2. LA FILOSOFIA DI AZIMUT
TEORIA DEL CAOS DETERMINISTICO
di
Edward Norton Lorenz
premio Kyoto 1991
ovvero come limitare l’indesiderato
«l’Effetto Farfalla»
3. Ossia quando dal verificarsi di un semplice evento per noi privo di
particolare significato prende l’avvio una serie di conseguenze
impreviste e spesso drammatiche che hanno riflesso sulle nostre
stesse vite.
Qualche esempio in campo finanziario:
- Bolla Internet 2000.
- Crisi Subprime 2007,scoppia la bolla immobiliare.
- Crisi del debito sovrano 2011.
5. IN AZIMUT VORREMO RENDERVI INVESTITORI
CONSAPEVOLI:
non vittime occasionali ed inconsapevoli degli eventi.
La nostra Mission: «Proteggere, aiutare a comprendere
e pianificare, dominando quanto più possibile le
incertezze, volgendole a favore»
MAI PIU’ VITTIME INCONSAPEVOLI !
6. LA PREVIDENZA SECONDO AZIMUT
Sistema attualmente in vigore in Italia:
E’ un sistema a ripartizione che si basa su di un
PATTO TRA
GENERAZIONI
7. I contributi versati servono per il
Lavoratore in attività Pensionato in quiescenza
Ma quando in pensione
ci sarò io….
…chi pagherà per me??
8. UN PROBLEMA DI EQUILIBRIO
Entrate (contributi) ≥ Uscite (pensioni)
Sistema sostenibile
Entrate (contributi) < Uscite (pensioni)
Squilibrio
9. LE NOTIZIE CATTIVE
Nascono
meno
bambini
Ci sono
meno
lavoratori
attivi
Si vive
di più
La
popolazione
invecchia
Il
precariato
è molto
diffuso
10. Prima della riforma del 1995:
Sistema retributivo
PENSIONE
=
Reddito Pensionabile
x
Anzianità Contributiva
x
Rendimento 2% per anno
Retribuzione
Anni di lavoro
e
contribuzione
Pensione
11. Dopo la riforma Dini del 1995 (dal 2012 unico sistema per tutti):
Sistema contributivo
PENSIONE
=
Montante contributivo
x
Coefficiente di
trasformazione basato
sull’età
Età al
Contributi
versati
pensionamento
Pensione
12. EFFETTI SUL SISTEMA
A RIPARTIZIONE
+ Uscite – Entrate
Aumentano i pensionati
Si vive più a lungo
Diminuiscono le nascite
Diminuiscono i lavoratori
13. I FONDI PENSIONE: LA FUNZIONE SOCIALE
Primo pilastro: livello minimo di reddito
a tutti i cittadini (pensione obbligatoria)
Secondo pilastro: integra il primo
innalzando il tasso di sostituzione
salariale (previdenza complementare)
Terzo pilastro: previdenza integrativa
individuale (polizze assicurative, PIP)
FABBISOGNO VITALE
MANTENIMENTO TENORE
VITA
14.
15.
16.
17. Se questa sarà la realtà che ci aspetta come
possiamo giocare di anticipo?
Ricorrendo alla previdenza complementare.
Tutti dovremmo dotarci di un fondo pensione.
18. VANTAGGI
PER LAVORATORE
(dipendete/autonomo/libero professionista)
• DEDUCIBILITA’ ai fini Irpef dei contributi versati sino
ad un importo massimo annuo pari a 5.164,57 Euro;
• IMPIGNORABILITA’ e INSEQUESTRABILITA’ (per
cause non penali).
19. FONDO PENSIONE
Esempio di contribuzione e vantaggio fiscale:
Reddito
compless.
Aliquota
IRPEF
media
Imposta €
Contrib.
al
Fondo
€
Nuova
imposta
Nuova
aliquota
IRPEF
media
Vantagg.
fiscale
25.000 19% 4.717 5.164 2.770 14% 1.947
45.000 29% 13.058 5.164 10.909 27% 2.149
75.000 34% 25.420 5.164 23.303 33% 2.117
100.000 36% 36.170 5.164 33.948 34% 2.222
20. VANTAGGI
PER IMPRESA
• DEDUCIBILITA’ DEL 6% dell’ammontare del TFR annualmente destinato alla
previdenza complementare per le imprese con meno di meno di 50 addetti;
• ELIMINATO il contributo al Fondo di Garanzia del TFR presso l’INPS pari allo 0,20%
del monte retributivo;
• CONTRIBUTO PREVIDENZIALE AL 10% anziché del 23,81%;
• TAGLIO DEGLI ONERI IMPROPRI, dello 0,28% che l’azienda versa a favore dei
dipendenti; ossia contributi per maternità, disoccupazione, etc..
• NESSUNA REMUNERAZIONE GARANTITA sulla quota di TFR destinata alla
previdenza complementare . Il Tfr tenuto in azienda ha l’obbligo della rivalutazione
(1,50% +75% indice ISTAT = 2013 1,9%) e sulla stessa va versato ogni anno il 17%.
21. Vantaggi per il dipendente
TFR :
Se nel Fondo Pensione:
• soggetto a
imposta sostitutiva dal 15% al
9%
Se rimane in azienda:
• Tassazione separata con
aliquota minima: 23%
Se richiesto dal dipendende in
busta paga, Ipotesi Renzi.
• Tassazione ordinaria meno
conveniente
22. RENDIMENTO
• I rendimenti sono assoggettati ad una aliquota del
20%;
• Rispetto all’aliquota ordinaria del 26%;
• 0,10% per transazioni su azioni scambiate su
mercati regolamentati;
• 0,20% per le transazioni fuori mercato (OTC).
Fondo pensione
Vantaggi fiscali
Tassazione agevolata
CAPITAL GAIN
Esenzione
TOBIN TAX
• 0,20% senza alcune massimale.
Esenzione
BOLLO MONTI
Esenzione
Imposta successione
23. PRESTAZIONE
• La RENDITA o il CAPITALE SONO SOGGETTI
ALL'ALIQUOTA DEFINITIVA DEL 15% sui contributi dedotti,
dopo il quindicesimo anno, prevista riduzione 0.30% sino ad
uno sconto massimo del 6%: quindi con trentacinque anni di
partecipazione si paga il 9%;
• Il Tfr lasciato in Azienda è soggetto invece a tassazione
separata con aliquota minima del 23%; e se percepito in
busta paga a tassazione ordinaria;
• Sugli anticipi per motivi di salute il regime è analogo
(tassazione dal 15% al 9%), su quelli per altri motivi (es.
acquisto prima casa) l'aliquota è al 23%;
• Il riscatto per disoccupazione può arrivare al 50% dai 12 ai
48 mesi e superati i 48 mesi al 100% , con aliquota tra il
15% e il 9%.
Fondo pensione
Vantaggi fiscali
Tassazione
agevolata
24. PRESTAZIONE
• Le somme versate nel fondo
pensione possono essere pignorate
dall’Agente di Riscossione entro:
• un decimo per debiti fino a 2.500€;
• un settimo X debiti da 2.500€ a
5.000€;
• un quinto X debiti oltre i 5.000€.
Fondo pensione
Vantaggi fiscali
IMPIGNORABILITA’
Esenzione
IMPOSTA SUCCESSIONE
25. Con riferimento alla legge di stabilità 2014:
appare chiaro che l’anticipazione del TFR in busta paga non è una
operazione vantaggiosa per il lavoratore; la migliore soluzione
rimane il fondo pensione.
26. TFR in busta paga risulta fortemente penalizzato
27. Comparto
Azioni
Anni
mancanti
alla
pensione
Crescita
Sino al
100%
Oltre 15
Equilibrato
Max
60%
Oltre 10
Protetto
Max
45%
Oltre 7
Obbligazionario
Max
15%
Oltre 5
Garantito
Max
15%
minimo
garantito
2% annuo
Fino a 5
Scegliere il comparto ideale
«Life Cycle»
Adeguare il «rischio» all’età dell’aderente, riducendo
progressivamente l’esposizione azionaria del portafoglio
all’avvicinarsi dell’età pensionabile:
31. Fondo Pensione: Come funziona?
Diritti ante pensionamento
Prima della pensione complementare sono riconosciuti agli
iscritti alcuni diritti :
• Anticipazione
• Riscatto
• Trasferimento
32. Fondo Pensione: Anticipazioni.
Sintesi delle anticipazioni dopo la Riforma
Tipologia Quando Importo
Spese sanitarie Sempre Fino al 75%
Acquisto ed interventi di ristrutturazione
della prima casa di abitazione per se e i
propri figli.
Dopo 8 anni Fino al 75%
Ulteriori esigenze dell’iscritto Dopo 8 anni Fino al 30%
N.B. Deve rimanere almeno il 25% di quanto accumulato, considerando anche le
anticipazioni già fruite
33. Fondo Pensione: Riscatto Totale
Riscatto totale
Quando è esercitabile:
• stato di invalidità permanente che comporti inidoneità assoluta all’attività
lavorativa
•cessazione dell’attività lavorativa con conseguente in occupazione
superiore a 48 mesi
Misura del riscatto:
intera posizione individuale maturata
34. Fondo pensione:Riscatto Parziale
Riscatto parziale
Quando è esercitabile:
cessazione dell`attività di lavoro con conseguente in occupazione per un
periodo di tempo compreso fra i 12 e 48 mesi
Misura del riscatto 50% della posizione individuale maturata
35. Fondo Pensione: Riscatto per morte.
Quando è esercitabile:
• morte dell’iscritto prima che maturi il diritto alla prestazione pensionistica
Misura del riscatto:
• intera posizione individuale maturata
Beneficiari:
Riscatto per morte
Eredi o diversi beneficiari designati dall’aderente; in mancanza, la
posizione resta acquisita alla forma pensionistica.
Nel caso di forme individuali, la posizione è devoluta a finalità sociali .
36. Fondo Pensione: Trasferimento
Le tipologie:
Trasferimento
• Trasferimento volontario ( dopo due anni di permanenza )
I vantaggi:
• Il trasferimento è un’operazione “fiscalmente” neutrale, cioè non viene
tassato
• Continuità nel rapporto di previdenza complementare e dunque nella
costruzione della prestazione pensionistica
37. Le Prestazione Pensionistiche
Quando matura il diritto alla pensione complementare?
Quando si partecipa a forme di previdenza complementare da almeno
cinque anni e sono maturati i requisiti per l’accesso alle prestazioni di
1°pilastro.
Tipologie di prestazione
Ricorrendo questi presupposti che tipo di prestazione riceve in concreto l’iscritto?
La prestazione è erogata:
-in forma rendita (assegno pensionistico periodico)
- in forma di capitale (si riceve in tutto o in parte il capitale accumulato lungo
tutto il periodo di partecipazione al Fondo pensione).
La scelta tra rendita o in capitale non è del tutto libera ma è governata da regole
precise
38. La fase delle prestazioni
Prestazioni in forma di capitale
L’aderente, in ogni caso, ha diritto al capitale fino al 50% del montante
maturato e la restante parte è convertita in rendita.
L’aderente ha diritto a richiedere il 100% in capitale se convertendo il
70% del montante finale in rendita si ottiene una rendita annua inferiore
al 50% dell’assegno sociale (per il 2014 pari a € 5818,93 l’anno)
questa possibilità nella stragrande maggior parte dei casi non è
un’opzione ma la regola poiché è necessario versare
complessivamente importi importanti affinché si verifichi la condizione
su esposta.
Editor's Notes
AUDIO
Un sistema a ripartizione è in equilibrio quando il totale dei contributi versati è pari o superiore al totale delle pensioni erogate. Se questa situazione si presenta nel medio-lungo periodo, il sistema è sostenibile.
Se, al contrario, per lunghi periodi di tempo i contributi in entrata non sono sufficienti per pagare le pensioni in uscita, il sistema va in squilibrio e rischia di creare una crisi.