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Oliviero Bassoli -Manlio Della Ciana
MANUALE PER LA GESTIONE DELLE SSOP
Le SSOP e la gestione dell’ Alternativa 3 per Listeria monocytogenes negli
stabilimenti che intendono’esportare i propri prodotti a base carne in America
AGOSTO 2009
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
2
E-book
Disponibile:
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana
LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE DELLE NORME U.S.A. NEGLI STABILIMENTI
ISCRITTI NELLA LISTA PER L’ESPORTAZIONE IN AMERICA
E-book formato pdf, 2,77 mb, pag. 200 . febbraio 2009
Oliviero Bassoli, medico veterinario, lavora presso l ‘AUSL di Modena – o.bassoli@ausl.mo.it
Manlio Della Ciana, medico veterinario, lavora presso l ‘AUSL di Ravenna – m.dellaciana@ausl.ra.it
http://groups.google.it/group/pacchetto-igiene
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
3
Introduzione
Questo manuale prende lo spunto da una relazione tenuta a SICURA 2009 e si propone di illustrare
molto semplicemente le finalità delle SSOP all’interno degli stabilimenti italiani iscritti nella lista
per l’esportazione negli Stati Uniti. La norma di riferimento, quindi, non può che essere quella
contenuta nel Codice Regolamentare Federale, al titolo 9, dal punto 416.11 al punto 416.17,
tuttavia i concetti contenuti nella norma americana possono in qualche misura essere compresi
anche nella normativa comunitaria, in quanto lo scopo della norma è comunque quello di
contrastare in maniera efficace il pericolo derivante dalle contaminazioni crociate.
Per meglio comprender il concetto delle SSOP, relativamente nuovo per la legislazione comunitaria,
abbiamo utilizzato gli esempi contenuti in diverse pubblicazioni del FSIS, con particolare riferimento
alla Direttiva 5001:2008 ed alle Linee guida dettate da USDA per la formazione del proprio
personale ispettivo.
Ovviamente abbiamo riportato anche esempi tratti dalla realtà che meglio conosciamo, ovvero
quella degli stabilimenti della nostra Regione, l’ Emilia-Romagna.
Lo scopo di questa lavoro è quello di aiutare le ditte iscritte negli elenchi per l’esportazione in USA
di prodotti a base di carne o di quelle che intendono aggiungersi a meglio comprendere la
legislazione USA e offrire agli ispettori ufficiali ed ai consulenti delle aziende uno spunto di
riflessione nel compito di far convivere la norma statunitense ed europea.
Le SSOP così come tutte le procedure di uno stabilimento devono essere scritte in maniera
comprensibile, evitando per quanto possibile qualsiasi ambiguità di interpretazione, ed essere il più
possibile autonome, cioè reggersi come documenti a sé stante. E’ importante quindi che chi le
redige abbia ben presente l’utilizzatore della procedura e delle istruzioni operative collegate,
comprese le checklist che, a differenza di quanti alcuni pensano, non sono le SSOP, ma ne fanno
semplicemente parte. E’ importante sottolineare come ciascuna procedura SOP è la parte specifica
di un programma più generale. Fin da subito quindi nell’intestazione delle singole SSOP deve
esserne chiaro il campo di azione: già dal titolo deve essere evidente la descrizione delle attività
che si vogliono regolare con la procedura. Anche la data di emissione e identificazione dei
responsabili della procedura sono elementi basilari della SSOP. Il format delle SSOP , quale che sia,
dovrebbe essere quello in uso per le altre procedure e per tutti i documenti dell’azienda.
Talvolta le SSOP rappresentano un prerequisito al piano di autocontrollo HACCP per cui conviene
evidenziarlo sulla procedura, tenendo bene a mente che in questo campo ciò che non è scritto
semplicemente non esiste (“if you did not write it down, you did not do it”). La peculiarità delle
SSOP rispetto alle SPS sta appunto, oltre alla specificità ed al fatto di essere indirizzate ad azioni di
routine e ripetitive, nel fatto di essere obbligatoriamente scritte e di essere soggette al
monitoraggio della loro implementazione; le registrazioni e la memoria degli interventi sono quindi
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
4
un potente strumento organizzativo per lo stabilimento, perché consentono di calibrare nel tempo
l’efficacia delle azioni di sanificazione, adattandole alle modifiche che intervengono nello
stabilimento stesso. Vi sono occasioni in cui il riscontro di diverse situazioni non conformi, rispetto
ai parametri che lo stabilimento si è dato, rappresentano lo strumento indispensabile alla direzione
dello stabilimento per capire se sono avvenute inavvertite modifiche, o tali di cui non si erano
stimate correttamente la conseguenza, nel processo di produzione!
I dati storici desumibili dal monitoraggio quotidiano hanno inoltre il pregio di consentire una
valutazione dell’efficacia delle procedure e delle azioni correttive e di sostenere la qualità
aziendale, purché ovviamente siano ben scritte e ben applicate.
Abbiamo riletto attentamente il testo per cercare gli inevitabili errori anche perché si sa che il
diavolo della scrittura è sempre in agguato e mai si è al sicuro dagli orrori , pardon, errori di
battitura!
Ci auguriamo che l’avere alternato le foto al testo abbia reso meno tediosa la lettura del testo.
Il materiale iconografico utilizzato è in gran parte di proprietà degli Autori, anche se alcune
immagini sono state tratte direttamente dalle presentazioni in rete di FSIS, USDA, Siti universitari
americani e da quella enorme banca di immagini che è www.flickr.com .
Questo manuale viene reso disponibile gratuitamente sotto forma di E-book a tutti quanti ne
facciano richiesta, tuttavia chiediamo che se in parte o in toto dovesse venire utilizzato per
presentazioni o lavori esposti in pubblico, si abbia l’onestà di citarne gli Autori; al tempo stesso
intendiamo ringraziare quanti, leggendolo, ci segnaleranno errori o imprecisioni o vorranno
semplicemente testimoniarci il loro apprezzamento.
In un punto a metà strada tra Ravenna e Modena, 15 agosto 2009
Gli Autori
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
5
Sommario
Introduzione 3
Sommario 5
SSOP e SPS 7
§416.11 8
§416.12 8
§416.13 9
§416.14 9
§416.15 9
§416.16 10
§416.17 10
Scrivere le SSOP 11
Raccomandazioni su come scrivere le procedure 14
SSOP pre operative 15
SSOP operative 29
Mantenimento, azioni correttive e requisiti per la registrazione delle SSOP 31
Le modalità del controllo ufficiale 35
Il ruolo del Supervisore ufficiale per la valutazione delle SSOP 41
Le SPS e le SSOP in Alterativa 3 45
Gestione dell’ Alternativa 3 47
SSOP in Alternativa 3 57
Relazione tra SSOP e HACCP in produzione di prodotti RTE 57
Casi Pratici 58
Esempi 62
Quadro normativo di riferimento per la compilazione delle non conformità 69
Bibliografia e documenti consultati 70
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
6
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
7
SSOP e SPS: non facciamo confusione
Una delle difficoltà che maggiormente si incontrano è quella di far comprendere la differenza tra
SSOP e SPS e successivamente tra SSOP preoperative e SSOP operative. E’ usuale, infatti,
confondere le SPS relative alle pulizie con le SSOP, proprio perché nell’ambito dell’esperienza fino d
oggi accumulata negli stabilimenti comunitari tutto ciò che riguardava il capitolo delle pulizie
veniva considerato a sé, rispetto all’autocontrollo propriamente detto; d’altronde anche nel
Pacchetto Igiene il legislatore comunitario non ha ritenuto necessario distinguere, limitandosi a
chiedere all’O.S.A. di iniziare la propria attività con le superfici a contatto idonee per lavorare,
senza tuttavia specificare, come altrimenti fa il legislatore americano, modalità, tempi e
responsabilità legate al controllo di tali superfici nell’immediatezza dell’attività lavorativa
o,addirittura, durante l’attività stessa. Molto semplicemente mentre le SPS hanno un carattere
generale, per tutto lo stabilimento o per la gestione del sistema, le SSOP sono molto specifiche e
concentrate sulle azioni di routine e ripetitive che devono essere tenute sottocontrollo.
L’acronimo SSOP sta per Sanitation Standard Operating Procedure e si riferisce alle procedure per
la sanificazione che le aziende di carne e pollame devono usare sia prima che durante la
produzione, per prevenire la contaminazione crociata dei prodotti. Nella legislazione americana
sono state applicate dal gennaio 1997 in tutte le industrie di macellazione e trasformazione delle
carni per ottenere una significativa riduzione dei patogeni secondo gli obiettivi dettati da USDA nel
luglio 1996.
L’acronimo SPS sta, invece, per Sanitation Performance Standard e corrisponde alle nostre Buone
pratiche di lavorazione, ovvero a quella serie di regole generali, trattate del 9 CFR dal punto 416.1
al 416.6 che nella legislazione comunitaria corrispondono ai prerequisiti propedeutici
all’autocontrollo; tra questi prerequisiti è compresa la Gestione della sanificazione delle
attrezzature e delle aree, sia alimentari che non alimentari.
In definitiva, quindi, le SPS relative alla Sanificazione descrivono in che maniera e con che prodotti
l’azienda effettua le pulizie, indicando le frequenze con cui tali attività di sanificazione vengono
effettuate, anche se non in maniera dettagliata come altrimenti avviene per le superfici a contatto,
trattate chiaramente nel capitolo riservato delle SSOP. Nelle SSOP, quindi, l’azienda non descriverà
le modalità con cui vengono effettuate le operazioni di sanificazioni delle superfici a contatto, ma
le modalità e la frequenza con cui tali superfici verranno controllate, prima dell’uso e le azioni
correttive da adottarsi in caso di riscontro non favorevole. Le schede d’uso dei prodotti utilizzati per
le pulizie saranno pertanto trattate nel capitolo delle SPS e non delle SSOP, sebbene nella loro
descrizione possa esservi un richiamo diretto, o un distinguo, in ragione di evitare possibili residui
di sanificante sulle superfici esposte.
FSIS ha diramato diverse istruzioni e chiarimenti sia per le aziende che per gli organi di controllo e
le più interessanti sono evidenziate sotto forma di Domande e Risposte
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
8
Le SSOP, quindi, hanno lo scopo di ridurre le possibili contaminazioni crociate del prodotti da parte
delle superfici a contatto , quale che siano a livello di locali, attrezzature ed utensili: il riscontrare
una superficie non pulita durante la verifica preoperativa non rappresenta quindi una non
conformità alla procedura, ma bensì l’evidenza che la procedura stessa funziona, viceversa il
riscontro di superfici non pulite da parte dell’autorità di controllo in sede preoperativa, dopo che
sono state licenziate come idonee dalla ditta, dà luogo ad una NON Compliance e ad azioni
correttive. A proposito delle misure preventive queste non devono essere necessariamente
documentate a meno che non vi sia stata una contaminazione del prodotto ad opera di superfici
sporche. La richiesta di misure preventive si applica solo quando le SSOP falliscono nel prevenire la
contaminazione del prodotto.
Prima di iniziare una descrizione dettagliata delle SSOP conviene fare un richiamo ai punti della
norma che di seguito sono esplicitati:
§ 416.11 Regole generali.
Ogni stabilimento ufficiale deve sviluppare, implementare e mantenere procedure operative
standard per la sanificazione ( Sanitation SOP’s), scritte, in conformità con i requisiti di questa
parte.
§ 416.12 Sviluppo delle SSOP.
Le SSOP devono descrivere tutte le procedure che uno stabilimento ufficiale deve mettere in atto
quotidianamente , prima e durante le operazioni, sufficienti a prevenire la contaminazione diretta
o l’adulterazione del/i prodotto/i.
Le SSOP devono essere firmate e datate dalla persona responsabile dell’impianto in loco o da un
funzionario dello stabilimento di più alto livello. Tale firma significa che lo stabilimento
implementerà le SSOP come specificato e che le manterrà in conformità con i requisiti di questa
parte. Le SSOP devono essere firmate al momento dell’implementazione iniziale e ad ogni modifica
apportata alle medesime.
All’interno delle SSOP le procedure da mettere in atto prima delle lavorazioni devono essere
identificate come tali e devono interessare, come minimo, la pulizia delle superfici a contatto con
gli alimenti di strutture, attrezzature e utensili.
Le SSOP devono specificare la frequenza con cui ciascuna procedura delle SSOP deve essere attuata
e devono identificare l’operatore o gli operatori dello stabilimento responsabile/i
dell’implementazione e della manutenzione di tale/i procedura/e.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
9
§ 416.13 Implementazione delle SSOP.
Ogni stabilimento ufficiale deve attuare le procedure pre-operative nell’ambito delle SSOP prima
dell’inizio delle lavorazioni.
Ogni stabilimento ufficiale deve attuare tutte le altre procedure nell’ambito delle SSOP con le
frequenze specificate.
Ogni stabilimento ufficiale deve monitorare giornalmente l’implementazione delle procedure
nell’ambito delle SSOP.
§ 416.14 Manutenzione delle SSOP.
Ogni stabilimento ufficiale deve valutare periodicamente l’efficacia delle SSOP e delle procedure
collegate nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i e se necessario
deve revisionarle per mantenerle efficaci ed aggiornate relativamente a modifiche di strutture,
attrezzature, utensili, operazioni o personale.
§ 416.15 Azioni correttive.
Ogni stabilimento ufficiale deve adottare azioni correttive appropriate ogniqualvolta lo
stabilimento stesso o il FSIS valuta che le SSOP o le procedure in esse descritte o l’implementazione
o la manutenzione delle SSOP possano avere fallito nel prevenire la contaminazione diretta o
l’adulterazione del prodotto/i.
Le azioni correttive includono le procedure per assicurare un appropriato trattamento del prodotto
potenzialmente contaminato, per ripristinare le condizioni igieniche e per prevenire il ripetersi della
contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, compresi il riesame e la modifica delle
SSOP e delle procedure in esse descritte o idonei miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle
procedure in esse descritte.
(61 FR 38868, 25 luglio 1996, come modificato da 62 FR 26219, 13 maggio 1997)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
10
§ 416.16 requisiti per la registrazione.
Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare
l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa.
L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile
dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare
tali registrazioni con le sue iniziali e con la data.
Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computer purché lo
stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici.
Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese
accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo
stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno
essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro
ventiquattro ore dalla richiesta.
§ 416.17 Verifiche dell’agenzia.
Il FSIS verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle SSOP e delle procedure in esse descritte valutando
che esse siano corrispondenti ai requisiti di questa parte. Tali verifiche possono comprendere:
la revisione delle SSOP;
la revisione delle registrazioni giornaliere che documentano l’implementazione delle SSOP e delle
procedure in esse descritte e le azioni correttive adottate o da adottare;
l’osservazione diretta dell’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e delle
azioni correttive adottate o da adottare; e
l’osservazione diretta o l’esecuzione di prove per stabilire le condizioni igieniche nello stabilimento.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
11
Scrivere le SSOPS
Le SSOP devono soddisfare almeno i seguenti 5
requisiti normativi sotto responsabilità dell’ OSA:
1. devono essere SCRITTE
2. devono prevedere procedure
PREOPERATIVE ed OPERATIVE, da condurre prima
e durante le lavorazioni, sufficienti a prevenire la
contaminazione diretta
3. devono essere MONITORATE giornalmente
e MANTENUTE ad ogni cambiamento
4. devono essere DOCUMENTATE
giornalmente,comprese le AZIONI CORRETTIVE
5. devono essere DATATE e FIRMATE,
all’inizio e ad ogni modifica, da persona che
sovraintende lo stabilimento
Mentre il controllo ufficiale sullo stabilimento : deve verificarne l’ ADEGUATEZZA
Nello scrivere le SSOP l’ Operatore dell’azienda alimentare deve per lo meno riferirsi alle modalità
di pulizia e sanificazione citate nelle SPS ed elencare, casomai distinguendo reparto per reparto, le
possibili superfici a contatto tra alimento esposto ed attrezzature, locali ed utensili o le fasi in cui
può verificarsi un problema di contaminazione crociata tra personale e prodotto esposto. Per
ognuna di queste superfici o fasi individuate si devono evidenziare quali procedure di sanificazione
si intendono implementare prima dell’inizio dell’attività e quali durante la lavorazione per
contenere o minimizzare il rischio di contaminazioni crociate. A questo segue l’indicazione del
monitoraggio quotidiano che intende applicare per accertarsi che le azioni di sanificazione
applicate siano state fatte correttamente e che quindi non vi siano apparenti contaminazioni
possibili del prodotto esposto, una volta iniziata l’attività o durante l’attività stessa. Oltre al
monitoraggio l’OSA deve anche indicare quali controlli intende effettuare sul monitoraggio e quali
azioni correttive intende applicare in caso di riscontro non conforme delle superfici durante il
monitoraggio stesso.
Una volta definite le procedure, l’OSA mette a punto anche un sistema di registrazione
(recordkeeping) del monitoraggio e di gestione delle azioni correttive, che andranno conservate
nello stabilimento almeno per 48 ore e, se trasferite in altra sede, per almeno 6 mesi. La
documentazione del semestre può essere disponibile anche per via informatica a patto comunque
che sia reso possibile l’accesso alla banca dati al Controllo Ufficiale che può comunque richiedere di
vedere le registrazioni originali.
Tutte le procedure devono necessariamente essere firmate e datate ad ogni loro modifica da chi,
nello stabilimento, riveste la più alta responsabilità nell’organizzazione
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
12
Le procedure di sanificazione devono anche indicare la frequenza con la quale ciascuna procedura
viene condotta ed individuare l’addetto dello stabilimento responsabile della sua attuazione e del
mantenimento.
Esempio di verifica di una procedura da parte di un Ispettore FSIS per il rispetto dei
requisiti basilari della norma
Gli ispettori FSIS verificano il rispetto della
norma compilando il modulo 5000-2, sul
quale vengono riportate le non conformità
riscontrate .
Nel caso a fianco il modulo era stato
compilato a titolo di esercitazione sul caso
presentato come segue:
Workshop I – Identificare gli elementi per la
conformità di base alla norma delle SSOP
Macello 38M SSOP
Proprietario : Joe Green
Questa SSOP del Macello è efficace dal 28
gennaio 1998
Preoperativa: Tutte le superfici a contatto
dei locali, delle attrezzature e degli utensili in
campo di morte saranno puliti giornalmente
dopo la produzione mediante risciacquo,
detersione e sanificazione. Tutte le pulizie
saranno monitorate giornalmente da Joe
Green prima che la produzione inizi il giorno successivo. Le registrazioni saranno riportate nel modulo
preoperativo 1 da Joe Green.
Operativa: ogni giorno tutta l’attrezzatura e le superfici nel campo di morte saranno tenute in condizioni
igieniche necessarie per prevenire la contaminazione o l’adulterazione delle carcasse. Ogni giorno tutti gli
addetti eseguiranno pratiche igieniche per evitare che loro stessi contaminino le carcasse. Tutte queste
azioni saranno monitorate da Joe Green una volta ogni giorno. Le registrazioni del monitoraggio saranno
riportate nel modulo operativo 1 per quanto necessario.
Le azioni correttive prese durante le ispezioni preoperative ed operative saranno riportate sul retro del
modulo preoperativo 1 ed operativo 1 quando necessario.
Firma e data del 25 gennaio 1998: Joe Green
Modifiche successive: Firma e data di Joe Green del 11 dicembre 1998
Firma e data di Joe Green del 17 giugno 1999
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
13
U.S. DEPARTMENT OF AGRICULTURE
FOOD SAFETY AND INSPECTION SERVICE
SANITATION SOP'S -- BASIC COMPLIANCE CHECKLIST
ESTABLISHMENT NAME ESTABLISHMENT NO. IMPLEMENTATION DATE
Use this checklist to document findings of noncompliance with the requirements set out in FSIS Directive 5000.1, Part Three, Paragraph II.B.
1.ProcedurediSANIFICAZIONE
NORMA SI
()
Lo stabilimento non ha SSOP scritte che descrivono le procedure che lo
stabilimento conduce giornalmente per prevenire la contaminazione
diretta o l’adulterazione del prodotto (§416.12(a))

Le SSOP non identificano quali delle procedure siano procedure
preoperative (§416.12(c))

Le procedure preoperative non indirizzano (al minimo) alla pulizia
delle superfici a contatto dei locali, delle attrezzature e degli
utensili (§416.12(c))

Le procedure SSOP non specificano la frequenza con la quale lo
stabilimento condurrà ciascuna procedura (§416:12(d)).

Le SSOP non identificano l’addetto dello stabilimento o gli addetti
responsabili dell’implementazione e del mantenimento delle
procedure specifiche (§416.12(d))
2.REGISTRAZIONI
Lo stabilimento non ha identificato le registrazioni che, su base
giornaliera, documentano l’implementazione ed il monitoraggio
delle SSOP e le azioni correttive prese (§416.16(a))

2.Dataefirma
La persona con la più elevate autorità dello stabilimento non ha
firmato né datato le SSOP
1.Nella fase iniziale dell’implementazione, o
2.Nella modifica (§416.12(d)
FSIS FORM 5000-2 (9/97)
La procedura del Macello non è quindi stata considerata soddisfacente in quanto lo stabilimento
pur avendo prodotto un documento scritto ha solamente indicato in maniera generica le superfici
che saranno interessate dalle SSOP, mentre la norma gli richiederebbe di descrivere tutte le
procedure che intende mettere in atto giornalmente per prevenire la contaminazione diretta del
prodotto esposto (§416.12 (a)). La norma sarebbe quindi stata soddisfatta se nelle SSOP avesse
identificato quali erano le superfici a contatto da sottoporre a sanificazione.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
14
L’ispettore ha inoltre evidenziato che non sono riportate quali siano le procedure SSOP
preoperative, rispetto a tutte le SSOP, contravvenendo al punto §416.12(c), né a quali superfici
specifiche sono indirizzate, sempre rispetto allo stesso punto della norma; come nel caso
precedente la mancata identificazione delle superfici e in particolare delle modalità di sanificazione
in fase preoperativa non soddisfacevano la norma.
Non avendo elencato le procedure specifiche ne discende che lo stabilimento non ha rispettato le
norme relative alla frequenza di ciascuna procedura e all’indicazione della responsabilità -
§416.12(d); lo stabilimento avrebbe dovuto specificare la frequenza con cui ogni procedura
contenuta nelle SSOP dovrebbe essere attuata, identificando l’operatore (per nome o per funzione)
responsabile dell’implementazione e di mantenere in atto tale procedura.
Anche per quanto riguarda la registrazione la procedura dello stabilimento risultava carente poiché
la norma prevede che siano indicate le registrazioni intese a documentare l’implementazione ed il
monitoraggio delle SSOP; Il macello ha individuato nel proprietario, Joe Green, l’unico addetto a
prendere le registrazioni del monitoraggio sull’implementazione delle SSOP ma non vi è specificato
chi effettua il controllo; se fosse stato identificato un caporeparto nel registrare il monitoraggio e
in Joe Green colui che poi di fatto verifica iì’avvenuto monitoraggio, allora la norma sarebbe stata
soddisfatta.
Raccomandazioni su come scrivere le procedure.
Le SSOP devono essere scritte in forma concisa, passo dopo passo e di facile lettura. Le indicazioni
non devono essere ambigue né prestarsi a interpretazioni e quindi non devono essere complicate
né richiamare il lettore alla consultazione di altri documenti, nel senso che ogni procedura SSOP
deve stare in piedi da sola: in altre parole devono essere semplici e brevi. Può essere utile illustrare
la procedura servendosi di un diagramma di flusso o con illustrazioni (ad esempio per mostrare le
modalità di infissione della sonda termica nel prodotto) che facilitano la comprensione delle
manualità più complesse. Il linguaggio, e talvolta la Lingua, usata nel descrivere le SSOP deve
essere comprendibile dagli addetti a cui sono destinate e si raccomanda l’uso dei verbi in forma
attiva e non passiva, al presente e non al futuro o condizionale. Frasi del tipo “ L’attrezzatura sarà
lavata con acqua calda a temperatura > 60 ° C per rimuovere i residui di detergente” saranno
meglio scritte se in questa forma: “Risciacqua le attrezzature con acqua calda a temperatura > 60
° C per rimuovere i residui di detergente”.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
15
Le SSOP Pre-operative
La sequenza dell’ ispezione preoperativa da parte dell’ OSA ha
l’andamento illustrato nelle successive immagini, scattate nel corso
di una verifica simulata presso uno stabilimento.
La 9 CFR 416.12
(a) (c) stabilisce
che:
(a) Le SSOP
devono
descrivere tutte
le procedure che
uno
stabilimento
ufficiale [iscritto
nella lista USA]
condurrà ogni
giorno, prima e
durante le
operazioni,
sufficienti a
prevenire la
contaminazione
diretta o
l’adulterazione
del(i) prodotto
(i).
(c) Le procedure
nelle SSOP che
sono
implementate
prima dell’inizio
delle lavorazioni
devono essere
esplicitate e
devono
riguardare per
lo meno la
pulizia delle
superfici a
contatto delle
attrezzature,
dell’equipaggia
mento e degli
utensili.
Prima dell’inizio dell’attività
l’incaricato del controllo
preoperativo si reca in reparto,
appropriatamente vestito, con
scheda di registrazione, penna,
torcia elettrica, panno carta
pulito.
Non è corretto eseguire il
controllo in tempi diversi rispetto
l’inizio dell’utilizzo delle superfici
interessate, ovvero a distanza di
tempo rispetto l’inizio delle
lavorazioni
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
16
Vanno individuate tutte le superfici a contatto
La 9 CFR 416.13, (a),/b),(c)
stabilisce che:
(a) Ciascun
stabilimento [della
lista USA] deve
predisporre delle
procedure pre-
operative nelle SSOP
da attuarsi prima
che inizi il processo
di produzione
dell’alimento.
(b) Ciascun stabilimento
[della lista USA]deve
predisporre tutte le altre
procedure nelle SSOP
secondo la frequenza
specificata
(c) Ciascun stabilimento
[della lista USA] deve
monitorare giornalmente
l’attuazione delle procedure
nelle SSOP.
L’addetto al controllo
preoperativo deve
conoscere perfettamente
le linee di lavorazione; le
macchine e gli utensili
devono essere smontati o
comunque
completamente
ispezionabili durante
questa fase.
Domanda
Se un impianto include le superfici
dei muri nelle sue SSOP, si avrà una
non conformità alle SSOP se il
prodotto viene trovato dal controllo
ufficiale sulla parete, durante la
verifica preoperativa?
Risposta
L’ispettore deve valutare se la mancata pulizia
delle pareti ha dato luogo a condizioni
antigieniche per le quali il prodotto può
contaminarsi o essere dannoso per la salute.
In questo caso ci sarà una Not compliance per 9
CFR 416.13(a) e (b)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
17La 9 CFR 416.12 (b) e
416.14 stabiliscono che:
(b) Le SSOP devono
essere firmate e datate
dalla persona con la più
alta autorità in loco o al
livello più alto della
direzione dello
stabilimento. Questa
firma deve significare che
lo stabilimento metterà
in atto le SSOP così come
indicate e le manterrà in
accordo con i requisiti di
questa parte. Le SSOP
devono essere firmate e
datate sia nella fase
iniziale della loro
implementazione che a d
ogni successiva
modificazione.
416,14 Mantenimento
aCiascun stabilimento
[della lista USA] deve
periodicamente valutare
l’efficacia delle SSOP e le
procedure correlate nella
prevenzione della
contaminazione diretta
del prodotto (i) e deve
rivederle sia quanto è
necessario a mantenerle
efficaci sia in corso di
cambiamenti intervenuti
nelle attrezzature,
equipaggiamenti,
utensili, operazioni e
personale
416.13 Implementazione delle SSOP. 1
(a) Ogni stabilimento effettua le procedure
preoperative delle SSOP prima dell'inizio
delle lavorazioni.
(c) Ogni stabilimento effettua il
monitoraggio quotidiano
dell'implementazione delle procedure
previste dal programma SSOP.
Regolamento CE 852/04, allegato
II, cap.V : tutto il materiale,
l’apparecchiatura e le
attrezzature che vengono a
contatto con gli alimenti devono
a) essere efficacemente puliti e, se
necessario, disinfettati. La pulizia
e la disinfezione devono avere
luogo con una frequenza
sufficiente ad evitare ogni rischio
di contaminazione
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
18
A titolo esemplificativo si
riporta una scheda di
registrazione utilizzata in
uno stabilimento
416.13 Implementazione delle
SSOP. 1
(a) Ogni stabilimento effettua le
procedure preoperative delle
SSOP prima dell'inizio delle
lavorazioni.
La presenza di istruzioni per la
compilazione in cui si riportino i
limiti di accettabilità delle superfici e
le istruzioni relative alla gestione
delle non conformità risulta molto
utile all’operatore addetto alla
ispezione
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
19
L’operatore dello stabilimento deve controllare le attrezzaure
(es. tapirulan) anche in movimento.
416.13 Implementazione delle
SSOP. 1
(a) Ogni stabilimento effettua le
procedure preoperative delle
SSOP prima dell'inizio delle
lavorazioni.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
20
Al controllo sono stati riscontrati dei frustoli sul fondo della
miscelatrice
416.13 Implementazione delle
SSOP. 1
(a) Ogni stabilimento effettua le
procedure preoperative delle
SSOP prima dell'inizio delle
lavorazioni.
Le azioni correttive sono trattate
al punto 416.15:
416.15 – azioni correttive (a)
Ciascun stabilimento[della lista
USA] dovrà adottare appropriate
azioni correttive quando lo
stabilimento stesso o il FSIS
(organo di controllo ufficiale)
stabiliscono che le SSOP dello
stabilimento o le procedure
specifiche correlate o l’attuazione
o il mantenimento delle SSOP
possono aver fallito nel prevenire
la contaminazione diretta o
l’adulterazione del prodotto.(b)
Le azioni correttive comprendono
le procedure che assicurano una
appropriato allontanamento del
prodotto che può essere
contaminato, ripristinano le
condizioni sanitarie e prevengono
il ripresentarsi della
contaminazione diretta o
dell’adulterazione del prodotto,
includono una appropriata
rivalutazione e modifica delle
SSOP e delle procedure correlate o
appropriati miglioramenti
nell’esecuzione delle SSOP o delle
specifiche procedure correlate.”. La presenza di frustoli come quelli evidenziatisopra sono
elemento sufficiente per aprire una NC sul modulo di
registrazione e per rilavare l’attrezzatura.
L’annotazione sulla scheda di registrazione e il ripristino
della superficie prima delle lavorazioni non costituisce
comunque una Not Compliance al requisito, ma l’evidenza
che il sistema funziona nel rilevare situazioni non conformi!
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
21
416.13 Implementazione delle
SSOP. 1
(a) Ogni stabilimento effettua le
procedure preoperative delle
SSOP prima dell'inizio delle
lavorazioni.
Vanno esaminate con cura tutte le
superfici a contatto, anche quelle
nascoste
Residui nella
coclea!
Superficie da
rilavare
Domanda
Qual è il significato di
“Superficie contatto”?
Risposta
Una superficie a contatto è qualsiasi superficie che può venire a
contatto diretto con il prodotto esposto. Gli esempi possono
comprendere nastri trasportatori, tavoli, lame, coclee, ecc.
Domanda
Possono i contenitori utilizzati per
contenere i prodotto giudicati
“not edible” essere utilizzati
per l’ “edible” se prima
sono puliti?
Risposta
NO, “inedible” è definito per regolamento come adulterato, non
ispezionato, non adatto per il consumo umano. Quando uno
stabilimento identifica un contenitore per l’ inedible questo non
può venire utilizzato per il prodotto edibile anche se prima dovesse
essere sanificato e pulito. Questi contenitori devono pertanto
essere identificati con un’ etichetta, un colore, che stanno a
significare che trattasi di INEDIBLE!
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
22
In queste sequenze si noti
come del grasso lubrificante
utilizzato nella macchina a
fine ciclo sia poi caduto sul
nastro trasportatore.
L’esecuzione delle SSOPs
preoperative
nell’immediatezza
dell’attività lavorativa
consente di prevenire
pericoli derivanti da
contaminazioni delle
superfici successivamente al
lavaggio.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
23
L’ispezione prosegue con
cura servendosi anche di un
panno carta per la verifica
delle superfici del tapirulan
L’ispezione è organizzata
secondo un ordine
prestabilito che di norma è
funzionale alla lavorazione,
così da consentire l’inizio
delle attività man mano che
reparti o settori risultano
conformi alla verifica stessa.
Le checklist sono anche
utilizzate per documentare le
azioni prese (es. Azioni.
Correttive). Le checklist non
sono le SSOP, ma una loro
parte, per cui devono essere
allegate alle procedure e ad
esse collegate.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
24Un ordine logico della
checklist nell’eseguire la
verifica preoperativa aiuta
l’operatore a non
tralasciare i punti di
controllo, che possono
anche variare a seconda
delle attrezzature che
saranno impiegato
successivamente.
Il tipo di sporco che rende
inadatta una superficie
andrebbe annotato perché
può aiutare il controllo
qualità a risalire alla causa
che l’ha determinato.
Bisogna fare molta
attenzione a non
contaminare eventuali
superfici durante la visita
preoperativa. Arrampicarsi
su un macchinario non deve
essere una “mission
impossible”!! e soprattutto
non si dovrebbe
contaminare con le scarpe
una superficie a contatto
(sic)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
25
I grassi rendono difficile le
operazioni di pulizia: nella
lavalardelli un punto critico si
trova all’interno della griglia ed è
raggiungibile solo manualmente:
è importante che l’operatore sia
addestrato specificatamente
all’esecuzione delle ispezioni
SSOPe che conosca bene il
funzionamento delle macchine
che deve verificare
La coclea viene girata manualmente per poter
essere meglio ispezionata
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
26
Se pareti a flap come questa a fianco sono soggette a
toccamenti con l’alimento durante il suo passaggio non
protetto, qualora non sia possibile altrimenti ,possono essere
classificate tra le superfici a contatto, e quindi soggette a
verifica preoperativa.
Può anche capitare che nell’elenco delle superfici da verificare nel corso della
preoperativa siano inserite verifiche su superfici non a diretto contatto, ma che possono
essere potenzialmente inquinanti in maniera indiretta, ad esempio per percolamento di
condensa o di liquidi di refrigerazione o perché spesso soggette a contatti con l’alimento
stesso durante le movimentazioni.
In questo stabilimento il soffitto
soprastante la miscelatrice è
stato inserito nel programma
preoperativo in quanto la
frequente presenza di frustoli di
prodotto, legata a operazioni di
pulizia con idropulitrice a fine
ciclo, se non rimossi potevano
cadere direttamente all’interno
della miscelatrice stessa.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
27
Eccessivo affollamento di coltelli nello sterilizzatore – cattiva igiene degli utensili e guanti
Residui di acqua nel fondo di un cassonetto – ammuffimenti sul fondo dei gradini di una scaletta
Non vanno dimenticati gli utensili, i guanti metallici, i cassonetti e
comunque sono sempre possibili sorprese in superfici anche non a diretto
contatto come nel caso di questa scaletta rovesciata casualmente durante
la verifica!
Domanda
Può la Direttiva 5000.4 limitare l’attività del
controllo ufficiale alle sole superfici
alimentari a contatto?
Risposta
No, questa non influisce sulla valutazione degli ispettori se vi è
una condizione di insalubrità. Il personale ispettivo ufficiale può
riscontrare condizioni poco igieniche anche sulle superfici non a
contatto e le deve documentare.
FSIS Dir. 5000.4 – Scopo dell’ ispezione preoperativa
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
28416.16 Requisiti per la
registrazione
(a) Ciascun stabilimento[della
lista USA]deve mantenere delle
registrazioni giornaliere
sufficienti per documentare
l’attivazione ed il monitoraggio
delle SSOP e di qualsiasi azione
correttiva presa. La persona dello
stabilimento identificata quale
responsabile delle SSOP per
l’attuazione ed il monitoraggio
delle procedure specificate nelle
SSOP deve autenticare queste
registrazioni con le proprie
iniziali e la data.
(b) Le registrazioni richieste da
questa sezione possono essere
conservate su supporto
informatico a patto che lo
stabilimento attui appropriati
controlli per assicurarsi
l’integrità dei dati elettronici
(backup).
(c) Le registrazioni richieste in
questa sezione devono essere
conservate per almeno 6 mesi e
rese disponibili al controllo
ufficiale (FSIS). Tutte quante le
registrazioni n devono essere
mantenute nello stabilimento
ufficiale per 48 ore dopo il
completamento della procedura,
dopo di che possono essere
mantenute all’esterno ma rese
disponibili al controllo ufficiale
(FSIS) entro 24 ore dalla
richiesta.
Al termine dell’ispezione SSOP
pre-operativa l’operatore
avrà verificato ogni punto e se
necessario avrà bloccato
l’inizio delle lavorazioni
finché non sono state
ripristinate le condizioni
igieniche nella zona non
conforme e dopo aver
verificato l’efficacia
dell’intervento eseguito.
Domanda
Si può usare la dicitura
“quando necessario” per
una procedura SSOP?
Risposta
Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti
devono specificare la frequenza con la quale
ciascuna procedura in SSOP viene effettuata.
Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di
selezionare una frequenza minima (es.
giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione
all’espressione “quando necessario”.
Ad esempio le SSOP possono essere indicate
“secondo necessità, ma non meno di una volta
ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà
che lo stabilimento mantenga le condizioni di
igiene e la frequenza non potrà essere contestata
fintanto che non vi sia evidenza che tale
frequenza sia insufficiente nel prevenire la
creazione di condizioni non igieniche.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
28416.16 Requisiti per la
registrazione
(a) Ciascun stabilimento[della
lista USA]deve mantenere delle
registrazioni giornaliere
sufficienti per documentare
l’attivazione ed il monitoraggio
delle SSOP e di qualsiasi azione
correttiva presa. La persona dello
stabilimento identificata quale
responsabile delle SSOP per
l’attuazione ed il monitoraggio
delle procedure specificate nelle
SSOP deve autenticare queste
registrazioni con le proprie
iniziali e la data.
(b) Le registrazioni richieste da
questa sezione possono essere
conservate su supporto
informatico a patto che lo
stabilimento attui appropriati
controlli per assicurarsi
l’integrità dei dati elettronici
(backup).
(c) Le registrazioni richieste in
questa sezione devono essere
conservate per almeno 6 mesi e
rese disponibili al controllo
ufficiale (FSIS). Tutte quante le
registrazioni n devono essere
mantenute nello stabilimento
ufficiale per 48 ore dopo il
completamento della procedura,
dopo di che possono essere
mantenute all’esterno ma rese
disponibili al controllo ufficiale
(FSIS) entro 24 ore dalla
richiesta.
Al termine dell’ispezione SSOP
pre-operativa l’operatore
avrà verificato ogni punto e se
necessario avrà bloccato
l’inizio delle lavorazioni
finché non sono state
ripristinate le condizioni
igieniche nella zona non
conforme e dopo aver
verificato l’efficacia
dell’intervento eseguito.
Domanda
Si può usare la dicitura
“quando necessario” per
una procedura SSOP?
Risposta
Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti
devono specificare la frequenza con la quale
ciascuna procedura in SSOP viene effettuata.
Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di
selezionare una frequenza minima (es.
giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione
all’espressione “quando necessario”.
Ad esempio le SSOP possono essere indicate
“secondo necessità, ma non meno di una volta
ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà
che lo stabilimento mantenga le condizioni di
igiene e la frequenza non potrà essere contestata
fintanto che non vi sia evidenza che tale
frequenza sia insufficiente nel prevenire la
creazione di condizioni non igieniche.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
28416.16 Requisiti per la
registrazione
(a) Ciascun stabilimento[della
lista USA]deve mantenere delle
registrazioni giornaliere
sufficienti per documentare
l’attivazione ed il monitoraggio
delle SSOP e di qualsiasi azione
correttiva presa. La persona dello
stabilimento identificata quale
responsabile delle SSOP per
l’attuazione ed il monitoraggio
delle procedure specificate nelle
SSOP deve autenticare queste
registrazioni con le proprie
iniziali e la data.
(b) Le registrazioni richieste da
questa sezione possono essere
conservate su supporto
informatico a patto che lo
stabilimento attui appropriati
controlli per assicurarsi
l’integrità dei dati elettronici
(backup).
(c) Le registrazioni richieste in
questa sezione devono essere
conservate per almeno 6 mesi e
rese disponibili al controllo
ufficiale (FSIS). Tutte quante le
registrazioni n devono essere
mantenute nello stabilimento
ufficiale per 48 ore dopo il
completamento della procedura,
dopo di che possono essere
mantenute all’esterno ma rese
disponibili al controllo ufficiale
(FSIS) entro 24 ore dalla
richiesta.
Al termine dell’ispezione SSOP
pre-operativa l’operatore
avrà verificato ogni punto e se
necessario avrà bloccato
l’inizio delle lavorazioni
finché non sono state
ripristinate le condizioni
igieniche nella zona non
conforme e dopo aver
verificato l’efficacia
dell’intervento eseguito.
Domanda
Si può usare la dicitura
“quando necessario” per
una procedura SSOP?
Risposta
Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti
devono specificare la frequenza con la quale
ciascuna procedura in SSOP viene effettuata.
Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di
selezionare una frequenza minima (es.
giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione
all’espressione “quando necessario”.
Ad esempio le SSOP possono essere indicate
“secondo necessità, ma non meno di una volta
ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà
che lo stabilimento mantenga le condizioni di
igiene e la frequenza non potrà essere contestata
fintanto che non vi sia evidenza che tale
frequenza sia insufficiente nel prevenire la
creazione di condizioni non igieniche.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
29
SSOPS OPERATIVE
Così come nella pianificazione del Sistema HACCP si effettua l’analisi
dei pericoli in un sistema a matrice o seguendo il diagramma di flusso
della produzione al fine di sottoporre ogni passaggio al vaglio
dell’albero delle decisioni per ricercare i punti critici di controllo, così
nel sistema delle SSOP si dovrà porre attenzione dove sia possibile che
le SSOP contribuiscano significativamente ad ottenere una riduzione
dei patogeni.
Semplificando potremmo dire che il sistema delle SSOP è in qualche
misura sovrapponibile al sistema HACCP con la sostanziale differenza
che nel primo si dà per acquisita l’analisi dei pericoli, individuati nella
contaminazione diretta del prodotto esposto ad opera delle superfici a
contatto.
D’altronde in 416.14 si sostiene che “ciascun stabilimento deve
periodicamente valutare l’efficacia delle SSOP e le procedure correlate
nella prevenzione della contaminazione diretta del prodotto (i) e deve
rivederle sia quanto è necessario a mantenerle efficaci sia in corso di
cambiamenti intervenuti nelle attrezzature, equipaggiamenti, utensili,
operazioni e personale.”.
Tenendo conto di questa analogia lo stabilimento individuerà le SSOP
OPERATIVE che altro non sono che le azioni che la ditta intende
svolgere per garantire livelli accettabili durante la lavorazione per
evitare la contaminazione del prodotto sia da parte degli operatori che
delle superfici a contatto (macchine ed utensili che siano); una volta
fatto ciò la ditta decide come monitorare tali azioni e in che momento
farlo. Tra le SSOP che più frequentemente vengono sottoposte a
monitoraggio vi è la gestione del prodotto a terra, la gestione dei
soffitti soggetti a frequenti condense, la gestione della coltelleria
sottoposta a sanificazione, ecc.
Per ogni processo produttivo devono essere previste delle
procedure che descrivano quali azioni quotidiane la ditta
effettua per prevenire possibili contaminazioni del prodotto ad
opera della superfici a contatto, specificandone la frequenza, le
azioni correttive ed anche le azioni preventive.
Esempi di procedure SSOP
OPERATIVE possono essere:
La gestione del prodotto a terra
La sterilizzazione dei coltelli e
delle superfici durante la
lavorazione
La gestione delle condense
La pulizia dei guanti /grembiali
La gestione della temperatura in
lavorazioni particolari
La gestione del campionamento
ambientale
Le gestione del pest control
La gestione dei corpi estranei
La gestione del controllo degli
allergeni stoccati o degli additivi.
La ditta deve indicare una
frequenza delle azioni SSOP
Operative per rispondere a
criteri di ragionevole efficacia:
si tende ad accettare un
giustificazione delle frequenze
sui dati esperienziali, meglio se
suffragate da supporti
scientifici bibliografici.
La frequenza del monitoraggio
viene spesso associata a
momenti particolari del ciclo
produttivo, come ad esempio
durante le pause, al momento
del cambio del turno di lavoro,
ad intervalli fissi e predefiniti:
l’importante è che siano
rispettate le frequenze
prestabilite.
Nel caso delle SSOP operative a fronte di non conformità devono
essere sempre documentate non solo le azioni correttive, ma anche
quelle preventive sul prodotto e sul processo, atte ad evitare il
ripetersi di tali non conformità.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
30
Se la procedura SSOP
Operativa prevede la
corretta gestione dei coltelli
e dei guanti antitaglio
durante la pausa, con il
cambio degli utensili e delle
protezioni, situazioni come
quelle esposte nelle figure
dovrebbero essere oggetto
del monitoraggio e dar
luogo ad una non
conformità.
Le SSOP operative sono
appunto delle procedure che
vincolano gli operatori a
determinate azioni: nel caso
ad esempio dei rischi di
condensa su superfici di
lavoro gli operatori
sapranno di doverle
eliminare non appena si
formano o se ne accorgono
mentre il monitoraggio di
tale procedura avverrà solo
in determinati momenti
della giornata lavorativa. Se
ad esempio è previsto che un
prodotto non sosti mai in
aree delimitate in quanto si
tratta di aree all’interno
delle quali è possibile una
caduta di condensa, se in
occasione del monitoraggio
viene riscontrata la presenza
di prodotto esposto in tali
aree il controllore dovrà
adottare una azione
correttiva ed una azione
preventiva. Il controllo
ufficiale non potrà però
contestare alcuna NC, in
quanto lo stabilimento ha
operato secondo la propria
SSOP operativa.
Area delimitata ed interdetta per rischio caduta
condensa
Se durante il monitoraggio lo stabilimento accerta il
non rispetto della propria SSOP operativa porrà in atto
le azioni correttive e preventive previste, ma non potrà
esservi una NC da parte del Controllo Ufficiale
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
31
MANTENIMENTO, AZIONI CORRETTIVE E REQUISITI
PER LA REGISTRAZIONE DELLE SSOP
Le SSOP al pari delle SPS rappresentano un prerequisito al
sistema HACCP e pertanto è necessario che siano
implementate con costanza e regolarità: la frequenza del
monitoraggio rappresenta quindi lo strumento con cui lo
stabilimento si premunisce per accertarsi che tali procedure
siano sempre in atto. A fronte delle possibili deviazioni
dallo standard prefissato lo stabilimento indica le possibili
azioni correttive che attiva per riportare la situazione
igienico-sanitaria delle superfici alla situazione quo ante. La
frequenza del monitoraggio deve essere giornaliera, anche
se ciò non significa obbligatoriamente che tutte le SSOP
debbano avere eguale frequenza.
Può anche essere che l’impianto non lavori in un
determinato giorno: in questo caso tuttavia non vi è una NC
al requisito della registrazione giornaliera (9CFR
416.16(a)),se non è presente tale registrazione ,poiché
9CFR 416.12(a) evidenzia che le SSOP sono implementate
prima e durante la lavorazione, ma non quando lo
stabilimento non lavora.
Quando l’addetto riscontra una superficie non idonea nel
corso del controllo preoperativo o il mancato rispetto di
una procedura operativa dovrà mettere in atto le azioni
correttive: queste non danno luogo di norma ad una
registrazione di non conformità, ma solamente ad azioni
correttive e preventive che potranno essere annotate
direttamente sul modulo della verifica/monitoraggio delle
SSOP. Qualora tuttavia il Controllo Ufficiale valuti che lo
stabilimento non ha incontrato uno o più requisiti
regolamentari allora aprirà una Registrazione di Non
Conformità.
§ 416.15 Azioni correttive.
(a) Ogni stabilimento ufficiale deve
adottare azioni correttive appropriate
ogniqualvolta lo stabilimento stesso
o il FSIS valuta che le SSOP o le
procedure in esse descritte o
l’implementazione o la
manutenzione delle SSOP possano
avere fallito nel prevenire la
contaminazione diretta o
l’adulterazione del prodotto/i.
(b) Le azioni correttive includono le
procedure per assicurare un
appropriato trattamento del prodotto
potenzialmente contaminato, per
ripristinare le condizioni igieniche e
per prevenire il ripetersi della
contaminazione diretta o
dell’adulterazione del prodotto,
compresi il riesame e la modifica
delle SSOP e delle procedure in esse
descritte o idonei miglioramenti
nell’esecuzione delle SSOP o delle
procedure in esse descritte.
(61 FR 38868, 25 luglio 1996, come
modificato da 62 FR 26219, 13 maggio
1997)
§ 416.16 requisiti per la registrazione.
(a) Ogni stabilimento ufficiale deve
mantenere registrazioni giornaliere
atte a documentare
l’implementazione ed il
monitoraggio delle SSOP e qualsiasi
azione correttiva intrapresa.
L’addetto/a dello stabilimento
identificato/a nelle SSOP come il/la
responsabile dell’implementazione e
del monitoraggio delle procedure
specificate nelle SSOP deve
autenticare tali registrazioni con le
sue iniziali e con la data.
(b) Le registrazioni previste da questa
parte possono essere conservate su
computers purché lo stabilimento
implementi controlli adeguati ad
assicurare l’integrità dei dati
elettronici.
(c) Le registrazioni previste da questa
parte dovranno essere conservate per
almeno sei mesi e rese accessibili e
disponibili al FSIS. Tutte queste
registrazioni devono essere
conservate presso lo stabilimento
ufficiale per le quarantotto ore
seguenti la compilazione, dopodiché
esse potranno essere conservate in
altro luogo a patto che possano
essere messe a disposizione del
FSIS entro ventiquattro ore dalla
richiesta.
Domanda
Se lo stabilimento riscontra
una non conformità e adotta
appropriate azioni correttive
può il Controllo Ufficiale
compilare una Registrazione
di Non Conformità?
Risposta
No. Se lo stabilimento riscontra una non
conformità e riporta la situazione in
condizioni di rispettare i requisiti
regolamentari allora il C.U. non deve
aprire alcuna Registrazione di Non
Conformità.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
32
Tra le azioni che spesso si riscontrano a seguito di non conformità alle proprie SSOP gli stabilimenti
indicano il così detto “richiamo dell’ operatore”, a voler significare, appunto,che l’origine della non
conformità sta nella mancata/insufficiente esecuzione di una determinata azione da parte
dell’incaricato.
Il “richiamo dell’operatore” sta ad indicare l’intenzione della ditta di sostenere con atto formativo
l’operatore su una manualità/comportamento ritenuto in linea con la procedura adottata. Gli
americani, in effetti, parlano di retraining; in questo caso se lo stabilimento inserisce il retraining
employees tra le misure preventive sarà necessario che adotti anche una documentazione per
dimostrare che la formazione è stata effettuata fino a soddisfare i requisiti regolamentari del 9
CFR 416.15(b) e 416.16(a)
Si riportano due fac simili di modulistica utilizzata in stabilimenti USA per la registrazione delle
SSOP preoperative e operative (modificate da “Food Plant Sanitation, design, maintenance, and good
manufacturing practices”, M.M.Cramer, CRC Taylor & Francis Group, 2006).
Un esempio di come si possono scrivere le SSOP operative per il personale per contrastare il
rischio delle contaminazioni crociate dovute al personale potrebbe essere la seguente.
DITTA *********** PROCEDURA OPERATIVA DI SANIFICAZIONE STANDARD
PROCEDURA N. VERSIONE: 2
DATA 14 LUGLIO 2009
RIPRENDE LA VERSIONE N. 1
DATATA 10 LUGLIO 2008
PROCEDURE: PRATICHE DI GMP PAGINE: __ DI ___
1. Obiettivi: lo scopo di questa procedura è di fornire ai nostri addetti ed ai visitatori di linee guida chiare sulle
modalità di sanificazione durante le operazioni in cui gli ingredienti alimentari o i prodotti finiti sono
esposti.
2. Responsabilità:
a. La direzione dell’impianto è responsabile per la verifica e l’implementazione di questa procedura;
b. Gli addetti dell’impianto e i visitatori sono responsabili per attenersi a questa procedura;
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
33
c. Risorse Umane ed il Controllo Qualità sono responsabili della formazione iniziale agli addetti ed
alla formazione continuativa di tutti gli addetti ogni 6 mesi.
3. Monitoraggio, documentazione ed azioni correttive:
a. Prima di iniziare le attività del giorno e prima del secondo turno di lavoro i responsabili di
produzione ed il CQ monitorerà gli addetti ed i visitatori se operano in conformità con i requisiti di
GMP;
b. In aggiunta una volta per ciascun turno il CQ monitorerà gli addetti ed i visitatori se continuano ad
operare in conformità con i requisiti di GMP;
c. Le evidenze dovranno essere documentate sulla Checklist di monitoraggio
d. Le azioni correttive saranno adottate in caso di qualsiasi non conformità comprese:
e. Correzione di una deviazione dallo standard e richiamo dell’addetto o del visitatore;
f. Valutazione degli ingredienti o dei prodotti presenti a rischio di contaminazione;
g. Azione disciplinare in caso di ripetuta non conformità con allontanamento dell’addetto o dei
visitatori dall’area di produzione.
4. Requisiti di GMP:
a. Vestiario: il vestiario deve essere quello approvato dalla ditta e dovrà essere impiegato nelle aree di
produzione e rimosso ogni volta che si esce all’esterno e ci si serve dei servizi igienici;
b. Cuffie: le cuffie, approvate dalla ditta, dovranno essere indossate nelle aree di produzione e
magazzino; tutta la capigliatura dovrà essere coperta. Le cuffie vanno rimosse ogniqualvolta ci si
reca all’esterno o ci si serve dei servizi igienici;
c. Cuffie per baffi/barba: approvate dalla ditta, dovranno essere indossate nelle aree di produzione e
magazzino; tutta la capigliatura dovrà essere coperta. Le cuffie vanno rimosse ogniqualvolta ci si
reca all’esterno o ci si serve dei servizi igienici;
d. Cibi e bevande: non possono essere consumati eccetto che nelle aree approvate (mensa e salette
dedicate). Tutti i rifiuti devono essere correttamente eliminati. Gomme da masticare o caramelle
non sono consentite in are di produzione.
e. Gioielli: in nessun caso è consentito indossare gioielli in reparto di lavorazione; sono compresi gli
orologi da polso, gli orecchini, piercing esposti, braccialetti, collane. E’ consentito solo l’uso di
“gioielli medicali di allerta” (es. piastrina con gruppo Rh, l’indicazione “diabetico”, ecc.)
f. Prevenzione della contaminazione del prodotto: il vetro non è consentito in aree di produzione. Ciò
include contenitori in vetro, utensili o strumenti con parti in vetro (es. termometri).
g. Fumo e tabacco: fumare è consentito solo nelle aree ove esplicitamente indicato e mai all’interno
dell’impianto di lavorazione. È vietato gettare mozziconi anche in area esterna , ma è consentito
solo negli apposti portacenere.
h. Sputare: E’ proibito sputare sia all’esterno che all’interno dell’impianto;
i. Porte esterne: le porte esterne devono rimanere chiuse tutto il tempo.
j. Lavaggio delle mani: tutti gli addetti ed i visitatori devono lavare e sanificare le proprie mani dopo
l’uso dei servizi e prima di riprendere il lavoro.
Riferimento regolamentare: 9 CFR 416,5, 21 CFR 110.10
INFORMAZIONE COMMERCIALE CONFIDENZIALE
In questo esempio il rispetto dei requisiti GMP del personale sono stati oggetto della SSOP
operativa, ritenendo necessario verificare la conformità alle GMP del personale che lavora
(addetto) e del personale a tempo o in visita (visitatori). Lo standard di riferimento è quello
previsto alla voce GMP, mentre la cadenza del monitoraggio viene fissata in una volta per turno di
lavoro e all’inizio della lavorazione. Si veda come l’allontanamento (loro parlano esattamente di
“Disciplinary action up to and including termination for repeated non conformance”, ovvero fino al
licenziamento dell’addetto in caso di ripetute inosservanze delle GMP) sia indicata come miglior
soluzione in caso di non osservanza ripetuta da parte del personale dei requisiti igienici della
persona.
I passi della procedura devono essere scritti con un dettaglio sufficiente ad assicurarne la
comprensione agli addetti senza che questi debbano per forza, se dotati di un minimo bagaglio
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
34
esperienziale, essere affiancati durante la sua implementazione. Ogni SSOP dovrebbe reggersi da
sola senza obbligare l’addetto a riferirsi a norme contenute in altri documenti dello stabilimento o
addirittura ad altri documenti esterni (GMP, Norme ISO, ecc.). Se ad esempio sono incluse delle
istruzioni operative su come fare un campione o una rilevazione di monitoraggio (prendere una
temperatura, una rilevazione di pH, una valutazione di concentrazione di un disinfettante, ecc.) tali
da richiedere una formazione specifica per l’operatore, buona pratica è quella di affiancare alla
descrizione delle manualità da compiere anche una indicazione iconografica, passo per passo,
delle azioni che l’addetto deve svolgere. E’ necessario sempre accertarsi che il fruitore della
procedura l’abbia almeno compresa, e ,se ne conosce lo scopo, è più probabile che si attenga al
compito impartirtitogli.
Registrazioni in formato elettronico
La conservazione delle registrazioni del monitoraggio delle SSOP devono essere disponibili in
stabilimento per almeno 48 ore, mentre possono essere conservate altrove per i 6 mesi successivi,
a differenza di quanto avviene per la documentazione del sistema HACCP che nello stabilimento
deve permanere nei 6 mesi successivi alla compilazione. Secondo FSIS, comunque se viene fatto
salvo l’accesso al controllo ufficiale ad una banca dati elettronica ove sia possibile reperire
l’informazione, a meno che non vi sia un dubbio da parte del Controllo Ufficiale (che può
richiedere di visionare il documento originale) il mancato rispetto di questo punto potrebbe non
essere così rilevante. Le modalità di registrazione elettronica dei dati del monitoraggio deve
comunque consentire di identificare con certezza l’estensore della registrazione e la non
manomissione successiva del documento e le modalità di accesso al sistema elettronico deve
essere oggetto di una apposita procedura sulla sicurezza dei dati.
Domanda
Può uno stabilimento mantenere le registrazioni
elettroniche dell’ HACCP e delle SSOP
su un server centrale collocato
all’esterno dello stabilimento?
Risposta
Ci sono 2 aspetti da considerare: la norma dell’ HACCP sulle registrazioni, 9 CFR 417.5,
e la norma sulla registrazione delle SSOps, 9 CFR 416.16.
In entrambi i casi l’uso delle registrazioni mantenute su computer è accettabile, così
come appropriati sono i controlli realizzati per assicurare l’integrità dei dati elettronici
e di ogni firma (9CFR417.5(d) e 416.16 (b). Secondo 9 CFR 417.5 (e)(2) alcune
registrazioni HACCP possono essere conservate fuori stabilimento dopo 6 mesi a
condizione che siano disponibili sul posto entro le 24 ore successive.. Secondo 9CFR
416.16 (c) le registrazione relative alle SSOP necessitano di essere disponibili solo per
48 ore. Se non vi è alcuna disposizione di presentare le registrazioni, comunque, se le
registrazioni possono essere rese disponibili al personale di Controllo Ufficiale
permettendo l’accesso all’uso del computer allora né 9 CFR 416.16(c) né 9 CFR 417.5
(e)(2) sono veramente rilevanti.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
35
Le modalità del Controllo Ufficiale
Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e
riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante
l’esame Documentale e l’Osservazione diretta.
L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire
secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto
dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il
controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto
indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e
l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto
consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici
oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano
incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime.
§ 416.17 Verifiche dell’agenzia.
Il FSIS verifica l’adeguatezza e
l’efficacia delle SSOP e delle
procedure in esse descritte
valutando che esse siano
corrispondenti ai requisiti di questa
parte. Tali verifiche possono
comprendere:
(a) la revisione delle SSOP;
(b) la revisione delle registrazioni
giornaliere che documentano
l’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e le azioni
correttive adottate o da
adottare;
(c) l’osservazione diretta
dell’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e delle azioni
correttive adottate o da
adottare; e
(d) l’osservazione diretta o
l’esecuzione di prove per
stabilire le condizioni
igieniche nello stabilimento.
Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV
Scopo del Controllo Ufficiale è
quello di capire le procedure
all’interno delle SSOP che lo
stabilimento sta implementando
per prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto.
Il C.U. dovrebbe familiarizzare
con le procedure di monitoraggio
e le frequenze che possono
essere incluse nelle SSOP. Senza
questa conoscenza il C.U. non
sarà in grado di verificare la
conformità ai requisiti.
In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio
relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima
dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le
indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare
direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio.
Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale
decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione
presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle
registrazioni delle SSOP.
(Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
35
Le modalità del Controllo Ufficiale
Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e
riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante
l’esame Documentale e l’Osservazione diretta.
L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire
secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto
dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il
controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto
indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e
l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto
consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici
oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano
incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime.
§ 416.17 Verifiche dell’agenzia.
Il FSIS verifica l’adeguatezza e
l’efficacia delle SSOP e delle
procedure in esse descritte
valutando che esse siano
corrispondenti ai requisiti di questa
parte. Tali verifiche possono
comprendere:
(a) la revisione delle SSOP;
(b) la revisione delle registrazioni
giornaliere che documentano
l’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e le azioni
correttive adottate o da
adottare;
(c) l’osservazione diretta
dell’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e delle azioni
correttive adottate o da
adottare; e
(d) l’osservazione diretta o
l’esecuzione di prove per
stabilire le condizioni
igieniche nello stabilimento.
Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV
Scopo del Controllo Ufficiale è
quello di capire le procedure
all’interno delle SSOP che lo
stabilimento sta implementando
per prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto.
Il C.U. dovrebbe familiarizzare
con le procedure di monitoraggio
e le frequenze che possono
essere incluse nelle SSOP. Senza
questa conoscenza il C.U. non
sarà in grado di verificare la
conformità ai requisiti.
In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio
relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima
dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le
indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare
direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio.
Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale
decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione
presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle
registrazioni delle SSOP.
(Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
35
Le modalità del Controllo Ufficiale
Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e
riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante
l’esame Documentale e l’Osservazione diretta.
L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire
secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto
dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il
controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto
indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e
l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto
consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici
oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano
incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime.
§ 416.17 Verifiche dell’agenzia.
Il FSIS verifica l’adeguatezza e
l’efficacia delle SSOP e delle
procedure in esse descritte
valutando che esse siano
corrispondenti ai requisiti di questa
parte. Tali verifiche possono
comprendere:
(a) la revisione delle SSOP;
(b) la revisione delle registrazioni
giornaliere che documentano
l’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e le azioni
correttive adottate o da
adottare;
(c) l’osservazione diretta
dell’implementazione delle
SSOP e delle procedure in
esse descritte e delle azioni
correttive adottate o da
adottare; e
(d) l’osservazione diretta o
l’esecuzione di prove per
stabilire le condizioni
igieniche nello stabilimento.
Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV
Scopo del Controllo Ufficiale è
quello di capire le procedure
all’interno delle SSOP che lo
stabilimento sta implementando
per prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto.
Il C.U. dovrebbe familiarizzare
con le procedure di monitoraggio
e le frequenze che possono
essere incluse nelle SSOP. Senza
questa conoscenza il C.U. non
sarà in grado di verificare la
conformità ai requisiti.
In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio
relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima
dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le
indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare
direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio.
Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale
decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione
presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle
registrazioni delle SSOP.
(Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
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Recordsgeneratedfromprerequisite
programsshouldbemonitoredby
inspectionpersonnel
La valutazione documentale delle SSOP prevede
che il C.U. selezioni alcune registrazioni per
verificare che la documentazione:
1. Sia fatta giornalmente (data e ora)
2. Sia coerente con la procedura
3. Siano presenti le azioni correttive con
annotazione dell’inizio e della chiusura
4. Sia “realistica”
Rispetto al requisito normaitvo 416.13 (implementazione e
monitoraggio delle SSOP) il C.U. deve cercare di rispondere
alle seguenti domande:
1. Lo stabilimento sta implementando le procedure
pre-operative nell’ambito delle SSOP prima dell’inizio
delle operazioni?
2. Il FSIS o lo stabilimento tengono sotto controllo
la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto
o le superfici non sanificate che vengono a contatto
diretto con il prodotto?
3. Lo stabilimento conduce le procedure
nell’ambito delle SSOP alla frequenza specificata?
4. Le SSOP contengono le frequenze per il
monitoraggio?
5. Lo stabilimento sta implementando le procedure
pre-operative nell’ambito delle SSOP prima dell’inizio
delle operazioni?
6. Il FSIS o lo stabilimento tengono sotto controllo
la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto
o le superfici non sanificate che vengono a contatto
diretto con il prodotto?
7. Lo stabilimento conduce le procedure
nell’ambito delle SSOP alla frequenza specificata?
Il C.U. dovrebbe visionare le SSOP per
essere ben informato circa le loro
procedure. Egli dovrebbe prendere
visione delle registrazioni giornaliere
delle SSOP pre-operative al fine di
verificare che lo stabilimento rispetti
le procedure preoperazionali, che le
attività di monitoraggio siano
condotte alle frequenze stabilite, che i
requisiti riferiti alle azioni correttive
siano rispettati e che tali
registrazioni siano autenticate
dall’operatore identificato
dall’impianto responsabile per
l’implementazione e il monitoraggio
delle SSOP. Questa è la procedura di
registrazione e il C.U. dovrebbe
prenderne visione solo per
determinare se l’impianto sta
rispettando i requisiti normativi.
NOTA: Se il campionamento ambientale viene incluso nelle SSOP, il C.U deve verificare che l’impianto stia
rispettando quelle procedure. Egli deve osservare lo stabilimento durante l’effettuazione del campionamento, deve
prendere visione degli esiti e verificare che le azioni correttive specificate nelle SSOP riguardo i risultati che non sono
conformi vengano adottate se necessario. Questa verifica deve essere completata come parte delle procedure di verifica
delle SSOP.
CSI documenterà ogni non conformità nel rispetto di quanto previsto al capitolo IV di questo documento.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
37
A proposito del mantenimento delle SSOP il C.U. deve verificare il rispetto di 9 CFR 416.14 (Ogni
stabilimento ufficiale deve valutare periodicamente l’efficacia delle SSOP e delle procedure
collegate nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i e se necessario
deve revisionarle per mantenerle efficaci ed aggiornate relativamente a modifiche di strutture,
attrezzature, utensili, operazioni o personale.), e quindi deve verificare che la ditta abbia in
qualche misura formalizzato la revisione delle SSOP ad esempio a seguito di modifiche strutturali
ed organizzative.
Le azioni correttive sono disciplinate da 9 CFR 416.15; il C.U. deve accertare che le azioni correttive
includano le procedure per assicurare un appropriato trattamento del prodotto potenzialmente
contaminato ed il ripristino delle condizioni igieniche ed atte a prevenire il ripetersi della
contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, compreso il riesame e la modifica delle
SSOP e delle procedure in esse descritte o idonei miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle
procedure in esse descritte.
Possibili domande sono:
Lo stabilimento ha valutato periodicamente l’efficacia delle SSOP al fine di prevenire la diretta contaminazione o
l’adulterazione del prodotto? Lo stabilimento sta eseguendo campioni ambientali o utilizzando altri provvedimenti
per definire se le SSOP sono efficaci?
Se sono fatti cambiamenti a livello strutturale, di attrezzature, utensili, operazioni o personale le SSOP sono state
rivedute per mantenerle efficaci?
NOTA: La costruzione e la rimozione di pareti, soffitti e pavimenti possono causare ricettacoli di annidamento per
la L. monocytogenes che deve essere rimossa dalle diverse aree protette. Il C.U. dovrebbe domandarsi se l’impianto
ha migliorato la propria attività di verifica in continuo al fine di assicurare che le attuali SSOP o altre procedure
siano adeguate al fine di riscontrare situazioni non igieniche.
Lo stabilimento prende in esame periodicamente le registrazioni delle SSOP per determinare se vi sono andamenti
che dimostrino la necessità di rivedere le SSOP?
SE LE SUPERFICI A CONTATTO NON RISPETTANO I REQUISITI
REGOLAMENTARI DOPO L’APPLICAZIONE DELLE SSOP DA PARTE DELLO
STABILIMENTO ALLORA QUESTE HANNO FALLITO ED IL CONTROLLO
UFFICIALE DEVE APRIRE UNA PROCEDURA DI NON COMPLIANCE ,
APPONENDO IL TAG ALLE SUPERFICI RISCONTRATE NON CONFORMI. LA
RIMOZIONE DEL TAG PUO’ ESSERE FATTA ESCLUSIVAMENTE DAL
CONTROLLO UFFICIALE, DOPO CHE LO STABILIMNETO HA APPLICATO LE
AZIONI CORRETTIVE E RIMOSSO LA NON CONFORMITA’ A GIUDIZIO DEL C.U.
STESSO
Possibile domanda:
Se vi è una contaminazione diretta o altro tipo d’adulterazione del prodotto, lo stabilimento
implementa azioni correttive che riportino condizioni sanitarie idonee e adotta appropriate decisioni
riguardo al corretto trattamento di ogni prodotto che può essere contaminato e ne prevengono la
ricorrenza?
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
38
Per quanto riguarda il Tagging
(ovvero l’identificazione delle
superfici inidonee) da parte del
C.U. questo viene chiarito in 9
CFR 416.6:
Identificazione delle
attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando
un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un
utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni
igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di
adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno
di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo
Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali
(FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento,
l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati
non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi
accettabili.
Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della
documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in
particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni
stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere
atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle
SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello
stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile
dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure
specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le
sue iniziali e con la data.
Le registrazioni previste da questa parte possono essere
conservate su computers purché lo stabilimento implementi
controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici.
Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere
conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al
FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso
lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la
compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in
altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del
FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta.
Ecco alcuni esempi di possibili
SSOP non conformi:
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del
prodotto, e lo stabilimento
non implementa azioni
correttive per assicurare la
corretta disposizione del
prodotto
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per il ritorno a
condizioni sanitarie idonee
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per prevenire la
diretta contaminazione o
adulterazione del
prodotto. Questo potrebbe
condurre a un trend di
ripetute non conformità
 Controllore ufficiale
documenterà ogni non
conformità nel rispetto di
quanto previsto al capitolo
IV di questo documento.
Il Controllo Ufficiale
considera inadeguate le
SSOPS quando:
 Il prodotto finito risulta
contaminato
 Si riscontrano NC ripetute
 Sono presenti NC di base
(implementazione e
monitoraggio,
mantenimento, azioni
correttive, registrazioni)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
38
Per quanto riguarda il Tagging
(ovvero l’identificazione delle
superfici inidonee) da parte del
C.U. questo viene chiarito in 9
CFR 416.6:
Identificazione delle
attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando
un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un
utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni
igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di
adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno
di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo
Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali
(FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento,
l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati
non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi
accettabili.
Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della
documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in
particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni
stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere
atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle
SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello
stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile
dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure
specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le
sue iniziali e con la data.
Le registrazioni previste da questa parte possono essere
conservate su computers purché lo stabilimento implementi
controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici.
Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere
conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al
FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso
lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la
compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in
altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del
FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta.
Ecco alcuni esempi di possibili
SSOP non conformi:
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del
prodotto, e lo stabilimento
non implementa azioni
correttive per assicurare la
corretta disposizione del
prodotto
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per il ritorno a
condizioni sanitarie idonee
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per prevenire la
diretta contaminazione o
adulterazione del
prodotto. Questo potrebbe
condurre a un trend di
ripetute non conformità
 Controllore ufficiale
documenterà ogni non
conformità nel rispetto di
quanto previsto al capitolo
IV di questo documento.
Il Controllo Ufficiale
considera inadeguate le
SSOPS quando:
 Il prodotto finito risulta
contaminato
 Si riscontrano NC ripetute
 Sono presenti NC di base
(implementazione e
monitoraggio,
mantenimento, azioni
correttive, registrazioni)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
38
Per quanto riguarda il Tagging
(ovvero l’identificazione delle
superfici inidonee) da parte del
C.U. questo viene chiarito in 9
CFR 416.6:
Identificazione delle
attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando
un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un
utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni
igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di
adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno
di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo
Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali
(FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento,
l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati
non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi
accettabili.
Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della
documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in
particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni
stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere
atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle
SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello
stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile
dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure
specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le
sue iniziali e con la data.
Le registrazioni previste da questa parte possono essere
conservate su computers purché lo stabilimento implementi
controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici.
Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere
conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al
FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso
lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la
compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in
altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del
FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta.
Ecco alcuni esempi di possibili
SSOP non conformi:
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del
prodotto, e lo stabilimento
non implementa azioni
correttive per assicurare la
corretta disposizione del
prodotto
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per il ritorno a
condizioni sanitarie idonee
 Le SSOP falliscono nel
prevenire la diretta
contaminazione o altra
adulterazione del prodotto
e lo stabilimento non
implementa azioni
correttive per prevenire la
diretta contaminazione o
adulterazione del
prodotto. Questo potrebbe
condurre a un trend di
ripetute non conformità
 Controllore ufficiale
documenterà ogni non
conformità nel rispetto di
quanto previsto al capitolo
IV di questo documento.
Il Controllo Ufficiale
considera inadeguate le
SSOPS quando:
 Il prodotto finito risulta
contaminato
 Si riscontrano NC ripetute
 Sono presenti NC di base
(implementazione e
monitoraggio,
mantenimento, azioni
correttive, registrazioni)
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
39
Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:
 Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare
l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?
 Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il
monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la
data?
 Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati
in formato elettronico?
 Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?
 Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro
completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?
 Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello
stabilimento?
Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?

Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti
regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che
generalmente prevede tre livelli così schematizzabili:
Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha
diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting
degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante:
CAUSE DI DELISTING
1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione;
2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili;
3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti
destinati all’export in USA;
4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni
Azione di
Retain/Reject e
notifica NC
Notifica di
Non Conformità
Azione di
miglioramento
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
39
Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:
 Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare
l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?
 Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il
monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la
data?
 Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati
in formato elettronico?
 Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?
 Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro
completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?
 Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello
stabilimento?
Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?

Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti
regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che
generalmente prevede tre livelli così schematizzabili:
Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha
diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting
degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante:
CAUSE DI DELISTING
1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione;
2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili;
3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti
destinati all’export in USA;
4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni
•Alta probabilità di contaminazione delprodotto
•SSOPs e HACCP non conformi
•SPS non confrome con probabile contaminazione
del prodotto
Azione di
Retain/Reject e
notifica NC
•SPS non conformi senza rischio di contaminazione
del prodotto
Notifica di
Non Conformità
•SPS non perfette o migliorabili
•LESS THAN PERFECT: TALK!!!!.
Azione di
miglioramento
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
39
Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:
 Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare
l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?
 Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il
monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la
data?
 Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati
in formato elettronico?
 Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?
 Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro
completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?
 Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello
stabilimento?
Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?

Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti
regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che
generalmente prevede tre livelli così schematizzabili:
Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha
diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting
degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante:
CAUSE DI DELISTING
1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione;
2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili;
3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti
destinati all’export in USA;
4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni
•Alta probabilità di contaminazione delprodotto
•SSOPs e HACCP non conformi
•SPS non confrome con probabile contaminazione
del prodotto
•SPS non conformi senza rischio di contaminazione
del prodotto
•SPS non perfette o migliorabili
•LESS THAN PERFECT: TALK!!!!.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
40
Il Controllo Ufficiale in Italia, quindi, dispone tra le Enforcement Actions anche del NOID, il cui
acronimo sta a significare Notice Of Intent to Delist. Le modalità per l’applicazione di Enforcement
Action sono contenute nella nota DGSA/IX/18867/P del 17 febbraio 2007.1
Il NOID se non risolta la NON COMPLIANCE nei 30 giorni successivi, comporta l’immediata
sospensione del servizio di rilascio delle certificazioni sanitarie per l’esportazione in America e la
revoca del riconoscimento all’esportazione.
1
Sulla compilazione della Scheda di non conformità e sull’applicazione del NOID si rimanda a: O.Bassoli-M.Della Ciana,
Linee guida per l’applicazione delle norme U.S:A: negli stabilimenti iscritti nella lista per l’esportazione in America,
pag. 151-153, (2009)
La degradazione del capitano Dreyfus sulla
piazza d'armi degli Invalides. Parigi, 5
gennaio 1895.
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
41
Il ruolo del Supervisore ufficiale per la valutazione delle SSOP
Come è noto il sistema di controllo ufficiale americano sugli stabilimenti prevede la presenza di una figura
sopraordinata rispetto al controllo ufficiale, rappresentata dal Supervisore o Supervisore in campo, persona
che dipende da un Ufficio Distrettuale. Nella realtà italiana2
questa distinzione si traduce in una scala
gerarchica che prevede la presenza di un veterinario incaricato per ciascun stabilimento, finalizzato alla
verifica del mantenimento dei requisiti richiesti allo stabilimento, e di un veterinario con funzioni di
supervisore, al quale viene riconosciuto un ruolo sia per la verifica del mantenimento dei requisiti richiesti
nello stabilimento, sia per la verifica dell’efficacia del controllo effettuato dal veterinario incaricato e da
quanti svolgono tale attività all’interno dello stabilimento.
Il ruolo del Supervisore a proposito delle SSOP è stato chiarito dal Ministero della Sanità con diverse note,
di cui l’ultima , in occasione della modifica del report periodico del 17 dicembre 2007 (DGSAN/IX/18867/P),
che di seguito si riporta:
SSOP
Requisiti Sigla
Procedure
Sono presenti delle procedure SSOP scritte
Le procedure sono datate e firmate dalla persona che ha competenza generale sullo stabilimento.
Le procedure sono distinte in SSOP preoperative ed operative
Le procedure identificano le attività di sanificazione, di monitoraggio e di verifica e le relative frequenze.
Le procedure contemplano almeno le superfici destinate a venire in contatto con gli alimenti.
Nelle procedure sono identificate le persone responsabili delle attività di sanificazione, di monitoraggio e
di verifica.
Le procedure prevedono delle registrazioni giornaliere che documentino le attività di sanificazione e di
monitoraggio.
Le procedure prevedono l’adozione di specifiche azioni correttive in caso di non conformità.
Le azioni correttive previste sono conformi alla norma.
Registrazioni
Sono presenti registrazioni giornaliere che documentano le attività di sanificazione e di monitoraggio.
2
“In merito ai costi sostenuti dalle A.S.L. competenti, si ricorda che il controllo ufficiale, come richiesto dalle Autorità sanitarie
americane, deve essere inteso come servizio espletato nell’interesse delle ditte coinvolte in quanto eccedente il livello di controllo
svolto nelle medesime tipologie di impianti che non esportano verso gli USA. Tali ditte devono pertanto provvedere alla copertura
dei maggiori costi sostenuti dalle stesse A.S.L.. A riguardo le Regioni territorialmente competenti possono fare riferimento ai propri
tariffari o stabilire il pagamento di apposite tariffe. Analogamente i costi delle verifiche analitiche ufficiali condotte ai fini
dell’esportazione negli USA (o in altri Paesi Terzi) non sono coperti dalle contribuzioni pagate ai sensi della normativa pertinente in
materia di finanziamento dei controlli e pertanto devono essere coperti separatamente dalle ditte interessate. “
Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP
42
Le registrazioni sono datate e siglate o firmate dalle persone responsabili.
Le attività di sanificazione.
Di monitoraggio e di verifica sono condotte con le frequenze specificate.
Le azioni correttive eventualmente adottate sono documentate.
Le azioni correttive eventualmente adottate sono conformi a quanto previsto nelle procedure.
Documenti esaminati:
Ai fini della compilazione queste sono le indicazioni fornite:
 Per le procedure SSOP e HACCP e per i Campionamenti i requisiti sono indicati con delle affermazioni e
nell’ambito delle medesime procedure sono divisi in due parti distinte, “Procedure” e “Registrazioni”.
 Nella parte “Procedure” sono riportati i requisiti imposti dalla normativa vigente: questi sono esaminati per
verificare la conformità con la stessa normativa soprattutto nel corso delle prime ispezioni svolte in fase
autorizzativa o quando vengono apportate modifiche importanti nelle procedure.
 Nella parte “Registrazioni” sono indicati i requisiti imposti dalle procedure stesse implementate nello
stabilimento: questi sono esaminati nel corso di tutte le ispezioni per verificare la conformità con quanto
previsto dall’impresa alimentare.
In merito alle indicazioni FSIS3
sul ruolo del Supervisore si sottolinea come costui debba assicurarsi
che il personale ispettivo e la direzione dello stabilimento comprendano i 5 requisiti delle SSOP e
le conseguenze legate al mancato soddisfacimento degli stessi.
1. Il primo requisito è di determinare se lo stabilimento possiede un Piano scritto che descrive
le procedure giornaliere che saranno condotte prima e durante le attività lavorative e la
frequenza con cui saranno condotte per prevenire la contaminazione diretta o
l’adulterazione dei prodotti. La specificità e il dettaglio di come l’impianto intende
adempiere a ciò è una sua decisione. Lo scopo di questo requisito è la prevenzione della
contaminazione diretta e dell’adulterazione del prodotto. Gli stabilimenti dovrebbero
sviluppare procedure che possono realisticamente portare avanti, date le loro dimensioni,
personale direttivo, filosofia aziendale e la natura delle lavorazioni. L’ obiettivo è prevenire
la contaminazione diretta ed avere procedure che reagiscano immediatamente4
in caso di
contaminazione diretta del prodotto. Il personale ispettivo non deve aspettarsi la
perfezione o che ogni cosa vada bene al 100% delle volte. FSIS si aspetta piuttosto che le
aziende monitorizzino le loro procedure preventive se si verifica una contaminazione diretta
3
Nota FSIS , December 1996, Supervisory Review Guide for the Evaluation Process of the SSOP Regulatory
Requirement
4
Durante un’ ispezione ci si aspetta che in caso di evidente non conformità la ditta sappia reagire immediatamente
con l’azione correttiva o, in seconda istanza sia il controllore ufficiale a rilevare la non conformità richiedendo alla
ditta le necessarie azioni correttive. In mancanza di tali reazioni il Supervisore aprirà una non conformità alla ditta o al
controllo ufficiale. Il ragionamento è applicabile egualmente nei confronti del Supervisore in caso di audit
gerarchicamente superiori.
Manuale ssop della ciana
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Manuale ssop della ciana

  • 1. Oliviero Bassoli -Manlio Della Ciana MANUALE PER LA GESTIONE DELLE SSOP Le SSOP e la gestione dell’ Alternativa 3 per Listeria monocytogenes negli stabilimenti che intendono’esportare i propri prodotti a base carne in America AGOSTO 2009
  • 2. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 2 E-book Disponibile: Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE DELLE NORME U.S.A. NEGLI STABILIMENTI ISCRITTI NELLA LISTA PER L’ESPORTAZIONE IN AMERICA E-book formato pdf, 2,77 mb, pag. 200 . febbraio 2009 Oliviero Bassoli, medico veterinario, lavora presso l ‘AUSL di Modena – o.bassoli@ausl.mo.it Manlio Della Ciana, medico veterinario, lavora presso l ‘AUSL di Ravenna – m.dellaciana@ausl.ra.it http://groups.google.it/group/pacchetto-igiene
  • 3. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 3 Introduzione Questo manuale prende lo spunto da una relazione tenuta a SICURA 2009 e si propone di illustrare molto semplicemente le finalità delle SSOP all’interno degli stabilimenti italiani iscritti nella lista per l’esportazione negli Stati Uniti. La norma di riferimento, quindi, non può che essere quella contenuta nel Codice Regolamentare Federale, al titolo 9, dal punto 416.11 al punto 416.17, tuttavia i concetti contenuti nella norma americana possono in qualche misura essere compresi anche nella normativa comunitaria, in quanto lo scopo della norma è comunque quello di contrastare in maniera efficace il pericolo derivante dalle contaminazioni crociate. Per meglio comprender il concetto delle SSOP, relativamente nuovo per la legislazione comunitaria, abbiamo utilizzato gli esempi contenuti in diverse pubblicazioni del FSIS, con particolare riferimento alla Direttiva 5001:2008 ed alle Linee guida dettate da USDA per la formazione del proprio personale ispettivo. Ovviamente abbiamo riportato anche esempi tratti dalla realtà che meglio conosciamo, ovvero quella degli stabilimenti della nostra Regione, l’ Emilia-Romagna. Lo scopo di questa lavoro è quello di aiutare le ditte iscritte negli elenchi per l’esportazione in USA di prodotti a base di carne o di quelle che intendono aggiungersi a meglio comprendere la legislazione USA e offrire agli ispettori ufficiali ed ai consulenti delle aziende uno spunto di riflessione nel compito di far convivere la norma statunitense ed europea. Le SSOP così come tutte le procedure di uno stabilimento devono essere scritte in maniera comprensibile, evitando per quanto possibile qualsiasi ambiguità di interpretazione, ed essere il più possibile autonome, cioè reggersi come documenti a sé stante. E’ importante quindi che chi le redige abbia ben presente l’utilizzatore della procedura e delle istruzioni operative collegate, comprese le checklist che, a differenza di quanti alcuni pensano, non sono le SSOP, ma ne fanno semplicemente parte. E’ importante sottolineare come ciascuna procedura SOP è la parte specifica di un programma più generale. Fin da subito quindi nell’intestazione delle singole SSOP deve esserne chiaro il campo di azione: già dal titolo deve essere evidente la descrizione delle attività che si vogliono regolare con la procedura. Anche la data di emissione e identificazione dei responsabili della procedura sono elementi basilari della SSOP. Il format delle SSOP , quale che sia, dovrebbe essere quello in uso per le altre procedure e per tutti i documenti dell’azienda. Talvolta le SSOP rappresentano un prerequisito al piano di autocontrollo HACCP per cui conviene evidenziarlo sulla procedura, tenendo bene a mente che in questo campo ciò che non è scritto semplicemente non esiste (“if you did not write it down, you did not do it”). La peculiarità delle SSOP rispetto alle SPS sta appunto, oltre alla specificità ed al fatto di essere indirizzate ad azioni di routine e ripetitive, nel fatto di essere obbligatoriamente scritte e di essere soggette al monitoraggio della loro implementazione; le registrazioni e la memoria degli interventi sono quindi
  • 4. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 4 un potente strumento organizzativo per lo stabilimento, perché consentono di calibrare nel tempo l’efficacia delle azioni di sanificazione, adattandole alle modifiche che intervengono nello stabilimento stesso. Vi sono occasioni in cui il riscontro di diverse situazioni non conformi, rispetto ai parametri che lo stabilimento si è dato, rappresentano lo strumento indispensabile alla direzione dello stabilimento per capire se sono avvenute inavvertite modifiche, o tali di cui non si erano stimate correttamente la conseguenza, nel processo di produzione! I dati storici desumibili dal monitoraggio quotidiano hanno inoltre il pregio di consentire una valutazione dell’efficacia delle procedure e delle azioni correttive e di sostenere la qualità aziendale, purché ovviamente siano ben scritte e ben applicate. Abbiamo riletto attentamente il testo per cercare gli inevitabili errori anche perché si sa che il diavolo della scrittura è sempre in agguato e mai si è al sicuro dagli orrori , pardon, errori di battitura! Ci auguriamo che l’avere alternato le foto al testo abbia reso meno tediosa la lettura del testo. Il materiale iconografico utilizzato è in gran parte di proprietà degli Autori, anche se alcune immagini sono state tratte direttamente dalle presentazioni in rete di FSIS, USDA, Siti universitari americani e da quella enorme banca di immagini che è www.flickr.com . Questo manuale viene reso disponibile gratuitamente sotto forma di E-book a tutti quanti ne facciano richiesta, tuttavia chiediamo che se in parte o in toto dovesse venire utilizzato per presentazioni o lavori esposti in pubblico, si abbia l’onestà di citarne gli Autori; al tempo stesso intendiamo ringraziare quanti, leggendolo, ci segnaleranno errori o imprecisioni o vorranno semplicemente testimoniarci il loro apprezzamento. In un punto a metà strada tra Ravenna e Modena, 15 agosto 2009 Gli Autori
  • 5. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 5 Sommario Introduzione 3 Sommario 5 SSOP e SPS 7 §416.11 8 §416.12 8 §416.13 9 §416.14 9 §416.15 9 §416.16 10 §416.17 10 Scrivere le SSOP 11 Raccomandazioni su come scrivere le procedure 14 SSOP pre operative 15 SSOP operative 29 Mantenimento, azioni correttive e requisiti per la registrazione delle SSOP 31 Le modalità del controllo ufficiale 35 Il ruolo del Supervisore ufficiale per la valutazione delle SSOP 41 Le SPS e le SSOP in Alterativa 3 45 Gestione dell’ Alternativa 3 47 SSOP in Alternativa 3 57 Relazione tra SSOP e HACCP in produzione di prodotti RTE 57 Casi Pratici 58 Esempi 62 Quadro normativo di riferimento per la compilazione delle non conformità 69 Bibliografia e documenti consultati 70
  • 6. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 6
  • 7. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 7 SSOP e SPS: non facciamo confusione Una delle difficoltà che maggiormente si incontrano è quella di far comprendere la differenza tra SSOP e SPS e successivamente tra SSOP preoperative e SSOP operative. E’ usuale, infatti, confondere le SPS relative alle pulizie con le SSOP, proprio perché nell’ambito dell’esperienza fino d oggi accumulata negli stabilimenti comunitari tutto ciò che riguardava il capitolo delle pulizie veniva considerato a sé, rispetto all’autocontrollo propriamente detto; d’altronde anche nel Pacchetto Igiene il legislatore comunitario non ha ritenuto necessario distinguere, limitandosi a chiedere all’O.S.A. di iniziare la propria attività con le superfici a contatto idonee per lavorare, senza tuttavia specificare, come altrimenti fa il legislatore americano, modalità, tempi e responsabilità legate al controllo di tali superfici nell’immediatezza dell’attività lavorativa o,addirittura, durante l’attività stessa. Molto semplicemente mentre le SPS hanno un carattere generale, per tutto lo stabilimento o per la gestione del sistema, le SSOP sono molto specifiche e concentrate sulle azioni di routine e ripetitive che devono essere tenute sottocontrollo. L’acronimo SSOP sta per Sanitation Standard Operating Procedure e si riferisce alle procedure per la sanificazione che le aziende di carne e pollame devono usare sia prima che durante la produzione, per prevenire la contaminazione crociata dei prodotti. Nella legislazione americana sono state applicate dal gennaio 1997 in tutte le industrie di macellazione e trasformazione delle carni per ottenere una significativa riduzione dei patogeni secondo gli obiettivi dettati da USDA nel luglio 1996. L’acronimo SPS sta, invece, per Sanitation Performance Standard e corrisponde alle nostre Buone pratiche di lavorazione, ovvero a quella serie di regole generali, trattate del 9 CFR dal punto 416.1 al 416.6 che nella legislazione comunitaria corrispondono ai prerequisiti propedeutici all’autocontrollo; tra questi prerequisiti è compresa la Gestione della sanificazione delle attrezzature e delle aree, sia alimentari che non alimentari. In definitiva, quindi, le SPS relative alla Sanificazione descrivono in che maniera e con che prodotti l’azienda effettua le pulizie, indicando le frequenze con cui tali attività di sanificazione vengono effettuate, anche se non in maniera dettagliata come altrimenti avviene per le superfici a contatto, trattate chiaramente nel capitolo riservato delle SSOP. Nelle SSOP, quindi, l’azienda non descriverà le modalità con cui vengono effettuate le operazioni di sanificazioni delle superfici a contatto, ma le modalità e la frequenza con cui tali superfici verranno controllate, prima dell’uso e le azioni correttive da adottarsi in caso di riscontro non favorevole. Le schede d’uso dei prodotti utilizzati per le pulizie saranno pertanto trattate nel capitolo delle SPS e non delle SSOP, sebbene nella loro descrizione possa esservi un richiamo diretto, o un distinguo, in ragione di evitare possibili residui di sanificante sulle superfici esposte. FSIS ha diramato diverse istruzioni e chiarimenti sia per le aziende che per gli organi di controllo e le più interessanti sono evidenziate sotto forma di Domande e Risposte
  • 8. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 8 Le SSOP, quindi, hanno lo scopo di ridurre le possibili contaminazioni crociate del prodotti da parte delle superfici a contatto , quale che siano a livello di locali, attrezzature ed utensili: il riscontrare una superficie non pulita durante la verifica preoperativa non rappresenta quindi una non conformità alla procedura, ma bensì l’evidenza che la procedura stessa funziona, viceversa il riscontro di superfici non pulite da parte dell’autorità di controllo in sede preoperativa, dopo che sono state licenziate come idonee dalla ditta, dà luogo ad una NON Compliance e ad azioni correttive. A proposito delle misure preventive queste non devono essere necessariamente documentate a meno che non vi sia stata una contaminazione del prodotto ad opera di superfici sporche. La richiesta di misure preventive si applica solo quando le SSOP falliscono nel prevenire la contaminazione del prodotto. Prima di iniziare una descrizione dettagliata delle SSOP conviene fare un richiamo ai punti della norma che di seguito sono esplicitati: § 416.11 Regole generali. Ogni stabilimento ufficiale deve sviluppare, implementare e mantenere procedure operative standard per la sanificazione ( Sanitation SOP’s), scritte, in conformità con i requisiti di questa parte. § 416.12 Sviluppo delle SSOP. Le SSOP devono descrivere tutte le procedure che uno stabilimento ufficiale deve mettere in atto quotidianamente , prima e durante le operazioni, sufficienti a prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del/i prodotto/i. Le SSOP devono essere firmate e datate dalla persona responsabile dell’impianto in loco o da un funzionario dello stabilimento di più alto livello. Tale firma significa che lo stabilimento implementerà le SSOP come specificato e che le manterrà in conformità con i requisiti di questa parte. Le SSOP devono essere firmate al momento dell’implementazione iniziale e ad ogni modifica apportata alle medesime. All’interno delle SSOP le procedure da mettere in atto prima delle lavorazioni devono essere identificate come tali e devono interessare, come minimo, la pulizia delle superfici a contatto con gli alimenti di strutture, attrezzature e utensili. Le SSOP devono specificare la frequenza con cui ciascuna procedura delle SSOP deve essere attuata e devono identificare l’operatore o gli operatori dello stabilimento responsabile/i dell’implementazione e della manutenzione di tale/i procedura/e.
  • 9. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 9 § 416.13 Implementazione delle SSOP. Ogni stabilimento ufficiale deve attuare le procedure pre-operative nell’ambito delle SSOP prima dell’inizio delle lavorazioni. Ogni stabilimento ufficiale deve attuare tutte le altre procedure nell’ambito delle SSOP con le frequenze specificate. Ogni stabilimento ufficiale deve monitorare giornalmente l’implementazione delle procedure nell’ambito delle SSOP. § 416.14 Manutenzione delle SSOP. Ogni stabilimento ufficiale deve valutare periodicamente l’efficacia delle SSOP e delle procedure collegate nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i e se necessario deve revisionarle per mantenerle efficaci ed aggiornate relativamente a modifiche di strutture, attrezzature, utensili, operazioni o personale. § 416.15 Azioni correttive. Ogni stabilimento ufficiale deve adottare azioni correttive appropriate ogniqualvolta lo stabilimento stesso o il FSIS valuta che le SSOP o le procedure in esse descritte o l’implementazione o la manutenzione delle SSOP possano avere fallito nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i. Le azioni correttive includono le procedure per assicurare un appropriato trattamento del prodotto potenzialmente contaminato, per ripristinare le condizioni igieniche e per prevenire il ripetersi della contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, compresi il riesame e la modifica delle SSOP e delle procedure in esse descritte o idonei miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle procedure in esse descritte. (61 FR 38868, 25 luglio 1996, come modificato da 62 FR 26219, 13 maggio 1997)
  • 10. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 10 § 416.16 requisiti per la registrazione. Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le sue iniziali e con la data. Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computer purché lo stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici. Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta. § 416.17 Verifiche dell’agenzia. Il FSIS verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle SSOP e delle procedure in esse descritte valutando che esse siano corrispondenti ai requisiti di questa parte. Tali verifiche possono comprendere: la revisione delle SSOP; la revisione delle registrazioni giornaliere che documentano l’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e le azioni correttive adottate o da adottare; l’osservazione diretta dell’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e delle azioni correttive adottate o da adottare; e l’osservazione diretta o l’esecuzione di prove per stabilire le condizioni igieniche nello stabilimento.
  • 11. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 11 Scrivere le SSOPS Le SSOP devono soddisfare almeno i seguenti 5 requisiti normativi sotto responsabilità dell’ OSA: 1. devono essere SCRITTE 2. devono prevedere procedure PREOPERATIVE ed OPERATIVE, da condurre prima e durante le lavorazioni, sufficienti a prevenire la contaminazione diretta 3. devono essere MONITORATE giornalmente e MANTENUTE ad ogni cambiamento 4. devono essere DOCUMENTATE giornalmente,comprese le AZIONI CORRETTIVE 5. devono essere DATATE e FIRMATE, all’inizio e ad ogni modifica, da persona che sovraintende lo stabilimento Mentre il controllo ufficiale sullo stabilimento : deve verificarne l’ ADEGUATEZZA Nello scrivere le SSOP l’ Operatore dell’azienda alimentare deve per lo meno riferirsi alle modalità di pulizia e sanificazione citate nelle SPS ed elencare, casomai distinguendo reparto per reparto, le possibili superfici a contatto tra alimento esposto ed attrezzature, locali ed utensili o le fasi in cui può verificarsi un problema di contaminazione crociata tra personale e prodotto esposto. Per ognuna di queste superfici o fasi individuate si devono evidenziare quali procedure di sanificazione si intendono implementare prima dell’inizio dell’attività e quali durante la lavorazione per contenere o minimizzare il rischio di contaminazioni crociate. A questo segue l’indicazione del monitoraggio quotidiano che intende applicare per accertarsi che le azioni di sanificazione applicate siano state fatte correttamente e che quindi non vi siano apparenti contaminazioni possibili del prodotto esposto, una volta iniziata l’attività o durante l’attività stessa. Oltre al monitoraggio l’OSA deve anche indicare quali controlli intende effettuare sul monitoraggio e quali azioni correttive intende applicare in caso di riscontro non conforme delle superfici durante il monitoraggio stesso. Una volta definite le procedure, l’OSA mette a punto anche un sistema di registrazione (recordkeeping) del monitoraggio e di gestione delle azioni correttive, che andranno conservate nello stabilimento almeno per 48 ore e, se trasferite in altra sede, per almeno 6 mesi. La documentazione del semestre può essere disponibile anche per via informatica a patto comunque che sia reso possibile l’accesso alla banca dati al Controllo Ufficiale che può comunque richiedere di vedere le registrazioni originali. Tutte le procedure devono necessariamente essere firmate e datate ad ogni loro modifica da chi, nello stabilimento, riveste la più alta responsabilità nell’organizzazione
  • 12. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 12 Le procedure di sanificazione devono anche indicare la frequenza con la quale ciascuna procedura viene condotta ed individuare l’addetto dello stabilimento responsabile della sua attuazione e del mantenimento. Esempio di verifica di una procedura da parte di un Ispettore FSIS per il rispetto dei requisiti basilari della norma Gli ispettori FSIS verificano il rispetto della norma compilando il modulo 5000-2, sul quale vengono riportate le non conformità riscontrate . Nel caso a fianco il modulo era stato compilato a titolo di esercitazione sul caso presentato come segue: Workshop I – Identificare gli elementi per la conformità di base alla norma delle SSOP Macello 38M SSOP Proprietario : Joe Green Questa SSOP del Macello è efficace dal 28 gennaio 1998 Preoperativa: Tutte le superfici a contatto dei locali, delle attrezzature e degli utensili in campo di morte saranno puliti giornalmente dopo la produzione mediante risciacquo, detersione e sanificazione. Tutte le pulizie saranno monitorate giornalmente da Joe Green prima che la produzione inizi il giorno successivo. Le registrazioni saranno riportate nel modulo preoperativo 1 da Joe Green. Operativa: ogni giorno tutta l’attrezzatura e le superfici nel campo di morte saranno tenute in condizioni igieniche necessarie per prevenire la contaminazione o l’adulterazione delle carcasse. Ogni giorno tutti gli addetti eseguiranno pratiche igieniche per evitare che loro stessi contaminino le carcasse. Tutte queste azioni saranno monitorate da Joe Green una volta ogni giorno. Le registrazioni del monitoraggio saranno riportate nel modulo operativo 1 per quanto necessario. Le azioni correttive prese durante le ispezioni preoperative ed operative saranno riportate sul retro del modulo preoperativo 1 ed operativo 1 quando necessario. Firma e data del 25 gennaio 1998: Joe Green Modifiche successive: Firma e data di Joe Green del 11 dicembre 1998 Firma e data di Joe Green del 17 giugno 1999
  • 13. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 13 U.S. DEPARTMENT OF AGRICULTURE FOOD SAFETY AND INSPECTION SERVICE SANITATION SOP'S -- BASIC COMPLIANCE CHECKLIST ESTABLISHMENT NAME ESTABLISHMENT NO. IMPLEMENTATION DATE Use this checklist to document findings of noncompliance with the requirements set out in FSIS Directive 5000.1, Part Three, Paragraph II.B. 1.ProcedurediSANIFICAZIONE NORMA SI () Lo stabilimento non ha SSOP scritte che descrivono le procedure che lo stabilimento conduce giornalmente per prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto (§416.12(a))  Le SSOP non identificano quali delle procedure siano procedure preoperative (§416.12(c))  Le procedure preoperative non indirizzano (al minimo) alla pulizia delle superfici a contatto dei locali, delle attrezzature e degli utensili (§416.12(c))  Le procedure SSOP non specificano la frequenza con la quale lo stabilimento condurrà ciascuna procedura (§416:12(d)).  Le SSOP non identificano l’addetto dello stabilimento o gli addetti responsabili dell’implementazione e del mantenimento delle procedure specifiche (§416.12(d)) 2.REGISTRAZIONI Lo stabilimento non ha identificato le registrazioni che, su base giornaliera, documentano l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e le azioni correttive prese (§416.16(a))  2.Dataefirma La persona con la più elevate autorità dello stabilimento non ha firmato né datato le SSOP 1.Nella fase iniziale dell’implementazione, o 2.Nella modifica (§416.12(d) FSIS FORM 5000-2 (9/97) La procedura del Macello non è quindi stata considerata soddisfacente in quanto lo stabilimento pur avendo prodotto un documento scritto ha solamente indicato in maniera generica le superfici che saranno interessate dalle SSOP, mentre la norma gli richiederebbe di descrivere tutte le procedure che intende mettere in atto giornalmente per prevenire la contaminazione diretta del prodotto esposto (§416.12 (a)). La norma sarebbe quindi stata soddisfatta se nelle SSOP avesse identificato quali erano le superfici a contatto da sottoporre a sanificazione.
  • 14. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 14 L’ispettore ha inoltre evidenziato che non sono riportate quali siano le procedure SSOP preoperative, rispetto a tutte le SSOP, contravvenendo al punto §416.12(c), né a quali superfici specifiche sono indirizzate, sempre rispetto allo stesso punto della norma; come nel caso precedente la mancata identificazione delle superfici e in particolare delle modalità di sanificazione in fase preoperativa non soddisfacevano la norma. Non avendo elencato le procedure specifiche ne discende che lo stabilimento non ha rispettato le norme relative alla frequenza di ciascuna procedura e all’indicazione della responsabilità - §416.12(d); lo stabilimento avrebbe dovuto specificare la frequenza con cui ogni procedura contenuta nelle SSOP dovrebbe essere attuata, identificando l’operatore (per nome o per funzione) responsabile dell’implementazione e di mantenere in atto tale procedura. Anche per quanto riguarda la registrazione la procedura dello stabilimento risultava carente poiché la norma prevede che siano indicate le registrazioni intese a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP; Il macello ha individuato nel proprietario, Joe Green, l’unico addetto a prendere le registrazioni del monitoraggio sull’implementazione delle SSOP ma non vi è specificato chi effettua il controllo; se fosse stato identificato un caporeparto nel registrare il monitoraggio e in Joe Green colui che poi di fatto verifica iì’avvenuto monitoraggio, allora la norma sarebbe stata soddisfatta. Raccomandazioni su come scrivere le procedure. Le SSOP devono essere scritte in forma concisa, passo dopo passo e di facile lettura. Le indicazioni non devono essere ambigue né prestarsi a interpretazioni e quindi non devono essere complicate né richiamare il lettore alla consultazione di altri documenti, nel senso che ogni procedura SSOP deve stare in piedi da sola: in altre parole devono essere semplici e brevi. Può essere utile illustrare la procedura servendosi di un diagramma di flusso o con illustrazioni (ad esempio per mostrare le modalità di infissione della sonda termica nel prodotto) che facilitano la comprensione delle manualità più complesse. Il linguaggio, e talvolta la Lingua, usata nel descrivere le SSOP deve essere comprendibile dagli addetti a cui sono destinate e si raccomanda l’uso dei verbi in forma attiva e non passiva, al presente e non al futuro o condizionale. Frasi del tipo “ L’attrezzatura sarà lavata con acqua calda a temperatura > 60 ° C per rimuovere i residui di detergente” saranno meglio scritte se in questa forma: “Risciacqua le attrezzature con acqua calda a temperatura > 60 ° C per rimuovere i residui di detergente”.
  • 15. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 15 Le SSOP Pre-operative La sequenza dell’ ispezione preoperativa da parte dell’ OSA ha l’andamento illustrato nelle successive immagini, scattate nel corso di una verifica simulata presso uno stabilimento. La 9 CFR 416.12 (a) (c) stabilisce che: (a) Le SSOP devono descrivere tutte le procedure che uno stabilimento ufficiale [iscritto nella lista USA] condurrà ogni giorno, prima e durante le operazioni, sufficienti a prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del(i) prodotto (i). (c) Le procedure nelle SSOP che sono implementate prima dell’inizio delle lavorazioni devono essere esplicitate e devono riguardare per lo meno la pulizia delle superfici a contatto delle attrezzature, dell’equipaggia mento e degli utensili. Prima dell’inizio dell’attività l’incaricato del controllo preoperativo si reca in reparto, appropriatamente vestito, con scheda di registrazione, penna, torcia elettrica, panno carta pulito. Non è corretto eseguire il controllo in tempi diversi rispetto l’inizio dell’utilizzo delle superfici interessate, ovvero a distanza di tempo rispetto l’inizio delle lavorazioni
  • 16. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 16 Vanno individuate tutte le superfici a contatto La 9 CFR 416.13, (a),/b),(c) stabilisce che: (a) Ciascun stabilimento [della lista USA] deve predisporre delle procedure pre- operative nelle SSOP da attuarsi prima che inizi il processo di produzione dell’alimento. (b) Ciascun stabilimento [della lista USA]deve predisporre tutte le altre procedure nelle SSOP secondo la frequenza specificata (c) Ciascun stabilimento [della lista USA] deve monitorare giornalmente l’attuazione delle procedure nelle SSOP. L’addetto al controllo preoperativo deve conoscere perfettamente le linee di lavorazione; le macchine e gli utensili devono essere smontati o comunque completamente ispezionabili durante questa fase. Domanda Se un impianto include le superfici dei muri nelle sue SSOP, si avrà una non conformità alle SSOP se il prodotto viene trovato dal controllo ufficiale sulla parete, durante la verifica preoperativa? Risposta L’ispettore deve valutare se la mancata pulizia delle pareti ha dato luogo a condizioni antigieniche per le quali il prodotto può contaminarsi o essere dannoso per la salute. In questo caso ci sarà una Not compliance per 9 CFR 416.13(a) e (b)
  • 17. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 17La 9 CFR 416.12 (b) e 416.14 stabiliscono che: (b) Le SSOP devono essere firmate e datate dalla persona con la più alta autorità in loco o al livello più alto della direzione dello stabilimento. Questa firma deve significare che lo stabilimento metterà in atto le SSOP così come indicate e le manterrà in accordo con i requisiti di questa parte. Le SSOP devono essere firmate e datate sia nella fase iniziale della loro implementazione che a d ogni successiva modificazione. 416,14 Mantenimento aCiascun stabilimento [della lista USA] deve periodicamente valutare l’efficacia delle SSOP e le procedure correlate nella prevenzione della contaminazione diretta del prodotto (i) e deve rivederle sia quanto è necessario a mantenerle efficaci sia in corso di cambiamenti intervenuti nelle attrezzature, equipaggiamenti, utensili, operazioni e personale 416.13 Implementazione delle SSOP. 1 (a) Ogni stabilimento effettua le procedure preoperative delle SSOP prima dell'inizio delle lavorazioni. (c) Ogni stabilimento effettua il monitoraggio quotidiano dell'implementazione delle procedure previste dal programma SSOP. Regolamento CE 852/04, allegato II, cap.V : tutto il materiale, l’apparecchiatura e le attrezzature che vengono a contatto con gli alimenti devono a) essere efficacemente puliti e, se necessario, disinfettati. La pulizia e la disinfezione devono avere luogo con una frequenza sufficiente ad evitare ogni rischio di contaminazione
  • 18. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 18 A titolo esemplificativo si riporta una scheda di registrazione utilizzata in uno stabilimento 416.13 Implementazione delle SSOP. 1 (a) Ogni stabilimento effettua le procedure preoperative delle SSOP prima dell'inizio delle lavorazioni. La presenza di istruzioni per la compilazione in cui si riportino i limiti di accettabilità delle superfici e le istruzioni relative alla gestione delle non conformità risulta molto utile all’operatore addetto alla ispezione
  • 19. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 19 L’operatore dello stabilimento deve controllare le attrezzaure (es. tapirulan) anche in movimento. 416.13 Implementazione delle SSOP. 1 (a) Ogni stabilimento effettua le procedure preoperative delle SSOP prima dell'inizio delle lavorazioni.
  • 20. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 20 Al controllo sono stati riscontrati dei frustoli sul fondo della miscelatrice 416.13 Implementazione delle SSOP. 1 (a) Ogni stabilimento effettua le procedure preoperative delle SSOP prima dell'inizio delle lavorazioni. Le azioni correttive sono trattate al punto 416.15: 416.15 – azioni correttive (a) Ciascun stabilimento[della lista USA] dovrà adottare appropriate azioni correttive quando lo stabilimento stesso o il FSIS (organo di controllo ufficiale) stabiliscono che le SSOP dello stabilimento o le procedure specifiche correlate o l’attuazione o il mantenimento delle SSOP possono aver fallito nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto.(b) Le azioni correttive comprendono le procedure che assicurano una appropriato allontanamento del prodotto che può essere contaminato, ripristinano le condizioni sanitarie e prevengono il ripresentarsi della contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, includono una appropriata rivalutazione e modifica delle SSOP e delle procedure correlate o appropriati miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle specifiche procedure correlate.”. La presenza di frustoli come quelli evidenziatisopra sono elemento sufficiente per aprire una NC sul modulo di registrazione e per rilavare l’attrezzatura. L’annotazione sulla scheda di registrazione e il ripristino della superficie prima delle lavorazioni non costituisce comunque una Not Compliance al requisito, ma l’evidenza che il sistema funziona nel rilevare situazioni non conformi!
  • 21. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 21 416.13 Implementazione delle SSOP. 1 (a) Ogni stabilimento effettua le procedure preoperative delle SSOP prima dell'inizio delle lavorazioni. Vanno esaminate con cura tutte le superfici a contatto, anche quelle nascoste Residui nella coclea! Superficie da rilavare Domanda Qual è il significato di “Superficie contatto”? Risposta Una superficie a contatto è qualsiasi superficie che può venire a contatto diretto con il prodotto esposto. Gli esempi possono comprendere nastri trasportatori, tavoli, lame, coclee, ecc. Domanda Possono i contenitori utilizzati per contenere i prodotto giudicati “not edible” essere utilizzati per l’ “edible” se prima sono puliti? Risposta NO, “inedible” è definito per regolamento come adulterato, non ispezionato, non adatto per il consumo umano. Quando uno stabilimento identifica un contenitore per l’ inedible questo non può venire utilizzato per il prodotto edibile anche se prima dovesse essere sanificato e pulito. Questi contenitori devono pertanto essere identificati con un’ etichetta, un colore, che stanno a significare che trattasi di INEDIBLE!
  • 22. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 22 In queste sequenze si noti come del grasso lubrificante utilizzato nella macchina a fine ciclo sia poi caduto sul nastro trasportatore. L’esecuzione delle SSOPs preoperative nell’immediatezza dell’attività lavorativa consente di prevenire pericoli derivanti da contaminazioni delle superfici successivamente al lavaggio.
  • 23. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 23 L’ispezione prosegue con cura servendosi anche di un panno carta per la verifica delle superfici del tapirulan L’ispezione è organizzata secondo un ordine prestabilito che di norma è funzionale alla lavorazione, così da consentire l’inizio delle attività man mano che reparti o settori risultano conformi alla verifica stessa. Le checklist sono anche utilizzate per documentare le azioni prese (es. Azioni. Correttive). Le checklist non sono le SSOP, ma una loro parte, per cui devono essere allegate alle procedure e ad esse collegate.
  • 24. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 24Un ordine logico della checklist nell’eseguire la verifica preoperativa aiuta l’operatore a non tralasciare i punti di controllo, che possono anche variare a seconda delle attrezzature che saranno impiegato successivamente. Il tipo di sporco che rende inadatta una superficie andrebbe annotato perché può aiutare il controllo qualità a risalire alla causa che l’ha determinato. Bisogna fare molta attenzione a non contaminare eventuali superfici durante la visita preoperativa. Arrampicarsi su un macchinario non deve essere una “mission impossible”!! e soprattutto non si dovrebbe contaminare con le scarpe una superficie a contatto (sic)
  • 25. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 25 I grassi rendono difficile le operazioni di pulizia: nella lavalardelli un punto critico si trova all’interno della griglia ed è raggiungibile solo manualmente: è importante che l’operatore sia addestrato specificatamente all’esecuzione delle ispezioni SSOPe che conosca bene il funzionamento delle macchine che deve verificare La coclea viene girata manualmente per poter essere meglio ispezionata
  • 26. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 26 Se pareti a flap come questa a fianco sono soggette a toccamenti con l’alimento durante il suo passaggio non protetto, qualora non sia possibile altrimenti ,possono essere classificate tra le superfici a contatto, e quindi soggette a verifica preoperativa. Può anche capitare che nell’elenco delle superfici da verificare nel corso della preoperativa siano inserite verifiche su superfici non a diretto contatto, ma che possono essere potenzialmente inquinanti in maniera indiretta, ad esempio per percolamento di condensa o di liquidi di refrigerazione o perché spesso soggette a contatti con l’alimento stesso durante le movimentazioni. In questo stabilimento il soffitto soprastante la miscelatrice è stato inserito nel programma preoperativo in quanto la frequente presenza di frustoli di prodotto, legata a operazioni di pulizia con idropulitrice a fine ciclo, se non rimossi potevano cadere direttamente all’interno della miscelatrice stessa.
  • 27. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 27 Eccessivo affollamento di coltelli nello sterilizzatore – cattiva igiene degli utensili e guanti Residui di acqua nel fondo di un cassonetto – ammuffimenti sul fondo dei gradini di una scaletta Non vanno dimenticati gli utensili, i guanti metallici, i cassonetti e comunque sono sempre possibili sorprese in superfici anche non a diretto contatto come nel caso di questa scaletta rovesciata casualmente durante la verifica! Domanda Può la Direttiva 5000.4 limitare l’attività del controllo ufficiale alle sole superfici alimentari a contatto? Risposta No, questa non influisce sulla valutazione degli ispettori se vi è una condizione di insalubrità. Il personale ispettivo ufficiale può riscontrare condizioni poco igieniche anche sulle superfici non a contatto e le deve documentare. FSIS Dir. 5000.4 – Scopo dell’ ispezione preoperativa
  • 28. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 28416.16 Requisiti per la registrazione (a) Ciascun stabilimento[della lista USA]deve mantenere delle registrazioni giornaliere sufficienti per documentare l’attivazione ed il monitoraggio delle SSOP e di qualsiasi azione correttiva presa. La persona dello stabilimento identificata quale responsabile delle SSOP per l’attuazione ed il monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare queste registrazioni con le proprie iniziali e la data. (b) Le registrazioni richieste da questa sezione possono essere conservate su supporto informatico a patto che lo stabilimento attui appropriati controlli per assicurarsi l’integrità dei dati elettronici (backup). (c) Le registrazioni richieste in questa sezione devono essere conservate per almeno 6 mesi e rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS). Tutte quante le registrazioni n devono essere mantenute nello stabilimento ufficiale per 48 ore dopo il completamento della procedura, dopo di che possono essere mantenute all’esterno ma rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS) entro 24 ore dalla richiesta. Al termine dell’ispezione SSOP pre-operativa l’operatore avrà verificato ogni punto e se necessario avrà bloccato l’inizio delle lavorazioni finché non sono state ripristinate le condizioni igieniche nella zona non conforme e dopo aver verificato l’efficacia dell’intervento eseguito. Domanda Si può usare la dicitura “quando necessario” per una procedura SSOP? Risposta Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti devono specificare la frequenza con la quale ciascuna procedura in SSOP viene effettuata. Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di selezionare una frequenza minima (es. giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione all’espressione “quando necessario”. Ad esempio le SSOP possono essere indicate “secondo necessità, ma non meno di una volta ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà che lo stabilimento mantenga le condizioni di igiene e la frequenza non potrà essere contestata fintanto che non vi sia evidenza che tale frequenza sia insufficiente nel prevenire la creazione di condizioni non igieniche. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 28416.16 Requisiti per la registrazione (a) Ciascun stabilimento[della lista USA]deve mantenere delle registrazioni giornaliere sufficienti per documentare l’attivazione ed il monitoraggio delle SSOP e di qualsiasi azione correttiva presa. La persona dello stabilimento identificata quale responsabile delle SSOP per l’attuazione ed il monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare queste registrazioni con le proprie iniziali e la data. (b) Le registrazioni richieste da questa sezione possono essere conservate su supporto informatico a patto che lo stabilimento attui appropriati controlli per assicurarsi l’integrità dei dati elettronici (backup). (c) Le registrazioni richieste in questa sezione devono essere conservate per almeno 6 mesi e rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS). Tutte quante le registrazioni n devono essere mantenute nello stabilimento ufficiale per 48 ore dopo il completamento della procedura, dopo di che possono essere mantenute all’esterno ma rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS) entro 24 ore dalla richiesta. Al termine dell’ispezione SSOP pre-operativa l’operatore avrà verificato ogni punto e se necessario avrà bloccato l’inizio delle lavorazioni finché non sono state ripristinate le condizioni igieniche nella zona non conforme e dopo aver verificato l’efficacia dell’intervento eseguito. Domanda Si può usare la dicitura “quando necessario” per una procedura SSOP? Risposta Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti devono specificare la frequenza con la quale ciascuna procedura in SSOP viene effettuata. Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di selezionare una frequenza minima (es. giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione all’espressione “quando necessario”. Ad esempio le SSOP possono essere indicate “secondo necessità, ma non meno di una volta ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà che lo stabilimento mantenga le condizioni di igiene e la frequenza non potrà essere contestata fintanto che non vi sia evidenza che tale frequenza sia insufficiente nel prevenire la creazione di condizioni non igieniche. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 28416.16 Requisiti per la registrazione (a) Ciascun stabilimento[della lista USA]deve mantenere delle registrazioni giornaliere sufficienti per documentare l’attivazione ed il monitoraggio delle SSOP e di qualsiasi azione correttiva presa. La persona dello stabilimento identificata quale responsabile delle SSOP per l’attuazione ed il monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare queste registrazioni con le proprie iniziali e la data. (b) Le registrazioni richieste da questa sezione possono essere conservate su supporto informatico a patto che lo stabilimento attui appropriati controlli per assicurarsi l’integrità dei dati elettronici (backup). (c) Le registrazioni richieste in questa sezione devono essere conservate per almeno 6 mesi e rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS). Tutte quante le registrazioni n devono essere mantenute nello stabilimento ufficiale per 48 ore dopo il completamento della procedura, dopo di che possono essere mantenute all’esterno ma rese disponibili al controllo ufficiale (FSIS) entro 24 ore dalla richiesta. Al termine dell’ispezione SSOP pre-operativa l’operatore avrà verificato ogni punto e se necessario avrà bloccato l’inizio delle lavorazioni finché non sono state ripristinate le condizioni igieniche nella zona non conforme e dopo aver verificato l’efficacia dell’intervento eseguito. Domanda Si può usare la dicitura “quando necessario” per una procedura SSOP? Risposta Secondo 9CFR 416.12(d), gli stabilimenti devono specificare la frequenza con la quale ciascuna procedura in SSOP viene effettuata. Pertanto gli stabilimenti hanno la necessità di selezionare una frequenza minima (es. giornaliera, ogni 4 ore, ecc) in relazione all’espressione “quando necessario”. Ad esempio le SSOP possono essere indicate “secondo necessità, ma non meno di una volta ogni tre giorni”: il controllo ufficiale verificherà che lo stabilimento mantenga le condizioni di igiene e la frequenza non potrà essere contestata fintanto che non vi sia evidenza che tale frequenza sia insufficiente nel prevenire la creazione di condizioni non igieniche.
  • 29. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 29 SSOPS OPERATIVE Così come nella pianificazione del Sistema HACCP si effettua l’analisi dei pericoli in un sistema a matrice o seguendo il diagramma di flusso della produzione al fine di sottoporre ogni passaggio al vaglio dell’albero delle decisioni per ricercare i punti critici di controllo, così nel sistema delle SSOP si dovrà porre attenzione dove sia possibile che le SSOP contribuiscano significativamente ad ottenere una riduzione dei patogeni. Semplificando potremmo dire che il sistema delle SSOP è in qualche misura sovrapponibile al sistema HACCP con la sostanziale differenza che nel primo si dà per acquisita l’analisi dei pericoli, individuati nella contaminazione diretta del prodotto esposto ad opera delle superfici a contatto. D’altronde in 416.14 si sostiene che “ciascun stabilimento deve periodicamente valutare l’efficacia delle SSOP e le procedure correlate nella prevenzione della contaminazione diretta del prodotto (i) e deve rivederle sia quanto è necessario a mantenerle efficaci sia in corso di cambiamenti intervenuti nelle attrezzature, equipaggiamenti, utensili, operazioni e personale.”. Tenendo conto di questa analogia lo stabilimento individuerà le SSOP OPERATIVE che altro non sono che le azioni che la ditta intende svolgere per garantire livelli accettabili durante la lavorazione per evitare la contaminazione del prodotto sia da parte degli operatori che delle superfici a contatto (macchine ed utensili che siano); una volta fatto ciò la ditta decide come monitorare tali azioni e in che momento farlo. Tra le SSOP che più frequentemente vengono sottoposte a monitoraggio vi è la gestione del prodotto a terra, la gestione dei soffitti soggetti a frequenti condense, la gestione della coltelleria sottoposta a sanificazione, ecc. Per ogni processo produttivo devono essere previste delle procedure che descrivano quali azioni quotidiane la ditta effettua per prevenire possibili contaminazioni del prodotto ad opera della superfici a contatto, specificandone la frequenza, le azioni correttive ed anche le azioni preventive. Esempi di procedure SSOP OPERATIVE possono essere: La gestione del prodotto a terra La sterilizzazione dei coltelli e delle superfici durante la lavorazione La gestione delle condense La pulizia dei guanti /grembiali La gestione della temperatura in lavorazioni particolari La gestione del campionamento ambientale Le gestione del pest control La gestione dei corpi estranei La gestione del controllo degli allergeni stoccati o degli additivi. La ditta deve indicare una frequenza delle azioni SSOP Operative per rispondere a criteri di ragionevole efficacia: si tende ad accettare un giustificazione delle frequenze sui dati esperienziali, meglio se suffragate da supporti scientifici bibliografici. La frequenza del monitoraggio viene spesso associata a momenti particolari del ciclo produttivo, come ad esempio durante le pause, al momento del cambio del turno di lavoro, ad intervalli fissi e predefiniti: l’importante è che siano rispettate le frequenze prestabilite. Nel caso delle SSOP operative a fronte di non conformità devono essere sempre documentate non solo le azioni correttive, ma anche quelle preventive sul prodotto e sul processo, atte ad evitare il ripetersi di tali non conformità.
  • 30. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 30 Se la procedura SSOP Operativa prevede la corretta gestione dei coltelli e dei guanti antitaglio durante la pausa, con il cambio degli utensili e delle protezioni, situazioni come quelle esposte nelle figure dovrebbero essere oggetto del monitoraggio e dar luogo ad una non conformità. Le SSOP operative sono appunto delle procedure che vincolano gli operatori a determinate azioni: nel caso ad esempio dei rischi di condensa su superfici di lavoro gli operatori sapranno di doverle eliminare non appena si formano o se ne accorgono mentre il monitoraggio di tale procedura avverrà solo in determinati momenti della giornata lavorativa. Se ad esempio è previsto che un prodotto non sosti mai in aree delimitate in quanto si tratta di aree all’interno delle quali è possibile una caduta di condensa, se in occasione del monitoraggio viene riscontrata la presenza di prodotto esposto in tali aree il controllore dovrà adottare una azione correttiva ed una azione preventiva. Il controllo ufficiale non potrà però contestare alcuna NC, in quanto lo stabilimento ha operato secondo la propria SSOP operativa. Area delimitata ed interdetta per rischio caduta condensa Se durante il monitoraggio lo stabilimento accerta il non rispetto della propria SSOP operativa porrà in atto le azioni correttive e preventive previste, ma non potrà esservi una NC da parte del Controllo Ufficiale
  • 31. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 31 MANTENIMENTO, AZIONI CORRETTIVE E REQUISITI PER LA REGISTRAZIONE DELLE SSOP Le SSOP al pari delle SPS rappresentano un prerequisito al sistema HACCP e pertanto è necessario che siano implementate con costanza e regolarità: la frequenza del monitoraggio rappresenta quindi lo strumento con cui lo stabilimento si premunisce per accertarsi che tali procedure siano sempre in atto. A fronte delle possibili deviazioni dallo standard prefissato lo stabilimento indica le possibili azioni correttive che attiva per riportare la situazione igienico-sanitaria delle superfici alla situazione quo ante. La frequenza del monitoraggio deve essere giornaliera, anche se ciò non significa obbligatoriamente che tutte le SSOP debbano avere eguale frequenza. Può anche essere che l’impianto non lavori in un determinato giorno: in questo caso tuttavia non vi è una NC al requisito della registrazione giornaliera (9CFR 416.16(a)),se non è presente tale registrazione ,poiché 9CFR 416.12(a) evidenzia che le SSOP sono implementate prima e durante la lavorazione, ma non quando lo stabilimento non lavora. Quando l’addetto riscontra una superficie non idonea nel corso del controllo preoperativo o il mancato rispetto di una procedura operativa dovrà mettere in atto le azioni correttive: queste non danno luogo di norma ad una registrazione di non conformità, ma solamente ad azioni correttive e preventive che potranno essere annotate direttamente sul modulo della verifica/monitoraggio delle SSOP. Qualora tuttavia il Controllo Ufficiale valuti che lo stabilimento non ha incontrato uno o più requisiti regolamentari allora aprirà una Registrazione di Non Conformità. § 416.15 Azioni correttive. (a) Ogni stabilimento ufficiale deve adottare azioni correttive appropriate ogniqualvolta lo stabilimento stesso o il FSIS valuta che le SSOP o le procedure in esse descritte o l’implementazione o la manutenzione delle SSOP possano avere fallito nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i. (b) Le azioni correttive includono le procedure per assicurare un appropriato trattamento del prodotto potenzialmente contaminato, per ripristinare le condizioni igieniche e per prevenire il ripetersi della contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, compresi il riesame e la modifica delle SSOP e delle procedure in esse descritte o idonei miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle procedure in esse descritte. (61 FR 38868, 25 luglio 1996, come modificato da 62 FR 26219, 13 maggio 1997) § 416.16 requisiti per la registrazione. (a) Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le sue iniziali e con la data. (b) Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computers purché lo stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici. (c) Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta. Domanda Se lo stabilimento riscontra una non conformità e adotta appropriate azioni correttive può il Controllo Ufficiale compilare una Registrazione di Non Conformità? Risposta No. Se lo stabilimento riscontra una non conformità e riporta la situazione in condizioni di rispettare i requisiti regolamentari allora il C.U. non deve aprire alcuna Registrazione di Non Conformità.
  • 32. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 32 Tra le azioni che spesso si riscontrano a seguito di non conformità alle proprie SSOP gli stabilimenti indicano il così detto “richiamo dell’ operatore”, a voler significare, appunto,che l’origine della non conformità sta nella mancata/insufficiente esecuzione di una determinata azione da parte dell’incaricato. Il “richiamo dell’operatore” sta ad indicare l’intenzione della ditta di sostenere con atto formativo l’operatore su una manualità/comportamento ritenuto in linea con la procedura adottata. Gli americani, in effetti, parlano di retraining; in questo caso se lo stabilimento inserisce il retraining employees tra le misure preventive sarà necessario che adotti anche una documentazione per dimostrare che la formazione è stata effettuata fino a soddisfare i requisiti regolamentari del 9 CFR 416.15(b) e 416.16(a) Si riportano due fac simili di modulistica utilizzata in stabilimenti USA per la registrazione delle SSOP preoperative e operative (modificate da “Food Plant Sanitation, design, maintenance, and good manufacturing practices”, M.M.Cramer, CRC Taylor & Francis Group, 2006). Un esempio di come si possono scrivere le SSOP operative per il personale per contrastare il rischio delle contaminazioni crociate dovute al personale potrebbe essere la seguente. DITTA *********** PROCEDURA OPERATIVA DI SANIFICAZIONE STANDARD PROCEDURA N. VERSIONE: 2 DATA 14 LUGLIO 2009 RIPRENDE LA VERSIONE N. 1 DATATA 10 LUGLIO 2008 PROCEDURE: PRATICHE DI GMP PAGINE: __ DI ___ 1. Obiettivi: lo scopo di questa procedura è di fornire ai nostri addetti ed ai visitatori di linee guida chiare sulle modalità di sanificazione durante le operazioni in cui gli ingredienti alimentari o i prodotti finiti sono esposti. 2. Responsabilità: a. La direzione dell’impianto è responsabile per la verifica e l’implementazione di questa procedura; b. Gli addetti dell’impianto e i visitatori sono responsabili per attenersi a questa procedura;
  • 33. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 33 c. Risorse Umane ed il Controllo Qualità sono responsabili della formazione iniziale agli addetti ed alla formazione continuativa di tutti gli addetti ogni 6 mesi. 3. Monitoraggio, documentazione ed azioni correttive: a. Prima di iniziare le attività del giorno e prima del secondo turno di lavoro i responsabili di produzione ed il CQ monitorerà gli addetti ed i visitatori se operano in conformità con i requisiti di GMP; b. In aggiunta una volta per ciascun turno il CQ monitorerà gli addetti ed i visitatori se continuano ad operare in conformità con i requisiti di GMP; c. Le evidenze dovranno essere documentate sulla Checklist di monitoraggio d. Le azioni correttive saranno adottate in caso di qualsiasi non conformità comprese: e. Correzione di una deviazione dallo standard e richiamo dell’addetto o del visitatore; f. Valutazione degli ingredienti o dei prodotti presenti a rischio di contaminazione; g. Azione disciplinare in caso di ripetuta non conformità con allontanamento dell’addetto o dei visitatori dall’area di produzione. 4. Requisiti di GMP: a. Vestiario: il vestiario deve essere quello approvato dalla ditta e dovrà essere impiegato nelle aree di produzione e rimosso ogni volta che si esce all’esterno e ci si serve dei servizi igienici; b. Cuffie: le cuffie, approvate dalla ditta, dovranno essere indossate nelle aree di produzione e magazzino; tutta la capigliatura dovrà essere coperta. Le cuffie vanno rimosse ogniqualvolta ci si reca all’esterno o ci si serve dei servizi igienici; c. Cuffie per baffi/barba: approvate dalla ditta, dovranno essere indossate nelle aree di produzione e magazzino; tutta la capigliatura dovrà essere coperta. Le cuffie vanno rimosse ogniqualvolta ci si reca all’esterno o ci si serve dei servizi igienici; d. Cibi e bevande: non possono essere consumati eccetto che nelle aree approvate (mensa e salette dedicate). Tutti i rifiuti devono essere correttamente eliminati. Gomme da masticare o caramelle non sono consentite in are di produzione. e. Gioielli: in nessun caso è consentito indossare gioielli in reparto di lavorazione; sono compresi gli orologi da polso, gli orecchini, piercing esposti, braccialetti, collane. E’ consentito solo l’uso di “gioielli medicali di allerta” (es. piastrina con gruppo Rh, l’indicazione “diabetico”, ecc.) f. Prevenzione della contaminazione del prodotto: il vetro non è consentito in aree di produzione. Ciò include contenitori in vetro, utensili o strumenti con parti in vetro (es. termometri). g. Fumo e tabacco: fumare è consentito solo nelle aree ove esplicitamente indicato e mai all’interno dell’impianto di lavorazione. È vietato gettare mozziconi anche in area esterna , ma è consentito solo negli apposti portacenere. h. Sputare: E’ proibito sputare sia all’esterno che all’interno dell’impianto; i. Porte esterne: le porte esterne devono rimanere chiuse tutto il tempo. j. Lavaggio delle mani: tutti gli addetti ed i visitatori devono lavare e sanificare le proprie mani dopo l’uso dei servizi e prima di riprendere il lavoro. Riferimento regolamentare: 9 CFR 416,5, 21 CFR 110.10 INFORMAZIONE COMMERCIALE CONFIDENZIALE In questo esempio il rispetto dei requisiti GMP del personale sono stati oggetto della SSOP operativa, ritenendo necessario verificare la conformità alle GMP del personale che lavora (addetto) e del personale a tempo o in visita (visitatori). Lo standard di riferimento è quello previsto alla voce GMP, mentre la cadenza del monitoraggio viene fissata in una volta per turno di lavoro e all’inizio della lavorazione. Si veda come l’allontanamento (loro parlano esattamente di “Disciplinary action up to and including termination for repeated non conformance”, ovvero fino al licenziamento dell’addetto in caso di ripetute inosservanze delle GMP) sia indicata come miglior soluzione in caso di non osservanza ripetuta da parte del personale dei requisiti igienici della persona. I passi della procedura devono essere scritti con un dettaglio sufficiente ad assicurarne la comprensione agli addetti senza che questi debbano per forza, se dotati di un minimo bagaglio
  • 34. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 34 esperienziale, essere affiancati durante la sua implementazione. Ogni SSOP dovrebbe reggersi da sola senza obbligare l’addetto a riferirsi a norme contenute in altri documenti dello stabilimento o addirittura ad altri documenti esterni (GMP, Norme ISO, ecc.). Se ad esempio sono incluse delle istruzioni operative su come fare un campione o una rilevazione di monitoraggio (prendere una temperatura, una rilevazione di pH, una valutazione di concentrazione di un disinfettante, ecc.) tali da richiedere una formazione specifica per l’operatore, buona pratica è quella di affiancare alla descrizione delle manualità da compiere anche una indicazione iconografica, passo per passo, delle azioni che l’addetto deve svolgere. E’ necessario sempre accertarsi che il fruitore della procedura l’abbia almeno compresa, e ,se ne conosce lo scopo, è più probabile che si attenga al compito impartirtitogli. Registrazioni in formato elettronico La conservazione delle registrazioni del monitoraggio delle SSOP devono essere disponibili in stabilimento per almeno 48 ore, mentre possono essere conservate altrove per i 6 mesi successivi, a differenza di quanto avviene per la documentazione del sistema HACCP che nello stabilimento deve permanere nei 6 mesi successivi alla compilazione. Secondo FSIS, comunque se viene fatto salvo l’accesso al controllo ufficiale ad una banca dati elettronica ove sia possibile reperire l’informazione, a meno che non vi sia un dubbio da parte del Controllo Ufficiale (che può richiedere di visionare il documento originale) il mancato rispetto di questo punto potrebbe non essere così rilevante. Le modalità di registrazione elettronica dei dati del monitoraggio deve comunque consentire di identificare con certezza l’estensore della registrazione e la non manomissione successiva del documento e le modalità di accesso al sistema elettronico deve essere oggetto di una apposita procedura sulla sicurezza dei dati. Domanda Può uno stabilimento mantenere le registrazioni elettroniche dell’ HACCP e delle SSOP su un server centrale collocato all’esterno dello stabilimento? Risposta Ci sono 2 aspetti da considerare: la norma dell’ HACCP sulle registrazioni, 9 CFR 417.5, e la norma sulla registrazione delle SSOps, 9 CFR 416.16. In entrambi i casi l’uso delle registrazioni mantenute su computer è accettabile, così come appropriati sono i controlli realizzati per assicurare l’integrità dei dati elettronici e di ogni firma (9CFR417.5(d) e 416.16 (b). Secondo 9 CFR 417.5 (e)(2) alcune registrazioni HACCP possono essere conservate fuori stabilimento dopo 6 mesi a condizione che siano disponibili sul posto entro le 24 ore successive.. Secondo 9CFR 416.16 (c) le registrazione relative alle SSOP necessitano di essere disponibili solo per 48 ore. Se non vi è alcuna disposizione di presentare le registrazioni, comunque, se le registrazioni possono essere rese disponibili al personale di Controllo Ufficiale permettendo l’accesso all’uso del computer allora né 9 CFR 416.16(c) né 9 CFR 417.5 (e)(2) sono veramente rilevanti.
  • 35. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 35 Le modalità del Controllo Ufficiale Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante l’esame Documentale e l’Osservazione diretta. L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime. § 416.17 Verifiche dell’agenzia. Il FSIS verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle SSOP e delle procedure in esse descritte valutando che esse siano corrispondenti ai requisiti di questa parte. Tali verifiche possono comprendere: (a) la revisione delle SSOP; (b) la revisione delle registrazioni giornaliere che documentano l’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e le azioni correttive adottate o da adottare; (c) l’osservazione diretta dell’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e delle azioni correttive adottate o da adottare; e (d) l’osservazione diretta o l’esecuzione di prove per stabilire le condizioni igieniche nello stabilimento. Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV Scopo del Controllo Ufficiale è quello di capire le procedure all’interno delle SSOP che lo stabilimento sta implementando per prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto. Il C.U. dovrebbe familiarizzare con le procedure di monitoraggio e le frequenze che possono essere incluse nelle SSOP. Senza questa conoscenza il C.U. non sarà in grado di verificare la conformità ai requisiti. In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio. Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle registrazioni delle SSOP. (Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV) Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 35 Le modalità del Controllo Ufficiale Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante l’esame Documentale e l’Osservazione diretta. L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime. § 416.17 Verifiche dell’agenzia. Il FSIS verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle SSOP e delle procedure in esse descritte valutando che esse siano corrispondenti ai requisiti di questa parte. Tali verifiche possono comprendere: (a) la revisione delle SSOP; (b) la revisione delle registrazioni giornaliere che documentano l’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e le azioni correttive adottate o da adottare; (c) l’osservazione diretta dell’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e delle azioni correttive adottate o da adottare; e (d) l’osservazione diretta o l’esecuzione di prove per stabilire le condizioni igieniche nello stabilimento. Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV Scopo del Controllo Ufficiale è quello di capire le procedure all’interno delle SSOP che lo stabilimento sta implementando per prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto. Il C.U. dovrebbe familiarizzare con le procedure di monitoraggio e le frequenze che possono essere incluse nelle SSOP. Senza questa conoscenza il C.U. non sarà in grado di verificare la conformità ai requisiti. In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio. Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle registrazioni delle SSOP. (Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV) Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 35 Le modalità del Controllo Ufficiale Il requisito regolamentare è indicato qui a fianco in 9 CFR 416.17 e riassume i compiti del Controllo Ufficiale che avviene mediante l’esame Documentale e l’Osservazione diretta. L’ Osservazione diretta da parte degli operatori del C.U. può avvenire secondo la modalità Shadow, ovvero contemporaneamente all’addetto dello stabilimento. FSIS usa questo termine proprio ad indicare il controllo ombra su chi effettua la verifica. Tale sistema viene ritenuto indispensabile per meglio valutare da parte del C.U. l’efficacia e l’efficienza delle procedure implementate dallo stabilimento in quanto consente di comparare i due giudizi rispetto alle stesse superfici oggetto del controllo o, qualora non tutte le superfici a contatto siano incluse nella verifica, anche rispetto a queste ultime. § 416.17 Verifiche dell’agenzia. Il FSIS verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle SSOP e delle procedure in esse descritte valutando che esse siano corrispondenti ai requisiti di questa parte. Tali verifiche possono comprendere: (a) la revisione delle SSOP; (b) la revisione delle registrazioni giornaliere che documentano l’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e le azioni correttive adottate o da adottare; (c) l’osservazione diretta dell’implementazione delle SSOP e delle procedure in esse descritte e delle azioni correttive adottate o da adottare; e (d) l’osservazione diretta o l’esecuzione di prove per stabilire le condizioni igieniche nello stabilimento. Direttiva FISI 5000.1 Rev3, XIV Scopo del Controllo Ufficiale è quello di capire le procedure all’interno delle SSOP che lo stabilimento sta implementando per prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto. Il C.U. dovrebbe familiarizzare con le procedure di monitoraggio e le frequenze che possono essere incluse nelle SSOP. Senza questa conoscenza il C.U. non sarà in grado di verificare la conformità ai requisiti. In altri casi lo stabilimento potrebbe condurre il monitoraggio relativo alla implementazione delle procedure SSOP prima dell’arrivo del C.U.. In queste situazioni il C.U. dovrebbe seguire le indicazioni fornite dal personale di supervisione su quando osservare direttamente lo stabilimento durante la conduzione del monitoraggio. Il supervisore dovrebbe considerare diversi fattori nel prendere tale decisione: 1) La storia dello stabilimento, 2) La documentazione presente nel sito FSIS e 3) Le informazioni acquisite dalle registrazioni delle SSOP. (Dir. FSIS 5000.1 Rev.3, XIV)
  • 36. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 36 Recordsgeneratedfromprerequisite programsshouldbemonitoredby inspectionpersonnel La valutazione documentale delle SSOP prevede che il C.U. selezioni alcune registrazioni per verificare che la documentazione: 1. Sia fatta giornalmente (data e ora) 2. Sia coerente con la procedura 3. Siano presenti le azioni correttive con annotazione dell’inizio e della chiusura 4. Sia “realistica” Rispetto al requisito normaitvo 416.13 (implementazione e monitoraggio delle SSOP) il C.U. deve cercare di rispondere alle seguenti domande: 1. Lo stabilimento sta implementando le procedure pre-operative nell’ambito delle SSOP prima dell’inizio delle operazioni? 2. Il FSIS o lo stabilimento tengono sotto controllo la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto o le superfici non sanificate che vengono a contatto diretto con il prodotto? 3. Lo stabilimento conduce le procedure nell’ambito delle SSOP alla frequenza specificata? 4. Le SSOP contengono le frequenze per il monitoraggio? 5. Lo stabilimento sta implementando le procedure pre-operative nell’ambito delle SSOP prima dell’inizio delle operazioni? 6. Il FSIS o lo stabilimento tengono sotto controllo la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto o le superfici non sanificate che vengono a contatto diretto con il prodotto? 7. Lo stabilimento conduce le procedure nell’ambito delle SSOP alla frequenza specificata? Il C.U. dovrebbe visionare le SSOP per essere ben informato circa le loro procedure. Egli dovrebbe prendere visione delle registrazioni giornaliere delle SSOP pre-operative al fine di verificare che lo stabilimento rispetti le procedure preoperazionali, che le attività di monitoraggio siano condotte alle frequenze stabilite, che i requisiti riferiti alle azioni correttive siano rispettati e che tali registrazioni siano autenticate dall’operatore identificato dall’impianto responsabile per l’implementazione e il monitoraggio delle SSOP. Questa è la procedura di registrazione e il C.U. dovrebbe prenderne visione solo per determinare se l’impianto sta rispettando i requisiti normativi. NOTA: Se il campionamento ambientale viene incluso nelle SSOP, il C.U deve verificare che l’impianto stia rispettando quelle procedure. Egli deve osservare lo stabilimento durante l’effettuazione del campionamento, deve prendere visione degli esiti e verificare che le azioni correttive specificate nelle SSOP riguardo i risultati che non sono conformi vengano adottate se necessario. Questa verifica deve essere completata come parte delle procedure di verifica delle SSOP. CSI documenterà ogni non conformità nel rispetto di quanto previsto al capitolo IV di questo documento.
  • 37. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 37 A proposito del mantenimento delle SSOP il C.U. deve verificare il rispetto di 9 CFR 416.14 (Ogni stabilimento ufficiale deve valutare periodicamente l’efficacia delle SSOP e delle procedure collegate nel prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione del prodotto/i e se necessario deve revisionarle per mantenerle efficaci ed aggiornate relativamente a modifiche di strutture, attrezzature, utensili, operazioni o personale.), e quindi deve verificare che la ditta abbia in qualche misura formalizzato la revisione delle SSOP ad esempio a seguito di modifiche strutturali ed organizzative. Le azioni correttive sono disciplinate da 9 CFR 416.15; il C.U. deve accertare che le azioni correttive includano le procedure per assicurare un appropriato trattamento del prodotto potenzialmente contaminato ed il ripristino delle condizioni igieniche ed atte a prevenire il ripetersi della contaminazione diretta o dell’adulterazione del prodotto, compreso il riesame e la modifica delle SSOP e delle procedure in esse descritte o idonei miglioramenti nell’esecuzione delle SSOP o delle procedure in esse descritte. Possibili domande sono: Lo stabilimento ha valutato periodicamente l’efficacia delle SSOP al fine di prevenire la diretta contaminazione o l’adulterazione del prodotto? Lo stabilimento sta eseguendo campioni ambientali o utilizzando altri provvedimenti per definire se le SSOP sono efficaci? Se sono fatti cambiamenti a livello strutturale, di attrezzature, utensili, operazioni o personale le SSOP sono state rivedute per mantenerle efficaci? NOTA: La costruzione e la rimozione di pareti, soffitti e pavimenti possono causare ricettacoli di annidamento per la L. monocytogenes che deve essere rimossa dalle diverse aree protette. Il C.U. dovrebbe domandarsi se l’impianto ha migliorato la propria attività di verifica in continuo al fine di assicurare che le attuali SSOP o altre procedure siano adeguate al fine di riscontrare situazioni non igieniche. Lo stabilimento prende in esame periodicamente le registrazioni delle SSOP per determinare se vi sono andamenti che dimostrino la necessità di rivedere le SSOP? SE LE SUPERFICI A CONTATTO NON RISPETTANO I REQUISITI REGOLAMENTARI DOPO L’APPLICAZIONE DELLE SSOP DA PARTE DELLO STABILIMENTO ALLORA QUESTE HANNO FALLITO ED IL CONTROLLO UFFICIALE DEVE APRIRE UNA PROCEDURA DI NON COMPLIANCE , APPONENDO IL TAG ALLE SUPERFICI RISCONTRATE NON CONFORMI. LA RIMOZIONE DEL TAG PUO’ ESSERE FATTA ESCLUSIVAMENTE DAL CONTROLLO UFFICIALE, DOPO CHE LO STABILIMNETO HA APPLICATO LE AZIONI CORRETTIVE E RIMOSSO LA NON CONFORMITA’ A GIUDIZIO DEL C.U. STESSO Possibile domanda: Se vi è una contaminazione diretta o altro tipo d’adulterazione del prodotto, lo stabilimento implementa azioni correttive che riportino condizioni sanitarie idonee e adotta appropriate decisioni riguardo al corretto trattamento di ogni prodotto che può essere contaminato e ne prevengono la ricorrenza?
  • 38. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 38 Per quanto riguarda il Tagging (ovvero l’identificazione delle superfici inidonee) da parte del C.U. questo viene chiarito in 9 CFR 416.6: Identificazione delle attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali (FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento, l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi accettabili. Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le sue iniziali e con la data. Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computers purché lo stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici. Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta. Ecco alcuni esempi di possibili SSOP non conformi:  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto, e lo stabilimento non implementa azioni correttive per assicurare la corretta disposizione del prodotto  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per il ritorno a condizioni sanitarie idonee  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per prevenire la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto. Questo potrebbe condurre a un trend di ripetute non conformità  Controllore ufficiale documenterà ogni non conformità nel rispetto di quanto previsto al capitolo IV di questo documento. Il Controllo Ufficiale considera inadeguate le SSOPS quando:  Il prodotto finito risulta contaminato  Si riscontrano NC ripetute  Sono presenti NC di base (implementazione e monitoraggio, mantenimento, azioni correttive, registrazioni) Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 38 Per quanto riguarda il Tagging (ovvero l’identificazione delle superfici inidonee) da parte del C.U. questo viene chiarito in 9 CFR 416.6: Identificazione delle attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali (FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento, l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi accettabili. Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le sue iniziali e con la data. Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computers purché lo stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici. Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta. Ecco alcuni esempi di possibili SSOP non conformi:  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto, e lo stabilimento non implementa azioni correttive per assicurare la corretta disposizione del prodotto  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per il ritorno a condizioni sanitarie idonee  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per prevenire la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto. Questo potrebbe condurre a un trend di ripetute non conformità  Controllore ufficiale documenterà ogni non conformità nel rispetto di quanto previsto al capitolo IV di questo documento. Il Controllo Ufficiale considera inadeguate le SSOPS quando:  Il prodotto finito risulta contaminato  Si riscontrano NC ripetute  Sono presenti NC di base (implementazione e monitoraggio, mantenimento, azioni correttive, registrazioni) Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 38 Per quanto riguarda il Tagging (ovvero l’identificazione delle superfici inidonee) da parte del C.U. questo viene chiarito in 9 CFR 416.6: Identificazione delle attrezzature ed utensili, locali ed aree non sanificati - Quando un ispettore ufficiale (FSIS) trova che un equipaggiamento, un utensile un locale o un settore dello stabilimento è in condizioni igieniche non idonee o che se utilizzato potrebbe essere causa di adulterazione del prodotto egli potrà apporre su di esso un segno di “U.S. Retained o di U.S. Reject” [equivalente a In Vincolo Sanitario – Non utilizzabile”]. Esclusivamente gli ispettori ufficiali (FSIS) possono rimuovere tale identificativo e l’equipaggiamento, l’ utensile, il locale o il settore dello stabilimento così identificati non potranno essere utilizzati fin tanto che non siano resi accettabili. Il Controllo Ufficiale deve inoltre valutare la conformità della documentazione dello stabilimento riguardo la SSOP, ed in particolare rispetto a 9 CFR 416.16 che così recita: “Ogni stabilimento ufficiale deve mantenere registrazioni giornaliere atte a documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP e qualsiasi azione correttiva intrapresa. L’addetto/a dello stabilimento identificato/a nelle SSOP come il/la responsabile dell’implementazione e del monitoraggio delle procedure specificate nelle SSOP deve autenticare tali registrazioni con le sue iniziali e con la data. Le registrazioni previste da questa parte possono essere conservate su computers purché lo stabilimento implementi controlli adeguati ad assicurare l’integrità dei dati elettronici. Le registrazioni previste da questa parte dovranno essere conservate per almeno sei mesi e rese accessibili e disponibili al FSIS. Tutte queste registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento ufficiale per le quarantotto ore seguenti la compilazione, dopodiché esse potranno essere conservate in altro luogo a patto che possano essere messe a disposizione del FSIS entro ventiquattro ore dalla richiesta. Ecco alcuni esempi di possibili SSOP non conformi:  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto, e lo stabilimento non implementa azioni correttive per assicurare la corretta disposizione del prodotto  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per il ritorno a condizioni sanitarie idonee  Le SSOP falliscono nel prevenire la diretta contaminazione o altra adulterazione del prodotto e lo stabilimento non implementa azioni correttive per prevenire la diretta contaminazione o adulterazione del prodotto. Questo potrebbe condurre a un trend di ripetute non conformità  Controllore ufficiale documenterà ogni non conformità nel rispetto di quanto previsto al capitolo IV di questo documento. Il Controllo Ufficiale considera inadeguate le SSOPS quando:  Il prodotto finito risulta contaminato  Si riscontrano NC ripetute  Sono presenti NC di base (implementazione e monitoraggio, mantenimento, azioni correttive, registrazioni)
  • 39. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 39 Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:  Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?  Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la data?  Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati in formato elettronico?  Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?  Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?  Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello stabilimento? Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?  Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che generalmente prevede tre livelli così schematizzabili: Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante: CAUSE DI DELISTING 1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione; 2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili; 3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti destinati all’export in USA; 4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni Azione di Retain/Reject e notifica NC Notifica di Non Conformità Azione di miglioramento Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 39 Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:  Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?  Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la data?  Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati in formato elettronico?  Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?  Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?  Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello stabilimento? Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?  Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che generalmente prevede tre livelli così schematizzabili: Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante: CAUSE DI DELISTING 1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione; 2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili; 3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti destinati all’export in USA; 4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni •Alta probabilità di contaminazione delprodotto •SSOPs e HACCP non conformi •SPS non confrome con probabile contaminazione del prodotto Azione di Retain/Reject e notifica NC •SPS non conformi senza rischio di contaminazione del prodotto Notifica di Non Conformità •SPS non perfette o migliorabili •LESS THAN PERFECT: TALK!!!!. Azione di miglioramento Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 39 Le possibili domande del C.U. per la verifica di questo punto potrebbero essere le seguenti:  Lo stabilimento sta mantenendo registrazioni giornaliere tali da documentare l’implementazione ed il monitoraggio delle SSOP ed ogni azione correttiva intrapresa?  Vi è un operatore dello stabilimento responsabile per la implementazione ed il monitoraggio delle procedure SSOP e che autentichi le registrazioni con la propria firma e la data?  Se le registrazioni sono computerizzate, esistono controlli che assicurino la integrità dei dati in formato elettronico?  Le registrazioni delle SSOP sono mantenute per almeno 6 mesi e rese disponibili al FSIS?  Le registrazioni delle SSOP sono custodite in un altro luogo dopo 48 ore dal loro completamento? Se così, sono disponibili per il FSIS entro 24 ore dalla richiesta?  Le registrazioni delle SSOP riflettono accuratamente le condizioni sanitarie dello stabilimento? Le registrazioni sono disponibili per il FSIS all’inizio dello stesso turno del giorno dopo?  Le azioni possibili da parte del Controllo Ufficiale in caso di mancato soddisfacimento dei requisiti regolamentari da parte dello stabilimento consistono nella così detta Enforcement Action, che generalmente prevede tre livelli così schematizzabili: Il Ministero della Salute in merito alle Enforcement Action applicabili dal Controllo Ufficiale ha diramato una nota specificando le motivazione che possono portare a sospensione e delisting degli stabilimenti italiani idonei all’export in USA e che sono riassunte nella tabella sottostante: CAUSE DI DELISTING 1. Mancato rispetto norme sul benessere animale alla macellazione; 2. Situazioni di contaminazione diretta dei prodotti non corrette o non correggibili; 3. Mancanza del controllo ufficiale giornaliero quando lo stabilimento contiene prodotti destinati all’export in USA; 4. Mancata soluzione di un provvedimento di N.O.I.D. entro 30 giorni •Alta probabilità di contaminazione delprodotto •SSOPs e HACCP non conformi •SPS non confrome con probabile contaminazione del prodotto •SPS non conformi senza rischio di contaminazione del prodotto •SPS non perfette o migliorabili •LESS THAN PERFECT: TALK!!!!.
  • 40. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 40 Il Controllo Ufficiale in Italia, quindi, dispone tra le Enforcement Actions anche del NOID, il cui acronimo sta a significare Notice Of Intent to Delist. Le modalità per l’applicazione di Enforcement Action sono contenute nella nota DGSA/IX/18867/P del 17 febbraio 2007.1 Il NOID se non risolta la NON COMPLIANCE nei 30 giorni successivi, comporta l’immediata sospensione del servizio di rilascio delle certificazioni sanitarie per l’esportazione in America e la revoca del riconoscimento all’esportazione. 1 Sulla compilazione della Scheda di non conformità e sull’applicazione del NOID si rimanda a: O.Bassoli-M.Della Ciana, Linee guida per l’applicazione delle norme U.S:A: negli stabilimenti iscritti nella lista per l’esportazione in America, pag. 151-153, (2009) La degradazione del capitano Dreyfus sulla piazza d'armi degli Invalides. Parigi, 5 gennaio 1895.
  • 41. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 41 Il ruolo del Supervisore ufficiale per la valutazione delle SSOP Come è noto il sistema di controllo ufficiale americano sugli stabilimenti prevede la presenza di una figura sopraordinata rispetto al controllo ufficiale, rappresentata dal Supervisore o Supervisore in campo, persona che dipende da un Ufficio Distrettuale. Nella realtà italiana2 questa distinzione si traduce in una scala gerarchica che prevede la presenza di un veterinario incaricato per ciascun stabilimento, finalizzato alla verifica del mantenimento dei requisiti richiesti allo stabilimento, e di un veterinario con funzioni di supervisore, al quale viene riconosciuto un ruolo sia per la verifica del mantenimento dei requisiti richiesti nello stabilimento, sia per la verifica dell’efficacia del controllo effettuato dal veterinario incaricato e da quanti svolgono tale attività all’interno dello stabilimento. Il ruolo del Supervisore a proposito delle SSOP è stato chiarito dal Ministero della Sanità con diverse note, di cui l’ultima , in occasione della modifica del report periodico del 17 dicembre 2007 (DGSAN/IX/18867/P), che di seguito si riporta: SSOP Requisiti Sigla Procedure Sono presenti delle procedure SSOP scritte Le procedure sono datate e firmate dalla persona che ha competenza generale sullo stabilimento. Le procedure sono distinte in SSOP preoperative ed operative Le procedure identificano le attività di sanificazione, di monitoraggio e di verifica e le relative frequenze. Le procedure contemplano almeno le superfici destinate a venire in contatto con gli alimenti. Nelle procedure sono identificate le persone responsabili delle attività di sanificazione, di monitoraggio e di verifica. Le procedure prevedono delle registrazioni giornaliere che documentino le attività di sanificazione e di monitoraggio. Le procedure prevedono l’adozione di specifiche azioni correttive in caso di non conformità. Le azioni correttive previste sono conformi alla norma. Registrazioni Sono presenti registrazioni giornaliere che documentano le attività di sanificazione e di monitoraggio. 2 “In merito ai costi sostenuti dalle A.S.L. competenti, si ricorda che il controllo ufficiale, come richiesto dalle Autorità sanitarie americane, deve essere inteso come servizio espletato nell’interesse delle ditte coinvolte in quanto eccedente il livello di controllo svolto nelle medesime tipologie di impianti che non esportano verso gli USA. Tali ditte devono pertanto provvedere alla copertura dei maggiori costi sostenuti dalle stesse A.S.L.. A riguardo le Regioni territorialmente competenti possono fare riferimento ai propri tariffari o stabilire il pagamento di apposite tariffe. Analogamente i costi delle verifiche analitiche ufficiali condotte ai fini dell’esportazione negli USA (o in altri Paesi Terzi) non sono coperti dalle contribuzioni pagate ai sensi della normativa pertinente in materia di finanziamento dei controlli e pertanto devono essere coperti separatamente dalle ditte interessate. “
  • 42. Oliviero Bassoli – Manlio Della Ciana - Manuale per la gestione delle SSOP 42 Le registrazioni sono datate e siglate o firmate dalle persone responsabili. Le attività di sanificazione. Di monitoraggio e di verifica sono condotte con le frequenze specificate. Le azioni correttive eventualmente adottate sono documentate. Le azioni correttive eventualmente adottate sono conformi a quanto previsto nelle procedure. Documenti esaminati: Ai fini della compilazione queste sono le indicazioni fornite:  Per le procedure SSOP e HACCP e per i Campionamenti i requisiti sono indicati con delle affermazioni e nell’ambito delle medesime procedure sono divisi in due parti distinte, “Procedure” e “Registrazioni”.  Nella parte “Procedure” sono riportati i requisiti imposti dalla normativa vigente: questi sono esaminati per verificare la conformità con la stessa normativa soprattutto nel corso delle prime ispezioni svolte in fase autorizzativa o quando vengono apportate modifiche importanti nelle procedure.  Nella parte “Registrazioni” sono indicati i requisiti imposti dalle procedure stesse implementate nello stabilimento: questi sono esaminati nel corso di tutte le ispezioni per verificare la conformità con quanto previsto dall’impresa alimentare. In merito alle indicazioni FSIS3 sul ruolo del Supervisore si sottolinea come costui debba assicurarsi che il personale ispettivo e la direzione dello stabilimento comprendano i 5 requisiti delle SSOP e le conseguenze legate al mancato soddisfacimento degli stessi. 1. Il primo requisito è di determinare se lo stabilimento possiede un Piano scritto che descrive le procedure giornaliere che saranno condotte prima e durante le attività lavorative e la frequenza con cui saranno condotte per prevenire la contaminazione diretta o l’adulterazione dei prodotti. La specificità e il dettaglio di come l’impianto intende adempiere a ciò è una sua decisione. Lo scopo di questo requisito è la prevenzione della contaminazione diretta e dell’adulterazione del prodotto. Gli stabilimenti dovrebbero sviluppare procedure che possono realisticamente portare avanti, date le loro dimensioni, personale direttivo, filosofia aziendale e la natura delle lavorazioni. L’ obiettivo è prevenire la contaminazione diretta ed avere procedure che reagiscano immediatamente4 in caso di contaminazione diretta del prodotto. Il personale ispettivo non deve aspettarsi la perfezione o che ogni cosa vada bene al 100% delle volte. FSIS si aspetta piuttosto che le aziende monitorizzino le loro procedure preventive se si verifica una contaminazione diretta 3 Nota FSIS , December 1996, Supervisory Review Guide for the Evaluation Process of the SSOP Regulatory Requirement 4 Durante un’ ispezione ci si aspetta che in caso di evidente non conformità la ditta sappia reagire immediatamente con l’azione correttiva o, in seconda istanza sia il controllore ufficiale a rilevare la non conformità richiedendo alla ditta le necessarie azioni correttive. In mancanza di tali reazioni il Supervisore aprirà una non conformità alla ditta o al controllo ufficiale. Il ragionamento è applicabile egualmente nei confronti del Supervisore in caso di audit gerarchicamente superiori.