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Progetto di Territorio
Opportunità di sviluppo del Territorio di Varese
Draft Final Report
Advisory – Consulting
20 Giugno 2016
PwC
20 Giugno 2016
2
Analisi di territorio
Il presente documento è stato elaborato allo scopo di sviluppare analisi delle opportunità di sviluppo del
Territorio di Varese, negli ambiti di interesse legati al settore produttivo, turistico, trasporti e logistica,
ICT/Industria Digitale.
Il documento ha lo scopo di avviare un percorso di analisi tecnica, sociale ed economica del territorio
legato alla Provincia di Varese al fine di comprendere e individuare gli attuali elementi di competitività del
territorio, chiarire e quantificarne i bisogni e cogliere le opportunità attraverso una lettura - allargata alle
strategie nazionali, europee, e globali - dello scenario di cambiamento e trasformazione macro-economico.
Destinatari e finalità del documento
Il presente documento è rivolto alla società C.A.F. ARTSER S.r.l. per soli fini interni.
Il presente documento, è fornito assumendo che sarà utilizzato esclusivamente dai suddetti destinatari e per le
finalità sopraindicate. Non saranno accettate responsabilità per la distribuzione a soggetti diversi, salvo
preventivo consenso scritto di PwC Advisory S.p.A.. Ogni riproduzione, parziale o totale, da parte di altri
soggetti senza esplicita autorizzazione da parte di PwC S.p.A., è pertanto vietata.
PwC Advisory S.p.A. non si assume alcuna responsabilità per l'uso non consentito del materiale contenuto nel
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Si sottolinea che il lavoro svolto non rappresenta un audit né relativamente ai dati quantitativi riportati, né
all'esecuzione delle procedure citate. Di conseguenza, PwC Advisory S.p.A. non si assume nessuna
responsabilità e non esprime alcun giudizio relativamente all'accuratezza o alla completezza delle informazioni
contenute nel presente documento.
Il gruppo di lavoro non si assume alcuna responsabilità per l'aggiornamento delle informazioni contenute nel
presente documento successivamente alla data di emissione.
Oggetto
Circolazione del documento
Natura del lavoro svolto
Ringraziamenti
Dott. Mauro Colombo
Disclaimer
PwC 3
Analisi di territorio 20 Giugno 2016
Agenda
Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali1
Produzione & Manifattura2
Turismo3
Premessa
Contesto territoriale
Premessa
Nodi, reti, flussi
PwC
20 Giugno 2016
5
Analisi di territorio
Premessa
Elementi preliminari
Nodi, rete e flussi
 La programmazione e la progettazione di area
vasta è evoluta in senso sistemico, integrando
diverse dimensioni ed elementi - materiali e
immateriali - legati al contesto non solo
economico e infrastrutturale, ma anche sociale,
culturale e tecnologico del territorio.
 In questo contesto, cresce l’importanza per il
territorio di “fare rete”, sia attraverso
piattaforme di dialogo e concertazione,
sia attraverso sistemi di connessioni
intelligenti, per mettere a sistema le
opportunità legate ai flussi di persone,
dati/informazioni, merci, risorse
economiche. In questo ambito, l’insieme
integrato di interventi di sviluppo deve essere
posto a sistema, per cogliere sinergie e
complementarietà, anche al fine di ottenere un
effetto moltiplicativo delle risorse impiegate e
catalizzatore di creatività, innovatività,
nell’obiettivo di realizzare società intelligenti,
sostenibili e inclusive.
 Sulla struttura di rete del territorio – interna ed
esterna - e sul sistema di flussi ad essa
collegata, si consolidano le opportunità di
sviluppo. Rilevanti e determinanti le strategie, le
azioni di policy e le misure di programmazione –
a livello locale, nazionale, europeo e globale - che
hanno diretto impatto sulle direzioni, sulle
dimensioni e sulla continuità di tali flussi.
Obiettivi
Sulla base di quanto introdotto, l’obiettivo generale:
 analisi e comprensione del reale posizionamento
del Territorio di Varese, con riferimento alle
principali dimensioni economiche e sociali di
riferimento, rispetto al contesto nazionale ed
europeo;
 comprensione dei processi di cambiamento
attualmente in atto a livello nazionale, europeo e
globale, e degli impatti potenziali sul territorio
(trasformazioni nell’offerta di servizio e di
prodotto, domanda di servizi, ecc.);
 individuazione preliminare di un set di
opportunità, concepite a sistema, attraverso la
lettura di elementi di natura esogena, a favore del
tessuto produttivo, finalizzate a potenziare
l’offerta del territorio, promuovere adeguate
condizioni insediative ed industriali, stimolare i
processi innovativi.
Ambiti
Infrastrutture di Trasporto &
Infrastrutture Digitali
Produzione & Manifattura
Turismo
PwC
20 Giugno 2016
6
Analisi di territorio
Opportunità di
rete
Mercato
Infrastrutture di
trasporto
Infrastruttura
digitale
Produzione e
manifattura
Turismo
Accessibilità e connessione
Dati e
informazioni
Dati e
informazioni
Flussi e
reti
Flussi e
reti
Passeggeri
Merci
Passeggeri
Merci
Premessa
Nodi, rete e flussi a supporto di
produzione e turismo
 Il completamento dei progetti di infrastrutturazione,
siano essi collegati ai sistemi di trasporto (a
supporto della mobilità delle merci e dei
passeggeri), siano essi collegati alla rete digitale
(per il traffico dati) garantiscono immediate
opportunità di sviluppo per il sistema produttivo
manifatturiero e per il settore turistico
(entrambi con risultati positivi ed in crescita).
 Maggiore accessibilità e connessione (interna e
vs mercati internazionali) garantisce potenziale
domanda di mercato aggiuntiva (per qualità e
volumi), attraverso:
 avvicinamento e «visibilità» verso mercati
internazionali (traffico turistico in-coming);
 connessione maggiormente efficiente per
l’export (merci out-going).
Digitalizzazione e integrazione dei
sistemi e della programmazione
 Per sviluppare il settore produttivo e turistico
(importanti fattori di resilienza del territorio) è
necessario lavorare a percorsi di accompagnamento
focalizzati su sviluppo di piattaforme di
integrazione (informativa, collaborativa,
operativa, ecc.) e collaborazione.
 Manifattura 4.0, come anche Turismo Digitale,
rappresentano concrete opportunità di crescita e di
rafforzamento/consolidamento del programma di
sviluppo avviato sul territorio (anche con effetti di
breve periodo).
 Questo percorso non può prescindere da una
programmazione integrata del territorio che
coniughi punti di forza del tessuto produttivo
locale, con opportunità esogene collegate ai
flussi (merci, passeggeri, dati, ecc.).
Contesto territoriale
PwC
Analisi di territorio
8
20 Giugno 2016
Il territorio
lombardo e la sua
evoluzione
La popolazione
La Lombardia è la regione italiana con maggior peso
demografico, e la quinta regione europea per
numero di abitanti. Si prevede una crescita della
popolazione dovuta all’aumento della presenza degli
stranieri. Nel territorio di Varese risiede il 9% dei
lombardi.
La distribuzione nel territorio
La densità abitativa in Lombardia è concentrata attorno
a Milano, e nei capoluoghi, che restano generalmente
isolati.
L’area di Varese, assieme
a Como e Monza, è in
continuità con l’area
metropolitana di Milano.
Le previsioni non mostrano
sostanziali mutamenti
rispetto a tale assetto.
I flussi migratori
0
5
10
15
2011 2021 2031 2041 2051 2061
Popolazione residente in Lombardia
stranieri totale
10,0
10,9 11,5
2,2
3,0
1,1
10 milioni
Abitanti in Lombardia
VA
7%
CO
4%
SO
1%
MI
39%BG
11%
BS
14%
PV
5%
CR
4%
MN
5%
LC
2%
LO
2%
MB
6%
Gli stranieri sono distribuiti
prevalentemente tra la città
metropolitana di Milano, e le
province di Bergamo e
Brescia.
Nel territorio di Varese
risiedono circa 75 mila
stranieri, il 7% degli stranieri
nella regione.
Ripartizione degli
stranieri nella regione
1,1 milioni
Stranieri in Lombardia
Un contesto sempre
più internazionale
Contesto territoriale
12% 11% 11% 11% 11% 10%
9% 9% 9% 9%
7% 7%
5%
4% 4% 4% 3% 3% 3%
Italia
8%
Altre regioni
77%
Lombardia
23%
Distribuzione degli
stranieri
La Lombardia è la prima
regione italiana per
numero di stranieri, da sola
ne ospita circa il 23%.
È la seconda regione dopo
l’Emilia Romagna, se si
considera la percentuale sulla
popolazione, con l’11%, ben al
di sopra della media italiana
(8%).
Incidenza della presenza degli stranieri sulla popolazione
Rapporto tra gli stranieri residenti e popolazione residente
PwC
Analisi di territorio
9
20 Giugno 2016
5151
7465 7222 7002
5305
7510
5281 5306
3533
2271
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Saldo migratorio
Totale Estero Lombardia (altre province) Altre regioni italiane
L’effetto di Milano città metropolitana
Nonostante i molti trasferimenti verso Milano, il saldo
migratorio tra le due aree è positivo a favore di Varese,
ma l’attrattività della città metropolitana sta
portando ad una inversione di tendenza. Questa si è già
verificata se si considerano i trasferimenti di residenza
dei soli stranieri, che secondo gli ultimi dati disponibili
sono maggiori verso Milano.
Il territorio
varesino
La popolazione
Varese con 890 mila abitanti è la quarta provincia
lombarda dopo Milano, Bergamo e Brescia. La
popolazione si mantiene costante, con una leggerissima
crescita dovuta alla presenza degli stranieri (+3%
negli ultimi 4 anni).
890 mila
Residenti nel territorio di
Varese
75 mila
Stranieri nel territorio di
Varese
1315
2336
1937
1419
1044 1166
767
1089
700
281
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Saldo migratorio Varese – Milano**
Totale Italiani Stranieri
L’attrattività di Varese: le migrazioni
interne
Varese è un territorio attrattivo: dal 2005 il saldo
migratorio è sempre positivo. Ultimamente però lo
scarto tra iscritti e cancellati è sempre minore. In forte
aumento le migrazioni verso l’estero, di cui circa il
60% effettuate da italiani.
**Numero di trasferimenti di residenza da Milano a Varese al netto di quelli da Varese a Milano
Differenza tra il numero di iscritti e il numero di cancellati
18-39
anni
69%
40-64
anni
15%
>64 anni
16%
Saldo migratorio 2014 Sono i giovani adulti che
si muovono maggiormente.
Dei più di 2000
trasferimenti guadagnati da
Varese, il 69% è di persone
tra i 18 e i 39 anni, e l’84%
sono persone in età
lavorativa.
Le destinazioni
Estero
24%
Altre province
lombarde*
18%
Altra
regione
32%
Milano
CM
26%
Le destinazioni dei
trasferimenti
Più di un quarto delle
persone che abbandona
Varese si trasferisce a
Milano, città
metropolitana.
L’attrattività di
Varese e la crescita di
Milano
14.000
Trasferimenti a Varese nel
2014
11.800
Trasferimenti verso altri
territori nel 2014
*Province lombarde al netto di Varese e della città metropolitana di Milano
Contesto territoriale
PwC
20 Giugno 2016
10
Analisi di territorio
La mobilità La relazione con la città metropolitana
di Milano
Forte relazione di mobilità tra il territori di
Varese e la città Metropolitana di Milano
 È forte la connessione interprovinciale:
dopo Monza-Brianza, Varese è la seconda
area lombarda con il maggior numero di
spostamenti da/per la città
metropolitana di Milano.
 L’indice di mobilità dell’ex-provincia di
Varese è del 74%
 Le previsioni future prevedono, per la
Lombardia, una crescita degli
spostamenti, soprattutto legati alla
mobilità non sistematica.
 La crescita della mobilità non sistematica è
dovuta non solo a spostamenti nel tempo
libero, ma anche per motivi di lavoro.
 Infatti, se da un lato il telelavoro porta e
porterà ad una contrazione della domanda
di mobilità (spostamenti sistematici), si
arriverà ad una progressiva crescita degli
spostamenti occasionali
0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
BG BS CO CR LC LO MB MN PV SO VA
Spostamenti dalle ex-province verso Milano
Attrattori
Generatori
74%
Indice di mobilità
1,6 milioni
Spostamenti al giorno
Circa 126 mila
Spostamenti al giorno
verso la città
Metropolitana di
Milano
Contesto territoriale
PwC
Analisi di territorio
11
20 Giugno 2016
Lo sviluppo del
territorio
circostante
La città metropolitana
Milano sta sfruttando i benefici della legge Delrio per
pianificare e tracciare il suo sviluppo futuro.
Per una migliore gestione, il territorio è stato suddiviso
in 7 zone omogenee oltre al comune di Milano,
funzionali ad articolare meglio le attività sul territorio
ed a promuovere una sempre maggiore integrazione
dei servizi erogati con quelli dei comuni.
Le linee di sviluppo indicate nel piano strategico
triennale puntano alla semplificazione dei processi
e una catalizzazione della risorse, in una logica
multilivello.
Milano punta all’innovazione, alla
semplificazione e all’integrazione
Milano non vede la sua prosperità futura nella mera
produzione industriale, ma punta al settore
dell’innovazione, con lo sviluppo di start-up, del
manifatturiero avanzato, di fab-lab etc. supportando le
reti d’impresa e la sinergia di questo settore con quelli
più tradizionali, come il manifatturiero.
Milano vuole essere:
• Agile e performante, semplificando ed
efficientando i processi della PA, sburocratizzando e
investendo sulla digitalizzazione, per attrarre
investimenti, favorire la crescita e ridurre i costi;
• Creativa e innovativa, puntando sull’università,
sulla ricerca, e sulla sharing economy,
collegandola all’imprenditorialità per favorire la sua
attività e la generazione di nuova occupazione
qualificata;
• Attrattiva e aperta al mondo, mettendo in
connessione attori e territori, facendo rete per attratte
e trattenere risorse;
• Intelligente e sostenibile, operando in chiave di
sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per
essere sempre più resiliente;
• Veloce e integrata, migliorando l’accessibilità e
integrando i sistemi di trasporto, per garantire la
libertà di movimento come principio cardine della
cittadinanza metropolitana;
• Coesa e cooperante, investendo sulla gestione
integrata dei servizi dei Comuni, per garantire
standard prestazionali adeguati.
134
Comuni
3.208.509
Residenti
439.308
Stranieri residenti
2.016 ab/km2
Densità abitativa (2015)
1.575 km2
Estensione totale
14%
Percentuale di stranieri sui
residenti
13 milioni
di turisti 186 mila
universitari
Milano in cifre
… e Varese?
Milano città
metropolitana:
opportunità o minaccia?
3,04 3,08 3,18 3,20 3,21
1,24 1,26 1,32 1,34 1,35
2012 2013 2014 2015 2016
Popolazione
CM Comune
+1,4%
+2,1%
Contesto territoriale
PwC
Analisi di territorio
12
20 Giugno 2016
Le opportunità
del territorio
EXPO: un milione di opportunità
Alle porte di Varese ci sono un milione di metri
quadri infrastrutturati e ben collegati con il territorio
da sfruttare al meglio. Si vuole puntare alla ricerca e
all’innovazione, il futuro vede:
• L’area come motore per portare l’Italia a essere uno
dei leader mondiali nell’ambito delle tecnologie
umane e della long life;
• La creazione dello Human Technopole, un centro
di ricerca sui temi della salute e dell’invecchiamento,
le cui aree dovrebbero occupare un’area di circa 30
mila metri quadrati, gestito dall’Istituto Italiano di
Tecnologia (IIT) e dalle Università (Politecnico,
Bicocca, Statale) e diversi istituti di ricerca
fondazioni. Il progetto ha ricevuto forti critiche nel
campo ella ricerca, per il grande investimento
necessario (1,5 miliardi di fondi pubblici) e per la
direzione affidata all’IIT;
• Un’altra parte dell’area potrebbe essere coperta dal
campus universitario dell’Università Statale,
anche se il progetto è ora in stallo per via dei costi;
• Intanto il sito ha riaperto con un grande parco per
l’estate, Experience, con un’area dedicata allo sport,
una al relax con spiaggia artificiale, un «paradiso
degli animali», occupando una superficie di 193
metri quadri. L’idea è contemplare uno spazio
ricreativo nel futuro dell’area, aperta 24 ore, e non
solo abitata da aziende e laboratori.
Hub
tecnologico
Campus
universitario
Laboratori &
aziende
Il futuro di EXPO come
motore per l’innovazione e
la ricerca
Spazio
ricreativo
Contesto territoriale
PwC
Analisi di territorio
13
20 Giugno 2016
Messaggi chiave Varese, un luogo in cui vivere?
 Territorio varesino è storicamente un luogo
attrattivo, nel quale le persone amano vivere e
che richiama continuamente nuovi residenti.
 Tuttavia, il saldo migratorio, pur essendo
sempre positivo per il territorio, è in netta
decrescita. Vi è il rischio di una inversione di
tendenza, data anche dal potenziamento della
vicina città metropolitana.
 Lo sviluppo e il rafforzamento della città
metropolitana di Milano sta già inducendo degli
effetti sul territorio varesino.
La ricerca e l’innovazione come possibile
motore di crescita
 Lo sviluppo dei settori della ricerca e
dell’innovazione è già stato in altre città il
motore della crescita del territorio. Il costo
della mano d’opera dei paesi occidentali non
permette più che vi siano economie di
produzione, ma il modello di sviluppo si orienta
verso l’economia della conoscenza.
 Tutti i settori innovativi (hi-tec medico, le
biotecnologie, l’advanced manifacturing etc.) e i
settori della creatività (il design, l’ideazione del
prodotto, il marketing) danno un vantaggio
competitivo esclusivo e guidano la
prosperità dell’economia.
 In termini occupazionali, questo settore avrà
sempre quote marginali, ma porterà benessere
all’intera società, che sarà sempre più orientata
verso un’economia dei servizi.
 Milano si sta seguendo questo orientamento,
favorendo l’integrazione del settore
manifatturiero con quello dell’innovazione e della
creatività (cross innovation), promuovendo la
formazione, la ricerca e l’impiego delle nuove
tecnologie a favore dell’attività delle imprese.
 L’area di EXPO di sta configurando come un
polo orientato verso la ricerca e l’innovazione.
Lo sviluppo del polo tecnologico, assieme al
centro ricerche di Ispra, può essere il motore per
rendere il settore della ricerca e dell’innovazione
la vocazione di tutto il Nord Ovest
lombardo.
Contesto territoriale
Infrastrutture di Trasporto &
Infrastrutture Digitali
Posizione, accessibilità e connessione
PwC
20 Giugno 2016
15
Analisi di territorio
Trasporti & Infrastrutture
Infrastrutture di rete, logistiche
Territorio connesso (Rete Europea)
2 corridoi TEN-T
Reno – Alpi e Mediterraneo
Corridoi Europei
Sistema aeroportuale e intermodalità
Malpensa e Nodo Gallarate
Nodi di connessione internazionali
Integrazione e programmazione
Misure di connessione (fisica, informativa e operativa)
Last Mile & sostenibilità
Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
Accessibilità e capacità della rete
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
PwC
Analisi di territorio
16
20 Giugno 2016
Contesto:
inquadramento
preliminare
Posizionamento strategico e
connessione alla rete EU
 Il territorio di Varese si trova in posizione
geografica strategica, intermedia tra Milano (40
km a sud) e la Svizzera a nord.
 Il Territorio è interessato da due corridoi Core
Europei (TEN-T):
 Il corridoio Mediterraneo che collega la Penisola
Iberica con l’Ungheria ed il confine ucraino
 Il corridoio Reno-Alpi il Mare del Nord (Anversa,
Rotterdam e Amsterdam) e il porto di Genova.
Accessibilità e intermodalità
 European Gate: presenza sul territorio di un hub
intercontinentale (Malpensa dista 31 km dal centro
di Varese) a servizio del traffico passeggeri
intercontinentale e del traffico merci regionale.
 Nodo logistico intermodale di Gallarate (a
servizio della rete internazionale TEN-T), che
garantisce non solo connessione fisica, ma anche
operativa e informativa.
 Autostrada Pedemontana Lombarda -
Tangenziale Varese (Gazzada Morazzone – Vedano
Olona), con innovativo sistema di pedaggiamento
Free Flow (complessivamente 20 km di tangenziali
tra Como e Varese).
Indici di mobilità
 Circa 16 milioni di spostamenti giorno in Lombardia
(quasi 600 mila da e per territorio verso il territorio
regionale).
 Indice di mobilità al 74% (in crescita negli ultimi
2 anni).
 Il territorio di Varese fa registrare circa 1,6 milioni
di spostamenti giorno (in uscita e in ingresso).
 La quasi totalità del traffico merci viene
movimentato su gomma.
Reti
1
Nodi
2
Mobilità
3
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
PwC
Analisi di territorio
17
20 Giugno 2016
Caratteristiche principali del corridoio
Sul corridoio Reno – Alpi si registra una movimentazione di
circa 645 mln ton di merci e 220 mln di passeggeri.
Con riferimento al traffico da e per l’Italia, si registrano:
 14 mln ton di merci importate e 12,5 mln esportate
 4,9 mln di passeggeri in ingresso e in uscita
Traffico passeggeri nel 2010 [migliaia di passeggeri]
Belgio Svizzera Germania Francia Olanda Italia Outbound
Belgio 372 6.725 255 13.765 333 21.451
Svizzera 373 12.510 1.135 487 2.799 17.305
Germania 6.725 12.525 4.189 10.396 1.098 34.933
Francia 255 1.135 4.191 182 258 6.022
Olanda 13.763 485 10.393 181 444 25.266
Italia 350 2.801 1.102 258 422 4.934
Inbound 21.466 17.318 34.922 6.019 25.253 4.934
Flussi merci esistenti nel 2010 [ton x 1000]
Francia Olanda Belgio Germania Svizzera Italia Export
Francia 2.584 3.074 2.503 1.622 717 10.500
Olanda 2.089 62.052 4.495 4.495 2.076 75.207
Belgio 3.552 39.889 24.868 1.288 3.032 72.629
Germania 2.322 49.468 27.698 8.983 6.314 94.785
Svizzera 606 1.031 462 3.668 1.851 7.618
Italia 554 1.040 2.621 5.249 3.047 12.511
Import 9.122 94.013 95.907 139.516 19.435 13.991
1 Corridoio
Reno - Alpi
Merci
26, 5 mln
Milioni di tonnellate
importate ed esportate
(da e per l’Italia)
Passeggeri
4,9 mln
Passeggeri in ingresso e
uscita (verso e da Italia)
Infrastrutture di connessione
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
Agricoltura Alimenti Combustibile
solido
Prodotti
petroliferi
Minerali Metalli Materiali da
costruzione
Fertilizzanti Chimica Articoli
manifattura
Ferrovia Strade Fiumi e canali
Merci trasportate
43.500 kton
Articoli manifattura su
strada e ferro Nodo di Gallarate – Busto A.
Nodo logistico intermodale internazionale
Nodo di Malpensa
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
PwC
Analisi di territorio
18
20 Giugno 2016
Caratteristiche principali del corridoio
Sul corridoio Mediterraneo si registra una movimentazione
di circa 151,8 mln ton di merci e 128,9 mln di passeggeri.
Con riferimento al traffico da e per l’Italia, si registrano:
 75,0 mln ton di merci importate e 12,5 mln esportate
 61 mln di passeggeri in ingresso e in uscita
Freight international flows on the corridor’s market area for 2010 (1000 tons / year)
Spain France Italy Slovenia Croatia Hungary
S.E.
Europe
N.E.
Europe
W. Europe
Spain 19.278 7.584 152 88 393 252 1.807 11.561
France 30.588 758 130 588 1.182 136 499
Italy 5.853 7.425 9.016 4.104 1.772 8.747
Slovenia 3.919 7.396 846 5.608 15
Croatia 7.700 833 3.850 3.522
Hungary 483 - 151
S.E. Europe - 5.592
Passenger international flows in the corridor’s market area for 2010 (1000 passengers / year)
Spain France Italy Slovenia Croatia Hungary
Other S.E.
Europe E. Europe W. Europe
Spain 19.549 9.981 78 83 435 2.719 2.742 26.942
France 28.742 156 331 748 4.845 - 335
Italy 1.677 694 775 5.863 1.025 12.317
Slovenia 602 216 443 226 29
Croatia 65 476 187 2.363
Hungary 263 - 4.014
Road
129.623
85%
Rail
22.206
15%
Road
46.261
36%
Rail
3.001
2%
Air
79.659
62%
1 Corridoio
Mediterraneo
Merci
75, 0 mln
Milioni di tonnellate
importate ed esportate
(da e per l’Italia)
Passeggeri
61 mln
Passeggeri in ingresso e
uscita (verso e da Italia)
Infrastrutture di connessione
Nodo di Gallarate – Busto A.
Nodo logistico intermodale internazionale
Nodo di Malpensa
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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20 Giugno 2016
19
Analisi di territorio
1 Interventi
previsti sui
corridoi
Anversa/Rotterdam
Domodossola
Premosello
Arona
Sesto Calende
Novara
Ispra
Porto Valtravaglia
Luino
Gallarate
Busto Arsizio
Parabiago
Rho
Laveno
Pino Tronzano
Malpensa
Milano
75,5 mln €
Standard omogenei alle altre tratte del corridoio per la
continuità prestazionale, l’incremento delle performance
e l’aumento della capacità*
75,5 mln € Adeguamento del modulo di linea (750 m)
124 mln €
Adeguamento sagoma PC80
(PC 50 Gallarate-Rho)
24 mln € Implementazione ERTM/ETCS
Per l’aumento della capacità:
potenziamento Gallarate - Rho
728 mln €
3° binario Gallarate-Parabiago e
4° binario Parabiago - Rho
951,5 milioni €
di investimenti sui
corridoi merci
Tunnel del Gottardo
Inaugurazione il 1° Giugno e
operatività prevista per
Dicembre 2016, è il tunnel più
lungo al mondo (57 km).
Permetterà il transito di 220
convogli al giorno,
aumentando la capacità da 20
a 50 milioni di tonnellate, in
modo da recuperare parte della
merce che attualmente transita
dai porti del Nord Europa
-20% costo di trasporto
A seguito dell’apertura dei trafori
e dell’upgrading della rete agli
standard europei
Accessibilità
dell’aeroporto di Malpensa
250 mln € Nuovo collegamento ferroviario con Gallarate
Sempione Gottardo
Provincia di Varese
*L’adeguamento della sagoma e della lunghezza dei moduli agli standard europei (PC80 e 750 m)
permetterà il transito di treni merci con maggiori dimensioni e lunghezze (le autostrade viaggianti)
Apertura
1/06
Apertura
1/06
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Per i prossimi anni è stato finanziato un programma di interventi sulle linee ferroviarie nel territorio
varesino, con l’obiettivo di incrementare le merci trasportate su tale modalità, riducendo il costo del trasporto.
Grande incentivo è stato dato dall’apertura del traforo del Gottardo, che permetterà il transito di un maggior
numero di convogli.
Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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Analisi di territorio
20
20 Giugno 2016
2 Nodi:
Gallarate – Busto
Arsizio
Traffici
Nel territorio varesino, tra Gallarate e Busto Arsizio, vi
sono due piattaforme logistiche private, posizionate
sulla linea del Sempione.
 Traffico prevalente da/per l’Europa (quota di
traffico transalpino oltre il 90%);
 Vi è il principale nodo lombardo per
l’interscambio modale delle merci, collegato
giornalmente via ferro con Germania, Svizzera,
Olanda, Belgio, Spagna, Danimarca e Svezia. Dispone
di 4 moduli gru con 12 gru a portale e ha una capacità
di 30 coppie di treni al giorno. Superficie di 240.000
mq e 11 binari (lunghezza max 760 m). Registra 7
milioni di tonnellate/anno di inoltri/arrivi di merce.
 Il secondo nodo ha dimensioni più ridotte, con una
superficie di 70.000 mq e un magazzino di 5.000 mq,
dispone di due gru e 3 binari da 750 m.
Capacità
Traffico*
Treni/anno
*Dati di traffico al 2013 – Fonte: Stati generali della logistica del Nord Ovest
Capacità
Traffico*
TEU
879.375
582.000
11.833
19.300
Si stima che la logistica distributiva generi 300€/TEU di
valore aggiunto e 20€/TEU di utile. Le attività di
logistica a valore aggiunto generano 2.300€/TEU di
valore aggiunto e 200/TEU di utile.
L’indotto delle attività di logistica
879 mila TEU
Capacità dei nodi
Traffico annuale
12.000 Treni
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Nodi logistici
Milano
Sempione/Gottardo/Novara
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Analisi di territorio
21
20 Giugno 2016
2 Nodi:
Aeroporto di
MPX
Traffici (trend e localizzazione
domanda)
L’aeroporto di Malpensa fa registrare negli ultimi
anni un trend di crescita, spinto principalmente
dal traffico internazionale:
 Nel periodo 2009 ed il 2014, l’aeroporto di
Malpensa ha registrato una crescita del traffico
passeggeri del 1,5% medio annuo (+1,3 milioni di
passeggeri nel periodo). Nel 2015 si è registrato un
leggero calo (-1,2% rispetto all’anno precedente),
ma il tasso medio annuo degli ultimi tre anni resta
positivo (+1,8%)
 Nello specifico si è registrata una riduzione del
traffico domestico (-12%, - 0,3 mio pax),
controbilanciata da crescita del traffico
internazionale (+0,7%, -0,9 mio pax).
Programma di sviluppo futuro
 Entro l’estate 2016 sarà realizzato il
collegamento tra i due terminal T1-T2, al fine
di ridurre il traffico automobilistico e limitare
l’impatto ambientale (tratto lungo 3,4 km): linea a
doppio binario, nuova stazione ferroviaria
interrata a 4 binari, parcheggio multipiano di oltre
1.000 posti e collegamento pedonale coperto con il
Terminal 2.
 Entro la fine del 2017 è prevista la costruzione di
un nuovo polo logistico merci, la costruzione
di un nuovo Terminal centrale.
 Il progetto di realizzazione della terza pista, con
l’obiettivo di accogliere nel 2030 oltre 30 milioni
di passeggeri/anno è al momento «congelato»
dalla SEA.
Potenziamento e accessibilità
dell’aeroporto di Malpensa
114 mln €
Collegamento ferroviario terminal 1 e 2 e nuovo
terminal 2
90 mln € Nuovo polo logistico merci
18,418,717,8
201520142013
Traffico passeggeri a Malpensa
18,4 milioni
Traffico passeggeri
2015
+1,8%
CAGR 2013-15
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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Analisi di territorio
22
20 Giugno 2016
Scenari di
sviluppo
Corridoio Reno - Alpi Aeroporto di Malpensa
Corridoio Mediterraneo
Traffico Merci
Million
ton-km
Pa growth
(2010-2030
Baseline)
Pa growth
(2010-2030
Compliance)
Pa growth
(2030-2050
Baseline)
Pa growth
(2030-2050
Compliance)
Road 1,68% 1,53% 0,83% 0,83%
Rail 1,72% 2,23% 0,54% 0,56%
IWW 1,67% 1,74% 0,63% 0,64%
Traffico Merci
Total Market area 2010
2030 trend
(do-nothing)
2030 Corridor
implemented
Road 129.623 228.647 195.131
Rail 22.206 38.958 72.474
Total (no sea) 151.829 267.605 267.605
Rail share 14,6% 14,6% 27,1%
Traffico Passeggeri
Total Market area 2010
2030 trend (do-
nothing)
2030 Corridor
implemented
Road 46.261 63.539 61.125
Rail 3.001 4.061 10.011
Air 79.659 110.179 108.153
Total 128.921 177.779 179.289
Rail share 2,3% 2,3% 5,6%
Merci
+76% (in 20 anni)
Crescita traffico merci
(2030 vs 2010)
Passeggeri
+39% (in 20 anni)
Crescita traffico passeggeri
(2030 vs 2010)
Million
ton-km
Relative
growth
(2010-2030
Baseline)
Relative
growth
(2010-2030
Compliance)
Relative
growth
(2030-2050
Baseline)
Relative
growth
(2030-2050
Compliance)
Road 40% 36% 18% 18%
Rail 41% 55% 11% 12%
IWW 39% 41% 13% 14%
Merci
+40% (in 20 anni)
Crescita traffico merci su
strada (2030 vs 2010)
18,5
23,2
2015 2020
Traffico Passeggeri
460
660
2014 2020
Traffico Merce
Milioni di passeggeri 1.000 tonnellate
+5,0%
Traffico europeo
+6,7%
Traffico domestico
+8,0%
Traffico da vettori
low-cost
+1,2%
Traffico da vettori
full-service
+21,3%
Merci courier
Nei prossimi anni il traffico intercontinentale prevede
una continua progressiva evoluzione, già intrapresa nel
corso degli ultimi anni, con una crescita media annua
di 1,9 punti percentuali: nel dettaglio troviamo Nord
America 3%, Medio Oriente ed Africa 2%, Estremo
Oriente 1%. Importanti previsioni di crescita per il
traffico domestico (6,7%) ed europeo (5%).
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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Analisi di territorio
23
20 Giugno 2016
L’infrastruttura
digitale del
territorio
Focus Varese
La provincia di Varese tra le Lombarde è ottimamente
infrastrutturata. Rispetto al dato regionale le tecnologie
più performanti scontano un ritardo rispetto alla media
regionale.
Solamente 12 piccoli comuni tendenzialmente montani
(es. Golasecca, Marzio, Rancio Valcuvia) scontano ritardi
consistenti nell’infrastrutturazione.
Fonte: Elaborazione PwC su dati TIM, 2016
Lombardia
La Lombardia gode di un’infrastruttura digitale
all’avanguardia rispetto allo scenario nazionale.
È 2° in Italia per copertura ADSL2+, 3° per l’ADSL e
5° per VDSL
Per le reti mobili è 1° per copertura Hiperlan/Wimax
e 3G, 7° per il 4G.
100%
97%
26%
100%
80%
20%
Copertura ADSL (Fino a 7 Mbit/s)
Copertura ADSL2+ (Fino a 20
Mbit/s)
Copertura VDSL (fino a 50 Mbit/s)
Reti fisse
Lombardia Varese
100%
98%
75%
100%
100%
80%
Hiperlan/Wimax
HSDPA (3G mobile)
LTE (4G mobile)
Reti mobili
Lombardia Varese
In termini di dotazioni digitali, la Lombardia presenta
uno scenario migliore rispetto alla media nazionale
ma non rappresenta l’eccellenza.
67%
99%
88%
64%
96%
80%
Famiglie con PC Imprese con più
di 10 addetti che
utilizzano il PC
PC ogni 100
dipendenti
comunali
Famiglie con
connessione a
banda larga
Imprese con più
di 10 addetti con
connessione a
banda larga
Comuni con
connessione a
banda larga
Dotazione digitale in Lombardia
100%
Copertura ADSL
80%
Copertura ADSL2+
20%
Copertura VDSL
100%
Copertura Hiperlan
100%
Copertura 3G
80%
Copertura 4G
Reti mobili
Reti fisse
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
L’area varesina gode di
un’ottima base per lo
sviluppo digitale e
dell’innovazione
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Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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Analisi di territorio
24
20 Giugno 2016
Messaggi chiave Quadro tendenziale di sviluppo nel
medio periodo
 Il completamento dei progetti di
infrastrutturazione strategici (apertura dei trafori e
upgrade infrastruttura ferroviaria e aeroportuale)
porteranno una maggiore competitività del
sistema di trasporto territoriale, nello specifico:
 maggiore accessibilità e connessione ai mercati
internazionali a supporto del settore produttivo;
 maggiore disponibilità di capacità (incremento
«tracce» disponibili, riduzione progressiva tempi di
percorrenza/km, maggiore lunghezza treni);
 livello di servizio crescente, soprattutto per il
trasporto merci Import – Export (collegamenti
europei) grazie ad una progressiva crescita delle
performance della rete (affidabilità, puntualità, ecc).
 Il percorso di sviluppo sta evolvendo attraverso
azioni/interventi finalizzati a supportare/assecondare
la mobilità in modo sostenibile (attenzione alla
riduzione di emissioni e di fonti energetiche non
rinnovabili, al modal shift per alleggerire la rete
stradale, al potenziando l’infrastruttura ferroviaria).
 Resta centrale un percorso di programmazione e
investimento nel processo di connessione dell’
«ultimo miglio» (intermodalità gomma-ferro,
razionalizzazione ed efficientamento dei flussi, riduzione
dei tempi e dei costi del trasporti a supporto del tessuto
industriale).
 Risulta, inoltre, essenziale garantire Maggiore
competitività del sistema di trasporto attraverso una
progressiva integrazione tra i sistemi (soprattutto
fisico e informativo) a livello locale, regionale e
internazionale (soprattutto sistemi ITS).
Governance Territoriale
 Sono stati avviati tavoli di coordinamento intra-
territoriale per massimizzare le opportunità di
sviluppo sostenibile, nello specifico:
 sviluppo di accordi Italia-Svizzera (2014) per il
finanziamento di interventi per potenziamento del
corridoio Reno Alpi (120 milioni dalla Svizzera -
linea Luino - 40 milioni dell’Italia - linea Chiasso);
 costituzione della Cabina di Regia per la
Logistica del Nord Ovest, frutto della
collaborazione delle Regioni Lombardia, Piemonte e
Liguria, quale strumento di governance
sovraregionale per affrontare i problemi del settore
logistico e infrastrutturale.
 Risulta necessario consolidare il modello di
Governance, attraverso la messa a sistema delle
relazione e delle sinergie territoriali (flussi merci,
passeggeri e informativi) con i principali attori dei tavoli
sovra regionali.
Istituita attraverso un Protocollo di Intesa tra le Regioni Lombardia,
Piemonte e Liguria, individua le politiche di sviluppo settoriali, con
azioni su obiettivi prioritari comuni al tutto il sistema logistico del
nord-ovest. Vuole essere un sistema integrato per poter offrire al
mercato globale una riposta complessiva in modo da aumentare
l’attrattività dell’area.
Cabina di regia del Nord Ovest
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
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Analisi di territorio
25
20 Giugno 2016
Linee guida Attività di sviluppo (progetti, misure)
 L’obiettivo generale è lavorare al miglioramento della
catena logistica, in una logica di efficienza e
intermodalità/interoperabilità, anche a livello regionale
e locale, massimizzando le opportunità garantite dai
nuovi interventi infrastrutturali strategici;
In questo senso, il piano d’azione dovrebbe garantire:
 Lo sviluppo del Master Plan della Logistica e della
mobilità sostenibile delle merci (non sviluppato a
livello Regionale) nell’area territoriale integrata
(domanda di trasporto merci collegata al tessuto
produttivo specifico ed ai traffici esogeni, soluzioni –
soprattutto Last Mile - di offerta sostenibile, dimensione
del fabbisogno, ecc.);
 Connessione e integrazione della rete
informativa a supporto dell’efficientamento della
catena logistica (tempi e costi del trasporto): la
promozione dell’innovazione tecnologica e
dell’infomobilità (matching domanda-offerta) a
supporto dell’intermodalità e dell’uso razionale
dell’offerta complessiva di trasporto.
Azioni di governance e gestione
 Elemento essenziale del Piano di sviluppo è il
rafforzamento di forme di partenariato (per un più
diretto coinvolgimento di capitali privati) nella
creazione di nuove infrastrutture e servizi (soprattutto
su Last Mile) collegate all’area territoriale, sempre più
integrata: dimensionamento del fabbisogno
(localizzazione, dimensione economica ecc.) e analisi
degli impatti (sociale ed economici)
 Necessario, quindi, attivare azioni condivise (attraverso
il confronto con gli stakeholder di riferimento) con
l’obiettivo di strutturare un processo di
programmazione integrata:
 la posizione e i collegamenti con il tessuto
economico-produttivo (soprattutto legate a settore
Aero Cargo per le merci ad alto valore, i prodotti
“just in time») l’ampliamento del mercato “e-
commerce”);
 la capacità di fare sistema (aeroporti, nodi
intermodali, e nodi domanda).
Sostenibilità e connessione
dell’ultimo miglio
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Programmazione Integrata
Soprattutto per lo
sviluppo/supporto del settore
produttivo a domanda
potenzialmente internazionale, è
necessario avviare un percorso di
programmazione integrata
collegato a sistemi informativi
(flussi dati), servizio di trasporto
(flussi merci e passeggeri)
Last Mile (verso i corridoi)
Lo sviluppo dei corridoi
rappresenta un’opportunità
endogena (per l’indotto
produttivo) ed esogena (traffici
merci e pax esterni al territori).
 Necessario un piano di verifica
e dimensionamento delle
infrastrutture dell’ultimi miglio
(soprattutto trasporto su ferro)
Distretti logistici
Necessario avviare un percorso di
organizzazione tra gestore
dell’infrastrutture - operatori
logistici – e settore produttivo per
l’efficientamento delle
interconnessioni tra la rete, i nodi
di accesso e interscambio (porti,
interporti), con la identificazione
di distretti logistico - produttivi.
Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
Produzione & Manifattura
Tessuto, domanda e mercati
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20 Giugno 2016
27
Analisi di territorio
Produzione & manifattura
(Solido) tessuto produttivo
9 miliardi
Valore dell’export nel 2014
(Solida) domanda internazionale
+30% in 5 anni
Crescita del valore delle esportazioni
Export in crescita
Ritorno sugli investimenti in 2 anni
55% di un campione di aziende intervistate
Nuove opportunità legate alla digitalizzazione
Produzione & manifattura
>62 mila imprese
Imprese attive nel territorio
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Analisi di territorio
28
20 Giugno 2016
Contesto Mercati (solida domanda internazionale)
 La percentuale di export di produzioni specializzate e
high-tech (2013) colloca la provincia di Varese al
60,5%, al di sopra della media lombarda (46,1%) e
nazionale (42%);
 Le esportazioni del territorio di Varese hanno una
distribuzione a livello globale molto estesa
(circa il 50% dei prodotti è diretto in Europa).
Tessuto produttivo a forte vocazione
manifatturiera
Principali caratteristiche del tessuto produttivo:
 importante numero di imprese e valore della
produzione: più di 62.000 imprese attive nella
provincia di Varese a fine 2014 (7,6% del totale delle
attive lombarde e l’1,2% del totale Italia);
 sensibile concentrazione industriale nel
territorio (densità di 51,7 ogni kmq, contro le 34,1 in
Lombardia e le 17,1 in Italia);
 tessuto imprenditoriale costituito da aziende di
piccole dimensioni, il 94% sono microimprese
(fino a 9 addetti) e occupano il 46% degli addetti;
 Forte presenza d’imprese artigiane (22.215, il
35,8% sul totale), superiore al dato nazionale
(26,6%).
Export
 Il Territorio esporta merci per un valore che supera i
9 miliardi l’anno, con una bilancia commerciale
sempre positiva;
 Oltre il 30% del fatturato delle industrie
manifatturiere del territorio proviene dalla vendita
di beni all’estero;
 Produzioni ad alto contenuto tecnologico spingono
l’export (quota del 63% - il primato in Lombardia):
aeromobili e veicoli spaziali (18% sul totale dei
beni esportati dal territorio), e articoli in materie
plastiche e altre macchine per impieghi speciali.
62.132
Imprese attive nella
provincia (2014)
Imprese
22 Mld
Valore della produzione
(Mld di euro)
Produzione
51,7
Numero imprese per
kmq (2014)
Densità
Esportazioni
Dato provinciale (2014)
altri
prodotti
3%
chimico-
farmaceutic
o
10% gomma-
plastica altri
materiali
9%
tessile-
pelle-
abbigliamen
to
9%
apparecchi
elettrici ed
elettronici
12%
macchinari
21%
metallurgua
e prodotti in
metallo
9%
mezzi di
trasporto
21%
alimentari-
legno carta-
mobili
6%
Distribuzione delle esportazioni
Esportazioni della provincia di Varese per area geografica
Aree geografiche Valori [milioni di €]
UE 28 5.126
EU non UE 1.073
Africa sett 385
Africa altri 168
America sett 611
America lat 359
Medio Oriente 837
Asia centrale 164
Asia orientale 1.040
Oceania e altro 111
Totale complessivo 9.874
5.045 5.143 5.110
4.945 5.107
5.514
5.773
6.043
5.810
4.754
5.530
6.507
5.890
5.573
5.896
6.565
6.294 6.411
6.844
7.074
7.755
8.558
9.204
6.565
7.726
8.792
9.345
9.962 9.864 9.874
2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014
Import
Export
# 2
Posizionamento Lombardia
(vocazione manifatturiera)
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
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20 Giugno 2016
29
Analisi di territorio Fonte: PwC Strategy
Dalla pianificazione
all’attuazione
L’Industria 4.0 è entrata nel pieno della
fase di attuazione e rappresenta una
realtà operativa a livello globale.
Gli investimenti, che definiscono un
fabbisogno consistente, e talvolta ambizioso
a livello globale, sono stati già avviati.
I ritorni attesi sul mercato vengono
qualificati dall’industria come rilevanti e
rapidi.
Integrazione verticale della
catena del valore
Industry 4.0 Grande concentrazione di aziende
innovative
 La Lombardia presenta una importante
concentrazione di aziende manifatturiere
(dalla fabbricazione di prodotti –
soprattutto metallo - , alla
fabbricazione di macchinari, ecc.).
 L’Italia, spinta principalmente dalla
Lombardia, è al secondo posto in
Europa per numero di aziende che
sviluppano innovazione di prodotto e
di processo.
Integrazione orizzontale della
catena del valore
Modelli di business, prodotti e
servizi digitali
Sviluppo prodotti e ingegneria
«Accesso» ai clienti, canali di
vendita e marketing
Fabbrica
digitale
E2E
gestione
del ciclo di
vita dle
prodotto
Automazio
ne delle
macchine
Gestione digitale
della logistica e
dei trasporti
Digital sourcing
Manifatturadigitale
Coordinazioneecontrollo
Modellazione
digitale.
Modelli &
simulazione
Collaborazione
digitale nella
ricerca e nello
sviluppo
Infrastruttura di
rete
Cyber security &
digital trust
Ingegneria
digitale
Integrazione
verticale delle
operations
Integrazione
orizzontale della
catena del valore
Luogo di
lavoro
digitale
MES
Smart
maintenance &
service
Vendite digitali &
marketing
Agile IT
Gestione digitale
della relazione con il
cliente
Manutenzione
predittiva
E-finance/
controlling
Risorse
umane
digitali
Condivisione
interna delle
conoscenze
Agile IT
Advanced
asset
mgmt.
Omni-channel
commerce
Portali self
service
Sistema di
tariffazione dinamico
Pagamenti on line
Ingegneria
digitale integrata
Logistica smart
site
@
Centro di
controllo della
catena di offerta
E2E
pianificazione
della domanda e
dell’offerta
Augmented
reality solutions
Vendite
personalizzate e
servizi di marketing
Organizzazione e
cultura digitale
Enabler
Nuovi modelli
digitali di
business
Total platform
management
Digital hardware
optimisation and
uptime guarantee
Big data analytics
& performance
management
Pay-per-use-
model
Elementi caratterizzanti
Elementi rilevanti collegati al
processo di cambiamento
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
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20 Giugno 2016
30
Analisi di territorio
Fonte: PwC Strategy
Flessibilità al cambiamento e
qualità
 Nei prossimi 5 anni si registra un
fortissima propensione alla
digitalizzazione e integrazione
all’interno del settore produttivo italiano;
• Lo stimolo globale offre opportunità di
crescita, soprattutto nei settori produttivi
del territorio, ad alto contenuto tecnologico,
che spingono l’export:
 Industria manifatturiere (9.143 aziende
attive nel 2015)
 Industria meccanica in generale e
Aerospace & Denfence (primo posto tra
le province italiane per numero di
addetti in questo settore)
Industry 4.0:
Opportunità digitale
Imprese digitali in Italia
Produzione & manifattura
+29% (in 5 anni)
Aziende che intendono in vestire nel processo
di integrazione (orizzontale)
Catena del valore orizzontale
+25% (in 5 anni)
Catena del valore verticale
Integrazione della catena del valore (in
senso orizzontale)
27%
56%
Oggi In 5 anni
40%
65%
Oggi In 5 anni
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Aziende che intendono in vestire nel processo
di integrazione (verticale)
Oggi --> 27%
Percentuale di aziende intervistate che
dichiarano/prevedono un alto livello di digitalizzazione
In 5 anni --> 59%
Integrazione della catena del valore (in
senso verticale)+33% (in 5 anni)
Modelli di business, servizi e
prodotti digitali
Aziende che intendono in vestire nel processo
di digitalizzazione
Ostacoli collegati al processo di
cambiamento per le piccole imprese e
le imprese artigiane
Costi collegati ad attività di Ricerca e
Sviluppo strutturata relativamente
importanti
Maggiori difficoltà nella comprensione
dei trend tecnologici (con rischio di
investimenti poco efficaci)
Maggiore difficoltà nell’aggiornamento
tecnico che porta a debolezza nel know-
how specialistico
Cultura «manageriale» poco propensa
all’innovazione (più vocalizzata sul
processo produttivo o prodotto)
Maggiori difficoltà per investimenti in
innovazione (maggiormente orientati al
business-as-usual)
Difficoltà ad accedere a strumenti e
misure di supporto (da Enti pubblici)
per problemi informativi
Pianificazione e programmazione integrata
Ingegneria digitale
Piattaforme gestionali
Data analytics e controllo qualità
Manutenzione predittiva
Manifattura digitale
Configure-to-Order
Elementi rilevanti collegati al
processo di cambiamento
PwC
20 Giugno 2016
31
Analisi di territorio
Fonte: PwC Strategy& Global Industry 4.0 Survey 2016
Efficacia derivante da una crescita
attesa dei ricavi
Gran parte dell’industria a livello globale (l’85% di
un panel di aziende intervistate*) prevede una
significativa crescita dei ricavi (circa il 3% per
anno) attraverso il processo di digitalizzazione.
+2,9%
Global Revenue gains
(median - per annum)
Ricavi
+4,1%
Global Efficiency gains
(median - per annum)
Efficienza
+5,0%
Global Investment
(median - per annum)
Investimenti
Crescita di efficienza e riduzione
dei costi
Contestualmente alla crescita dei ricavi, l’industria a
livello globale stima una riduzione dei costi di
circa il 4% annuo fino al 2020.
Le imprese che hanno avviato con anticipo processo
di digitalizzazione e integrazione si fanno registrare
un vantaggio competitivo significativo all’interno
dello scenario competitivo globale.
L’industria globale sta investendo
significativamente nel processo di digitalizzazione
della catena del valore, come anche nell’offerta
digitale (circa +5% di investimento per anno).
(*) 2.000 aziende distribuite in 26 paesi a livello globale; (**) 102 aziende distribuite in Italia
«Aree digitali»
Existing product portfolio
New product portfolio
Big data analytics
Produzione & manifattura
4,1%
3,7%
3,7%
4,1%
3,7%
3,7%
4,1%
3,6%
4,2%
4,4%
Media pesata
Aerospaziale/Difesa
Chimica
Ingegneria e costruzioni
Carta e imballaggi
Metalli
Industria manifatturiera
Trasporti e logistica
Elettronica
Automotive
Crescita dell'efficienza
[annuale su 5 anni]
3,6%
3,7%
3,9%
3,4%
4,2%
3,2%
3,6%
3,2%
3,7%
3,9%
Media pesata
Aerospaziale/Difesa
Chimica
Ingegneria e costruzioni
Carta e imballaggi
Metalli
Industria manifatturiera
Trasporti e logistica
Elettronica
Automotive
Riduzione dei costi
[annuale su 5 anni]
Crescita
efficienza
Riduzione
costi
27%
19%
3%
16%
23%
12%
25%
10%
8%
22%
27%
7%
14%
14%
16%
27%
24%
5%
Crescita
ricavi
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
0%
1 al 10%
11 al 20%
21 al 30%
31 al 50%
> del 50%
Industry 4.0:
Manifattura
digitale
Performance previste per l’industria
italiana
Gran parte dell’industria italiana
(complessivamente oltre l’80% di un panel di
aziende intervistate**) stima una crescita dei
ricavi nel prossimo quinquennio, attraverso il
processo di digitalizzazione e/o integrazione
(verticale e/o orizzontale).
Risultati più significativi si registrano per le
aspettative di riduzione dei costi e crescita di
efficienza; nello specifico la quasi totalità
dell’industria prevede nel prossimo quinquennio:
• crescita di efficienza (97% del campione di
aziende intervistate);
• Riduzione dei costi (92% del campione di
aziende intervistate).
PwC
Analisi di territorio
32
20 Giugno 2016
11
10,4
8,3
2,3
3,1
3,2
3
8,9
1,7
2,9
2,4
1,2
1
0,6
Cina
Giappone
Germania
Italia
Sud Corea
USA
Taiwan
Macchine a asportazione Macchine a deforrmazione
19,9
12,1
11,2
4,7
4,3
4,2
3,6
Maggiori produttori mondiali di macchine utensili
Contenuto di servizio
TCO + Produttività vs Costo di Acquisto
Innovazione Macchina & Ciclo di Sostituzione
Problem Solving
Scala per intensità R&D & copertura Geo
Modularizzazione & Standardizzazione
Gestione della catena del Valore
Go-to-market
Fattori Critici di Successo nel confronto Italia - Germania
Co-engineering e co-design con i clienti
Analisi dei bisogni del cliente
Provider di Soluzioni chiavi-in mano
Offerta di servizi: pre-sales, sales e post-sales
Total Cost Ownership vs Prezzo di Acquisto
Ruolo del Buyer e della Forza Vendita del produttore
Gestione dei driver di domanda:
Sostituzione e Nuove Instrallazioni
Investimento su rete Sales nei Paesi chiave
Investimento selettivo in presenza diretta
Economie di scala per investimenti nelle nuove tecnologie
(R&D Intensity) e per la copertura geografica dei mercati
chiave
Modularizzazione delle macchine e la standardizzazione dei
componenti. Soluzioni tailor made
Integrazione nella catena del Valore per competenze
distintive e valore aggiunto: «make» e «buy»
2015 - €B
Le macchine per
Tecnologia Non
Convenzionale, sono
quelle non a diretto
contatto con il metallo,
utilizzate per asportare e
deformare la materia,
solitamente considerate
all’interno delle
comparto «macchine ad
asportazione». Nel 2014
in Italia sono state il
4,6% della produzione.
Produzione di macchine utensili in Italia
€B -
Mercato globale delle Macchine Utensili tradizionali e confronto Italia - Germania
Nel 2015 sono state prodotte macchine da asportazione per €49,2b e macchine a deformazione per €22,3b
(con una crescita media rispettivamente del 3,9% e del 6,9% annuo). La Germania e l’Italia sono esportatori
netti e i primi due produttori europei (il 3° e il 4° mondiali), dopo Cina e Giappone.
Macchine TNC
€ 71,58 miliardi
Produzione mondiale di
macchine utensili nel 2015
69%
Del consumo mondiale nel 2015
Macchine a
Asportazione
3,9%
CAGR 13-15
Macchine a
Deformazione
31%
Del consumo mondiale 2015
6,9%
CAGR 13-15
2013 2014 2015
Produzione Deformazione
Produzione Asportazione
Esportazione totale
2
2
4
2,2
2,1
4,3
4,7
2,4
2,3
3,2 3,1 3,2
CAGR 13-15
8,3%
0,1%
10,1%
6,5%
Produzione & manifattura Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Focus: Macchine
utensili
PwC
Analisi di territorio
33
20 Giugno 2016
Focus Macchine
additive
Il mercato globale Gli scenari futuri
Le previsioni vedono il settore in forte crescita, con un
CAGR 2016-2020 previsto di circa 30-35%.
Il mercato statunitense
Negli USA la gran parte delle aziende dispone di
macchine additive: il 59% delle aziende con meno di
500 impiegati e il 75% delle grandi aziende. Solo il
15% delle piccole aziende e il 2% delle grandi
aziende non ha in programma di acquistarne in
futuro.
Il mercato italiano
Il mercato italiano delle aziende produttrici di
macchine additive è costituito principalmente da
PMI, gran parte delle quali con un fatturato
inferiore al milione di euro.
Molte sono startup nate negli ultimi anni.
63%
13%
3%
17%
3% 1%
USA
Europa
Cina
Israele
Giappone
Altro
73%
13%
3%
2%
9%
USA
Germania
Irlanda
Cina
altro
Market share
Produzione
Consumo 7.000
12.500
21.000
2016 2018 2020
59% 75%
26%
23%
15% 2%
Aziende con meno di
500 impiegati
Aziende con più di
500 impiegati
Non pensano di
acquistarne
Le acquisteranno nel
prossimo futuro
Dispongono di
stampanti 3D
Fonte: Report PwC su analisi del mercato statunitense
€ 5,2 miliardi
Produzione mondiale di
stampanti 3D nel 2015
Europa 13%
Del consumo mondiale nel 2013
30%
CAGR 13-15
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
Mercato globale delle Macchine Additive
Nel 2015 la produzione mondiale di macchine additive si è attestata sui €5,2b (con una crescita media
rispettivamente del 30% annuo). Gli stati uniti sono a saldamente per esportazione, seguiti dalla Germania.
PwC
Analisi di territorio
34
20 Giugno 2016
Focus Macchine:
confronto utensili
e additive
Macchine utensili
 Costante crescita del mercato (CAGR compresi tra il
4% e il 7%).
 L’Italia riveste un ruolo di primo piano nel mercato
mondiale della produzione di macchine utensili (4°
Paese esportatore).
 Il mercato italiano è caratterizzato da una forte
propensione di aziende piccole (fatturato inferiore a
€50m) e medie (fatturato da €50m a €200m), con
elevata qualità dell’offerta.
 La distribuzione geografica è coerente con il sistema
produttivo italiano: la quasi totalità delle imprese si
trova nelle regioni del nord, il 41,5% in Lombardia,
che produce il 36% del fatturato.
Macchine additive
 Il mercato globale della produzione di macchine
additive (stampanti 3d) è in forte espansione (il
CAGR si attesta saldamente introno al 30%).
 l’Italia, in questa fase di crescita, sembra perdere
competitività e non ricopre un ruolo di primo piano.
 Gli Stati Uniti (meno performanti nel mercato delle
macchie utensili) coprono il 73% del mercato (per
produzione e per istallazione di macchine).
 I fattori critici di successo che penalizzano l’Italia nel
confronto competitivo (contenuto di servizio,
copertura geografica, economie di scala per R&D, go-
to-market) acquisiscono maggiore significatività nel
mercato della produzione delle macchine additive.
 Circa il 50% della produzione mondiale è dovuta ai
servizi accessori (manutenzione, training, consulenza,
pubblicazioni etc.), elemento che vede l’Italia
storicamente poco performante.
Criticità
• Difficoltà ad accedere al credito bancario, per le
aziende piccole con poche garanzie. Stanno nascendo
canali alternativi di finanziamento;
• Il contesto industriale italiano presenta grande
varietà di attività, che ostacola la allocazione dei
finanziamenti sull’ Industria 4.0 e,
conseguentemente, il suo sviluppo.
• Il contenuto di servizio dell’offerta italiana è
spesso scarso: non sono diffusi servizi pre sales (co-
desing, TCO, application engineering), sales
(finanziamento, buyback usato, software) e post sales
( supporto su linea/stabilimento del cliente, ricambi,
contratti di manutenzione).
• Carenza di investimenti sulla rete sales e after
sales nei Paesi chiave.
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
PwC
Analisi di territorio
35
20 Giugno 2016
21
12
10
9
11
11
10
4
7
4
36
27
20
18
16
15
12
17
12
13
Mancanza di standard, norme e certificazione
sul digitale
Preoccupazione sulla perdita di controllo della
proprietà intellettuale dell'impresa
Guida del top management
Talento insufficiente
Richiesta di investimenti elevati
Mancanza di una chiara visione delle attività
digitali e del supporto/guida dal management
Questioni irrisolte sulla sicurezza dei dati e sulla
privacy dei dati esterni
Lenta costruzione delle infrastrutture
tecnologiche di base
Benefici economici e investimenti digitali poco
chiari
Mancanza di cultura digitale ed esercizio
Persone e gestione del cambiamento
… non tecnologia
 L’Industria 4.0 porterà dei forti cambiamenti
nei modelli di business tradizionali. Tuttavia, per
un efficace processo di attuazione, le imprese devono
sviluppare una forte «cultura digitale» ed essere
guidate nei cambiamenti da un chiaro indirizzo
«verso» il Cliente.
 Non è la tecnologia – o l’abilità nell’utilizzo della
tecnologia - o l’analisi dei dati che impedisce lo
sviluppo dell’Industria 4.0, ma la mancanza di una
cultura digitale e di competenze delle risorse
umane.
Focalizzazione sul Cliente e
internazionalizzazione
 Apertura verso l’estero significa esportazioni, ma
anche internazionalizzazione delle imprese
locali, che possono contare sul supporto specialistico
fornito dalla rete di istituzioni e associazioni.
 I clienti sono al centro del cambiamento della
catena del valore, del prodotti e/o del servizio.
L’Industria 4.0 farà crescere le opportunità
consolidare e migliorare le relazioni con i Clienti,
anche attraverso un più intenso confronto. Le
imprese potranno registrare performance migliorative
se disporranno di piattaforme di analisi per
«studiare» accessi e abitudini dei clienti, e
rivedere, migliorare e innovare la loro offerta di
servizio o prodotto.
 Sia i mercati già sviluppati che quelli in via di
sviluppo potranno migliorare le performance (in
termini sia di efficacia che di efficienza) attraverso il
percorso di «cambiamento 4.0». Le aspettative locali
sono molto diverse tra loro anche all’interno dello
stesso sistema produttivo.
 Le imprese leader non sono (in tutte le situazioni)
le stesse del passato.
 Big Investments with big impact: il 55% delle
aziende stima una crescita del 5% per anno con un
ritorno sull’investimento raggiungibile in 2 anni.
Messaggi chiave
La digitalizzazione
non riguarda la
tecnologia, ma le
competenze delle
risorse e la gestione
della
trasformazione
57
39
30
27
27
26
22
21
19
17
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Fonte: PwC Strategy& Global Industry 4.0 Survey 2016(*) 2.000 aziende distribuite in 26 paesi a livello globale; (**) 102 aziende distribuite in Italia
Fattori Critici di Successo per lo sviluppo della Industria 4.0
Produzione & manifattura
PwC
Analisi di territorio
36
20 Giugno 2016
Identificazione di una strategia integrata
per lo sviluppo
Una efficace strategia integrata per lo sviluppo deve
ricomprendere i seguenti elementi:
 mappare la presenza e la caratteristica di
differenti strategie collegate all’ambito di
riferimento: verificale il livelli di maturità delle scelte,
verificare la coerenza degli obiettivi identificare le
differenti priorità di intervento nel processo di
digitalizzazione;
 identificare progetti pilota e/o buone prassi e
verificare processi di scalabilità e/o replicabilità
delle soluzioni a supporto del tessuto industriale
(soprattutto collegato alle PMI e imprese artigiane):
identificare elementi a valore aggiunto sui differenti
modelli di business;
 identificare e costruire reti e relazioni tra gli
stakeholder (all’interno dell’ecosistema di
riferimento): partnership tecnologiche, verticali (ad
esempio, supply chain) e/o orizzontali (ad esempio di
settore);
 valutare la possibilità di costruire programmi di
sviluppo sinergici che raccolgano un panel di
progetti coerenti per obiettivo, tecnologia in uso e/o
risultati attesi, ecc. e che garantiscono profili di
rischio complessivamente gestibili;
 identificare gli effetti (impatti attesi economici e
tecnologici) del programma, valorizzando il profilo di
rischio dell’operazione nel suo complesso.
Costruire strumenti e misure di supporto
per lo sviluppo
Per supportare il settore produttivo nel processo di
investimento e cambiamento, è necessario lavorare a
percorsi di accompagnamento focalizzati su:
 sviluppo di Piattaforme Integrate di
collaborazione, che possano rispondere alle
esigenze specifiche e/o fabbisogni delle aziende
artigiane e PMI, in particolare:
 necessità informative: soprattutto
sull’aggiornamento rispetto ai contenuti e alle
opportunità riferite all’ambito della Manifattura
4.0;
 necessità formative, collegate all’apprendimento
(e alla messa) in opera dei nuovi modelli di
business e al supporto nel processo di
cambiamento interno;
 supporto nella identificazione e nello sviluppo
delle soluzioni (tecniche, gestionali, operative,
compliance legale, ecc.);
 supporto nel processi di cambiamento
(soprattutto collegato al change management).
 Identificazione e sviluppo di forme di supporto
(Bundling, strumenti di garanzia) e finanziamento
(Misure di incentivo, fondi, ecc.) alternative rispetto
alle soluzioni standard offerte dal mercato che
considerino elementi di specificità a supporto delle
PMI e delle imprese avviate (aleatorietà della
domanda sul singolo progetto, time-frame di progetto
contenuti, rischio tecnologico, ecc.).
Linee guida
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
Turismo
Flusso internazionale e livello di servizio
PwC
20 Giugno 2016
38
Analisi di territorio
Turismo
Infrastrutture di rete, logistiche
Territorio connesso e accessibile
+31%in 5 anni
Crescita degli arrivi internazionali sul territorio (2014 vs 2009)
Turismo internazionale
+16% in 5 anni
Crescita dei posti letto (2014 vs 209)
Approccio industriale di settore
Turismo
Hub internazionale
Scalo aeroportuale di Milano Malpensa
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
PwC
Analisi di territorio
39
20 Giugno 2016
Il turismo in
Italia: domanda
potenziale
La presenza turistica in Italia
L’Italia è al 5° posto tra le destinazioni del turismo
internazionale, con 56,3 milioni di arrivi (trend in
crescita negli ultimi anni). La maggior parte dei turisti
arriva da altri Paesi europei (51%), spinto
principalmente da turismo tedesco (20%),.
Permanenza e costo medio del viaggio
Spesa dei viaggiatori in Italia
La spesa del traffico straniero in Italia è circa 3 volte la
spesa del traffico nazionale.
Focus sulle regioni
La Lombardia è la seconda regione per arrivi e per spesa
dei turisti stranieri in Italia.
51%
23%
16%
5% 5%
Europa
Asia e Pacifico
America
Africa
Medio Oriente
41,8 47,5 48,7 50,3 51,6 56,3
165,2
176,5 180,6 184,8 186,8
202,0
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Arrivi Presenze
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
Vacanze Lavoro Studio Shopping Viaggi di
nozze
Motivi
religiosi
Altro
Spesa dei viaggiatori in Italia per motivo di viaggio
Italiani Stranieri
2015 - Milioni di €
6,4
7,5
6,7
5,6
7,3
7,9
6,5
6,9
9,3
6,6
Francia
Germania
Regno
Unito
Spagna
Svizzera
Russia
Paesi
Scandinavi
Media
Europa
Americhe
Asia e
Pacifico
727
852
761
636
829
897
738
784
1056
750
Durata Costo
gg € I turisti americani
effettuano viaggi in
Italia con una maggiore
permanenza media,
seguiti da Russia,
Germania e Svizzera.
0
2
4
6
8
10
12
0
1
2
3
4
5
6
7
Spesa degli stranieri
Miliardi di €
Arrivi stranieri
Milioni di pax
Turismo Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Italia: # 5
Posizione dell’Italia per
destinazioni del turismo
internazionale
56,3 milioni
Arrivi in Italia negli
ultimi anni
+22%
Crescita 2010-2015
PwC
Analisi di territorio
40
20 Giugno 2016
Il turismo a
Varese
Conferma della vocazione internazionale
turistica
 Nel 2014 si registra una robusta crescita del
numero di turisti nel territorio varesino, più che
raddoppiati negli ultimi 10 anni (passati da 539.206
del 2004 a 1.117.891).
 A sostenere questo trend sono soprattutto gli
stranieri che, ormai da tempo, hanno superato i
turisti italiani, mostrando una maggiore dinamicità
anche negli ultimi anni di crisi economica quando il
turismo italiano, invece, ha subito un rallentamento.
 Anche il numero delle presenze è in tendenziale
aumento e, nel 2014, si è attestato vicino a 2 milioni
(+6% complessivamente e +8,4% per le presenze di
stranieri).
 Tra i turisti si riscontra una rappresentanza di molte
aree socio-economiche mondiali: Europa
(Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi
eccetera), Asia (Giappone, Cina, Corea del sud),
America del nord (Stati Uniti).
Posizionamento strategico e connessione
alla rete Europea
Varese nel tempo si è specializzata nell’accoglienza e
nella gestione di un crescente turismo congressuale
e d’affari, favorito dai seguenti fattori:
 la vicinanza a Milano e al nuovo polo fieristico di
Rho-Pero;
 la presenza di Malpensa-Fiere e di importanti
centri congressuali (i.e. Ville Ponti);
 la fruibilità dell’aeroporto internazionale di
Malpensa;
 la presenza di un rilevante tessuto imprenditoriale
Si conferma un
significativo trend
di crescita
Attrattività
 Paesaggio: territorio collinare e montuoso,
caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi (Varese,
il Maggiore e quello di Lugano);
 4 siti Unesco: Sacro Monte di Varese, il Parco
archeologico di Castelserpio, Monte San Giorgio, Siti
palafitticoli preistorici
 Alta densità imprenditoriale (7,6 imprese/km2)
Turismo
299.298 311.834 332.768
379.388
417.747 439.714 446.748 472.121 500.536 483.758 487.511239.908 253.608
299.220
371.871 386.653 410.274
450.511
492.996
563.157 593.290
630.380
539.206 565.442
631.988
751.259
804.400
849.988
897.259
965.117
1.063.693 1.077.048
1.117.891
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Arrivi di turisti nella provincia di Varese
Italia
Estero
Totale
600.908 586.173
639.259
720.636 743.403 761.520 776.388 819.752 854.498 804.427 827.400
509.093 528.345
592.053
778.141 759.991 779.901
865.388
944.163
1.017.744 1.067.519 1.111.951
1.110.001 1.114.518
1.231.312
1.498.777 1.503.394 1.541.421
1.641.776
1.763.915
1.872.242 1.871.946
1.939.351
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Presenza di turisti nella provincia di Varese
+31% (in 5 anni)
(2009-2014)
Arrivi
+26% (in 5 anni)
(2009-2014)
Presenze
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
PwC
20 Giugno 2016
41
Analisi di territorio
Crescita della capacità
ricettiva
Dal 2008 al 2014, il numero di posti
letto è cresciuto da poco più d 19mila
a 23.446 (+20%), con un peso pari al
55% per i posti letto offerti dagli
alberghi e il restante 45% dagli esercizi
complementari.
Sono gli esercizi complementari ad
essere cresciuti maggiormente (da 214
a 307) con un impatto complessivo di
rilievo, pur trattandosi per lo più di
esercizi di piccole dimensioni e di Bed
and Breakfast, anche sul numero di
posti letto (+22%).
Crescita dell’offerta
Reattività del tessuto
industriale ricettivo
Qualità delle strutture
ricettive
Per rispondere alle mutate esigenze di
un turismo sempre più internazionale,
Varese ha saputo sviluppare in
maniera adeguata la propria
offerta ricettiva divenendo leader su
scala regionale nelle strutture a 4
stelle: quasi il 60% dei posti letto
alberghieri sono disponibili in alberghi
di questa categoria.
Focalizzazione progressiva
sulla qualità
23.500 (+20% in 7 anni)
Posti letto offerti dagli alberghi e
dagli esercizi complementari
30% di 4 stelle
Progressivamente rispondente alla
mutate richieste della domanda
Turismo
Strutture ricettive in provincia di Varese (Numero di esercizi e posti letto)
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Esercizi alberghieri 173 178 171 173 171 161 163
Esercizi complementari 214 241 244 251 2.458 286 307
Totale esercizi 387 419 415 424 2.629 447 470
Posti letto es. alberghieri 10818 11230 11579 13249 12884 12788 12897
Posti letto es. complementari 8.675 8.833 8.893 8.994 9.823 9.834 10.549
Totale posti letto 19.493 20.063 20.472 22.243 22.707 22.622 23.446
1 stella
12%
2 stelle
13%
3 stelle
42%
4 stelle
28%
altri
5%
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
PwC
Analisi di territorio
42
20 Giugno 2016
Fonte: TurismData della Camera di Commercio di Varese
+26%
Giugno 2015 vs giugno 2014)
Settore alberghiero
Effetto EXPO Incremento dei visitatori
 La provincia di Varese ha rappresentato la vera
“porta esterna” dell’Esposizione Universale
tenutasi a Milano tra maggio e ottobre 2015.
 Si sono registrati record di passeggeri nelle
stazioni che collegano la provincia con il polo
espositivo di Milano Rho Fiera, ma anche una
vistosa crescita delle presenze negli alberghi, fino
ai numeri positivi del settore food and beverage,
che ha fatto registrare un +11,1% grazie alla
presenza dei principali brand made in Italy del
settore (come ad esempio Poretti, Lindt e
Prealpi).
 Nel periodo maggio-ottobre 2015 nella sola
provincia di Varese si sono arrivati 112 mila
turisti in più rispetto allo stesso periodo
del 2014, e i soggiorni aggiuntivi sono stati 200
mila (+16,8%), con boom della presenza dalla
Cina e dai Paesi Asiatici in genere.
 Le stazioni di Varese, Busto Arsizio e Gallarate,
secondo i dati diffusi da Trenord (che ha
certificato la bellezza di 5,8 milioni di viaggiatori
trasportati in Expo da maggio in poi), sono
risultate nella “top five” degli scali ferroviari in
cui sono stati staccati più biglietti in direzione
Rho Fiera Expo 2015, dietro a Treviglio e Novara.
Domanda «plotonizzata»
 In particolare, nei primi otto giorni di ottobre,
Trenord ha trasportato 43mila passeggeri da/per
Expo 2015 dalle stazioni di Varese, Busto e
Gallarate. Un dato addirittura in crescita rispetto
a quello del mese di settembre, quando i
passeggeri in partenza e arrivo dalle tre stazioni
erano stati in tutto 140mila, il 10% di tutto il
traffico regionale lombardo da/per Expo, che a
settembre aveva raggiunto la cifra record di un
milione mezzo di passeggeri (con un significativo
più 50% rispetto al mese di agosto).
 Nel mese di settembre 2015 le presenze nelle
strutture ricettive sono aumentate
dell’8,7% per la zona dei Laghi della Lombardia
(Varese inclusa), generando un indotto legato ad
Expo di 1,2 milioni di euro.
 Nel mese di giugno il settore alberghiero ha
registrato un +26% nell’area di Varese rispetto
allo stesso mese del 2014 (Federalberghi).
 L’effetto Expo ha migliorato il sentiment
degli imprenditori sul comparto turistico:
da un’indagine risulta che l’80% degli
imprenditori varesini intervistati valuta
positivamente le prospettive del settore.
Turismo Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
+112 mila presenze
Nel confronto del periodo
maggio-ottobre 2014 e 2015
+16,8% soggiorni
Nel confronto del periodo
maggio-ottobre 2014 e 2015
PwC
Analisi di territorio
43
20 Giugno 2016
Turismo digitale Contesto culturale
La rivoluzione digitale sta cambiando anche
il settore turistico: il turista, sempre più
indipendente, utilizza la rete informativa in tutte le
fasi del Tourist Journey: durante l’ispirazione e la
ricerca delle informazioni, la pianificazione, la
fruizione e nella condivisione dell’esperienza.
I servizi presenti sul mercato sono numerosi
e con diverse funzionalità. Si tende a differenziare e
a segmentare l’offerta con servizi gratuiti e a
pagamento, come:
 Geolocalizzazione
 Realtà aumentata
 Mobile payments
 Content sharing
Gli impatti
La digitalizzazione genera impatti sul
processo di acquisto, di fruizione e condivisione
dell’esperienza:
 si tende a pianificare e acquistare il proprio
viaggio tramite canali on line, basandosi
sull’esperienza condivisa dagli altri utenti;
 il turista ricerca applicazioni che permettano di
«aumentare» le modalità di fruizione, come i
contenuti interattivi di luoghi/siti d’interesse.
Gli impatti si manifestano anche nei vari livelli della
catena del valore, portando ad una maggiore
competizione, alla disintermediazione e alla
collaborazione. Si ricercano informazioni dinamiche
e fruibili su tablet e smartphone.
La domanda è attratta da paesaggi naturali e urbani
Landscape
Si ricercano esperienze che portino benessere poli
sensoriale
Leisure
Si ricercano esperienze volte all’apprendimento
Learning
 Integrazione con i
social
 Contenuti a
pagamento
Il turista 3L
 Si ricerca sempre più l’ottimizzazione del viaggio,
da quando il turista riceve lo stimolo per
pianificare la vacanza, a quando prenota, a
quando vive l’esperienza, a quando rientra dal
viaggio.
 L’esperienza del viaggio vive oggi una progressiva
trasformazione: si sta assistendo all’esplosione
della cultura del Loisir, con la ricerca della
spettacolarizzazione dell’esperienza turistica,
volta non solo ad intrattenere, ma anche a
educare, coinvolgere ed estasiare il fruitore.
 I turisti vanno in cerca di identità, autenticità,
qualità tecnica e relazione, andando a generare
quello che viene definito il turista 3L:
landscape, leisure e learning.
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Turismo
PwC
Analisi di territorio
44
20 Giugno 2016
Messaggi chiave Costruire relazioni…
Il settore turistico collegato al territorio di Varese ha
fatto registrare negli ultimi anni performance
significativamente migliorative (attese peraltro
anche nel prossimo futuro).
Contestualmente, risultati altrettanto significativi si
sono acquisiti nello sviluppo dell’offerta e, più in
generale, nella crescita del settori industriale
turistico.
Sulla scorta del percorso di crescita consuntivato, il
processo di sviluppo passa, quindi, necessariamente
attraverso:
 il rafforzamento e consolidamento del
percorso programmato;
 la comprensione di alcuni fenomeni di
cambiamento ed opportunità, quali il
turismo digitale;
 un processo di integrazione.
Il comparto turistico si sviluppa sempre più in
un’ottica di integrazione e di cooperazione tra
pubblico e privato, per la costruzione di prodotti
turistici innovativi.
Uno dei problemi principali dell’offerta turistica è la
mancanza da parte degli organi istituzionali di una
offerta turistica completa, organica e integrata, e la
presenza di informazioni frammentate.
Le opportunità di sviluppo più significative sono
collegate alle costruzioni di reti di relazioni (tra
provider di servizi, i gestori dell’informazione, ecc.).
… per ottimizzare l’esperienza di viaggio
Queste relazioni permettano al turista di trovare
risposte customizzate in modo semplice e univoco.
Si può sviluppare un’unica «interfaccia» verso il
turista, che offra servizi diversificati, come ad
esempio:
 contenuti certificati e di alta qualità sui principali
beni artistici dell’area;
 programma di sconti e offerte sui servizi
commerciali (ristoranti e shopping);
 contenuti sulla realtà aumentata;
 social network Community;
 diario digitale dei luoghi visitati;
 aggiornamento sugli eventi e gli spettacoli in
programma nelle vicinanze.
turista
stakeholders provider
proprietario
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaTurismo
PwC
Analisi di territorio
45
20 Giugno 2016
Linee guida di
sviluppo
Turismo
Il turismo come asset di sviluppo
economico
 L’efficientamento dei servizi e dell’offerta si può
perseguire attraverso il superamento della
frammentazione del settore, con la
costruzione aggregazioni e reti di impresa.
 Particolare attenzione deve essere rivolta alla
digitalizzazione del turismo, per la
commercializzazione dei servizi turistici, per la loro
fruizione e per l’integrazione informativa.
 Si può ricercare la costituzione di piattaforme
integrate (anche su modello B2B), che possano
servire mercati complessi e multidimensionali. Le
caratteristiche comuni a queste piattaforme
riguardano il servizio verso gruppi distinti di
clienti, l’aumento proporzionale del valore della
piattaforma in base al numero dei clienti per
cluster, e l’interazione con i clienti.
 La logica è quella del WIN-WIN per tutti i soggetti
che ne prendono parte:
 per gli utenti che la utilizzano, perché è uno
strumento (tendenzialmente gratuito) per
ottimizzare la propria esperienza di viaggio;
 per gli stakeholder commerciali, perché ,
attraverso i servizi pay-for-use, consolidano
strumenti di marketing/costumer searching;
 Per gli owner delle piattaforme (strumenti
di ottimizzazione del Tourist Journey e di
fidelizzazione del cliente);
 Per chi offre il servizio (provider), che
raggiungono la massa critica di utenti.
.
 E’ opportuno lavorare al fine di migliorare la
comunicazione, attraverso anche la creazione
di un brand del territorio, nel quale il
territorio possa identificarsi, e che possa essere
facilmente identificabile dai potenziali turisti;
 La tipicità e l’unicità dei luoghi va compresa,
valorizzata ed esaltata. In quest’ottica, le politiche
regionali operano e sostengono progetti quali la
valorizzazione turistica dei laghi lombardi.
 I laghi rappresentano infatti un brand di
particolare rilevanza sul mercato nazionale e
internazionale, non solo per la loro natura, ma
anche per la possibilità di combinare esperienze
turistiche di eccellenza.
L’integrazione dell’offerta
turistica per
l’ottimizzazione dell’intera
catena del viaggio
Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
Annex
Le riforme amministrative
PwC
Analisi di territorio
47
20 Giugno 2016
La Città
Metropolitana
La legge Delrio sulle
«Disposizioni sulle città
metropolitane, sulle
province, sulle unioni e
fusioni di comuni»
La Città Metropolitana
Le Città Metropolitane (CM) sono state istituite e
definite con la L. 56/2014 (Legge Delrio), quali enti
territoriali di area vasta, il cui territorio coincide con
quello della Provincia omonima, con le finalità
istituzionali di:
 Cura dello sviluppo strategico del territorio
metropolitano (Piano Strategico Triennale);
 Promozione e gestione integrata dei servizi, delle
infrastrutture e delle reti di comunicazione di
interesse della Città Metropolitana;
 Cura delle relazioni istituzionali afferenti il
proprio livello, comprese quelle a livello europeo (con
le città e le aree metropolitane europee).
Ne sono state definite 10 (Torino, Milano, Venezia,
Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria
e Roma), alle quali si aggiungono quelle per ora
individuate nelle regioni a statuto speciale (Cagliari,
Catania, Messina e Palermo).
Gli organi e lo Statuto
Gli organi della Città metropolitana sono:
 Il Sindaco metropolitano (coincidente con il
sindaco del capoluogo), con la rappresentanza
dell’ente;
 Il Consiglio metropolitano, costituito dal sindaco
e da 24 membri per le città metropolitane con più di 3
milioni di abitanti (come Milano), eletti da e tra i
sindaci e i consiglieri dei vari Comuni appartenenti
alla CM, organo di indirizzo e controllo;
 La Conferenza metropolitana, composta dal
Sindaco metropolitano e dai Sindaci, ha potere
consultivo per il bilancio ed è competente per
l’adozione dello Statuto, che può darle ulteriori
funzioni.
Lo Statuto stabilisce le norme fondamentali
dell’organizzazione dell’ente, comprese le attribuzioni e
le competenze degli altri organi:
 regola le modalità e gli strumenti di coordinamento
dell'azione complessiva di governo del territorio;
 disciplina i rapporti tra i Comuni e la Città
metropolitana per l'organizzazione e l'esercizio delle
funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche
forme di organizzazione in comune, eventualmente
differenziate per aree territoriali;
 può prevedere la costituzione di Zone omogenee;
 individua le modalità per istituire accordi con i
Comuni non compresi nella Città metropolitana.
La Delrio è stata recepita con la L.R. 32/2015, la quale prevede
l’istituzione di una Conferenza permanente Regione-CM, per la
concertazione degli obiettivi comuni, definisce principi e procedure
per l’individuazione delle Zone Omogenee, rispetto alle funzioni
della ex-Provincia riduce alcune funzioni (agricoltura, foreste,
caccia e pesca, politiche culturali e alcune funzioni su energia e
ambiente), rafforza le prerogative del Piano Territoriale
Metropolitano, prevede l’istituzione di una ATO unica delle acque,
riconosce il ruolo riguardante le politiche sul lavoro, conferma
l’istituzione dell’Agenzia del trasporto pubblico locale, nel quale la
CM avrà poteri limitati sulla programmazione dei servizi
Il recepimento in Lombardia
PwC
Analisi di territorio
48
20 Giugno 2016
La riforma delle
Autonomie Locali
Le Province nella Delrio
La Delrio non è solo una legge di riforma, ma anche di
passaggio verso la nuova costituzione. In tal senso regola
le province quali enti di secondo livello, i cui organi sono
eletti da e tra i sindaci e i consiglieri della provincia, e le
cui funzioni fondamentali, di seguito elencate, sono più
circoscritte:
• Pianificazione territoriale provinciale di
coordinamento e tutela e valorizzazione
dell’ambiente;
• Programmazione della rete scolastica e gestione
dell’edilizia scolastica;
• Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito
occupazionale;
• Cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione
dei servizi in forma associata.
Il riordino delle funzioni non fondamentali è lasciato alle
singole Regioni, che di fatto le rende a esse dipendenti e
fortemente differenti da regione a regione.
In Lombardia, la L.R. 19/2015 trasferisce alla Regione le
funzioni riguardati caccia, pesca, agricoltura e foreste.
Verso la riforma costituzionale
La Delrio si pone come ponte verso la nuova riforma
costituzionale, che in questo ambito, prevede:
 L’abolizione delle Province, gli unici enti a autonomia
costituzionalmente garantita sono Comune,
Regione e Città Metropolitana;
 L’introduzione degli Enti di Area Vasta, quali enti
partecipati dai comuni, e non a essi sovraordinati,
regolati da leggi regionali, senza funzioni di indirizzo
politico.
Alla luce di quanto detto, in Lombardia si è avviato un
dibattito sul riordino della Autonomie Locali, la cui
proposta prevede che gli Enti di Area Vasta tengano le
funzioni fondamentali delle Province della Delrio alle
quali si aggiungono le funzioni delegate dalla Regione in
tema di ambiente, protezione civile, turismo, cultura, e
le funzioni delegate dai Comuni.
Minacce
Una possibile conseguenza del processo di
depotenziamento delle «ex-Province» e del rinforzamento
della Città Metropolitana, è l’impoverimento del
tessuto dei restanti ambiti territoriali, i quali
rischiano di non avere una struttura intermedia per
l’interlocuzione con Regione e Stato
Opportunità
Il riordino delle Autonomie Locali, può essere uno spunto
per la creazione di smart land, cioè luoghi di innovazione
basati sulle relazioni civiche di natura collaborativa e
sussidiaria, dove le istituzioni si mettono a disposizione
della collettività per innescare e accompagnare i processi di
sviluppo, favorendo la creazioni di reti, mettendo in
relazione tra loro i soggetti (network manager).
!
Le Unioni di Comuni
La Delrio ha apportato modifiche alle Unioni di Comuni
per la gestione e l’erogazione di alcuni servizi. Si tende a
dare sempre più peso ai Comuni e alle loro Unioni,
perché, diventano gli interlocutori istituzionali della
Regione per la definizione delle politiche e della
programmazione regionale.

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  • 1. Progetto di Territorio Opportunità di sviluppo del Territorio di Varese Draft Final Report Advisory – Consulting 20 Giugno 2016
  • 2. PwC 20 Giugno 2016 2 Analisi di territorio Il presente documento è stato elaborato allo scopo di sviluppare analisi delle opportunità di sviluppo del Territorio di Varese, negli ambiti di interesse legati al settore produttivo, turistico, trasporti e logistica, ICT/Industria Digitale. Il documento ha lo scopo di avviare un percorso di analisi tecnica, sociale ed economica del territorio legato alla Provincia di Varese al fine di comprendere e individuare gli attuali elementi di competitività del territorio, chiarire e quantificarne i bisogni e cogliere le opportunità attraverso una lettura - allargata alle strategie nazionali, europee, e globali - dello scenario di cambiamento e trasformazione macro-economico. Destinatari e finalità del documento Il presente documento è rivolto alla società C.A.F. ARTSER S.r.l. per soli fini interni. Il presente documento, è fornito assumendo che sarà utilizzato esclusivamente dai suddetti destinatari e per le finalità sopraindicate. Non saranno accettate responsabilità per la distribuzione a soggetti diversi, salvo preventivo consenso scritto di PwC Advisory S.p.A.. Ogni riproduzione, parziale o totale, da parte di altri soggetti senza esplicita autorizzazione da parte di PwC S.p.A., è pertanto vietata. PwC Advisory S.p.A. non si assume alcuna responsabilità per l'uso non consentito del materiale contenuto nel presente documento. Si sottolinea che il lavoro svolto non rappresenta un audit né relativamente ai dati quantitativi riportati, né all'esecuzione delle procedure citate. Di conseguenza, PwC Advisory S.p.A. non si assume nessuna responsabilità e non esprime alcun giudizio relativamente all'accuratezza o alla completezza delle informazioni contenute nel presente documento. Il gruppo di lavoro non si assume alcuna responsabilità per l'aggiornamento delle informazioni contenute nel presente documento successivamente alla data di emissione. Oggetto Circolazione del documento Natura del lavoro svolto Ringraziamenti Dott. Mauro Colombo Disclaimer
  • 3. PwC 3 Analisi di territorio 20 Giugno 2016 Agenda Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali1 Produzione & Manifattura2 Turismo3 Premessa Contesto territoriale
  • 5. PwC 20 Giugno 2016 5 Analisi di territorio Premessa Elementi preliminari Nodi, rete e flussi  La programmazione e la progettazione di area vasta è evoluta in senso sistemico, integrando diverse dimensioni ed elementi - materiali e immateriali - legati al contesto non solo economico e infrastrutturale, ma anche sociale, culturale e tecnologico del territorio.  In questo contesto, cresce l’importanza per il territorio di “fare rete”, sia attraverso piattaforme di dialogo e concertazione, sia attraverso sistemi di connessioni intelligenti, per mettere a sistema le opportunità legate ai flussi di persone, dati/informazioni, merci, risorse economiche. In questo ambito, l’insieme integrato di interventi di sviluppo deve essere posto a sistema, per cogliere sinergie e complementarietà, anche al fine di ottenere un effetto moltiplicativo delle risorse impiegate e catalizzatore di creatività, innovatività, nell’obiettivo di realizzare società intelligenti, sostenibili e inclusive.  Sulla struttura di rete del territorio – interna ed esterna - e sul sistema di flussi ad essa collegata, si consolidano le opportunità di sviluppo. Rilevanti e determinanti le strategie, le azioni di policy e le misure di programmazione – a livello locale, nazionale, europeo e globale - che hanno diretto impatto sulle direzioni, sulle dimensioni e sulla continuità di tali flussi. Obiettivi Sulla base di quanto introdotto, l’obiettivo generale:  analisi e comprensione del reale posizionamento del Territorio di Varese, con riferimento alle principali dimensioni economiche e sociali di riferimento, rispetto al contesto nazionale ed europeo;  comprensione dei processi di cambiamento attualmente in atto a livello nazionale, europeo e globale, e degli impatti potenziali sul territorio (trasformazioni nell’offerta di servizio e di prodotto, domanda di servizi, ecc.);  individuazione preliminare di un set di opportunità, concepite a sistema, attraverso la lettura di elementi di natura esogena, a favore del tessuto produttivo, finalizzate a potenziare l’offerta del territorio, promuovere adeguate condizioni insediative ed industriali, stimolare i processi innovativi. Ambiti Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali Produzione & Manifattura Turismo
  • 6. PwC 20 Giugno 2016 6 Analisi di territorio Opportunità di rete Mercato Infrastrutture di trasporto Infrastruttura digitale Produzione e manifattura Turismo Accessibilità e connessione Dati e informazioni Dati e informazioni Flussi e reti Flussi e reti Passeggeri Merci Passeggeri Merci Premessa Nodi, rete e flussi a supporto di produzione e turismo  Il completamento dei progetti di infrastrutturazione, siano essi collegati ai sistemi di trasporto (a supporto della mobilità delle merci e dei passeggeri), siano essi collegati alla rete digitale (per il traffico dati) garantiscono immediate opportunità di sviluppo per il sistema produttivo manifatturiero e per il settore turistico (entrambi con risultati positivi ed in crescita).  Maggiore accessibilità e connessione (interna e vs mercati internazionali) garantisce potenziale domanda di mercato aggiuntiva (per qualità e volumi), attraverso:  avvicinamento e «visibilità» verso mercati internazionali (traffico turistico in-coming);  connessione maggiormente efficiente per l’export (merci out-going). Digitalizzazione e integrazione dei sistemi e della programmazione  Per sviluppare il settore produttivo e turistico (importanti fattori di resilienza del territorio) è necessario lavorare a percorsi di accompagnamento focalizzati su sviluppo di piattaforme di integrazione (informativa, collaborativa, operativa, ecc.) e collaborazione.  Manifattura 4.0, come anche Turismo Digitale, rappresentano concrete opportunità di crescita e di rafforzamento/consolidamento del programma di sviluppo avviato sul territorio (anche con effetti di breve periodo).  Questo percorso non può prescindere da una programmazione integrata del territorio che coniughi punti di forza del tessuto produttivo locale, con opportunità esogene collegate ai flussi (merci, passeggeri, dati, ecc.).
  • 8. PwC Analisi di territorio 8 20 Giugno 2016 Il territorio lombardo e la sua evoluzione La popolazione La Lombardia è la regione italiana con maggior peso demografico, e la quinta regione europea per numero di abitanti. Si prevede una crescita della popolazione dovuta all’aumento della presenza degli stranieri. Nel territorio di Varese risiede il 9% dei lombardi. La distribuzione nel territorio La densità abitativa in Lombardia è concentrata attorno a Milano, e nei capoluoghi, che restano generalmente isolati. L’area di Varese, assieme a Como e Monza, è in continuità con l’area metropolitana di Milano. Le previsioni non mostrano sostanziali mutamenti rispetto a tale assetto. I flussi migratori 0 5 10 15 2011 2021 2031 2041 2051 2061 Popolazione residente in Lombardia stranieri totale 10,0 10,9 11,5 2,2 3,0 1,1 10 milioni Abitanti in Lombardia VA 7% CO 4% SO 1% MI 39%BG 11% BS 14% PV 5% CR 4% MN 5% LC 2% LO 2% MB 6% Gli stranieri sono distribuiti prevalentemente tra la città metropolitana di Milano, e le province di Bergamo e Brescia. Nel territorio di Varese risiedono circa 75 mila stranieri, il 7% degli stranieri nella regione. Ripartizione degli stranieri nella regione 1,1 milioni Stranieri in Lombardia Un contesto sempre più internazionale Contesto territoriale 12% 11% 11% 11% 11% 10% 9% 9% 9% 9% 7% 7% 5% 4% 4% 4% 3% 3% 3% Italia 8% Altre regioni 77% Lombardia 23% Distribuzione degli stranieri La Lombardia è la prima regione italiana per numero di stranieri, da sola ne ospita circa il 23%. È la seconda regione dopo l’Emilia Romagna, se si considera la percentuale sulla popolazione, con l’11%, ben al di sopra della media italiana (8%). Incidenza della presenza degli stranieri sulla popolazione Rapporto tra gli stranieri residenti e popolazione residente
  • 9. PwC Analisi di territorio 9 20 Giugno 2016 5151 7465 7222 7002 5305 7510 5281 5306 3533 2271 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Saldo migratorio Totale Estero Lombardia (altre province) Altre regioni italiane L’effetto di Milano città metropolitana Nonostante i molti trasferimenti verso Milano, il saldo migratorio tra le due aree è positivo a favore di Varese, ma l’attrattività della città metropolitana sta portando ad una inversione di tendenza. Questa si è già verificata se si considerano i trasferimenti di residenza dei soli stranieri, che secondo gli ultimi dati disponibili sono maggiori verso Milano. Il territorio varesino La popolazione Varese con 890 mila abitanti è la quarta provincia lombarda dopo Milano, Bergamo e Brescia. La popolazione si mantiene costante, con una leggerissima crescita dovuta alla presenza degli stranieri (+3% negli ultimi 4 anni). 890 mila Residenti nel territorio di Varese 75 mila Stranieri nel territorio di Varese 1315 2336 1937 1419 1044 1166 767 1089 700 281 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Saldo migratorio Varese – Milano** Totale Italiani Stranieri L’attrattività di Varese: le migrazioni interne Varese è un territorio attrattivo: dal 2005 il saldo migratorio è sempre positivo. Ultimamente però lo scarto tra iscritti e cancellati è sempre minore. In forte aumento le migrazioni verso l’estero, di cui circa il 60% effettuate da italiani. **Numero di trasferimenti di residenza da Milano a Varese al netto di quelli da Varese a Milano Differenza tra il numero di iscritti e il numero di cancellati 18-39 anni 69% 40-64 anni 15% >64 anni 16% Saldo migratorio 2014 Sono i giovani adulti che si muovono maggiormente. Dei più di 2000 trasferimenti guadagnati da Varese, il 69% è di persone tra i 18 e i 39 anni, e l’84% sono persone in età lavorativa. Le destinazioni Estero 24% Altre province lombarde* 18% Altra regione 32% Milano CM 26% Le destinazioni dei trasferimenti Più di un quarto delle persone che abbandona Varese si trasferisce a Milano, città metropolitana. L’attrattività di Varese e la crescita di Milano 14.000 Trasferimenti a Varese nel 2014 11.800 Trasferimenti verso altri territori nel 2014 *Province lombarde al netto di Varese e della città metropolitana di Milano Contesto territoriale
  • 10. PwC 20 Giugno 2016 10 Analisi di territorio La mobilità La relazione con la città metropolitana di Milano Forte relazione di mobilità tra il territori di Varese e la città Metropolitana di Milano  È forte la connessione interprovinciale: dopo Monza-Brianza, Varese è la seconda area lombarda con il maggior numero di spostamenti da/per la città metropolitana di Milano.  L’indice di mobilità dell’ex-provincia di Varese è del 74%  Le previsioni future prevedono, per la Lombardia, una crescita degli spostamenti, soprattutto legati alla mobilità non sistematica.  La crescita della mobilità non sistematica è dovuta non solo a spostamenti nel tempo libero, ma anche per motivi di lavoro.  Infatti, se da un lato il telelavoro porta e porterà ad una contrazione della domanda di mobilità (spostamenti sistematici), si arriverà ad una progressiva crescita degli spostamenti occasionali 0 50000 100000 150000 200000 250000 300000 BG BS CO CR LC LO MB MN PV SO VA Spostamenti dalle ex-province verso Milano Attrattori Generatori 74% Indice di mobilità 1,6 milioni Spostamenti al giorno Circa 126 mila Spostamenti al giorno verso la città Metropolitana di Milano Contesto territoriale
  • 11. PwC Analisi di territorio 11 20 Giugno 2016 Lo sviluppo del territorio circostante La città metropolitana Milano sta sfruttando i benefici della legge Delrio per pianificare e tracciare il suo sviluppo futuro. Per una migliore gestione, il territorio è stato suddiviso in 7 zone omogenee oltre al comune di Milano, funzionali ad articolare meglio le attività sul territorio ed a promuovere una sempre maggiore integrazione dei servizi erogati con quelli dei comuni. Le linee di sviluppo indicate nel piano strategico triennale puntano alla semplificazione dei processi e una catalizzazione della risorse, in una logica multilivello. Milano punta all’innovazione, alla semplificazione e all’integrazione Milano non vede la sua prosperità futura nella mera produzione industriale, ma punta al settore dell’innovazione, con lo sviluppo di start-up, del manifatturiero avanzato, di fab-lab etc. supportando le reti d’impresa e la sinergia di questo settore con quelli più tradizionali, come il manifatturiero. Milano vuole essere: • Agile e performante, semplificando ed efficientando i processi della PA, sburocratizzando e investendo sulla digitalizzazione, per attrarre investimenti, favorire la crescita e ridurre i costi; • Creativa e innovativa, puntando sull’università, sulla ricerca, e sulla sharing economy, collegandola all’imprenditorialità per favorire la sua attività e la generazione di nuova occupazione qualificata; • Attrattiva e aperta al mondo, mettendo in connessione attori e territori, facendo rete per attratte e trattenere risorse; • Intelligente e sostenibile, operando in chiave di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per essere sempre più resiliente; • Veloce e integrata, migliorando l’accessibilità e integrando i sistemi di trasporto, per garantire la libertà di movimento come principio cardine della cittadinanza metropolitana; • Coesa e cooperante, investendo sulla gestione integrata dei servizi dei Comuni, per garantire standard prestazionali adeguati. 134 Comuni 3.208.509 Residenti 439.308 Stranieri residenti 2.016 ab/km2 Densità abitativa (2015) 1.575 km2 Estensione totale 14% Percentuale di stranieri sui residenti 13 milioni di turisti 186 mila universitari Milano in cifre … e Varese? Milano città metropolitana: opportunità o minaccia? 3,04 3,08 3,18 3,20 3,21 1,24 1,26 1,32 1,34 1,35 2012 2013 2014 2015 2016 Popolazione CM Comune +1,4% +2,1% Contesto territoriale
  • 12. PwC Analisi di territorio 12 20 Giugno 2016 Le opportunità del territorio EXPO: un milione di opportunità Alle porte di Varese ci sono un milione di metri quadri infrastrutturati e ben collegati con il territorio da sfruttare al meglio. Si vuole puntare alla ricerca e all’innovazione, il futuro vede: • L’area come motore per portare l’Italia a essere uno dei leader mondiali nell’ambito delle tecnologie umane e della long life; • La creazione dello Human Technopole, un centro di ricerca sui temi della salute e dell’invecchiamento, le cui aree dovrebbero occupare un’area di circa 30 mila metri quadrati, gestito dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e dalle Università (Politecnico, Bicocca, Statale) e diversi istituti di ricerca fondazioni. Il progetto ha ricevuto forti critiche nel campo ella ricerca, per il grande investimento necessario (1,5 miliardi di fondi pubblici) e per la direzione affidata all’IIT; • Un’altra parte dell’area potrebbe essere coperta dal campus universitario dell’Università Statale, anche se il progetto è ora in stallo per via dei costi; • Intanto il sito ha riaperto con un grande parco per l’estate, Experience, con un’area dedicata allo sport, una al relax con spiaggia artificiale, un «paradiso degli animali», occupando una superficie di 193 metri quadri. L’idea è contemplare uno spazio ricreativo nel futuro dell’area, aperta 24 ore, e non solo abitata da aziende e laboratori. Hub tecnologico Campus universitario Laboratori & aziende Il futuro di EXPO come motore per l’innovazione e la ricerca Spazio ricreativo Contesto territoriale
  • 13. PwC Analisi di territorio 13 20 Giugno 2016 Messaggi chiave Varese, un luogo in cui vivere?  Territorio varesino è storicamente un luogo attrattivo, nel quale le persone amano vivere e che richiama continuamente nuovi residenti.  Tuttavia, il saldo migratorio, pur essendo sempre positivo per il territorio, è in netta decrescita. Vi è il rischio di una inversione di tendenza, data anche dal potenziamento della vicina città metropolitana.  Lo sviluppo e il rafforzamento della città metropolitana di Milano sta già inducendo degli effetti sul territorio varesino. La ricerca e l’innovazione come possibile motore di crescita  Lo sviluppo dei settori della ricerca e dell’innovazione è già stato in altre città il motore della crescita del territorio. Il costo della mano d’opera dei paesi occidentali non permette più che vi siano economie di produzione, ma il modello di sviluppo si orienta verso l’economia della conoscenza.  Tutti i settori innovativi (hi-tec medico, le biotecnologie, l’advanced manifacturing etc.) e i settori della creatività (il design, l’ideazione del prodotto, il marketing) danno un vantaggio competitivo esclusivo e guidano la prosperità dell’economia.  In termini occupazionali, questo settore avrà sempre quote marginali, ma porterà benessere all’intera società, che sarà sempre più orientata verso un’economia dei servizi.  Milano si sta seguendo questo orientamento, favorendo l’integrazione del settore manifatturiero con quello dell’innovazione e della creatività (cross innovation), promuovendo la formazione, la ricerca e l’impiego delle nuove tecnologie a favore dell’attività delle imprese.  L’area di EXPO di sta configurando come un polo orientato verso la ricerca e l’innovazione. Lo sviluppo del polo tecnologico, assieme al centro ricerche di Ispra, può essere il motore per rendere il settore della ricerca e dell’innovazione la vocazione di tutto il Nord Ovest lombardo. Contesto territoriale
  • 14. Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali Posizione, accessibilità e connessione
  • 15. PwC 20 Giugno 2016 15 Analisi di territorio Trasporti & Infrastrutture Infrastrutture di rete, logistiche Territorio connesso (Rete Europea) 2 corridoi TEN-T Reno – Alpi e Mediterraneo Corridoi Europei Sistema aeroportuale e intermodalità Malpensa e Nodo Gallarate Nodi di connessione internazionali Integrazione e programmazione Misure di connessione (fisica, informativa e operativa) Last Mile & sostenibilità Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali Accessibilità e capacità della rete Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
  • 16. PwC Analisi di territorio 16 20 Giugno 2016 Contesto: inquadramento preliminare Posizionamento strategico e connessione alla rete EU  Il territorio di Varese si trova in posizione geografica strategica, intermedia tra Milano (40 km a sud) e la Svizzera a nord.  Il Territorio è interessato da due corridoi Core Europei (TEN-T):  Il corridoio Mediterraneo che collega la Penisola Iberica con l’Ungheria ed il confine ucraino  Il corridoio Reno-Alpi il Mare del Nord (Anversa, Rotterdam e Amsterdam) e il porto di Genova. Accessibilità e intermodalità  European Gate: presenza sul territorio di un hub intercontinentale (Malpensa dista 31 km dal centro di Varese) a servizio del traffico passeggeri intercontinentale e del traffico merci regionale.  Nodo logistico intermodale di Gallarate (a servizio della rete internazionale TEN-T), che garantisce non solo connessione fisica, ma anche operativa e informativa.  Autostrada Pedemontana Lombarda - Tangenziale Varese (Gazzada Morazzone – Vedano Olona), con innovativo sistema di pedaggiamento Free Flow (complessivamente 20 km di tangenziali tra Como e Varese). Indici di mobilità  Circa 16 milioni di spostamenti giorno in Lombardia (quasi 600 mila da e per territorio verso il territorio regionale).  Indice di mobilità al 74% (in crescita negli ultimi 2 anni).  Il territorio di Varese fa registrare circa 1,6 milioni di spostamenti giorno (in uscita e in ingresso).  La quasi totalità del traffico merci viene movimentato su gomma. Reti 1 Nodi 2 Mobilità 3 Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 17. PwC Analisi di territorio 17 20 Giugno 2016 Caratteristiche principali del corridoio Sul corridoio Reno – Alpi si registra una movimentazione di circa 645 mln ton di merci e 220 mln di passeggeri. Con riferimento al traffico da e per l’Italia, si registrano:  14 mln ton di merci importate e 12,5 mln esportate  4,9 mln di passeggeri in ingresso e in uscita Traffico passeggeri nel 2010 [migliaia di passeggeri] Belgio Svizzera Germania Francia Olanda Italia Outbound Belgio 372 6.725 255 13.765 333 21.451 Svizzera 373 12.510 1.135 487 2.799 17.305 Germania 6.725 12.525 4.189 10.396 1.098 34.933 Francia 255 1.135 4.191 182 258 6.022 Olanda 13.763 485 10.393 181 444 25.266 Italia 350 2.801 1.102 258 422 4.934 Inbound 21.466 17.318 34.922 6.019 25.253 4.934 Flussi merci esistenti nel 2010 [ton x 1000] Francia Olanda Belgio Germania Svizzera Italia Export Francia 2.584 3.074 2.503 1.622 717 10.500 Olanda 2.089 62.052 4.495 4.495 2.076 75.207 Belgio 3.552 39.889 24.868 1.288 3.032 72.629 Germania 2.322 49.468 27.698 8.983 6.314 94.785 Svizzera 606 1.031 462 3.668 1.851 7.618 Italia 554 1.040 2.621 5.249 3.047 12.511 Import 9.122 94.013 95.907 139.516 19.435 13.991 1 Corridoio Reno - Alpi Merci 26, 5 mln Milioni di tonnellate importate ed esportate (da e per l’Italia) Passeggeri 4,9 mln Passeggeri in ingresso e uscita (verso e da Italia) Infrastrutture di connessione - 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 Agricoltura Alimenti Combustibile solido Prodotti petroliferi Minerali Metalli Materiali da costruzione Fertilizzanti Chimica Articoli manifattura Ferrovia Strade Fiumi e canali Merci trasportate 43.500 kton Articoli manifattura su strada e ferro Nodo di Gallarate – Busto A. Nodo logistico intermodale internazionale Nodo di Malpensa Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 18. PwC Analisi di territorio 18 20 Giugno 2016 Caratteristiche principali del corridoio Sul corridoio Mediterraneo si registra una movimentazione di circa 151,8 mln ton di merci e 128,9 mln di passeggeri. Con riferimento al traffico da e per l’Italia, si registrano:  75,0 mln ton di merci importate e 12,5 mln esportate  61 mln di passeggeri in ingresso e in uscita Freight international flows on the corridor’s market area for 2010 (1000 tons / year) Spain France Italy Slovenia Croatia Hungary S.E. Europe N.E. Europe W. Europe Spain 19.278 7.584 152 88 393 252 1.807 11.561 France 30.588 758 130 588 1.182 136 499 Italy 5.853 7.425 9.016 4.104 1.772 8.747 Slovenia 3.919 7.396 846 5.608 15 Croatia 7.700 833 3.850 3.522 Hungary 483 - 151 S.E. Europe - 5.592 Passenger international flows in the corridor’s market area for 2010 (1000 passengers / year) Spain France Italy Slovenia Croatia Hungary Other S.E. Europe E. Europe W. Europe Spain 19.549 9.981 78 83 435 2.719 2.742 26.942 France 28.742 156 331 748 4.845 - 335 Italy 1.677 694 775 5.863 1.025 12.317 Slovenia 602 216 443 226 29 Croatia 65 476 187 2.363 Hungary 263 - 4.014 Road 129.623 85% Rail 22.206 15% Road 46.261 36% Rail 3.001 2% Air 79.659 62% 1 Corridoio Mediterraneo Merci 75, 0 mln Milioni di tonnellate importate ed esportate (da e per l’Italia) Passeggeri 61 mln Passeggeri in ingresso e uscita (verso e da Italia) Infrastrutture di connessione Nodo di Gallarate – Busto A. Nodo logistico intermodale internazionale Nodo di Malpensa Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 19. PwC 20 Giugno 2016 19 Analisi di territorio 1 Interventi previsti sui corridoi Anversa/Rotterdam Domodossola Premosello Arona Sesto Calende Novara Ispra Porto Valtravaglia Luino Gallarate Busto Arsizio Parabiago Rho Laveno Pino Tronzano Malpensa Milano 75,5 mln € Standard omogenei alle altre tratte del corridoio per la continuità prestazionale, l’incremento delle performance e l’aumento della capacità* 75,5 mln € Adeguamento del modulo di linea (750 m) 124 mln € Adeguamento sagoma PC80 (PC 50 Gallarate-Rho) 24 mln € Implementazione ERTM/ETCS Per l’aumento della capacità: potenziamento Gallarate - Rho 728 mln € 3° binario Gallarate-Parabiago e 4° binario Parabiago - Rho 951,5 milioni € di investimenti sui corridoi merci Tunnel del Gottardo Inaugurazione il 1° Giugno e operatività prevista per Dicembre 2016, è il tunnel più lungo al mondo (57 km). Permetterà il transito di 220 convogli al giorno, aumentando la capacità da 20 a 50 milioni di tonnellate, in modo da recuperare parte della merce che attualmente transita dai porti del Nord Europa -20% costo di trasporto A seguito dell’apertura dei trafori e dell’upgrading della rete agli standard europei Accessibilità dell’aeroporto di Malpensa 250 mln € Nuovo collegamento ferroviario con Gallarate Sempione Gottardo Provincia di Varese *L’adeguamento della sagoma e della lunghezza dei moduli agli standard europei (PC80 e 750 m) permetterà il transito di treni merci con maggiori dimensioni e lunghezze (le autostrade viaggianti) Apertura 1/06 Apertura 1/06 Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Per i prossimi anni è stato finanziato un programma di interventi sulle linee ferroviarie nel territorio varesino, con l’obiettivo di incrementare le merci trasportate su tale modalità, riducendo il costo del trasporto. Grande incentivo è stato dato dall’apertura del traforo del Gottardo, che permetterà il transito di un maggior numero di convogli. Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 20. PwC Analisi di territorio 20 20 Giugno 2016 2 Nodi: Gallarate – Busto Arsizio Traffici Nel territorio varesino, tra Gallarate e Busto Arsizio, vi sono due piattaforme logistiche private, posizionate sulla linea del Sempione.  Traffico prevalente da/per l’Europa (quota di traffico transalpino oltre il 90%);  Vi è il principale nodo lombardo per l’interscambio modale delle merci, collegato giornalmente via ferro con Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Spagna, Danimarca e Svezia. Dispone di 4 moduli gru con 12 gru a portale e ha una capacità di 30 coppie di treni al giorno. Superficie di 240.000 mq e 11 binari (lunghezza max 760 m). Registra 7 milioni di tonnellate/anno di inoltri/arrivi di merce.  Il secondo nodo ha dimensioni più ridotte, con una superficie di 70.000 mq e un magazzino di 5.000 mq, dispone di due gru e 3 binari da 750 m. Capacità Traffico* Treni/anno *Dati di traffico al 2013 – Fonte: Stati generali della logistica del Nord Ovest Capacità Traffico* TEU 879.375 582.000 11.833 19.300 Si stima che la logistica distributiva generi 300€/TEU di valore aggiunto e 20€/TEU di utile. Le attività di logistica a valore aggiunto generano 2.300€/TEU di valore aggiunto e 200/TEU di utile. L’indotto delle attività di logistica 879 mila TEU Capacità dei nodi Traffico annuale 12.000 Treni Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Nodi logistici Milano Sempione/Gottardo/Novara Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 21. PwC Analisi di territorio 21 20 Giugno 2016 2 Nodi: Aeroporto di MPX Traffici (trend e localizzazione domanda) L’aeroporto di Malpensa fa registrare negli ultimi anni un trend di crescita, spinto principalmente dal traffico internazionale:  Nel periodo 2009 ed il 2014, l’aeroporto di Malpensa ha registrato una crescita del traffico passeggeri del 1,5% medio annuo (+1,3 milioni di passeggeri nel periodo). Nel 2015 si è registrato un leggero calo (-1,2% rispetto all’anno precedente), ma il tasso medio annuo degli ultimi tre anni resta positivo (+1,8%)  Nello specifico si è registrata una riduzione del traffico domestico (-12%, - 0,3 mio pax), controbilanciata da crescita del traffico internazionale (+0,7%, -0,9 mio pax). Programma di sviluppo futuro  Entro l’estate 2016 sarà realizzato il collegamento tra i due terminal T1-T2, al fine di ridurre il traffico automobilistico e limitare l’impatto ambientale (tratto lungo 3,4 km): linea a doppio binario, nuova stazione ferroviaria interrata a 4 binari, parcheggio multipiano di oltre 1.000 posti e collegamento pedonale coperto con il Terminal 2.  Entro la fine del 2017 è prevista la costruzione di un nuovo polo logistico merci, la costruzione di un nuovo Terminal centrale.  Il progetto di realizzazione della terza pista, con l’obiettivo di accogliere nel 2030 oltre 30 milioni di passeggeri/anno è al momento «congelato» dalla SEA. Potenziamento e accessibilità dell’aeroporto di Malpensa 114 mln € Collegamento ferroviario terminal 1 e 2 e nuovo terminal 2 90 mln € Nuovo polo logistico merci 18,418,717,8 201520142013 Traffico passeggeri a Malpensa 18,4 milioni Traffico passeggeri 2015 +1,8% CAGR 2013-15 Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 22. PwC Analisi di territorio 22 20 Giugno 2016 Scenari di sviluppo Corridoio Reno - Alpi Aeroporto di Malpensa Corridoio Mediterraneo Traffico Merci Million ton-km Pa growth (2010-2030 Baseline) Pa growth (2010-2030 Compliance) Pa growth (2030-2050 Baseline) Pa growth (2030-2050 Compliance) Road 1,68% 1,53% 0,83% 0,83% Rail 1,72% 2,23% 0,54% 0,56% IWW 1,67% 1,74% 0,63% 0,64% Traffico Merci Total Market area 2010 2030 trend (do-nothing) 2030 Corridor implemented Road 129.623 228.647 195.131 Rail 22.206 38.958 72.474 Total (no sea) 151.829 267.605 267.605 Rail share 14,6% 14,6% 27,1% Traffico Passeggeri Total Market area 2010 2030 trend (do- nothing) 2030 Corridor implemented Road 46.261 63.539 61.125 Rail 3.001 4.061 10.011 Air 79.659 110.179 108.153 Total 128.921 177.779 179.289 Rail share 2,3% 2,3% 5,6% Merci +76% (in 20 anni) Crescita traffico merci (2030 vs 2010) Passeggeri +39% (in 20 anni) Crescita traffico passeggeri (2030 vs 2010) Million ton-km Relative growth (2010-2030 Baseline) Relative growth (2010-2030 Compliance) Relative growth (2030-2050 Baseline) Relative growth (2030-2050 Compliance) Road 40% 36% 18% 18% Rail 41% 55% 11% 12% IWW 39% 41% 13% 14% Merci +40% (in 20 anni) Crescita traffico merci su strada (2030 vs 2010) 18,5 23,2 2015 2020 Traffico Passeggeri 460 660 2014 2020 Traffico Merce Milioni di passeggeri 1.000 tonnellate +5,0% Traffico europeo +6,7% Traffico domestico +8,0% Traffico da vettori low-cost +1,2% Traffico da vettori full-service +21,3% Merci courier Nei prossimi anni il traffico intercontinentale prevede una continua progressiva evoluzione, già intrapresa nel corso degli ultimi anni, con una crescita media annua di 1,9 punti percentuali: nel dettaglio troviamo Nord America 3%, Medio Oriente ed Africa 2%, Estremo Oriente 1%. Importanti previsioni di crescita per il traffico domestico (6,7%) ed europeo (5%). Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 23. PwC Analisi di territorio 23 20 Giugno 2016 L’infrastruttura digitale del territorio Focus Varese La provincia di Varese tra le Lombarde è ottimamente infrastrutturata. Rispetto al dato regionale le tecnologie più performanti scontano un ritardo rispetto alla media regionale. Solamente 12 piccoli comuni tendenzialmente montani (es. Golasecca, Marzio, Rancio Valcuvia) scontano ritardi consistenti nell’infrastrutturazione. Fonte: Elaborazione PwC su dati TIM, 2016 Lombardia La Lombardia gode di un’infrastruttura digitale all’avanguardia rispetto allo scenario nazionale. È 2° in Italia per copertura ADSL2+, 3° per l’ADSL e 5° per VDSL Per le reti mobili è 1° per copertura Hiperlan/Wimax e 3G, 7° per il 4G. 100% 97% 26% 100% 80% 20% Copertura ADSL (Fino a 7 Mbit/s) Copertura ADSL2+ (Fino a 20 Mbit/s) Copertura VDSL (fino a 50 Mbit/s) Reti fisse Lombardia Varese 100% 98% 75% 100% 100% 80% Hiperlan/Wimax HSDPA (3G mobile) LTE (4G mobile) Reti mobili Lombardia Varese In termini di dotazioni digitali, la Lombardia presenta uno scenario migliore rispetto alla media nazionale ma non rappresenta l’eccellenza. 67% 99% 88% 64% 96% 80% Famiglie con PC Imprese con più di 10 addetti che utilizzano il PC PC ogni 100 dipendenti comunali Famiglie con connessione a banda larga Imprese con più di 10 addetti con connessione a banda larga Comuni con connessione a banda larga Dotazione digitale in Lombardia 100% Copertura ADSL 80% Copertura ADSL2+ 20% Copertura VDSL 100% Copertura Hiperlan 100% Copertura 3G 80% Copertura 4G Reti mobili Reti fisse Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida L’area varesina gode di un’ottima base per lo sviluppo digitale e dell’innovazione PwC view Add text Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 24. PwC Analisi di territorio 24 20 Giugno 2016 Messaggi chiave Quadro tendenziale di sviluppo nel medio periodo  Il completamento dei progetti di infrastrutturazione strategici (apertura dei trafori e upgrade infrastruttura ferroviaria e aeroportuale) porteranno una maggiore competitività del sistema di trasporto territoriale, nello specifico:  maggiore accessibilità e connessione ai mercati internazionali a supporto del settore produttivo;  maggiore disponibilità di capacità (incremento «tracce» disponibili, riduzione progressiva tempi di percorrenza/km, maggiore lunghezza treni);  livello di servizio crescente, soprattutto per il trasporto merci Import – Export (collegamenti europei) grazie ad una progressiva crescita delle performance della rete (affidabilità, puntualità, ecc).  Il percorso di sviluppo sta evolvendo attraverso azioni/interventi finalizzati a supportare/assecondare la mobilità in modo sostenibile (attenzione alla riduzione di emissioni e di fonti energetiche non rinnovabili, al modal shift per alleggerire la rete stradale, al potenziando l’infrastruttura ferroviaria).  Resta centrale un percorso di programmazione e investimento nel processo di connessione dell’ «ultimo miglio» (intermodalità gomma-ferro, razionalizzazione ed efficientamento dei flussi, riduzione dei tempi e dei costi del trasporti a supporto del tessuto industriale).  Risulta, inoltre, essenziale garantire Maggiore competitività del sistema di trasporto attraverso una progressiva integrazione tra i sistemi (soprattutto fisico e informativo) a livello locale, regionale e internazionale (soprattutto sistemi ITS). Governance Territoriale  Sono stati avviati tavoli di coordinamento intra- territoriale per massimizzare le opportunità di sviluppo sostenibile, nello specifico:  sviluppo di accordi Italia-Svizzera (2014) per il finanziamento di interventi per potenziamento del corridoio Reno Alpi (120 milioni dalla Svizzera - linea Luino - 40 milioni dell’Italia - linea Chiasso);  costituzione della Cabina di Regia per la Logistica del Nord Ovest, frutto della collaborazione delle Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria, quale strumento di governance sovraregionale per affrontare i problemi del settore logistico e infrastrutturale.  Risulta necessario consolidare il modello di Governance, attraverso la messa a sistema delle relazione e delle sinergie territoriali (flussi merci, passeggeri e informativi) con i principali attori dei tavoli sovra regionali. Istituita attraverso un Protocollo di Intesa tra le Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria, individua le politiche di sviluppo settoriali, con azioni su obiettivi prioritari comuni al tutto il sistema logistico del nord-ovest. Vuole essere un sistema integrato per poter offrire al mercato globale una riposta complessiva in modo da aumentare l’attrattività dell’area. Cabina di regia del Nord Ovest Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaInfrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 25. PwC Analisi di territorio 25 20 Giugno 2016 Linee guida Attività di sviluppo (progetti, misure)  L’obiettivo generale è lavorare al miglioramento della catena logistica, in una logica di efficienza e intermodalità/interoperabilità, anche a livello regionale e locale, massimizzando le opportunità garantite dai nuovi interventi infrastrutturali strategici; In questo senso, il piano d’azione dovrebbe garantire:  Lo sviluppo del Master Plan della Logistica e della mobilità sostenibile delle merci (non sviluppato a livello Regionale) nell’area territoriale integrata (domanda di trasporto merci collegata al tessuto produttivo specifico ed ai traffici esogeni, soluzioni – soprattutto Last Mile - di offerta sostenibile, dimensione del fabbisogno, ecc.);  Connessione e integrazione della rete informativa a supporto dell’efficientamento della catena logistica (tempi e costi del trasporto): la promozione dell’innovazione tecnologica e dell’infomobilità (matching domanda-offerta) a supporto dell’intermodalità e dell’uso razionale dell’offerta complessiva di trasporto. Azioni di governance e gestione  Elemento essenziale del Piano di sviluppo è il rafforzamento di forme di partenariato (per un più diretto coinvolgimento di capitali privati) nella creazione di nuove infrastrutture e servizi (soprattutto su Last Mile) collegate all’area territoriale, sempre più integrata: dimensionamento del fabbisogno (localizzazione, dimensione economica ecc.) e analisi degli impatti (sociale ed economici)  Necessario, quindi, attivare azioni condivise (attraverso il confronto con gli stakeholder di riferimento) con l’obiettivo di strutturare un processo di programmazione integrata:  la posizione e i collegamenti con il tessuto economico-produttivo (soprattutto legate a settore Aero Cargo per le merci ad alto valore, i prodotti “just in time») l’ampliamento del mercato “e- commerce”);  la capacità di fare sistema (aeroporti, nodi intermodali, e nodi domanda). Sostenibilità e connessione dell’ultimo miglio Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Programmazione Integrata Soprattutto per lo sviluppo/supporto del settore produttivo a domanda potenzialmente internazionale, è necessario avviare un percorso di programmazione integrata collegato a sistemi informativi (flussi dati), servizio di trasporto (flussi merci e passeggeri) Last Mile (verso i corridoi) Lo sviluppo dei corridoi rappresenta un’opportunità endogena (per l’indotto produttivo) ed esogena (traffici merci e pax esterni al territori).  Necessario un piano di verifica e dimensionamento delle infrastrutture dell’ultimi miglio (soprattutto trasporto su ferro) Distretti logistici Necessario avviare un percorso di organizzazione tra gestore dell’infrastrutture - operatori logistici – e settore produttivo per l’efficientamento delle interconnessioni tra la rete, i nodi di accesso e interscambio (porti, interporti), con la identificazione di distretti logistico - produttivi. Infrastrutture di Trasporto & Infrastrutture Digitali
  • 27. PwC 20 Giugno 2016 27 Analisi di territorio Produzione & manifattura (Solido) tessuto produttivo 9 miliardi Valore dell’export nel 2014 (Solida) domanda internazionale +30% in 5 anni Crescita del valore delle esportazioni Export in crescita Ritorno sugli investimenti in 2 anni 55% di un campione di aziende intervistate Nuove opportunità legate alla digitalizzazione Produzione & manifattura >62 mila imprese Imprese attive nel territorio
  • 28. PwC Analisi di territorio 28 20 Giugno 2016 Contesto Mercati (solida domanda internazionale)  La percentuale di export di produzioni specializzate e high-tech (2013) colloca la provincia di Varese al 60,5%, al di sopra della media lombarda (46,1%) e nazionale (42%);  Le esportazioni del territorio di Varese hanno una distribuzione a livello globale molto estesa (circa il 50% dei prodotti è diretto in Europa). Tessuto produttivo a forte vocazione manifatturiera Principali caratteristiche del tessuto produttivo:  importante numero di imprese e valore della produzione: più di 62.000 imprese attive nella provincia di Varese a fine 2014 (7,6% del totale delle attive lombarde e l’1,2% del totale Italia);  sensibile concentrazione industriale nel territorio (densità di 51,7 ogni kmq, contro le 34,1 in Lombardia e le 17,1 in Italia);  tessuto imprenditoriale costituito da aziende di piccole dimensioni, il 94% sono microimprese (fino a 9 addetti) e occupano il 46% degli addetti;  Forte presenza d’imprese artigiane (22.215, il 35,8% sul totale), superiore al dato nazionale (26,6%). Export  Il Territorio esporta merci per un valore che supera i 9 miliardi l’anno, con una bilancia commerciale sempre positiva;  Oltre il 30% del fatturato delle industrie manifatturiere del territorio proviene dalla vendita di beni all’estero;  Produzioni ad alto contenuto tecnologico spingono l’export (quota del 63% - il primato in Lombardia): aeromobili e veicoli spaziali (18% sul totale dei beni esportati dal territorio), e articoli in materie plastiche e altre macchine per impieghi speciali. 62.132 Imprese attive nella provincia (2014) Imprese 22 Mld Valore della produzione (Mld di euro) Produzione 51,7 Numero imprese per kmq (2014) Densità Esportazioni Dato provinciale (2014) altri prodotti 3% chimico- farmaceutic o 10% gomma- plastica altri materiali 9% tessile- pelle- abbigliamen to 9% apparecchi elettrici ed elettronici 12% macchinari 21% metallurgua e prodotti in metallo 9% mezzi di trasporto 21% alimentari- legno carta- mobili 6% Distribuzione delle esportazioni Esportazioni della provincia di Varese per area geografica Aree geografiche Valori [milioni di €] UE 28 5.126 EU non UE 1.073 Africa sett 385 Africa altri 168 America sett 611 America lat 359 Medio Oriente 837 Asia centrale 164 Asia orientale 1.040 Oceania e altro 111 Totale complessivo 9.874 5.045 5.143 5.110 4.945 5.107 5.514 5.773 6.043 5.810 4.754 5.530 6.507 5.890 5.573 5.896 6.565 6.294 6.411 6.844 7.074 7.755 8.558 9.204 6.565 7.726 8.792 9.345 9.962 9.864 9.874 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Import Export # 2 Posizionamento Lombardia (vocazione manifatturiera) Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
  • 29. PwC 20 Giugno 2016 29 Analisi di territorio Fonte: PwC Strategy Dalla pianificazione all’attuazione L’Industria 4.0 è entrata nel pieno della fase di attuazione e rappresenta una realtà operativa a livello globale. Gli investimenti, che definiscono un fabbisogno consistente, e talvolta ambizioso a livello globale, sono stati già avviati. I ritorni attesi sul mercato vengono qualificati dall’industria come rilevanti e rapidi. Integrazione verticale della catena del valore Industry 4.0 Grande concentrazione di aziende innovative  La Lombardia presenta una importante concentrazione di aziende manifatturiere (dalla fabbricazione di prodotti – soprattutto metallo - , alla fabbricazione di macchinari, ecc.).  L’Italia, spinta principalmente dalla Lombardia, è al secondo posto in Europa per numero di aziende che sviluppano innovazione di prodotto e di processo. Integrazione orizzontale della catena del valore Modelli di business, prodotti e servizi digitali Sviluppo prodotti e ingegneria «Accesso» ai clienti, canali di vendita e marketing Fabbrica digitale E2E gestione del ciclo di vita dle prodotto Automazio ne delle macchine Gestione digitale della logistica e dei trasporti Digital sourcing Manifatturadigitale Coordinazioneecontrollo Modellazione digitale. Modelli & simulazione Collaborazione digitale nella ricerca e nello sviluppo Infrastruttura di rete Cyber security & digital trust Ingegneria digitale Integrazione verticale delle operations Integrazione orizzontale della catena del valore Luogo di lavoro digitale MES Smart maintenance & service Vendite digitali & marketing Agile IT Gestione digitale della relazione con il cliente Manutenzione predittiva E-finance/ controlling Risorse umane digitali Condivisione interna delle conoscenze Agile IT Advanced asset mgmt. Omni-channel commerce Portali self service Sistema di tariffazione dinamico Pagamenti on line Ingegneria digitale integrata Logistica smart site @ Centro di controllo della catena di offerta E2E pianificazione della domanda e dell’offerta Augmented reality solutions Vendite personalizzate e servizi di marketing Organizzazione e cultura digitale Enabler Nuovi modelli digitali di business Total platform management Digital hardware optimisation and uptime guarantee Big data analytics & performance management Pay-per-use- model Elementi caratterizzanti Elementi rilevanti collegati al processo di cambiamento Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
  • 30. PwC 20 Giugno 2016 30 Analisi di territorio Fonte: PwC Strategy Flessibilità al cambiamento e qualità  Nei prossimi 5 anni si registra un fortissima propensione alla digitalizzazione e integrazione all’interno del settore produttivo italiano; • Lo stimolo globale offre opportunità di crescita, soprattutto nei settori produttivi del territorio, ad alto contenuto tecnologico, che spingono l’export:  Industria manifatturiere (9.143 aziende attive nel 2015)  Industria meccanica in generale e Aerospace & Denfence (primo posto tra le province italiane per numero di addetti in questo settore) Industry 4.0: Opportunità digitale Imprese digitali in Italia Produzione & manifattura +29% (in 5 anni) Aziende che intendono in vestire nel processo di integrazione (orizzontale) Catena del valore orizzontale +25% (in 5 anni) Catena del valore verticale Integrazione della catena del valore (in senso orizzontale) 27% 56% Oggi In 5 anni 40% 65% Oggi In 5 anni Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Aziende che intendono in vestire nel processo di integrazione (verticale) Oggi --> 27% Percentuale di aziende intervistate che dichiarano/prevedono un alto livello di digitalizzazione In 5 anni --> 59% Integrazione della catena del valore (in senso verticale)+33% (in 5 anni) Modelli di business, servizi e prodotti digitali Aziende che intendono in vestire nel processo di digitalizzazione Ostacoli collegati al processo di cambiamento per le piccole imprese e le imprese artigiane Costi collegati ad attività di Ricerca e Sviluppo strutturata relativamente importanti Maggiori difficoltà nella comprensione dei trend tecnologici (con rischio di investimenti poco efficaci) Maggiore difficoltà nell’aggiornamento tecnico che porta a debolezza nel know- how specialistico Cultura «manageriale» poco propensa all’innovazione (più vocalizzata sul processo produttivo o prodotto) Maggiori difficoltà per investimenti in innovazione (maggiormente orientati al business-as-usual) Difficoltà ad accedere a strumenti e misure di supporto (da Enti pubblici) per problemi informativi Pianificazione e programmazione integrata Ingegneria digitale Piattaforme gestionali Data analytics e controllo qualità Manutenzione predittiva Manifattura digitale Configure-to-Order Elementi rilevanti collegati al processo di cambiamento
  • 31. PwC 20 Giugno 2016 31 Analisi di territorio Fonte: PwC Strategy& Global Industry 4.0 Survey 2016 Efficacia derivante da una crescita attesa dei ricavi Gran parte dell’industria a livello globale (l’85% di un panel di aziende intervistate*) prevede una significativa crescita dei ricavi (circa il 3% per anno) attraverso il processo di digitalizzazione. +2,9% Global Revenue gains (median - per annum) Ricavi +4,1% Global Efficiency gains (median - per annum) Efficienza +5,0% Global Investment (median - per annum) Investimenti Crescita di efficienza e riduzione dei costi Contestualmente alla crescita dei ricavi, l’industria a livello globale stima una riduzione dei costi di circa il 4% annuo fino al 2020. Le imprese che hanno avviato con anticipo processo di digitalizzazione e integrazione si fanno registrare un vantaggio competitivo significativo all’interno dello scenario competitivo globale. L’industria globale sta investendo significativamente nel processo di digitalizzazione della catena del valore, come anche nell’offerta digitale (circa +5% di investimento per anno). (*) 2.000 aziende distribuite in 26 paesi a livello globale; (**) 102 aziende distribuite in Italia «Aree digitali» Existing product portfolio New product portfolio Big data analytics Produzione & manifattura 4,1% 3,7% 3,7% 4,1% 3,7% 3,7% 4,1% 3,6% 4,2% 4,4% Media pesata Aerospaziale/Difesa Chimica Ingegneria e costruzioni Carta e imballaggi Metalli Industria manifatturiera Trasporti e logistica Elettronica Automotive Crescita dell'efficienza [annuale su 5 anni] 3,6% 3,7% 3,9% 3,4% 4,2% 3,2% 3,6% 3,2% 3,7% 3,9% Media pesata Aerospaziale/Difesa Chimica Ingegneria e costruzioni Carta e imballaggi Metalli Industria manifatturiera Trasporti e logistica Elettronica Automotive Riduzione dei costi [annuale su 5 anni] Crescita efficienza Riduzione costi 27% 19% 3% 16% 23% 12% 25% 10% 8% 22% 27% 7% 14% 14% 16% 27% 24% 5% Crescita ricavi Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida 0% 1 al 10% 11 al 20% 21 al 30% 31 al 50% > del 50% Industry 4.0: Manifattura digitale Performance previste per l’industria italiana Gran parte dell’industria italiana (complessivamente oltre l’80% di un panel di aziende intervistate**) stima una crescita dei ricavi nel prossimo quinquennio, attraverso il processo di digitalizzazione e/o integrazione (verticale e/o orizzontale). Risultati più significativi si registrano per le aspettative di riduzione dei costi e crescita di efficienza; nello specifico la quasi totalità dell’industria prevede nel prossimo quinquennio: • crescita di efficienza (97% del campione di aziende intervistate); • Riduzione dei costi (92% del campione di aziende intervistate).
  • 32. PwC Analisi di territorio 32 20 Giugno 2016 11 10,4 8,3 2,3 3,1 3,2 3 8,9 1,7 2,9 2,4 1,2 1 0,6 Cina Giappone Germania Italia Sud Corea USA Taiwan Macchine a asportazione Macchine a deforrmazione 19,9 12,1 11,2 4,7 4,3 4,2 3,6 Maggiori produttori mondiali di macchine utensili Contenuto di servizio TCO + Produttività vs Costo di Acquisto Innovazione Macchina & Ciclo di Sostituzione Problem Solving Scala per intensità R&D & copertura Geo Modularizzazione & Standardizzazione Gestione della catena del Valore Go-to-market Fattori Critici di Successo nel confronto Italia - Germania Co-engineering e co-design con i clienti Analisi dei bisogni del cliente Provider di Soluzioni chiavi-in mano Offerta di servizi: pre-sales, sales e post-sales Total Cost Ownership vs Prezzo di Acquisto Ruolo del Buyer e della Forza Vendita del produttore Gestione dei driver di domanda: Sostituzione e Nuove Instrallazioni Investimento su rete Sales nei Paesi chiave Investimento selettivo in presenza diretta Economie di scala per investimenti nelle nuove tecnologie (R&D Intensity) e per la copertura geografica dei mercati chiave Modularizzazione delle macchine e la standardizzazione dei componenti. Soluzioni tailor made Integrazione nella catena del Valore per competenze distintive e valore aggiunto: «make» e «buy» 2015 - €B Le macchine per Tecnologia Non Convenzionale, sono quelle non a diretto contatto con il metallo, utilizzate per asportare e deformare la materia, solitamente considerate all’interno delle comparto «macchine ad asportazione». Nel 2014 in Italia sono state il 4,6% della produzione. Produzione di macchine utensili in Italia €B - Mercato globale delle Macchine Utensili tradizionali e confronto Italia - Germania Nel 2015 sono state prodotte macchine da asportazione per €49,2b e macchine a deformazione per €22,3b (con una crescita media rispettivamente del 3,9% e del 6,9% annuo). La Germania e l’Italia sono esportatori netti e i primi due produttori europei (il 3° e il 4° mondiali), dopo Cina e Giappone. Macchine TNC € 71,58 miliardi Produzione mondiale di macchine utensili nel 2015 69% Del consumo mondiale nel 2015 Macchine a Asportazione 3,9% CAGR 13-15 Macchine a Deformazione 31% Del consumo mondiale 2015 6,9% CAGR 13-15 2013 2014 2015 Produzione Deformazione Produzione Asportazione Esportazione totale 2 2 4 2,2 2,1 4,3 4,7 2,4 2,3 3,2 3,1 3,2 CAGR 13-15 8,3% 0,1% 10,1% 6,5% Produzione & manifattura Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Focus: Macchine utensili
  • 33. PwC Analisi di territorio 33 20 Giugno 2016 Focus Macchine additive Il mercato globale Gli scenari futuri Le previsioni vedono il settore in forte crescita, con un CAGR 2016-2020 previsto di circa 30-35%. Il mercato statunitense Negli USA la gran parte delle aziende dispone di macchine additive: il 59% delle aziende con meno di 500 impiegati e il 75% delle grandi aziende. Solo il 15% delle piccole aziende e il 2% delle grandi aziende non ha in programma di acquistarne in futuro. Il mercato italiano Il mercato italiano delle aziende produttrici di macchine additive è costituito principalmente da PMI, gran parte delle quali con un fatturato inferiore al milione di euro. Molte sono startup nate negli ultimi anni. 63% 13% 3% 17% 3% 1% USA Europa Cina Israele Giappone Altro 73% 13% 3% 2% 9% USA Germania Irlanda Cina altro Market share Produzione Consumo 7.000 12.500 21.000 2016 2018 2020 59% 75% 26% 23% 15% 2% Aziende con meno di 500 impiegati Aziende con più di 500 impiegati Non pensano di acquistarne Le acquisteranno nel prossimo futuro Dispongono di stampanti 3D Fonte: Report PwC su analisi del mercato statunitense € 5,2 miliardi Produzione mondiale di stampanti 3D nel 2015 Europa 13% Del consumo mondiale nel 2013 30% CAGR 13-15 Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura Mercato globale delle Macchine Additive Nel 2015 la produzione mondiale di macchine additive si è attestata sui €5,2b (con una crescita media rispettivamente del 30% annuo). Gli stati uniti sono a saldamente per esportazione, seguiti dalla Germania.
  • 34. PwC Analisi di territorio 34 20 Giugno 2016 Focus Macchine: confronto utensili e additive Macchine utensili  Costante crescita del mercato (CAGR compresi tra il 4% e il 7%).  L’Italia riveste un ruolo di primo piano nel mercato mondiale della produzione di macchine utensili (4° Paese esportatore).  Il mercato italiano è caratterizzato da una forte propensione di aziende piccole (fatturato inferiore a €50m) e medie (fatturato da €50m a €200m), con elevata qualità dell’offerta.  La distribuzione geografica è coerente con il sistema produttivo italiano: la quasi totalità delle imprese si trova nelle regioni del nord, il 41,5% in Lombardia, che produce il 36% del fatturato. Macchine additive  Il mercato globale della produzione di macchine additive (stampanti 3d) è in forte espansione (il CAGR si attesta saldamente introno al 30%).  l’Italia, in questa fase di crescita, sembra perdere competitività e non ricopre un ruolo di primo piano.  Gli Stati Uniti (meno performanti nel mercato delle macchie utensili) coprono il 73% del mercato (per produzione e per istallazione di macchine).  I fattori critici di successo che penalizzano l’Italia nel confronto competitivo (contenuto di servizio, copertura geografica, economie di scala per R&D, go- to-market) acquisiscono maggiore significatività nel mercato della produzione delle macchine additive.  Circa il 50% della produzione mondiale è dovuta ai servizi accessori (manutenzione, training, consulenza, pubblicazioni etc.), elemento che vede l’Italia storicamente poco performante. Criticità • Difficoltà ad accedere al credito bancario, per le aziende piccole con poche garanzie. Stanno nascendo canali alternativi di finanziamento; • Il contesto industriale italiano presenta grande varietà di attività, che ostacola la allocazione dei finanziamenti sull’ Industria 4.0 e, conseguentemente, il suo sviluppo. • Il contenuto di servizio dell’offerta italiana è spesso scarso: non sono diffusi servizi pre sales (co- desing, TCO, application engineering), sales (finanziamento, buyback usato, software) e post sales ( supporto su linea/stabilimento del cliente, ricambi, contratti di manutenzione). • Carenza di investimenti sulla rete sales e after sales nei Paesi chiave. Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
  • 35. PwC Analisi di territorio 35 20 Giugno 2016 21 12 10 9 11 11 10 4 7 4 36 27 20 18 16 15 12 17 12 13 Mancanza di standard, norme e certificazione sul digitale Preoccupazione sulla perdita di controllo della proprietà intellettuale dell'impresa Guida del top management Talento insufficiente Richiesta di investimenti elevati Mancanza di una chiara visione delle attività digitali e del supporto/guida dal management Questioni irrisolte sulla sicurezza dei dati e sulla privacy dei dati esterni Lenta costruzione delle infrastrutture tecnologiche di base Benefici economici e investimenti digitali poco chiari Mancanza di cultura digitale ed esercizio Persone e gestione del cambiamento … non tecnologia  L’Industria 4.0 porterà dei forti cambiamenti nei modelli di business tradizionali. Tuttavia, per un efficace processo di attuazione, le imprese devono sviluppare una forte «cultura digitale» ed essere guidate nei cambiamenti da un chiaro indirizzo «verso» il Cliente.  Non è la tecnologia – o l’abilità nell’utilizzo della tecnologia - o l’analisi dei dati che impedisce lo sviluppo dell’Industria 4.0, ma la mancanza di una cultura digitale e di competenze delle risorse umane. Focalizzazione sul Cliente e internazionalizzazione  Apertura verso l’estero significa esportazioni, ma anche internazionalizzazione delle imprese locali, che possono contare sul supporto specialistico fornito dalla rete di istituzioni e associazioni.  I clienti sono al centro del cambiamento della catena del valore, del prodotti e/o del servizio. L’Industria 4.0 farà crescere le opportunità consolidare e migliorare le relazioni con i Clienti, anche attraverso un più intenso confronto. Le imprese potranno registrare performance migliorative se disporranno di piattaforme di analisi per «studiare» accessi e abitudini dei clienti, e rivedere, migliorare e innovare la loro offerta di servizio o prodotto.  Sia i mercati già sviluppati che quelli in via di sviluppo potranno migliorare le performance (in termini sia di efficacia che di efficienza) attraverso il percorso di «cambiamento 4.0». Le aspettative locali sono molto diverse tra loro anche all’interno dello stesso sistema produttivo.  Le imprese leader non sono (in tutte le situazioni) le stesse del passato.  Big Investments with big impact: il 55% delle aziende stima una crescita del 5% per anno con un ritorno sull’investimento raggiungibile in 2 anni. Messaggi chiave La digitalizzazione non riguarda la tecnologia, ma le competenze delle risorse e la gestione della trasformazione 57 39 30 27 27 26 22 21 19 17 Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Fonte: PwC Strategy& Global Industry 4.0 Survey 2016(*) 2.000 aziende distribuite in 26 paesi a livello globale; (**) 102 aziende distribuite in Italia Fattori Critici di Successo per lo sviluppo della Industria 4.0 Produzione & manifattura
  • 36. PwC Analisi di territorio 36 20 Giugno 2016 Identificazione di una strategia integrata per lo sviluppo Una efficace strategia integrata per lo sviluppo deve ricomprendere i seguenti elementi:  mappare la presenza e la caratteristica di differenti strategie collegate all’ambito di riferimento: verificale il livelli di maturità delle scelte, verificare la coerenza degli obiettivi identificare le differenti priorità di intervento nel processo di digitalizzazione;  identificare progetti pilota e/o buone prassi e verificare processi di scalabilità e/o replicabilità delle soluzioni a supporto del tessuto industriale (soprattutto collegato alle PMI e imprese artigiane): identificare elementi a valore aggiunto sui differenti modelli di business;  identificare e costruire reti e relazioni tra gli stakeholder (all’interno dell’ecosistema di riferimento): partnership tecnologiche, verticali (ad esempio, supply chain) e/o orizzontali (ad esempio di settore);  valutare la possibilità di costruire programmi di sviluppo sinergici che raccolgano un panel di progetti coerenti per obiettivo, tecnologia in uso e/o risultati attesi, ecc. e che garantiscono profili di rischio complessivamente gestibili;  identificare gli effetti (impatti attesi economici e tecnologici) del programma, valorizzando il profilo di rischio dell’operazione nel suo complesso. Costruire strumenti e misure di supporto per lo sviluppo Per supportare il settore produttivo nel processo di investimento e cambiamento, è necessario lavorare a percorsi di accompagnamento focalizzati su:  sviluppo di Piattaforme Integrate di collaborazione, che possano rispondere alle esigenze specifiche e/o fabbisogni delle aziende artigiane e PMI, in particolare:  necessità informative: soprattutto sull’aggiornamento rispetto ai contenuti e alle opportunità riferite all’ambito della Manifattura 4.0;  necessità formative, collegate all’apprendimento (e alla messa) in opera dei nuovi modelli di business e al supporto nel processo di cambiamento interno;  supporto nella identificazione e nello sviluppo delle soluzioni (tecniche, gestionali, operative, compliance legale, ecc.);  supporto nel processi di cambiamento (soprattutto collegato al change management).  Identificazione e sviluppo di forme di supporto (Bundling, strumenti di garanzia) e finanziamento (Misure di incentivo, fondi, ecc.) alternative rispetto alle soluzioni standard offerte dal mercato che considerino elementi di specificità a supporto delle PMI e delle imprese avviate (aleatorietà della domanda sul singolo progetto, time-frame di progetto contenuti, rischio tecnologico, ecc.). Linee guida Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaProduzione & manifattura
  • 37. Turismo Flusso internazionale e livello di servizio
  • 38. PwC 20 Giugno 2016 38 Analisi di territorio Turismo Infrastrutture di rete, logistiche Territorio connesso e accessibile +31%in 5 anni Crescita degli arrivi internazionali sul territorio (2014 vs 2009) Turismo internazionale +16% in 5 anni Crescita dei posti letto (2014 vs 209) Approccio industriale di settore Turismo Hub internazionale Scalo aeroportuale di Milano Malpensa Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
  • 39. PwC Analisi di territorio 39 20 Giugno 2016 Il turismo in Italia: domanda potenziale La presenza turistica in Italia L’Italia è al 5° posto tra le destinazioni del turismo internazionale, con 56,3 milioni di arrivi (trend in crescita negli ultimi anni). La maggior parte dei turisti arriva da altri Paesi europei (51%), spinto principalmente da turismo tedesco (20%),. Permanenza e costo medio del viaggio Spesa dei viaggiatori in Italia La spesa del traffico straniero in Italia è circa 3 volte la spesa del traffico nazionale. Focus sulle regioni La Lombardia è la seconda regione per arrivi e per spesa dei turisti stranieri in Italia. 51% 23% 16% 5% 5% Europa Asia e Pacifico America Africa Medio Oriente 41,8 47,5 48,7 50,3 51,6 56,3 165,2 176,5 180,6 184,8 186,8 202,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Arrivi Presenze 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 Vacanze Lavoro Studio Shopping Viaggi di nozze Motivi religiosi Altro Spesa dei viaggiatori in Italia per motivo di viaggio Italiani Stranieri 2015 - Milioni di € 6,4 7,5 6,7 5,6 7,3 7,9 6,5 6,9 9,3 6,6 Francia Germania Regno Unito Spagna Svizzera Russia Paesi Scandinavi Media Europa Americhe Asia e Pacifico 727 852 761 636 829 897 738 784 1056 750 Durata Costo gg € I turisti americani effettuano viaggi in Italia con una maggiore permanenza media, seguiti da Russia, Germania e Svizzera. 0 2 4 6 8 10 12 0 1 2 3 4 5 6 7 Spesa degli stranieri Miliardi di € Arrivi stranieri Milioni di pax Turismo Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Italia: # 5 Posizione dell’Italia per destinazioni del turismo internazionale 56,3 milioni Arrivi in Italia negli ultimi anni +22% Crescita 2010-2015
  • 40. PwC Analisi di territorio 40 20 Giugno 2016 Il turismo a Varese Conferma della vocazione internazionale turistica  Nel 2014 si registra una robusta crescita del numero di turisti nel territorio varesino, più che raddoppiati negli ultimi 10 anni (passati da 539.206 del 2004 a 1.117.891).  A sostenere questo trend sono soprattutto gli stranieri che, ormai da tempo, hanno superato i turisti italiani, mostrando una maggiore dinamicità anche negli ultimi anni di crisi economica quando il turismo italiano, invece, ha subito un rallentamento.  Anche il numero delle presenze è in tendenziale aumento e, nel 2014, si è attestato vicino a 2 milioni (+6% complessivamente e +8,4% per le presenze di stranieri).  Tra i turisti si riscontra una rappresentanza di molte aree socio-economiche mondiali: Europa (Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi eccetera), Asia (Giappone, Cina, Corea del sud), America del nord (Stati Uniti). Posizionamento strategico e connessione alla rete Europea Varese nel tempo si è specializzata nell’accoglienza e nella gestione di un crescente turismo congressuale e d’affari, favorito dai seguenti fattori:  la vicinanza a Milano e al nuovo polo fieristico di Rho-Pero;  la presenza di Malpensa-Fiere e di importanti centri congressuali (i.e. Ville Ponti);  la fruibilità dell’aeroporto internazionale di Malpensa;  la presenza di un rilevante tessuto imprenditoriale Si conferma un significativo trend di crescita Attrattività  Paesaggio: territorio collinare e montuoso, caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi (Varese, il Maggiore e quello di Lugano);  4 siti Unesco: Sacro Monte di Varese, il Parco archeologico di Castelserpio, Monte San Giorgio, Siti palafitticoli preistorici  Alta densità imprenditoriale (7,6 imprese/km2) Turismo 299.298 311.834 332.768 379.388 417.747 439.714 446.748 472.121 500.536 483.758 487.511239.908 253.608 299.220 371.871 386.653 410.274 450.511 492.996 563.157 593.290 630.380 539.206 565.442 631.988 751.259 804.400 849.988 897.259 965.117 1.063.693 1.077.048 1.117.891 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Arrivi di turisti nella provincia di Varese Italia Estero Totale 600.908 586.173 639.259 720.636 743.403 761.520 776.388 819.752 854.498 804.427 827.400 509.093 528.345 592.053 778.141 759.991 779.901 865.388 944.163 1.017.744 1.067.519 1.111.951 1.110.001 1.114.518 1.231.312 1.498.777 1.503.394 1.541.421 1.641.776 1.763.915 1.872.242 1.871.946 1.939.351 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Presenza di turisti nella provincia di Varese +31% (in 5 anni) (2009-2014) Arrivi +26% (in 5 anni) (2009-2014) Presenze Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
  • 41. PwC 20 Giugno 2016 41 Analisi di territorio Crescita della capacità ricettiva Dal 2008 al 2014, il numero di posti letto è cresciuto da poco più d 19mila a 23.446 (+20%), con un peso pari al 55% per i posti letto offerti dagli alberghi e il restante 45% dagli esercizi complementari. Sono gli esercizi complementari ad essere cresciuti maggiormente (da 214 a 307) con un impatto complessivo di rilievo, pur trattandosi per lo più di esercizi di piccole dimensioni e di Bed and Breakfast, anche sul numero di posti letto (+22%). Crescita dell’offerta Reattività del tessuto industriale ricettivo Qualità delle strutture ricettive Per rispondere alle mutate esigenze di un turismo sempre più internazionale, Varese ha saputo sviluppare in maniera adeguata la propria offerta ricettiva divenendo leader su scala regionale nelle strutture a 4 stelle: quasi il 60% dei posti letto alberghieri sono disponibili in alberghi di questa categoria. Focalizzazione progressiva sulla qualità 23.500 (+20% in 7 anni) Posti letto offerti dagli alberghi e dagli esercizi complementari 30% di 4 stelle Progressivamente rispondente alla mutate richieste della domanda Turismo Strutture ricettive in provincia di Varese (Numero di esercizi e posti letto) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Esercizi alberghieri 173 178 171 173 171 161 163 Esercizi complementari 214 241 244 251 2.458 286 307 Totale esercizi 387 419 415 424 2.629 447 470 Posti letto es. alberghieri 10818 11230 11579 13249 12884 12788 12897 Posti letto es. complementari 8.675 8.833 8.893 8.994 9.823 9.834 10.549 Totale posti letto 19.493 20.063 20.472 22.243 22.707 22.622 23.446 1 stella 12% 2 stelle 13% 3 stelle 42% 4 stelle 28% altri 5% Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
  • 42. PwC Analisi di territorio 42 20 Giugno 2016 Fonte: TurismData della Camera di Commercio di Varese +26% Giugno 2015 vs giugno 2014) Settore alberghiero Effetto EXPO Incremento dei visitatori  La provincia di Varese ha rappresentato la vera “porta esterna” dell’Esposizione Universale tenutasi a Milano tra maggio e ottobre 2015.  Si sono registrati record di passeggeri nelle stazioni che collegano la provincia con il polo espositivo di Milano Rho Fiera, ma anche una vistosa crescita delle presenze negli alberghi, fino ai numeri positivi del settore food and beverage, che ha fatto registrare un +11,1% grazie alla presenza dei principali brand made in Italy del settore (come ad esempio Poretti, Lindt e Prealpi).  Nel periodo maggio-ottobre 2015 nella sola provincia di Varese si sono arrivati 112 mila turisti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, e i soggiorni aggiuntivi sono stati 200 mila (+16,8%), con boom della presenza dalla Cina e dai Paesi Asiatici in genere.  Le stazioni di Varese, Busto Arsizio e Gallarate, secondo i dati diffusi da Trenord (che ha certificato la bellezza di 5,8 milioni di viaggiatori trasportati in Expo da maggio in poi), sono risultate nella “top five” degli scali ferroviari in cui sono stati staccati più biglietti in direzione Rho Fiera Expo 2015, dietro a Treviglio e Novara. Domanda «plotonizzata»  In particolare, nei primi otto giorni di ottobre, Trenord ha trasportato 43mila passeggeri da/per Expo 2015 dalle stazioni di Varese, Busto e Gallarate. Un dato addirittura in crescita rispetto a quello del mese di settembre, quando i passeggeri in partenza e arrivo dalle tre stazioni erano stati in tutto 140mila, il 10% di tutto il traffico regionale lombardo da/per Expo, che a settembre aveva raggiunto la cifra record di un milione mezzo di passeggeri (con un significativo più 50% rispetto al mese di agosto).  Nel mese di settembre 2015 le presenze nelle strutture ricettive sono aumentate dell’8,7% per la zona dei Laghi della Lombardia (Varese inclusa), generando un indotto legato ad Expo di 1,2 milioni di euro.  Nel mese di giugno il settore alberghiero ha registrato un +26% nell’area di Varese rispetto allo stesso mese del 2014 (Federalberghi).  L’effetto Expo ha migliorato il sentiment degli imprenditori sul comparto turistico: da un’indagine risulta che l’80% degli imprenditori varesini intervistati valuta positivamente le prospettive del settore. Turismo Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida +112 mila presenze Nel confronto del periodo maggio-ottobre 2014 e 2015 +16,8% soggiorni Nel confronto del periodo maggio-ottobre 2014 e 2015
  • 43. PwC Analisi di territorio 43 20 Giugno 2016 Turismo digitale Contesto culturale La rivoluzione digitale sta cambiando anche il settore turistico: il turista, sempre più indipendente, utilizza la rete informativa in tutte le fasi del Tourist Journey: durante l’ispirazione e la ricerca delle informazioni, la pianificazione, la fruizione e nella condivisione dell’esperienza. I servizi presenti sul mercato sono numerosi e con diverse funzionalità. Si tende a differenziare e a segmentare l’offerta con servizi gratuiti e a pagamento, come:  Geolocalizzazione  Realtà aumentata  Mobile payments  Content sharing Gli impatti La digitalizzazione genera impatti sul processo di acquisto, di fruizione e condivisione dell’esperienza:  si tende a pianificare e acquistare il proprio viaggio tramite canali on line, basandosi sull’esperienza condivisa dagli altri utenti;  il turista ricerca applicazioni che permettano di «aumentare» le modalità di fruizione, come i contenuti interattivi di luoghi/siti d’interesse. Gli impatti si manifestano anche nei vari livelli della catena del valore, portando ad una maggiore competizione, alla disintermediazione e alla collaborazione. Si ricercano informazioni dinamiche e fruibili su tablet e smartphone. La domanda è attratta da paesaggi naturali e urbani Landscape Si ricercano esperienze che portino benessere poli sensoriale Leisure Si ricercano esperienze volte all’apprendimento Learning  Integrazione con i social  Contenuti a pagamento Il turista 3L  Si ricerca sempre più l’ottimizzazione del viaggio, da quando il turista riceve lo stimolo per pianificare la vacanza, a quando prenota, a quando vive l’esperienza, a quando rientra dal viaggio.  L’esperienza del viaggio vive oggi una progressiva trasformazione: si sta assistendo all’esplosione della cultura del Loisir, con la ricerca della spettacolarizzazione dell’esperienza turistica, volta non solo ad intrattenere, ma anche a educare, coinvolgere ed estasiare il fruitore.  I turisti vanno in cerca di identità, autenticità, qualità tecnica e relazione, andando a generare quello che viene definito il turista 3L: landscape, leisure e learning. Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida Turismo
  • 44. PwC Analisi di territorio 44 20 Giugno 2016 Messaggi chiave Costruire relazioni… Il settore turistico collegato al territorio di Varese ha fatto registrare negli ultimi anni performance significativamente migliorative (attese peraltro anche nel prossimo futuro). Contestualmente, risultati altrettanto significativi si sono acquisiti nello sviluppo dell’offerta e, più in generale, nella crescita del settori industriale turistico. Sulla scorta del percorso di crescita consuntivato, il processo di sviluppo passa, quindi, necessariamente attraverso:  il rafforzamento e consolidamento del percorso programmato;  la comprensione di alcuni fenomeni di cambiamento ed opportunità, quali il turismo digitale;  un processo di integrazione. Il comparto turistico si sviluppa sempre più in un’ottica di integrazione e di cooperazione tra pubblico e privato, per la costruzione di prodotti turistici innovativi. Uno dei problemi principali dell’offerta turistica è la mancanza da parte degli organi istituzionali di una offerta turistica completa, organica e integrata, e la presenza di informazioni frammentate. Le opportunità di sviluppo più significative sono collegate alle costruzioni di reti di relazioni (tra provider di servizi, i gestori dell’informazione, ecc.). … per ottimizzare l’esperienza di viaggio Queste relazioni permettano al turista di trovare risposte customizzate in modo semplice e univoco. Si può sviluppare un’unica «interfaccia» verso il turista, che offra servizi diversificati, come ad esempio:  contenuti certificati e di alta qualità sui principali beni artistici dell’area;  programma di sconti e offerte sui servizi commerciali (ristoranti e shopping);  contenuti sulla realtà aumentata;  social network Community;  diario digitale dei luoghi visitati;  aggiornamento sugli eventi e gli spettacoli in programma nelle vicinanze. turista stakeholders provider proprietario Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guidaTurismo
  • 45. PwC Analisi di territorio 45 20 Giugno 2016 Linee guida di sviluppo Turismo Il turismo come asset di sviluppo economico  L’efficientamento dei servizi e dell’offerta si può perseguire attraverso il superamento della frammentazione del settore, con la costruzione aggregazioni e reti di impresa.  Particolare attenzione deve essere rivolta alla digitalizzazione del turismo, per la commercializzazione dei servizi turistici, per la loro fruizione e per l’integrazione informativa.  Si può ricercare la costituzione di piattaforme integrate (anche su modello B2B), che possano servire mercati complessi e multidimensionali. Le caratteristiche comuni a queste piattaforme riguardano il servizio verso gruppi distinti di clienti, l’aumento proporzionale del valore della piattaforma in base al numero dei clienti per cluster, e l’interazione con i clienti.  La logica è quella del WIN-WIN per tutti i soggetti che ne prendono parte:  per gli utenti che la utilizzano, perché è uno strumento (tendenzialmente gratuito) per ottimizzare la propria esperienza di viaggio;  per gli stakeholder commerciali, perché , attraverso i servizi pay-for-use, consolidano strumenti di marketing/costumer searching;  Per gli owner delle piattaforme (strumenti di ottimizzazione del Tourist Journey e di fidelizzazione del cliente);  Per chi offre il servizio (provider), che raggiungono la massa critica di utenti. .  E’ opportuno lavorare al fine di migliorare la comunicazione, attraverso anche la creazione di un brand del territorio, nel quale il territorio possa identificarsi, e che possa essere facilmente identificabile dai potenziali turisti;  La tipicità e l’unicità dei luoghi va compresa, valorizzata ed esaltata. In quest’ottica, le politiche regionali operano e sostengono progetti quali la valorizzazione turistica dei laghi lombardi.  I laghi rappresentano infatti un brand di particolare rilevanza sul mercato nazionale e internazionale, non solo per la loro natura, ma anche per la possibilità di combinare esperienze turistiche di eccellenza. L’integrazione dell’offerta turistica per l’ottimizzazione dell’intera catena del viaggio Contesto Scenari di sviluppo Messaggi chiave Linee guida
  • 47. PwC Analisi di territorio 47 20 Giugno 2016 La Città Metropolitana La legge Delrio sulle «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» La Città Metropolitana Le Città Metropolitane (CM) sono state istituite e definite con la L. 56/2014 (Legge Delrio), quali enti territoriali di area vasta, il cui territorio coincide con quello della Provincia omonima, con le finalità istituzionali di:  Cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano (Piano Strategico Triennale);  Promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città Metropolitana;  Cura delle relazioni istituzionali afferenti il proprio livello, comprese quelle a livello europeo (con le città e le aree metropolitane europee). Ne sono state definite 10 (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma), alle quali si aggiungono quelle per ora individuate nelle regioni a statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina e Palermo). Gli organi e lo Statuto Gli organi della Città metropolitana sono:  Il Sindaco metropolitano (coincidente con il sindaco del capoluogo), con la rappresentanza dell’ente;  Il Consiglio metropolitano, costituito dal sindaco e da 24 membri per le città metropolitane con più di 3 milioni di abitanti (come Milano), eletti da e tra i sindaci e i consiglieri dei vari Comuni appartenenti alla CM, organo di indirizzo e controllo;  La Conferenza metropolitana, composta dal Sindaco metropolitano e dai Sindaci, ha potere consultivo per il bilancio ed è competente per l’adozione dello Statuto, che può darle ulteriori funzioni. Lo Statuto stabilisce le norme fondamentali dell’organizzazione dell’ente, comprese le attribuzioni e le competenze degli altri organi:  regola le modalità e gli strumenti di coordinamento dell'azione complessiva di governo del territorio;  disciplina i rapporti tra i Comuni e la Città metropolitana per l'organizzazione e l'esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione in comune, eventualmente differenziate per aree territoriali;  può prevedere la costituzione di Zone omogenee;  individua le modalità per istituire accordi con i Comuni non compresi nella Città metropolitana. La Delrio è stata recepita con la L.R. 32/2015, la quale prevede l’istituzione di una Conferenza permanente Regione-CM, per la concertazione degli obiettivi comuni, definisce principi e procedure per l’individuazione delle Zone Omogenee, rispetto alle funzioni della ex-Provincia riduce alcune funzioni (agricoltura, foreste, caccia e pesca, politiche culturali e alcune funzioni su energia e ambiente), rafforza le prerogative del Piano Territoriale Metropolitano, prevede l’istituzione di una ATO unica delle acque, riconosce il ruolo riguardante le politiche sul lavoro, conferma l’istituzione dell’Agenzia del trasporto pubblico locale, nel quale la CM avrà poteri limitati sulla programmazione dei servizi Il recepimento in Lombardia
  • 48. PwC Analisi di territorio 48 20 Giugno 2016 La riforma delle Autonomie Locali Le Province nella Delrio La Delrio non è solo una legge di riforma, ma anche di passaggio verso la nuova costituzione. In tal senso regola le province quali enti di secondo livello, i cui organi sono eletti da e tra i sindaci e i consiglieri della provincia, e le cui funzioni fondamentali, di seguito elencate, sono più circoscritte: • Pianificazione territoriale provinciale di coordinamento e tutela e valorizzazione dell’ambiente; • Programmazione della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica; • Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale; • Cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione dei servizi in forma associata. Il riordino delle funzioni non fondamentali è lasciato alle singole Regioni, che di fatto le rende a esse dipendenti e fortemente differenti da regione a regione. In Lombardia, la L.R. 19/2015 trasferisce alla Regione le funzioni riguardati caccia, pesca, agricoltura e foreste. Verso la riforma costituzionale La Delrio si pone come ponte verso la nuova riforma costituzionale, che in questo ambito, prevede:  L’abolizione delle Province, gli unici enti a autonomia costituzionalmente garantita sono Comune, Regione e Città Metropolitana;  L’introduzione degli Enti di Area Vasta, quali enti partecipati dai comuni, e non a essi sovraordinati, regolati da leggi regionali, senza funzioni di indirizzo politico. Alla luce di quanto detto, in Lombardia si è avviato un dibattito sul riordino della Autonomie Locali, la cui proposta prevede che gli Enti di Area Vasta tengano le funzioni fondamentali delle Province della Delrio alle quali si aggiungono le funzioni delegate dalla Regione in tema di ambiente, protezione civile, turismo, cultura, e le funzioni delegate dai Comuni. Minacce Una possibile conseguenza del processo di depotenziamento delle «ex-Province» e del rinforzamento della Città Metropolitana, è l’impoverimento del tessuto dei restanti ambiti territoriali, i quali rischiano di non avere una struttura intermedia per l’interlocuzione con Regione e Stato Opportunità Il riordino delle Autonomie Locali, può essere uno spunto per la creazione di smart land, cioè luoghi di innovazione basati sulle relazioni civiche di natura collaborativa e sussidiaria, dove le istituzioni si mettono a disposizione della collettività per innescare e accompagnare i processi di sviluppo, favorendo la creazioni di reti, mettendo in relazione tra loro i soggetti (network manager). ! Le Unioni di Comuni La Delrio ha apportato modifiche alle Unioni di Comuni per la gestione e l’erogazione di alcuni servizi. Si tende a dare sempre più peso ai Comuni e alle loro Unioni, perché, diventano gli interlocutori istituzionali della Regione per la definizione delle politiche e della programmazione regionale.