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Risk 26/04
Prospettiva economica: vogliamo valutare l’adeguatezza delle risorse (in un’ipotesi di
continuità aziendale con un riferimento orizzontale) rispetto alla capacità del patrimonio
quindi il patrimonio sia in grado a coprire tutte le perdite inattese che sono generate dai
rischi rilevanti.
Il regolatore nel framework di Basilea 2 nel primo pilastro definiscono i rischi che sono
misurabili, nel secondo alcuni rischi che sono misurabili e altri che non lo sono rispetto ai quali
viene misurato l’assorbimento di patrimonio, il problema del requisito regolamentare
rappresenta il floor al di sotto del quale non posso scendere.
Il presupposto fondamentale che la dotazione di patrimonio di alcune banche è tale che mi
deve coprire i requisiti comportamentali ma avere anche surplus di riserve tale che mi possa
coprire tutti i tipi di rischi dai quali presumo che possa generarsi delle perdite.
I RISCHI RILEVANTI: slide 17 di 49 di CAPITALE ICAAP E ILAAP
RISK ASSESMENT: ho come riferimento un metodo che mette in
relazione la probabilità di accadimento con la materialità cioè laddove il rischio si manifesta
l’impatto potenziale che si dovrebbe tradurre nella perdita
Nell’analisi dove valuta la mia probabilità teorica svolgo una valutazione di quello che sono
rispetto a una lista di tutti i rischi ipotizzabili da questo devo determinare una short list che
mi individua i rischi che sono probabili che possono generare delle perdite rilevanti sul
patrimonio.
Questo tipo di approccio si muove su un approccio discrezionale nel senso si muove attraverso
il coinvolgimento di team interno alla banca (un comitato) sulla base della quale viene fatta
questa lista. Rispetto a questa short list io devo cercare di individuare i rischi rispetto
all’impatto che gli stessi hanno sul conto economico e stato patrimoniale, tanto elevato la
perdita tanto elevato livello di rischio all’interno del business della banca
Spiegazione slide:
a seguito di incrocio tra probabilità teorica e l’impatto potenziale io sono in grado di definire
una mappa di listi
mappa slide:
x: probabilità potenziale di accadimento
y: l’impatto
siamo in presenza per quanto riguarda rischio credito: sinistra grafico, maggiore probabilità
che si possa manifestare l’evento e in termini di impatto elevato
ci sono altri rischi, la distribuzione mi esprime la rilevanza di questi nell’ambito del modello di
business di questo gruppo bancario
molto basso quello di mercato in questo caso la banca non ha una politica aggressiva del suo
portafoglio, non trova un grande fruizione in termini di mitigazione dei rischi in derivati che
incidono poco nel rischio di mercato, di concentrazione del portafoglio quindi certo non è la
banca che fa trading, non è una banca di investimento visto che si colloca nella fascia bassa il
rischio di mercato
è più consistente rischio generata dall’attività tradizionale dell’attività creditizia
CAPITAL ADEGUACY 2021: tabella
IN QUESTO CASO VADO A DETERMINARE IL DIMENSIONAMNETO DEL PATRIMONIO
IN UN IPOTESI DI SCENARIO BASE E SCENARIO AVVERSO
In questo caso scenario base in continuità: pagina 9
In questa tabella viene indicata l’ammontare del patrimonio e la composizione percentuale
rispetto alla short list di rischi individuati, nel rischio del primo pilastro noi consideriamo il
rischio di credito, di mercato, operativo, sono stati introdotti delle modifiche riguardano
rischio di controparte.
Dal primo pilastro: periodo di riferimento sono 3 anni
In relazione al piano strategico ho definito la mia politica di investimenti quindi in termini
produttivi il dimensionamento della composizione dei asset rispetto ai quali ho definito la
composizione delle mie politiche di funding, definito in termini prospettici per triennio
politiche poste in essere rispetto agli aggregati del conto economico come la politica di
riduzione dei costi o aumento dei ricavi attraverso aumento del margine di interesse per
effetto delle quantità intermediate, investito in termini percentuali le politiche di credito,
posso ipotizzare una politica efficiente nel taglio di costi come costo del personale, costo dei
fornitori rispetto ai quali ipotizzo un abbattimento quindi incido positivamente sul livello di
reddito operativo al netto delle politiche di accantonamento, rettifiche, ammontare utili prima
delle imposte meno imposte ottengo utili netto la cui parte non distribuita genera il capitale
Quindi fatto il piano strategico ho definito anche quel capitale che verrà generato a seconda
delle mie strategie in termini di politica di impieghi e di funding, di efficientamento delle mie
componenti di costo e di ricavo, importante l’orizzonte temporale che definisce il mio piano
strategico rispetto quale definisco i rischi, dimensionamento rischi rispetto ai quali mi si
chiederà l’adeguato assorbimento del mio patrimonio e quantificherò la generazione del
capitale nel rispetto di questo piano strategico.
In relazione al mio piano strategico vado a determinare l’ammontare di patrimonio che si
richiede per coprire i rischi del pillar 1-2, osservo che mio patrimonio del pillar 1 a fronte dei
rischi credito, mercato, controparte, operativo vedo che da un patrimonio che stimo che
l’assorbimento dei rischi del primo pilastro è 5.119 mld nel 2021 passa 5.313 mld nl 2022 e
5.495 mld nel 2023 a questo vado a sommare il patrimonio che si rende necessario per la
copertura dei rischi del secondo pilastro rischio concentrazione, sovrano, strategico e rischio
di tasso, emerge che l’entità di patrimonio necessario alla copertura dei rischi va dal 296 nel
2021 a 753 nel 2023 se vado a sommare capitale necessario per coprire rischi del primo
pilastro+ quello necessario per coprire rischi del secondo pilastro io determino primo
aggregato capitale interno complessivo.
Nota: tratta dal framework Basilea 3, abbiamo le definizioni di capitale interno, capitale
interno complessivo e capitale complessivo
Capitale interno: nel momento in cui vado a stimare il rischio di mercato, perdita attesa o
inattesa, perdita complessiva per la parte attesa va imputata al conto economico, per la parte
inattesa dovrebbe essere coperto dal capitale, quindi, la sommatoria delle perdite inattese
cioè la parte eccedente la perdita attesa dovrebbe confluire in una prima definizione che
chiamiamo capitale interno.
Capitale interno complessivo: si intende capitale interno riferito a tutti i rischi, incluso
eventuale esigenza di capitale interno dovuto alla considerazione di carattere strategico
Tutti i rischi che si possono generare dal mio modello di business, tutte le perdite inattese
generate da questi rischi legate al mio modello di business per le quali mi si chiede
l’assorbimento del patrimonio, incluso quello di carattere strategico questo mi definisce il
capitale interno complessivo.
Abbiamo definito il capitale su un triennio rispetto al piano strategico, vado a verificare
l’evoluzione della dimensione del capitale a copertura delle perdite inattese generate dai
rischi, quantificato le perdite, determinato perdite inattese rispetto alle quali ho definito
l’ammontare, la somma delle perdite inattese 1-2 pilastro mi determina capitale interno
complessivo
In termini di assorbimento di patrimonio: la composizione del capitale interno complessivo
87% è generato dal pillar 1, 12,5% dal pillar 2
Di questo 87% il 71% è credito
PROSPETTIVA REGOLAMENTARE: si intende valutare la capacità del profilo di adeguatezza
patrimoniale nel rispettare i livelli soglia richiesti dal supervisore sia in condizioni normali di
mercato che in condizioni avverse.
Total srep capital ratio pillar 1+p2r poi abbiamo le riserve combinate
Total capital srep+riserve= overall capital ratio e p2g capitale che si chiede in condizioni di
stress
Capitale regolamentare e capitale economico differenze:
prospettiva regolamentare: p2r regolamentare è uguale a quello gestionale?
Srep mi dice che l’autorità vigilanza fissa un p2r che non tiene conto solo p2r gestionale ossia
capitale che viene assorbito per rischi che confluiscono nel 2 pilastro ma posso chiedere come
regolatore un patrimonio aggiuntivo di capitale rispetto al tema governance, controllo sistema
interno
L’autorità analizza il modello di business, la governance, analizza sistema di controlli,
laddove il modello di business, la governance e sistema di controlli presenta elementi di
criticità e laddove a fronte delle lievi critiche, recommendation poste in essere dalla
banca non siano tali da rimuovere le criticità l’autorità sancisce un ammontare aggiuntive
di p2r al p2r gestionale e quello è p2r regolamentare.
Slide:
se dico che p2r è 1,87% e quello stabilito ai fini srep è 2,5% la differenza tra la prospettiva
economica e regolamentare è 1,87-2,5
se io in quanto banca o gruppo bancario vado a calcolare il mio capitale interno complessivo lo
calcolo rispetto a p2r a quello che sono gli assorbimenti del patrimonio che si rendono
necessari rispetto ai rischi che ho mappato che è diverso questo p2r gestionale rispetto al
p2r regolamentare perché quello che viene fissato dall’autorità in relazione alle criticità che
potrebbe aver rilevato sul modello business, goveranance, sistema di controllo
nel caso specifico la differenza che viene determinata tra la prospettiva economica e
regolamentare è proprio nella dotazione della differenza tra p2r gestionale e regolamentare
ai fini della valutazione della prospettiva economica dobbiamo definire concetto di capitale
complessivo:
capitale interno complessivo: sommatoria dell’assorbimento del patrimonio per i rischi primo
pilastro+ secondo pilastro
passiamo dall’ammontare di assorbimento del patrimonio al concetto di dotazione del
patrimonio della banca
dotazione del patrimonio di cui dispone la banca: composto da CIET TIER 1 e ADDITIONAL
4,5+1,5= 6%
6%+tier 2= 8%
8%+ 2,5 buffer anticiclico= 10,5%
Dobbiamo vedere la dotazione di patrimonio in un’ottica di continuità, quel patrimonio deve
essere destinato alla copertura delle perdite che è capitale sociale+ riserve è CIET TIER 1
CAPITALE COMPLESSIVO: rappresentato da dotazione di capitale eleggibile in un’ottica di
continuità, capitale destinato in un’ottica di continuità alla copertura delle perdite.
Quel capitale ciet tier 1+ addizionale+ tier2+ buffer è il CAPITALE PROPRIO da questo per
arrivare al complessivo devo togliere quegli strumenti che non sono capitale sociale cioè
strumenti capitale tier 1, strumenti capitale subordinati di tier 2 in quanto attivabili per
l’assorbimento delle perdite esclusivamente in un’ottica di going concern fase di risoluzione
Strumenti capitale tier 1: preffered shares cioè quelle che sono assimilabili al capitale sociale
sottraggo i strumenti subordinati che sono aggredibili soltanto quando la banca è in una
situazione di going concern quindi fase di risoluzione, crediti di natura fiscale che non possono
essere deducibili nell’ex in cui sono determinati ma sono deducibili in un periodo di tempo di 10
anni solo laddove la banca genera degli utili e sono generati sia dall’attività materiale che
immateriale
FTA: sono delle riserve che sono state costituite a seguite del passaggio dai criteri di
valutazione e gli strumenti finanziari, si sono generate delle plusvalenze o minusvalenza che
hanno determinato per effetto dall’allineamento da un bilancio all’altro queste riserve
L’utilizzo di queste riserve: possono essere dedotte in unica soluzione, la deducibilità per le
scelte poste in essere dalla banca può essere fatto in 5 anni
Vanno a mano a mano diminuire imputate a conto economico se segno è positivo poi vanno a
diminuire perché ammortizzate nell’arco di 5 anni
Capitale complessivo: è fondi propri dedotte le voci del patrimonio che in un’ottica di
continuità non possono essere utilizzate per la copertura delle perdite inattese
Patrimonio ai fini di vigilanza è composto da elementi positivi e negativi ai fini della
determinazione del capitale
Elementi di qualità primaria tier 1 on going concern capital abbiamo: capitale sociale
sovraprezzo azioni, riserve di valutazione, riserve di bilancio questo è common equity poi
abbiamo l’addizionale che sono gli strumenti innovativi di capitali da questi aggregati positivi
che costituiscono elementi di qualità primaria, portiamo in detrazione le quote proprie di
amissione, avviamento, attività di immobilizzazione immateriale, le deduzioni e eccedenze e
rettifiche di valore rispetto alla perdita attesa in caso di rating interno
Fondi propri ai fini di vigilanza hanno una composizione molto più articolata
Vengono portate in detrazioni tutte quelle attività che non sono valutabili effettivamente che
hanno una valutazione è dovuta ad una stima
Slide: tabella
Abbiamo l’evoluzione dei fondi propri e del capitale complessivo, elementi di capitale che
compongono i fondi propri abbiamo tier 1 e tier 2, abbiamo capital generation che è quel
capitale che è generato dalla pianificazione strategica quella parte di utili che sono prodotti in
relazione al mio piano strategico attività, passività e conto economico che non sono stati
distribuiti ma imputati al capitale
Fta: filtro prudenziale, riserve costituite per riallineamento di criteri di valutazione IFRS9
Sommiamo a questi componenti capitale riserve, capitale generation, FTA che qualificano ciet
tier 1 del capitale sommiamo tier 2 che è 2% e otteniamo fondi propri
Procediamo con la deduzione di componenti che sono aggredibili solo nel caso di risoluzione o
perché non hanno quegli elementi che possono essere utilizzati in continuità ai fini della
copertura perdite inattese, portando a detrazione dai fondi propri questi aggregati giungiamo
alla determinazione del capitale complessivo
Ciet tier 1 era pari a 11mld nel 2021 scendiamo a 9 mld per effetto delle deduzioni
Commento su questo voci:
2021 fondi propri sono 11.654 mld scendono per effetto della deducibilità a 9.714 mld, nel
2023 scendono a 10mld, questa banca che caratteristiche ha?
Se prendo un gruppo come intesa, UniCredit ci sarà una composizione del genere?
È il ruolo dei prestiti subordinati, capitale è quasi tutto capitale sociale si alimentano solo con
autofinanziamento
L’accesso agli strumenti subordinati è molto limitato, le motivazioni?
Se l’80-90% di questo capitale è patrimonio, evidente che accesso al mercato potrebbe essere
un vincolo, bisogna capere come mai non abbiamo fatto ricorso agli strumenti subordinati
Prestito subordinato è uno strumento ammissibile, con quale si diversificano gli strumenti che
compongono il patrimonio che sono ammessi dal legislatore e sono strumenti che nell’ambito
del patrimonio che devono avere tutte le banche sono vincoli di subordinazione ai fini di una
certa composizione di strumenti che devono caratterizzare il proprio funding in relazione a
quello che sono le clausole che vengono attivate per la credibilità in caso di risoluzione
bancaria
Politica dei dividendi: costo del capitale proprio rispetto al costo del capitale di debito è un
elemento da valutare
Se sono una società per azione o società cooperativa: che differenza c’è?
Non è tanto dire quant’è il patrimonio ma com’è composto, quali sono gli elementi di eleggibilità
fra quelli che compongono ciet tier 1, la politica seguita dalla banca, con quale modalità, ci sono
tante cose da analizzare per capire la politica del capitale che la società o gruppo sta
perseguendo
Slide: foto telefono
analisi d diverse prospettiva con scenario base e scenario stress per capire se questo
dimensionamento del patrimonio è adeguato o no:
parliamo della prospettiva regolamentare, economica e facciamo un’analisi di confronto
rispetto al quale possiamo valutare se capitale è adeguato o no
concetto:
da una parte devo capire quanto patrimonio mi serve a fronte di rischi che ho individuato come
rischi rilevanti e dall’altra parte capire qual è la mia dotazione se il patrimonio che ho è
sufficiente a fronteggiare tutti i rischi, nel momento in cui vado a dire che la propensione al
rischio può essere Y quindi mio rischio che intendo sostenere è Z devo sapere rispetto a
questo Z in relazione alle politiche strategiche, budget che devo definire devo capire se i
rischi che vengono a generarsi da queste politiche strategiche determineranno un profile
quindi un rischio effettivo in termini di stime, determineranno un certo assorbimento del
patrimonio che dovrò essere compatibile con la dotazione del patrimonio rispetto a quanto mi
dice il regolatore che mi dice che serve X di patrimonio ecco perché la prospettiva
regolamentare è la prospettiva economica, una volta che ho definito dell’ammontare del
patrimonio dal punto di vista gestionale (economico) poi devo vedere se sono in linea con
rispetto dei requisiti regolamentari.
Se l’ammontare di patrimonio che risulta necessario per la copertura dei rischi risulta
inferiore al patrimonio definito dal regolatore che succede?

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  • 1. Risk 26/04 Prospettiva economica: vogliamo valutare l’adeguatezza delle risorse (in un’ipotesi di continuità aziendale con un riferimento orizzontale) rispetto alla capacità del patrimonio quindi il patrimonio sia in grado a coprire tutte le perdite inattese che sono generate dai rischi rilevanti. Il regolatore nel framework di Basilea 2 nel primo pilastro definiscono i rischi che sono misurabili, nel secondo alcuni rischi che sono misurabili e altri che non lo sono rispetto ai quali viene misurato l’assorbimento di patrimonio, il problema del requisito regolamentare rappresenta il floor al di sotto del quale non posso scendere. Il presupposto fondamentale che la dotazione di patrimonio di alcune banche è tale che mi deve coprire i requisiti comportamentali ma avere anche surplus di riserve tale che mi possa coprire tutti i tipi di rischi dai quali presumo che possa generarsi delle perdite. I RISCHI RILEVANTI: slide 17 di 49 di CAPITALE ICAAP E ILAAP RISK ASSESMENT: ho come riferimento un metodo che mette in relazione la probabilità di accadimento con la materialità cioè laddove il rischio si manifesta l’impatto potenziale che si dovrebbe tradurre nella perdita Nell’analisi dove valuta la mia probabilità teorica svolgo una valutazione di quello che sono rispetto a una lista di tutti i rischi ipotizzabili da questo devo determinare una short list che mi individua i rischi che sono probabili che possono generare delle perdite rilevanti sul patrimonio. Questo tipo di approccio si muove su un approccio discrezionale nel senso si muove attraverso il coinvolgimento di team interno alla banca (un comitato) sulla base della quale viene fatta questa lista. Rispetto a questa short list io devo cercare di individuare i rischi rispetto all’impatto che gli stessi hanno sul conto economico e stato patrimoniale, tanto elevato la perdita tanto elevato livello di rischio all’interno del business della banca Spiegazione slide: a seguito di incrocio tra probabilità teorica e l’impatto potenziale io sono in grado di definire una mappa di listi mappa slide: x: probabilità potenziale di accadimento y: l’impatto siamo in presenza per quanto riguarda rischio credito: sinistra grafico, maggiore probabilità che si possa manifestare l’evento e in termini di impatto elevato ci sono altri rischi, la distribuzione mi esprime la rilevanza di questi nell’ambito del modello di business di questo gruppo bancario
  • 2. molto basso quello di mercato in questo caso la banca non ha una politica aggressiva del suo portafoglio, non trova un grande fruizione in termini di mitigazione dei rischi in derivati che incidono poco nel rischio di mercato, di concentrazione del portafoglio quindi certo non è la banca che fa trading, non è una banca di investimento visto che si colloca nella fascia bassa il rischio di mercato è più consistente rischio generata dall’attività tradizionale dell’attività creditizia CAPITAL ADEGUACY 2021: tabella IN QUESTO CASO VADO A DETERMINARE IL DIMENSIONAMNETO DEL PATRIMONIO IN UN IPOTESI DI SCENARIO BASE E SCENARIO AVVERSO In questo caso scenario base in continuità: pagina 9 In questa tabella viene indicata l’ammontare del patrimonio e la composizione percentuale rispetto alla short list di rischi individuati, nel rischio del primo pilastro noi consideriamo il rischio di credito, di mercato, operativo, sono stati introdotti delle modifiche riguardano rischio di controparte. Dal primo pilastro: periodo di riferimento sono 3 anni In relazione al piano strategico ho definito la mia politica di investimenti quindi in termini produttivi il dimensionamento della composizione dei asset rispetto ai quali ho definito la composizione delle mie politiche di funding, definito in termini prospettici per triennio politiche poste in essere rispetto agli aggregati del conto economico come la politica di riduzione dei costi o aumento dei ricavi attraverso aumento del margine di interesse per effetto delle quantità intermediate, investito in termini percentuali le politiche di credito, posso ipotizzare una politica efficiente nel taglio di costi come costo del personale, costo dei fornitori rispetto ai quali ipotizzo un abbattimento quindi incido positivamente sul livello di reddito operativo al netto delle politiche di accantonamento, rettifiche, ammontare utili prima delle imposte meno imposte ottengo utili netto la cui parte non distribuita genera il capitale Quindi fatto il piano strategico ho definito anche quel capitale che verrà generato a seconda delle mie strategie in termini di politica di impieghi e di funding, di efficientamento delle mie componenti di costo e di ricavo, importante l’orizzonte temporale che definisce il mio piano strategico rispetto quale definisco i rischi, dimensionamento rischi rispetto ai quali mi si chiederà l’adeguato assorbimento del mio patrimonio e quantificherò la generazione del capitale nel rispetto di questo piano strategico. In relazione al mio piano strategico vado a determinare l’ammontare di patrimonio che si richiede per coprire i rischi del pillar 1-2, osservo che mio patrimonio del pillar 1 a fronte dei rischi credito, mercato, controparte, operativo vedo che da un patrimonio che stimo che l’assorbimento dei rischi del primo pilastro è 5.119 mld nel 2021 passa 5.313 mld nl 2022 e 5.495 mld nel 2023 a questo vado a sommare il patrimonio che si rende necessario per la copertura dei rischi del secondo pilastro rischio concentrazione, sovrano, strategico e rischio di tasso, emerge che l’entità di patrimonio necessario alla copertura dei rischi va dal 296 nel
  • 3. 2021 a 753 nel 2023 se vado a sommare capitale necessario per coprire rischi del primo pilastro+ quello necessario per coprire rischi del secondo pilastro io determino primo aggregato capitale interno complessivo. Nota: tratta dal framework Basilea 3, abbiamo le definizioni di capitale interno, capitale interno complessivo e capitale complessivo Capitale interno: nel momento in cui vado a stimare il rischio di mercato, perdita attesa o inattesa, perdita complessiva per la parte attesa va imputata al conto economico, per la parte inattesa dovrebbe essere coperto dal capitale, quindi, la sommatoria delle perdite inattese cioè la parte eccedente la perdita attesa dovrebbe confluire in una prima definizione che chiamiamo capitale interno. Capitale interno complessivo: si intende capitale interno riferito a tutti i rischi, incluso eventuale esigenza di capitale interno dovuto alla considerazione di carattere strategico Tutti i rischi che si possono generare dal mio modello di business, tutte le perdite inattese generate da questi rischi legate al mio modello di business per le quali mi si chiede l’assorbimento del patrimonio, incluso quello di carattere strategico questo mi definisce il capitale interno complessivo. Abbiamo definito il capitale su un triennio rispetto al piano strategico, vado a verificare l’evoluzione della dimensione del capitale a copertura delle perdite inattese generate dai rischi, quantificato le perdite, determinato perdite inattese rispetto alle quali ho definito l’ammontare, la somma delle perdite inattese 1-2 pilastro mi determina capitale interno complessivo In termini di assorbimento di patrimonio: la composizione del capitale interno complessivo 87% è generato dal pillar 1, 12,5% dal pillar 2 Di questo 87% il 71% è credito PROSPETTIVA REGOLAMENTARE: si intende valutare la capacità del profilo di adeguatezza patrimoniale nel rispettare i livelli soglia richiesti dal supervisore sia in condizioni normali di mercato che in condizioni avverse. Total srep capital ratio pillar 1+p2r poi abbiamo le riserve combinate Total capital srep+riserve= overall capital ratio e p2g capitale che si chiede in condizioni di stress Capitale regolamentare e capitale economico differenze: prospettiva regolamentare: p2r regolamentare è uguale a quello gestionale? Srep mi dice che l’autorità vigilanza fissa un p2r che non tiene conto solo p2r gestionale ossia capitale che viene assorbito per rischi che confluiscono nel 2 pilastro ma posso chiedere come regolatore un patrimonio aggiuntivo di capitale rispetto al tema governance, controllo sistema interno
  • 4. L’autorità analizza il modello di business, la governance, analizza sistema di controlli, laddove il modello di business, la governance e sistema di controlli presenta elementi di criticità e laddove a fronte delle lievi critiche, recommendation poste in essere dalla banca non siano tali da rimuovere le criticità l’autorità sancisce un ammontare aggiuntive di p2r al p2r gestionale e quello è p2r regolamentare. Slide: se dico che p2r è 1,87% e quello stabilito ai fini srep è 2,5% la differenza tra la prospettiva economica e regolamentare è 1,87-2,5 se io in quanto banca o gruppo bancario vado a calcolare il mio capitale interno complessivo lo calcolo rispetto a p2r a quello che sono gli assorbimenti del patrimonio che si rendono necessari rispetto ai rischi che ho mappato che è diverso questo p2r gestionale rispetto al p2r regolamentare perché quello che viene fissato dall’autorità in relazione alle criticità che potrebbe aver rilevato sul modello business, goveranance, sistema di controllo nel caso specifico la differenza che viene determinata tra la prospettiva economica e regolamentare è proprio nella dotazione della differenza tra p2r gestionale e regolamentare ai fini della valutazione della prospettiva economica dobbiamo definire concetto di capitale complessivo: capitale interno complessivo: sommatoria dell’assorbimento del patrimonio per i rischi primo pilastro+ secondo pilastro passiamo dall’ammontare di assorbimento del patrimonio al concetto di dotazione del patrimonio della banca dotazione del patrimonio di cui dispone la banca: composto da CIET TIER 1 e ADDITIONAL 4,5+1,5= 6% 6%+tier 2= 8% 8%+ 2,5 buffer anticiclico= 10,5% Dobbiamo vedere la dotazione di patrimonio in un’ottica di continuità, quel patrimonio deve essere destinato alla copertura delle perdite che è capitale sociale+ riserve è CIET TIER 1 CAPITALE COMPLESSIVO: rappresentato da dotazione di capitale eleggibile in un’ottica di continuità, capitale destinato in un’ottica di continuità alla copertura delle perdite. Quel capitale ciet tier 1+ addizionale+ tier2+ buffer è il CAPITALE PROPRIO da questo per arrivare al complessivo devo togliere quegli strumenti che non sono capitale sociale cioè strumenti capitale tier 1, strumenti capitale subordinati di tier 2 in quanto attivabili per l’assorbimento delle perdite esclusivamente in un’ottica di going concern fase di risoluzione
  • 5. Strumenti capitale tier 1: preffered shares cioè quelle che sono assimilabili al capitale sociale sottraggo i strumenti subordinati che sono aggredibili soltanto quando la banca è in una situazione di going concern quindi fase di risoluzione, crediti di natura fiscale che non possono essere deducibili nell’ex in cui sono determinati ma sono deducibili in un periodo di tempo di 10 anni solo laddove la banca genera degli utili e sono generati sia dall’attività materiale che immateriale FTA: sono delle riserve che sono state costituite a seguite del passaggio dai criteri di valutazione e gli strumenti finanziari, si sono generate delle plusvalenze o minusvalenza che hanno determinato per effetto dall’allineamento da un bilancio all’altro queste riserve L’utilizzo di queste riserve: possono essere dedotte in unica soluzione, la deducibilità per le scelte poste in essere dalla banca può essere fatto in 5 anni Vanno a mano a mano diminuire imputate a conto economico se segno è positivo poi vanno a diminuire perché ammortizzate nell’arco di 5 anni Capitale complessivo: è fondi propri dedotte le voci del patrimonio che in un’ottica di continuità non possono essere utilizzate per la copertura delle perdite inattese Patrimonio ai fini di vigilanza è composto da elementi positivi e negativi ai fini della determinazione del capitale Elementi di qualità primaria tier 1 on going concern capital abbiamo: capitale sociale sovraprezzo azioni, riserve di valutazione, riserve di bilancio questo è common equity poi abbiamo l’addizionale che sono gli strumenti innovativi di capitali da questi aggregati positivi che costituiscono elementi di qualità primaria, portiamo in detrazione le quote proprie di amissione, avviamento, attività di immobilizzazione immateriale, le deduzioni e eccedenze e rettifiche di valore rispetto alla perdita attesa in caso di rating interno Fondi propri ai fini di vigilanza hanno una composizione molto più articolata Vengono portate in detrazioni tutte quelle attività che non sono valutabili effettivamente che hanno una valutazione è dovuta ad una stima Slide: tabella Abbiamo l’evoluzione dei fondi propri e del capitale complessivo, elementi di capitale che compongono i fondi propri abbiamo tier 1 e tier 2, abbiamo capital generation che è quel capitale che è generato dalla pianificazione strategica quella parte di utili che sono prodotti in relazione al mio piano strategico attività, passività e conto economico che non sono stati distribuiti ma imputati al capitale Fta: filtro prudenziale, riserve costituite per riallineamento di criteri di valutazione IFRS9 Sommiamo a questi componenti capitale riserve, capitale generation, FTA che qualificano ciet tier 1 del capitale sommiamo tier 2 che è 2% e otteniamo fondi propri
  • 6. Procediamo con la deduzione di componenti che sono aggredibili solo nel caso di risoluzione o perché non hanno quegli elementi che possono essere utilizzati in continuità ai fini della copertura perdite inattese, portando a detrazione dai fondi propri questi aggregati giungiamo alla determinazione del capitale complessivo Ciet tier 1 era pari a 11mld nel 2021 scendiamo a 9 mld per effetto delle deduzioni Commento su questo voci: 2021 fondi propri sono 11.654 mld scendono per effetto della deducibilità a 9.714 mld, nel 2023 scendono a 10mld, questa banca che caratteristiche ha? Se prendo un gruppo come intesa, UniCredit ci sarà una composizione del genere? È il ruolo dei prestiti subordinati, capitale è quasi tutto capitale sociale si alimentano solo con autofinanziamento L’accesso agli strumenti subordinati è molto limitato, le motivazioni? Se l’80-90% di questo capitale è patrimonio, evidente che accesso al mercato potrebbe essere un vincolo, bisogna capere come mai non abbiamo fatto ricorso agli strumenti subordinati Prestito subordinato è uno strumento ammissibile, con quale si diversificano gli strumenti che compongono il patrimonio che sono ammessi dal legislatore e sono strumenti che nell’ambito del patrimonio che devono avere tutte le banche sono vincoli di subordinazione ai fini di una certa composizione di strumenti che devono caratterizzare il proprio funding in relazione a quello che sono le clausole che vengono attivate per la credibilità in caso di risoluzione bancaria Politica dei dividendi: costo del capitale proprio rispetto al costo del capitale di debito è un elemento da valutare Se sono una società per azione o società cooperativa: che differenza c’è? Non è tanto dire quant’è il patrimonio ma com’è composto, quali sono gli elementi di eleggibilità fra quelli che compongono ciet tier 1, la politica seguita dalla banca, con quale modalità, ci sono tante cose da analizzare per capire la politica del capitale che la società o gruppo sta perseguendo Slide: foto telefono analisi d diverse prospettiva con scenario base e scenario stress per capire se questo dimensionamento del patrimonio è adeguato o no: parliamo della prospettiva regolamentare, economica e facciamo un’analisi di confronto rispetto al quale possiamo valutare se capitale è adeguato o no concetto: da una parte devo capire quanto patrimonio mi serve a fronte di rischi che ho individuato come rischi rilevanti e dall’altra parte capire qual è la mia dotazione se il patrimonio che ho è
  • 7. sufficiente a fronteggiare tutti i rischi, nel momento in cui vado a dire che la propensione al rischio può essere Y quindi mio rischio che intendo sostenere è Z devo sapere rispetto a questo Z in relazione alle politiche strategiche, budget che devo definire devo capire se i rischi che vengono a generarsi da queste politiche strategiche determineranno un profile quindi un rischio effettivo in termini di stime, determineranno un certo assorbimento del patrimonio che dovrò essere compatibile con la dotazione del patrimonio rispetto a quanto mi dice il regolatore che mi dice che serve X di patrimonio ecco perché la prospettiva regolamentare è la prospettiva economica, una volta che ho definito dell’ammontare del patrimonio dal punto di vista gestionale (economico) poi devo vedere se sono in linea con rispetto dei requisiti regolamentari. Se l’ammontare di patrimonio che risulta necessario per la copertura dei rischi risulta inferiore al patrimonio definito dal regolatore che succede?