Energy Audit... Cos'é? Chi è obbligato a farlo? Quali sono i vantaggi nel fare una diagnosi energetica anche se non obbligato? Cosa offre Intertecnica?
1. INTERTECNICA s.n.c.
Via Gerardo Dottori, 90
06132 Perugia Tel. e fax +39 075 527 15 85
P. IVA e C.F.: 02663520548 staff@intertecnica.eu
AUDIT ENERGETICO
Cos'è un Audit Energetico?
L'Audit Energetico o Diagnosi Energetica è una valutazione sistematica, documentata e periodica
dell'efficienza dell'organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico. Si basa sul raccogliere e
analizzare tutti i dati provenienti dall'utilizzo energetico dei vari utilizzatori; tali dati (che successivamente
verranno analizzati per studiare il consumo specifico) possono essere reperiti nelle fatture o nelle bollette o
mediante campagne di monitoraggio in loco. Le misurazioni sono effettuate basandosi su precisi criteri
economici. Le migliori misurazioni effettuate, vanno successivamente a far parte del Piano di azione, dal
quale poi nascerà un report per la diagnosi energetica che raccoglie tutte le misure e tutti i parametri
necessari per prendere una decisione.
I suoi obiettivi sono quelli di:
definire il bilancio energetico dell’edificio;
individuare gli interventi di riqualificazione tecnologica;
valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economiche;
migliorare le condizioni di comfort e di sicurezza;
ridurre le spese di gestione.
L’audit energetico è quindi un’analisi approfondita condotta attraverso sopralluoghi presso l’unità
produttiva/edificio e l’esame di documenti forniti dall’azienda/utilizzatore. Vengono raccolti i dati di
consumo e i costi energetici ed inoltre dati sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere, acqua (potenza,
fabbisogno/consumo orario, fattore di utilizzo, ore di lavoro, etc.). Su questa base si procede nella
ricostruzione dei modelli energetici. Da tali modelli sarà possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei
consumi per tipo di utilizzo (illuminazione, condizionamento, freddo per processo e per condizionamento,
aria compressa, altri servizi, aree di processo), per centro di costo, per cabina elettrica e per reparto, per
fascia oraria e stagionale. La situazione energetica, così inquadrata, viene analizzata criticamente ed in
confronto con parametri medi di consumo al fine di individuare interventi migliorativi per la riduzione dei
consumi e dei costi e la valutazione preliminare di fattibilità tecnico-economica.
Gli interventi possono essere così classificati:
modifica ai contratti di fornitura energia
migliore gestione degli impianti, compresa la modulazione dei carichi
modifiche agli impianti esistenti
nuovi impianti
modifica alle componenti strutturali dell'edificio
pianificazione di interventi di manutenzione
L'Energy Audit è inoltre il passo iniziale per le organizzazioni che vogliono certificare il proprio Sistema di
Gestione dell'Energia secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001:2011.
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Chi è obbligato a farlo ed entro quanto tempo?
Il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 di attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza
energetica, entrato in vigore il 19 luglio, ha introdotto l’obbligo per le grandi imprese e le imprese a forte
consumo di energia di effettuare un audit energetico entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4
anni.
− Grandi imprese
o Le grandi imprese hanno l’obbligo di eseguire entro il 5 dicembre 2015 un audit energetico,
nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale e successivamente ogni 4 anni, secondo
i requisiti stabiliti dall’allegato 2 del decreto. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese
che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO
14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico.
Sono classificate come grandi imprese le aziende che hanno un organico superiore
a 250 persone, un fatturato superiore a € 50 milioni e un bilancio annuale superiore
a € 43 milioni.
− Imprese a forte consumo di energia
o Le imprese a forte consumo di energia (energivore) saranno tenute ad eseguire gli audit
energetici con le medesime scadenze delle grandi imprese, indipendentemente dalla loro
dimensione e ad implementare progressivamente gli interventi individuati o in alternativa
ad adottare sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001.
o Sono imprese a forte consumo di energia le imprese per le quali, nell'annualità di
riferimento, si sono verificate entrambe le seguenti condizioni:
abbiano utilizzato, per lo svolgimento della propria attività, almeno 2,4
gigawattora di energia elettrica oppure almeno 2,4 gigawattora di energia diversa
dall'elettrica;
il rapporto tra il costo effettivo del quantitativo complessivo dell'energia
utilizzata per lo svolgimento della propria attività, determinato come segue, e il
valore del fatturato, sempre determinato come segue, non sia risultato inferiore
al 3 per cento.
• Ai fini del calcolo del costo effettivo del quantitativo complessivo di
energia utilizzata e del costo effettivo dell'energia elettrica utilizzata sono
presi in considerazione, relativamente all'annualità di riferimento: per i
prodotti energetici il costo, franco punti di utilizzo, quale risulta dalle
fatture commerciali o da altri documenti contabili, effettivamente
sostenuto dall'impresa, comprensivo di tutte le imposte afferenti ai
prodotti stessi e al netto dell'IVA detraibile, con l'esclusione del costo dei
quantitativi dei prodotti energetici impiegati per l'autoproduzione di
energia elettrica; per l'energia elettrica, per la quantità acquistata sul
mercato, il costo corrispondente al prezzo finale per i consumatori
industriali, in funzione della classe di consumo, individuato
dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, al netto dell'IVA detraibile, e,
per la quantità eventualmente autoprodotta, il corrispondente valore
annuo del PUN. Per attività con più punti di consegna e differenti classi di
consumo, il costo e' calcolato come media ponderata dei prezzi finali. Ai
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Chi è obbligato a farlo ed entro quanto tempo?
Il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 di attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza
energetica, entrato in vigore il 19 luglio, ha introdotto l’obbligo per le grandi imprese e le imprese a forte
consumo di energia di effettuare un audit energetico entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4
anni.
− Grandi imprese
o Le grandi imprese hanno l’obbligo di eseguire entro il 5 dicembre 2015 un audit energetico,
nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale e successivamente ogni 4 anni, secondo
i requisiti stabiliti dall’allegato 2 del decreto. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese
che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO
14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico.
Sono classificate come grandi imprese le aziende che hanno un organico superiore
a 250 persone, un fatturato superiore a € 50 milioni e un bilancio annuale superiore
a € 43 milioni.
− Imprese a forte consumo di energia
o Le imprese a forte consumo di energia (energivore) saranno tenute ad eseguire gli audit
energetici con le medesime scadenze delle grandi imprese, indipendentemente dalla loro
dimensione e ad implementare progressivamente gli interventi individuati o in alternativa
ad adottare sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001.
o Sono imprese a forte consumo di energia le imprese per le quali, nell'annualità di
riferimento, si sono verificate entrambe le seguenti condizioni:
abbiano utilizzato, per lo svolgimento della propria attività, almeno 2,4
gigawattora di energia elettrica oppure almeno 2,4 gigawattora di energia diversa
dall'elettrica;
il rapporto tra il costo effettivo del quantitativo complessivo dell'energia
utilizzata per lo svolgimento della propria attività, determinato come segue, e il
valore del fatturato, sempre determinato come segue, non sia risultato inferiore
al 3 per cento.
• Ai fini del calcolo del costo effettivo del quantitativo complessivo di
energia utilizzata e del costo effettivo dell'energia elettrica utilizzata sono
presi in considerazione, relativamente all'annualità di riferimento: per i
prodotti energetici il costo, franco punti di utilizzo, quale risulta dalle
fatture commerciali o da altri documenti contabili, effettivamente
sostenuto dall'impresa, comprensivo di tutte le imposte afferenti ai
prodotti stessi e al netto dell'IVA detraibile, con l'esclusione del costo dei
quantitativi dei prodotti energetici impiegati per l'autoproduzione di
energia elettrica; per l'energia elettrica, per la quantità acquistata sul
mercato, il costo corrispondente al prezzo finale per i consumatori
industriali, in funzione della classe di consumo, individuato
dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, al netto dell'IVA detraibile, e,
per la quantità eventualmente autoprodotta, il corrispondente valore
annuo del PUN. Per attività con più punti di consegna e differenti classi di
consumo, il costo e' calcolato come media ponderata dei prezzi finali. Ai
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COSA OFFRE INTERTECNICA
Il Basic Audit
Il Basic Audit rappresenta un primo livello di approccio all'auditing energetico. La fase di rilievo sul campo si
limita a un solo sopralluogo.
La fase del sopralluogo è preceduta da una fase di raccolta delle informazioni che vengono richieste al
committente in prima battuta. Il sopralluogo, quindi, assume una duplice funzione:
− confrontarsi con il committente e/o con la struttura cui sono affidati la gestione e la manutenzione
degli impianti per chiedere eventuali integrazioni alla documentazione fornita;
− prendere diretta visione dei componenti e dei sistemi edilizi individuando le aree di inefficienza
sulle quali è possibile intervenire e verificare in prima approssimazione quali azioni di
miglioramento possono essere attuate, ossia se esistono dei vincoli tecnici.
Una volta raccolti i dati vengono elaborati e la restituzione è un report sintetico con l'individuazione delle
inefficienze strutturali, impiantistiche e gestionali, una prima lista di interventi, ed infine indicazioni
sull'opportunità di approfondire ulteriormente l'audit.
Il rilievo in loco viene svolto seguendo una dettagliata check list che, ovviamente, fa riferimento alla
tipologia dell'edificio o dell'infrastruttura oggetto della diagnosi.
La strumentazione necessaria per condurre questo tipo di audit può indicativamente essere costituita da:
− macchina fotografica digitale
− doppio metro rigido
− metro digitale
− luxmetro
− termometro digitale a contatto
− termoigrometro digitale
− analizzatore di rete elettrica portatile (o in alternativa amperometro).
I rilievi sono puntuali e permettono solo di completare i dati contenuti nella documentazione fornita dal
committente (per esempio planimetrie, schemi, ecc). Gli strumenti per il comfort ambientale, termometri e
luxmetro, sono utilizzati per fornire degli spunti su possibili interventi di miglioramento del controllo
ambientale.
La conoscenza delle informazioni relative ai consumi di energia, termica ed elettrica, è essenziale in quanto
per questo tipo di approccio non si ha la possibilità di effettuare delle verifiche attraverso monitoraggi e,
d'altra parte, non si ha nemmeno la possibilità di elaborare dei calcoli prestazionali teorici (per esempio
calcolo delle dispersioni termiche o dei carichi elettrici) sulla base dei quali poter costruire un bilancio
energetico.
Il Basic Audit risulta efficace come un strumento per dare delle risposte praticamente immediate, e a costi
contenuti, e per evidenziare la necessità o meno di procedere con livelli operativi di audit più complessi.
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Lo Standard Audit
Nelle procedure dello Standard Audit si approfondiscono le caratteristiche tecniche, prestazionali e
gestionali dell'edificio o dell'infrastruttura oggetto dell'indagine, si effettuano dei rilievi di dettaglio delle
caratteristiche del processo produttivo, edilizie e impiantistiche e, ove necessarie, si eseguono delle
verifiche prestazionali attraverso campagne di monitoraggio.
La fase del primo sopralluogo è preceduta da una fase di raccolta delle informazioni che vengono richieste
al committente in prima battuta. Il primo sopralluogo, quindi, assume una triplice funzione:
− confrontarsi con il committente e/o con la struttura cui sono affidati la gestione e la manutenzione
degli impianti per chiedere eventuali integrazioni alla documentazione fornita;
− prendere diretta visione del ciclo produttivo dell'azienda, dei componenti e dei sistemi edilizi
individuando le aree di inefficienza sulle quali è possibile intervenire e verificare in prima
approssimazione quali azioni di miglioramento possono essere attuate, ossia se esistono dei vincoli
tecnici;
− posizionare eventuali strumenti, ove necessari, per eseguire una campagna di monitoraggio.
Per l'esecuzione dello Standard Audit si utilizza una strumentazione completa che a titolo indicativo può
essere la seguente:
− macchina fotografica digitale
− doppio metro rigido
− metro digitale
− luxmetro
− termometro digitale
− termoigrometro digitale
− anemometro
− analizzatore di rete elettrica portatile (o in alternativa amperometro)
− termoflussimetro
− macchina termografica
− datalogger
Nel secondo ed ultimo sopralluogo si raccolgono gli strumenti posizionati per il monitoraggio e, ove
necessario, si approfondiscono i rilievi e le analisi circa il ciclo produttivo e le componenti impiantistiche
dell'azienda.
Nello Standard Audit si raccolgono, quindi, molte più informazioni, tutti elementi che, unitamente ai
consumi energetici storici degli anni precedenti, mediamente da tre a cinque, servono per elaborare un
bilancio energetico o baseline, sulla base del quale si effettueranno tutte le simulazioni che porteranno a
stimare la bontà degli interventi in termini di miglioramenti prestazionali. A conclusione dell'audit viene
restituito al committente un report esteso con descrizione dello stato di fatto (strutture, ciclo produttivo e
impianti), individuazione delle inefficienze strutturali, impiantistiche e gestionali, definizione e descrizione
degli interventi, valutazioni economiche con quantificazione dei Titoli di Efficienza Energetica e degli
eventuali incentivi e/o benifici fiscali. Scopo del report è quello di fornire le indicazioni necessarie per
l'individuazione degli interventi più convenienti.
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L'Advanced Audit
Questo tipo di audit considera tutti gli elementi contenuti nello Standard Audit ma con la differenza che le
valutazioni prestazionali energetiche prima e dopo gli interventi riguardano necessariamente tutto l'edificio
e l'intero processo di lavorazione, se necessario, si utilizzano modelli di simulazione dinamica, inoltre le
campagne di monitoraggio sono estese e prolungate nel tempo.
Il report finale è estremamente dettagliato sia per quanto riguarda lo stato di fatto e, a maggior ragione,
per quanto riguarda gli scenari tecnico/economici post-operam a seguito di ogni singolo intervento e nel
complesso delle opere.
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