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Il metodo Kjeldahl è un metodo
analitico messo a punto dal
chimico danese Johan Kjeldahl
che permette di determinare il
contenuto in azoto di sostanze
organiche e inorganiche.
• Mineralizzazione (o digestione)
• Distillazione dell'ammoniaca
• Determinazione quantitativa
dell'ammoniaca prodotta
L'attrezzatura automatica immette automaticamente l'idrossido di
sodio. Si libera ammonio che viene distillato da vapor d'acqua e
trattenuto da acido borico (in sostituzione acido solforico ~0.1N a
titolo noto, in tal caso si usa fenolftaleina come indicatore).
(NH4)2SO4 + 2NaOH → Na2SO4 + 2NH3 + 2H2O
Il macchinario automatico effettua anche la titolazione dell'eccesso
di acido rimasto (non consumato dall'ammoniaca liberata) e
percepisce il viraggio grazie ad un sensore. In questo modo lo
stesso sistema è in grado di elaborare il dato analitico finale.
Esistono anche macchinari semiautomatici, dove ad esempio si
introduce l'idrossido di sodio manualmente agendo su una leva, e
si titola manualmente con buretta.
Come indicatore viene normalmente usata una miscela di 2 indicatori
rosso metile e blu di metilene quest'ultimo utilizzato come colore
interferenziale essendo un indicatore redox
g PG = ml H2SO4 x 0,1401 x 6,25
0,1401 = g di N titolati da 1 ml di acido solforico
6,25 = fattore per passare dalla massa di gruppi amminici a quella di
un amminoacido medio.
%PG sulla ss = g PG / g campione / %ss x 100
Si parla di proteine grezze (PG) per indicare che si va a mineralizzare
non solo l'azoto dei gruppi amminici delle proteine ma anche quello ad
esempio di molecole come l'urea, ammine e l'azoto ammoniacale (non
la forma nitrico), anche se questi composti rappresentano
generalmente una percentuale trascurabile.
Azoto totale Kjeldahl
L'azoto totale Kjeldahl (TKN, Total Kjeldahl Nitrogen) viene definito come la
somma dell'azoto ammoniacale e dell'azoto organico che vengono
trasformati in solfato d'ammonio nelle condizioni di mineralizzazione
adottate dal metodo. L'azoto organico Kjeldahl è dato dalla differenza tra il
valore dell'azoto totale Kjeldahl e quello dell'azoto ammoniacale
eventualmente presente nel campione.
Per determinare direttamente l'azoto organico Kjeldahl si dovrebbe
eliminare l'azoto ammoniacale prima di digerire il campione, operando però
a valori di pH non troppo elevati (9-10) perché si potrebbe liberare
ammoniaca per idrolisi alcalina delle proteine.
I composti eterociclici e i composti azotati contenenti legami N-N e N-O non
vengono mineralizzati a ioni ammonio nelle condizioni previste dal metodo.
Anche l'idrazina e l'idrossilammina non vengono trasformate
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  • 1.
  • 2. Il metodo Kjeldahl è un metodo analitico messo a punto dal chimico danese Johan Kjeldahl che permette di determinare il contenuto in azoto di sostanze organiche e inorganiche.
  • 3. • Mineralizzazione (o digestione) • Distillazione dell'ammoniaca • Determinazione quantitativa dell'ammoniaca prodotta
  • 4. L'attrezzatura automatica immette automaticamente l'idrossido di sodio. Si libera ammonio che viene distillato da vapor d'acqua e trattenuto da acido borico (in sostituzione acido solforico ~0.1N a titolo noto, in tal caso si usa fenolftaleina come indicatore). (NH4)2SO4 + 2NaOH → Na2SO4 + 2NH3 + 2H2O Il macchinario automatico effettua anche la titolazione dell'eccesso di acido rimasto (non consumato dall'ammoniaca liberata) e percepisce il viraggio grazie ad un sensore. In questo modo lo stesso sistema è in grado di elaborare il dato analitico finale. Esistono anche macchinari semiautomatici, dove ad esempio si introduce l'idrossido di sodio manualmente agendo su una leva, e si titola manualmente con buretta.
  • 5. Come indicatore viene normalmente usata una miscela di 2 indicatori rosso metile e blu di metilene quest'ultimo utilizzato come colore interferenziale essendo un indicatore redox g PG = ml H2SO4 x 0,1401 x 6,25 0,1401 = g di N titolati da 1 ml di acido solforico 6,25 = fattore per passare dalla massa di gruppi amminici a quella di un amminoacido medio. %PG sulla ss = g PG / g campione / %ss x 100 Si parla di proteine grezze (PG) per indicare che si va a mineralizzare non solo l'azoto dei gruppi amminici delle proteine ma anche quello ad esempio di molecole come l'urea, ammine e l'azoto ammoniacale (non la forma nitrico), anche se questi composti rappresentano generalmente una percentuale trascurabile.
  • 6. Azoto totale Kjeldahl L'azoto totale Kjeldahl (TKN, Total Kjeldahl Nitrogen) viene definito come la somma dell'azoto ammoniacale e dell'azoto organico che vengono trasformati in solfato d'ammonio nelle condizioni di mineralizzazione adottate dal metodo. L'azoto organico Kjeldahl è dato dalla differenza tra il valore dell'azoto totale Kjeldahl e quello dell'azoto ammoniacale eventualmente presente nel campione. Per determinare direttamente l'azoto organico Kjeldahl si dovrebbe eliminare l'azoto ammoniacale prima di digerire il campione, operando però a valori di pH non troppo elevati (9-10) perché si potrebbe liberare ammoniaca per idrolisi alcalina delle proteine. I composti eterociclici e i composti azotati contenenti legami N-N e N-O non vengono mineralizzati a ioni ammonio nelle condizioni previste dal metodo. Anche l'idrazina e l'idrossilammina non vengono trasformate quantitativamnete