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LORENZO TONDO
TORONTO (Canada) d«Ho vissuto
in un periodo in cui ai neri era
vietato bere dalle fontane o en-
trare nei ristoranti. Non ho mai
votato in 72 anni. E sono felice
di aver conservato il mio voto
perObama.Assistereall’elezio-
nediunafroamericanoallapre-
sidenzadegli StatiUnitid’Ame-
rica è un sogno».
FilosofoParola di Rubin«Hurri-
cane» Carter, il pugile che sa-
rebbe forse divenuto campione
del mondo se non fosse stato
condannato al carcere a vita
per un triplice omicidio che
non aveva mai commesso. Ma
quellieranoglianni incui aine-
ri era vietato alloggiare negli
hotel o frequentare le stesse
scuole dei bianchi e non anda-
va certo giù al New Jersey di al-
lora che un «negro» che legge-
va Rousseau e Voltaire salisse
sulpodiodeipesimedi.Lo inca-
strarono il 17 giugno del 1966
eperventilunghissimianniRu-
bin invecchiò innocente in un
carcere.
Destino Lo abbiamo trovato a
Toronto: ci dà appuntamentoa
casa sua, in un tranquillo quar-
tiere residenziale a pochi metri
da High Park. Lo sguardo è
quello di una volta, così come i
baffi,anchesepiù radi ebrizzo-
lati. Indossa un grosso cappel-
lo nero da cowboy e una cami-
cia rosa. Rubin è ancora eufori-
co per il risultato delle elezioni
americane.Parlaredel neoelet-
to presidente viene quasi spon-
taneo. Obama è nato nel 1961,
anno in cui Carter, scontata
unaprimapenadi14anni,usci-
va dal penitenziario di Trenton
e iniziava la sua carriera da pu-
gile: Rubin crede nel destino.
«Con Bush, il mondo, il nostro
paese,avevaraggiunto un peri-
coloso livello di distruzione.
Ogni civiltà sviluppa due linee
— spiega Rubin, simulando un
grafico con le dita — c’è la li-
nea della costruzione, quando
tiriamo su scuole, ci preoccu-
piamo dell’assistenza sanitaria
e dell’educazione. E poi c’è la
linea della distruzione, quan-
do ci concentriamo sulla no-
stra forza militare ed espandia-
mo guerre e morte. Se la linea
delladistruzionesorpassaquel-
la della costruzione, beh, allo-
ra si rischia distruggere tutto
quello che si è costruito. Ecco,
con Bush, avevamo raggiunto
unlivello massimodi distruzio-
ne e McCain avrebbe continua-
to su quella strada».
Simbolo Il salotto di casa Carter
sembra un museo eretto alla
lotta contro le discriminazioni
razziali. Sul muro risaltano le
immagini in bianco e nero del-
le proteste che infiammarono i
ghetti, dei pugni guantati di
Tommie Smith e John Carlos a
Messico ’68. Di Muhammad
LA CARRIERA SPORTIVA
La storia di Rubin Carter è
diventata un film nel 1999:
«Hurricane-Il grido dell’inno-
cenza», diretto da Norman
Jewison (a sinistra nella foto).
Il ruolo di Carter fu interpre-
tato da Denzel Washington,
poi candidato al premio Oscar.
L’INCONTRO CON RUBIN CARTER, UN SIMBOLO
CONTRO IL RAZZISMO: DA UNA CONDANNA INGIUSTA LA FORZA
PER ESSERE UN ESEMPIO. «IL MONDO È UN POSTO
FANTASTICO SE OBAMA È DIVENTATO PRESIDENTE»
Pugile per 5 anni, grande peso medio
Nel 1964 si batté anche per il Mondiale
IL FILM DEL 1999
Rubin «Hurricane» Carter è nato a Paterson, New Jersey, il 6 maggio 1937
Pugile dal 1961 al 1966, peso medio, nel ’63 batté Griffith e nel ’64 disputò
Mondiale con Giardiello (foto sopra, Omega), perdendo ai punti tra le
polemiche: nel 1993 il Wbc gli ha infatti consegnato la corona. Record: 27-
Sullo schermo
fu interpretato
da Washington
UN FILM E
UNA CANZONE
INNI DI LIBERTA’
IL PERSONAGGIO BOXE E SOCIETA’
«DEVO TUTTO AL
CARCERE: SONO
UN UOMO IN PACE»
Hurricane
a cura di RCS Pubblicità
PEUGEOT 207 RALLY,
NATA PER CORRERE
Dalla fine degli anni Settanta, Peugeot Sport è onni-
presente nei rally grazie anche ai suoi prodotti. Infatti,
numerosi modelli destinati sia agli appassionati sia ai
futuri campioni si sono avvicendati sull’asfalto e sulla
terra: 104 ZS, Samba Rally, 205 GTi 1,6l, 205 Rally,
309 GTi, 106 (XSi, Rally e GTi), 206 RC Gruppo N.
Il 2009 sarà l’anno del debutto della 207 Rally nel
Peugeot Competition, il trofeo promozionale di Peu-
geot Italia.
Sviluppata nei reparti di Vélizy, la 207 Rally benefi-
cia di tutto il know-how di Peugeot Sport, incluso
quello dei suoi piloti: Stéphane Sarrazin, Bryan Bouf-
fier... Così, derivata direttamente dalla vettura di serie,
la 207 Rally riprende la motorizzazione turbo THP
(Turbo High Pressure) di 1600 cc sviluppata in colla-
borazione con BMW Group e già utilizzata sulla Spi-
der e la LW in circuito. Questo motore è abbinato a un
nuovissimo cambio a 6 marce con innesti a denti ed è
dotato di un’elettronica Magneti Marelli Sport e di ca-
vi elettrici completamente specifici. I freni, dal raf-
freddamento migliorato, sono ampiamente dimensio-
nati per garantire una lunga durata.
Infine, la 207 Rally sviluppa 180 cavalli a fronte di
un peso totale di 1120 kg ed è omologata R3, il che im-
plica la presenza di un roll-bar saldato, garanzia di si-
curezza. La 207 Rally è una delle pochissime vetture
della sua categoria ad essere progettata per affrontare
percorsi su strada e su terra, perché comporta una tra-
sformazione semplice, rapida e poco onerosa. Per pas-
sare da una versione all’altra, i principali elementi da
trasformare sono: il gruppo molle/ammortizzatori, i
freni anteriori e le protezioni.
La 207 Rally è stata sviluppata tenendo conto dei
budget. Infatti, il suo costo di utilizzo è più basso di
quello della sorella maggiore, la 206 RC Gruppo N
grazie, tra l’altro, alla sua progettazione che è stata vo-
luta robusta, per durare a lungo. Ha anche un prezzo di
acquisto interessante per un veicolo della categoria
R3T. Offre uno dei migliori rapporti prezzo-prestazio-
ni e qualità/prezzo.
Il prezzo del kit 207 Rally versione asfalto è fissato
in 20 500 € IVA esclusa. Comprende la scocca con i
roll-bar saldati, il cambio a 6 marce a innesti a denti, i
cavi elettrici e la centralina elettronica specifici, il
gruppo molle / ammortizzatori Peugeot Sport, freni
specifici, cerchi...
Il kit di trasformazione terra che comprende i grup-
pi molle/ammortizzatori, i freni, i cerchi e le protezio-
ni sarà disponibile al prezzo di 5000 € IVA esclusa.
MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2008
LA GAZZETTA DELLO SPORTR30
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  • 1. LORENZO TONDO TORONTO (Canada) d«Ho vissuto in un periodo in cui ai neri era vietato bere dalle fontane o en- trare nei ristoranti. Non ho mai votato in 72 anni. E sono felice di aver conservato il mio voto perObama.Assistereall’elezio- nediunafroamericanoallapre- sidenzadegli StatiUnitid’Ame- rica è un sogno». FilosofoParola di Rubin«Hurri- cane» Carter, il pugile che sa- rebbe forse divenuto campione del mondo se non fosse stato condannato al carcere a vita per un triplice omicidio che non aveva mai commesso. Ma quellieranoglianni incui aine- ri era vietato alloggiare negli hotel o frequentare le stesse scuole dei bianchi e non anda- va certo giù al New Jersey di al- lora che un «negro» che legge- va Rousseau e Voltaire salisse sulpodiodeipesimedi.Lo inca- strarono il 17 giugno del 1966 eperventilunghissimianniRu- bin invecchiò innocente in un carcere. Destino Lo abbiamo trovato a Toronto: ci dà appuntamentoa casa sua, in un tranquillo quar- tiere residenziale a pochi metri da High Park. Lo sguardo è quello di una volta, così come i baffi,anchesepiù radi ebrizzo- lati. Indossa un grosso cappel- lo nero da cowboy e una cami- cia rosa. Rubin è ancora eufori- co per il risultato delle elezioni americane.Parlaredel neoelet- to presidente viene quasi spon- taneo. Obama è nato nel 1961, anno in cui Carter, scontata unaprimapenadi14anni,usci- va dal penitenziario di Trenton e iniziava la sua carriera da pu- gile: Rubin crede nel destino. «Con Bush, il mondo, il nostro paese,avevaraggiunto un peri- coloso livello di distruzione. Ogni civiltà sviluppa due linee — spiega Rubin, simulando un grafico con le dita — c’è la li- nea della costruzione, quando tiriamo su scuole, ci preoccu- piamo dell’assistenza sanitaria e dell’educazione. E poi c’è la linea della distruzione, quan- do ci concentriamo sulla no- stra forza militare ed espandia- mo guerre e morte. Se la linea delladistruzionesorpassaquel- la della costruzione, beh, allo- ra si rischia distruggere tutto quello che si è costruito. Ecco, con Bush, avevamo raggiunto unlivello massimodi distruzio- ne e McCain avrebbe continua- to su quella strada». Simbolo Il salotto di casa Carter sembra un museo eretto alla lotta contro le discriminazioni razziali. Sul muro risaltano le immagini in bianco e nero del- le proteste che infiammarono i ghetti, dei pugni guantati di Tommie Smith e John Carlos a Messico ’68. Di Muhammad LA CARRIERA SPORTIVA La storia di Rubin Carter è diventata un film nel 1999: «Hurricane-Il grido dell’inno- cenza», diretto da Norman Jewison (a sinistra nella foto). Il ruolo di Carter fu interpre- tato da Denzel Washington, poi candidato al premio Oscar. 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Infatti, numerosi modelli destinati sia agli appassionati sia ai futuri campioni si sono avvicendati sull’asfalto e sulla terra: 104 ZS, Samba Rally, 205 GTi 1,6l, 205 Rally, 309 GTi, 106 (XSi, Rally e GTi), 206 RC Gruppo N. Il 2009 sarà l’anno del debutto della 207 Rally nel Peugeot Competition, il trofeo promozionale di Peu- geot Italia. Sviluppata nei reparti di Vélizy, la 207 Rally benefi- cia di tutto il know-how di Peugeot Sport, incluso quello dei suoi piloti: Stéphane Sarrazin, Bryan Bouf- fier... Così, derivata direttamente dalla vettura di serie, la 207 Rally riprende la motorizzazione turbo THP (Turbo High Pressure) di 1600 cc sviluppata in colla- borazione con BMW Group e già utilizzata sulla Spi- der e la LW in circuito. Questo motore è abbinato a un nuovissimo cambio a 6 marce con innesti a denti ed è dotato di un’elettronica Magneti Marelli Sport e di ca- vi elettrici completamente specifici. I freni, dal raf- freddamento migliorato, sono ampiamente dimensio- nati per garantire una lunga durata. Infine, la 207 Rally sviluppa 180 cavalli a fronte di un peso totale di 1120 kg ed è omologata R3, il che im- plica la presenza di un roll-bar saldato, garanzia di si- curezza. La 207 Rally è una delle pochissime vetture della sua categoria ad essere progettata per affrontare percorsi su strada e su terra, perché comporta una tra- sformazione semplice, rapida e poco onerosa. Per pas- sare da una versione all’altra, i principali elementi da trasformare sono: il gruppo molle/ammortizzatori, i freni anteriori e le protezioni. La 207 Rally è stata sviluppata tenendo conto dei budget. Infatti, il suo costo di utilizzo è più basso di quello della sorella maggiore, la 206 RC Gruppo N grazie, tra l’altro, alla sua progettazione che è stata vo- luta robusta, per durare a lungo. Ha anche un prezzo di acquisto interessante per un veicolo della categoria R3T. Offre uno dei migliori rapporti prezzo-prestazio- ni e qualità/prezzo. Il prezzo del kit 207 Rally versione asfalto è fissato in 20 500 € IVA esclusa. Comprende la scocca con i roll-bar saldati, il cambio a 6 marce a innesti a denti, i cavi elettrici e la centralina elettronica specifici, il gruppo molle / ammortizzatori Peugeot Sport, freni specifici, cerchi... Il kit di trasformazione terra che comprende i grup- pi molle/ammortizzatori, i freni, i cerchi e le protezio- ni sarà disponibile al prezzo di 5000 € IVA esclusa. MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2008 LA GAZZETTA DELLO SPORTR30 #