso
exergetico 0iB rappresenta la porzione di produzione del componente i-esimo che
conduce al prodotto finale ( reso disponibile dal sistema all’ambiente ).
D'altra parte, le risorse che entrano in ogni componente, si possono esprimere nel modo
seguente:


n
j
jiii BBF
1
0 ni ,...,1,0 (3-73)
dove jiB rappresenta il flusso exergetico delle risorse esterne che entrano nel
componente i-esimo.
Il modello si rappresenta attraverso il diagramma risorsa/prodotto, la cui parte
principale è costituita da una matrice quadrata che ha tante righe e tante colonne quanti
sono i componenti dell’impianto. Il generico elemento ij riporta la risorsa del
Componente
i-esimo
AmbienteBio
Componente
j-esimoBij
Componente
j-esimo
Ambiente
Componente
i-esimo
Bji
Boi
18
componente j-esimo prodotto dal componente i-esimo. Il diagramma è completato da
una riga e una colonna addizionali, i cui elementi sono rispettivamente la somma delle
colonne e la somma delle righe. In questo modo nella riga addizionale sono riportate le
risorse totali di ogni componente, mentre nella colonna sono riportati i prodotti totali di
ogni componente. Per motivi di opportunità i diagrammi risorsa/prodotto saranno
riportati nei paragrafi che si occupano di diagnosi termoeconomica.
Il costo exergetico di un prodotto ( Lozano, Valero 1986 ) è definito come la quantità di
risorsa primaria misurata in termini di energia, necessaria per rendere disponibile un
certo flusso ijB . Tale costo è indicato come *
ijB . E’ possibile definire un costo
unitario *
ijk come rapporto tra il costo del flusso e il flusso stesso, cioè:
ij
ij
ij
B
B
k
*
*
 (3-74)
Il costo exergetico del prodotto di ogni componente i-esimo è lo stesso del costo
delle risorse necessarie per ottenerlo, dal momento che è una proprietà conservativa:


n
j
jijPii BkFP
0
*
,
**
ni ,...,1,0 (3-75)
3.3.1 IL CONSUMO UNITARIO DI EXERGIA
Definiamo il consumo unitario di exergia come la quantità di energia associata
alle risorse che ogni componente richiede per ottenere un'unità del suo prodotto; poiché
le risorse di un componente provengono da altri componenti o dall’ambiente è utile
definire il consumo unitario di ciascuna risorsa:
j
ij
ij
P
B
k  (3-76)
Il consumo complessivo di risorse per il componente j-esimo è:


n
i j
j
ijj
P
F
kk
0
(3-77)
Nella teoria economica Input-Output esso è anche assegnato come il coefficiente di
produzione tecnica. Il coefficiente ijk rappresenta la porzione di produzione del
componente i-esimo necessaria per ottenere un'unità di produzione del componente j-
esimo. La somma dei consumi unitari di exergia connessa con ogni componente è
l'inverso dell’efficienza exergetica j .
Componente
j-esimo
Bij Pj
19
Ora, riprendendo l’equazione 3-76, si vede che essa si può esprimere in termini di
consumo di unità di exergia, nel seguente modo:


n
j
jijii PkBP
1
0 ni ,...,1,0 (3-78)
Nei termini della teoria strutturale, l’espressione sopra rappresenta l'equazione
caratteristica del modello produttivo. Può essere anche scritta nella notazione matriciale,
come segue:
PKPPP s  (3-79)
dove sP è un vettore ( n x 1 ) i cui elementi contengono il contributo alla produzione
finale del sistema 0iP ottenuta in ogni componente, e KP è una matrice ( n x n ) i cui
elementi rappresentano i consumi unitari di exergia ijk .Questa espressione ci permette
di mettere in relazione la produzione di ogni componente come una funzione della
produzione finale e del consumo unitario di ogni componente:
  sD PKPUP 
1
(3-80)
Se esprimiamo l'equazione del costo 3-75, in termini di consumi unitari, otteniamo:


n
j
jPjiiiP kkkk
1
*
,0
*
, (3-81)
la quale ci permette di ottenere il costo unitario di produzione dei componenti in
funzione del consumo di unità di ogni componente.
3.4 IL PROBLEMA DIAGNOSTICO
A questo punto, dopo aver definito la struttura produttiva dell’impianto, vediamo
quali sono i problemi che si presentano quando si esegue una diagnosi termoeconomica.
Lo scopo della diagnosi termoeconomica è quello di rilevare possibili
malfunzionamenti, localizzare il volume di controllo nel quale essi hanno avuto luogo
ed esprimere l’effetto provocato sul funzionamento dei componenti in termini di
opportune grandezze termoeconomiche, quali il consumo addizionale di combustibile (
Lozano 1994 ).
Tutte le procedure sono basate sul confronto tra una condizione di funzionamento
reale ed una condizione di riferimento, solitamente caratterizzate dagli stessi vincoli, in
particolare la stessa produzione e le stesse condizioni ambientali. In questo modo la
differenza tra il consumo di combustibile nelle due condizioni è indice della presenza di
un malfunzionamento.
Quando in un sistema uno dei componenti ha un funzionamento anomalo, esso
richiede una maggiore quantità di risorse per mantenere inalterato il prodotto fornito.
L’effetto di una anomalia nel componente in cui essa ha luogo è definito
malfunzionamento intrinseco. La risorsa di un componente è in generale prodotta da
altri componenti, i quali pertanto devono incrementare la loro produzione. Questo
20
effetto, definito disfunzione, può causare la variazione dell’efficienza di questi
componenti, dal momento che in generale l’efficienza dipende dalle condizioni di
funzionamento. Il fatto che si generino dei malfunzionamenti anche in componenti che
non presentino anomalie rende più complicata la soluzione del problema diagnostico.
Tali malfunzionamenti, definiti indotti ( Valero 1999 ), sono normalmente inferiori ai
malfunzionamenti intrinseci che li hanno generati, ciò accade per esempio negli
impianti di turbine a vapore. In questo caso i malfunzionamenti indotti sono facilmente
individuabili poiché sono sufficientemente piccoli rispetto all’effetto intrinseco ( Lerch
1999 e Uche 2000 ). Quando, invece, si ha un impianto di turbina a gas, la soluzione del
problema diagnostico è più difficoltosa, in quanto i malfunzionamenti indotti nei
componenti sono paragonabili, in qualche caso anche superiori, ai malfunzionamenti
intrinseci. In questi casi bisognerà adottare delle procedure in grado di eliminare i
malfunzionamenti indotti, o almeno di ridurre il loro valore, allo scopo di semplificare
la soluzione del problema diagnostico.
I malfunzionamenti indotti sono dovuti al fatto che l’efficienza di un componente in
generale dipende dalle condizioni dei flussi in ingresso al componente stesso (
pressione, temperatura, portata, ecc. ). Le cause di variazione delle condizioni di tali
flussi possono essere varie:
1) variazione delle condizioni ambientali;
2) degrado delle prestazioni di un componente; infatti a parità di condizioni in ingresso,
una variazione dell’efficienza produce una variazione delle condizioni di uscita, le quali
in generale costituiranno le condizioni di ingresso per un altro componente;
3) regolazione del sistema. Nel momento in cui si verifica una anomalia in un
componente, il sistema di regolazione interviene, comandato dal sistema di controllo,
per mantenere costante il prodotto totale fornito ( uguale alla richiesta da parte
dell’utenza ) e per garantire che le condizioni di funzionamento siano accettabili in tutti
i punti dell’impianto.
Nella diagnosi termoeconomica, generalmente si assumono le medesime condizioni
ambientali tra la condizione di funzionamento attuale e quella di riferimento, in modo
tale da eliminare i malfunzionamenti indotti nei componenti dalle diverse condizioni
ambientali. Le metodologie diagnostiche termoeconomiche saranno rivolte alla
rimozione dei malfunzionamenti indotti causati dall’intervento del sistema di controllo e
dalla variazione dei flussi di ingresso ai componenti.
La diagnosi termoeconomica da noi eseguita si svolgerà in fasi successive: si parte
con quella classica, si prosegue con l’eliminazione dei malfunzionamenti indotti
dall’intervento del sistema di controllo e, successivamente, si filtrano gli ultimi effetti
indotti nei componenti dalle variazioni dei flussi in ingresso ai componenti stessi.
Prima di addentraci nella descrizione delle procedure di diagnosi, si prensdono in
esame le possibili cause di malfunzionamento che possono avere luogo comunemente
luogo nei cicli cmbinati. Tale descrizione, riportata in appendice B, è puramente
qualitativa e non può essere impiegata per determinare le cause di uncomportamento
anomalo ( Mac Isaac 1981 ).
3.5 LA DIAGNOSI TERMOECONOMICA CLASSICA
Nei paragrafi precedenti abbiamo visto quali sono i problemi da affrontare quando si
esegue la diagnosi termoeconomica di un impianto. E’ stato detto che la soluzione del
problema diagnostico è molto difficile nel caso di impianti a ciclo combinato, in quanto
i malfunzionamenti indotti nei componenti possono assumere valori elevati, superiori a
quelli dei malfunzionamenti intrinseci, non consentendo cosi di identificare il volume di
21
controllo ove si nasconde l’anomalia. Tuttavia il nostro studio parte dalla diagnosi
termoeconomica classica dell’impianto scelto come caso di studio, confronteremo la
condizione di funzionamento attuale con una di riferimento, caratterizzate dagli stessi
vincoli, in particolare dalla stessa produzione e dalla stessa condizione ambientale. La
condizione di riferimento è quella in cui le prestazioni dell’impianto sono ottimali,
quella di funzionamento attuale, invece, è quella che contiene le anomalie. Poiché la
nostra attenzione sarà rivolta alla risoluzione del problema diretto, la condizione di
funzionamento attuale sarà costruita partendo da quella di riferimento, simulando
all’interno di essa dei malfunzionamenti. In particolare, abbiamo scelto di abbassare il
rendimento del compressore e del turboespansore della turbina a gas TG1. In questa
nuova condizione, il valore numerico del rendimento del compressore sarà di 0.87,
mentre quello del rendimento del turboespansore sarà di 0.88. In tabella 3.1 sono
riportati i valori numerici assunti dai parametri di regolazione, portata di combustibile al
combustore ( Gc ) e inclinazione delle pale dello statore del compressore ( IGV ) delle
turbine a gas TG1 e TG2, nella condizione di funzionamento attuale ed in quella di
riferimento. In tabella 3.2 sono riportati i dati termodinamici delle due condizioni di
funzionamento.
Tabella 3.1 - Valori dei parametri di regolazione nella condizione di riferimento e nella
condizione di funzionamento attuale
Parametri di Regolazione Gc1 Igv1 Gc2 Igv2
Condizione di Riferimento 8.043 -2.038 8.043 -2.038
Condizione di funzionamento attuale 8.106 -5.2 8.106 -5.2
Tabella 3.2 - Valori dei flussi fisici nella condizione di riferimento e nella condizione di
funzionamento attuale
Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
TG1
gt0
gt1
gt2
gt3
gt4
gt5
gt6
gt7
gt8
gt9
gfumi
10
11
12
13
425.9
425.9
372.4
380.5
422.2
422.2
1.727
6.573
16.03
17.4
422.2
8.043
15
15
385.4
1152
509.8
117.2
103.1
195.4
260.2
385.4
15
0.987
0.9781
13.04
12.91
1.007
0.987
2.216
4.382
6.596
13.04
0.987
159148
126263
125000
-1.99995
-2.8944
348.998
1010.7166
215.93695
14.3069
76.24665
162.31845
224.4499
348.998
-2.6518
439.1
439.1
383.9
392.1
435.1
435.1
1.781
6.777
16.52
17.94
435.1
8.106
15
15
395.9
1146
503.8
118.3
105.1
199.9
266.6
395.9
15
0.987
0.9781
13.41
13.27
1.007
0.987
2.236
4.453
6.732
13.41
0.987
168868
124986
123736
-1.99995
-2.8944
357.51465
1006.287
211.71845
15.01245
77.3942
165.4777
229.361
357.51465
-1.6518
22
Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
TG2
gt0
gt1
gt2
gt3
gt4
gt5
gt6
gt7
gt8
gt9
gfumi
10
11
12
13
425.9
425.9
372.4
380.5
422.2
422.2
1.727
6.573
16.03
17.4
422.2
8.043
15
15
385.4
1152
509.8
117.2
103.1
195.4
260.2
385.4
15
0.987
0.9781
13.04
12.91
1.007
0.987
2.216
4.382
6.596
13.04
0.987
159148
126263
125000
-1.99995
-2.8944
348.998
1010.7166
215.93695
14.3069
76.24665
162.31845
224.4499
348.998
-2.6518
432.1
432.1
377.9
386
428.3
428.3
1.753
6.669
16.26
17.65
428.3
8.106
15
15
389.5
1151
506.8
117.9
103.8
197.1
262.7
389.5
15
0.987
0.9781
13.22
13.09
1.007
0.987
2.226
4.417
6.664
13.22
0.987
163324
127181
125909
-1.99995
-2.8944
352.5036
1010.906
214.4277
15.3106
76.7585
163.5522
226.4536
352.5036
-1.6518
HRSG1
g1
g2
g3
g4
g5
g6
g7
g8
g9
g9b
g10
g11
g12
g13
g14
g15
g16
g17
g18
g19
g20
58.800
58.800
235.200
235.200
49.580
49.580
49.580
198.300
198.300
49.580
49.580
9.223
9.223
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
53.28
161.20
162.20
162.20
162.20
163.10
267.50
268.50
268.50
268.50
484.90
162.20
260.50
509.80
447.60
276.50
272.10
220.10
177.20
117.20
7.779
6.535
6.535
6.535
6.535
63.940
53.710
53.710
53.710
53.710
52.100
6.535
6.338
1.007
1.005
1.000
0.999
0.996
0.991
0.987
371.9
1.39936
98.01675
99.43525
125.4849
99.43525
106.03895
291.8612
294.17785
476.4598
1018.989
1336.3798
753.15235
831.81075
215.93695
173.1612
72.20805
69.89325
45.79345
28.41585
14.3069
59.730
59.730
238.900
238.900
50.030
50.030
50.030
200.100
200.100
50.030
50.030
9.699
9.699
435.100
435.100
435.100
435.100
435.100
435.100
435.100
53.56
161.50
162.50
162.50
162.50
163.40
267.60
268.60
268.60
268.60
478.20
162.50
260.60
503.80
444.30
276.60
272.20
221.30
177.50
118.30
7.841
6.586
6.586
6.586
6.586
64.100
53.840
53.840
53.840
53.840
52.230
6.586
6.388
1.007
1.005
1.000
0.999
0.996
0.991
0.987
376.2
1.52602
98.5223
99.8408
126.7034
99.8408
106.5445
292.56305
294.58155
476.16165
1019.2872
1326.9391
754.74865
833.7052
211.71845
170.75195
72.40805
69.99325
46.199
28.6177
15.01245
HRSG2
g1
g2
g3
g4
g5
g6
g7
g8
g9
g9b
g10
g11
g12
g13
g14
g15
g16
g17
g18
g19
g20
58.800
58.800
235.200
235.200
49.580
49.580
49.580
198.300
198.300
49.580
49.580
9.223
9.223
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
422.200
53.28
161.20
162.20
162.20
162.20
163.10
267.50
268.50
268.50
268.50
484.90
162.20
260.50
509.80
447.60
276.50
272.10
220.10
177.20
117.20
7.779
6.535
6.535
6.535
6.535
63.940
53.710
53.710
53.710
53.710
52.100
6.535
6.338
1.007
1.005
1.000
0.999
0.996
0.991
0.987
371.9
1.39936
98.01675
99.43525
125.4849
99.43525
106.03895
291.8612
294.17785
476.4598
1018.989
1336.3798
753.15235
831.81075
215.93695
173.1612
72.20805
69.89325
45.79345
28.41585
14.3069
59.220
59.220
236.900
236.900
49.780
49.780
49.780
199.100
199.100
49.780
49.780
9.448
9.448
428.300
428.300
428.300
428.300
428.300
428.300
428.300
53.56
161.50
162.50
162.50
162.50
163.40
267.60
268.60
26860
268.60
481.50
162.50
260.60
506.80
445.90
276.60
272.20
220.80
177.50
117.90
374.3
1.52602
98.5223
99.8408
126.396
99.8408
106.5445
292.5631
294.5816
476.1617
1019.287
1331.659
754.7487
833.7052
214.428
172.358
72.908
70.493
46.795
29.018
15.311
23
Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
G
[kg/s]
T
[K]
P
[bar]
W
[kW]
b
[kJ/kg]
TBV st1
st2
st3
st4
st5
st6
st7
st8
st9
st10
st11
99.15
99.15
18.45
117.6
117.6
117.6
117.6
484.9
191.8
257
201.9
53.22
53.22
53.28
52.1
4.149
4.149
4.149
0.1448
0.1448
7.779
54927
51538
104335
109.1
1336.3798
720.66275
774.2678
728.246
190.96205
0.6182
1.39936
99.8
99.8
19.15
119
119
119
119
479.9
188.8
257.1
199.6
53.5
53.5
53.56
52.23
4.185
4.185
4.185
0.1467
0.1467
7.841
54747
51909
104523
111.2
1329.4484
719.02945
776.4604
727.4201
192.4343
0.74528
1.52602
Con i dati termodinamici si passa al calcolo dei flussi produttivi che abbiamo definito
quando ci siamo occupati della struttura produttiva. Nelle tabelle 3.3, 3.4, 3.5, 3.6 e 3.7
sono riportati i valori numerici dei flussi produttivi.
Tabella 3.3 - I flussi exergetici della turbina a gas TG1 nella condizione di riferimento e
nella condizione di funzionamento attuale
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
TG1
E0 365450 368312
E1 130712 138018
E1m 82565 86037
E2 379134 388679
E2m 84033 87521
E3 85128 85587
E3m 728 750
E4 7160 7251
E5 10953 11548
E6 4122 4352
E7 126263 124986
E8 159148 168868
E9 125000 123736
E10 4122 4352
E11 7160 7251
Tabella 3.4 - I flussi exergetici della turbina a gas TG2 nella condizione di riferimento e
nella condizione di funzionamento attuale
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
TG2
E12 365450 368312
E13 130712 133967
E13m 82565 84229
E14 379134 384300
E14m 84033 85707
E15 85128 85282
E15m 728 738
E16 7160 7265
E17 10953 11214
E18 4122 4221
E19 126263 127181
E20 159148 163324
24
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
E21 125000 125909
E22 4122 4221
E23 7160 7265
Tabella 3.5 - I flussi exergetici dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di
riferimento e nella condizione di funzionamento attuale
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
HRSG1
Em 24 5885 5845
Et 24 7141 7448
Em 25 10142 10319
Et 25 879 950
Em 26 42436 42598
Et 26 17917 17677
Em 27 72.09887 74.301796
Et 27 195.38597 201.35584
Em 28 32.666917 33.66503
Et 28 98.177674 101.17742
Em 29 186.17502 191.86346
Et 29 143.01683 147.3866
E30 55 56
E31 6 6
E32 46 47
E33 32 33
E34 32 33
E35 372 376
E36 0 0
E37 333 342
E38 269 276
E39 269 276
E40 5689 5801
E41 6127 6417
E42 9277 9373
E43 758 798
E44 36147 36334
E45 16005 15667
E46 74003 74391
E47 13481 13616
E48 6741 6832
E49 6741 6784
E50 1313 1335
E51 821 866
E52 902 909
E53 79 83
E54 2736 2760
E55 886 876
E56 501 501
E57 617 648
E58 856 877
E59 82 89
E60 3585 3625
E61 1519 1510
25
Tabella 3.6 - I flussi exergetici dello scambiatore HRSG2 nella condizione di
riferimento e nella condizione di funzionamento attuale
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
HRSG2
Em 62 5885 5796
Et 62 7141 7413
Em 63 10142 10116
Et 63 879 933
Em 64 42436 42402
Et 64 17917 17871
Em 65 72.09887 74.301796
Et 65 195.38597 201.35584
Em 66 32.666917 33.66503
Et 66 98.177674 101.17742
Em 67 186.17502 191.86346
Et 67 143.01683 147.3866
E68 55 55
E69 6 6
E70 46 46
E71 32 33
E72 32 33
E73 372 374
E74 0 0
E75 327 334
E76 269 274
E77 269 274
E78 5689 5752
E79 6127 6291
E80 9271 9320
E81 758 779
E82 36147 36153
E83 16005 15824
E84 73997 74117
E47 13481 13616
E48 6741 6832
E49 6741 6784
E85 1313 1324
E86 821 841
E87 902 905
E88 79 81
E89 2736 2746
E90 886 882
E91 501 500
E92 617 649
E93 856 865
E94 82 88
E95 3585 3629
E96 1519 1535
26
Tabella 3.7 - I flussi exergetici della turbina a vapore TBV nella condizione di
riferimento e nella condizione di funzionamento attuale
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di riferimento
Condizione di
funzionamento attuale
TBV
E97 61048 60920
E98 63185 63663
E99 22384 22811
E100 0 0
E101 0 0
E102 54927 54747
E103 51538 51909
E104 104335 104523
E47 13481 13616
Ds1 365 370
Ds2 365 367
Ds 730 736
Calcolati i flussi di exergia e definita la struttura produttiva dei cinque
macrocomponenti, si possono costruire i diagrammi risorsa/prodotto. In tali diagrammi,
il termine ij rappresenta la risorsa del componente j-esimo proveniente dal componente
i-esimo. L’ultima colonna rappresenta la risorsa totale di ciascun componente, mentre
nell’ultima riga è riportato il prodotto totale del componente. I prodotti del sistema resi
disponibili all’utenza sono indicati come risorsa dell’ambiente.
Tabella 3.8 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione di
riferimento
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450
CC 0 0 0 379134 0 7160 386294
C 0 130712 0 10953 0 4122 145786
T 85128 0 159148 0 126263 0 370539
A 125000 0 0 0 0 0 125000
B1 7160 0 4122 0 0 0 11282
P tot 217288 496161 163270 390086 126263 11282
Tabella 3.9 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione di
funzionamento attuale
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 368312 0 0 0 0 368312
CC 0 0 0 388679 0 7251 395929
C 0 138018 0 11548 0 4352 153918
T 85587 0 168868 0 124986 0 379441
A 123736 0 0 0 0 0 123736
B1 7251 0 4352 0 0 0 11603
Ptot 216573 506330 173220 400227 124986 11603
Tabella 3.10 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione di
riferimento
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450
CC 0 0 0 379134 0 7160 386294
27
Ambiente CC C T A B1 Ftot
C 0 130712 0 10953 0 4122 145786
T 85128 0 159148 0 126263 0 370539
A 125000 0 0 0 0 0 125000
B1 7160 0 4122 0 0 0 11282
Ptot 217288 496161 163270 390086 126263 11282
Tabella 3.11 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione di
funzionamento attuale
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 368312 0 0 0 0 368312
CC 0 0 0 384300 0 7265 391565
C 0 133967 0 11214 0 4221 149401
T 85282 0 163324 0 127181 0 375787
A 125909 0 0 0 0 0 125909
B1 7265 0 4221 0 0 0 11486
Ptot 218456 502279 167545 395513 127181 11486
28
Tabella 3.12 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di riferimento
Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 426 0 55 372 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731752
TG1 125000 0 0 0 0 0 0 5957 7337 10175 977 42622 18060 11282 0 0 221410
TG2 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 0 221410
HRSG2 0 0 0 0 73997 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 73997
TV 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 117816
LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 333 0 0 0 0 0 0 333
LP ECO 0 0 0 0 5689 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5727
LP EV 0 0 0 0 6127 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6159
HP ECO 0 0 0 0 9277 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 0 9547
LP SH 0 0 0 0 758 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 758
HP EV 0 0 0 0 36147 0 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 36416
HP SH 0 0 0 0 16005 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16005
B1 0 4122 0 0 0 0 0 501.0144 617.0855 855.7935 82.19947 3584.886 1518.984 0 0 0 11282
B2 0 0 4122 7160 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282
B3 0 0 0 6741 0 0 0 1313.231 820.9051 901.8547 79.02855 2735.503 886.2897 0 0 0 13478
Ptot 354335 369572 369572 99455 147999 55 378 7817 8807 12266 1171 49212 20734 11282 11282 13481
29
Tabella 3.13 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di funzionamento attuale
Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 368312 368312 430 0 56 376 0 0 0 0 0 0 0 0 0 737486
TG1 123736 0 0 0 0 0 0 5920 7650 10353 1051 42789 17825 11603 0 0 220926
TG2 125909 0 0 85282 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11486 0 222677
HRSG2 0 0 0 0 74117 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74117
TV 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 118139
LPP 0 0 0 0 0 0 0 47 0 0 0 0 0 0 0 0 47
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 342 0 0 0 0 0 0 342
LP ECO 0 0 0 0 5801 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5840
LP EV 0 0 0 0 6417 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6450
HP ECO 0 0 0 0 9373 0 0 0 0 0 0 276 0 0 0 0 9648
LP SH 0 0 0 0 798 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 798
HP EV 0 0 0 0 36334 0 0 0 0 0 0 0 276 0 0 0 36610
HP SH 0 0 0 0 15667 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15667
B1 0 4352 0 0 0 0 0 501.49173 648.04958 877.05993 89.009921 3624.9722 1510.032 0 0 0 11603
B2 0 0 4221 7265 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11486
B3 0 0 0 6784 0 0 0 1334.9484 865.74448 909.28815 83.028169 2759.964 875.9877 0 0 0 13613
Ptot 354168 372665 372533 99760 148509 56 383 7803 9196 12481 1255 49450 20486 11603 11486 13616
30
Tabella 3.14 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di riferimento
Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 426 0 55 372 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731752
TG1 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 0 0 221410
TG2 125000 0 0 0 0 0 0 5957 7337 10175 977 42622 18060 0 11282 0 221410
HRSG1 0 0 0 0 74003 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74003
TV 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 117816
LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 327 0 0 0 0 0 0 327
LP ECO 0 0 0 0 5689 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5727
LP EV 0 0 0 0 6127 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6159
HP ECO 0 0 0 0 9271 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 0 9540
LP SH 0 0 0 0 758 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 758
HP EV 0 0 0 0 36147 0 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 36416
HP SH 0 0 0 0 16005 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16005
B1 0 4122 0 7160 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282
B2 0 0 4122 0 0 0 0 501.0144 617.085 855.793 82.199 3584.886 1518.984 0 0 0 11282
B3 0 0 0 6741 0 0 0 1313.231 820.905 901.854 79.028 2735.503 886.289 0 0 0 13478
Ptot 354335 369572 369572 198911 61048 63185 106465 22384 11282 11282 13481 354335 369572 369572 198911 61048
31
Tabella 3.15 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di funzionamento attuale
Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 368312 368312 432 0 55 374 0 0 0 0 0 0 0 0 0 737486
TG1 123736 0 0 85587 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11603 0 0 220926
TG2 125909 0 0 0 0 0 0 5871 7614 10150 1034 42594 18019 0 11486 0 222677
HRSG1 0 0 0 0 74391 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74391
TV 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 118139
LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 334 0 0 0 0 0 0 334
LP ECO 0 0 0 0 5752 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5790
LP EV 0 0 0 0 6291 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6323
HP ECO 0 0 0 0 9320 0 0 0 0 0 0 274 0 0 0 0 9594
LP SH 0 0 0 0 779 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 779
HP EV 0 0 0 0 36153 0 0 0 0 0 0 0 274 0 0 0 36427
HP SH 0 0 0 0 15824 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15824
B1 0 4352 0 7251 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11603
B2 0 0 4221 0 0 0 0 500.117 648.634 864.644 88.106 3628.517 1534.975 0 0 0 11486
B3 0 0 0 6832 0 0 0 1323.55 840.976 904.744 80.879 2746.171 881.7347 0 0 0 13610
Ptot 354168 372665 372533 99760 148509 56 383 7803 9196 12481 1255 49450 20486 11603 11486 13616
32
Tabella 3.16 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di riferimento
Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 853 0 0 0 0 0 0 0 731752
TG1 125000 0 0 85128 0 0 0 0 11282 0 0 221410
TG2 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 11282 0 221410
HRSG 0 0 0 0 61048 63185 0 22384 0 0 0 146617
HPT 0 0 0 0 0 0 54927 0 0 0 0 54927
LPT 0 0 0 0 0 0 51538 0 0 0 0 51538
A 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 104335
C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 13481
B1 0 4122 0 7160 0 0 0 0 0 0 0 11282
B2 0 0 4122 7160 0 0 0 0 0 0 0 11282
B3 0 0 0 13481 0 0 0 0 0 0 0 13481
Ptot 354335 369572 369572 198911 61048 63185 106465 22384 11282 11282 13481
Tabella 3.17 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di funzionamento attuale
Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 368312 368312 862 0 0 0 0 0 0 0 737486
TG1 123736 0 0 85587 0 0 0 0 11603 0 0 220926
TG2 125909 0 0 85282 0 0 0 0 0 11486 0 222677
HRSG 0 0 0 0 60920 63663 0 22811 0 0 0 147394
HPT 0 0 0 0 0 0 54747 0 0 0 0 54747
LPT 0 0 0 0 0 0 51909 0 0 0 0 51909
A 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 104523
C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 13616
B1 0 4352 0 7251 0 0 0 0 0 0 0 11603
B2 0 0 4221 7265 0 0 0 0 0 0 0 11486
B3 0 0 0 13616 0 0 0 0 0 0 0 13616
Ptot 354168 372665 372533 199862 60920 63663 106656 22811 11603 11486 13616
33
La presenza di un malfunzionamento, in un impianto, risulta evidente dal fatto che a
parità di produzione si ha un maggiore consumo di combustibile. Tuttavia il nostro
problema è quello di individuare il volume di controllo dove si nasconde l’anomalia e
dunque di scoprire la causa del malfunzionamento. Infatti, solo individuando la causa
della deviazione di efficienza e quindi eliminandola, si possono ripristinare le
condizioni ottimali di funzionamento dell’impianto. Allo scopo di delimitare il volume
di controllo che ha avuto un decadimento di efficienza, la comparazione tra la
condizione di funzionamento e quella di riferimento si effettua con alcuni indici di
valutazione termoeconomici, calcolati per ogni componente. Il componente che assume
il valore massimo dei tre indici può essere assunto come quello contenente l’anomalia,
il responsabile del cattivo funzionamento dell’impianto. Per l’i-esimo componente i
parametri di valutazione sono:
Il malfunzionamento
  oriferimentoriferimentntofunzionameoriferiment i
n
j
jijiiii PkkkPMF  1
(3-82)
Il costo del malfunzionamento
  oriferimentoriferimentntofunzioname ijiji
n
j
jpi PkkkMF  0
*
,
*
(3-83)
L’irreversibilità relativa
oriferiment
oriferimentntofunzioname
oriferiment i
ii
i
i
I
II
I
I 


(3-84)
dove la variazione di irreversibilità, indicata al numeratore della 3-84 sarà:
   oriferimentntofunzionamentofunzionameoriferimentoriferimentntofunzioname ii
j
jii
j
jijii PPkPkkI 















  1 (3-85)
Quando un componente subisce una variazione del consumo unitario di exergia ki,
le sue risorse e le sue irreversibilità aumentano di una quantità oriferimentii Pk , che
chiamiamo malfunzionamento ( MFi ). Di conseguenza, esso implica un aumento
addizionale di combustibile dell’intero impianto, o risorse esterne, dato
da oriferimentiijp Pkk , , che chiamiamo costo del malfunzionamento o impatto risorsa ( MFi
*
). Per quanto riguarda l’irreversibilità relativa il discorso è un po’ più complesso.
Quando un componente ha un degrado, costringe gli altri componenti ad adattare il loro
comportamento a questo nuovo stato, o condizione di funzionamento, per mantenere la
loro condizione produttiva e di conseguenza, variano anche le loro irreversibilità.
Allora, nella formula che esprime Ii, se guardiamo il secondo membro, si vede che vi
sono due addendi. Il primo addendo si chiama irreversibilità endogena o
malfunzionamento prodotto da un aumento del consumo unitario di exergia dello stesso
componente: oriferimentiii PkMF  , il secondo si chiama irreversibilità esogena o
34
disfunzione indotta nel componente, da altri componenti, che lo costringono a
consumare più risorse locali, per ottenere la risorsa aggiuntiva richiesta da altri
componenti:  oriferimentntofunzionamentofunzioname ii
j
jii PPkDF 







  1 .
Richiamiamo ora le formule (3-76), (3-80) e (3-81) per calcolare rispettivamente i
consumi unitari di exergia, i prodotti i costi unitari di exergia, i cui valori numerici
saranno riportati nelle tabelle successive.
Tabella 3.18 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nelle
condizioni di riferimento
CC C T A B1
Ambiente 0.946041 0 0 0 0
CC 0 0 1.023195 0 0.634651
C 0.338374 0 0.029558 0 0.365349
T 0 1.091655 0 1.010104 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028273 0 0 0
ktot 1.284415 1.119928 1.052753 1.010104 1
Tabella 3.19 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nelle
condizioni di funzionamento attuale
CC C T A B1
Ambiente 0.930247548 0 0 0 0
CC 0 0 1.024346 0 0.6248969
C 0.348591609 0 0.030435 0 0.3751031
T 0 1.097129 0 1.010102 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028277 0 0 0
ktot 1.278839157 1.125405 1.054781 1.010102 1
Tabella 3.20 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nelle
condizioni di riferimento
CC C T A B1
Ambiente 0.946041 0 0 0 0
CC 0 0 1.023195 0 0.634651
C 0.338374 0 0.029558 0 0.365349
T 0 1.091655 0 1.010104 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028273 0 0 0
ktot 1.284415 1.119928 1.052753 1.010104 1
Tabella 3.21 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nelle
condizioni di funzionamento attuale
CC C T A B1
Ambiente 0.940616941 0 0 0 0
CC 0 0 1.022653 0 0.6325245
C 0.342132213 0 0.029841 0 0.3674755
T 0 1.093189 0 1.010103 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028251 0 0 0
ktot 1.282749155 1.12144 1.052494 1.010103 1
35
Tabella 3.22 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di riferimento
TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3
Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 1.188 1.115 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 0 0 0 0 1.040 1.191 1.065 1.289 1.170 1.128 1 0 0
TG2 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
HRSG2 0 0 0 0.628 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
LPP 0 0 0 0 0 0 0.008 0 0 0 0 0 0 0 0
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0
LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0
LP EV 0 0 0 0.052 0 0 0 0 0 0.042 0 0 0 0 0
HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0
LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.016 0 0 0
HP SH 0 0 0 0.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B1 0.018 0 0 0 0 0 0.087 0.100 0.089 0.108 0.098 0.094 0 0 0
B2 0 0.018 0.096 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B3 0 0 0.091 0 0 0 0.229 0.133 0.094 0.104 0.075 0.055 0 0 0
ktot 1.669 1.669 1.344 1.256 1.188 1.133 1.364 1.429 1.284 1.545 1.351 1.295 1 1 1
36
Tabella 3.23 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di funzionamento attuale
TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3
Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 1.196 1.100 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 0 0 0 0 1.013 1.185 1.073 1.315 1.168 1.137 1 0 0
TG2 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
HRSG2 0 0 0 0.627 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
LPP 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 0 0 0 0
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.035 0 0 0 0 0 0
LP ECO 0 0 0 0.049 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0
LP EV 0 0 0 0.054 0 0 0 0 0 0.040 0 0 0 0 0
HP ECO 0 0 0 0.079 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0
LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
HP EV 0 0 0 0.307 0 0 0 0 0 0 0 0.017 0 0 0
HP SH 0 0 0 0.132 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B1 0.019 0 0 0 0 0 0.085 0.100 0.090 0.111 0.099 0.096 0 0 0
B2 0 0.018 0.098 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B3 0 0 0.091 0 0 0 0.228 0.134 0.094 0.103 0.075 0.055 0 0 0
ktot 1.686 1.672 1.345 1.257 1.196 1.119 1.336 1.425 1.293 1.572 1.350 1.307 1 1 1
37
Tabella 3.24 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di riferimento
TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3
Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 1.188 1.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
TG2 0 0 0 0 0 0 1.040 1.191 1.066 1.289 1.170 1.128 0 1 0
HRSG1 0 0 0 0.628 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
LPP 0 0 0 0 0 0 0.008 0 0 0 0 0 0 0 0
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0
LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0
LP EV 0 0 0 0.052 0 0 0 0 0 0.042 0 0 0 0 0
HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0
LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.016 0 0 0
HP SH 0 0 0 0.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B1 0.0186 0 0.096 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B2 0 0.018 0 0 0 0 0.087 0.100 0.089 0.108 0.098 0.094 0 0 0
B3 0 0 0.091 0 0 0 0.229 0.133 0.094 0.104 0.075 0.055 0 0 0
ktot 1.669 1.669 1.343 1.256 1.188 1.154 1.364 1.429 1.285 1.545 1.351 1.295 1 1 1
38
Tabella 3.25 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di funzionamento attuale
TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3
Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 1.196 1.121 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
TG2 0 0 0 0 0 0 1.013 1.204 1.057 1.328 1.169 1.138 0 1 0
HRSG1 0 0 0 0.629 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
LPP 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 0 0 0 0
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0
LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0
LP EV 0 0 0 0.053 0 0 0 0 0 0.041 0 0 0 0 0
HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0
LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.017 0 0 0
HP SH 0 0 0 0.133 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B1 0.019 0 0.097 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B2 0 0.018 0 0 0 0 0.086 0.102 0.090 0.113 0.099 0.097 0 0 0
B3 0 0 0.091 0 0 0 0.228 0.132 0.094 0.103 0.075 0.055 0 0 0
ktot 1.686 1.672 1.345 1.257 1.196 1.140 1.336 1.444 1.277 1.587 1.351 1.308 1 1 1
39
Tabella 3.26 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di riferimento
TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3
Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 0.580 0 0 0 0 1 0 0
TG2 0 0 0.580 0 0 0 0 0 1 0
HRSG 0 0 0 1.111 1.225 0 1.660 0 0 0
HPT 0 0 0 0 0 0.526 0 0 0 0
LPT 0 0 0 0 0 0.493 0 0 0 0
A 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
B1 0.018 0 0.048 0 0 0 0 0 0 0
B2 0 0.018 0.048 0 0 0 0 0 0 0
B3 0 0 0.091 0 0 0 0 0 0 0
ktot 1.669 1.669 1.356 1.111 1.225 1.020 1.660 1 1 1
Tabella 3.27 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di funzionamento attuale
TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3
Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 0 0 0 0 0 0
TG1 0 0 0.580 0 0 0 0 1 0 0
TG2 0 0 0.578 0 0 0 0 0 1 0
HRSG 0 0 0 1.112 1.226 0 1.675 0 0 0
HPT 0 0 0 0 0 0.523 0 0 0 0
LPT 0 0 0 0 0 0.496 0 0 0 0
A 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
B1 0.019 0 0.049 0 0 0 0 0 0 0
B2 0 0.018 0.049 0 0 0 0 0 0 0
B3 0 0 0.092 0 0 0 0 0 0 0
ktot 1.686 1.672 1.355 1.112 1.226 1.020 1.675 1 1 1
40
Tabella 3.28 - Costi unitari exergetici dei prodotti dei componenti
Componente Elemento KP
*
TG1
CC 1.593
C 1.902
T 1.690
A 1.707
TG2
CC 1.583
C 1.879
T 1.675
A 1.692
HRSG1
LPP 1.196
HPP 1.148
LP ECO 2.567
LP EV 2.605
HP ECO 2.303
LP SH 2.847
HP EV 2.400
HP SH 2.309
HRSG2
LPP 1.196
HPP 1.168
LP ECO 2.553
LP EV 2.616
HP ECO 2.260
LP SH 2.852
HP EV 2.383
HP SH 2.292
TVB
HPT 2.811
LPT 3.098
A 3.011
C 4.232
A questo punto si hanno tutti i dati per eseguire i calcoli. Applicando le (3-82), (3-83) e
(3-85) si determinano rispettivamente i malfunzionamenti, i costi dei malfunzionamenti
e l’aumento di irreversibilità. Nella tabella 3.29 sono riportati i valori numerici dei
risultati.
Abbiamo già detto che il componente che contiene l’anomalia è quello che assume i
valori più alti di MFi, MFi
*
e Ii/Ii.
Analizzando i dati in tabella si vede che, per quanto riguarda i malfunzionamenti MFi, i
valori positivi più alti si hanno in corrispondenza del compressore e del turboespansore
della turbina gas TG1. Numericamente significativi sono anche i malfunzionamenti del
compressore della turbina a gas TG2 e del condensatore, tuttavia il loro valore è circa un
terzo dei malfunzionamenti che si hanno nella turbina a gas TG1. Passando all’analisi
dei costi dei malfunzionamenti o impatto risorsa, le cose cambiano. Si nota infatti che i
valori più elevati dei costi dei malfunzionamenti sono determinati dal combustore, dal
compressore e dal turbespansore della due turbina a gas TG1. Anche nel combustore
della turbina a gas TG2 e nel condensatore si hanno valori elevati del costo del
malfunzionamento, ma sono circa la metà dei costi dei malfunzionamenti che si
presentano in TG1. Per quanto riguarda l’irreversibilità relativa si vede che i valori più
elevati sono situati nei surriscaldatori di bassa pressione dei due scambiatori di calore
LP SH2 e LP SH1, altri valori significativi si trovano in HP ECO1 e HP SH2. Tutto
questo è evidenziato nei grafici riportati nelle figure 3.7, 3.8 e 3.9.
L’analisi induce a concludere che il semplice confronto tra la condizione di
funzionamento attuale e la condizione di riferimento non porta all’individuazione dei
41
componenti che contengono le anomalie. Questo perché, come avevamo anticipato nel
problema diagnostico, i malfunzionamenti hanno assunto valori molto elevati.
Tabella 3.29 - Malfunzionamenti dei componenti, costi dei malfunzionamenti e
irreversibilità relativa
Macrocomponente Componente MFi MFi
*
I/I
TG1
CC -2153.72099 1409.553119 -0.0196
C 798.5455 1348.774 0.059762
T 751.2694 1297.572 0.038434
A -0.23088 -0.39024 -0.00018
TG2
CC -643.3129629 633.8569405 -0.00586
C 220.4879 374.807 0.016501
T -96.1563 -121.32 -0.00492
A -0.1832 -0.30699 -0.00015
HRSG1
LPP 0.3958824 0.3958824 0.045807
HPP -4.664134 -4.419154 -0.10484
LP ECO -165.4875 -258.5485 -0.60025
LP EV -25.8278 -57.76739 -0.02135
HP ECO 83.335069 122.35978 0.086639
LP SH 20.603288 30.295035 0.08181
HP EV -24.20693 -90.31559 -0.00374
HP SH 193.6882 283.322 0.083354
HRSG2
LPP 0.3958824 0.3958824 0.045807
HPP -4.635503 -4.589893 -0.09176
LP ECO -160.9781 -253.5692 -0.5839
LP EV 91.86574 132.43301 0.075926
HP ECO -75.05489 -132.0821 -0.07803
LP SH 32.07030224 47.85678453 0.127343
HP EV 16.050391 -58.29207 0.002478
HP SH 212.476 298.0429 0.091439
TVB
HPT 71.75598 181.3014 0.011722
LPT 23.70818 59.90198 0.002036
A -0.83651 77.39889 -0.00039
C 201.3165 508.6538 0.022612
42
Malfunzionamenti nella diagnosi termoeconomica classica
-2500
-2000
-1500
-1000
-500
0
500
1000
Elementi struttura produttiva
Malfunzionamenti
CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2
A2 LPP1 HPP1 LP ECO1 LP EV1 HP ECO1 LP SH1
HP EV1 HP SH1 LPP2 HPP2 LP ECO2 LP EV2 HP ECO2
LP SH2 HP EV2 HP SH2 HPT LPT A Cond
Figura 3.7 - Grafico dei malfunzionamenti
43
Costo dei mallfunzionamenti nella diagnosi termoeconomica classica
-400
-200
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Elementi struttura produttiva
Costodeimalfunzionamenti
CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2 A2
LPP1 HPP1 LP ECO1 LP EV1 HP ECO1 LP SH1 HP EV1 HP SH1
LPP2 HPP2 LP ECO2 LP EV2 HP ECO2 LP SH2 HP EV2 HP SH2
HPT LPT A Condens
Figura 3.8 – Grafico dei costi dei malfunzionamenti
44
Irreversibilità relativa nella diagnosi termoeconomica
classica
-0,7
-0,6
-0,5
-0,4
-0,3
-0,2
-0,1
0
0,1
0,2
Elementi struttura produttiva
Irreversibilitàrelativa
CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2
A2 LPP1 HPP1 LPECO1 LPEV1 HPECO1 LPSH1
HPEV1 HPSH1 LPP2 HPP2 LPECO2 LPEV2 HPECO2
LPSH2 HPEV2 HPSH2 HPT LPT A Condens
Figura 3.9 – Grafico delle irreversibilità relative
45
3.6 PROBLEMI LEGATI ALL’ELIMINAZIONE DEI
MALFUNZIONAMENTI INDOTTI DAL SISTEMA DI
REGOLAZIONE
La semplice comparazione tra la condizione di funzionamento attuale e quella di
riferimento non sempre conduce all’individuazione del componente responsabile delle
cattive prestazioni dell’impianto, questo è dovuto alla presenza dei malfunzionamenti
indotti nei componenti dal sistema di controllo e dal comportamento proprio dei
componenti. In questa sezione verrà analizzata una metodologia in grado di eliminare
gli effetti indotti nei componenti dall’intervento del sistema di controllo. La
localizzazione dei malfunzionamenti sarà fatta confrontando la condizione di
riferimento con una condizione di funzionamento fittizia, chiamata condizione di
funzionamento libero, costruita artificialmente eliminando il contributo del sistema di
controllo.
Nel caso dell’impianto in esame, il sistema di regolazione agisce attraverso due
grandezze:la portata di combustibile ai combustori (Gc) e l’inclinazione delle palette
dello statore del compressore (Igv) delle due turbine a gas TG1 e TG2. La variazione di
queste grandezze consente di controllare il valore del carico elettrico fornito e di
mantenere costante, per quanto possibile, la temperatura dei gas in ingresso alla turbina.
Supponendo che la richiesta dell’utenza e le condizioni dell’ambiente rimangano
costanti, si rende necessaria una regolazione del sistema ogniqualvolta si verifichi una
variazione delle prestazioni di uno o più componenti, al fine di riportare i parametri del
sistema di controllo al rispettivo valore di taratura. Questa operazione altera la naturale
propagazione degli effetti del malfunzionamento, cioè altera i malfunzionamenti indotti,
inducendone altri. La procedura di diagnosi proposta in questa sezione consiste nel
determinare la condizione di funzionamento che avrebbe luogo se il sistema di
regolazione non intervenisse. La comparazione tra questa condizione di funzionamento
e quella di riferimento pone in evidenza solo gli effetti della propagazione naturale del
malfunzionamento, cioè gli effetti intrinseci e quelli indotti dal comportamento
caratteristico dei componenti, migliorando le prestazioni della procedura di diagnosi
rispetto a quanto non si otterrebbe semplicemente confrontando la condizione di
funzionamento e la condizione di riferimento.
Figura 3.10 –Caratteristiche delle condizioni di funzionamento
In figura 3.10 sono illustrate le caratteristiche delle tre condizioni di funzionamento: la
condizione di funzionamento attuale e quella di riferimento sono caratterizzate dallo
stesso valore delle variabili del sistema di controllo ma, per la presenza di un
Condizione di
funzionamento
libero
Condizione di
riferimento
Condizione di
funzionamento
attuale
Variabili di regolazione
Variabili di
controllo
46
malfunzionamento, da un diverso valore delle variabili che caratterizzano il sistema di
regolazione. La condizione fittizia di funzionamento libero è caratterizzata dallo stesso
set di regolazione della condizione di riferimento, dal momento che si intende proprio
correggere l’effetto dell’intervento del sistema di regolazione; a causa della presenza del
malfunzionamento le variabili di controllo assumeranno un valore differente rispetto
alla condizione di riferimento.
3.7 CANCELLAZIONE DELL’EFFETTO DEL SISTEMA DI
REGOLAZIONE
La condizione di funzionamento libero, come si è accennato, è fittizia, dal
momento che non sono rispettati alcuni vincoli del sistema, in particolare la produzione
può essere differente dalla richiesta e le variabili di set-point possono assumere valori
diversi da quelli di taratura. Per questa ragione essa deve essere determinata
matematicamente, con l’ausilio di un modello in grado di simulare l’effetto della
regolazione sulle variabili termodinamiche che caratterizzano i flussi scambiati tra i
sottosistemi nei quali è stato scomposto l’impianto.
Se le anomalie di funzionamento sono sufficientemente piccole, la condizione di
funzionamento e la condizione di riferimento sono molto prossime. In questo caso il
modello termoeconomico del sistema può essere costruito considerando una dipendenza
lineare dei flussi rispetto alle variabili di regolazione. In questo modo ciascun flusso
nella condizione di funzionamento libero (libero) può essere ottenuto, a partire dal
corrispondente valore ottenuto nella condizione di funzionamento (funzionamento),
ripristinando il set di regolazione caratteristico della condizione di riferimento
(riferimento).
 ntofunzionameoriferimentntofunzionamelibero jj
r
j j
i
ii xx
x
E
EE 


 1
(3-86)
nella quale jx è la generica variabile del sistema di regolazione e r il numero di queste
variabili.
Le derivate che compaiono nell’equazione (3-86) si possono calcolare a partire
dai valori misurati relativi al funzionamento dell’impianto nuovo, cioè privo di
malfunzionamenti. Il risultato può essere ottenuto agevolmente nel caso in cui i dati di
funzionamento disponibili verifichino tre condizioni:
1) sono disponibili tante condizioni di funzionamento almeno quante sono le
variabili di regolazione;
2) le condizioni di funzionamento corrispondono ad altrettanti set di regolazione tra
loro linearmente indipendenti;
3) le condizioni di funzionamento sono prossime alla condizione di riferimento.
Con queste ipotesi è possibile sostituire le derivate con le corrispondenti variazioni
incrementali:
j
i
j
i
x
E
x
E





(3-87)
47
Nelle tabelle 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, e 3.34 sono riportati i flussi produttivi calcolati
utilizzando 5 condizioni di funzionamento ausiliarie corrispondenti ad altrettanti set di
regolazione, tra loro linearmente indipendenti.
Tabella 3.30 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nelle condizioni di
funzionamento ausiliarie
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione
ausiliaria 1
Condizione
ausiliaria 2
Condizione
ausiliaria 3
Condizione
ausiliaria 4
Condizione
ausiliaria 5
TG1
E0 364404.7 367539.9 368539.5 363496 365449.8
E1 126059.9 137647.2 134148.9 130637.2 129783.4
E1m 80713.83 85416.34 84320.41 82515.47 82043.2
E2 373748.3 387451.6 384984.6 377166.8 378417.2
E2m 82195.76 86901.83 85798.66 83960.2 83487.14
E3 85257.43 84907.11 85446.45 84386.57 85380.05
E3m 715.6512 745.701 738.7219 727.349 723.9026
E4 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603
E5 10566.53 11521.44 11229.9 10945.14 10872.74
E6 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375
E7 126263 126263 127273 125412 126257
E8 153626 167689 163532 159046 158041
E9 125000 125000 126000 124157 124994
E10 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375
E11 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603
Tabella 3.31 - Flussi di exergia della turbina a gas TG2 nelle condizioni di
funzionamento ausiliarie
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione
ausiliaria 1
Condizione
ausiliaria 2
Condizione
ausiliaria 3
Condizione
ausiliaria 4
Condizione
ausiliaria 5
TG2
E12 364404.7 367539.9 368539.5 363496 365449.8
E13 126059.9 137647.2 134148.9 130637.2 129783.4
E13m 80713.83 85416.34 84320.41 82515.47 82043.2
E14 373748.3 387451.6 384984.6 377166.8 378417.2
E14m 82195.76 86901.83 85798.66 83960.2 83487.14
E15 85257.43 84907.11 85446.45 84386.57 85380.05
E15m 715.6512 745.701 738.7219 727.349 723.9026
E16 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603
E17 10566.53 11521.44 11229.9 10945.14 10872.74
E18 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375
E19 126263 126263 127273 125412 126257
E20 153626 167689 163532 159046 158041
E21 125000 125000 126000 124157 124994
E22 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375
E23 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603
48
Tabella 3.32 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di
funzionamento ausiliarie
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione
ausiliaria 1
Condizione
ausiliaria 2
Condizione
ausiliaria 3
Condizione
ausiliaria 4
Condizione
ausiliaria 5
HRSG1
Em 24 70.92252 73.90051 73.20887 72.08179 71.74025
Et 24 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3
Em 25 192.1981 200.2684 198.394 195.3397 194.4141
Et 25 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947
Em 26 32.13393 33.48321 33.16984 32.65918 32.50443
Et 26 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
Em 27 96.57583 100.631 99.68917 98.15442 97.68934
Et 27 5.872406 6.508121 6.419714 6.044143 5.964817
Em 28 183.1374 190.8273 189.0413 186.1309 185.249
Et 28 32.24168 33.85931 33.77404 32.19405 32.47715
Em 29 140.6834 146.5906 145.2186 142.983 142.3055
Et 29 369.2 375.5 374.1 366.5 374.6
E30 0 0 0 0 0
E31 336.4989 336.2969 340.1969 331.4084 339.1387
E32 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972
E33 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972
E34 5674.061 5713.034 5746.38 5646.925 5694.998
E35 5980.204 6371.294 6246.621 6122.499 6081.552
E36 9234.504 9354.925 9283.094 9160.03 9315.801
E37 736.1518 794.6252 781.0188 756.05 756.8775
E38 35905.4 36261.55 36310.56 36007.34 36296.92
E39 16143.59 15725.35 15856.95 15712.41 16227.78
E40 73673.91 74220.78 74224.63 73405.25 74373.93
E41 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56
E42 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279
E43 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279
E44 1073.676 1547.114 1323.942 1306.397 1314.428
E45 640.2297 1025.07 845.2527 825.0045 813.0237
E46 717.7849 1087.201 905.3534 891.8116 906.3861
E47 61.65505 98.41479 80.97233 78.85065 78.42748
E48 2178.327 3306.049 2749.735 2723.893 2740.28
E49 713.417 1053.954 879.5913 873.6299 896.2845
E50 479.9654 510.1202 516.9896 475.126 499.7737
E51 541.902 749.2333 645.2362 614.7924 609.1683
E52 769.8822 1006.914 874.7859 837.1172 877.4897
E53 63.62614 89.1965 89.1399 84.94305 71.93512
E54 3223.149 4165.401 3682.082 3519.472 3633.229
E55 1393.822 1755.843 1549.287 1500.968 1558.006
E56 6322.377 5233.1 6004.051 5701.347 5885.937
E57 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3
E58 10141.33 10329.48 10159.31 10045.11 10334.38
E59 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947
E60 42457.16 42731.02 42761.8 42232.43 42789.29
E61 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
49
Tabella 3.33 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di
funzionamento ausiliarie
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione
ausiliaria 1
Condizione
ausiliaria 2
Condizione
ausiliaria 3
Condizione
ausiliaria 4
Condizione
ausiliaria 5
HRSG2
Em 62 70.92252 73.90051 73.20887 72.08179 71.74025
Et 62 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3
Em 63 192.1981 200.2684 198.394 195.3397 194.4141
Et 63 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947
Em 64 32.13393 33.48321 33.16984 32.65918 32.50443
Et 64 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
Em 65 96.57583 100.631 99.68917 98.15442 97.68934
Et 65 5.872406 6.508121 6.419714 6.044143 5.964817
Em 66 183.1374 190.8273 189.0413 186.1309 185.249
Et 66 32.24168 33.85931 33.77404 32.19405 32.47715
Em 67 140.6834 146.5906 145.2186 142.983 142.3055
Et 67 369.2 375.5 374.1 366.5 374.6
E68 0 0 0 0 0
E69 330.6265 329.7888 333.7772 325.3643 333.1739
E70 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972
E71 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972
E72 5674.061 5713.034 5746.38 5646.925 5694.998
E73 5980.204 6371.294 6246.621 6122.499 6081.552
E74 9228.632 9348.417 9276.674 9153.986 9309.836
E75 736.1518 794.6252 781.0188 756.05 756.8775
E76 35905.4 36261.55 36310.56 36007.34 36296.92
E77 16143.59 15725.35 15856.95 15712.41 16227.78
E78 73668.04 74214.27 74218.21 73399.21 74367.96
E79 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56
E80 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279
E81 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279
E82 1073.676 1547.114 1323.942 1306.397 1314.428
E83 640.2297 1025.07 845.2527 825.0045 813.0237
E84 717.7849 1087.201 905.3534 891.8116 906.3861
E47 61.65505 98.41479 80.97233 78.85065 78.42748
E48 2178.327 3306.049 2749.735 2723.893 2740.28
E49 713.417 1053.954 879.5913 873.6299 896.2845
E85 479.9654 510.1202 516.9896 475.126 499.7737
E86 541.902 749.2333 645.2362 614.7924 609.1683
E87 769.8822 1006.914 874.7859 837.1172 877.4897
E88 63.62614 89.1965 89.1399 84.94305 71.93512
E89 3223.149 4165.401 3682.082 3519.472 3633.229
E90 1393.822 1755.843 1549.287 1500.968 1558.006
E91 6322.377 5233.1 6004.051 5701.347 5885.937
E92 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3
E93 10141.33 10329.48 10159.31 10045.11 10334.38
E94 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947
E95 42457.16 42731.02 42761.8 42232.43 42789.29
E96 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
50
Tabella 3.34 - Flussi di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di
funzionamento ausiliarie
Flussidi
exergia
[KW]
Condizione
ausiliaria 1
Condizione
ausiliaria 2
Condizione
ausiliaria 3
Condizione
ausiliaria 4
Condizione
ausiliaria 5
TBV
E97 61128.89 60832.89 60990.8 60469.54 61500.47
E98 65237.12 61274.16 63514.32 62827.34 63356.02
E99 19814.9 25208.82 22700.86 22147.01 22458.61
E100 0 0 0 0 0
E101 0 0 0 0 0
E102 55019 54731 54789 54379 55312
E103 53874 49284 51784 51205 51666
E104 106715 101935 104442 103472 104838
E47 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56
Nelle ipotesi enunciate, il problema del calcolo delle derivate relative all’effetto
della variazione di r parametri di regolazione su un flusso della struttura produttiva può
essere scritto nella forma:




































































ri
ji
i
r
i
h
i
i
rrrhrhr
rjrhrhj
rrhh
E
E
E
x
E
x
E
x
E
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
rifrifrif
rifrifrif
rifrifrif
...
...
...
...
....
.............
....
.............
.... 11
11
11
11111
(3-88)
dove:
 jhx è il valore assunto dalla h-esima variabile di regolazione nella j-esima
condizione di funzionamento;
 hrifx è il valore assunto dalla h-esima variabile di regolazione nella
condizione di riferimento;
 jiE è la differenza tra il valore assunto dal flusso iE nella j-esima
condizione di funzionamento e nella condizione di riferimento.
L’equazione (3-88) deve essere scritta per tutti gli m flussi della struttura produttiva. Il
problema complessivo può essere espresso utilizzando una notazione matriciale:
EX  (3-89)
nella quale
 X è la matrice ( r x r ) che compare nell’equazione 3-88, contenente le
variazioni dei parametri di regolazione tra ciascuna condizione di
funzionamento e la condizione di riferimento;
  è la matrice ( r x m ) il cui generico elemento h-i rappresenta la derivata
del flusso i-esimo rispetto alla h-esima variabile di regolazione
h
i
x
E


;
 E è la matrice r x m contenente la differenza jiE tra il flusso
iE calcolato nella j-esima condizione di funzionamento e il corrispondente
valore in condizione di riferimento.
51
Dopo aver calcolato le derivate
h
i
x
E


possiamo determinare i flussi di exergia della
condizione di funzionamento libero, i quali sono riportati nelle tabelle 3.35, 3.36,
3.37, 3.38 e 3.39.
Tabella 3.35 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nella condizione di
funzionamento libero
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
TG1
E0 365450
E1 131572
E1m 82614
E2 380278
E2m 84058
E3 86316
E3m 728
E4 7286
E5 11016
E6 4149
E7 124146
E8 160820
E9 122905
E10 4149
E11 7286
Tabella 3.36 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nella condizione di
funzionamento libero
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
TG2
E12 365450
E13 130712
E13m 82565
E14 379247
E14m 84033
E15 85254
E15m 728
E16 7034
E17 10953
E18 4122
E19 126269
E20 159149
E21 125006
E22 4122
E23 7034
Tabella 3.37 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di
funzionamento libero
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
HRSG1
Em 24 72.09987
Et 24 5801
Em 25 195.38597
Et 25 7056
Em 26 32.666917
52
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
Et 26 10270
Em 27 98.177674
Et 27 879
Em 28 186.17502
Et 28 42945
Em 29 143.01683
Et 29 18636
E30 55
E31 6
E32 46
E33 33
E34 33
E35 380
E36 0
E37 343
E38 277
E39 277
E40 5756
E41 6017
E42 9425
E43 745
E44 36539
E45 16562
E46 75044
E47 13548
E48 6812
E49 6736
E50 1325
E51 816
E52 917
E53 78
E54 2764
E55 911
E56 496
E57 612
E58 870
E59 82
E60 3641
E61 1581
Tabella 3.38 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di
funzionamento libero
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
HRSG2
Em 62 72.09887
Et 62 6053
Em 63 195.38597
Et 63 7100
Em 64 32.660917
Et 64 10184
Em 65 98.177674
Et 65 921
Em 66 186.17502
Et 66 42225
Em 67 143.01683
53
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento libero
Et 67 18043
E68 55
E69 6.05188
E70 45.915
E71 32.369
E72 32.369
E73 375
E74 0
E75 332.101
E76 272.950
E77 272.950
E78 5704
E79 6151
E80 9290
E81 755
E82 36048
E83 16011
E84 73960
E47 13548
E48 6812
E49 6736
E85 1313
E86 825
E87 904
E88 80
E89 2727
E90 885
E91 505
E92 602
E93 843
E94 84
E95 3499
E96 1500
Tabella 3.39 - Flussi di exergia della turbina a vapore TBV nella condizione di
funzionamento libero
Flussi di
exergia
[KW]
Condizione di
funzionamento
libero
TBV
E97 61630
E98 63571
E99 22604
E100 0
E101 0
E102 55487
E103 51871
E104 105211
E47 13548
Ds1 369
Ds2 365
Ds 734
Noti i flussi della struttura produttiva della condizione di funzionamento libero,
possiamo costruire i diagrammi risorsa/prodotto. Nelle tabelle 3.40, 3.41, 3.42, 3.43
54
e 3.44 sono riportati i diagrammi risorsa/prodotto nella condizione di funzionamento
libero.
Tabella 3.40 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione
di funzionamento libero
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450
CC 0 0 0 380278 0 7286 387563
C 0 131572 0 11016 0 4149 146737
T 86316 0 160820 0 124146 0 371282
A 122905 0 0 0 0 0 122905
B1 7286 0 4149 0 0 0 11435
Ptot 216507 497022 164969 391293 124146 11435
Tabella 3.41 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione
di funzionamento libero
Ambiente CC C T A B1 Ftot
Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450
CC 0 0 0 379247 0 7034 386281
C 0 130712 0 10953 0 4122 145786
T 85254 0 159149 0 126269 0 370672
A 125006 0 0 0 0 0 125006
B1 7034 0 4122 0 0 0 11156
Ptot 217294 496161 163271 390200 126269 11156
56
Tabella 3.42 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di funzionamento libero
Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP
LP
ECO
LP
EV
HP
ECO
LP
SH
HP
EV
HP
SH
B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 430 0 55 380 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731764
TG1 122905 0 0 0 0 0 0 5873 7252 10303 977 43131 18779 11435 0 0 220656
TG2 125006 0 0 85254 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11156 0 221416
HRSG2 0 0 0 0 73960 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 73960
TV 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 118759
LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 343 0 0 0 0 0 0 343
LP ECO 0 0 0 0 5756 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5794
LP EV 0 0 0 0 6017 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6050
HP ECO 0 0 0 0 9425 0 0 0 0 0 0 277 0 0 0 0 9702
LP SH 0 0 0 0 745 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 745
HP EV 0 0 0 0 36539 0 0 0 0 0 0 0 277 0 0 0 36816
HP SH 0 0 0 0 16562 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16562
B1 0 4149 0 0 0 0 0 495.7 612.1 869.6 82.4 3640.6 1585.1 0 0 0 11435
B2 0 0 4122 7034 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11156
B3 0 0 0 6736 0 0 0 1324.8 815. 916.5 78.4 2764.2 910.9 0 0 0 13547
Ptot 353122 369599 369572 99454 149003 55 386 7740 8712 12432 1171 49813 21552 11435 11156 13548
57
Tabella 3.43 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di funzionamento libero
Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP
LP
ECO
LP
EV
HP
ECO
LP
SH
HP
EV
HP
SH
B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 435 0 55 375 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731764
TG1 122905 0 0 86316 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11435 0 0 220656
TG2 125006 0 0 0 0 0 0 6125 7295 10217 1020 42411 18186 0 11156 0 221416
HRSG1 0 0 0 0 75044 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 75044
TV 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 118759
LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46
HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 332 0 0 0 0 0 0 332
LP ECO 0 0 0 0 5704 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5743
LP EV 0 0 0 0 6151 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6183
HP ECO 0 0 0 0 9290 0 0 0 0 0 0 273 0 0 0 0 9563
LP SH 0 0 0 0 755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 755
HP EV 0 0 0 0 36048 0 0 0 0 0 0 0 273 0 0 0 36321
HP SH 0 0 0 0 16011 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16011
B1 0 4149 0 7286 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11435
B2 0 0 4122 0 0 0 0 505.3 601.9 842.9 84.1 3499.2 1500.4 0 0 0 11156
B3 0 0 0 6812 0 0 0 1313.0 825.3 903.9 79.7 2727.0 884.7 0 0 0 13546
Ptot 353122 369599 369572 100849 149003 55 381 7989 8755 12296 1216 48911 20844 11435 11156 13548
58
Tabella 3.44 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di funzionamento libero
Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot
Ambiente 0 365450 365450 865 0 0 0 0 0 0 0 731764
TG1 122905 0 0 86316 0 0 0 0 11435 0 0 220656
TG2 125006 0 0 85254 0 0 0 0 0 11156 0 221416
HRSG 0 0 0 0 61630 63571 0 22604 0 0 0 147805
HPT 0 0 0 0 0 0 55487 0 0 0 0 55487
LPT 0 0 0 0 0 0 51871 0 0 0 0 51871
A 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105211
C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 13548
B1 0 4149 0 7286 0 0 0 0 0 0 0 11435
B2 0 0 4122 7034 0 0 0 0 0 0 0 11156
B3 0 0 0 13548 0 0 0 0 0 0 0 13548
Ptot 353122 369599 369572 200303 61630 63571 107358 22604 11435 11156 13548
59
Una volta costruita la condizione di funzionamento fittizia si passa alla diagnosi
termoeconomica. Come abbiamo detto precedentemente, confronteremo la
condizione di funzionamento libero ( condizione fittizia ) con quella di riferimento.
In questo caso, per la definizione degli indici di valutazione termoeconomici
dovremo essere più precisi, non si può parlare genericamente di malfunzionamento
come nella diagnosi termoeconomica classica. Indichiamo con riM int
il valore del
malfunzionamento dei componenti, depurato della componente indotta dal sistema di
regolazione. Lo stesso discorso vale nel caso del costo dei malfunzionamento riM int
*
.
Il calcolo della variazione d’irreversibilità Ii sarà lo stesso, ma questa volta il
calcolo della deviazione avverrà tra la condizione di funzionamento libero e quella di
riferimento. La variazione dei consumi unitari di exergia viene calcolata tra la
condizione di funzionamento libero e quella di riferimento. Anche i prodotti, cosi
come i costi unitari di exergia assumono nuovi valori nella condizione di
funzionamento libero. Le formule modificate saranno le seguenti:
1) Il malfunzionamento intrinseco
  oriferimentofriferimentliberooriferimentr i
n
j
jijiiii PkkPkMF  1
int (3-90)
2) Il costo del malfunzionamento intrinseco o impatto risorsa
  oriferimentoriferimentliberor i
n
j
jijijPi PkkkMF  1
*
,
*
int (3-91)
3) La variazione d’irreversibilità
oriferiment
oriferimentlibero
oriferiment i
ii
i
i
I
II
I
I 


(3-92)
dove la variazione di irreversibilità, indicata al numeratore della (3-92) sarà:
   oriferimentliberoliberooriferimentntofunzionamelibero ii
j
jii
j
jijii PPkPkkI 















  1 (3-93)
Per una migliore analisi dei risultati, si possono determinare i malfunzionamenti
indotti indiM , nei componenti, dal sistema di regolazione. Di seguito vengono riportate le
relazioni per il calcolo dei malfunzionamenti indotti e per il calcolo dei costi dei
malfunzionamenti indotti.
Il malfunzionamento indotto
riind iii MFMFMF int
 (3-94)
Nella (3-93) MFi è il malfunzionamento totale del componente, quello calcolato nella
diagnosi termoeconomica data dalla comparazione della condizione di funzionamento
attuale con una di riferimento. Per poter utilizzare le relazioni sopra definite,
60
applichiamo la (3-76), la (3-80) e la (3-81) alla condizione di funzionamento libero e
calcoliamo rispettivamente i consumi unitari di exergia, i prodotti e i costi unitari di
exergia. Nelle tabelle 3.45, 3.46, 3.47, 3.48 e 3.49 sono riportati i valori numerici dei
consumi unitari di exergia nella condizione di funzionamento libero. I consumi unitari
della condizione di funzionamento e di riferimento, sono stati riportati precedentemente.
In tabella 3.50 sono stati riportati i costi unitari di exergia della condizione di
funzionamento libero.
Tabella 3.45 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nella
condizione di funzionamento libero
CC C T A B1
Ambiente 0.942 0 0 0 0
CC 0 0 1.024 0 0.637
C 0.339 0 0.029 0 0.362
T 0 1.095 0 1.010 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028 0 0 0
ktot 1.282 1.124 1.053 1.010 1
Tabella 3.46 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nella
condizione di funzionamento libero
CC C T A B1
Ambiente 0.946 0 0 0 0
CC 0 0 1.023 0 0.630
C 0.338 0 0.029 0 0.369
T 0 1.091 0 1.010 0
A 0 0 0 0 0
B1 0 0.028 0 0 0
ktot 1.284 1.119 1.052 1.010 1
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  • 1. POLITECNICO DI TORINO Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica TESI DI LAUREA Applicazione di metodologie innovative di diagnostica ad impianti a ciclo combinato Relatori Prof. Michele Calì Ing. Vittorio Verda Candidato Roberto Rondinelli Maggio 2004
  • 2. 2 CAPITOLO 1 1.1 INTRODUZIONE AI PROBLEMI DEL RISPARMIO ENERGETICO E ALLA DIAGNOSTICA NEL CAMPO DEGLI IMPIANTI Negli ultimi anni ha assunto rilevante importanza, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, il problema dello sfruttamento razionale delle risorse. In questo senso, molti sono stati gli sforzi della comunità scientifica nel cercare di sviluppare delle teorie in grado di risolvere tale problema. Nel campo dei sistemi di conversione dell’energia il compito della ricerca di nuove metodologie per il risparmio di energia è svolto dalla termoeconomia. La termoeconomia è la scienza del risparmio energetico e combina i concetti provenienti dalla termodinamica, in particolare il secondo principio, con i concetti provenienti dall’analisi economica. Come tutte le scienze, la termoeconomia ha subito una certa evoluzione e si è sviluppata in diverse direzioni, ampliando il campo delle sue possibili applicazioni. Nell’ambito dell’ottimizzazione delle condizioni di funzionamento dei sistemi di conversione di energia, uno dei rami della termoeconomia che negli ultimi anni ha suscitato molto interesse è la diagnosi termoeconomica. Nei sistemi di conversione d’energia, la diagnosi, intesa in termini generici, è un insieme di strumenti e procedure che ha lo scopo di identificare le anomalie che determinano una cattiva condizione di funzionamento dell’impianto. Una volta scoperta l’anomalia, è possibile intervenire per rimuoverla, al fine di ripristinare condizioni ottimali di funzionamento. Tuttavia, anche se lo scopo finale di ogni procedura diagnostica è quella di scoprire le anomalie, i motivi per i quali si effettua una diagnosi termoeconomica sono differenti da una qualsiasi altra tecnica diagnostica. Una normale metodologia diagnostica che utilizzi, per esempio, una tecnica di monitoraggio termomeccanica, sarà di solito adottata per evitare rotture catastrofiche di alcuni componenti dell’impianto. Una tale procedura consente di intervenire preventivamente senza che si verifichino danni che comporterebbero costi ingenti e lunghi periodi di inattività. La procedura di diagnosi termoeconomica non ha invece lo scopo di prevedere possibili rotture dei componenti dell’impianto, essa ha l’obiettivo di scoprire le deviazioni di efficienza, il suo valore economico e l’ubicazione delle cause principali. Uno dei vantaggi della diagnosi termoeconomica consiste nel fatto che la ricerca delle cause di inefficienza è svolta senza fermare l’impianto. Per poter effettuare la diagnosi termoeconomica di un impianto saranno necessari opportuni strumenti, i quali identificano il componente responsabile del malfunzionamento, la causa di tale malfunzionamento ed il suo valore economico. Tali strumenti saranno resi disponibili dall’analisi termoeconomica. Nel prossimo paragrafo vedremo l’approccio termoeconomico alla diagnosi dei sistemi di energia.
  • 3. 3 1.2 DIAGNOSI TERMOECONOMICA, SCOPO DELLA TESI Nonostante la sua recente nascita, la diagnosi termoeconomica di un sistema di conversione di energia è una delle applicazioni della termoeconomia più studiate. Essa ha lo scopo di rilevare possibili malfunzionamenti, localizzare il volume di controllo nel quale essi hanno avuto luogo ed esprimere l’effetto provocato sul funzionamento dei componenti in termini di opportune grandezze termoeconomiche, quali il consumo addizionale di combustibile causato da ciascuna anomalia. Tutte le procedure di diagnosi termoeconomica sono basate sul confronto tra una condizione di funzionamento reale e una condizione di riferimento, solitamente caratterizzate dalle stesse condizioni ambientali e dalla stessa produzione. In questo modo la differenza tra il consumo di combustibile nelle due condizioni è indice della presenza di un malfunzionamento. Le difficoltà nella soluzione del problema diagnostico è legata al fatto che, quando un componente ha un degrado di prestazioni, in generale tutto il sistema subisce variazioni di comportamento. Questo significa che si verificano variazioni di efficienza non solo nel componente nel quale ha avuto luogo l’anomalia, ma anche in altri componenti, nonostante essi continuino a funzionare correttamente. Nel linguaggio della diagnosi termoeconomica il malfunzionamento che si verifica nel componente caratterizzato da funzionamento anomalo si definisce intrinseco, mentre il malfunzionamento che ha luogo negli altri componenti si definisce indotto. Con il termine di malfunzionamento in particolare si intende l’effetto della riduzione di efficienza di un componente, misurato in termini di consumo addizionale di combustibile. I malfunzionamenti indotti sono dovuti al fatto che l’efficienza di un componente in generale dipende dalle condizioni dei flussi in ingresso al componente stesso (pressione, temperatura, portata, ecc.). Le cause di variazione delle condizioni di tali flussi possono essere varie: i) variazione delle condizioni ambientali; ii) degrado delle prestazioni di un componente; infatti a parità di condizioni di ingresso, una variazione di efficienza produce una variazione delle condizioni di uscita, le quali in generale costituiranno le condizioni di ingresso per un altro componente; iii) regolazione del sistema. In questa tesi si intende applicare una procedura di diagnosi termoeconomica ad un impianto per la produzione di energia elettrica. La scelta è ricaduta su un impianto di potenza a ciclo combinato, per tre motivi: i) è la configurazione più completa di impianto nel senso che racchiude differenti processi; ii) la tecnologia è nota e accessibile; iii) i cicli combinati hanno molta importanza nel campo della generazione di potenza. Nel capitolo 2 è fornita una descrizione dell’impianto scelto, delle sue caratteristiche e delle più significative condizioni di funzionamento. Si fa inoltre accenno alla strategia di controllo dell’impianto e ad un modello matematico di simulazione delle condizioni di funzionamento. Nel capitolo 3 si forniscono gli strumenti necessari per effettuare la diagnosi termoeconomica. Come tutte le branche della termoeconomia, la diagnosi termoeconomica si basa su un particolare modello funzionale, chiamato struttura produttiva. Il sistema è suddiviso in una serie di sottosistemi (tra i quali è incluso anche l’ambiente esterno), che possono essere coincidenti con i componenti, i quali interagiscono tra loro e con l’esterno attraverso un certo
  • 4. 4 numero di flussi. Ogni sottosistema è raffigurato come una scatola nera , è rappresentato solo in termini di flussi entranti (risorse) e uscenti (prodotti). In questo modo ciascun flusso è prodotto da un componente ed è utilizzato da un altro componente. Nella moderna termoeconomia, risorse e prodotti sono espressi in termini di flussi di exergia. Definite, nei capitoli precedenti, la struttura fisica e quella produttiva, si passa nel capitolo 4 alla diagnosi del nostro impianto. Lo scopo della procedura di diagnosi, è quella di localizzare il volume di controllo, della struttura produttiva, che contiene l’anomalia o malfunzionamento. Tale localizzazione avviene confrontando alcuni parametri termoeconomici tra una condizione di funzionamento e una opportuna condizione di riferimento: se tali parametri assumono tutti il valore più elevato in corrispondenza di un componente, allora tale componente è quello che contiene l’anomalia. Non sempre però, confrontando lo stato di funzionamento con quello di riferimento si arriva alla localizzazione del volume di controllo, questo per differenti motivi. Infatti la soluzione del problema diagnostico è legata al fatto che, quando un componente ha un degrado di prestazioni, in generale tutto il sistema subisce variazioni di comportamento. Questo significa che si verificano variazioni di efficienza non solo nel componente nel quale ha avuto luogo l’anomalia, ma anche in altri componenti, nonostante essi continuino a funzionare correttamente. Nel linguaggio della diagnosi termoeconomica il malfunzionamento che si verifica nel componente caratterizzato da funzionamento anomalo si definisce intrinseco, mentre il malfunzionamento che ha luogo negli altri componenti si definisce indotto. Con il termine di malfunzionamento in particolare si intende l’effetto della riduzione di efficienza di un componente, misurato in termini di consumo addizionale di combustibile. La localizzazione del componente responsabile del malfunzionamento può essere ottenuta con certezza in tutti i casi in cui gli effetti indotti sui componenti del sistema sono sufficientemente piccoli rispetto all’effetto intrinseco. In particolare si vedrà l’evoluzione delle procedure di diagnosi, nel tentativo di individuare i malfunzionamenti intrinseci e dunque la causa che li determina. La procedura seguita consiste nell’eliminazione degli effetti indotti dal sistema di regolazione e, successivamente, degli effetti indotti causati dalla dipendenza dell’efficienza dei componenti dalle condizioni termodinamiche dei flussi che li attraversano. Per eliminare i malfunzionamenti indotti nel componente dalla variazione delle condizioni termodinamiche dei flussi in ingresso abbiamo usato una metodologia basata sull’ipotesi di malfunzionamenti piccoli. Con questa ipotesi la relazione che lega causa ed effetto può essere ragionevolmente ritenuta lineare. Tale procedura è causa di errori nel momento in cui la si utilizza per l’analisi di casi reali, nei quali le anomalie non sempre sono di piccola entità. L’errore che si commette spesso è accettabile. Tuttavia in questa tesi ci ripropone di valutare la possibilità di impiegare relazioni più complesse al fine di aumentare la precisione del risultato. In particolare saranno presi in considerazione modelli termoeconomici basati sull’impiego di reti neurali, in quanto si adattano bene all’utilizzo con dati rilevati dalla strumentazione di misura. Nell’ultimo capitolo si procederà all’analisi dei risultati ottenuti su alcuni casi di malfunzionamenti simulati sull’impianto in esame.
  • 5. 5 CAPITOLO 2 2.1 IL CASO DI LAVORO: CICLO COMBINATO La scelta del ciclo combinato come impianto al quale applicare le considerazioni sviluppate in questa tesi è scaturita dal fatto che: i) è la più completa configurazione di impianto all'avanguardia nel senso che contiene differenti processi, ii) la tecnologia è nota ed accessibile, e iii) i cicli combinati stanno aumentando la loro importanza nel campo degli impianti di generazione di potenza. Inoltre, la configurazione scelta di due turbine a gas ( TG ), due scambiatori di calore ( HRSGs ) ed una turbina a vapore ( TV ) offre una varietà di possibili strategie di funzionamento. Tutte le considerazioni suggerite d’ora innanzi sono applicate ad un ciclo combinato di un impianto formato di due turbine a gas di 125MW, due scambiatori di calore HRSG ( a due livelli di pressione ) ed una turbina a vapore di 110 MW. Uno schema dei flussi è mostrato in Figura 2.1. Figura 2.1 - Schema fisico dell’impianto from HRSG2 HPSH HPEV LPTHPT CONDENSER LPECOLPEVHPECOLPSH from HRSG2 gt0 gt10 gt1 FILTER gt3gt2 gt4 gt6 gt7 gt8 gt9 gt11 gt12 gt13 g13 g14 g15 g16 g17 g18 g19 AIR COMPRESSOR GAS TURBINE g1 g2 g3g4 g5 g6 g7 g11 g12 g8 g9 g9b g10 st1 st2 st3 st4 st5 st6 st7 st8 st9 st10 to HRSG2 st11 g20
  • 6. 6 Ciascuna delle due turbine a gas, oltre a produrre potenza elettrica rende disponibile gas ( gt4 ) ad alta temperatura ( circa 500 °C ), il quale può essere utilizzato per la produzione di vapore nella caldaia a recupero. Quest’ultima è costituita da due sezioni, alta pressione e bassa pressione, il che significa che il vapore è prodotto a due livelli di pressione, circa 50 bar ( g10 ) e circa 6 bar ( g12 ). Il vapore è poi espresso all’interno di una turbina, costituita da un corpo di alta pressione e uno di bassa pressione, per la produzione di una ulteriore quota di potenza elettrica. In appendice A è riportata una descrizione dei flussi fisici, vedi le tabelle 1 e 2. 2.2 FUNZIONAMENTO E STRATEGIA DI CONTROLLO Le caratteristiche delle tecniche di controllo di un impianto devono essere appropriatamente considerate per analizzare il comportamento dell’impianto nelle condizioni reali di funzionamento. L’aggiustamento del carico di controllo di ciascuna turbina a gas, e quindi dell’intero impianto, si esegue attraverso le modifiche del flusso di massa di combustibile Gc e dell’angolo di inclinazione delle pale dello statore del compressore IGV, mantenendo costante la velocità di rotazione dell’albero. L'operatore impone il totale carico elettrico e la temperatura all’uscita dalla turbina ( TOT ) viene mantenuta costante dal sistema di controllo. Quando il carico elettrico è ridotto, l’angolo IGV è chiuso e il flusso di massa di combustibile Gc è ridotto, mentre si mantiene costante la temperatura all’uscita della turbina ( TOT ). A questa regolazione subentra un limite fisico, corrispondente alla massima chiusura di IGV. Una ulteriore riduzione di carico si può ottenere diminuendo il flusso di massa di combustibile Gc, con una conseguente riduzione della temperatura all’uscita della turbina ( TOT ). Il controllo della sezione vapore, dall’altra parte, è eseguita per mezzo di pompe di alta pressione e di differenti valvole. Il sistema di controllo è caratterizzato da una sola variabile indipendente, come conseguenza dello scorrimento della pressione di alta pressione. Questo significa che, in una condizione di stato di equilibrio, una volta decisa la posizione della valvola di ammissione alla turbina di alta pressione ( normalmente aperta ), la valvola di ammissione alla bassa pressione assume la posizione corrispondente al fluido in equilibrio dinamico dell’intero sistema. Le equazioni usate per simulare il comportamento del sistema nelle condizioni di progetto e fuori progetto sono riportate in appendice A, per una delle due turbine a gas ( TG ), per lo scambiatore di calore ( HRSG ) e per la turbina a vapore ( TV ). 2.3 SIMULAZIONE DEI MALFUNZIONAMENTI A questo punto, il funzionamento del ciclo combinato è noto. Con le equazioni del modello, si può costruire un modello completo che riproduca l'equilibrio di calore e di massa, riportato anche nello stesso paragrafo. Questo modello è utile per i calcoli in progetto e fuori progetto. Ci è consentito consapevolmente fare un cambio in alcune prestazioni del modello ( i.e. l'efficienza del compressore ) e ricalcolare, ottenendo cosi una differente condizione di equilibrio. In questo esercizio, una causa nota, un parametro fisico da noi modificato, si riflette sulle condizioni di funzionamento dell’impianto.
  • 7. 7 Questo accertamento a posteriori è chiamato anche "problema diretto" ( Valero et al.,1999a ). Alternativamente, l'interesse delle metodologie di diagnosi si posiziona sul "problema inverso" che consiste nel compito di dedurre quali parametri sono modificati e fino a che punto ciascuno di essi è responsabile della variazione di efficienza da una data condizione di funzionamento diversa dalla condizione di riferimento o progetto.
  • 8. 8 CAPITOLO 3 3.1 INTRODUZIONE ALLA TERMOECONOMIA L’approccio termoeconomico alla diagnosi dei sistemi energetici è uno strumento in continua evoluzione, alla ricerca di metodologie efficaci per la soluzione del problema diagnostico. La termoeconomia è la scienza del risparmio energetico e combina le leggi della termodinamica, in particolare il secondo principio, con quelle appartenenti al campo economico. Le principali metodologie termoeconomiche e più generali sviluppate fino ad ora si basano su un modello termoeconomico che consiste di un insieme di equazioni lineari, le quali definiscono l’obiettivo produttivo di ogni componente. Il modello termoeconomico sarà definito a partire dal modello termodinamico e della struttura produttiva del sistema. Il modello termodinamico, definito nel capitolo precedente, è inteso come una serie di relazioni che consente di definire lo stato termodinamico dell’impianto stesso, partendo da un insieme di variabili di ingresso, rappresentative delle condizioni dell’ambiente e della richiesta da parte dell’utenza. Queste sono variabili libere o indipendenti del modello. La struttura produttiva è un insieme di relazioni che definiscono l’interazione fra gli stessi componenti e fra i componenti e l’ambiente esterno sulla base delle interazioni di calore e lavoro, dello stato termodinamico e dei flussi di massa del fluido di lavoro dell’impianto, tutti espressi in termini di exergia. Queste interazioni corrispondono ad un insieme di flussi, indicati con E. In termoeconomia, i flussi E della struttura produttiva sono descritti dai flussi di exergia, qualche volta divisi nelle loro componenti termica e meccanica. In una rappresentativa schematica, i flussi della struttura produttiva che collegano i vari componenti si indicano con frecce, mentre i nodi rappresentano un processo di trasformazione exergetica ( i quali non corrispondono necessariamente a componenti fisici ), infine ellissi e rombi, dispositivi fittizi, che rappresentano come le risorse e i prodotti si distribuiscono fra i diversi componenti. La struttura produttiva esprime lo scopo di ogni sottosistema e la quantità di risorse richieste per generare prodotti, sottoprodotti o residui di natura exergetica. La struttura produttiva stabilisce anche come una serie di produzioni irreversibili è utilizzata per generare risorse interne consumate da ogni componente. La definizione della struttura produttiva può essere fatta utilizzando le regole dell’analisi strutturale ( Valero 1992 ), in particolare la rappresentazione del diagramma risorsa/prodotto ( Torres 1999 ). 3.2 LA STRUTTURA PRODUTTIVA Il nostro impianto dal punto di vista fisico è costituito da due turbine a gas TG1 e TG2, due scambiatori di calore HRSG1 e HRSG2 e da una turbina a vapore TV. Una prima struttura produttiva dell’impianto è quella riportata in figura 3.1, in essa sono evidenziati cinque macrocomponenti e una serie di componenti fittizi necessari alla distribuzione dei flussi tra i vari componenti.
  • 9. 9 Figura 3.1 – Struttura produttiva completa Tale struttura è utile per mettere in evidenza il legame tra i macrocomponenti. Nella struttura produttiva sono stati rappresentati i componenti fittizi B1, B2 e B3, il cui ruolo può essere spiegato confrontando la struttura fisica con quella produttiva dell’impianto. Infatti, in una struttura produttiva tutti i flussi uscenti dall’impianto sono prodotti, mentre nella rappresentazione fisica, alcuni di essi non hanno utilità o non possono essere usati. L’exergia di quei flussi è persa nell’ambiente. Attraverso i componenti fittizi distribuiamo queste perdite di exergia tra i vari componenti. In particolare B1 e B2 permettono di caricare gli scambiatori di calore ( HRSG ) dei flussi dei gas uscenti dalle turbine a gas ( E4 e E16 ), mentre B3 permette di caricare lo scambiatore ( HRSG ) di exergia del condensatore ( E47 ). I flussi E0 e E12 rappresentano il combustibile dell’impianto, mentre E9, E21 e E104 rappresentano la potenza elettrica prodotta. E30, E35, E68 e E73 rappresentano la potenza elettrica richiesta dalle pompe. E3 e E15 sono i flussi di exergia termica recuperata dei gas uscenti dalla turbina. Finalmente E36 e E74 sno i flussi di exergia meccanica, prodotti della pompa, E46 e E84 sono i flussi di exergia termica, associati al vapore prodotto nel recuperatore di calore. Tuttavia, per il nostro scopo, dovremo definire per ogni macrocomponente una struttura produttiva dettagliata. Questo verrà esposto nel seguito del paragrafo. TG1 TG2 HRSG1 HRSG2 TV B1 B3 B2 E0 E3 E4 E9 E12 E21 E11 E18 E10 E23 E6 E16 E22 E15 E47 E48 E49 E46 E30 E35 E68 E73 E104 E84
  • 10. 10 3.2.1 Struttura produttiva della turbina a gas TG1 Una possibile struttura produttiva della turbina a gas TG1 è riportata in figura 3.2. Tale struttura produttiva è stata costruita individuando quattro unità, all’interno delle quali avviene il processo di trasformazione exergetica: a) il compressore ( componente C ); b) il combustore ( componente CC ); c) il turboespansore ( componente T ); d) l’alternatore ( componente A ). Il componente B1 è fittizio, serve a distribuire i flussi che in realtà sono flussi dispersi tra i componenti. Questo è reso necessario dal fatto che se uno di questi flussi fosse diretto in ambiente, da un punto di vista termoeconomico sarebbe trattato come un prodotto dell’impianto. E’ pertanto necessario ridistribuire questi flussi tra i vari componenti. I flussi E1 ed E5 costituiscono il prodotto del compressore e rappresentano le componenti exergetiche, rispettivamente meccanica e termica, dell’aria che entra nel combustore e nella turbina ( cooloing air ). Il termine E2 rappresenta il flusso di exergia termica dei gas di combustione richiesti dalla turbina.. La risorsa del compressore è costituita dalla potenza meccanica E8 utilizzata, trasmessa attraverso il quale il compressore è collegato alla turbina. Il flusso E1 costituisce insieme al flusso di exergia associato al combustibile E0, la risorsa del combustore. Nella struttura fisica dell’impianto i gas di scarico escono dalla ciminiera con una exergia residua positiva. Tale flusso rappresenta una dispersione del sistema pertanto nella struttura produttiva non può essere associato ad un flusso uscente, perché costituirebbe un prodotto del sistema. Per questo motivo la quantità di exergia corrispondente deve essere considerato come un flusso di exergia distrutta, associata a uno o più componenti. Nella struttura scelta tale flusso è stato considerato come un’irreversibilità del combustore. Il flusso E7 rappresenta la potenza meccanica trasmessa dalla turbina all’alternatore, mentre il flusso di exergia E9 è il prodotto dell’impianto, la potenza elettrica. Sotto sono riportate le relazioni matematiche che ci consentiranno di calcolare i flussi della struttura produttiva. Figura 3.2 – Struttura produttiva della turbina a gas TG1 E0 E1 E3 E8 E9 E2 E7 E4 CC C T A E5 E6 E10 B1 E11
  • 11. 11 HiGE  100 ( 3-1 )  0221 gtgtgt bbGE  ( 3-2 )  0621 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-3 )  5332 gtgtgt bbGE  ( 3-4 )  5332 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-5 )  5443 gtgtgt bbGE  ( 3-6 )  5443 gtgtgt bmbmGmE  ( 3-7 )  0994 gtfumigtgt bbGE  ( 3-8 )        06607710880995 gtgtgtgtgtgtgtgtgtgtgtgt bbGbbGbbGbbGE  ( 3-9 )    0241016 gtgtgtgt bbGGGE  ( 3-10 )  0227 gtgtgt bmbmGE  ( 3-11 )  0228 gtgtgt bbGE  ( 3-12 )  5339 gtgtgt bbGE  ( 3-13 )    02410110 gtgtgtgt bbGGGE  ( 3-14 )  09911 gtfumigtgt bbGE  ( 3-15 ) 3.2.2 Struttura produttiva della turbina a gas TG2 Per quanto riguarda la struttura produttiva della turbina a gas TG2, riportata in figura 3.3, possiamo dire che è identica a quella della turbina a gas TG1 e dunque valgono le stesse considerazioni della turbina a gas TG1. Chiaramente cambieranno gli indici dei flussi di exergia, mentre saranno uguali i valori numerici, poiché le relazioni utilizzate per ricavare i flussi sono le stesse. E12 E13 E15 E20 E21 E14 E19 E16 CC C T A E17 E18 E22 B1 E23 Figura 3.3 – Struttura produttiva della turbina a gas TG2
  • 12. 12 3.2.3 Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG1 Per quanto riguarda lo scambiatore di calore HRSG1, figura 3.4 abbiamo riportato una delle possibili strutture produttive. Abbiamo individuato otto componenti, considerando anche le pompe di alta e bassa pressione, ove può avvenire la trasformazione di exergia: 1) economizzatore di bassa pressione ( componente LP ECO ); 2) evaporatore di bassa pressione ( componente LP EV ); 3) Economizzatore di alta pressione ( componente HP ECO ); 4) surriscaldatore di bassa pressione (componente LP SH ); 5) evaporatore di alta pressione ( componente HP EV ); 6) surriscaldatore di alta pressione ( componente HP SH ); 7) pompa di alta pressione ( componente HPP ); 8) pompa di bassa pressione ( componente LPP ). Nella struttura produttiva sono indicati anche due componenti fittizi, B1 e B3, il cui ruolo può essere esposto confrontando la rappresentazione fisica e quella produttiva. Infatti, in una struttura produttiva tutti i flussi uscenti sono prodotti, mentre nella rappresentazione fisica alcuni di essi non sono utili oppure non possono essere usati. L’exergia di quei flussi allora è persa nell’ambiente. Attraverso i componenti fittizi quei flussi diventano perdite d’exergia e alcuni componenti sono caricati con quei flussi. Come nel caso della struttura produttiva delle turbine a gas TG1 e TG2, è stata definita una struttura produttiva dettagliata, in altre parole abbiamo diviso l’exegia dei flussi di massa nelle sue componenti termica e meccanica. Questo perché quando si ha un cambio di fase di un fluido accade che non solo la componente termica dell’exergia è coinvolta, ma anche quella meccanica. Questo vale nel caso del flusso di exergia E3, per il quale in questa struttura produttiva si considerano le due componenti meccanica e termica. Questo ci consente di considerare meglio i differenti effetti della variazione di pressione, di temperatura o del flusso di massa di gas sulla produzione dello scambiatore di calore. Vediamo cosa succede sul lato di ingresso dell’acqua. Le pompe di bassa e di alta pressione, rispettivamente LPP e HPP, incrementano l’exergia meccanica del liquido. Questa exergia, rappresentata dai flussi E32 ed E37, è parzialmente consumata nell’economizzatore, per compensare la caduta di pressione. La quantità rimanente corrisponde all’exergia meccanica del liquido che entra negli evaporatori. L’exergia meccanica che entra negli evaporatori è costituita dai flussi E33 ed E38. Quella quantità è stata assunta come risorsa dei due evaporatori, dove il liquido è completamente trasformato in vapore. Negli evaporatori le componenti meccanica e termica, dell’exergia, aumentano. Una parte dell’exergia meccanica del vapore è persa nei surriscaldatori a causa dell’attrito. Quelle quantità E34 ed E39 sono fornite rispettivamente dalla bassa e dall’alta pressione. Come nel caso della turbina a gas, sotto riporteremo le relazioni per il calcolo dei flussi di exergia.
  • 13. 13 E27 E29 E3 E28 E26 E24 E4 E25 E6 E10 B1 E11 H P S H H P E V L P S H H P E C O L P E V L P E C O B3 LPP E30 E31 E32 E33 E34 HPP E35E37 E38 E39 E40E41E42E43E44 E45 E46 E47 E48 E49 E50E51E52E53E54E55 E56 E57E58E59E60E61 Struttura produttiva 2 Figura 3.4 – Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG1  19181924 ggg bbGE  (3-16)  18171825 ggg bbGE  (3-17)  17161726 ggg bbGE  (3-18)  16151627 ggg bbGE  (3-19)  15141528 ggg bbGE  (3-20)  14131429 ggg bbGE  (3-21) 711130 stgst GGWE  (3-22)      67611671031 stststgststg ppppbbGE  (3-23)  67232 ststg bbGE  (3-24)      676567533 stststgststg ppppbbGE  (3-25)      676567534 stststgststg ppppbbGE  (3-26) 2035 gWE  (3-27) 036 E (3-28)   3137 566 EbbGE ggg  (3-29)      565756538 ggggggg ppppbbGE  (3-30)      565756539 ggggggg ppppbbGE  (3-31)   33313240 121 EEEbbGE ggg  (3-32)   343341 343 EEbbGE ggg  (3-33)
  • 14. 14   383742 566 EEbbGE ggg  (3-34)   3443 111211 EbbGE ggg  (3-35)   393844 898 EEbbGE ggg  (3-36)   3945 91010 EbbGE ggg  (3-37) 45444342414046 EEEEEEE  (3-38)      1654 14,27315,273147 gtststst ThhGE  (3-39) DsDsEE 14748  (3-40) DsDsEE 24749  ( 3-41)    11101012121224850 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-42 )    11101012123434851 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-43)    11101012126754852 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-44)    11101012121112114853 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-45)    11101012128984854 ggggggggg sGsGsGssGEE  (3-46)    1110101212910104855 ggggggbggg sGsGsGssGEE  (3-47)    292827262524241156 EEEEEEEEE  (3-48)    292827262524251157 EEEEEEEEE  (3-49)    292827262524261158 EEEEEEEEE  (3-50)    292827262524271159 EEEEEEEEE  (3-51)    292827262524281160 EEEEEEEEE  (3-52)    292827262524291161 EEEEEEEEE  (3-53)  14131324 ggg bmbmGEm  (3-54)  15141425 ggg bmbmGEm  (3-55)  16151526 ggg bmbmGEm  (3-56)  17161627 ggg bmbmGEm  (3-57)  18171728 ggg bmbmGEm  (3-58)  19181829 ggg bmbmGEm  (3-59) 3.2.4 Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2 Per la struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2 vale lo stesso discorso fatto in occasione dell’esposizione della struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG1. Quindi sarà riportata solo la struttura produttiva, senza ulteriori commenti
  • 15. 15 Figura 3.5 – Struttura produttiva dello scambiatore di calore HRSG2 3.2.5 Struttura produttiva della turbina a vapore TBV La struttura produttiva della turbina a vapore, rappresentata in figura 3.6, è stata costruita considerando quattro componenti: 1) turbina di alta pressione ( componente HPT ); 2) turbina di bassa pressione ( componente LPT ); 3) condensatore ( componente C ); 4) L’alternatore ( componente A ). I flussi E97 ed E98 rappresentano, rispettivamente, le risorse della turbina di alta pressione HPT e di quella di bassa pressione LPT. I prodotti della turbine E102 ed E103 costituiscono la risorsa dell’alternatore. Il prodotto dell’alternatore sarà E104. Per quanto riguarda la risorsa del condensatore essa è costituita dal flusso E99. Il flusso E47 non è un vero e proprio prodotto del condensatore. Da un punto di vista termodinamico la funzione del condensatore è quella di ridurre l’entropia del vapore d’acqua, per riportare il fluido di lavoro all’inizio del ciclo termodinamico. In termoeconomia questa riduzione di entropia si può esprimere attraverso la negentropia. L’entropia del vapore d’acqua aumenta in determinati componenti dell’impianto, i quali, per questa ragione, hanno un consumo di negentropia, che viene prodotta nel condensatore. La quantità di negentropia consumata in un componente è proporzionale all’entropia aumentata in esso. Attraverso il componente fittizio B3, la negentropia è divisa tra i vari componenti dello scambiatore in maniera proporzionale alla quantità di entropia prodotta dai componenti medesimi. Come sopra, sotto sono riportate le formule necessarie per il calcolo dei flussi di exergia. E65 E67 E15 E66 E64 E62 E16 E63 E18 E22 B2 E23 H P S H H P E V L P S H H P E C O L P E V L P E C O B3 LPP E68 E69 E70 E71 E72 HPP E73E75 E76 E77 E78E79E80E81E82 E83 E84 E47 E49 E48 E85E86E87E88E89E90 E91 E92E93E94E95E96 Struttura produttiva 2
  • 16. 16 E104 E102 LPT A B3 E47 E48 E49 HPT C E103 E46+E84 E97 E98 E99 Figura 3.6 – Struttura produttiva della turbina a vapore TBV  21197 ststst bbGE  (3-60)  54498 ststst bbGE  (3-61)  65599 ststst bbGE  (3-62) 7436100 EEE  (3-63) 0101E (3-64) 8102 stWE  (3-65) 9103 stWE  (3-66) 10104 stWE  (3-67)      1654 14,27315,273147 gtststst ThhGE  (3-68) 11121210101 gggggg sGsGsGDs  (3-69) 11121210102 gggggg sGsGsGDs  (3-70) 211 DsDsDs  (3-71)
  • 17. 17 3.3 IL MODELLO RISORSA/PRODOTTO Il problema dell’identificazione della struttura produttiva è attentamente legato all’analisi economica INPUT-OUTPUT ( Leontief ,1986 ). Essa consiste di un’analisi qualitativa e quantitativa delle relazioni che legano i flussi di beni e servizi tra i componenti di un’unità economica. Un modello equivalente può essere applicato al sistema termico. In accordo con queste ipotesi, la produzione di un componente, espressa in termini di flussi exergetici, è usata come risorsa per un altro componente oppure come parte di produzione totale dell’impianto:   n j ijii BBP 1 0 ni ,...,1,0 (3-72) dove il flusso exergetico ijB rappresenta la porzione di produzione dell’i-esimo componente il quale è la risorsa del componente j-esimo. Nell’espressione sopra, consideriamo il componente -0-, come l’ambiente del sistema, il flusso exergetico 0iB rappresenta la porzione di produzione del componente i-esimo che conduce al prodotto finale ( reso disponibile dal sistema all’ambiente ). D'altra parte, le risorse che entrano in ogni componente, si possono esprimere nel modo seguente:   n j jiii BBF 1 0 ni ,...,1,0 (3-73) dove jiB rappresenta il flusso exergetico delle risorse esterne che entrano nel componente i-esimo. Il modello si rappresenta attraverso il diagramma risorsa/prodotto, la cui parte principale è costituita da una matrice quadrata che ha tante righe e tante colonne quanti sono i componenti dell’impianto. Il generico elemento ij riporta la risorsa del Componente i-esimo AmbienteBio Componente j-esimoBij Componente j-esimo Ambiente Componente i-esimo Bji Boi
  • 18. 18 componente j-esimo prodotto dal componente i-esimo. Il diagramma è completato da una riga e una colonna addizionali, i cui elementi sono rispettivamente la somma delle colonne e la somma delle righe. In questo modo nella riga addizionale sono riportate le risorse totali di ogni componente, mentre nella colonna sono riportati i prodotti totali di ogni componente. Per motivi di opportunità i diagrammi risorsa/prodotto saranno riportati nei paragrafi che si occupano di diagnosi termoeconomica. Il costo exergetico di un prodotto ( Lozano, Valero 1986 ) è definito come la quantità di risorsa primaria misurata in termini di energia, necessaria per rendere disponibile un certo flusso ijB . Tale costo è indicato come * ijB . E’ possibile definire un costo unitario * ijk come rapporto tra il costo del flusso e il flusso stesso, cioè: ij ij ij B B k * *  (3-74) Il costo exergetico del prodotto di ogni componente i-esimo è lo stesso del costo delle risorse necessarie per ottenerlo, dal momento che è una proprietà conservativa:   n j jijPii BkFP 0 * , ** ni ,...,1,0 (3-75) 3.3.1 IL CONSUMO UNITARIO DI EXERGIA Definiamo il consumo unitario di exergia come la quantità di energia associata alle risorse che ogni componente richiede per ottenere un'unità del suo prodotto; poiché le risorse di un componente provengono da altri componenti o dall’ambiente è utile definire il consumo unitario di ciascuna risorsa: j ij ij P B k  (3-76) Il consumo complessivo di risorse per il componente j-esimo è:   n i j j ijj P F kk 0 (3-77) Nella teoria economica Input-Output esso è anche assegnato come il coefficiente di produzione tecnica. Il coefficiente ijk rappresenta la porzione di produzione del componente i-esimo necessaria per ottenere un'unità di produzione del componente j- esimo. La somma dei consumi unitari di exergia connessa con ogni componente è l'inverso dell’efficienza exergetica j . Componente j-esimo Bij Pj
  • 19. 19 Ora, riprendendo l’equazione 3-76, si vede che essa si può esprimere in termini di consumo di unità di exergia, nel seguente modo:   n j jijii PkBP 1 0 ni ,...,1,0 (3-78) Nei termini della teoria strutturale, l’espressione sopra rappresenta l'equazione caratteristica del modello produttivo. Può essere anche scritta nella notazione matriciale, come segue: PKPPP s  (3-79) dove sP è un vettore ( n x 1 ) i cui elementi contengono il contributo alla produzione finale del sistema 0iP ottenuta in ogni componente, e KP è una matrice ( n x n ) i cui elementi rappresentano i consumi unitari di exergia ijk .Questa espressione ci permette di mettere in relazione la produzione di ogni componente come una funzione della produzione finale e del consumo unitario di ogni componente:   sD PKPUP  1 (3-80) Se esprimiamo l'equazione del costo 3-75, in termini di consumi unitari, otteniamo:   n j jPjiiiP kkkk 1 * ,0 * , (3-81) la quale ci permette di ottenere il costo unitario di produzione dei componenti in funzione del consumo di unità di ogni componente. 3.4 IL PROBLEMA DIAGNOSTICO A questo punto, dopo aver definito la struttura produttiva dell’impianto, vediamo quali sono i problemi che si presentano quando si esegue una diagnosi termoeconomica. Lo scopo della diagnosi termoeconomica è quello di rilevare possibili malfunzionamenti, localizzare il volume di controllo nel quale essi hanno avuto luogo ed esprimere l’effetto provocato sul funzionamento dei componenti in termini di opportune grandezze termoeconomiche, quali il consumo addizionale di combustibile ( Lozano 1994 ). Tutte le procedure sono basate sul confronto tra una condizione di funzionamento reale ed una condizione di riferimento, solitamente caratterizzate dagli stessi vincoli, in particolare la stessa produzione e le stesse condizioni ambientali. In questo modo la differenza tra il consumo di combustibile nelle due condizioni è indice della presenza di un malfunzionamento. Quando in un sistema uno dei componenti ha un funzionamento anomalo, esso richiede una maggiore quantità di risorse per mantenere inalterato il prodotto fornito. L’effetto di una anomalia nel componente in cui essa ha luogo è definito malfunzionamento intrinseco. La risorsa di un componente è in generale prodotta da altri componenti, i quali pertanto devono incrementare la loro produzione. Questo
  • 20. 20 effetto, definito disfunzione, può causare la variazione dell’efficienza di questi componenti, dal momento che in generale l’efficienza dipende dalle condizioni di funzionamento. Il fatto che si generino dei malfunzionamenti anche in componenti che non presentino anomalie rende più complicata la soluzione del problema diagnostico. Tali malfunzionamenti, definiti indotti ( Valero 1999 ), sono normalmente inferiori ai malfunzionamenti intrinseci che li hanno generati, ciò accade per esempio negli impianti di turbine a vapore. In questo caso i malfunzionamenti indotti sono facilmente individuabili poiché sono sufficientemente piccoli rispetto all’effetto intrinseco ( Lerch 1999 e Uche 2000 ). Quando, invece, si ha un impianto di turbina a gas, la soluzione del problema diagnostico è più difficoltosa, in quanto i malfunzionamenti indotti nei componenti sono paragonabili, in qualche caso anche superiori, ai malfunzionamenti intrinseci. In questi casi bisognerà adottare delle procedure in grado di eliminare i malfunzionamenti indotti, o almeno di ridurre il loro valore, allo scopo di semplificare la soluzione del problema diagnostico. I malfunzionamenti indotti sono dovuti al fatto che l’efficienza di un componente in generale dipende dalle condizioni dei flussi in ingresso al componente stesso ( pressione, temperatura, portata, ecc. ). Le cause di variazione delle condizioni di tali flussi possono essere varie: 1) variazione delle condizioni ambientali; 2) degrado delle prestazioni di un componente; infatti a parità di condizioni in ingresso, una variazione dell’efficienza produce una variazione delle condizioni di uscita, le quali in generale costituiranno le condizioni di ingresso per un altro componente; 3) regolazione del sistema. Nel momento in cui si verifica una anomalia in un componente, il sistema di regolazione interviene, comandato dal sistema di controllo, per mantenere costante il prodotto totale fornito ( uguale alla richiesta da parte dell’utenza ) e per garantire che le condizioni di funzionamento siano accettabili in tutti i punti dell’impianto. Nella diagnosi termoeconomica, generalmente si assumono le medesime condizioni ambientali tra la condizione di funzionamento attuale e quella di riferimento, in modo tale da eliminare i malfunzionamenti indotti nei componenti dalle diverse condizioni ambientali. Le metodologie diagnostiche termoeconomiche saranno rivolte alla rimozione dei malfunzionamenti indotti causati dall’intervento del sistema di controllo e dalla variazione dei flussi di ingresso ai componenti. La diagnosi termoeconomica da noi eseguita si svolgerà in fasi successive: si parte con quella classica, si prosegue con l’eliminazione dei malfunzionamenti indotti dall’intervento del sistema di controllo e, successivamente, si filtrano gli ultimi effetti indotti nei componenti dalle variazioni dei flussi in ingresso ai componenti stessi. Prima di addentraci nella descrizione delle procedure di diagnosi, si prensdono in esame le possibili cause di malfunzionamento che possono avere luogo comunemente luogo nei cicli cmbinati. Tale descrizione, riportata in appendice B, è puramente qualitativa e non può essere impiegata per determinare le cause di uncomportamento anomalo ( Mac Isaac 1981 ). 3.5 LA DIAGNOSI TERMOECONOMICA CLASSICA Nei paragrafi precedenti abbiamo visto quali sono i problemi da affrontare quando si esegue la diagnosi termoeconomica di un impianto. E’ stato detto che la soluzione del problema diagnostico è molto difficile nel caso di impianti a ciclo combinato, in quanto i malfunzionamenti indotti nei componenti possono assumere valori elevati, superiori a quelli dei malfunzionamenti intrinseci, non consentendo cosi di identificare il volume di
  • 21. 21 controllo ove si nasconde l’anomalia. Tuttavia il nostro studio parte dalla diagnosi termoeconomica classica dell’impianto scelto come caso di studio, confronteremo la condizione di funzionamento attuale con una di riferimento, caratterizzate dagli stessi vincoli, in particolare dalla stessa produzione e dalla stessa condizione ambientale. La condizione di riferimento è quella in cui le prestazioni dell’impianto sono ottimali, quella di funzionamento attuale, invece, è quella che contiene le anomalie. Poiché la nostra attenzione sarà rivolta alla risoluzione del problema diretto, la condizione di funzionamento attuale sarà costruita partendo da quella di riferimento, simulando all’interno di essa dei malfunzionamenti. In particolare, abbiamo scelto di abbassare il rendimento del compressore e del turboespansore della turbina a gas TG1. In questa nuova condizione, il valore numerico del rendimento del compressore sarà di 0.87, mentre quello del rendimento del turboespansore sarà di 0.88. In tabella 3.1 sono riportati i valori numerici assunti dai parametri di regolazione, portata di combustibile al combustore ( Gc ) e inclinazione delle pale dello statore del compressore ( IGV ) delle turbine a gas TG1 e TG2, nella condizione di funzionamento attuale ed in quella di riferimento. In tabella 3.2 sono riportati i dati termodinamici delle due condizioni di funzionamento. Tabella 3.1 - Valori dei parametri di regolazione nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Parametri di Regolazione Gc1 Igv1 Gc2 Igv2 Condizione di Riferimento 8.043 -2.038 8.043 -2.038 Condizione di funzionamento attuale 8.106 -5.2 8.106 -5.2 Tabella 3.2 - Valori dei flussi fisici nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] TG1 gt0 gt1 gt2 gt3 gt4 gt5 gt6 gt7 gt8 gt9 gfumi 10 11 12 13 425.9 425.9 372.4 380.5 422.2 422.2 1.727 6.573 16.03 17.4 422.2 8.043 15 15 385.4 1152 509.8 117.2 103.1 195.4 260.2 385.4 15 0.987 0.9781 13.04 12.91 1.007 0.987 2.216 4.382 6.596 13.04 0.987 159148 126263 125000 -1.99995 -2.8944 348.998 1010.7166 215.93695 14.3069 76.24665 162.31845 224.4499 348.998 -2.6518 439.1 439.1 383.9 392.1 435.1 435.1 1.781 6.777 16.52 17.94 435.1 8.106 15 15 395.9 1146 503.8 118.3 105.1 199.9 266.6 395.9 15 0.987 0.9781 13.41 13.27 1.007 0.987 2.236 4.453 6.732 13.41 0.987 168868 124986 123736 -1.99995 -2.8944 357.51465 1006.287 211.71845 15.01245 77.3942 165.4777 229.361 357.51465 -1.6518
  • 22. 22 Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] TG2 gt0 gt1 gt2 gt3 gt4 gt5 gt6 gt7 gt8 gt9 gfumi 10 11 12 13 425.9 425.9 372.4 380.5 422.2 422.2 1.727 6.573 16.03 17.4 422.2 8.043 15 15 385.4 1152 509.8 117.2 103.1 195.4 260.2 385.4 15 0.987 0.9781 13.04 12.91 1.007 0.987 2.216 4.382 6.596 13.04 0.987 159148 126263 125000 -1.99995 -2.8944 348.998 1010.7166 215.93695 14.3069 76.24665 162.31845 224.4499 348.998 -2.6518 432.1 432.1 377.9 386 428.3 428.3 1.753 6.669 16.26 17.65 428.3 8.106 15 15 389.5 1151 506.8 117.9 103.8 197.1 262.7 389.5 15 0.987 0.9781 13.22 13.09 1.007 0.987 2.226 4.417 6.664 13.22 0.987 163324 127181 125909 -1.99995 -2.8944 352.5036 1010.906 214.4277 15.3106 76.7585 163.5522 226.4536 352.5036 -1.6518 HRSG1 g1 g2 g3 g4 g5 g6 g7 g8 g9 g9b g10 g11 g12 g13 g14 g15 g16 g17 g18 g19 g20 58.800 58.800 235.200 235.200 49.580 49.580 49.580 198.300 198.300 49.580 49.580 9.223 9.223 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 53.28 161.20 162.20 162.20 162.20 163.10 267.50 268.50 268.50 268.50 484.90 162.20 260.50 509.80 447.60 276.50 272.10 220.10 177.20 117.20 7.779 6.535 6.535 6.535 6.535 63.940 53.710 53.710 53.710 53.710 52.100 6.535 6.338 1.007 1.005 1.000 0.999 0.996 0.991 0.987 371.9 1.39936 98.01675 99.43525 125.4849 99.43525 106.03895 291.8612 294.17785 476.4598 1018.989 1336.3798 753.15235 831.81075 215.93695 173.1612 72.20805 69.89325 45.79345 28.41585 14.3069 59.730 59.730 238.900 238.900 50.030 50.030 50.030 200.100 200.100 50.030 50.030 9.699 9.699 435.100 435.100 435.100 435.100 435.100 435.100 435.100 53.56 161.50 162.50 162.50 162.50 163.40 267.60 268.60 268.60 268.60 478.20 162.50 260.60 503.80 444.30 276.60 272.20 221.30 177.50 118.30 7.841 6.586 6.586 6.586 6.586 64.100 53.840 53.840 53.840 53.840 52.230 6.586 6.388 1.007 1.005 1.000 0.999 0.996 0.991 0.987 376.2 1.52602 98.5223 99.8408 126.7034 99.8408 106.5445 292.56305 294.58155 476.16165 1019.2872 1326.9391 754.74865 833.7052 211.71845 170.75195 72.40805 69.99325 46.199 28.6177 15.01245 HRSG2 g1 g2 g3 g4 g5 g6 g7 g8 g9 g9b g10 g11 g12 g13 g14 g15 g16 g17 g18 g19 g20 58.800 58.800 235.200 235.200 49.580 49.580 49.580 198.300 198.300 49.580 49.580 9.223 9.223 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 422.200 53.28 161.20 162.20 162.20 162.20 163.10 267.50 268.50 268.50 268.50 484.90 162.20 260.50 509.80 447.60 276.50 272.10 220.10 177.20 117.20 7.779 6.535 6.535 6.535 6.535 63.940 53.710 53.710 53.710 53.710 52.100 6.535 6.338 1.007 1.005 1.000 0.999 0.996 0.991 0.987 371.9 1.39936 98.01675 99.43525 125.4849 99.43525 106.03895 291.8612 294.17785 476.4598 1018.989 1336.3798 753.15235 831.81075 215.93695 173.1612 72.20805 69.89325 45.79345 28.41585 14.3069 59.220 59.220 236.900 236.900 49.780 49.780 49.780 199.100 199.100 49.780 49.780 9.448 9.448 428.300 428.300 428.300 428.300 428.300 428.300 428.300 53.56 161.50 162.50 162.50 162.50 163.40 267.60 268.60 26860 268.60 481.50 162.50 260.60 506.80 445.90 276.60 272.20 220.80 177.50 117.90 374.3 1.52602 98.5223 99.8408 126.396 99.8408 106.5445 292.5631 294.5816 476.1617 1019.287 1331.659 754.7487 833.7052 214.428 172.358 72.908 70.493 46.795 29.018 15.311
  • 23. 23 Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] G [kg/s] T [K] P [bar] W [kW] b [kJ/kg] TBV st1 st2 st3 st4 st5 st6 st7 st8 st9 st10 st11 99.15 99.15 18.45 117.6 117.6 117.6 117.6 484.9 191.8 257 201.9 53.22 53.22 53.28 52.1 4.149 4.149 4.149 0.1448 0.1448 7.779 54927 51538 104335 109.1 1336.3798 720.66275 774.2678 728.246 190.96205 0.6182 1.39936 99.8 99.8 19.15 119 119 119 119 479.9 188.8 257.1 199.6 53.5 53.5 53.56 52.23 4.185 4.185 4.185 0.1467 0.1467 7.841 54747 51909 104523 111.2 1329.4484 719.02945 776.4604 727.4201 192.4343 0.74528 1.52602 Con i dati termodinamici si passa al calcolo dei flussi produttivi che abbiamo definito quando ci siamo occupati della struttura produttiva. Nelle tabelle 3.3, 3.4, 3.5, 3.6 e 3.7 sono riportati i valori numerici dei flussi produttivi. Tabella 3.3 - I flussi exergetici della turbina a gas TG1 nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale TG1 E0 365450 368312 E1 130712 138018 E1m 82565 86037 E2 379134 388679 E2m 84033 87521 E3 85128 85587 E3m 728 750 E4 7160 7251 E5 10953 11548 E6 4122 4352 E7 126263 124986 E8 159148 168868 E9 125000 123736 E10 4122 4352 E11 7160 7251 Tabella 3.4 - I flussi exergetici della turbina a gas TG2 nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale TG2 E12 365450 368312 E13 130712 133967 E13m 82565 84229 E14 379134 384300 E14m 84033 85707 E15 85128 85282 E15m 728 738 E16 7160 7265 E17 10953 11214 E18 4122 4221 E19 126263 127181 E20 159148 163324
  • 24. 24 Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale E21 125000 125909 E22 4122 4221 E23 7160 7265 Tabella 3.5 - I flussi exergetici dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale HRSG1 Em 24 5885 5845 Et 24 7141 7448 Em 25 10142 10319 Et 25 879 950 Em 26 42436 42598 Et 26 17917 17677 Em 27 72.09887 74.301796 Et 27 195.38597 201.35584 Em 28 32.666917 33.66503 Et 28 98.177674 101.17742 Em 29 186.17502 191.86346 Et 29 143.01683 147.3866 E30 55 56 E31 6 6 E32 46 47 E33 32 33 E34 32 33 E35 372 376 E36 0 0 E37 333 342 E38 269 276 E39 269 276 E40 5689 5801 E41 6127 6417 E42 9277 9373 E43 758 798 E44 36147 36334 E45 16005 15667 E46 74003 74391 E47 13481 13616 E48 6741 6832 E49 6741 6784 E50 1313 1335 E51 821 866 E52 902 909 E53 79 83 E54 2736 2760 E55 886 876 E56 501 501 E57 617 648 E58 856 877 E59 82 89 E60 3585 3625 E61 1519 1510
  • 25. 25 Tabella 3.6 - I flussi exergetici dello scambiatore HRSG2 nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale HRSG2 Em 62 5885 5796 Et 62 7141 7413 Em 63 10142 10116 Et 63 879 933 Em 64 42436 42402 Et 64 17917 17871 Em 65 72.09887 74.301796 Et 65 195.38597 201.35584 Em 66 32.666917 33.66503 Et 66 98.177674 101.17742 Em 67 186.17502 191.86346 Et 67 143.01683 147.3866 E68 55 55 E69 6 6 E70 46 46 E71 32 33 E72 32 33 E73 372 374 E74 0 0 E75 327 334 E76 269 274 E77 269 274 E78 5689 5752 E79 6127 6291 E80 9271 9320 E81 758 779 E82 36147 36153 E83 16005 15824 E84 73997 74117 E47 13481 13616 E48 6741 6832 E49 6741 6784 E85 1313 1324 E86 821 841 E87 902 905 E88 79 81 E89 2736 2746 E90 886 882 E91 501 500 E92 617 649 E93 856 865 E94 82 88 E95 3585 3629 E96 1519 1535
  • 26. 26 Tabella 3.7 - I flussi exergetici della turbina a vapore TBV nella condizione di riferimento e nella condizione di funzionamento attuale Flussi di exergia [KW] Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale TBV E97 61048 60920 E98 63185 63663 E99 22384 22811 E100 0 0 E101 0 0 E102 54927 54747 E103 51538 51909 E104 104335 104523 E47 13481 13616 Ds1 365 370 Ds2 365 367 Ds 730 736 Calcolati i flussi di exergia e definita la struttura produttiva dei cinque macrocomponenti, si possono costruire i diagrammi risorsa/prodotto. In tali diagrammi, il termine ij rappresenta la risorsa del componente j-esimo proveniente dal componente i-esimo. L’ultima colonna rappresenta la risorsa totale di ciascun componente, mentre nell’ultima riga è riportato il prodotto totale del componente. I prodotti del sistema resi disponibili all’utenza sono indicati come risorsa dell’ambiente. Tabella 3.8 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione di riferimento Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450 CC 0 0 0 379134 0 7160 386294 C 0 130712 0 10953 0 4122 145786 T 85128 0 159148 0 126263 0 370539 A 125000 0 0 0 0 0 125000 B1 7160 0 4122 0 0 0 11282 P tot 217288 496161 163270 390086 126263 11282 Tabella 3.9 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione di funzionamento attuale Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 368312 0 0 0 0 368312 CC 0 0 0 388679 0 7251 395929 C 0 138018 0 11548 0 4352 153918 T 85587 0 168868 0 124986 0 379441 A 123736 0 0 0 0 0 123736 B1 7251 0 4352 0 0 0 11603 Ptot 216573 506330 173220 400227 124986 11603 Tabella 3.10 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione di riferimento Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450 CC 0 0 0 379134 0 7160 386294
  • 27. 27 Ambiente CC C T A B1 Ftot C 0 130712 0 10953 0 4122 145786 T 85128 0 159148 0 126263 0 370539 A 125000 0 0 0 0 0 125000 B1 7160 0 4122 0 0 0 11282 Ptot 217288 496161 163270 390086 126263 11282 Tabella 3.11 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione di funzionamento attuale Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 368312 0 0 0 0 368312 CC 0 0 0 384300 0 7265 391565 C 0 133967 0 11214 0 4221 149401 T 85282 0 163324 0 127181 0 375787 A 125909 0 0 0 0 0 125909 B1 7265 0 4221 0 0 0 11486 Ptot 218456 502279 167545 395513 127181 11486
  • 28. 28 Tabella 3.12 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di riferimento Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 426 0 55 372 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731752 TG1 125000 0 0 0 0 0 0 5957 7337 10175 977 42622 18060 11282 0 0 221410 TG2 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 0 221410 HRSG2 0 0 0 0 73997 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 73997 TV 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 117816 LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 333 0 0 0 0 0 0 333 LP ECO 0 0 0 0 5689 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5727 LP EV 0 0 0 0 6127 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6159 HP ECO 0 0 0 0 9277 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 0 9547 LP SH 0 0 0 0 758 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 758 HP EV 0 0 0 0 36147 0 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 36416 HP SH 0 0 0 0 16005 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16005 B1 0 4122 0 0 0 0 0 501.0144 617.0855 855.7935 82.19947 3584.886 1518.984 0 0 0 11282 B2 0 0 4122 7160 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 B3 0 0 0 6741 0 0 0 1313.231 820.9051 901.8547 79.02855 2735.503 886.2897 0 0 0 13478 Ptot 354335 369572 369572 99455 147999 55 378 7817 8807 12266 1171 49212 20734 11282 11282 13481
  • 29. 29 Tabella 3.13 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di funzionamento attuale Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 368312 368312 430 0 56 376 0 0 0 0 0 0 0 0 0 737486 TG1 123736 0 0 0 0 0 0 5920 7650 10353 1051 42789 17825 11603 0 0 220926 TG2 125909 0 0 85282 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11486 0 222677 HRSG2 0 0 0 0 74117 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74117 TV 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 118139 LPP 0 0 0 0 0 0 0 47 0 0 0 0 0 0 0 0 47 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 342 0 0 0 0 0 0 342 LP ECO 0 0 0 0 5801 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5840 LP EV 0 0 0 0 6417 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6450 HP ECO 0 0 0 0 9373 0 0 0 0 0 0 276 0 0 0 0 9648 LP SH 0 0 0 0 798 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 798 HP EV 0 0 0 0 36334 0 0 0 0 0 0 0 276 0 0 0 36610 HP SH 0 0 0 0 15667 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15667 B1 0 4352 0 0 0 0 0 501.49173 648.04958 877.05993 89.009921 3624.9722 1510.032 0 0 0 11603 B2 0 0 4221 7265 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11486 B3 0 0 0 6784 0 0 0 1334.9484 865.74448 909.28815 83.028169 2759.964 875.9877 0 0 0 13613 Ptot 354168 372665 372533 99760 148509 56 383 7803 9196 12481 1255 49450 20486 11603 11486 13616
  • 30. 30 Tabella 3.14 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di riferimento Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 426 0 55 372 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731752 TG1 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 0 0 221410 TG2 125000 0 0 0 0 0 0 5957 7337 10175 977 42622 18060 0 11282 0 221410 HRSG1 0 0 0 0 74003 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74003 TV 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 117816 LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 327 0 0 0 0 0 0 327 LP ECO 0 0 0 0 5689 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5727 LP EV 0 0 0 0 6127 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6159 HP ECO 0 0 0 0 9271 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 0 9540 LP SH 0 0 0 0 758 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 758 HP EV 0 0 0 0 36147 0 0 0 0 0 0 0 269 0 0 0 36416 HP SH 0 0 0 0 16005 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16005 B1 0 4122 0 7160 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11282 B2 0 0 4122 0 0 0 0 501.0144 617.085 855.793 82.199 3584.886 1518.984 0 0 0 11282 B3 0 0 0 6741 0 0 0 1313.231 820.905 901.854 79.028 2735.503 886.289 0 0 0 13478 Ptot 354335 369572 369572 198911 61048 63185 106465 22384 11282 11282 13481 354335 369572 369572 198911 61048
  • 31. 31 Tabella 3.15 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di funzionamento attuale Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 368312 368312 432 0 55 374 0 0 0 0 0 0 0 0 0 737486 TG1 123736 0 0 85587 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11603 0 0 220926 TG2 125909 0 0 0 0 0 0 5871 7614 10150 1034 42594 18019 0 11486 0 222677 HRSG1 0 0 0 0 74391 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74391 TV 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 118139 LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 334 0 0 0 0 0 0 334 LP ECO 0 0 0 0 5752 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5790 LP EV 0 0 0 0 6291 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6323 HP ECO 0 0 0 0 9320 0 0 0 0 0 0 274 0 0 0 0 9594 LP SH 0 0 0 0 779 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 779 HP EV 0 0 0 0 36153 0 0 0 0 0 0 0 274 0 0 0 36427 HP SH 0 0 0 0 15824 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15824 B1 0 4352 0 7251 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11603 B2 0 0 4221 0 0 0 0 500.117 648.634 864.644 88.106 3628.517 1534.975 0 0 0 11486 B3 0 0 0 6832 0 0 0 1323.55 840.976 904.744 80.879 2746.171 881.7347 0 0 0 13610 Ptot 354168 372665 372533 99760 148509 56 383 7803 9196 12481 1255 49450 20486 11603 11486 13616
  • 32. 32 Tabella 3.16 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di riferimento Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 853 0 0 0 0 0 0 0 731752 TG1 125000 0 0 85128 0 0 0 0 11282 0 0 221410 TG2 125000 0 0 85128 0 0 0 0 0 11282 0 221410 HRSG 0 0 0 0 61048 63185 0 22384 0 0 0 146617 HPT 0 0 0 0 0 0 54927 0 0 0 0 54927 LPT 0 0 0 0 0 0 51538 0 0 0 0 51538 A 104335 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 104335 C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13481 13481 B1 0 4122 0 7160 0 0 0 0 0 0 0 11282 B2 0 0 4122 7160 0 0 0 0 0 0 0 11282 B3 0 0 0 13481 0 0 0 0 0 0 0 13481 Ptot 354335 369572 369572 198911 61048 63185 106465 22384 11282 11282 13481 Tabella 3.17 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di funzionamento attuale Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 368312 368312 862 0 0 0 0 0 0 0 737486 TG1 123736 0 0 85587 0 0 0 0 11603 0 0 220926 TG2 125909 0 0 85282 0 0 0 0 0 11486 0 222677 HRSG 0 0 0 0 60920 63663 0 22811 0 0 0 147394 HPT 0 0 0 0 0 0 54747 0 0 0 0 54747 LPT 0 0 0 0 0 0 51909 0 0 0 0 51909 A 104523 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 104523 C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13616 13616 B1 0 4352 0 7251 0 0 0 0 0 0 0 11603 B2 0 0 4221 7265 0 0 0 0 0 0 0 11486 B3 0 0 0 13616 0 0 0 0 0 0 0 13616 Ptot 354168 372665 372533 199862 60920 63663 106656 22811 11603 11486 13616
  • 33. 33 La presenza di un malfunzionamento, in un impianto, risulta evidente dal fatto che a parità di produzione si ha un maggiore consumo di combustibile. Tuttavia il nostro problema è quello di individuare il volume di controllo dove si nasconde l’anomalia e dunque di scoprire la causa del malfunzionamento. Infatti, solo individuando la causa della deviazione di efficienza e quindi eliminandola, si possono ripristinare le condizioni ottimali di funzionamento dell’impianto. Allo scopo di delimitare il volume di controllo che ha avuto un decadimento di efficienza, la comparazione tra la condizione di funzionamento e quella di riferimento si effettua con alcuni indici di valutazione termoeconomici, calcolati per ogni componente. Il componente che assume il valore massimo dei tre indici può essere assunto come quello contenente l’anomalia, il responsabile del cattivo funzionamento dell’impianto. Per l’i-esimo componente i parametri di valutazione sono: Il malfunzionamento   oriferimentoriferimentntofunzionameoriferiment i n j jijiiii PkkkPMF  1 (3-82) Il costo del malfunzionamento   oriferimentoriferimentntofunzioname ijiji n j jpi PkkkMF  0 * , * (3-83) L’irreversibilità relativa oriferiment oriferimentntofunzioname oriferiment i ii i i I II I I    (3-84) dove la variazione di irreversibilità, indicata al numeratore della 3-84 sarà:    oriferimentntofunzionamentofunzionameoriferimentoriferimentntofunzioname ii j jii j jijii PPkPkkI                   1 (3-85) Quando un componente subisce una variazione del consumo unitario di exergia ki, le sue risorse e le sue irreversibilità aumentano di una quantità oriferimentii Pk , che chiamiamo malfunzionamento ( MFi ). Di conseguenza, esso implica un aumento addizionale di combustibile dell’intero impianto, o risorse esterne, dato da oriferimentiijp Pkk , , che chiamiamo costo del malfunzionamento o impatto risorsa ( MFi * ). Per quanto riguarda l’irreversibilità relativa il discorso è un po’ più complesso. Quando un componente ha un degrado, costringe gli altri componenti ad adattare il loro comportamento a questo nuovo stato, o condizione di funzionamento, per mantenere la loro condizione produttiva e di conseguenza, variano anche le loro irreversibilità. Allora, nella formula che esprime Ii, se guardiamo il secondo membro, si vede che vi sono due addendi. Il primo addendo si chiama irreversibilità endogena o malfunzionamento prodotto da un aumento del consumo unitario di exergia dello stesso componente: oriferimentiii PkMF  , il secondo si chiama irreversibilità esogena o
  • 34. 34 disfunzione indotta nel componente, da altri componenti, che lo costringono a consumare più risorse locali, per ottenere la risorsa aggiuntiva richiesta da altri componenti:  oriferimentntofunzionamentofunzioname ii j jii PPkDF           1 . Richiamiamo ora le formule (3-76), (3-80) e (3-81) per calcolare rispettivamente i consumi unitari di exergia, i prodotti i costi unitari di exergia, i cui valori numerici saranno riportati nelle tabelle successive. Tabella 3.18 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nelle condizioni di riferimento CC C T A B1 Ambiente 0.946041 0 0 0 0 CC 0 0 1.023195 0 0.634651 C 0.338374 0 0.029558 0 0.365349 T 0 1.091655 0 1.010104 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028273 0 0 0 ktot 1.284415 1.119928 1.052753 1.010104 1 Tabella 3.19 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nelle condizioni di funzionamento attuale CC C T A B1 Ambiente 0.930247548 0 0 0 0 CC 0 0 1.024346 0 0.6248969 C 0.348591609 0 0.030435 0 0.3751031 T 0 1.097129 0 1.010102 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028277 0 0 0 ktot 1.278839157 1.125405 1.054781 1.010102 1 Tabella 3.20 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nelle condizioni di riferimento CC C T A B1 Ambiente 0.946041 0 0 0 0 CC 0 0 1.023195 0 0.634651 C 0.338374 0 0.029558 0 0.365349 T 0 1.091655 0 1.010104 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028273 0 0 0 ktot 1.284415 1.119928 1.052753 1.010104 1 Tabella 3.21 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nelle condizioni di funzionamento attuale CC C T A B1 Ambiente 0.940616941 0 0 0 0 CC 0 0 1.022653 0 0.6325245 C 0.342132213 0 0.029841 0 0.3674755 T 0 1.093189 0 1.010103 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028251 0 0 0 ktot 1.282749155 1.12144 1.052494 1.010103 1
  • 35. 35 Tabella 3.22 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di riferimento TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 1.188 1.115 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 0 0 0 0 1.040 1.191 1.065 1.289 1.170 1.128 1 0 0 TG2 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 HRSG2 0 0 0 0.628 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 LPP 0 0 0 0 0 0 0.008 0 0 0 0 0 0 0 0 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0 LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0 LP EV 0 0 0 0.052 0 0 0 0 0 0.042 0 0 0 0 0 HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.016 0 0 0 HP SH 0 0 0 0.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B1 0.018 0 0 0 0 0 0.087 0.100 0.089 0.108 0.098 0.094 0 0 0 B2 0 0.018 0.096 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B3 0 0 0.091 0 0 0 0.229 0.133 0.094 0.104 0.075 0.055 0 0 0 ktot 1.669 1.669 1.344 1.256 1.188 1.133 1.364 1.429 1.284 1.545 1.351 1.295 1 1 1
  • 36. 36 Tabella 3.23 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di funzionamento attuale TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 1.196 1.100 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 0 0 0 0 1.013 1.185 1.073 1.315 1.168 1.137 1 0 0 TG2 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 HRSG2 0 0 0 0.627 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 LPP 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 0 0 0 0 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.035 0 0 0 0 0 0 LP ECO 0 0 0 0.049 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0 LP EV 0 0 0 0.054 0 0 0 0 0 0.040 0 0 0 0 0 HP ECO 0 0 0 0.079 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 HP EV 0 0 0 0.307 0 0 0 0 0 0 0 0.017 0 0 0 HP SH 0 0 0 0.132 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B1 0.019 0 0 0 0 0 0.085 0.100 0.090 0.111 0.099 0.096 0 0 0 B2 0 0.018 0.098 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B3 0 0 0.091 0 0 0 0.228 0.134 0.094 0.103 0.075 0.055 0 0 0 ktot 1.686 1.672 1.345 1.257 1.196 1.119 1.336 1.425 1.293 1.572 1.350 1.307 1 1 1
  • 37. 37 Tabella 3.24 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di riferimento TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 1.188 1.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 TG2 0 0 0 0 0 0 1.040 1.191 1.066 1.289 1.170 1.128 0 1 0 HRSG1 0 0 0 0.628 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 LPP 0 0 0 0 0 0 0.008 0 0 0 0 0 0 0 0 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0 LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0 LP EV 0 0 0 0.052 0 0 0 0 0 0.042 0 0 0 0 0 HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.016 0 0 0 HP SH 0 0 0 0.135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B1 0.0186 0 0.096 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B2 0 0.018 0 0 0 0 0.087 0.100 0.089 0.108 0.098 0.094 0 0 0 B3 0 0 0.091 0 0 0 0.229 0.133 0.094 0.104 0.075 0.055 0 0 0 ktot 1.669 1.669 1.343 1.256 1.188 1.154 1.364 1.429 1.285 1.545 1.351 1.295 1 1 1
  • 38. 38 Tabella 3.25 - Matrice dei consumi unitari di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di funzionamento attuale TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 1.196 1.121 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 1.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 TG2 0 0 0 0 0 0 1.013 1.204 1.057 1.328 1.169 1.138 0 1 0 HRSG1 0 0 0 0.629 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 LPP 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 0 0 0 0 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0.034 0 0 0 0 0 0 LP ECO 0 0 0 0.048 0 0.018 0 0.005 0 0 0 0 0 0 0 LP EV 0 0 0 0.053 0 0 0 0 0 0.041 0 0 0 0 0 HP ECO 0 0 0 0.078 0 0 0 0 0 0 0.007 0 0 0 0 LP SH 0 0 0 0.006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 HP EV 0 0 0 0.306 0 0 0 0 0 0 0 0.017 0 0 0 HP SH 0 0 0 0.133 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B1 0.019 0 0.097 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B2 0 0.018 0 0 0 0 0.086 0.102 0.090 0.113 0.099 0.097 0 0 0 B3 0 0 0.091 0 0 0 0.228 0.132 0.094 0.103 0.075 0.055 0 0 0 ktot 1.686 1.672 1.345 1.257 1.196 1.140 1.336 1.444 1.277 1.587 1.351 1.308 1 1 1
  • 39. 39 Tabella 3.26 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di riferimento TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ambiente 1.650 1.650 0.005 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 0.580 0 0 0 0 1 0 0 TG2 0 0 0.580 0 0 0 0 0 1 0 HRSG 0 0 0 1.111 1.225 0 1.660 0 0 0 HPT 0 0 0 0 0 0.526 0 0 0 0 LPT 0 0 0 0 0 0.493 0 0 0 0 A 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 B1 0.018 0 0.048 0 0 0 0 0 0 0 B2 0 0.018 0.048 0 0 0 0 0 0 0 B3 0 0 0.091 0 0 0 0 0 0 0 ktot 1.669 1.669 1.356 1.111 1.225 1.020 1.660 1 1 1 Tabella 3.27 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di funzionamento attuale TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ambiente 1.667 1.654 0.005 0 0 0 0 0 0 0 TG1 0 0 0.580 0 0 0 0 1 0 0 TG2 0 0 0.578 0 0 0 0 0 1 0 HRSG 0 0 0 1.112 1.226 0 1.675 0 0 0 HPT 0 0 0 0 0 0.523 0 0 0 0 LPT 0 0 0 0 0 0.496 0 0 0 0 A 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 B1 0.019 0 0.049 0 0 0 0 0 0 0 B2 0 0.018 0.049 0 0 0 0 0 0 0 B3 0 0 0.092 0 0 0 0 0 0 0 ktot 1.686 1.672 1.355 1.112 1.226 1.020 1.675 1 1 1
  • 40. 40 Tabella 3.28 - Costi unitari exergetici dei prodotti dei componenti Componente Elemento KP * TG1 CC 1.593 C 1.902 T 1.690 A 1.707 TG2 CC 1.583 C 1.879 T 1.675 A 1.692 HRSG1 LPP 1.196 HPP 1.148 LP ECO 2.567 LP EV 2.605 HP ECO 2.303 LP SH 2.847 HP EV 2.400 HP SH 2.309 HRSG2 LPP 1.196 HPP 1.168 LP ECO 2.553 LP EV 2.616 HP ECO 2.260 LP SH 2.852 HP EV 2.383 HP SH 2.292 TVB HPT 2.811 LPT 3.098 A 3.011 C 4.232 A questo punto si hanno tutti i dati per eseguire i calcoli. Applicando le (3-82), (3-83) e (3-85) si determinano rispettivamente i malfunzionamenti, i costi dei malfunzionamenti e l’aumento di irreversibilità. Nella tabella 3.29 sono riportati i valori numerici dei risultati. Abbiamo già detto che il componente che contiene l’anomalia è quello che assume i valori più alti di MFi, MFi * e Ii/Ii. Analizzando i dati in tabella si vede che, per quanto riguarda i malfunzionamenti MFi, i valori positivi più alti si hanno in corrispondenza del compressore e del turboespansore della turbina gas TG1. Numericamente significativi sono anche i malfunzionamenti del compressore della turbina a gas TG2 e del condensatore, tuttavia il loro valore è circa un terzo dei malfunzionamenti che si hanno nella turbina a gas TG1. Passando all’analisi dei costi dei malfunzionamenti o impatto risorsa, le cose cambiano. Si nota infatti che i valori più elevati dei costi dei malfunzionamenti sono determinati dal combustore, dal compressore e dal turbespansore della due turbina a gas TG1. Anche nel combustore della turbina a gas TG2 e nel condensatore si hanno valori elevati del costo del malfunzionamento, ma sono circa la metà dei costi dei malfunzionamenti che si presentano in TG1. Per quanto riguarda l’irreversibilità relativa si vede che i valori più elevati sono situati nei surriscaldatori di bassa pressione dei due scambiatori di calore LP SH2 e LP SH1, altri valori significativi si trovano in HP ECO1 e HP SH2. Tutto questo è evidenziato nei grafici riportati nelle figure 3.7, 3.8 e 3.9. L’analisi induce a concludere che il semplice confronto tra la condizione di funzionamento attuale e la condizione di riferimento non porta all’individuazione dei
  • 41. 41 componenti che contengono le anomalie. Questo perché, come avevamo anticipato nel problema diagnostico, i malfunzionamenti hanno assunto valori molto elevati. Tabella 3.29 - Malfunzionamenti dei componenti, costi dei malfunzionamenti e irreversibilità relativa Macrocomponente Componente MFi MFi * I/I TG1 CC -2153.72099 1409.553119 -0.0196 C 798.5455 1348.774 0.059762 T 751.2694 1297.572 0.038434 A -0.23088 -0.39024 -0.00018 TG2 CC -643.3129629 633.8569405 -0.00586 C 220.4879 374.807 0.016501 T -96.1563 -121.32 -0.00492 A -0.1832 -0.30699 -0.00015 HRSG1 LPP 0.3958824 0.3958824 0.045807 HPP -4.664134 -4.419154 -0.10484 LP ECO -165.4875 -258.5485 -0.60025 LP EV -25.8278 -57.76739 -0.02135 HP ECO 83.335069 122.35978 0.086639 LP SH 20.603288 30.295035 0.08181 HP EV -24.20693 -90.31559 -0.00374 HP SH 193.6882 283.322 0.083354 HRSG2 LPP 0.3958824 0.3958824 0.045807 HPP -4.635503 -4.589893 -0.09176 LP ECO -160.9781 -253.5692 -0.5839 LP EV 91.86574 132.43301 0.075926 HP ECO -75.05489 -132.0821 -0.07803 LP SH 32.07030224 47.85678453 0.127343 HP EV 16.050391 -58.29207 0.002478 HP SH 212.476 298.0429 0.091439 TVB HPT 71.75598 181.3014 0.011722 LPT 23.70818 59.90198 0.002036 A -0.83651 77.39889 -0.00039 C 201.3165 508.6538 0.022612
  • 42. 42 Malfunzionamenti nella diagnosi termoeconomica classica -2500 -2000 -1500 -1000 -500 0 500 1000 Elementi struttura produttiva Malfunzionamenti CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2 A2 LPP1 HPP1 LP ECO1 LP EV1 HP ECO1 LP SH1 HP EV1 HP SH1 LPP2 HPP2 LP ECO2 LP EV2 HP ECO2 LP SH2 HP EV2 HP SH2 HPT LPT A Cond Figura 3.7 - Grafico dei malfunzionamenti
  • 43. 43 Costo dei mallfunzionamenti nella diagnosi termoeconomica classica -400 -200 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 Elementi struttura produttiva Costodeimalfunzionamenti CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2 A2 LPP1 HPP1 LP ECO1 LP EV1 HP ECO1 LP SH1 HP EV1 HP SH1 LPP2 HPP2 LP ECO2 LP EV2 HP ECO2 LP SH2 HP EV2 HP SH2 HPT LPT A Condens Figura 3.8 – Grafico dei costi dei malfunzionamenti
  • 44. 44 Irreversibilità relativa nella diagnosi termoeconomica classica -0,7 -0,6 -0,5 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 0 0,1 0,2 Elementi struttura produttiva Irreversibilitàrelativa CC1 C1 T1 A1 CC2 C2 T2 A2 LPP1 HPP1 LPECO1 LPEV1 HPECO1 LPSH1 HPEV1 HPSH1 LPP2 HPP2 LPECO2 LPEV2 HPECO2 LPSH2 HPEV2 HPSH2 HPT LPT A Condens Figura 3.9 – Grafico delle irreversibilità relative
  • 45. 45 3.6 PROBLEMI LEGATI ALL’ELIMINAZIONE DEI MALFUNZIONAMENTI INDOTTI DAL SISTEMA DI REGOLAZIONE La semplice comparazione tra la condizione di funzionamento attuale e quella di riferimento non sempre conduce all’individuazione del componente responsabile delle cattive prestazioni dell’impianto, questo è dovuto alla presenza dei malfunzionamenti indotti nei componenti dal sistema di controllo e dal comportamento proprio dei componenti. In questa sezione verrà analizzata una metodologia in grado di eliminare gli effetti indotti nei componenti dall’intervento del sistema di controllo. La localizzazione dei malfunzionamenti sarà fatta confrontando la condizione di riferimento con una condizione di funzionamento fittizia, chiamata condizione di funzionamento libero, costruita artificialmente eliminando il contributo del sistema di controllo. Nel caso dell’impianto in esame, il sistema di regolazione agisce attraverso due grandezze:la portata di combustibile ai combustori (Gc) e l’inclinazione delle palette dello statore del compressore (Igv) delle due turbine a gas TG1 e TG2. La variazione di queste grandezze consente di controllare il valore del carico elettrico fornito e di mantenere costante, per quanto possibile, la temperatura dei gas in ingresso alla turbina. Supponendo che la richiesta dell’utenza e le condizioni dell’ambiente rimangano costanti, si rende necessaria una regolazione del sistema ogniqualvolta si verifichi una variazione delle prestazioni di uno o più componenti, al fine di riportare i parametri del sistema di controllo al rispettivo valore di taratura. Questa operazione altera la naturale propagazione degli effetti del malfunzionamento, cioè altera i malfunzionamenti indotti, inducendone altri. La procedura di diagnosi proposta in questa sezione consiste nel determinare la condizione di funzionamento che avrebbe luogo se il sistema di regolazione non intervenisse. La comparazione tra questa condizione di funzionamento e quella di riferimento pone in evidenza solo gli effetti della propagazione naturale del malfunzionamento, cioè gli effetti intrinseci e quelli indotti dal comportamento caratteristico dei componenti, migliorando le prestazioni della procedura di diagnosi rispetto a quanto non si otterrebbe semplicemente confrontando la condizione di funzionamento e la condizione di riferimento. Figura 3.10 –Caratteristiche delle condizioni di funzionamento In figura 3.10 sono illustrate le caratteristiche delle tre condizioni di funzionamento: la condizione di funzionamento attuale e quella di riferimento sono caratterizzate dallo stesso valore delle variabili del sistema di controllo ma, per la presenza di un Condizione di funzionamento libero Condizione di riferimento Condizione di funzionamento attuale Variabili di regolazione Variabili di controllo
  • 46. 46 malfunzionamento, da un diverso valore delle variabili che caratterizzano il sistema di regolazione. La condizione fittizia di funzionamento libero è caratterizzata dallo stesso set di regolazione della condizione di riferimento, dal momento che si intende proprio correggere l’effetto dell’intervento del sistema di regolazione; a causa della presenza del malfunzionamento le variabili di controllo assumeranno un valore differente rispetto alla condizione di riferimento. 3.7 CANCELLAZIONE DELL’EFFETTO DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE La condizione di funzionamento libero, come si è accennato, è fittizia, dal momento che non sono rispettati alcuni vincoli del sistema, in particolare la produzione può essere differente dalla richiesta e le variabili di set-point possono assumere valori diversi da quelli di taratura. Per questa ragione essa deve essere determinata matematicamente, con l’ausilio di un modello in grado di simulare l’effetto della regolazione sulle variabili termodinamiche che caratterizzano i flussi scambiati tra i sottosistemi nei quali è stato scomposto l’impianto. Se le anomalie di funzionamento sono sufficientemente piccole, la condizione di funzionamento e la condizione di riferimento sono molto prossime. In questo caso il modello termoeconomico del sistema può essere costruito considerando una dipendenza lineare dei flussi rispetto alle variabili di regolazione. In questo modo ciascun flusso nella condizione di funzionamento libero (libero) può essere ottenuto, a partire dal corrispondente valore ottenuto nella condizione di funzionamento (funzionamento), ripristinando il set di regolazione caratteristico della condizione di riferimento (riferimento).  ntofunzionameoriferimentntofunzionamelibero jj r j j i ii xx x E EE     1 (3-86) nella quale jx è la generica variabile del sistema di regolazione e r il numero di queste variabili. Le derivate che compaiono nell’equazione (3-86) si possono calcolare a partire dai valori misurati relativi al funzionamento dell’impianto nuovo, cioè privo di malfunzionamenti. Il risultato può essere ottenuto agevolmente nel caso in cui i dati di funzionamento disponibili verifichino tre condizioni: 1) sono disponibili tante condizioni di funzionamento almeno quante sono le variabili di regolazione; 2) le condizioni di funzionamento corrispondono ad altrettanti set di regolazione tra loro linearmente indipendenti; 3) le condizioni di funzionamento sono prossime alla condizione di riferimento. Con queste ipotesi è possibile sostituire le derivate con le corrispondenti variazioni incrementali: j i j i x E x E      (3-87)
  • 47. 47 Nelle tabelle 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, e 3.34 sono riportati i flussi produttivi calcolati utilizzando 5 condizioni di funzionamento ausiliarie corrispondenti ad altrettanti set di regolazione, tra loro linearmente indipendenti. Tabella 3.30 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nelle condizioni di funzionamento ausiliarie Flussi di exergia [KW] Condizione ausiliaria 1 Condizione ausiliaria 2 Condizione ausiliaria 3 Condizione ausiliaria 4 Condizione ausiliaria 5 TG1 E0 364404.7 367539.9 368539.5 363496 365449.8 E1 126059.9 137647.2 134148.9 130637.2 129783.4 E1m 80713.83 85416.34 84320.41 82515.47 82043.2 E2 373748.3 387451.6 384984.6 377166.8 378417.2 E2m 82195.76 86901.83 85798.66 83960.2 83487.14 E3 85257.43 84907.11 85446.45 84386.57 85380.05 E3m 715.6512 745.701 738.7219 727.349 723.9026 E4 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603 E5 10566.53 11521.44 11229.9 10945.14 10872.74 E6 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375 E7 126263 126263 127273 125412 126257 E8 153626 167689 163532 159046 158041 E9 125000 125000 126000 124157 124994 E10 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375 E11 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603 Tabella 3.31 - Flussi di exergia della turbina a gas TG2 nelle condizioni di funzionamento ausiliarie Flussi di exergia [KW] Condizione ausiliaria 1 Condizione ausiliaria 2 Condizione ausiliaria 3 Condizione ausiliaria 4 Condizione ausiliaria 5 TG2 E12 364404.7 367539.9 368539.5 363496 365449.8 E13 126059.9 137647.2 134148.9 130637.2 129783.4 E13m 80713.83 85416.34 84320.41 82515.47 82043.2 E14 373748.3 387451.6 384984.6 377166.8 378417.2 E14m 82195.76 86901.83 85798.66 83960.2 83487.14 E15 85257.43 84907.11 85446.45 84386.57 85380.05 E15m 715.6512 745.701 738.7219 727.349 723.9026 E16 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603 E17 10566.53 11521.44 11229.9 10945.14 10872.74 E18 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375 E19 126263 126263 127273 125412 126257 E20 153626 167689 163532 159046 158041 E21 125000 125000 126000 124157 124994 E22 3996.77 4361.776 4224.873 4139.416 4112.375 E23 6472.347 8276.708 7357.521 7032.418 7249.603
  • 48. 48 Tabella 3.32 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nelle condizioni di funzionamento ausiliarie Flussi di exergia [KW] Condizione ausiliaria 1 Condizione ausiliaria 2 Condizione ausiliaria 3 Condizione ausiliaria 4 Condizione ausiliaria 5 HRSG1 Em 24 70.92252 73.90051 73.20887 72.08179 71.74025 Et 24 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3 Em 25 192.1981 200.2684 198.394 195.3397 194.4141 Et 25 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947 Em 26 32.13393 33.48321 33.16984 32.65918 32.50443 Et 26 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96 Em 27 96.57583 100.631 99.68917 98.15442 97.68934 Et 27 5.872406 6.508121 6.419714 6.044143 5.964817 Em 28 183.1374 190.8273 189.0413 186.1309 185.249 Et 28 32.24168 33.85931 33.77404 32.19405 32.47715 Em 29 140.6834 146.5906 145.2186 142.983 142.3055 Et 29 369.2 375.5 374.1 366.5 374.6 E30 0 0 0 0 0 E31 336.4989 336.2969 340.1969 331.4084 339.1387 E32 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972 E33 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972 E34 5674.061 5713.034 5746.38 5646.925 5694.998 E35 5980.204 6371.294 6246.621 6122.499 6081.552 E36 9234.504 9354.925 9283.094 9160.03 9315.801 E37 736.1518 794.6252 781.0188 756.05 756.8775 E38 35905.4 36261.55 36310.56 36007.34 36296.92 E39 16143.59 15725.35 15856.95 15712.41 16227.78 E40 73673.91 74220.78 74224.63 73405.25 74373.93 E41 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56 E42 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279 E43 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279 E44 1073.676 1547.114 1323.942 1306.397 1314.428 E45 640.2297 1025.07 845.2527 825.0045 813.0237 E46 717.7849 1087.201 905.3534 891.8116 906.3861 E47 61.65505 98.41479 80.97233 78.85065 78.42748 E48 2178.327 3306.049 2749.735 2723.893 2740.28 E49 713.417 1053.954 879.5913 873.6299 896.2845 E50 479.9654 510.1202 516.9896 475.126 499.7737 E51 541.902 749.2333 645.2362 614.7924 609.1683 E52 769.8822 1006.914 874.7859 837.1172 877.4897 E53 63.62614 89.1965 89.1399 84.94305 71.93512 E54 3223.149 4165.401 3682.082 3519.472 3633.229 E55 1393.822 1755.843 1549.287 1500.968 1558.006 E56 6322.377 5233.1 6004.051 5701.347 5885.937 E57 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3 E58 10141.33 10329.48 10159.31 10045.11 10334.38 E59 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947 E60 42457.16 42731.02 42761.8 42232.43 42789.29 E61 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
  • 49. 49 Tabella 3.33 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nelle condizioni di funzionamento ausiliarie Flussi di exergia [KW] Condizione ausiliaria 1 Condizione ausiliaria 2 Condizione ausiliaria 3 Condizione ausiliaria 4 Condizione ausiliaria 5 HRSG2 Em 62 70.92252 73.90051 73.20887 72.08179 71.74025 Et 62 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3 Em 63 192.1981 200.2684 198.394 195.3397 194.4141 Et 63 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947 Em 64 32.13393 33.48321 33.16984 32.65918 32.50443 Et 64 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96 Em 65 96.57583 100.631 99.68917 98.15442 97.68934 Et 65 5.872406 6.508121 6.419714 6.044143 5.964817 Em 66 183.1374 190.8273 189.0413 186.1309 185.249 Et 66 32.24168 33.85931 33.77404 32.19405 32.47715 Em 67 140.6834 146.5906 145.2186 142.983 142.3055 Et 67 369.2 375.5 374.1 366.5 374.6 E68 0 0 0 0 0 E69 330.6265 329.7888 333.7772 325.3643 333.1739 E70 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972 E71 271.7715 270.9532 274.2478 267.3523 273.7972 E72 5674.061 5713.034 5746.38 5646.925 5694.998 E73 5980.204 6371.294 6246.621 6122.499 6081.552 E74 9228.632 9348.417 9276.674 9153.986 9309.836 E75 736.1518 794.6252 781.0188 756.05 756.8775 E76 35905.4 36261.55 36310.56 36007.34 36296.92 E77 16143.59 15725.35 15856.95 15712.41 16227.78 E78 73668.04 74214.27 74218.21 73399.21 74367.96 E79 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56 E80 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279 E81 5386.785 8125.308 6783.678 6701.767 6752.279 E82 1073.676 1547.114 1323.942 1306.397 1314.428 E83 640.2297 1025.07 845.2527 825.0045 813.0237 E84 717.7849 1087.201 905.3534 891.8116 906.3861 E47 61.65505 98.41479 80.97233 78.85065 78.42748 E48 2178.327 3306.049 2749.735 2723.893 2740.28 E49 713.417 1053.954 879.5913 873.6299 896.2845 E85 479.9654 510.1202 516.9896 475.126 499.7737 E86 541.902 749.2333 645.2362 614.7924 609.1683 E87 769.8822 1006.914 874.7859 837.1172 877.4897 E88 63.62614 89.1965 89.1399 84.94305 71.93512 E89 3223.149 4165.401 3682.082 3519.472 3633.229 E90 1393.822 1755.843 1549.287 1500.968 1558.006 E91 6322.377 5233.1 6004.051 5701.347 5885.937 E92 7138.242 7686.056 7493.44 7377.295 7174.3 E93 10141.33 10329.48 10159.31 10045.11 10334.38 E94 838.1197 915.0278 1035.225 1019.287 847.1947 E95 42457.16 42731.02 42761.8 42232.43 42789.29 E96 18360.21 18012.43 17992.62 18011.09 18348.96
  • 50. 50 Tabella 3.34 - Flussi di exergia della turbina a vapore TBV nelle condizioni di funzionamento ausiliarie Flussidi exergia [KW] Condizione ausiliaria 1 Condizione ausiliaria 2 Condizione ausiliaria 3 Condizione ausiliaria 4 Condizione ausiliaria 5 TBV E97 61128.89 60832.89 60990.8 60469.54 61500.47 E98 65237.12 61274.16 63514.32 62827.34 63356.02 E99 19814.9 25208.82 22700.86 22147.01 22458.61 E100 0 0 0 0 0 E101 0 0 0 0 0 E102 55019 54731 54789 54379 55312 E103 53874 49284 51784 51205 51666 E104 106715 101935 104442 103472 104838 E47 10773.57 16250.62 13567.36 13403.53 13504.56 Nelle ipotesi enunciate, il problema del calcolo delle derivate relative all’effetto della variazione di r parametri di regolazione su un flusso della struttura produttiva può essere scritto nella forma:                                                                     ri ji i r i h i i rrrhrhr rjrhrhj rrhh E E E x E x E x E xxxxxx xxxxxx xxxxxx rifrifrif rifrifrif rifrifrif ... ... ... ... .... ............. .... ............. .... 11 11 11 11111 (3-88) dove:  jhx è il valore assunto dalla h-esima variabile di regolazione nella j-esima condizione di funzionamento;  hrifx è il valore assunto dalla h-esima variabile di regolazione nella condizione di riferimento;  jiE è la differenza tra il valore assunto dal flusso iE nella j-esima condizione di funzionamento e nella condizione di riferimento. L’equazione (3-88) deve essere scritta per tutti gli m flussi della struttura produttiva. Il problema complessivo può essere espresso utilizzando una notazione matriciale: EX  (3-89) nella quale  X è la matrice ( r x r ) che compare nell’equazione 3-88, contenente le variazioni dei parametri di regolazione tra ciascuna condizione di funzionamento e la condizione di riferimento;   è la matrice ( r x m ) il cui generico elemento h-i rappresenta la derivata del flusso i-esimo rispetto alla h-esima variabile di regolazione h i x E   ;  E è la matrice r x m contenente la differenza jiE tra il flusso iE calcolato nella j-esima condizione di funzionamento e il corrispondente valore in condizione di riferimento.
  • 51. 51 Dopo aver calcolato le derivate h i x E   possiamo determinare i flussi di exergia della condizione di funzionamento libero, i quali sono riportati nelle tabelle 3.35, 3.36, 3.37, 3.38 e 3.39. Tabella 3.35 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nella condizione di funzionamento libero Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero TG1 E0 365450 E1 131572 E1m 82614 E2 380278 E2m 84058 E3 86316 E3m 728 E4 7286 E5 11016 E6 4149 E7 124146 E8 160820 E9 122905 E10 4149 E11 7286 Tabella 3.36 - Flussi di exergia della turbina a gas TG1 nella condizione di funzionamento libero Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero TG2 E12 365450 E13 130712 E13m 82565 E14 379247 E14m 84033 E15 85254 E15m 728 E16 7034 E17 10953 E18 4122 E19 126269 E20 159149 E21 125006 E22 4122 E23 7034 Tabella 3.37 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di funzionamento libero Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero HRSG1 Em 24 72.09987 Et 24 5801 Em 25 195.38597 Et 25 7056 Em 26 32.666917
  • 52. 52 Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero Et 26 10270 Em 27 98.177674 Et 27 879 Em 28 186.17502 Et 28 42945 Em 29 143.01683 Et 29 18636 E30 55 E31 6 E32 46 E33 33 E34 33 E35 380 E36 0 E37 343 E38 277 E39 277 E40 5756 E41 6017 E42 9425 E43 745 E44 36539 E45 16562 E46 75044 E47 13548 E48 6812 E49 6736 E50 1325 E51 816 E52 917 E53 78 E54 2764 E55 911 E56 496 E57 612 E58 870 E59 82 E60 3641 E61 1581 Tabella 3.38 - Flussi di exergia dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di funzionamento libero Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero HRSG2 Em 62 72.09887 Et 62 6053 Em 63 195.38597 Et 63 7100 Em 64 32.660917 Et 64 10184 Em 65 98.177674 Et 65 921 Em 66 186.17502 Et 66 42225 Em 67 143.01683
  • 53. 53 Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero Et 67 18043 E68 55 E69 6.05188 E70 45.915 E71 32.369 E72 32.369 E73 375 E74 0 E75 332.101 E76 272.950 E77 272.950 E78 5704 E79 6151 E80 9290 E81 755 E82 36048 E83 16011 E84 73960 E47 13548 E48 6812 E49 6736 E85 1313 E86 825 E87 904 E88 80 E89 2727 E90 885 E91 505 E92 602 E93 843 E94 84 E95 3499 E96 1500 Tabella 3.39 - Flussi di exergia della turbina a vapore TBV nella condizione di funzionamento libero Flussi di exergia [KW] Condizione di funzionamento libero TBV E97 61630 E98 63571 E99 22604 E100 0 E101 0 E102 55487 E103 51871 E104 105211 E47 13548 Ds1 369 Ds2 365 Ds 734 Noti i flussi della struttura produttiva della condizione di funzionamento libero, possiamo costruire i diagrammi risorsa/prodotto. Nelle tabelle 3.40, 3.41, 3.42, 3.43
  • 54. 54 e 3.44 sono riportati i diagrammi risorsa/prodotto nella condizione di funzionamento libero. Tabella 3.40 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG1 nella condizione di funzionamento libero Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450 CC 0 0 0 380278 0 7286 387563 C 0 131572 0 11016 0 4149 146737 T 86316 0 160820 0 124146 0 371282 A 122905 0 0 0 0 0 122905 B1 7286 0 4149 0 0 0 11435 Ptot 216507 497022 164969 391293 124146 11435 Tabella 3.41 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a gas TG2 nella condizione di funzionamento libero Ambiente CC C T A B1 Ftot Ambiente 0 365450 0 0 0 0 365450 CC 0 0 0 379247 0 7034 386281 C 0 130712 0 10953 0 4122 145786 T 85254 0 159149 0 126269 0 370672 A 125006 0 0 0 0 0 125006 B1 7034 0 4122 0 0 0 11156 Ptot 217294 496161 163271 390200 126269 11156
  • 55.
  • 56. 56 Tabella 3.42 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG1 nella condizione di funzionamento libero Ambiente TG1 TG2 HRSG2 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 430 0 55 380 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731764 TG1 122905 0 0 0 0 0 0 5873 7252 10303 977 43131 18779 11435 0 0 220656 TG2 125006 0 0 85254 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11156 0 221416 HRSG2 0 0 0 0 73960 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 73960 TV 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 118759 LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 343 0 0 0 0 0 0 343 LP ECO 0 0 0 0 5756 0 6 0 33 0 0 0 0 0 0 0 5794 LP EV 0 0 0 0 6017 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 0 6050 HP ECO 0 0 0 0 9425 0 0 0 0 0 0 277 0 0 0 0 9702 LP SH 0 0 0 0 745 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 745 HP EV 0 0 0 0 36539 0 0 0 0 0 0 0 277 0 0 0 36816 HP SH 0 0 0 0 16562 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16562 B1 0 4149 0 0 0 0 0 495.7 612.1 869.6 82.4 3640.6 1585.1 0 0 0 11435 B2 0 0 4122 7034 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11156 B3 0 0 0 6736 0 0 0 1324.8 815. 916.5 78.4 2764.2 910.9 0 0 0 13547 Ptot 353122 369599 369572 99454 149003 55 386 7740 8712 12432 1171 49813 21552 11435 11156 13548
  • 57. 57 Tabella 3.43 - Diagramma risorsa/prodotto dello scambiatore di calore HRSG2 nella condizione di funzionamento libero Ambiente TG1 TG2 HRSG1 TV LPP HPP LP ECO LP EV HP ECO LP SH HP EV HP SH B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 435 0 55 375 0 0 0 0 0 0 0 0 0 731764 TG1 122905 0 0 86316 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11435 0 0 220656 TG2 125006 0 0 0 0 0 0 6125 7295 10217 1020 42411 18186 0 11156 0 221416 HRSG1 0 0 0 0 75044 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 75044 TV 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 118759 LPP 0 0 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 46 HPP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 332 0 0 0 0 0 0 332 LP ECO 0 0 0 0 5704 0 6 0 32 0 0 0 0 0 0 0 5743 LP EV 0 0 0 0 6151 0 0 0 0 0 32 0 0 0 0 0 6183 HP ECO 0 0 0 0 9290 0 0 0 0 0 0 273 0 0 0 0 9563 LP SH 0 0 0 0 755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 755 HP EV 0 0 0 0 36048 0 0 0 0 0 0 0 273 0 0 0 36321 HP SH 0 0 0 0 16011 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16011 B1 0 4149 0 7286 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11435 B2 0 0 4122 0 0 0 0 505.3 601.9 842.9 84.1 3499.2 1500.4 0 0 0 11156 B3 0 0 0 6812 0 0 0 1313.0 825.3 903.9 79.7 2727.0 884.7 0 0 0 13546 Ptot 353122 369599 369572 100849 149003 55 381 7989 8755 12296 1216 48911 20844 11435 11156 13548
  • 58. 58 Tabella 3.44 - Diagramma risorsa/prodotto della turbina a vapore TBV nella condizione di funzionamento libero Ambiente TG1 TG2 HRSG HPT LPT A C B1 B2 B3 Ftot Ambiente 0 365450 365450 865 0 0 0 0 0 0 0 731764 TG1 122905 0 0 86316 0 0 0 0 11435 0 0 220656 TG2 125006 0 0 85254 0 0 0 0 0 11156 0 221416 HRSG 0 0 0 0 61630 63571 0 22604 0 0 0 147805 HPT 0 0 0 0 0 0 55487 0 0 0 0 55487 LPT 0 0 0 0 0 0 51871 0 0 0 0 51871 A 105211 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105211 C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13548 13548 B1 0 4149 0 7286 0 0 0 0 0 0 0 11435 B2 0 0 4122 7034 0 0 0 0 0 0 0 11156 B3 0 0 0 13548 0 0 0 0 0 0 0 13548 Ptot 353122 369599 369572 200303 61630 63571 107358 22604 11435 11156 13548
  • 59. 59 Una volta costruita la condizione di funzionamento fittizia si passa alla diagnosi termoeconomica. Come abbiamo detto precedentemente, confronteremo la condizione di funzionamento libero ( condizione fittizia ) con quella di riferimento. In questo caso, per la definizione degli indici di valutazione termoeconomici dovremo essere più precisi, non si può parlare genericamente di malfunzionamento come nella diagnosi termoeconomica classica. Indichiamo con riM int il valore del malfunzionamento dei componenti, depurato della componente indotta dal sistema di regolazione. Lo stesso discorso vale nel caso del costo dei malfunzionamento riM int * . Il calcolo della variazione d’irreversibilità Ii sarà lo stesso, ma questa volta il calcolo della deviazione avverrà tra la condizione di funzionamento libero e quella di riferimento. La variazione dei consumi unitari di exergia viene calcolata tra la condizione di funzionamento libero e quella di riferimento. Anche i prodotti, cosi come i costi unitari di exergia assumono nuovi valori nella condizione di funzionamento libero. Le formule modificate saranno le seguenti: 1) Il malfunzionamento intrinseco   oriferimentofriferimentliberooriferimentr i n j jijiiii PkkPkMF  1 int (3-90) 2) Il costo del malfunzionamento intrinseco o impatto risorsa   oriferimentoriferimentliberor i n j jijijPi PkkkMF  1 * , * int (3-91) 3) La variazione d’irreversibilità oriferiment oriferimentlibero oriferiment i ii i i I II I I    (3-92) dove la variazione di irreversibilità, indicata al numeratore della (3-92) sarà:    oriferimentliberoliberooriferimentntofunzionamelibero ii j jii j jijii PPkPkkI                   1 (3-93) Per una migliore analisi dei risultati, si possono determinare i malfunzionamenti indotti indiM , nei componenti, dal sistema di regolazione. Di seguito vengono riportate le relazioni per il calcolo dei malfunzionamenti indotti e per il calcolo dei costi dei malfunzionamenti indotti. Il malfunzionamento indotto riind iii MFMFMF int  (3-94) Nella (3-93) MFi è il malfunzionamento totale del componente, quello calcolato nella diagnosi termoeconomica data dalla comparazione della condizione di funzionamento attuale con una di riferimento. Per poter utilizzare le relazioni sopra definite,
  • 60. 60 applichiamo la (3-76), la (3-80) e la (3-81) alla condizione di funzionamento libero e calcoliamo rispettivamente i consumi unitari di exergia, i prodotti e i costi unitari di exergia. Nelle tabelle 3.45, 3.46, 3.47, 3.48 e 3.49 sono riportati i valori numerici dei consumi unitari di exergia nella condizione di funzionamento libero. I consumi unitari della condizione di funzionamento e di riferimento, sono stati riportati precedentemente. In tabella 3.50 sono stati riportati i costi unitari di exergia della condizione di funzionamento libero. Tabella 3.45 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG1 nella condizione di funzionamento libero CC C T A B1 Ambiente 0.942 0 0 0 0 CC 0 0 1.024 0 0.637 C 0.339 0 0.029 0 0.362 T 0 1.095 0 1.010 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028 0 0 0 ktot 1.282 1.124 1.053 1.010 1 Tabella 3.46 - Matrice dei consumi unitari di exergia della turbina a gas TG2 nella condizione di funzionamento libero CC C T A B1 Ambiente 0.946 0 0 0 0 CC 0 0 1.023 0 0.630 C 0.338 0 0.029 0 0.369 T 0 1.091 0 1.010 0 A 0 0 0 0 0 B1 0 0.028 0 0 0 ktot 1.284 1.119 1.052 1.010 1