Decreto MEF-MISE per l'imprenditorialità giovanile e femminile.
InvItalia informa che sono cambiate le regole per la concessione delle agevolazioni di cui al D. Lgs. 185/00, Titolo I, “Autoimprenditorialità”. Il nuovo decreto, già firmato dal Ministro Guidi (MISE), è ora sul tavolo di Padoan (MEF).
1. Decreto MEF-MISE per l'imprenditorialità giovanile e femminile
InvItalia informa che sono cambiate le regole per la concessione delle agevolazioni di cui al D. Lgs.
185/00, Titolo I, “Autoimprenditorialità”. Il nuovo decreto, già firmato dal Ministro Guidi (MISE), è
ora sul tavolo di Padoan (MEF).
Il Decreto Legge n. 145, emanato dal Governo il 23 dicembre 2013, ha istituito un nuovo regime di
aiuto per l’Autoimprenditorialità, la misura gestita da InvItalia per le imprese giovanili. Le principali
novità sono le seguenti:
1. non solo ai giovani fino a 35 anni, ma anche donne, indipendentemente dall’età;
2. estensione all’intero territorio nazionale;
3. non più contributi a fondo perduto, ma solo mutui agevolati a tasso zero, per investimenti
fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa).
Il nuovo regime di aiuto sarà pienamente operativo con l’emanazione, da parte di Mise e MEF del
Regolamento di Attuazione, che indicherà anche le modalità di presentazione della domanda di
ammissione alle agevolazioni. A tal proposito, l’ANSA comunica che il decreto in questione è stato
già sottoscritto dal ministro Guidi (MISE) ed è ora alla firma del ministro Padoan (MEF).
Nel dettaglio – si legge sempre sul sito dell’ANSA – il decreto prevede finanziamenti agevolati a
tasso pari a zero della durata massima di 8 anni, per un importo che può arrivare al 75%
dell'investimento complessivo. Al termine del finanziamento l'impresa restituirà il prestito in rate
semestrali.
Le imprese che potranno accedere a questi aiuti devono essere micro o piccole secondo la
definizione comunitaria (avere cioè meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10
milioni), e avere come soci giovani fra i 18 e i 35 anni o donne (a prescindere dai requisiti
anagrafici) che detengano oltre il 50% del capitale e che siano più della metà per numero. Le
imprese inoltre devono essere costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della
domanda di agevolazione.
Gli investimenti agevolabili devono riguardare la produzione di beni nei settori dell'industria e
dell'artigianato, ovvero la trasformazione dei prodotti agricoli. Altre iniziative agevolabili possono
riguardare i servizi, in qualsiasi settore, il commercio e il turismo. Agevolati anche settori che il
legislatore considera "di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile",
ovvero la filiera turistico-culturale, "l'innovazione sociale", quest'ultima definita nel decreto come
"produzione di beni e servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni
sociali, anche attraverso soluzioni innovative".
Le agevolazioni sono concesse a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo per la gestione dei
mutui a tasso agevolato depositato presso un conto corrente di tesoreria intestato a Invitalia
(L'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'Impresa). Sempre Invitalia, in
quanto soggetto Gestore, provvederà alla selezione ed erogazione delle agevolazioni e
2. all'assistenza tecnica dei progetti presentati e potrà effettuare controlli e ispezioni durante la
realizzazione dei progetti agevolati.