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a riserva dei Mohawk (o
Mohicani) di Desoronto un
silenziosovillaggiodi piccole
case bianche costruite a sci-
volo sulla Baia di Quinte, a
Nord del Lago Ontario. In una di que-
ste, Shawn Brant, leader dei Mohawk
diTyendinaga,guardal’ennesimarepli-
catelevisivadell’ultimodibattitoeletto-
rale prima del voto in Canada, previsto
per il 14 ottobre. Secondo i sondaggi, il
sostegnodeglielettorialpartitoconser-
vatore,guidatodall’attualeprimomini-
stro Stephen Harper, sembra essere
calato. Ma d’altro canto i liberali sono
in netta difficoltà da tempo e il loro lea-
derStephenDiondatoal26%.Un’occa-
sione per Harper per provare a raffor-
zareilsuogovernodiminoranza.
Mentre le telecamere inquadrano
in primo piano i volti dei cinque candi-
dati, Brant accenna qualcosa a metà
traunghignoeunarisata.ABrantnon
piacciono le facce dei suoi avversari. E
la sua non piace a loro. Brant un ribel-
le, con fama da troublemaker- testa-
calda.Indossa quasi sempre un’unifor-
me militare e al posto della tradiziona-
le cresta Mohawk porta un cappellino
verde sopra una lunga chioma bionda-
stra. Dal 1989 si batte contro le viola-
zioni del governo canadese sui territo-
ritribali.Unabattaglia vecchiaquanto
il colonialismo, in una nazione dove i
nativi rappresentano tuttora la parte
piùpoveradelpaese.
La situazione tragica - afferma
Brant-Le PrimeNazionicanadesi vivo-
no in condizioni di assoluta povertà e
disperazione. Più di cento tribù non
hanno accesso ad elettricità o acqua
potabile.I tassi di suicidi tra le comuni-
tà dei nativi sono i più alti al mondo. I
nostri bambini muoiono di fame. In
molti casimuoiono primaancora di ar-
rivare al college. Tremila donne abori-
gene sono scomparse negli ultimi 15
anni. È difficile spiegare quello che sta
succedendo. E non credo che i canade-
siriescanoacomprenderlo.
Eppure basta visitare il cimitero di
Tyendinaga, o quello di qualsiasi altra
riserva indiana nel nord del Canada,
per farsi un’idea della situazione: scol-
piti nelle piccole lapidi di pietra, i nomi
di migliaia di ragazzi morti prima di
aver compiuto 25 anni. Sono quelli che
Brant definisce gli scheletri nell’arma-
diodi unpaese che si autodefiniscemo-
saicointerculturale.
Al termine del dibattito elettorale
nessuno dei cinque candidati ha solle-
vatoil problema deiNativi. Un partico-
lare che non è sfuggito a Phebe, Inuit
eschimese di 25 anni, incinta all'ottavo
mese: «I politici vengono a trovarci so-
lo quando hanno intenzione di sfrutta-
re le nostre risorse petrolifere - dice
Phebe - Ci sono famiglie costrette a di-
videre la loro casa con altre 20 perso-
ne. I suicidi aumentano ogni anno. Ma
alorotuttoquestononinteressa.
Phil Fontaine, leader dell’Assem-
bleanazionaledellePrimeNazioni,siè
detto deluso dall’atteggiamento di in-
differenzadaparte dei cinque candida-
ti: Sembra che la questione dei Nativi
sia un tema troppo complicato o sco-
modo per essere discusso durante la
campagnaelettorale - ha spiegato Fon-
taine - Vogliono parlare della crisi eco-
nomica? Allora devono parlare anche
di noi. La nostra gente pagherà il pez-
zopiùcarodiquestodisastro.
Dal 2006 più di 80 Prime nazioni si
trovano in una crisi idrica senza pre-
cedenti. Ancora oggi la maggior par-
te della popolazione nativa è costretta
a bollire l’acqua, a causa dell’inquina-
mento da agenti patogeni. Nel giugno
del 2007 un gruppo di aborigeni tenne
una manifestazione pacifica, estesa a
tutto il paese - passata alla storia come
l’Aboriginal Day of Action - allo scopo
di sensibilizzare l’opinione pubblica
per porre fine alla povertà diffusa tra
le comunità dei nativi. In quell’occasio-
ne alcuni manifestanti capeggiati da
Shawn Brant distrussero dei mezzi di
trasporto erigendo delle barricate e ac-
cendendo dei falò. Una parte della Hi-
ghway 401 venne bloccata, così come la
Canadian National Railway tra Toron-
to e Montreal, mandando in tilt il traffi-
co ferroviario per un’intera giornata.
Brant, il Troublemaker, fu arresta-
to per la prima volta. Ma non fu certo
l’ultima. Quella per il riconoscimento
dei territori rubati alle comunità una
battaglia che costata a Brant svariati
mesi di carcere. Una volta venne rin-
chiuso per 12 giorni in isolamento per
aver violato il regolamento interno del
penitenziario: aveva bruciato della sal-
via nella sua cella, un comune rito
Mohawk per allontanare gli spiriti ma-
ligni e purificare lo spirito.
«Perfar sentirelanostravoce,siamo
costretti a bloccare le strade - racconta
Brant - Il governo non rispetta i trattati
e ruba le nostre terre. Molte delle riser-
ve si trovano in zone
desolate. Altre sono
ricche di risorse natu-
rali ma non hanno gli
strumenti per benefi-
ciarne. Pur di impos-
sessarsene il governo
federale è disposto a
tutto. Dietro i loro negoziati si nasconde
sempreuninteresseeconomico».
Lo scorso agosto Harper è stato in vi-
sita per tre giorni nel territorio artico
del Nunavut, annunciando due progetti
militari tesi a sostenere le rivendicazio-
ni di sovranità del Canada sull’Artico.
Una mossa che garantirà ad Ottawa il
controllo delle rotte commerciali tra
Oriente e Occidente, ma che al contem-
po rischia di compromettere l’ecosiste-
ma del già fragile territorio artico. In
quella regione si sono già stati i primi
morti tra gli Inuit eschimesi, sprofonda-
ti nell’acqua gelida durante la pesca per-
ché il ghiaccio ormai diventato troppo
sottile. L’attuale premier della regione
autonoma canadese del Nunavut, Paul
Okalik, qualche giorno fa in un’intervi-
sta al Toronto Star, ha dichiarato: «Non
abbiamo ancora capito le intenzioni del
Primoministro Harper.Ilnostro popolo
abita quelle terre da 4000 anni e conti-
nueremoad abitarleancoropermolto».
La Professoressa Cynthia Wesley-
Esquimaux, docente di Sviluppo delle
Comunità Aborigene all’Università di
Toronto, descrive il rapporto tra il Go-
verno canadese e gli aborigeni come
quello tra padre e figlio. «È un rapporto
di sudditanza economica - afferma la
Wesley -Ottawa non può limitarsi a cen-
tellinare i fondi alle comunità native of-
frendo loro qualche spicciolo, quando i
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positati. Il Canada deve condividere la
sua ricchezza con le comunità delle ri-
serve e aiutare le popolazioni aborigene
acostruireunapropriaeconomia.
La vecchia e unica urna elettorale
della riserva di Desoronto, regalo del
governo federale nel lontano 1960, an-
no in cui fu concesso il diritto di voto
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indietro. Per i Mohawk di Tyendina-
ga il 14 ottobre sarà un giorno come
tutti gli altri. «Non vogliamo segnare
una croce su un pez-
zo di carta e illuder-
ci che quelli di Ot-
tawa risolveranno i
nostri problemi - di-
ce Brant - La no-
stra gente non si fi-
da di loro».
Intantodallepagine riservate alla po-
litica la competizione elettorale è scivo-
lata in quelle di cronaca. Decine di abita-
zionidi Toronto, con i cartelliinneggian-
ti ai liberali in giardino,sono state ogget-
to di atti vandalici: scritte sui muri e fre-
ni delle macchine tagliati. Brant, a cui
qualche mese fa stata concessa la liber-
tà condizionata, sorride e giura che lui
nonc'entranulla.
Nel Canada delle tribù indiane a due giorni dal voto
Lo ha deciso Washington
Pyongyang
non è più
in lista nera
I Gli Stati Uniti hanno an-
nunciato ieri di aver tolto la
Corea del Nord dalla «lista ne-
ra» dei Paesi sponsor del ter-
rorismo dopo che il regime di
Pyongyang ha accettato tutte
le richieste avanzate dall’am-
ministrazione Bush per la ve-
rifica delle sue attività nuclea-
ri. La Corea del Nord aveva
già accettato a suo tempo un
accordo di smantellamento
delle installazioni nucleari,
ma l’intesa si era poi arenata.
Agguato nella notte
Afghanistan, ferito
un alpino italiano
I Un’imboscata in piena
notte a 40 km da Farah, una
provincia calda del settore
Ovest. E un alpino italiano fe-
rito, per fortuna in modo non
grave, da un proiettile che gli
ha trapassato la coscia. L’im-
boscata è avvenuta durante
un pattugliamento: i militari
sono stati investiti da colpi di
armi automatiche risponden-
do al fuoco. Il ferito è il capo-
rale Giovanni Valeriani, 22 an-
ni, originario di Marcellina
(Roma).
Marinai salvi in elicottero
Si spezza in due
un cargo a Gibilterra
I Un cargo liberiano, il
«Fedra» si è spezzato in due
ieri andando a sbattere con-
tro la costa rocciosa, nel ma-
re in tempesta, a Gibilterra.
La nave si è spezzata dopo
che le autorità marittime era-
no già riuscire, con elicotteri,
a evacuare i 31 marinai che
erano a bordo.
Spagna, gaffe di Rajoy
«La parata militare
Che rottura di c...»
I Gaffe in Spagna di Maria-
no Rajoy, leader del Pp all’op-
posizione, sulla sfilata milita-
re. «Domani ho quella rottura
di c....della parata», ha confi-
dato ieri Rajoy a un dirigente
del partito, dimenticando i mi-
crofoni aperti.
Cuore fermo poi riparte
Tredicenne «muore»
per quindici minuti
I Il suo cuore ha smesso di
battere per 15 minuti. Ben
900 secondi senza palpiti, ma
il cuore di James Doherty,
giovane promessa britannica
del tennis di appena 13 anni, è
tornato miracolosamente a
funzionare, riportando il ra-
gazzo in vita.
“Noi, i mohicani
usa e getta”CRISI DI FIDUCIA
I conservatori del premier
sono in calo ma i liberali
non ne approfittano
Dal mondo
Reportage
LORENZO TONDO
DESORONTO (Ontario)
I nativi
dimenticati
dallo Stato
DECLINO
«I bambini muoiono
di fame, aumentano
i suicidi dei giovani»
Jerry Thundercloud McDonald della riserva indiana Mohawk tra Usa e Canada in una danza tradizionale
EMARGINATI
Il leader indiano Shawn
Brant: in queste elezioni
i politici non parlano di noi
4%
Letribù
I nativi
nelCanada
rappresenta-
no quasi
il quattro
per cento
della
popolazione
3000
Scomparse
Negli ultimi
15 anni
sono
sparite
in Canada
tremila
aborigene
DOMENICA 12 OTTOBRE 2008 Estero 15LASTAMPA
R

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  • 1. L a riserva dei Mohawk (o Mohicani) di Desoronto un silenziosovillaggiodi piccole case bianche costruite a sci- volo sulla Baia di Quinte, a Nord del Lago Ontario. In una di que- ste, Shawn Brant, leader dei Mohawk diTyendinaga,guardal’ennesimarepli- catelevisivadell’ultimodibattitoeletto- rale prima del voto in Canada, previsto per il 14 ottobre. Secondo i sondaggi, il sostegnodeglielettorialpartitoconser- vatore,guidatodall’attualeprimomini- stro Stephen Harper, sembra essere calato. Ma d’altro canto i liberali sono in netta difficoltà da tempo e il loro lea- derStephenDiondatoal26%.Un’occa- sione per Harper per provare a raffor- zareilsuogovernodiminoranza. Mentre le telecamere inquadrano in primo piano i volti dei cinque candi- dati, Brant accenna qualcosa a metà traunghignoeunarisata.ABrantnon piacciono le facce dei suoi avversari. E la sua non piace a loro. Brant un ribel- le, con fama da troublemaker- testa- calda.Indossa quasi sempre un’unifor- me militare e al posto della tradiziona- le cresta Mohawk porta un cappellino verde sopra una lunga chioma bionda- stra. Dal 1989 si batte contro le viola- zioni del governo canadese sui territo- ritribali.Unabattaglia vecchiaquanto il colonialismo, in una nazione dove i nativi rappresentano tuttora la parte piùpoveradelpaese. La situazione tragica - afferma Brant-Le PrimeNazionicanadesi vivo- no in condizioni di assoluta povertà e disperazione. Più di cento tribù non hanno accesso ad elettricità o acqua potabile.I tassi di suicidi tra le comuni- tà dei nativi sono i più alti al mondo. I nostri bambini muoiono di fame. In molti casimuoiono primaancora di ar- rivare al college. Tremila donne abori- gene sono scomparse negli ultimi 15 anni. È difficile spiegare quello che sta succedendo. E non credo che i canade- siriescanoacomprenderlo. Eppure basta visitare il cimitero di Tyendinaga, o quello di qualsiasi altra riserva indiana nel nord del Canada, per farsi un’idea della situazione: scol- piti nelle piccole lapidi di pietra, i nomi di migliaia di ragazzi morti prima di aver compiuto 25 anni. Sono quelli che Brant definisce gli scheletri nell’arma- diodi unpaese che si autodefiniscemo- saicointerculturale. Al termine del dibattito elettorale nessuno dei cinque candidati ha solle- vatoil problema deiNativi. Un partico- lare che non è sfuggito a Phebe, Inuit eschimese di 25 anni, incinta all'ottavo mese: «I politici vengono a trovarci so- lo quando hanno intenzione di sfrutta- re le nostre risorse petrolifere - dice Phebe - Ci sono famiglie costrette a di- videre la loro casa con altre 20 perso- ne. I suicidi aumentano ogni anno. Ma alorotuttoquestononinteressa. Phil Fontaine, leader dell’Assem- bleanazionaledellePrimeNazioni,siè detto deluso dall’atteggiamento di in- differenzadaparte dei cinque candida- ti: Sembra che la questione dei Nativi sia un tema troppo complicato o sco- modo per essere discusso durante la campagnaelettorale - ha spiegato Fon- taine - Vogliono parlare della crisi eco- nomica? Allora devono parlare anche di noi. La nostra gente pagherà il pez- zopiùcarodiquestodisastro. Dal 2006 più di 80 Prime nazioni si trovano in una crisi idrica senza pre- cedenti. Ancora oggi la maggior par- te della popolazione nativa è costretta a bollire l’acqua, a causa dell’inquina- mento da agenti patogeni. Nel giugno del 2007 un gruppo di aborigeni tenne una manifestazione pacifica, estesa a tutto il paese - passata alla storia come l’Aboriginal Day of Action - allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica per porre fine alla povertà diffusa tra le comunità dei nativi. In quell’occasio- ne alcuni manifestanti capeggiati da Shawn Brant distrussero dei mezzi di trasporto erigendo delle barricate e ac- cendendo dei falò. Una parte della Hi- ghway 401 venne bloccata, così come la Canadian National Railway tra Toron- to e Montreal, mandando in tilt il traffi- co ferroviario per un’intera giornata. Brant, il Troublemaker, fu arresta- to per la prima volta. Ma non fu certo l’ultima. Quella per il riconoscimento dei territori rubati alle comunità una battaglia che costata a Brant svariati mesi di carcere. Una volta venne rin- chiuso per 12 giorni in isolamento per aver violato il regolamento interno del penitenziario: aveva bruciato della sal- via nella sua cella, un comune rito Mohawk per allontanare gli spiriti ma- ligni e purificare lo spirito. «Perfar sentirelanostravoce,siamo costretti a bloccare le strade - racconta Brant - Il governo non rispetta i trattati e ruba le nostre terre. Molte delle riser- ve si trovano in zone desolate. Altre sono ricche di risorse natu- rali ma non hanno gli strumenti per benefi- ciarne. Pur di impos- sessarsene il governo federale è disposto a tutto. Dietro i loro negoziati si nasconde sempreuninteresseeconomico». Lo scorso agosto Harper è stato in vi- sita per tre giorni nel territorio artico del Nunavut, annunciando due progetti militari tesi a sostenere le rivendicazio- ni di sovranità del Canada sull’Artico. Una mossa che garantirà ad Ottawa il controllo delle rotte commerciali tra Oriente e Occidente, ma che al contem- po rischia di compromettere l’ecosiste- ma del già fragile territorio artico. In quella regione si sono già stati i primi morti tra gli Inuit eschimesi, sprofonda- ti nell’acqua gelida durante la pesca per- ché il ghiaccio ormai diventato troppo sottile. L’attuale premier della regione autonoma canadese del Nunavut, Paul Okalik, qualche giorno fa in un’intervi- sta al Toronto Star, ha dichiarato: «Non abbiamo ancora capito le intenzioni del Primoministro Harper.Ilnostro popolo abita quelle terre da 4000 anni e conti- nueremoad abitarleancoropermolto». La Professoressa Cynthia Wesley- Esquimaux, docente di Sviluppo delle Comunità Aborigene all’Università di Toronto, descrive il rapporto tra il Go- verno canadese e gli aborigeni come quello tra padre e figlio. «È un rapporto di sudditanza economica - afferma la Wesley -Ottawa non può limitarsi a cen- tellinare i fondi alle comunità native of- frendo loro qualche spicciolo, quando i tassi di suicidio raggiungono livelli spro- positati. Il Canada deve condividere la sua ricchezza con le comunità delle ri- serve e aiutare le popolazioni aborigene acostruireunapropriaeconomia. La vecchia e unica urna elettorale della riserva di Desoronto, regalo del governo federale nel lontano 1960, an- no in cui fu concesso il diritto di voto ai nativi americani, è stata rispedita indietro. Per i Mohawk di Tyendina- ga il 14 ottobre sarà un giorno come tutti gli altri. «Non vogliamo segnare una croce su un pez- zo di carta e illuder- ci che quelli di Ot- tawa risolveranno i nostri problemi - di- ce Brant - La no- stra gente non si fi- da di loro». Intantodallepagine riservate alla po- litica la competizione elettorale è scivo- lata in quelle di cronaca. Decine di abita- zionidi Toronto, con i cartelliinneggian- ti ai liberali in giardino,sono state ogget- to di atti vandalici: scritte sui muri e fre- ni delle macchine tagliati. Brant, a cui qualche mese fa stata concessa la liber- tà condizionata, sorride e giura che lui nonc'entranulla. 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Il ferito è il capo- rale Giovanni Valeriani, 22 an- ni, originario di Marcellina (Roma). Marinai salvi in elicottero Si spezza in due un cargo a Gibilterra I Un cargo liberiano, il «Fedra» si è spezzato in due ieri andando a sbattere con- tro la costa rocciosa, nel ma- re in tempesta, a Gibilterra. La nave si è spezzata dopo che le autorità marittime era- no già riuscire, con elicotteri, a evacuare i 31 marinai che erano a bordo. Spagna, gaffe di Rajoy «La parata militare Che rottura di c...» I Gaffe in Spagna di Maria- no Rajoy, leader del Pp all’op- posizione, sulla sfilata milita- re. «Domani ho quella rottura di c....della parata», ha confi- dato ieri Rajoy a un dirigente del partito, dimenticando i mi- crofoni aperti. Cuore fermo poi riparte Tredicenne «muore» per quindici minuti I Il suo cuore ha smesso di battere per 15 minuti. 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