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Turismo e beni culturali
LB5.096
Dott. Angelo Monteleone
Tutor
Dott.ssa Manuela Zaffaroni
LE CARCERI IN ITALIA
“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di
umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
(art. 27, Cost.)
27 Maggio 2013:
la Corte Europea dei diritti dell'uomo con
la sentenza Torreggiani ha condannato in
via definitiva lo Stato Italiano per
trattamento inumano e degradante di
sette detenuti
L’80% di reclusi avviati al lavoro non reitera il crimine, mentre
specularmente l’80% dei detenuti che non hanno avuto l’opportunità di
esercitare una mansione una volta scontata la pena tornano in carcere
Oggi l’emergenza delle carceri non sembra risolta, inoltre solo il 20% dei
detenuti ha il “privilegio” di condurre un’attività lavorativa o di studio
Con il Piano Carceri, varato ufficialmente con
decreto del 13 Gennaio 2010, lo Stato
prevede la realizzazione di ulteriori posti e
azioni mirate a rimodulare le tecniche di
esecuzione della pena
LA SOLUZIONE
Convertire i beni di archeologia industriale in istituti penitenziari dove i detenuti sono impegnati in attività
lavorative
La nascita, nei pressi dell’antica miniera di Grottacalda (EN), di una cooperativa
sociale per l’impiego di detenuti nella coltivazione di olive e zafferano
Il fascino dei complessi industriali dismessi suggerisce una valorizzazione che passa essenzialmente
attraverso una fruizione del bene
Vecchi edifici oggi giorno rappresentano un elemento integrante del affascinante paesaggio
dell’entroterra siciliano, la testimonianza del cuore pulsante dell’Industria del Mezzogiorno
L’IDEA
LE ALTERNATIVE
Molti istituti
penitenziari nazionali
Le cooperative
sociali esterne ai
penitenziari
Le case di reclusione
all’aperto di Sardegna
e Gorgona
Amministrazione e sicurezza
semplificate
Condizioni di lavoro sfavorevoli
per la polizia;
Poche opportunità di lavoro per
i condannati
Campi di sperimentazione
oramai divenuti filiere
produttive di successo
Troppo distanti dai centri
abitanti, con gravi disagi per
uomini dello Stato e familiari
dei detenuti
Specializzate in svariati
servizi e settori produttivi
Vanno in contro alle grandi
spese per la gestione di
locali o aree in cui espletare
le attività
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Terreno 1 Terreno 2
% Argilla 5,5000 22,8000
% Limo 31,3500 16,6000
% Sabbia 63,1500 60,6000
Risultati delle analisi condotte dal Dipartimento di Scienze Agronomiche, Agrochimiche e
delle Produzioni Animali Università Degli Studi di Catania – Settembre 2014
3 ha
Terreno sciolto
Coltivazione di
zafferano
16 ha
Bassa percentuale
di limo
Impianti di olivi
Utilizzo di aree decentrate e
a basso impatto urbanistico
Rimborso delle spese
giudiziarie dagli stessi
detenuti
Nuove opportunità di crescita e
sperimentazione in agricoltura
680 metri quadrati nei locali dell’ex centrale elettrica
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Valorizzazione del patrimonio
storico e architettonico
Minor consumo di suolo
Un periodo di detenzione non
solo afflittivo ma riabilitativo
sopravvitto Magazzino olio
d’oliva e
zafferano
confezionato Officina e
rimessa veicoli
agricoli
Lavorazione e
confezionamento
zafferano
Deposito
olive
frantoio
olio
olive
zafferano
stimmi
Uso in comodato dei locali e
dei terreni dell’istituto
penitenziario
Coltivazione di olive e zafferano per
la produzione di olio extravergine
d’oliva e zafferano in stimmi
LA STRATEGIA
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I anno II anno III anno IV anno V anno
Zafferano (kg/anno)
Olio (t/anno)
III anno:
Attrezzature per la molitura
Assunzione nuovi detenuti
II anno:
Aumento produzione di zafferano
Ingresso in nuovi mercati
I anno:
Avvio della produzione di zafferano
Assunzione e formazione
Dal IV anno:
Produzione di olio d’oliva
Acquisto linea d’imbottigliamento
Assunzione nuovi detenuti
GLI OBIETTIVI
MARKETING MIX
Costi per il primo anno di attività:
266.756 €
Costi negli anni successivi:
248.612* €/anno
* con probabilerisparmio di 80.000 € per l’acquisto bulbi
zafferano
ANALISI COSTI - BENEFICI
PRODUCT
Opportunità di lavoro per i detenuti e avvio di una
nuova cultivar in Sicilia, quella dello zafferano
PRICE
Olio extravergine d’oliva e zafferano in stimmi di
alta qualità offerti a prezzi concorrenziali, prodotti
con tecniche semplici e basi costi di gestione
PLACE
Prime vendite presso gli spacci alimentari della
stessa amministrazione penitenziaria, in futuro
attraverso le catene di alimentari di alta qualità
PROMOTION
Un marchio sinonimo di qualità tutta italiana,
dall’alto valore sociale, nato in un territorio ricco
di storia e di tradizioni
Ricavi per nei primi tre anni di
attività: 250.000 €/anno
Ricavi negli anni successivi:
330.000 €/anno
€
Per circa due secoli Grottacalda è stato il cuore della Sicilia,
ed oggi si potrebbe far tornare a battere questo cuore, con vigore.

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  • 1. Turismo e beni culturali LB5.096 Dott. Angelo Monteleone Tutor Dott.ssa Manuela Zaffaroni
  • 2. LE CARCERI IN ITALIA “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. (art. 27, Cost.) 27 Maggio 2013: la Corte Europea dei diritti dell'uomo con la sentenza Torreggiani ha condannato in via definitiva lo Stato Italiano per trattamento inumano e degradante di sette detenuti L’80% di reclusi avviati al lavoro non reitera il crimine, mentre specularmente l’80% dei detenuti che non hanno avuto l’opportunità di esercitare una mansione una volta scontata la pena tornano in carcere Oggi l’emergenza delle carceri non sembra risolta, inoltre solo il 20% dei detenuti ha il “privilegio” di condurre un’attività lavorativa o di studio Con il Piano Carceri, varato ufficialmente con decreto del 13 Gennaio 2010, lo Stato prevede la realizzazione di ulteriori posti e azioni mirate a rimodulare le tecniche di esecuzione della pena
  • 3. LA SOLUZIONE Convertire i beni di archeologia industriale in istituti penitenziari dove i detenuti sono impegnati in attività lavorative La nascita, nei pressi dell’antica miniera di Grottacalda (EN), di una cooperativa sociale per l’impiego di detenuti nella coltivazione di olive e zafferano Il fascino dei complessi industriali dismessi suggerisce una valorizzazione che passa essenzialmente attraverso una fruizione del bene Vecchi edifici oggi giorno rappresentano un elemento integrante del affascinante paesaggio dell’entroterra siciliano, la testimonianza del cuore pulsante dell’Industria del Mezzogiorno L’IDEA
  • 4. LE ALTERNATIVE Molti istituti penitenziari nazionali Le cooperative sociali esterne ai penitenziari Le case di reclusione all’aperto di Sardegna e Gorgona Amministrazione e sicurezza semplificate Condizioni di lavoro sfavorevoli per la polizia; Poche opportunità di lavoro per i condannati Campi di sperimentazione oramai divenuti filiere produttive di successo Troppo distanti dai centri abitanti, con gravi disagi per uomini dello Stato e familiari dei detenuti Specializzate in svariati servizi e settori produttivi Vanno in contro alle grandi spese per la gestione di locali o aree in cui espletare le attività
  • 5. I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Terreno 1 Terreno 2 % Argilla 5,5000 22,8000 % Limo 31,3500 16,6000 % Sabbia 63,1500 60,6000 Risultati delle analisi condotte dal Dipartimento di Scienze Agronomiche, Agrochimiche e delle Produzioni Animali Università Degli Studi di Catania – Settembre 2014 3 ha Terreno sciolto Coltivazione di zafferano 16 ha Bassa percentuale di limo Impianti di olivi Utilizzo di aree decentrate e a basso impatto urbanistico Rimborso delle spese giudiziarie dagli stessi detenuti Nuove opportunità di crescita e sperimentazione in agricoltura
  • 6. 680 metri quadrati nei locali dell’ex centrale elettrica I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Valorizzazione del patrimonio storico e architettonico Minor consumo di suolo Un periodo di detenzione non solo afflittivo ma riabilitativo sopravvitto Magazzino olio d’oliva e zafferano confezionato Officina e rimessa veicoli agricoli Lavorazione e confezionamento zafferano Deposito olive frantoio olio olive zafferano stimmi
  • 7. Uso in comodato dei locali e dei terreni dell’istituto penitenziario Coltivazione di olive e zafferano per la produzione di olio extravergine d’oliva e zafferano in stimmi LA STRATEGIA 33 18 50 72 303027 24 00 I anno II anno III anno IV anno V anno Zafferano (kg/anno) Olio (t/anno) III anno: Attrezzature per la molitura Assunzione nuovi detenuti II anno: Aumento produzione di zafferano Ingresso in nuovi mercati I anno: Avvio della produzione di zafferano Assunzione e formazione Dal IV anno: Produzione di olio d’oliva Acquisto linea d’imbottigliamento Assunzione nuovi detenuti GLI OBIETTIVI
  • 8. MARKETING MIX Costi per il primo anno di attività: 266.756 € Costi negli anni successivi: 248.612* €/anno * con probabilerisparmio di 80.000 € per l’acquisto bulbi zafferano ANALISI COSTI - BENEFICI PRODUCT Opportunità di lavoro per i detenuti e avvio di una nuova cultivar in Sicilia, quella dello zafferano PRICE Olio extravergine d’oliva e zafferano in stimmi di alta qualità offerti a prezzi concorrenziali, prodotti con tecniche semplici e basi costi di gestione PLACE Prime vendite presso gli spacci alimentari della stessa amministrazione penitenziaria, in futuro attraverso le catene di alimentari di alta qualità PROMOTION Un marchio sinonimo di qualità tutta italiana, dall’alto valore sociale, nato in un territorio ricco di storia e di tradizioni Ricavi per nei primi tre anni di attività: 250.000 €/anno Ricavi negli anni successivi: 330.000 €/anno €
  • 9. Per circa due secoli Grottacalda è stato il cuore della Sicilia, ed oggi si potrebbe far tornare a battere questo cuore, con vigore.