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L’uomo che non sapeva pregare Fátima Irene Pinto  Si racconta che un vecchio artista di un circo, dopo essere stato licenziato dal circo al quale aveva dedicato tutta la sua vita come prestigiatore, viaggiò senza meta, alla ricerca di qualcuno che gli desse impiego e riparo. Non era facile, dopotutto non aveva altre capacità, non era più giovane e nemmeno sapeva leggere e scrivere. Dopo molti mesi di vagabondaggio e ammalato, bussò alla porta di un Monastero, trovando la carità dei monaci che lo accolsero occupandosi di lui fino alla guarigione. Il suo incarico era di occuparsi del giardino,  ciò che lui imparò con qualche sforzo.
Tuttavia qualcosa lo angustiava. Osservando la routine dei monaci, i canti, le orazioni in latino, si sentiva triste per non poterli accompagnare.  Voleva anche pregare e cantare inni di lode a Dio della sua comprensione.  Ma come? Non aveva le parole giuste, si sentiva rude e indegno a entrare nella Cappella. Come poteva lui parlare del suo amore per Gesù, la cui immagine si staccava maestosa sullo sfondo del Santuario?
Un giorno, attese che tutti si raccogliessero, prese tutti i suoi attrezzi del circo, si avvicinò alla bella immagine del Maestro nella Cappella. Cominciò a fare l’unica cosa nella quale era bravissimo...  a loro volta, archi, palle, piatti e pugnali salivano e ritornavano nelle sue mani, con movimenti perfetti.
Egli sperava nel miracolo di vedere sul viso del Signore, un leggero segno che la sua preghiera – benchè fosse inusuale – era ascoltata. E fu persistente nei suoi giochi, come se cantasse la più bella canzone di lode, senza rendersi conto del tempo, né del sudore che già gli scorreva abbondante da tutto il suo viso.
I monaci, nel notare gli strani rumori che venivano dalla Cappella, si alzarono con attenzione credendo trattarsi di qualche malvivente. Tuttavia, quando arrivarono alla porta, restarono stupefatti davanti alla scena che gli si presentava. È che in questo esatto momento il Signore si inchinava e, con il manto, asciugava il sudore di quest’uomo semplice che non sapeva pregare, ma che tuttavia, pregava con tutte le forze del suo cuore! www.fatimairene.com Musica : zamfir - Air on a G string Traduzione italiana dal  portoghese-brasiliano: Nereo-Peg. Montaggio: [email_address] www.pranos.com.br   www.mensagensvirtuais.com.br

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Luomo che non sapeva pregare

  • 1. L’uomo che non sapeva pregare Fátima Irene Pinto Si racconta che un vecchio artista di un circo, dopo essere stato licenziato dal circo al quale aveva dedicato tutta la sua vita come prestigiatore, viaggiò senza meta, alla ricerca di qualcuno che gli desse impiego e riparo. Non era facile, dopotutto non aveva altre capacità, non era più giovane e nemmeno sapeva leggere e scrivere. Dopo molti mesi di vagabondaggio e ammalato, bussò alla porta di un Monastero, trovando la carità dei monaci che lo accolsero occupandosi di lui fino alla guarigione. Il suo incarico era di occuparsi del giardino, ciò che lui imparò con qualche sforzo.
  • 2. Tuttavia qualcosa lo angustiava. Osservando la routine dei monaci, i canti, le orazioni in latino, si sentiva triste per non poterli accompagnare. Voleva anche pregare e cantare inni di lode a Dio della sua comprensione. Ma come? Non aveva le parole giuste, si sentiva rude e indegno a entrare nella Cappella. Come poteva lui parlare del suo amore per Gesù, la cui immagine si staccava maestosa sullo sfondo del Santuario?
  • 3. Un giorno, attese che tutti si raccogliessero, prese tutti i suoi attrezzi del circo, si avvicinò alla bella immagine del Maestro nella Cappella. Cominciò a fare l’unica cosa nella quale era bravissimo... a loro volta, archi, palle, piatti e pugnali salivano e ritornavano nelle sue mani, con movimenti perfetti.
  • 4. Egli sperava nel miracolo di vedere sul viso del Signore, un leggero segno che la sua preghiera – benchè fosse inusuale – era ascoltata. E fu persistente nei suoi giochi, come se cantasse la più bella canzone di lode, senza rendersi conto del tempo, né del sudore che già gli scorreva abbondante da tutto il suo viso.
  • 5. I monaci, nel notare gli strani rumori che venivano dalla Cappella, si alzarono con attenzione credendo trattarsi di qualche malvivente. Tuttavia, quando arrivarono alla porta, restarono stupefatti davanti alla scena che gli si presentava. È che in questo esatto momento il Signore si inchinava e, con il manto, asciugava il sudore di quest’uomo semplice che non sapeva pregare, ma che tuttavia, pregava con tutte le forze del suo cuore! www.fatimairene.com Musica : zamfir - Air on a G string Traduzione italiana dal portoghese-brasiliano: Nereo-Peg. Montaggio: [email_address] www.pranos.com.br www.mensagensvirtuais.com.br