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Hic mors gaudet succurrere vitae
ANATOMIC
PATHOLOGY:
Introduction &
Techniques
Giulia Ottaviani, MD, PhD
Department of Biomedical, Surgical and Dental Sciences
10-Oct-18
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Basi metodologiche utilizzate nella diagnostica
anatomo-patologica
– Definizione di anatomia patologica
– Attività principali dell’anatomo-patologo: autopsia, esame
macroscopico, esame istologico, esame citologico, esami
istochimici, esami immunoistochimici, esami molecolari;
– Modalità di invio del materiale da destinare all’esame
anatomo-patologico;
– Trattamento del materiale ai fini della diagnosi istologica:
fissazione e processazione dei campioni; allestimento e
colorazione dei preparati istologici
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– Tecniche di immunoistochimica in anatomia patologica
– Tecniche di biologia molecolare in anatomia patologica
– Citologia diagnostica: metodi di raccolta e trattamento del
materiale citologico; cenni di citopatologia
– Microscopio ottico e osservazione dei preparati istologici
– Microscopio elettronico a trasmissione e a scansione
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Principi di diagnostica anatomo-patologica
- I disturbi della proliferazione e differenziazione cellulare
(ipertrofia, iperplasia, metaplasia, neoplasia)
- Classificazione delle neoplasie (istotipo, grado e stadio TNM)
- Anatomia patologica del cavo orale (pre-cancerosi, neoplasie
benigne, neoplasie maligne, tumori odontogeni)
- Anatomia patologica delle ghiandole salivari
- Cenni di anatomia patologica dell’apparato digerente,
respiratorio, cardiovascolare, genitourinario
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DEFINITION
L’Anatomia Patologica è una branca
specialistica della medicina che ha la
finalità di inquadrare le malattie mediante
esame macroscopico dell’organismo
umano e dei suoi organi
esame microscopico dei tessuti e
delle cellule
What is ANATOMIC PATHOLOGY?
Elaborated from: PubMed US National Library of Medicine: http://www.nlm.nih.gov/
Outline
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DEFINITION Derived from the Greek
Anatomy
“Ana”= up
“tomos”= to cut
Study of the structure of organisms including their
systems, organs, tissues, and cells.
Pathology
“Pathos” = suffering or disease
“logos” = study
Study of diseases;
Study of the structural and
functional disease.
ANATOMIC PATHOLOGY
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PURPOSES
L’Anatomia Patologica fornisce un
apporto fondamentale per
diagnosi,
prognosi e
terapia delle malattie
Why do we need ANATOMIC PATHOLOGY?
Elaborated from: PubMed US National Library of Medicine: http://www.nlm.nih.gov/
Outline
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“Come un albero vive grazie alle sue radici
nascoste, così un ospedale non potrebbe
esistere senza la figura
dell’anatomo-patologo, spesso invisibile ai
pazienti”
SOCIETA’ ITALIANA DI ANATOMIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSI (SIAPEC)
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WHERE?
Provenienza del materiale che arriva nel
laboratorio di anatomia patologica
▪ SALA AUTOPTICA
prelievi organi
▪ SALA OPERATORIA
biopsie chirurgiche, endoscopiche, agobiopsie,
pezzi operatori
▪ AMBULATORI
prelievi citologici
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◼ Epidemiology
◼ Etiology - Causes
◼ Pathogenesis - Evolution
◼ Morphology - Structural Changes
◼ Clinical Significance – Functional Changes
◼ Management
◼ Prevention
Anatomic Pathology: Aspects
Important!
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Branches of Anatomic Pathology
◼ Histopathology
◼ Cytopathology
◼ Forensic Pathology
◼ Cardiopathology
◼ Immunohistochemistry
◼ Immunopathogy
◼ Chemical Pathology
◼ Genetics
◼ Toxicology
◼ Microbiology
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Principali attività
dell’anatomopatologo
▪ ESAME AUTOPTICO (riscontro diagnostico)
▪ ESAME CITOLOGICO (diagnostico o preventivo)
▪ ESAME ISTOLOGICO di biopsie (chirurgiche, endoscopiche,
agobiopsie) o campioni di organi
▪ ESAME INTRAOPERATORIO (estemporaneo, al congelatore)
▪ ESAMI DI BIOLOGIA MOLECOLARE (DNA, RNA..)
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Techniques in Anatomic Pathology
◼ Gross Pathology:
– Gross Autopsy; Gross specimen
examination and sampling
◼ Histopathology:
– Light Microscopy, Autopsy
◼ Histochemistry, Biochemical
◼ Immunohistochemistry
◼ Cytopathology
◼ Electron Microscopy
◼ Molecular Pathology
◼ Cell Cultures
◼ Medical Microbiology
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La prima dissezione di
cui abbiamo notizia fu
eseguita nell'antica
Grecia nel V secolo
a.C.
da Alcmeone di Crotone
ANCIENT GREEK PERIOD (500 BC)
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ANCIENT GREEK PERIOD (300 BC)
HEROPHILOS (about 325 BC)
▪ Great teacher of anatomy in
Alexandria
▪ performed -vivi-sections
(dissections of living humans)
-dissections of human cadavers
▪ regarded brain as seat of
intelligence
▪ described cerebrum, cerebellum ,
fourth ventricle
▪ first to identify nerves as sensory
or motor.
▪ He is credited with the discovery
of ovum
Cont…
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RENAISSANCE PERIOD
LEONARDO DA VINCI (1452 – 1519)
▪ great Italian genius
▪ Painter, sculptor, architect, musician,
anatomist engineer
▪ observed dissections on cadavers
▪ Anatomical sketches (500 diagrams)
published in 1898.
▪ Originator of cross sectional anatomy
▪ First to describe moderator band of
Right ventricle.
Autoritratto, ~ 1510-15,
Sanguigna, Torino, Biblioteca Reale
“Paura d’abitare nelle tempi notturni
in compagnia di tali morti squartati
e scorticati e spaventevoli a vedere”
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Giovan Battista Morgagni (1682-1771)
Professore di anatomia all‘Università di Padova è
stato il primo ad eseguire autopsie di routine come
mezzo diagnostico.
Morgagni eseguiva dissezioni su tutti i cadaveri dei
ricoverati deceduti nell‘Ospedale di Padova in
quanto si era reso conto che a sintomi e malattie
corrispondevano precisi segni anatomici sul corpo.
nasce con Morgagni l’Anatomia Patologica
18th CENTURY
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20th CENTURY
CARDIAC CONDUCTION SYSTEM
IMAGING ANATOMY
- X-ray
- Ultrasound
- CT Scan
- MRI
- PET
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21st CENTURY
▪ VIRTUAL AUTOPSY
▪ MOLECULAR AUTOPSY
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AUTOPSIA
DEFINIZIONE
dal greco αὐτοψία
(αὐτός «stesso» e ὄψις «vista»)
«vedere con i propri occhi»
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ESAME AUTOPTICO
indagine post-mortem
(eseguita sul cadavere)
al fine di chiarire la causa di morte
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Le autopsie sono una fonte importante
di informazioni mediche
Molte malattie sono state scoperte
grazie agli esami autoptici
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Autopsia
L'autopsia o “esame post-mortem” è
un esame medico dettagliato del corpo
e dei relativi organi della persona dopo
la morte per stabilirne le cause, le
modalità ed eventualmente i mezzi che
l'hanno prodotta
Cont…
10/10/2018 17:48
Può essere richiesta
◼ dal medico curante che non abbia chiara
la causa della morte
◼ dalla Direzione Sanitaria (se l'exitus è
avvenuto in struttura sanitaria: ospedale, casa di
cura, ecc.)
◼ dalla Procura della Repubblica
◼ dai familiari che si rivolgono ad una di queste
strutture
AUTOPSY
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Si distinguono
◼ Autopsia a scopo di riscontro diagnostico
effettuata nei reparti di anatomia patologica
◼ Autopsia giudiziaria
effettuata nei reparti di medicina legale
AUTOPSY
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MORTE NATURALE MORTE VIOLENTA
anatomo-patologico
omicidio, suicidio, accidente
medico-legale
AUTOPSIA
AUTOPSY
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I. Autopsia a scopo di riscontro
diagnostico
ricerca le cause di morte
(per controllo diagnostico o per chiarire quesiti clinici)
---------------
si eseguono prelievi di frammenti di organi o di liquidi
biologici (sangue, urina, bile)
Su questi prelievi si effettuano esami citologici e istologici
AUTOPSY
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I. Autopsia a scopo di riscontro
diagnostico
IMPORTANTE
Se durante l’autopsia sorge il sospetto che la morte
dipenda da un reato, il medico settore deve
sospendere le operazioni e darne
immediatamente notizia all’autorità giudiziaria
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II. Autopsia giudiziaria (medico-legale)
Ricerca principalmente:
◼ Cause di morte – stabilisce se determinate
lesioni sono risultato di un crimine, infortunio sul
lavoro, suicidio, ecc.
◼ Epoca della morte – desumibile dai
fenomeni post-mortali cadaverici
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Fenomeni post-mortali cadaverici
per stabilire l’epoca della morte
1. Immediati (abiotici): dovuti a
cessazione delle funzioni vitali (attività
nervosa, respiratoria e circolatoria)
2. Consecutivi (trasformativi): dovuti
a modificazioni che avvengono nel
cadavere
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1. Fenomeni cadaverici
immediati (abiotici)
◼Raffreddamento (la T corporea si
abbassa di 0.5°C nelle prime 3-4 ore; di 1°C
all’ora nelle successive 6 ore; di 0.5°C all’ora
nelle successive 12 ore → T ambientale)
◼Disidratazione (per evaporazione di
acqua dai tessuti)
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Il raffreddamento del cadavere non segue le
leggi fisiche di Newton
(degradazione termica di un corpo è proporzionale
alla differenza tra T del corpo e T ambiente)
ma dipende da vari fattori (condizioni somatico-
ambientali):
◼ durata processi metabolici
◼ dimensione corporea
◼ stato nutrizione
◼ clima (caldo secco, umido, ecc.)
◼ presenza di indumenti e loro natura
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Fenomeni post-mortali
cadaverici
1. Immediati (abiotici): dovuti a
cessazione delle funzioni vitali
(attività nervosa, respiratoria e
circolatoria)
2. Consecutivi (trasformativi): dovuti
a modificazioni che avvengono nel
cadavere
10/10/2018 17:48
2. Fenomeni cadaverici
consecutivi (trasformativi)
◼ Ipostasi: il sangue per gravità si sposta nelle
parti declivi del cadavere formando macchie
rosse sulla cute: livor mortis
◼ Rigidità: dovuta a rigidità muscolare: rigor
mortis
◼ Putrefazione: decomposizione dei tessuti ad
opera dei germi anaerobi; inizia quando tutto
l’ossigeno è consumato
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Nomogramma di Henssge
(per valutare l’epoca della morte)
Calcola direttamente
l’epoca della morte in
base al punto di
incontro tra due rette
(una relativa alla
T ambientale- vicina al
cadavere
e una alla T rettale)
e al peso corporeo
C. Henßge, B. Madea. Estimation of the time since death in the early post-mortem
period. Forensic Science International 2004; 144: 167–175
ORA DELLA MORTE
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In Italia l'autopsia non può essere
effettuata prima delle 24 ore
dopo la morte, in base
all'articolo 8 del regolamento di
Polizia Mortuaria
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Livelli di autopsia
▪ Completa: sono esaminate tutte le
cavità del corpo (testa compresa)
▪ Limitata: solitamente esclude la testa
▪ Selettiva: sono esaminati soltanto
organi specifici
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Tavolo anatomico e dispositivi di protezione
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Strumenti per riscontro diagnostico
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Apertura cavità toracica
Apertura della cavità e addominale
Estrazione dell’encefalo
◼ TAGLIO E
SCOLLAMENTO
◼ ESAME DEGLI
ORGANI
◼ ESAME DEI TESSUTI
Riscontro diagnostico
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Estrazione cuore e polmoni
Riscontro diagnostico
10/10/2018 17:48
Estrazione fegato e milza
Riscontro diagnostico
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Ricomposizione della Salma
Riscontro diagnostico
◼ Alla fine del riscontro diagnostico il cadavere viene
ricomposto con estrema cura cucendo i tagli
effettuati
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L’autopsia va eseguita sempre
nel rispetto della salma
evitando mutilazioni e dissezioni non
necessarie al raggiungimento
dell’accertamento della causa di morte
(DPR 10 sett. 1990, Art. 37, comma 3)
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VERBALE DI AUTOPSIA
▪ Generalità del cadavere
▪ Data, ora, luogo ove è eseguita l’autopsia
▪ Caratteristiche somatiche generali
▪ Descrizione dei reperti osservati durante la sezione del
cadavere
▪ Elenco prelievi effettuati
▪ Eventuali fotografie
▪ Nominativo medico settore
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AUTOPSIA VIRTUALE (Virtopsy)
Tecniche di immagine:
◼ radiologia tradizionale
◼ TAC
◼ RM
◼ angiografia
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la TC e la RM si apprestano nei prossimi anni a
sostituire integralmente le tecniche di indagine
invasive in campo necroscopico.
• I principali vantaggi sono:
1. L’esame è di tipo non distruttivo
2. Si può ripetere l’esame più volte
3. Si possono “stressare” le dosi sulla salma, in quanto
non ci sono limiti di esposizione
AUTOPSIA VIRTUALE
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L’autopsia virtuale si pone come obiettivi:
-evitare, quando possibile, la dissezione dei cadaveri
- limitare l’invasività
-ricavare un maggior numero di dettagli in poco tempo
- ridurre il rischio di contaminazione del personale sanitario
La diagnostica per
immagini
sta sostituendo l’autopsia
tradizionale
AUTOPSIA VIRTUALE
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VIRTOPSY (TAC) in radiologia forense
ricostruzione 3D ossa
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VIRTOPSY
angiografia
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L’integrazione per sovrapposizione al computer di tutte le
immagini ottenute attraverso le diverse tecniche utilizzate
(fusion imaging), consente poi di ricostruire un modello
virtuale del cadavere, in tutti i suoi particolari, capace di
rappresentare la sintesi di tutte le informazioni raccolte.
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UN CASO PARTICOLARE: LA RISONANZA
MAGNETICA NELLO STUDIO E NELLA DATAZIONE
DELLE MUMMIE
Mummie di celebri faraoni, giunte fino noi grazie
all’imbalsamazione, sono tuttora oggetto di
studio tramite l’utilizzo delle moderne tecniche
diagnostiche TAC e RM per effettuare le
ricostruzioni della morfologia dei corpi
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La mummia Ötzi rinvenuta nei ghiacciai delle Alpi
• La TAC la RM hanno consentito di
“datare” l’epoca in cui era vissuto Ötzi (età del
rame: tra il 3300 e il 3100 a.C.) e di appurare che
era stato ucciso con una freccia penetrata nella
zona sotto scapolare fino a raggiungere il polmone
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MODALITA’ DI PRELIEVO E
INVIO DI MATERIALE
BIOLOGICO
AL LABORATORIO DI
ANATOMIA PATOLOGICA
Outline
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MODULO DI RICHIESTA
I CAMPIONI DI MATERIALE DA ESAMINARE
ARRIVANO NEL REPARTO DI ANATOMIA
PATOLOGICA SEMPRE ACCOMPAGNATI DAL
MODULO DI RICHIESTA
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IL MODULO DI RICHIESTA DEVE ESSERE SEMPRE
COMPILATO IN MODO CHIARO (stampatello) E
COMPLETO INDICANDO:
1) Identificazione paziente
2) Identificazione mittente
3) Identificazione campione
4) Dati clinici
5) Quesiti per il patologo
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AZIENDA OSPEDALIERA/Ambulatorio ……………….
RICHIESTA DI ESAME ANATOMO-PATOLOGICO
□ ISTOLOGICO □ CITOLOGICO
◼ Cognome ……………………………Nome …………………………………
◼ Data di nascita…………………….Eta’…………………………………….
NOTIZIE RELATIVE AL MATERIALE INVIATO:
□ Biopsia □ Pezzo chirurgico □ Aspirato □ Altro:…………….
◼ Sede dell'intervento ……………………………………..
◼ materiale prelevato ………………………………………………..
NOTIZIE ANAMNESTICHE………………………………….…………………
SOSPETTO DIAGNOSTICO……………………………………………………
MEDICO RICHIEDENTE…………………………………………..DATA ………………………………
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CONSERVAZIONE E INVIO DEL MATERIALE
◼ Il materiale da esaminare va
introdotto in contenitori di plastica
monouso di dimensioni idonee in
relazione alle dimensioni dei
campioni stessi
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CONSERVAZIONE E INVIO DEL MATERIALE
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INVIO DI MATERIALE “A FRESCO”
Il materiale può essere mantenuto nel
contenitore senza nessun liquido fissativo
se la consegna in laboratorio viene
effettuata:
◼ immediatamente per le biopsie
◼ entro 1 ora per i pezzi operatori (devono essere
avvolti in garza imbevuta di soluzione fisiologica)
L’invio “a fresco” è impiegato sempre per i tessuti da
sottoporre ad esame intraoperatorio
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INVIO DI MATERIALE IN FISSATIVO
◼ Se il materiale non è inviato in tempi
brevi è obbligatorio aggiungere nei
contenitori, come liquido fissativo,
formalina al 10% tamponata (pH 7)
◼ Il fissativo va aggiunto in quantità
pari almeno a 10 volte il volume del
campione
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IMPORTANTE
◼ Sui contenitori va indicato (con apposita etichetta o
con pennarello indelebile) il nome del paziente e i
dati necessari per l’identificazione del caso
◼ In caso di invio di più pezzi dello stesso paziente,
segnare su ogni singolo contenitore il tipo e la sede
di ogni prelievo
--------------------------------------------------------------
◼ N.B. Sul contenitore deve essere
evidenziata l’eventualità del rischio
biologico in caso di materiale
proveniente da paziente con rilevante
patologia infettiva
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MODELLO ORGANIZZATIVO DI UN
SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA
I campioni che pervengono in A.P. con il
relativo modulo vengono
immediatamente accettati con il
sistema informatico e viene loro
assegnato un
numero di identificazione
che li seguirà il tutto il percorso
lavorativo fino al reperto
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REPERTO DI ANATOMIA PATOLOGICA
Il Reperto, redatto dall’anatomo
patologo, comprende una descrizione
dell’esame macroscopico e
dell’esame microscopico di un dato
materiale da esaminare e si conclude
con la
Diagnosi
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Esame istologico n……………………………………………………Data…………………..
Paziente …………………………
Data nascita………………….
Inviato da………………………..
Materiale inviato: parotide
Descrizione macroscopica:
Parotide di cm 5,5 x3 x1,3 che presenta ad una estremità in sede sottocapsulare
neoformazione biancastra duro-elastica di cm. 0.9. Il restante parenchima non presenta
alterazioni di rilievo.
Descrizione microscopica:
Variabilità della componente cellulare con cellule epiteliali e mioepiteliali in varie configurazioni.
Presenza di capsula fibrosa.
Diagnosi istologica:
Adenoma pleomorfo della parotide; margini indenni
Il Medico anatomo-patologo
------------------------------------------
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La diagnosi si basa sull’osservazione al microscopio
di tessuti o cellule posti su vetrini (portaoggetto)
E’ importante conoscere i procedimenti
utilizzati in anatomia patologica per
ottenere i vetrini da esaminare
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HISTOPATHOLOGY
Outline
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Preparazione di materiale per
esame istologico
Problema
◼ i tessuti biologici sono per lo più molli
◼ Per poter ottenere sottili sezioni
istologiche, il tessuto deve essere
indurito prima del taglio tramite:
- FISSAZIONE
- INCLUSIONE in paraffina
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Outline
1. Collection
2. Fixation
3. Grossing
4. Processing
5. Embedding
6. Sectioning
7. Staining
8. Mounting
HISTOTECHNOLOGY
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Collection of Surgical Specimen
◼ Clinical Details
◼ Adequate specimen
◼ Proper Fixative
◼ 1:10 proportion
◼ 10% buffered
Formalin
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FISSAZIONE
Trattamento dei prelievi con sostanze
chimiche per evitare che i tessuti vadano
incontro a processi degenerativi:
◼ autolisi = dovuta a enzimi liberati dai lisosomi che
distruggono le cellule
◼ putrefazione o eterolisi = azione di microrganismi
che invadono il materiale biologico
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FISSAZIONE
I fissativi sono composti chimici che
“fissano” le molecole presenti nelle cellule
e nei tessuti nella posizione in cui si
trovano in vivo
Viene così preservata l’identità strutturale
del tessuto
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TIPI DI FISSATIVI
Coagulanti
◼ Alcol etilico
◼ Alcol metilico
◼ Acetone
Non coagulanti
◼ Aldeide formica- in soluzione (formalina)
◼ Acido acetico
Miscele fissative
◼ Formalina neutra tamponata
◼ Liquido di Bouin (formalina + acido picrico + acido acetico)
◼ Liquido di Carnoy (etanolo + cloroformio + acido acetico)
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FORMALINA NEUTRA
TAMPONATA (10%- pH 7.2-7.4)
Composizione
Formaldeide 100 ml
Acqua distillata 900 ml
Fosfato di sodio dibasico 6.5gr
Fosfato di sodio monobasico 4 gr
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PARAMETRI DA CONTROLLARE
NELLA FISSAZIONE
◼ Spessore (<0.5 cm)
◼ Temperatura (ambiente o,
possibilmente, +4°C)
◼ pH
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TAKING SAMPLES
Edge of lesions.
◼ Wall of cysts.
◼ Include normal
areas.
◼ Avoid necrotic area.
◼ Whole specimen if
small.
◼ Direction, mark
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Inking the Margins*
◼ To mark surgical
margin.
◼ Spread of lesion
◼ Malignancy
◼ Adequacy of removal
◼ Different colors to
identify margins
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Sampling Technique
Ottaviani G. Crib death. 2nd Ed. Springer
Germany 2014 ©
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Cassette per inclusioni
istologiche in paraffina
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Fixation
◼ Specimen bits are
placed in porous
cassettes
◼ Not more than 5mm
thick
◼ In 10% formalin
◼ 1 mm/hour fixation
◼ ~ 6 hour
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◼ Preservative
◼ Provides stability
◼ Protects from infection
◼ Prevents autolysis
◼ Permits sectioning and staining
Fixation:
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◼ After fixation is
Replacing aqueous
formalin with
alcohol in gradual
sequence (70, 95,
100%) to make
way for paraffin.
TISSUE PROCESSING
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PRIMA DELL’INCLUSIONE:
PROCESSAZIONE
a) DISIDRATAZIONE
b) CHIARIFICAZIONE
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prima dell’inclusione:
a) DISIDRATAZIONE
Trattamento con alcol etilico a concentrazioni
crescenti (da 70-80% a 100%) per eliminare
l’acqua dai tessuti
scopi:
1) indurimento del tessuto
2) per facilitare l’inclusione in paraffina (la
paraffina non è solubile in acqua)
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Prima = Passaggi prima dell’inclusione,
per ottenere
DISIDRATAZIONE – CHIARIFICAZIONE:
◼ Etanolo 80
◼ Etanolo 90
◼ Etanolo 100
◼ Xilolo
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prima dell’inclusione:
b) CHIARIFICAZIONE
In sostanze quali benzolo o xilolo:
◼ rimuovono l’alcol (rendendo il pezzo
trasparente)
◼ sono solubili in paraffina e quindi ne
permettono l’infiltrazione
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disidratazione
Etanolo 80 2-3 ore
Etanolo 90 2-3 ore
Etanolo assoluto I 1-5 ore
Etanolo assoluto II 1-5 ore
chiarificazione
Xilolo I alcuni minuti
Xilolo II alcuni minuti
(→trasparenza)
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MACCHINE AUTOMATICHE PER LA FISSAZIONE,
DISIDRATAZIONE E CHIARIFICAZIONE DEI
CAMPIONI DI TESSUTO
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EMBEDDING
◼ Paraffin block with embedded
tissue
◼ consistency to cut
◼ Paraffin blocks taken for
sectioning
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INCLUSIONE IN PARAFFINA
1. INCUBAZIONE A CALDO 50-60°C
2. SOLIDIFICAZIONE A T AMBIENTE
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TESSUTO INCLUSO IN PARAFFINA
PRONTO PER IL TAGLIO AL MICROTOMO
10/10/2018 17:48
BLOCCHETTO IN PARAFFINA
10/10/2018 17:48
Problema
◼ la luce del microscopio può attraversare
solo materiale di spessore molto ridotto
• per questo motivo il tessuto incluso in
paraffina deve essere sezionato mediante
speciali apparecchi, detti microtomi
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SECTIONING
◼ Microtome
◼ 3-10 microns
◼ Ribbon of sections
◼ taken on hot water
bath
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TAGLIO AL MICROTOMO
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Blocchetto paraffina
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microtomi
elettronici
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Picking up sections
◼ Floating
sections onto
slides
◼ Common
“float” artefact
G.O., Università degli Studi di Milano
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Bagnomaria
◼ le sezioni (4-8 µm) sono poste in
acqua calda con un pennello per
ammorbidire la paraffina, poi raccolte
sui vetrini portaoggetti
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Microscope slide preparation:
◼ Taking the section
onto slide
◼ Flat, no air bubbles,
no stretch or breaks.
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Problema
◼ Le sezioni istologiche così ottenute sono
normalmente quasi incolori e prive di
contrasto
• prima dell’osservazione al microscopio, le
sezioni devono essere colorate
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PRIMA DELLA COLORAZIONE
◼ DEPARAFFINAZIONE con xilolo per
rimuovere la paraffina
◼ REIDRATAZIONE con scala discendente
degli alcoli (etanolo da 100% a 70%) per
creare affinità con le sostanze coloranti
(acquose)
10/10/2018 17:48
Adesso = Passaggi prima della
colorazione, per ottenere
DEPARAFFINAZIONE – REIDRATAZIONE
◼ Tabella scala discendente x idratazione
• Xilolo
• Etanolo 100
• Etanolo 90
• Etanolo 80
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• Is the process of coloring cells, cellular
constituent & tissue fibers to facilitate optical
differentiation by microscopic examination.
• Is the union between a colored dye & a tissue
substrate which resists simple washing.
.
STAINING
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COLORAZIONE
per permettere lo studio al microscopio dei
tessuti che in genere sono incolori
◼ coloranti basici- si legano alle molecole
con pH inferiore a 7 (acide), come il DNA
◼ coloranti acidi- si legano alle molecole con
pH superiore a 7 (basiche), come gran parte
delle proteine citoplasmatiche
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 Most commonly used staining methods are –
 Hematoxylin and Eosin staining in Histopathology
 Gram’s Stain and Ziehl-Neelson staining in Microbiology.
 Romanowsky staining in Hematology.
 Papanicoloau staining in Cytology
COMMON STAINING METHODS
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EMATOSSILINA - EOSINA
1) Ematossilina (colorante basico) si lega
a strutture acide:
colora in viola i nuclei (DNA) e i nucleoli (RNA
ribosomiale)
2) Eosina: (colorante acido) si lega a
strutture basiche:
colora in rosa il citoplasma delle cellule e le
fibre collagene (contengono in prevalenza
proteine basiche)
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Colorazione ematossilina/eosina
• Se una porzione di tessuto o di
una cellula si colora di blu/viola,
viene detta basofila ed è
colorata dall'ematossilina
• Nuclei e ribosomi generalmente
sono basofili
• Se una porzione si colora in
rosso /arancio /rosa, viene
detta acidofila o eosinofila
(è colorata dall'eosina)
◼ le proteine del citoplasma sono acidofile
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◼ Ematossilina 10 min
◼ H20 di fonte 10
◼ Eosina 2-4 min
◼ Lavaggio H20 distillata
EMATOSSILINA - EOSINA
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Colorazione vetrini
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Automated Staining
◼ Routine stain H&E
◼ Hematoxylin (basic)
◼ Eosin (acidic)
◼ Nucleus is acidic and
cytoplasm is relatively
basic
◼ Special stains
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NORMAL SALIVARY GLAND
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Le T. First Aid USMLE Step 1, 2010 McGrawHill ©
++ - -
BACTERIAL CELL WALLS
GRAM STAIN DIFFERENTIAL STAINS
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GRAM STAIN
DIFFERENTIAL STAINS
Tortora GJ, et al. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, Pearson, 2016: p. 65 ©
1ARY STAIN
Crystal violet
MORDANT
IODINE
DECOLORANT
ALCOHOL
2ARY STAIN
SAFRANIN
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GRAM STAIN
Classifies bacteria into
gram-positive or gram-negative
–Gram-positive bacteria have thick
peptidoglycan cell walls:
color purple/blue
–Gram-negative bacteria have thin
peptidoglycan cell walls and a layer of
lipopolysaccharides: color red/pink
DIFFERENTIAL STAINS
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COVERSLIPPING
◼ Clearing - xylene
◼ Thin glass coverslips
to protect the section
◼ Using mounting
media (Eg. DPX,
Resins, Canada
balsam etc.)
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Montaggio dei vetrini
(dopo la colorazione)
con un vetrino
coprioggetto
interponendo una
goccia di resina
naturale (balsamo
del Canada) o
sintetica (Eukitt)
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MOUNTING THE SLIDE
(A) Apply a single drop
of mounting
medium upon
tissue section.
(B) Hold coverslip at
45º allowing the
drop to spread
along the edge of
the slip.
(C) Let go of slip and
allow medium to
spread slowly.
10/10/2018 17:48
10/10/2018 17:48
G.O., Università degli Studi di Milano
10/10/2018 17:48
Reporting
◼ Additional sections
◼ Deeper / Thinner
sect.
◼ Special Stains/tech.
◼ Reference..
◼ Discussions with Clin.
◼ Diagnosis
◼ Report Typing
◼ Despatch.
◼ (>3-5 days)
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Alcune varianti della metodica
istopatologica
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INTRAOPERATIVE FROZEN SECTIONS
Esame istologico intraoperatorio
(estemporaneo - al congelatore)
su materiale prelevato durante un intervento chirurgico
al fine di chiarire una diagnosi o qualora siano emersi
durante l’intervento nuovi quesiti diagnostici
La diagnosi intraoperatoria può modificare l’intervento
Outline
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ESAME INTRAOPERATORIO
o “estemporaneo” o “al congelatore”
Eseguito in corso di intervento chirurgico
◼ Il materiale deve pervenire FRESCO in Anatomia
Patologica, eventualmente avvolto in garze
inumidite con soluzione fisiologica
◼ qui viene congelato e tagliato al criostato
◼ Le sezioni sono colorate rapidamente con
ematossilina/eosina e osservate al microscopio
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Preparazione di materiale istologico
◼ Per poter ottenere sottili sezioni
istologiche, il tessuto deve essere
indurito prima del taglio tramite:
1) FISSAZIONE
2) INCLUSIONE
oppure
CONGELAMENTO
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CONGELAMENTO
◼ IN AZOTO LIQUIDO (provoca congelamento
“istantaneo”- in pochi secondi -fino a -150°C del
materiale biologico senza produrre danni strutturali)
◼ Il materiale può essere immediatamente tagliato
con l’apposito microtomo: il CRIOSTATO che
consente di tagliare sezioni di 4-5 micron a basse
temperature (da -10°C a -25°C)
ESAME INTRAOPERATORIO
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criostato
ESAME INTRAOPERATORIO
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Frozen Sections:
◼ Freezing acts as
embedding agent by
forming minute ice
crystals within cells.
◼ More rapid (5min),
◼ Liquid nitrogen.
Freezing Microtome
ESAME INTRAOPERATORIO
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TAPPE
1. ACCETTAZIONE
2. DESCRIZIONE MACROSCOPICA
3. CAMPIONAMENTO
4. CONGELAMENTO
5. SEZIONE AL CRIOSTATO
6. COLORAZIONE, MONTAGGIO
7. DIAGNOSI E REFERTAZIONE
ESAME INTRAOPERATORIO
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ANATOMO-PATHOLOGICAL
PRINCIPLES
Outline131
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HYPERTROPHY
▪  workload requirement of an organ part
▪ Causes  cell size & cell function
▪  protein in cellular components with
▪ ↔ cellular fluid
▪ Results in an increase in tissue mass
▪ Seen in cardiac, skeletal, and muscle tissue
▪ These cells are not capable of mitosis (so, no 
number or hyperplasia)
▪ May be a normal physiologic response
▪ as seen in an increase in muscle size with exercise
( size of cells)
132
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HYPERTROPHY
– May be a pathological response as in myocardial
hypertrophy from HTN or valve disease
◼ Example: Left ventricular hypertrophy (LVH) –
– A PATHOLOGICAL HYPERTROPHY resulting in  size of heart d/t 
workload caused by HTN.
– There is an increase in size but function is compromised
– However, there is a LIMIT to the amount the tissue can enlarge
• Left Ventricular Hypertrophy
LVH) – seen with poorly
controlled HTN
• Myocardial cells enlarge
d/t  workload of pumping
Cont…
10/10/2018 17:48
HYPERPLASIA
( N of cells)
◼ Occurs d/t to a response from appropriate
stimulus and ceases when stimulus is removed
– An increase in NUMBER of cells
◼ Restricted to cells capable of mitosis
– epidermis, intestinal epithelium, and glandular
tissue.
◼ Physiological hyperplasia
– uterus and breast enlarge in pregnancy
134
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HYPERPLASIA
◼May be a PHYSIOLOGICAL response and
occur with hypertrophy ( in both cell size & number)
– Hyperplasia is important in wound healing
◼May also be a pathological hyperplasia
– Seen in prostatic hypertrophy (BPH), endometrial hyperplasia d/t
increased hormone stimulation, or thyroid enlargement
Benign Prostatic Hypertrophy/Hyperplasia
(BPH) – can cause difficulty
with urination
Goiter – thyroid
hyperplasia
Cont…
10/10/2018 17:48
METAPLASIA
▪ One cell type is replaced by another
▪ May predispose to cancer
▪ Involves reprogramming of undifferentiated stem cells
▪ Allows to cells to better survive in a hostile
environment
▪ Is REVERSIBLE
▪ Is a response to chronic irritation and
inflammation
136
10/10/2018 17:48
METAPLASIA
◼ Cells that are normally columnar or
stratified may change to squamous.
◼ Examples:
– With continued smoke exposure, ciliated columnar cells are changed to
stratified squamous cells
– Cervical cells change when exposed to STDs or HPV
◼ Think metamorphosis or change from one
form to another
– Continued exposure may predispose to cancerous
transformations.
Stratifiied squamous cellsCiliated columnar cells
10/10/2018 17:48
DYSPLASIA
(ATYPICAL HYPERPLASIA)
◼ Deranged cell growth resulting in cells of varying size, shape, and
appearance
– May be associated with chronic irritation or inflammation
– May be reversible if offending agent is removed
◼ Dysplasia is considered A STRONG PRECURSOR OF CANCER!
– Example: Cervical dysplasia
– However, dysplasia is an adaptive process – may or may
not lead to cancer
◼ Decrease risk if irritation is removed or
inflammation treated.
10/10/2018 17:48
Adapted from: First Aid USMLE
Step 1: p. 220, 2010 McGraw-Hill
NEOPLASTIC PROGRESSION
10/10/2018 17:48
Summary: Cellular Changes
Neoplasia

Adapted from: https://uk.instructure.com/courses/1654359/files/70329046/download
10/10/2018 17:48
Benign vs Malignant Tumors
10/10/2018 17:48
Anatomic Pathology: Etiology of Symptoms
Foreign body
Accident
Iatrogenic
Acute
Specific
Nonspecific:
Chronic
Benign
Malignant
1- Congenital
2- Traumatic
3- Inflammatory
4- Neoplastic
5- Others
10/10/2018 17:48
significato dell’analisi istologica al
microscopio di una lesione
infiammatoria
stabilire se è preneoplastica
neoplastica
(benigna o maligna)
Classificazione secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(World Health Organization-WHO):
istotipo, grado di differenziazione, stadio
Indicazioni prognostiche
10/10/2018 17:48
Classificazione dei tumori
secondo WHO
◼ Istotipo = il tessuto di origine di una neoplasia
◼ Grado di differenziazione = quanto la morfologia
delle cellule della lesione si discosta da quella delle
cellule del tessuto dal quale origina il tumore
◼ Stadio = quanto è esteso il tumore
10/10/2018 17:48
Tumor Nomenclature: Histotype
Benign
Adenoma
Papilloma Squamous, Transitional
Hemangioma
Leiomyoma
Rhabdomyoma
Osteoma
Lipoma
Mature teratoma
Pleomorphic Adenoma/
Mixed tumor
Malignant
Adenocarcinoma, Papillary Carcinoma
Carcinoma Squamous, Transitional
Leukemia, Lymphoma
Angiosarcoma
Leiomyosarcoma
Rhabomyosarcoma
Osteosarcoma
Liposarcoma
Immature teratoma
Carcinoma ex pleomorphic adenoma/
Malignant mixed tumor
EpitheliumMesenchyme>1cell
type
Blood cells
Blood vessels
Smooth muscle
Skeletal muscle
Bone
Fat
10/10/2018 17:48
GRADO DI DIFFERENZIAZIONE di un tumore maligno
Grado I Ben differenziato
Grado II Moderatamente
differenziato
Grado III Scarsamente differenziato
Grado IV Indifferenziato
(anaplastico)
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STADIO di un tumore maligno
STATO DI DIFFUSIONE
1. In situ
2. Microinvasione
3. Invasione locale
4. Metastasi locale
5. Metastasi a distanza
-----------------------------
1.non infiltrazione della membrana basale (per tumori epiteliali); 2.invasione
membrana basale; 3.diffusione all’interno dell’organo; 4. diffusione non
contigua all’interno dell’organo o ai linfonodi più vicini; 5. diffusione ad altri
organi o linfonodi distanti
10/10/2018 17:48
SISTEMA TNM
per definire lo stadio
◼ T – stato di avanzamento locale (dimensioni,
profondità di invasione locale)
◼ N – stato di interessamento linfonodale
(locale o a distanza)
◼ M – presenza di metastasi a distanza
Outline
10/10/2018 17:48
Tumor Stage
Site & Size of 1st lesion
Regional lymph node spread
Metastasis
T= tumor size
N= node involvement
M= metastasis
10/10/2018 17:48
TNM
Sistema internazionale più usato per la
classificazione dei tumori maligni a cura della
UICC: Unione Internazionale Contro il Cancro,
con:
AJCC: American Joint Committee on cancer
BIJC: British Isles Joint TNM Classification Committee
CCCS: Canadian Committee on Cancer Staging
CNU-TNM: Comité Nacional Uruguayo TNM
EORTC: European Organization for Research on
Treatment of Cancer
FIGO: Féderation Internationale de Gynécologie et
d’Obstétrique
FTNM: French TNM Group
IPSP: Italian Prognostic System Project
JJC: Japanese Joint Committee
10/10/2018 17:48
T= tumore primitivo
Tx=tumore primitivo non può essere definito
T0=non segni di tumore primitivo
Tis=carcinoma in situ
T1, T2, T3, T4=> a seconda dell’estensione
locale del tumore primitivo
10/10/2018 17:48
N= linfonodi regionali
Nx=linfonodi regionali non possono essere definiti
N0=assenza di metastasi nei linfonodi regionali
N1, N2, N3 => a seconda del numero di linfonodi
regionali interessati dal tumore
10/10/2018 17:48
M = metastasi a distanza
M0=assenza di metastasi a distanza
M1= presenza di metastasi a distanza
10/10/2018 17:48
◼ Staging
– Extent of disease and relative size of tumor
– TNM staging classification system
◼ Internationally recognized system used for staging
neoplasms
◼ T: (0-4) = tumor size (primary)
◼ N: (0-3) = degree of regional lymph node
involvement
◼ M: (0-1) = presence or absence of distant
metastases
TUMOR STAGE
10/10/2018 17:48
SISTEMA TNM
per definire lo stadio
Esempi:
◼ T1-N0-M0 = scarsa malignità
◼ T1-N1-MO = malignità limitata
◼ T3-N3-M1 = malignità elevata
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CYTOPATHOLOGY
Outline
10/10/2018 17:48
ESAME CITOLOGICO
Studio al microscopio di cellule isolate
prelevate da un organo o da liquidi
naturali o da versamenti (effusioni indotte
da determinate patologie) mediante varie
tecniche:
◼ apposizione
◼ abrasione
◼ agoaspirazione
10/10/2018 17:48
ESAME CITOLOGICO
▪ Diagnostico
se si sospetta una malattia
▪ Screening
su persone apparentemente sane al fine di
prevenire una malattia (es. Pap-test)
10/10/2018 17:48
ESAME CITOLOGICO DIAGNOSTICO
◼ Apparato genitale femminile (citologia cervico-vaginale)
◼ Apparato respiratorio (espettorato, broncoaspirato)
◼ Apparato urinario
◼ Apparato digerente
◼ Cavità sierose (versamento pleurico, ascitico, pericardico)
10/10/2018 17:48
Metodi di raccolta del materiale
citologico
◼ APPOSIZIONE (su vetrino)
◼ ABRASIONE (scraping, brushing)
◼ AGOASPIRAZIONE
10/10/2018 17:48
Citologia per APPOSIZIONE
Raccolta su vetrino di cellule disperse in un
liquido più o meno denso mediante:
◼ semplice appoggio del vetrino sulla superficie
da esaminare nel caso di una “secrezione” (es.
secrezione dal capezzolo)
◼ striscio su vetrino di gocce (es.sangue) o cellule
centrifugate (da urine, versamenti, escreato)
10/10/2018 17:48
Citologia per APPOSIZIONE
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
Preparing a SMEAR
◼ Smear- A thin film of a solution on a slide
10/10/2018 17:48
Striscio su vetrino
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
Citologia per AGOASPIRAZIONE
Prelievo di cellule mediante aspirazione
con ago direttamente dalla lesione (in
genere sotto guida ecografica)
10/10/2018 17:48
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
Citologia per AGOASPIRAZIONE
SEDI DI PIU’ FREQUENTE APPLICAZIONE
◼ Mammella
◼ Tiroide
◼ Linfonodi
◼ Ghiandole salivari
◼ Polmone
◼ Fegato
10/10/2018 17:48
Prelievo per AGOASPIRAZIONE
Il radiologo localizza la
sede anatomica di una
lesione visualizzandola
sul monitor di un
ecografo; questo
permetterà di scegliere
il percorso da far
eseguire all’ago per
raggiungere la lesione
“in sicurezza”
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
170 Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
10/10/2018 17:48
FISSAZIONE DEL NODULO INSERZIONE DELL’AGO
IL CONETTO SI RIEMPIE IL MATERIALE PUO’ ESSERE STRISCIATO
10/10/2018 17:48
Citologia per ABRASIONE
Rimuove le cellule dalla superficie da esaminare
mediante:
◼ Scraping (raschiamento con spatola)
◼ Brushing (raschiamento con spazzolino)
173
BRUSHING
SCRAPING
10/10/2018 17:48
Scraping
lo Scraping è usato su tessuti superficiali
(es. mucosa orale, epitelio cervice uterina)
10/10/2018 17:48
Brushing
Il Brushing è usato per via endoscopica sulle
mucose del tratto gastrointestinale o
respiratorio o urinario e per l’endocervice
uterina
10/10/2018 17:48
Metodi di fissazione dei
prelievi citologici
◼ con spray fissativi (commerciali)
◼ in alcool (etilico, metilico)
◼ all’aria
10/10/2018 17:48
Colorazioni più usate in
citologia
◼ Ematossilina/eosina
◼ Papanicolaou
◼ Giemsa
10/10/2018 17:48
Striscio di mucosa orale con flora batterica
10/10/2018 17:48
CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE
PAP-Test
10/10/2018 17:48
PAP-test
◼ metodo di screening molto affidabile che
permette di riconoscere precocemente il
carcinoma della cervice uterina
◼ Prende il nome da George Papanicolaou che lo
introdusse nel 1928 studiando l’effetto degli
ormoni del ciclo mestruale sulle cellule della
cervice uterina nella donna
10/10/2018 17:48
10/10/2018 17:48
ESOCERVICE ENDOCERVICE
GIUNZIONE SQUAMO-COLONNARE
10/10/2018 17:48
CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE
PAP-Test
TECNICA DI PRELIEVO (abrasione)
◼ Scraping dell’esocervice
con spatola (di Ayre)
◼ Brushing del canale cervicale
con spazzolino (softbrush)
10/10/2018 17:48
MODALITÀ PRELIEVO PER PAP-TEST
speculum, vetrini, porta vetrini,
spatola di Ayre, softbrush
prelievo
prelievo cell. esocervice
con spatola
prelievo cell. endocervice
con brush
striscio su vetrino
10/10/2018 17:49
10/10/2018 17:49
Citologia cervico-vaginale in fase
liquida
La citologia in fase liquida si differenzia dal
Pap- test tradizionale:
◼ per le modalità di allestimento dei vetrini
◼ per la qualità dei risultati (significativo aumento
dell’individuazione di lesioni, riduzione dei prelievi
inadeguati)
10/10/2018 17:49
Colorazione Papanicolaou
◼ Passaggi in alcol etilico (scala discendente: 80%→50%)
◼ Ematossilina di Harris
◼ H2O distillata
◼ Soluzione acquosa di HCl 0.25%
◼ H2O distillata
◼ Passaggi in alcol etilico (scala ascendente: 50%→80%)
◼ Orange G6
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE
PAP-Test
Sui vetrini comunque ottenuti si osservano
cellule epiteliali provenienti sia
dall’esocervice che dall’endocervice
10/10/2018 17:49
Strato superficiale: cellule
appiattite di grandi dimensioni (50µ)
con nucleo picnotico
Strato intermedio: molti strati di
cellule più grandi con aumento del
volume citoplasmatico (il nucleo
rimane di uguali dimensioni)
Strato parabasale: 2-3 linee di
cellule di maggiori dimensioni con
citoplasma più evidente (frequenti
mitosi)
Strato basale: piccole cellule con
scarso citoplasma allineate in uno
strato
EPITELIO PAVIMENTOSO PLURISTRATIFICATO
ESOCERVICE (Portio)
10/10/2018 17:49
PAP-test
Colorazione Papanicolaou
◼ Cellule strato
superficiale: nucleo
piccolo, citoplasma rosa
◼ Cellule strato
intermedio: nucleo
più grande, citoplasma
azzurro
10/10/2018 17:49
PAP-test
Colorazione Papanicolaou
◼ Cellule strato
parabasale e
basale: aggregato di
cellule monomorfe
tondeggianti di piccole
dimensioni
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA CERVICO-
VAGINALE
epitelio endocervice
◼ Strato colonnare:
unico strato di
cellule cilindriche
alte con nucleo
basale picnotico
mucosecernenti
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE
PAP-Test
POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI
•PROCESSI INFIAMMATORI
•PROCESSI PRE-NEOPLASTICI
(DISPLASIA)
•PROCESSI NEOPLASTICI
10/10/2018 17:49
Infezione da Papillomavirus
10/10/2018 17:49
“High-grade
dysplasia”
CIN IIICIN II
“Low-grade dysplasia”
CIN I
Cytology of CIN (Pap smear)
Adapted from: Robbins’ Pathologic Basis of Disease, 7th Ed., Elsevier ©
Normal
10/10/2018 17:49
Pap-test
Normal Dysplasia Invasive ca.
10/10/2018 17:49
Progressione nello sviluppo del carcinoma
della esocervice uterina
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO
RESPIRATORIO
10/10/2018 17:49
Organi dell’apparato respiratorio
Cavità nasali
Faringe
Laringe
Trachea
Bronchi
Bronchioli
Polmone
sinistro
Polmone
destro
Diaframma
Albero
respiratorio
3 lobi
2 lobi
POLMONI
coperti da pleure
10/10/2018 17:49
EPITELIO RESPIRATORIO
Epitelio che tappezza trachea e bronchi:
◼ pseudostratificato (tutte le cellule toccano
la membrana basale)
◼ ciliato
◼ contiene cellule caliciformi
mucosecernenti
10/10/2018 17:49
Ciliary escalator
Trapped
particles
in mucus
Cilia
Goblet cells
Ciliated cells
Computer-enhanced
Modified from: Tortora GJ et al. Microbiology; 12th Ed., Pearson 2016: p. 444 ©
EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO
esame cellule di sfaldamento provenienti dai
diversi tratti dell’apparato respiratorio:
◼ Bocca
◼ Faringe
◼ Laringe
◼ Trachea
◼ Bronchi
◼ Bronchioli
◼ Alveoli
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO
RESPIRATORIO
Modalità di esame
◼ Espettorato
◼ Broncoaspirato
◼ Brushing (spazzolamento)
broncoscopia
10/10/2018 17:49
Methods for Cytological
Sampling of the Lung
•Sputum
➢Spontaneously expectorated
➢Induced
•Bronchoscopic procedures
➢Bronchial brushing
➢Bronchial washing
➢Bronchiolo-Alveolar Lavage (BAL)
•Fine needle aspiration (FNA), including Endobronchial
Ultrasound (EBUS) guided FNA (EBUS/EUS-FNA)
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO
POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI
•PROCESSI INFIAMMATORI
•PROCESSI PRE-NEOPLASTICI
(DISPLASIA)
•PROCESSI NEOPLASTICI
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA
ESPETTORATO
Espettorato: materiale proveniente
dall’apparato respiratorio emesso
spontaneamente dal paziente
In condizioni di normalità contiene:
◼ Cellule cavo orale
◼ Cellule ciliate
◼ Macrofagi
◼ Linfociti
◼ Muco
10/10/2018 17:49
Cellule
ciliate
normali
Corpo
estraneo
Infezione
virale
Materiale
schiumoso
(origine
alveolare)
Carcinoma
squamoso
adenocarcinoma
CMV
Brushing bronchiale
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA DEI VERSAMENTI
10/10/2018 17:49
VERSAMENTI SIEROSIVERSAMENTI SIEROSI
CITOLOGIA DEI VERSAMENTICITOLOGIA DEI VERSAMENTI
Riscontro ed identificazione morfologicaRiscontro ed identificazione morfologica
delle cellule presenti nei liquididelle cellule presenti nei liquidi
sviluppatisi in condizioni patologichesviluppatisi in condizioni patologiche
nelle principalinelle principali cavita’cavita’ sierose del corpo:sierose del corpo:
1) pleurica1) pleurica
2)2) pericardicapericardica
3) peritoneale3) peritoneale
10/10/2018 17:49
Body Cavities: Lateral View
◼ Thoracic Cavity
Lined by serous
membranes
◼ Abdominopelvic
Cavity
– Abdominal Cavity
– Pelvic Cavity
10/10/2018 17:49
Thoracic Cavity
(Anterior View)
◼Mediastinum: a
potential space that
contains the heart,
great vessels,
trachea, esophagus,
etc
◼Pericardial
Cavity: contains
the heart
◼Pleural Cavities:
contain the lungs
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA DEI VERSAMENTI
Metodica:
1-Agoaspirazione nella cavità
2-Striscio su vetrino diretto o dopo
centrifugazione
10/10/2018 17:49
VERSAMENTI SIEROSIVERSAMENTI SIEROSI
La patologia delle sierose diLa patologia delle sierose di
interesse citologico comprendeinteresse citologico comprende
•• 1) Alterazioni qualitative del liquido1) Alterazioni qualitative del liquido
•• 2) Infiammazioni2) Infiammazioni
•• 3) Neoplasie3) Neoplasie
10/10/2018 17:49
Citologico
liquido pleurico
da mesotelioma*
*neoplasia che origina dal mesotelio (strato di cellule che riveste le cavità sierose
del corpo) - correlato all’uso industriale dell’amianto
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO URINARIO
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA URINARIACITOLOGIA URINARIA
CAMPIONAMENTO DELLE URINECAMPIONAMENTO DELLE URINE
1) Urine emesse spontaneamente1) Urine emesse spontaneamente
2) Urine prelevate con catetere2) Urine prelevate con catetere
3) Lavaggio3) Lavaggio vescicalevescicale (10 ml sol. fisiologica(10 ml sol. fisiologica
aspirati in cistoscopia)aspirati in cistoscopia)
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA URINARIACITOLOGIA URINARIA
LL’’esame citologico del sedimento urinarioesame citologico del sedimento urinario
rappresenta la base per la diagnostica dellerappresenta la base per la diagnostica delle
neoplasie dellneoplasie dell’’apparato urinarioapparato urinario
•• Le cellule riscontrabili, in condizioni diLe cellule riscontrabili, in condizioni di
normalitanormalita’’, sono rappresentate da:, sono rappresentate da:
•• 1) Cellule dell1) Cellule dell’’epitelio di transizioneepitelio di transizione
•• 2) Cellule squamose uretrali2) Cellule squamose uretrali
•• 3) Cellule dell3) Cellule dell’’epitelio renale (rare)epitelio renale (rare)
•• 4) Istiociti4) Istiociti
10/10/2018 17:49
CITOLOGIA APPARATO URINARIO
POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI
•PROCESSI INFIAMMATORI
•PROCESSI PRE-NEOPLASTICI
(DISPLASIA)
•PROCESSI NEOPLASTICI
10/10/2018 17:49
UROTHELIAL
CARCINOMA
HIGH GRADE
Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. II, Piccin ©
10/10/2018 17:49
Reperto citologico in un carcinoma della vescica
10/10/2018 17:49
LIGHT MICROSCOPY
Outline
10/10/2018 17:49
Light compound microscope
Adapted from: Tortora GJ, et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 53 ©
or substage light
Revolving piece
10/10/2018 17:49
Tortora GJ, et al. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, Pearson 2016: p. 56 ©
WORKING DISTANCE
10/10/2018 17:49
Parts of the Microscope
Parts Functions
Eyepiece
To observe specimen. Contains two or more lenses. The most common magnification for the
eyepiece is 10X. There are also 2x and 5x. An eye piece is a removable, can be interchanged for
different magnification.
Objective Lenses
More than one objective lenses. These are the primary lenses of a compound microscope and can
have magnification of 4x, 5x, 10x, 20x, 40x, 50x and 100x.
Stage
The platform below the objective lens on which the object to be viewed is placed. A hole in the
stage allows light beam to pass and illuminate the specimen.
Stage Clips
There are two stage clips one on each side of the stage. Once the slide containing the specimen is
placed on the stage, the stage clips are used to hold the slide in place.
Diaphragm
It is located on the lower surface of the stage. It is used to control the amount of light that reaches
the specimen through the hole in the stage.
Illuminator
Simple compound microscopes have a mirror that can be moved to adjust the amount of light that
can be focused on the specimen. However, some advanced types of compound microscopes have
their own light source.
The Adjustments
2 adjustment knobs: fine adjustment & coarse adjustment knob; refine the focus of the lenses. The
coarse adjustment knob helps in improving the focus of the low powers whereas the fine adjustment
knob helps in adjusting the focus of the lenses with higher magnification.
10/10/2018 17:49
Microscopy and units
Adapted from: Tortora GJ, et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 55 ©
10/10/2018 17:49
Units of Measurement
◼ Microorganisms are measured in micrometers
(μm) and nanometers (nm)
◼ ​1 µm = 10-6 m = 10-3 mm
◼ ​​1 nm = 10-9 m = 10-6 mm
◼ ​1000 nm = 1 µm
◼ ​0.001 µm = 1 nm
Tortora GJ, Funk BR, Case CL. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, 2016, Pearson
10/10/2018 17:49
MICROSCOPIO OTTICO
Adapted from: http://www.treccani.it/enciclopedia/microscopio/
10/10/2018 17:49
OCULAR LENSES
EYEPIECE
OBJECTIVE LENSES
10 x
4 x
10 x
40 x
100 x
immersion
oil
IRIS DIAPHRAGM
WORKING DISTANCE
STAGE
Stage clip/mechanical
ARM
BASE
ILLUMINATOR/
SUBSTAGE LIGHT
CONDENSER
REVOLVING
NOSEPIECE
10/10/2018 17:49
Total magnification = magnification of eyepiece x magnification of objective lens
Magnification
Your microscope has 3 magnifications:
Scanning, Low and High. Each objective will have written the
magnification. In addition to this, the ocular lens (eyepiece) has a
magnification.
The total magnification is the ocular x objective.
Objective Lenses
Magnification
Ocular Lens
Magnification
Total Magnification
Objective x Ocular Lenses
Scanning 4x 10x 40x
Low Power 10x 10x 100x
High Power 40x 10x 400x
Oil immersion 100x 10x 1000x
10/10/2018 17:49
Light microscope
brightfield
darkfield
phase contrast
differential interference contrast (DIC)
fluorescence
Confocal microscope
Two-photon microscope
Scanning acoustic microscope
Electron microscope
transmission
scanning
Scanned probe microscope
scanning tunneling
atomic force
MICROSCOPE TYPES
10/10/2018 17:49
Special Techniques
10/10/2018 17:49
PER EFFETTUARE UNA DIAGNOSI
nella maggior parte dei casi è
sufficiente al patologo l’osservazione
al microscopio di sezioni istologiche di
tessuti o di preparati citologici colorati
con colorazioni routinarie
10/10/2018 17:49
PER EFFETTUARE UNA DIAGNOSI
in altri casi è necessario applicare
metodologie più sofisticate:
◼ colorazioni speciali
◼ indagini immunoistochimiche
◼ indagini di biologia molecolare
◼ tecniche di microscopia elettronica
10/10/2018 17:49
Immunohistochemistry
Outline234
10/10/2018 17:49
Immunohistochemistry
◼ Antigen antibody
reaction
◼ Ab Tagged with
marker
– Simple Dye
– Enzyme
(peroxidase)
– Fluorescent Dye
– Radioactive Dye
Marker
Sec. Antibody
Pri. Antibody
Tissue Antigen
10/10/2018 17:49
236
Immunohistochemical stains
Stain
Vimentin
Desmin
Cytokeratin
GFAP
Glial Fibrillary Acid protein
Neurofilaments
Cell type
Connective tissue
Muscle
Epithelial cells
Neuroglia
Neurons
Adapted from: Le T. et al. First Aid USMLE Step 1, 2010 McGrawHill ©
10/10/2018 17:49
Melanoma +ve for HMB-45
10/10/2018 17:49
B cell Lymphoma – CD20
10/10/2018 17:49
Breast Cancer
Estrogen Receptor Antigen
Tamoxifen Sensitive
10/10/2018 17:49
Electron Microscopy
Outline240
10/10/2018 17:49
Electron Microscopy
◆ Electron beam instead of
light.
◆ Magnified images are
typically from 1000X to
50,000X (Light
microscope is 10-1000x).
◆ Gluteraldehyde fixative.
◆ Glass knives.
◆ Specimen is mounted on
a metal grid.
10/10/2018 17:49
LIGHT MICROSCOPE vs ELECTRON MICROSCOPE
© 2007 Paul Billiet ODWS
FEATURE LIGHT MICROSCOPE ELECTRON MICROSCOPE
Electromagnetic
spectrum used
Visible light
390nm (red) – 760nm
Electrons
app. 4nm
Maximum
resolving power
app. 200nm or
0.2micron
0.14nm
Fine detail
Maximum
magnification
x1000 – x1500 X 5,00,000
Radiation
source
Tungsten or quartz
halogen lamp
High voltage (50kV)
tungsten filament
Lenses Glass Magnets
Interior Air-filled Vacuum
Focus Lens is movable Rigidly fixed, adjust
lens currents
10/10/2018 17:49
LIGHT MICROSCOPE vs ELECTRON MICROSCOPE
© 2007 Paul Billiet ODWS
FEATURE
LIGHT MICROSCOPE ELECTRON
MICROSCOPE
Focussing scree n Human eye (retina),
photographic film
Fluorescent screen,
photographic film
Fixation formaldehyde Glutaraldehyde,OsO4
Embedding Wax Resin
Sectioning Microtome
slices - 20 000nm
Whole cells visible
Ultramicrotome
Slices - 50nm
Parts of cells visible
Stains Water soluble dyes Heavy metals
Support Glass slide Copper grid
10/10/2018 17:49
Types of Electron Microscope
1.Transmission
electron
microscopy
(TEM)
2.Scanning
electron
microscopy
(SEM)
244
10/10/2018 17:49
SEM
10/10/2018 17:49
- - light 8CI urce
heated filsme nt
v (source of electronss) v
- - ooj3ctive lens
specimen
IMAGE ON
VIE'W'ING
SCREEN

detec'Cir
IMAGE VI E'W'ED
DIRECTLY
IMAGE ON
FLUORESCENT
SCREEN
LIGHT MICROSCOPE
TRANSMISSION
ELECTRON MICROSCOPE
SCANNING
ELECTRON MICROSCOPE
10/10/2018 17:49
Normal cell under EM
10/10/2018 17:49
Electron
Microscopy
Ultrastructural
diagnosis of
non tumor
sample
Ultrastructure
diagnosis of
tumor sample
10/10/2018 17:49
• Diseases of kidney
• Metabolic storage diseases
• Respiratory tract biopsies
• Skeletal muscle diseases
• Infectious agents
• Cutaneous diseases
• Peripheral nerve biopsies
• Epithelial tumors
• Mesothelioma
• Melanoma
• Hematopoietic and
lymphopoietic tumors
• Soft-tissue tumors
• Central nervous system
tumors
• Small round cell tumors
Non tumor biopsies Tumor diagnosis
10/10/2018 17:49
Minimal change Glomerulonephritis
Extensive foot process effacement
10/10/2018 17:49
Post streptococcal glomerulonephritis
Subepithelial humps of IgG & C 3
10/10/2018 17:49
Esami di biologia molecolare
mettono in evidenza le componenti
molecolari delle cellule (acidi nucleici
e proteine) ai fini diagnostici
252
Outline
10/10/2018 17:49
BIOLOGIA MOLECOLARE
Dogma centrale biologia molecolare:
l’informazione contenuta nel DNA passa
all’RNA e viene concretizzata nella
proteina
Crick, 1957
10/10/2018 17:49
◼ Central dogma describes how DNA is transcribed
to messenger RNA, which, in turn, is translated into
proteins that carry vital cellular functions
GENETICS
CENTRAL DOGMA
Adapted from: Pearson Education, Inc. © 2016
10/10/2018 17:49
Esami di biologia molecolare
in Anatomia Patologica
utilizzati per:
◼ valutare il profilo genetico di un tumore (molto
importante ai fini diagnostici e prognostici)
◼ diagnosticare la presenza del DNA di un batterio (es.
micobatterio tubercolare) o di un virus (es.virus del
papilloma)
◼ diagnosticare la presenza dell’RNA di un virus (es. virus
HIV dell’AIDS)
◼ studiare la costituzione genetica di un individuo (utile
per chiarire determinati quadri patologici
10/10/2018 17:49
BIOTECHNOLOGY TOOLS
Restriction Enzymes
Polymerase Chain Reaction (PCR) copies copies copies
DNA probe unknown DNA
Southern blotting—DNA
Northern blotting –mRNA
Western blotting– proteins
Eastern blotting –lipids
Monoclonal antibody
ELISA testing
Metabolic Reactions-visual
DNA fingerprinting—id DNA
Shotgun sequencing—id short pieces of DNA
Proteomics—large scale study of proteins
Nanotechnology
10/10/2018 17:49
RESTRICTION ENZYMES
◼ Special class of DNA-cutting enzymes that exist in many
bacteria
◼ First isolated in 1970, observed earlier in batteriophages
that were destroyed by restriction enzymes
◼ Cut specific sequences of DNA
◼ Destroy bacteriophage DNA in bacterial cells
◼ Methylated cytosines in bacteria protect their own DNA
from digestion
◼ Create blunt ends or staggered cuts known as sticky ends
◼ Purified form of these enzymes are used in labs.
BIOTECHNOLOGY TOOLS
Adapted from: Tortora GJ et al. Microbiology, 12th Ed., Pearson 2016: p. 241 ©
10/10/2018 17:49
Adapted from: Tortora GJ et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 242 ©
RESTRICTION ENZYME: MAKING rDNA
10/10/2018 17:49
Polymerase Chain Reaction (PCR)
◼ Process of increasing small quantities (amplifying)
of DNA for analysis
◼ Used for diagnostic tests for genetic diseases and
detecting pathogens
◼ Reverse-transcription PCR uses mRNA as template
Pearson Education, Inc. © 2016
10/10/2018 17:49
Polymerase Chain Reaction amplifies a
known segment of DNA between two
primers.
DNA identification
and sequence extraction
Polymerase Chain Reaction
Cont……
10/10/2018 17:49
1) Denaturation at 94°C:
During the denaturation, the
double strand melts open to single
stranded DNA, all enzymatic
reactions halt.
2) Annealing at 54°C:
The primers are freely moving due
to Brownian motion. Ionic bonds
are constantly formed and broken
between the single stranded primer
and the single stranded template.
During coding, excess premade
DNA primers anneal to a specific
sequence on each strand to be
amplified.
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
3) Extension at 72°C:
Heat stable DNA polymerase
replicates the DNA sequence
following each primer.
PCR: STEPSCont…
10/10/2018 17:49
DNA amplification
Polymerase Chain Reaction
Cont…
10/10/2018 17:49
With PCR technique a short sequence of DNA
can be amplified by more than 106 times
within a few hours.
Polymerase Chain ReactionCont…
10/10/2018 17:49
What is blotting?
Blots are techniques for transferring
DNA , RNA, PROTEINS, LIPIDS onto a
carrier so they can be separated, and
follows the use of a gel
electrophoresis.
The Southern blot is used for transferring
DNA, the Northern blot for RNA, the
Western blot for PROTEIN, Eastern blot
for LIPIDS.
10/10/2018 17:49
Southern blot
(DNA)
Northern blot
(RNA)
Western blot
(Protein)
Eastern blot
(lipid)
TYPES OF BLOTTING TECHNIQUESCont…
10/10/2018 17:49
Creating the Sandwich
The sandwich consists of :
filter paper
Nitrocellulose membrane,
gel matrix
another piece
of filter paper
Cont……
10/10/2018 17:49
◼ Professor Edwin Southern,
Professor of Biochemistry,
UK
◼ Developed this method in
1975.
Southern Blotting
10/10/2018 17:49
Cont…Southern & Northern Blot: Techniques
10/10/2018 17:49
1. In the Figure below, line "c" points to the
microscope's__________________
CORRECT.
A) illuminator
B) condenser
C) ocular lens
D) objective lens
What is your diagnosis?
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  • 2. 10/10/2018 17:48 Basi metodologiche utilizzate nella diagnostica anatomo-patologica – Definizione di anatomia patologica – Attività principali dell’anatomo-patologo: autopsia, esame macroscopico, esame istologico, esame citologico, esami istochimici, esami immunoistochimici, esami molecolari; – Modalità di invio del materiale da destinare all’esame anatomo-patologico; – Trattamento del materiale ai fini della diagnosi istologica: fissazione e processazione dei campioni; allestimento e colorazione dei preparati istologici
  • 3. 10/10/2018 17:48 – Tecniche di immunoistochimica in anatomia patologica – Tecniche di biologia molecolare in anatomia patologica – Citologia diagnostica: metodi di raccolta e trattamento del materiale citologico; cenni di citopatologia – Microscopio ottico e osservazione dei preparati istologici – Microscopio elettronico a trasmissione e a scansione
  • 4. 10/10/2018 17:48 Principi di diagnostica anatomo-patologica - I disturbi della proliferazione e differenziazione cellulare (ipertrofia, iperplasia, metaplasia, neoplasia) - Classificazione delle neoplasie (istotipo, grado e stadio TNM) - Anatomia patologica del cavo orale (pre-cancerosi, neoplasie benigne, neoplasie maligne, tumori odontogeni) - Anatomia patologica delle ghiandole salivari - Cenni di anatomia patologica dell’apparato digerente, respiratorio, cardiovascolare, genitourinario
  • 5. 10/10/2018 17:48 DEFINITION L’Anatomia Patologica è una branca specialistica della medicina che ha la finalità di inquadrare le malattie mediante esame macroscopico dell’organismo umano e dei suoi organi esame microscopico dei tessuti e delle cellule What is ANATOMIC PATHOLOGY? Elaborated from: PubMed US National Library of Medicine: http://www.nlm.nih.gov/ Outline
  • 6. 10/10/2018 17:48 DEFINITION Derived from the Greek Anatomy “Ana”= up “tomos”= to cut Study of the structure of organisms including their systems, organs, tissues, and cells. Pathology “Pathos” = suffering or disease “logos” = study Study of diseases; Study of the structural and functional disease. ANATOMIC PATHOLOGY
  • 7. 10/10/2018 17:48 PURPOSES L’Anatomia Patologica fornisce un apporto fondamentale per diagnosi, prognosi e terapia delle malattie Why do we need ANATOMIC PATHOLOGY? Elaborated from: PubMed US National Library of Medicine: http://www.nlm.nih.gov/ Outline
  • 8. 10/10/2018 17:48 “Come un albero vive grazie alle sue radici nascoste, così un ospedale non potrebbe esistere senza la figura dell’anatomo-patologo, spesso invisibile ai pazienti” SOCIETA’ ITALIANA DI ANATOMIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSI (SIAPEC)
  • 9. 10/10/2018 17:48 WHERE? Provenienza del materiale che arriva nel laboratorio di anatomia patologica ▪ SALA AUTOPTICA prelievi organi ▪ SALA OPERATORIA biopsie chirurgiche, endoscopiche, agobiopsie, pezzi operatori ▪ AMBULATORI prelievi citologici
  • 10. 10/10/2018 17:48 ◼ Epidemiology ◼ Etiology - Causes ◼ Pathogenesis - Evolution ◼ Morphology - Structural Changes ◼ Clinical Significance – Functional Changes ◼ Management ◼ Prevention Anatomic Pathology: Aspects Important!
  • 11. 10/10/2018 17:48 Branches of Anatomic Pathology ◼ Histopathology ◼ Cytopathology ◼ Forensic Pathology ◼ Cardiopathology ◼ Immunohistochemistry ◼ Immunopathogy ◼ Chemical Pathology ◼ Genetics ◼ Toxicology ◼ Microbiology
  • 12. 10/10/2018 17:48 Principali attività dell’anatomopatologo ▪ ESAME AUTOPTICO (riscontro diagnostico) ▪ ESAME CITOLOGICO (diagnostico o preventivo) ▪ ESAME ISTOLOGICO di biopsie (chirurgiche, endoscopiche, agobiopsie) o campioni di organi ▪ ESAME INTRAOPERATORIO (estemporaneo, al congelatore) ▪ ESAMI DI BIOLOGIA MOLECOLARE (DNA, RNA..)
  • 13. 10/10/2018 17:48 Techniques in Anatomic Pathology ◼ Gross Pathology: – Gross Autopsy; Gross specimen examination and sampling ◼ Histopathology: – Light Microscopy, Autopsy ◼ Histochemistry, Biochemical ◼ Immunohistochemistry ◼ Cytopathology ◼ Electron Microscopy ◼ Molecular Pathology ◼ Cell Cultures ◼ Medical Microbiology
  • 14. 10/10/2018 17:48 La prima dissezione di cui abbiamo notizia fu eseguita nell'antica Grecia nel V secolo a.C. da Alcmeone di Crotone ANCIENT GREEK PERIOD (500 BC)
  • 15. 10/10/2018 17:48 ANCIENT GREEK PERIOD (300 BC) HEROPHILOS (about 325 BC) ▪ Great teacher of anatomy in Alexandria ▪ performed -vivi-sections (dissections of living humans) -dissections of human cadavers ▪ regarded brain as seat of intelligence ▪ described cerebrum, cerebellum , fourth ventricle ▪ first to identify nerves as sensory or motor. ▪ He is credited with the discovery of ovum Cont…
  • 16. 10/10/2018 17:48 RENAISSANCE PERIOD LEONARDO DA VINCI (1452 – 1519) ▪ great Italian genius ▪ Painter, sculptor, architect, musician, anatomist engineer ▪ observed dissections on cadavers ▪ Anatomical sketches (500 diagrams) published in 1898. ▪ Originator of cross sectional anatomy ▪ First to describe moderator band of Right ventricle. Autoritratto, ~ 1510-15, Sanguigna, Torino, Biblioteca Reale “Paura d’abitare nelle tempi notturni in compagnia di tali morti squartati e scorticati e spaventevoli a vedere”
  • 17. 10/10/2018 17:48 Giovan Battista Morgagni (1682-1771) Professore di anatomia all‘Università di Padova è stato il primo ad eseguire autopsie di routine come mezzo diagnostico. Morgagni eseguiva dissezioni su tutti i cadaveri dei ricoverati deceduti nell‘Ospedale di Padova in quanto si era reso conto che a sintomi e malattie corrispondevano precisi segni anatomici sul corpo. nasce con Morgagni l’Anatomia Patologica 18th CENTURY
  • 18. 10/10/2018 17:48 20th CENTURY CARDIAC CONDUCTION SYSTEM IMAGING ANATOMY - X-ray - Ultrasound - CT Scan - MRI - PET
  • 19. 10/10/2018 17:48 21st CENTURY ▪ VIRTUAL AUTOPSY ▪ MOLECULAR AUTOPSY
  • 20. 10/10/2018 17:48 AUTOPSIA DEFINIZIONE dal greco αὐτοψία (αὐτός «stesso» e ὄψις «vista») «vedere con i propri occhi»
  • 21. 10/10/2018 17:48 ESAME AUTOPTICO indagine post-mortem (eseguita sul cadavere) al fine di chiarire la causa di morte
  • 22. 10/10/2018 17:48 Le autopsie sono una fonte importante di informazioni mediche Molte malattie sono state scoperte grazie agli esami autoptici
  • 23. 10/10/2018 17:48 Autopsia L'autopsia o “esame post-mortem” è un esame medico dettagliato del corpo e dei relativi organi della persona dopo la morte per stabilirne le cause, le modalità ed eventualmente i mezzi che l'hanno prodotta Cont…
  • 24. 10/10/2018 17:48 Può essere richiesta ◼ dal medico curante che non abbia chiara la causa della morte ◼ dalla Direzione Sanitaria (se l'exitus è avvenuto in struttura sanitaria: ospedale, casa di cura, ecc.) ◼ dalla Procura della Repubblica ◼ dai familiari che si rivolgono ad una di queste strutture AUTOPSY
  • 25. 10/10/2018 17:48 Si distinguono ◼ Autopsia a scopo di riscontro diagnostico effettuata nei reparti di anatomia patologica ◼ Autopsia giudiziaria effettuata nei reparti di medicina legale AUTOPSY
  • 26. 10/10/2018 17:48 MORTE NATURALE MORTE VIOLENTA anatomo-patologico omicidio, suicidio, accidente medico-legale AUTOPSIA AUTOPSY
  • 27. 10/10/2018 17:48 I. Autopsia a scopo di riscontro diagnostico ricerca le cause di morte (per controllo diagnostico o per chiarire quesiti clinici) --------------- si eseguono prelievi di frammenti di organi o di liquidi biologici (sangue, urina, bile) Su questi prelievi si effettuano esami citologici e istologici AUTOPSY
  • 28. 10/10/2018 17:48 I. Autopsia a scopo di riscontro diagnostico IMPORTANTE Se durante l’autopsia sorge il sospetto che la morte dipenda da un reato, il medico settore deve sospendere le operazioni e darne immediatamente notizia all’autorità giudiziaria
  • 29. 10/10/2018 17:48 II. Autopsia giudiziaria (medico-legale) Ricerca principalmente: ◼ Cause di morte – stabilisce se determinate lesioni sono risultato di un crimine, infortunio sul lavoro, suicidio, ecc. ◼ Epoca della morte – desumibile dai fenomeni post-mortali cadaverici
  • 30. 10/10/2018 17:48 Fenomeni post-mortali cadaverici per stabilire l’epoca della morte 1. Immediati (abiotici): dovuti a cessazione delle funzioni vitali (attività nervosa, respiratoria e circolatoria) 2. Consecutivi (trasformativi): dovuti a modificazioni che avvengono nel cadavere
  • 31. 10/10/2018 17:48 1. Fenomeni cadaverici immediati (abiotici) ◼Raffreddamento (la T corporea si abbassa di 0.5°C nelle prime 3-4 ore; di 1°C all’ora nelle successive 6 ore; di 0.5°C all’ora nelle successive 12 ore → T ambientale) ◼Disidratazione (per evaporazione di acqua dai tessuti)
  • 32. 10/10/2018 17:48 Il raffreddamento del cadavere non segue le leggi fisiche di Newton (degradazione termica di un corpo è proporzionale alla differenza tra T del corpo e T ambiente) ma dipende da vari fattori (condizioni somatico- ambientali): ◼ durata processi metabolici ◼ dimensione corporea ◼ stato nutrizione ◼ clima (caldo secco, umido, ecc.) ◼ presenza di indumenti e loro natura
  • 33. 10/10/2018 17:48 Fenomeni post-mortali cadaverici 1. Immediati (abiotici): dovuti a cessazione delle funzioni vitali (attività nervosa, respiratoria e circolatoria) 2. Consecutivi (trasformativi): dovuti a modificazioni che avvengono nel cadavere
  • 34. 10/10/2018 17:48 2. Fenomeni cadaverici consecutivi (trasformativi) ◼ Ipostasi: il sangue per gravità si sposta nelle parti declivi del cadavere formando macchie rosse sulla cute: livor mortis ◼ Rigidità: dovuta a rigidità muscolare: rigor mortis ◼ Putrefazione: decomposizione dei tessuti ad opera dei germi anaerobi; inizia quando tutto l’ossigeno è consumato
  • 35. 10/10/2018 17:48 Nomogramma di Henssge (per valutare l’epoca della morte) Calcola direttamente l’epoca della morte in base al punto di incontro tra due rette (una relativa alla T ambientale- vicina al cadavere e una alla T rettale) e al peso corporeo C. Henßge, B. Madea. Estimation of the time since death in the early post-mortem period. Forensic Science International 2004; 144: 167–175 ORA DELLA MORTE
  • 36. 10/10/2018 17:48 In Italia l'autopsia non può essere effettuata prima delle 24 ore dopo la morte, in base all'articolo 8 del regolamento di Polizia Mortuaria
  • 37. 10/10/2018 17:48 Livelli di autopsia ▪ Completa: sono esaminate tutte le cavità del corpo (testa compresa) ▪ Limitata: solitamente esclude la testa ▪ Selettiva: sono esaminati soltanto organi specifici
  • 38. 10/10/2018 17:48 Tavolo anatomico e dispositivi di protezione
  • 39. 10/10/2018 17:48 Strumenti per riscontro diagnostico
  • 40. 10/10/2018 17:48 Apertura cavità toracica Apertura della cavità e addominale Estrazione dell’encefalo ◼ TAGLIO E SCOLLAMENTO ◼ ESAME DEGLI ORGANI ◼ ESAME DEI TESSUTI Riscontro diagnostico
  • 41. 10/10/2018 17:48 Estrazione cuore e polmoni Riscontro diagnostico
  • 42. 10/10/2018 17:48 Estrazione fegato e milza Riscontro diagnostico
  • 43. 10/10/2018 17:48 Ricomposizione della Salma Riscontro diagnostico ◼ Alla fine del riscontro diagnostico il cadavere viene ricomposto con estrema cura cucendo i tagli effettuati
  • 44. 10/10/2018 17:48 L’autopsia va eseguita sempre nel rispetto della salma evitando mutilazioni e dissezioni non necessarie al raggiungimento dell’accertamento della causa di morte (DPR 10 sett. 1990, Art. 37, comma 3)
  • 45. 10/10/2018 17:48 VERBALE DI AUTOPSIA ▪ Generalità del cadavere ▪ Data, ora, luogo ove è eseguita l’autopsia ▪ Caratteristiche somatiche generali ▪ Descrizione dei reperti osservati durante la sezione del cadavere ▪ Elenco prelievi effettuati ▪ Eventuali fotografie ▪ Nominativo medico settore
  • 46. 10/10/2018 17:48 AUTOPSIA VIRTUALE (Virtopsy) Tecniche di immagine: ◼ radiologia tradizionale ◼ TAC ◼ RM ◼ angiografia
  • 47. 10/10/2018 17:48 la TC e la RM si apprestano nei prossimi anni a sostituire integralmente le tecniche di indagine invasive in campo necroscopico. • I principali vantaggi sono: 1. L’esame è di tipo non distruttivo 2. Si può ripetere l’esame più volte 3. Si possono “stressare” le dosi sulla salma, in quanto non ci sono limiti di esposizione AUTOPSIA VIRTUALE
  • 48. 10/10/2018 17:48 L’autopsia virtuale si pone come obiettivi: -evitare, quando possibile, la dissezione dei cadaveri - limitare l’invasività -ricavare un maggior numero di dettagli in poco tempo - ridurre il rischio di contaminazione del personale sanitario La diagnostica per immagini sta sostituendo l’autopsia tradizionale AUTOPSIA VIRTUALE
  • 49. 10/10/2018 17:48 VIRTOPSY (TAC) in radiologia forense ricostruzione 3D ossa
  • 51. 10/10/2018 17:48 L’integrazione per sovrapposizione al computer di tutte le immagini ottenute attraverso le diverse tecniche utilizzate (fusion imaging), consente poi di ricostruire un modello virtuale del cadavere, in tutti i suoi particolari, capace di rappresentare la sintesi di tutte le informazioni raccolte.
  • 52. 10/10/2018 17:48 UN CASO PARTICOLARE: LA RISONANZA MAGNETICA NELLO STUDIO E NELLA DATAZIONE DELLE MUMMIE Mummie di celebri faraoni, giunte fino noi grazie all’imbalsamazione, sono tuttora oggetto di studio tramite l’utilizzo delle moderne tecniche diagnostiche TAC e RM per effettuare le ricostruzioni della morfologia dei corpi
  • 53. 10/10/2018 17:48 La mummia Ötzi rinvenuta nei ghiacciai delle Alpi • La TAC la RM hanno consentito di “datare” l’epoca in cui era vissuto Ötzi (età del rame: tra il 3300 e il 3100 a.C.) e di appurare che era stato ucciso con una freccia penetrata nella zona sotto scapolare fino a raggiungere il polmone
  • 54. 10/10/2018 17:48 MODALITA’ DI PRELIEVO E INVIO DI MATERIALE BIOLOGICO AL LABORATORIO DI ANATOMIA PATOLOGICA Outline
  • 55. 10/10/2018 17:48 MODULO DI RICHIESTA I CAMPIONI DI MATERIALE DA ESAMINARE ARRIVANO NEL REPARTO DI ANATOMIA PATOLOGICA SEMPRE ACCOMPAGNATI DAL MODULO DI RICHIESTA
  • 56. 10/10/2018 17:48 IL MODULO DI RICHIESTA DEVE ESSERE SEMPRE COMPILATO IN MODO CHIARO (stampatello) E COMPLETO INDICANDO: 1) Identificazione paziente 2) Identificazione mittente 3) Identificazione campione 4) Dati clinici 5) Quesiti per il patologo
  • 57. 10/10/2018 17:48 AZIENDA OSPEDALIERA/Ambulatorio ………………. RICHIESTA DI ESAME ANATOMO-PATOLOGICO □ ISTOLOGICO □ CITOLOGICO ◼ Cognome ……………………………Nome ………………………………… ◼ Data di nascita…………………….Eta’……………………………………. NOTIZIE RELATIVE AL MATERIALE INVIATO: □ Biopsia □ Pezzo chirurgico □ Aspirato □ Altro:……………. ◼ Sede dell'intervento …………………………………….. ◼ materiale prelevato ……………………………………………….. NOTIZIE ANAMNESTICHE………………………………….………………… SOSPETTO DIAGNOSTICO…………………………………………………… MEDICO RICHIEDENTE…………………………………………..DATA ………………………………
  • 58. 10/10/2018 17:48 CONSERVAZIONE E INVIO DEL MATERIALE ◼ Il materiale da esaminare va introdotto in contenitori di plastica monouso di dimensioni idonee in relazione alle dimensioni dei campioni stessi
  • 59. 10/10/2018 17:48 CONSERVAZIONE E INVIO DEL MATERIALE
  • 60. 10/10/2018 17:48 INVIO DI MATERIALE “A FRESCO” Il materiale può essere mantenuto nel contenitore senza nessun liquido fissativo se la consegna in laboratorio viene effettuata: ◼ immediatamente per le biopsie ◼ entro 1 ora per i pezzi operatori (devono essere avvolti in garza imbevuta di soluzione fisiologica) L’invio “a fresco” è impiegato sempre per i tessuti da sottoporre ad esame intraoperatorio
  • 61. 10/10/2018 17:48 INVIO DI MATERIALE IN FISSATIVO ◼ Se il materiale non è inviato in tempi brevi è obbligatorio aggiungere nei contenitori, come liquido fissativo, formalina al 10% tamponata (pH 7) ◼ Il fissativo va aggiunto in quantità pari almeno a 10 volte il volume del campione
  • 62. 10/10/2018 17:48 IMPORTANTE ◼ Sui contenitori va indicato (con apposita etichetta o con pennarello indelebile) il nome del paziente e i dati necessari per l’identificazione del caso ◼ In caso di invio di più pezzi dello stesso paziente, segnare su ogni singolo contenitore il tipo e la sede di ogni prelievo -------------------------------------------------------------- ◼ N.B. Sul contenitore deve essere evidenziata l’eventualità del rischio biologico in caso di materiale proveniente da paziente con rilevante patologia infettiva
  • 63. 10/10/2018 17:48 MODELLO ORGANIZZATIVO DI UN SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA I campioni che pervengono in A.P. con il relativo modulo vengono immediatamente accettati con il sistema informatico e viene loro assegnato un numero di identificazione che li seguirà il tutto il percorso lavorativo fino al reperto
  • 64. 10/10/2018 17:48 REPERTO DI ANATOMIA PATOLOGICA Il Reperto, redatto dall’anatomo patologo, comprende una descrizione dell’esame macroscopico e dell’esame microscopico di un dato materiale da esaminare e si conclude con la Diagnosi
  • 65. 10/10/2018 17:48 Esame istologico n……………………………………………………Data………………….. Paziente ………………………… Data nascita…………………. Inviato da……………………….. Materiale inviato: parotide Descrizione macroscopica: Parotide di cm 5,5 x3 x1,3 che presenta ad una estremità in sede sottocapsulare neoformazione biancastra duro-elastica di cm. 0.9. Il restante parenchima non presenta alterazioni di rilievo. Descrizione microscopica: Variabilità della componente cellulare con cellule epiteliali e mioepiteliali in varie configurazioni. Presenza di capsula fibrosa. Diagnosi istologica: Adenoma pleomorfo della parotide; margini indenni Il Medico anatomo-patologo ------------------------------------------
  • 66. 10/10/2018 17:48 La diagnosi si basa sull’osservazione al microscopio di tessuti o cellule posti su vetrini (portaoggetto) E’ importante conoscere i procedimenti utilizzati in anatomia patologica per ottenere i vetrini da esaminare
  • 68. 10/10/2018 17:48 Preparazione di materiale per esame istologico Problema ◼ i tessuti biologici sono per lo più molli ◼ Per poter ottenere sottili sezioni istologiche, il tessuto deve essere indurito prima del taglio tramite: - FISSAZIONE - INCLUSIONE in paraffina
  • 69. 10/10/2018 17:48 Outline 1. Collection 2. Fixation 3. Grossing 4. Processing 5. Embedding 6. Sectioning 7. Staining 8. Mounting HISTOTECHNOLOGY
  • 70. 10/10/2018 17:48 Collection of Surgical Specimen ◼ Clinical Details ◼ Adequate specimen ◼ Proper Fixative ◼ 1:10 proportion ◼ 10% buffered Formalin
  • 71. 10/10/2018 17:48 FISSAZIONE Trattamento dei prelievi con sostanze chimiche per evitare che i tessuti vadano incontro a processi degenerativi: ◼ autolisi = dovuta a enzimi liberati dai lisosomi che distruggono le cellule ◼ putrefazione o eterolisi = azione di microrganismi che invadono il materiale biologico
  • 72. 10/10/2018 17:48 FISSAZIONE I fissativi sono composti chimici che “fissano” le molecole presenti nelle cellule e nei tessuti nella posizione in cui si trovano in vivo Viene così preservata l’identità strutturale del tessuto
  • 73. 10/10/2018 17:48 TIPI DI FISSATIVI Coagulanti ◼ Alcol etilico ◼ Alcol metilico ◼ Acetone Non coagulanti ◼ Aldeide formica- in soluzione (formalina) ◼ Acido acetico Miscele fissative ◼ Formalina neutra tamponata ◼ Liquido di Bouin (formalina + acido picrico + acido acetico) ◼ Liquido di Carnoy (etanolo + cloroformio + acido acetico)
  • 74. 10/10/2018 17:48 FORMALINA NEUTRA TAMPONATA (10%- pH 7.2-7.4) Composizione Formaldeide 100 ml Acqua distillata 900 ml Fosfato di sodio dibasico 6.5gr Fosfato di sodio monobasico 4 gr
  • 75. 10/10/2018 17:48 PARAMETRI DA CONTROLLARE NELLA FISSAZIONE ◼ Spessore (<0.5 cm) ◼ Temperatura (ambiente o, possibilmente, +4°C) ◼ pH
  • 76. 10/10/2018 17:48 TAKING SAMPLES Edge of lesions. ◼ Wall of cysts. ◼ Include normal areas. ◼ Avoid necrotic area. ◼ Whole specimen if small. ◼ Direction, mark
  • 78. 10/10/2018 17:48 Inking the Margins* ◼ To mark surgical margin. ◼ Spread of lesion ◼ Malignancy ◼ Adequacy of removal ◼ Different colors to identify margins
  • 79. 10/10/2018 17:48 Sampling Technique Ottaviani G. Crib death. 2nd Ed. Springer Germany 2014 ©
  • 80. 10/10/2018 17:48 Cassette per inclusioni istologiche in paraffina
  • 81. 10/10/2018 17:48 Fixation ◼ Specimen bits are placed in porous cassettes ◼ Not more than 5mm thick ◼ In 10% formalin ◼ 1 mm/hour fixation ◼ ~ 6 hour
  • 82. 10/10/2018 17:48 ◼ Preservative ◼ Provides stability ◼ Protects from infection ◼ Prevents autolysis ◼ Permits sectioning and staining Fixation:
  • 83. 10/10/2018 17:48 ◼ After fixation is Replacing aqueous formalin with alcohol in gradual sequence (70, 95, 100%) to make way for paraffin. TISSUE PROCESSING
  • 85. 10/10/2018 17:48 prima dell’inclusione: a) DISIDRATAZIONE Trattamento con alcol etilico a concentrazioni crescenti (da 70-80% a 100%) per eliminare l’acqua dai tessuti scopi: 1) indurimento del tessuto 2) per facilitare l’inclusione in paraffina (la paraffina non è solubile in acqua)
  • 86. 10/10/2018 17:48 Prima = Passaggi prima dell’inclusione, per ottenere DISIDRATAZIONE – CHIARIFICAZIONE: ◼ Etanolo 80 ◼ Etanolo 90 ◼ Etanolo 100 ◼ Xilolo
  • 87. 10/10/2018 17:48 prima dell’inclusione: b) CHIARIFICAZIONE In sostanze quali benzolo o xilolo: ◼ rimuovono l’alcol (rendendo il pezzo trasparente) ◼ sono solubili in paraffina e quindi ne permettono l’infiltrazione
  • 88. 10/10/2018 17:48 disidratazione Etanolo 80 2-3 ore Etanolo 90 2-3 ore Etanolo assoluto I 1-5 ore Etanolo assoluto II 1-5 ore chiarificazione Xilolo I alcuni minuti Xilolo II alcuni minuti (→trasparenza)
  • 89. 10/10/2018 17:48 MACCHINE AUTOMATICHE PER LA FISSAZIONE, DISIDRATAZIONE E CHIARIFICAZIONE DEI CAMPIONI DI TESSUTO
  • 90. 10/10/2018 17:48 EMBEDDING ◼ Paraffin block with embedded tissue ◼ consistency to cut ◼ Paraffin blocks taken for sectioning
  • 91. 10/10/2018 17:48 INCLUSIONE IN PARAFFINA 1. INCUBAZIONE A CALDO 50-60°C 2. SOLIDIFICAZIONE A T AMBIENTE
  • 92. 10/10/2018 17:48 TESSUTO INCLUSO IN PARAFFINA PRONTO PER IL TAGLIO AL MICROTOMO
  • 94. 10/10/2018 17:48 Problema ◼ la luce del microscopio può attraversare solo materiale di spessore molto ridotto • per questo motivo il tessuto incluso in paraffina deve essere sezionato mediante speciali apparecchi, detti microtomi
  • 95. 10/10/2018 17:48 SECTIONING ◼ Microtome ◼ 3-10 microns ◼ Ribbon of sections ◼ taken on hot water bath
  • 99. 10/10/2018 17:48 Picking up sections ◼ Floating sections onto slides ◼ Common “float” artefact G.O., Università degli Studi di Milano
  • 100. 10/10/2018 17:48 Bagnomaria ◼ le sezioni (4-8 µm) sono poste in acqua calda con un pennello per ammorbidire la paraffina, poi raccolte sui vetrini portaoggetti
  • 101. 10/10/2018 17:48 Microscope slide preparation: ◼ Taking the section onto slide ◼ Flat, no air bubbles, no stretch or breaks.
  • 102. 10/10/2018 17:48 Problema ◼ Le sezioni istologiche così ottenute sono normalmente quasi incolori e prive di contrasto • prima dell’osservazione al microscopio, le sezioni devono essere colorate
  • 103. 10/10/2018 17:48 PRIMA DELLA COLORAZIONE ◼ DEPARAFFINAZIONE con xilolo per rimuovere la paraffina ◼ REIDRATAZIONE con scala discendente degli alcoli (etanolo da 100% a 70%) per creare affinità con le sostanze coloranti (acquose)
  • 104. 10/10/2018 17:48 Adesso = Passaggi prima della colorazione, per ottenere DEPARAFFINAZIONE – REIDRATAZIONE ◼ Tabella scala discendente x idratazione • Xilolo • Etanolo 100 • Etanolo 90 • Etanolo 80
  • 105. 10/10/2018 17:48 • Is the process of coloring cells, cellular constituent & tissue fibers to facilitate optical differentiation by microscopic examination. • Is the union between a colored dye & a tissue substrate which resists simple washing. . STAINING
  • 106. 10/10/2018 17:48 COLORAZIONE per permettere lo studio al microscopio dei tessuti che in genere sono incolori ◼ coloranti basici- si legano alle molecole con pH inferiore a 7 (acide), come il DNA ◼ coloranti acidi- si legano alle molecole con pH superiore a 7 (basiche), come gran parte delle proteine citoplasmatiche
  • 107. 10/10/2018 17:48  Most commonly used staining methods are –  Hematoxylin and Eosin staining in Histopathology  Gram’s Stain and Ziehl-Neelson staining in Microbiology.  Romanowsky staining in Hematology.  Papanicoloau staining in Cytology COMMON STAINING METHODS
  • 108. 10/10/2018 17:48 EMATOSSILINA - EOSINA 1) Ematossilina (colorante basico) si lega a strutture acide: colora in viola i nuclei (DNA) e i nucleoli (RNA ribosomiale) 2) Eosina: (colorante acido) si lega a strutture basiche: colora in rosa il citoplasma delle cellule e le fibre collagene (contengono in prevalenza proteine basiche)
  • 109. 10/10/2018 17:48 Colorazione ematossilina/eosina • Se una porzione di tessuto o di una cellula si colora di blu/viola, viene detta basofila ed è colorata dall'ematossilina • Nuclei e ribosomi generalmente sono basofili • Se una porzione si colora in rosso /arancio /rosa, viene detta acidofila o eosinofila (è colorata dall'eosina) ◼ le proteine del citoplasma sono acidofile
  • 110. 10/10/2018 17:48 ◼ Ematossilina 10 min ◼ H20 di fonte 10 ◼ Eosina 2-4 min ◼ Lavaggio H20 distillata EMATOSSILINA - EOSINA
  • 112. 10/10/2018 17:48 Automated Staining ◼ Routine stain H&E ◼ Hematoxylin (basic) ◼ Eosin (acidic) ◼ Nucleus is acidic and cytoplasm is relatively basic ◼ Special stains
  • 114. 10/10/2018 17:48 Le T. First Aid USMLE Step 1, 2010 McGrawHill © ++ - - BACTERIAL CELL WALLS GRAM STAIN DIFFERENTIAL STAINS
  • 115. 10/10/2018 17:48 GRAM STAIN DIFFERENTIAL STAINS Tortora GJ, et al. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, Pearson, 2016: p. 65 © 1ARY STAIN Crystal violet MORDANT IODINE DECOLORANT ALCOHOL 2ARY STAIN SAFRANIN
  • 116. 10/10/2018 17:48 GRAM STAIN Classifies bacteria into gram-positive or gram-negative –Gram-positive bacteria have thick peptidoglycan cell walls: color purple/blue –Gram-negative bacteria have thin peptidoglycan cell walls and a layer of lipopolysaccharides: color red/pink DIFFERENTIAL STAINS
  • 117. 10/10/2018 17:48 COVERSLIPPING ◼ Clearing - xylene ◼ Thin glass coverslips to protect the section ◼ Using mounting media (Eg. DPX, Resins, Canada balsam etc.)
  • 118. 10/10/2018 17:48 Montaggio dei vetrini (dopo la colorazione) con un vetrino coprioggetto interponendo una goccia di resina naturale (balsamo del Canada) o sintetica (Eukitt)
  • 119. 10/10/2018 17:48 MOUNTING THE SLIDE (A) Apply a single drop of mounting medium upon tissue section. (B) Hold coverslip at 45º allowing the drop to spread along the edge of the slip. (C) Let go of slip and allow medium to spread slowly.
  • 121. 10/10/2018 17:48 G.O., Università degli Studi di Milano
  • 122. 10/10/2018 17:48 Reporting ◼ Additional sections ◼ Deeper / Thinner sect. ◼ Special Stains/tech. ◼ Reference.. ◼ Discussions with Clin. ◼ Diagnosis ◼ Report Typing ◼ Despatch. ◼ (>3-5 days)
  • 123. 10/10/2018 17:48 Alcune varianti della metodica istopatologica
  • 124. 10/10/2018 17:48 INTRAOPERATIVE FROZEN SECTIONS Esame istologico intraoperatorio (estemporaneo - al congelatore) su materiale prelevato durante un intervento chirurgico al fine di chiarire una diagnosi o qualora siano emersi durante l’intervento nuovi quesiti diagnostici La diagnosi intraoperatoria può modificare l’intervento Outline
  • 125. 10/10/2018 17:48 ESAME INTRAOPERATORIO o “estemporaneo” o “al congelatore” Eseguito in corso di intervento chirurgico ◼ Il materiale deve pervenire FRESCO in Anatomia Patologica, eventualmente avvolto in garze inumidite con soluzione fisiologica ◼ qui viene congelato e tagliato al criostato ◼ Le sezioni sono colorate rapidamente con ematossilina/eosina e osservate al microscopio
  • 126. 10/10/2018 17:48 Preparazione di materiale istologico ◼ Per poter ottenere sottili sezioni istologiche, il tessuto deve essere indurito prima del taglio tramite: 1) FISSAZIONE 2) INCLUSIONE oppure CONGELAMENTO
  • 127. 10/10/2018 17:48 CONGELAMENTO ◼ IN AZOTO LIQUIDO (provoca congelamento “istantaneo”- in pochi secondi -fino a -150°C del materiale biologico senza produrre danni strutturali) ◼ Il materiale può essere immediatamente tagliato con l’apposito microtomo: il CRIOSTATO che consente di tagliare sezioni di 4-5 micron a basse temperature (da -10°C a -25°C) ESAME INTRAOPERATORIO
  • 129. 10/10/2018 17:48 Frozen Sections: ◼ Freezing acts as embedding agent by forming minute ice crystals within cells. ◼ More rapid (5min), ◼ Liquid nitrogen. Freezing Microtome ESAME INTRAOPERATORIO
  • 130. 10/10/2018 17:48 TAPPE 1. ACCETTAZIONE 2. DESCRIZIONE MACROSCOPICA 3. CAMPIONAMENTO 4. CONGELAMENTO 5. SEZIONE AL CRIOSTATO 6. COLORAZIONE, MONTAGGIO 7. DIAGNOSI E REFERTAZIONE ESAME INTRAOPERATORIO
  • 132. 10/10/2018 17:48 HYPERTROPHY ▪  workload requirement of an organ part ▪ Causes  cell size & cell function ▪  protein in cellular components with ▪ ↔ cellular fluid ▪ Results in an increase in tissue mass ▪ Seen in cardiac, skeletal, and muscle tissue ▪ These cells are not capable of mitosis (so, no  number or hyperplasia) ▪ May be a normal physiologic response ▪ as seen in an increase in muscle size with exercise ( size of cells) 132
  • 133. 10/10/2018 17:48 HYPERTROPHY – May be a pathological response as in myocardial hypertrophy from HTN or valve disease ◼ Example: Left ventricular hypertrophy (LVH) – – A PATHOLOGICAL HYPERTROPHY resulting in  size of heart d/t  workload caused by HTN. – There is an increase in size but function is compromised – However, there is a LIMIT to the amount the tissue can enlarge • Left Ventricular Hypertrophy LVH) – seen with poorly controlled HTN • Myocardial cells enlarge d/t  workload of pumping Cont…
  • 134. 10/10/2018 17:48 HYPERPLASIA ( N of cells) ◼ Occurs d/t to a response from appropriate stimulus and ceases when stimulus is removed – An increase in NUMBER of cells ◼ Restricted to cells capable of mitosis – epidermis, intestinal epithelium, and glandular tissue. ◼ Physiological hyperplasia – uterus and breast enlarge in pregnancy 134
  • 135. 10/10/2018 17:48 HYPERPLASIA ◼May be a PHYSIOLOGICAL response and occur with hypertrophy ( in both cell size & number) – Hyperplasia is important in wound healing ◼May also be a pathological hyperplasia – Seen in prostatic hypertrophy (BPH), endometrial hyperplasia d/t increased hormone stimulation, or thyroid enlargement Benign Prostatic Hypertrophy/Hyperplasia (BPH) – can cause difficulty with urination Goiter – thyroid hyperplasia Cont…
  • 136. 10/10/2018 17:48 METAPLASIA ▪ One cell type is replaced by another ▪ May predispose to cancer ▪ Involves reprogramming of undifferentiated stem cells ▪ Allows to cells to better survive in a hostile environment ▪ Is REVERSIBLE ▪ Is a response to chronic irritation and inflammation 136
  • 137. 10/10/2018 17:48 METAPLASIA ◼ Cells that are normally columnar or stratified may change to squamous. ◼ Examples: – With continued smoke exposure, ciliated columnar cells are changed to stratified squamous cells – Cervical cells change when exposed to STDs or HPV ◼ Think metamorphosis or change from one form to another – Continued exposure may predispose to cancerous transformations. Stratifiied squamous cellsCiliated columnar cells
  • 138. 10/10/2018 17:48 DYSPLASIA (ATYPICAL HYPERPLASIA) ◼ Deranged cell growth resulting in cells of varying size, shape, and appearance – May be associated with chronic irritation or inflammation – May be reversible if offending agent is removed ◼ Dysplasia is considered A STRONG PRECURSOR OF CANCER! – Example: Cervical dysplasia – However, dysplasia is an adaptive process – may or may not lead to cancer ◼ Decrease risk if irritation is removed or inflammation treated.
  • 139. 10/10/2018 17:48 Adapted from: First Aid USMLE Step 1: p. 220, 2010 McGraw-Hill NEOPLASTIC PROGRESSION
  • 140. 10/10/2018 17:48 Summary: Cellular Changes Neoplasia  Adapted from: https://uk.instructure.com/courses/1654359/files/70329046/download
  • 141. 10/10/2018 17:48 Benign vs Malignant Tumors
  • 142. 10/10/2018 17:48 Anatomic Pathology: Etiology of Symptoms Foreign body Accident Iatrogenic Acute Specific Nonspecific: Chronic Benign Malignant 1- Congenital 2- Traumatic 3- Inflammatory 4- Neoplastic 5- Others
  • 143. 10/10/2018 17:48 significato dell’analisi istologica al microscopio di una lesione infiammatoria stabilire se è preneoplastica neoplastica (benigna o maligna) Classificazione secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization-WHO): istotipo, grado di differenziazione, stadio Indicazioni prognostiche
  • 144. 10/10/2018 17:48 Classificazione dei tumori secondo WHO ◼ Istotipo = il tessuto di origine di una neoplasia ◼ Grado di differenziazione = quanto la morfologia delle cellule della lesione si discosta da quella delle cellule del tessuto dal quale origina il tumore ◼ Stadio = quanto è esteso il tumore
  • 145. 10/10/2018 17:48 Tumor Nomenclature: Histotype Benign Adenoma Papilloma Squamous, Transitional Hemangioma Leiomyoma Rhabdomyoma Osteoma Lipoma Mature teratoma Pleomorphic Adenoma/ Mixed tumor Malignant Adenocarcinoma, Papillary Carcinoma Carcinoma Squamous, Transitional Leukemia, Lymphoma Angiosarcoma Leiomyosarcoma Rhabomyosarcoma Osteosarcoma Liposarcoma Immature teratoma Carcinoma ex pleomorphic adenoma/ Malignant mixed tumor EpitheliumMesenchyme>1cell type Blood cells Blood vessels Smooth muscle Skeletal muscle Bone Fat
  • 146. 10/10/2018 17:48 GRADO DI DIFFERENZIAZIONE di un tumore maligno Grado I Ben differenziato Grado II Moderatamente differenziato Grado III Scarsamente differenziato Grado IV Indifferenziato (anaplastico)
  • 147. 10/10/2018 17:48 STADIO di un tumore maligno STATO DI DIFFUSIONE 1. In situ 2. Microinvasione 3. Invasione locale 4. Metastasi locale 5. Metastasi a distanza ----------------------------- 1.non infiltrazione della membrana basale (per tumori epiteliali); 2.invasione membrana basale; 3.diffusione all’interno dell’organo; 4. diffusione non contigua all’interno dell’organo o ai linfonodi più vicini; 5. diffusione ad altri organi o linfonodi distanti
  • 148. 10/10/2018 17:48 SISTEMA TNM per definire lo stadio ◼ T – stato di avanzamento locale (dimensioni, profondità di invasione locale) ◼ N – stato di interessamento linfonodale (locale o a distanza) ◼ M – presenza di metastasi a distanza Outline
  • 149. 10/10/2018 17:48 Tumor Stage Site & Size of 1st lesion Regional lymph node spread Metastasis T= tumor size N= node involvement M= metastasis
  • 150. 10/10/2018 17:48 TNM Sistema internazionale più usato per la classificazione dei tumori maligni a cura della UICC: Unione Internazionale Contro il Cancro, con: AJCC: American Joint Committee on cancer BIJC: British Isles Joint TNM Classification Committee CCCS: Canadian Committee on Cancer Staging CNU-TNM: Comité Nacional Uruguayo TNM EORTC: European Organization for Research on Treatment of Cancer FIGO: Féderation Internationale de Gynécologie et d’Obstétrique FTNM: French TNM Group IPSP: Italian Prognostic System Project JJC: Japanese Joint Committee
  • 151. 10/10/2018 17:48 T= tumore primitivo Tx=tumore primitivo non può essere definito T0=non segni di tumore primitivo Tis=carcinoma in situ T1, T2, T3, T4=> a seconda dell’estensione locale del tumore primitivo
  • 152. 10/10/2018 17:48 N= linfonodi regionali Nx=linfonodi regionali non possono essere definiti N0=assenza di metastasi nei linfonodi regionali N1, N2, N3 => a seconda del numero di linfonodi regionali interessati dal tumore
  • 153. 10/10/2018 17:48 M = metastasi a distanza M0=assenza di metastasi a distanza M1= presenza di metastasi a distanza
  • 154. 10/10/2018 17:48 ◼ Staging – Extent of disease and relative size of tumor – TNM staging classification system ◼ Internationally recognized system used for staging neoplasms ◼ T: (0-4) = tumor size (primary) ◼ N: (0-3) = degree of regional lymph node involvement ◼ M: (0-1) = presence or absence of distant metastases TUMOR STAGE
  • 155. 10/10/2018 17:48 SISTEMA TNM per definire lo stadio Esempi: ◼ T1-N0-M0 = scarsa malignità ◼ T1-N1-MO = malignità limitata ◼ T3-N3-M1 = malignità elevata
  • 157. 10/10/2018 17:48 ESAME CITOLOGICO Studio al microscopio di cellule isolate prelevate da un organo o da liquidi naturali o da versamenti (effusioni indotte da determinate patologie) mediante varie tecniche: ◼ apposizione ◼ abrasione ◼ agoaspirazione
  • 158. 10/10/2018 17:48 ESAME CITOLOGICO ▪ Diagnostico se si sospetta una malattia ▪ Screening su persone apparentemente sane al fine di prevenire una malattia (es. Pap-test)
  • 159. 10/10/2018 17:48 ESAME CITOLOGICO DIAGNOSTICO ◼ Apparato genitale femminile (citologia cervico-vaginale) ◼ Apparato respiratorio (espettorato, broncoaspirato) ◼ Apparato urinario ◼ Apparato digerente ◼ Cavità sierose (versamento pleurico, ascitico, pericardico)
  • 160. 10/10/2018 17:48 Metodi di raccolta del materiale citologico ◼ APPOSIZIONE (su vetrino) ◼ ABRASIONE (scraping, brushing) ◼ AGOASPIRAZIONE
  • 161. 10/10/2018 17:48 Citologia per APPOSIZIONE Raccolta su vetrino di cellule disperse in un liquido più o meno denso mediante: ◼ semplice appoggio del vetrino sulla superficie da esaminare nel caso di una “secrezione” (es. secrezione dal capezzolo) ◼ striscio su vetrino di gocce (es.sangue) o cellule centrifugate (da urine, versamenti, escreato)
  • 162. 10/10/2018 17:48 Citologia per APPOSIZIONE Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 163. 10/10/2018 17:48 Preparing a SMEAR ◼ Smear- A thin film of a solution on a slide
  • 164. 10/10/2018 17:48 Striscio su vetrino Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 165. 10/10/2018 17:48 Citologia per AGOASPIRAZIONE Prelievo di cellule mediante aspirazione con ago direttamente dalla lesione (in genere sotto guida ecografica)
  • 166. 10/10/2018 17:48 Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 167. 10/10/2018 17:48 Citologia per AGOASPIRAZIONE SEDI DI PIU’ FREQUENTE APPLICAZIONE ◼ Mammella ◼ Tiroide ◼ Linfonodi ◼ Ghiandole salivari ◼ Polmone ◼ Fegato
  • 168. 10/10/2018 17:48 Prelievo per AGOASPIRAZIONE Il radiologo localizza la sede anatomica di una lesione visualizzandola sul monitor di un ecografo; questo permetterà di scegliere il percorso da far eseguire all’ago per raggiungere la lesione “in sicurezza” Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 169. 10/10/2018 17:48 Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 170. 10/10/2018 17:48 170 Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 171. 10/10/2018 17:48 Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. I, Piccin ©
  • 172. 10/10/2018 17:48 FISSAZIONE DEL NODULO INSERZIONE DELL’AGO IL CONETTO SI RIEMPIE IL MATERIALE PUO’ ESSERE STRISCIATO
  • 173. 10/10/2018 17:48 Citologia per ABRASIONE Rimuove le cellule dalla superficie da esaminare mediante: ◼ Scraping (raschiamento con spatola) ◼ Brushing (raschiamento con spazzolino) 173 BRUSHING SCRAPING
  • 174. 10/10/2018 17:48 Scraping lo Scraping è usato su tessuti superficiali (es. mucosa orale, epitelio cervice uterina)
  • 175. 10/10/2018 17:48 Brushing Il Brushing è usato per via endoscopica sulle mucose del tratto gastrointestinale o respiratorio o urinario e per l’endocervice uterina
  • 176. 10/10/2018 17:48 Metodi di fissazione dei prelievi citologici ◼ con spray fissativi (commerciali) ◼ in alcool (etilico, metilico) ◼ all’aria
  • 177. 10/10/2018 17:48 Colorazioni più usate in citologia ◼ Ematossilina/eosina ◼ Papanicolaou ◼ Giemsa
  • 178. 10/10/2018 17:48 Striscio di mucosa orale con flora batterica
  • 180. 10/10/2018 17:48 PAP-test ◼ metodo di screening molto affidabile che permette di riconoscere precocemente il carcinoma della cervice uterina ◼ Prende il nome da George Papanicolaou che lo introdusse nel 1928 studiando l’effetto degli ormoni del ciclo mestruale sulle cellule della cervice uterina nella donna
  • 183. 10/10/2018 17:48 CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE PAP-Test TECNICA DI PRELIEVO (abrasione) ◼ Scraping dell’esocervice con spatola (di Ayre) ◼ Brushing del canale cervicale con spazzolino (softbrush)
  • 184. 10/10/2018 17:48 MODALITÀ PRELIEVO PER PAP-TEST speculum, vetrini, porta vetrini, spatola di Ayre, softbrush prelievo prelievo cell. esocervice con spatola prelievo cell. endocervice con brush striscio su vetrino
  • 186. 10/10/2018 17:49 Citologia cervico-vaginale in fase liquida La citologia in fase liquida si differenzia dal Pap- test tradizionale: ◼ per le modalità di allestimento dei vetrini ◼ per la qualità dei risultati (significativo aumento dell’individuazione di lesioni, riduzione dei prelievi inadeguati)
  • 187. 10/10/2018 17:49 Colorazione Papanicolaou ◼ Passaggi in alcol etilico (scala discendente: 80%→50%) ◼ Ematossilina di Harris ◼ H2O distillata ◼ Soluzione acquosa di HCl 0.25% ◼ H2O distillata ◼ Passaggi in alcol etilico (scala ascendente: 50%→80%) ◼ Orange G6
  • 188. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE PAP-Test Sui vetrini comunque ottenuti si osservano cellule epiteliali provenienti sia dall’esocervice che dall’endocervice
  • 189. 10/10/2018 17:49 Strato superficiale: cellule appiattite di grandi dimensioni (50µ) con nucleo picnotico Strato intermedio: molti strati di cellule più grandi con aumento del volume citoplasmatico (il nucleo rimane di uguali dimensioni) Strato parabasale: 2-3 linee di cellule di maggiori dimensioni con citoplasma più evidente (frequenti mitosi) Strato basale: piccole cellule con scarso citoplasma allineate in uno strato EPITELIO PAVIMENTOSO PLURISTRATIFICATO ESOCERVICE (Portio)
  • 190. 10/10/2018 17:49 PAP-test Colorazione Papanicolaou ◼ Cellule strato superficiale: nucleo piccolo, citoplasma rosa ◼ Cellule strato intermedio: nucleo più grande, citoplasma azzurro
  • 191. 10/10/2018 17:49 PAP-test Colorazione Papanicolaou ◼ Cellule strato parabasale e basale: aggregato di cellule monomorfe tondeggianti di piccole dimensioni
  • 192. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA CERVICO- VAGINALE epitelio endocervice ◼ Strato colonnare: unico strato di cellule cilindriche alte con nucleo basale picnotico mucosecernenti
  • 193. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA CERVICO-VAGINALE PAP-Test POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI •PROCESSI INFIAMMATORI •PROCESSI PRE-NEOPLASTICI (DISPLASIA) •PROCESSI NEOPLASTICI
  • 194. 10/10/2018 17:49 Infezione da Papillomavirus
  • 195. 10/10/2018 17:49 “High-grade dysplasia” CIN IIICIN II “Low-grade dysplasia” CIN I Cytology of CIN (Pap smear) Adapted from: Robbins’ Pathologic Basis of Disease, 7th Ed., Elsevier © Normal
  • 197. 10/10/2018 17:49 Progressione nello sviluppo del carcinoma della esocervice uterina
  • 199. 10/10/2018 17:49 Organi dell’apparato respiratorio Cavità nasali Faringe Laringe Trachea Bronchi Bronchioli Polmone sinistro Polmone destro Diaframma Albero respiratorio 3 lobi 2 lobi POLMONI coperti da pleure
  • 200. 10/10/2018 17:49 EPITELIO RESPIRATORIO Epitelio che tappezza trachea e bronchi: ◼ pseudostratificato (tutte le cellule toccano la membrana basale) ◼ ciliato ◼ contiene cellule caliciformi mucosecernenti
  • 201. 10/10/2018 17:49 Ciliary escalator Trapped particles in mucus Cilia Goblet cells Ciliated cells Computer-enhanced Modified from: Tortora GJ et al. Microbiology; 12th Ed., Pearson 2016: p. 444 © EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO
  • 202. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO esame cellule di sfaldamento provenienti dai diversi tratti dell’apparato respiratorio: ◼ Bocca ◼ Faringe ◼ Laringe ◼ Trachea ◼ Bronchi ◼ Bronchioli ◼ Alveoli
  • 203. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO Modalità di esame ◼ Espettorato ◼ Broncoaspirato ◼ Brushing (spazzolamento) broncoscopia
  • 204. 10/10/2018 17:49 Methods for Cytological Sampling of the Lung •Sputum ➢Spontaneously expectorated ➢Induced •Bronchoscopic procedures ➢Bronchial brushing ➢Bronchial washing ➢Bronchiolo-Alveolar Lavage (BAL) •Fine needle aspiration (FNA), including Endobronchial Ultrasound (EBUS) guided FNA (EBUS/EUS-FNA)
  • 205. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI •PROCESSI INFIAMMATORI •PROCESSI PRE-NEOPLASTICI (DISPLASIA) •PROCESSI NEOPLASTICI
  • 206. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA ESPETTORATO Espettorato: materiale proveniente dall’apparato respiratorio emesso spontaneamente dal paziente In condizioni di normalità contiene: ◼ Cellule cavo orale ◼ Cellule ciliate ◼ Macrofagi ◼ Linfociti ◼ Muco
  • 209. 10/10/2018 17:49 VERSAMENTI SIEROSIVERSAMENTI SIEROSI CITOLOGIA DEI VERSAMENTICITOLOGIA DEI VERSAMENTI Riscontro ed identificazione morfologicaRiscontro ed identificazione morfologica delle cellule presenti nei liquididelle cellule presenti nei liquidi sviluppatisi in condizioni patologichesviluppatisi in condizioni patologiche nelle principalinelle principali cavita’cavita’ sierose del corpo:sierose del corpo: 1) pleurica1) pleurica 2)2) pericardicapericardica 3) peritoneale3) peritoneale
  • 210. 10/10/2018 17:49 Body Cavities: Lateral View ◼ Thoracic Cavity Lined by serous membranes ◼ Abdominopelvic Cavity – Abdominal Cavity – Pelvic Cavity
  • 211. 10/10/2018 17:49 Thoracic Cavity (Anterior View) ◼Mediastinum: a potential space that contains the heart, great vessels, trachea, esophagus, etc ◼Pericardial Cavity: contains the heart ◼Pleural Cavities: contain the lungs
  • 212. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA DEI VERSAMENTI Metodica: 1-Agoaspirazione nella cavità 2-Striscio su vetrino diretto o dopo centrifugazione
  • 213. 10/10/2018 17:49 VERSAMENTI SIEROSIVERSAMENTI SIEROSI La patologia delle sierose diLa patologia delle sierose di interesse citologico comprendeinteresse citologico comprende •• 1) Alterazioni qualitative del liquido1) Alterazioni qualitative del liquido •• 2) Infiammazioni2) Infiammazioni •• 3) Neoplasie3) Neoplasie
  • 214. 10/10/2018 17:49 Citologico liquido pleurico da mesotelioma* *neoplasia che origina dal mesotelio (strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo) - correlato all’uso industriale dell’amianto
  • 216. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA URINARIACITOLOGIA URINARIA CAMPIONAMENTO DELLE URINECAMPIONAMENTO DELLE URINE 1) Urine emesse spontaneamente1) Urine emesse spontaneamente 2) Urine prelevate con catetere2) Urine prelevate con catetere 3) Lavaggio3) Lavaggio vescicalevescicale (10 ml sol. fisiologica(10 ml sol. fisiologica aspirati in cistoscopia)aspirati in cistoscopia)
  • 217. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA URINARIACITOLOGIA URINARIA LL’’esame citologico del sedimento urinarioesame citologico del sedimento urinario rappresenta la base per la diagnostica dellerappresenta la base per la diagnostica delle neoplasie dellneoplasie dell’’apparato urinarioapparato urinario •• Le cellule riscontrabili, in condizioni diLe cellule riscontrabili, in condizioni di normalitanormalita’’, sono rappresentate da:, sono rappresentate da: •• 1) Cellule dell1) Cellule dell’’epitelio di transizioneepitelio di transizione •• 2) Cellule squamose uretrali2) Cellule squamose uretrali •• 3) Cellule dell3) Cellule dell’’epitelio renale (rare)epitelio renale (rare) •• 4) Istiociti4) Istiociti
  • 218. 10/10/2018 17:49 CITOLOGIA APPARATO URINARIO POSSIBILI QUADRI DIAGNOSTICI •PROCESSI INFIAMMATORI •PROCESSI PRE-NEOPLASTICI (DISPLASIA) •PROCESSI NEOPLASTICI
  • 219. 10/10/2018 17:49 UROTHELIAL CARCINOMA HIGH GRADE Adapted from: Mariuzzi GM. Anatomia Patologica, Vol. II, Piccin ©
  • 220. 10/10/2018 17:49 Reperto citologico in un carcinoma della vescica
  • 222. 10/10/2018 17:49 Light compound microscope Adapted from: Tortora GJ, et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 53 © or substage light Revolving piece
  • 223. 10/10/2018 17:49 Tortora GJ, et al. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, Pearson 2016: p. 56 © WORKING DISTANCE
  • 224. 10/10/2018 17:49 Parts of the Microscope Parts Functions Eyepiece To observe specimen. Contains two or more lenses. The most common magnification for the eyepiece is 10X. There are also 2x and 5x. An eye piece is a removable, can be interchanged for different magnification. Objective Lenses More than one objective lenses. These are the primary lenses of a compound microscope and can have magnification of 4x, 5x, 10x, 20x, 40x, 50x and 100x. Stage The platform below the objective lens on which the object to be viewed is placed. A hole in the stage allows light beam to pass and illuminate the specimen. Stage Clips There are two stage clips one on each side of the stage. Once the slide containing the specimen is placed on the stage, the stage clips are used to hold the slide in place. Diaphragm It is located on the lower surface of the stage. It is used to control the amount of light that reaches the specimen through the hole in the stage. Illuminator Simple compound microscopes have a mirror that can be moved to adjust the amount of light that can be focused on the specimen. However, some advanced types of compound microscopes have their own light source. The Adjustments 2 adjustment knobs: fine adjustment & coarse adjustment knob; refine the focus of the lenses. The coarse adjustment knob helps in improving the focus of the low powers whereas the fine adjustment knob helps in adjusting the focus of the lenses with higher magnification.
  • 225. 10/10/2018 17:49 Microscopy and units Adapted from: Tortora GJ, et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 55 ©
  • 226. 10/10/2018 17:49 Units of Measurement ◼ Microorganisms are measured in micrometers (μm) and nanometers (nm) ◼ ​1 µm = 10-6 m = 10-3 mm ◼ ​​1 nm = 10-9 m = 10-6 mm ◼ ​1000 nm = 1 µm ◼ ​0.001 µm = 1 nm Tortora GJ, Funk BR, Case CL. Microbiology: An Introduction, 12th Edition, 2016, Pearson
  • 227. 10/10/2018 17:49 MICROSCOPIO OTTICO Adapted from: http://www.treccani.it/enciclopedia/microscopio/
  • 228. 10/10/2018 17:49 OCULAR LENSES EYEPIECE OBJECTIVE LENSES 10 x 4 x 10 x 40 x 100 x immersion oil IRIS DIAPHRAGM WORKING DISTANCE STAGE Stage clip/mechanical ARM BASE ILLUMINATOR/ SUBSTAGE LIGHT CONDENSER REVOLVING NOSEPIECE
  • 229. 10/10/2018 17:49 Total magnification = magnification of eyepiece x magnification of objective lens Magnification Your microscope has 3 magnifications: Scanning, Low and High. Each objective will have written the magnification. In addition to this, the ocular lens (eyepiece) has a magnification. The total magnification is the ocular x objective. Objective Lenses Magnification Ocular Lens Magnification Total Magnification Objective x Ocular Lenses Scanning 4x 10x 40x Low Power 10x 10x 100x High Power 40x 10x 400x Oil immersion 100x 10x 1000x
  • 230. 10/10/2018 17:49 Light microscope brightfield darkfield phase contrast differential interference contrast (DIC) fluorescence Confocal microscope Two-photon microscope Scanning acoustic microscope Electron microscope transmission scanning Scanned probe microscope scanning tunneling atomic force MICROSCOPE TYPES
  • 232. 10/10/2018 17:49 PER EFFETTUARE UNA DIAGNOSI nella maggior parte dei casi è sufficiente al patologo l’osservazione al microscopio di sezioni istologiche di tessuti o di preparati citologici colorati con colorazioni routinarie
  • 233. 10/10/2018 17:49 PER EFFETTUARE UNA DIAGNOSI in altri casi è necessario applicare metodologie più sofisticate: ◼ colorazioni speciali ◼ indagini immunoistochimiche ◼ indagini di biologia molecolare ◼ tecniche di microscopia elettronica
  • 235. 10/10/2018 17:49 Immunohistochemistry ◼ Antigen antibody reaction ◼ Ab Tagged with marker – Simple Dye – Enzyme (peroxidase) – Fluorescent Dye – Radioactive Dye Marker Sec. Antibody Pri. Antibody Tissue Antigen
  • 236. 10/10/2018 17:49 236 Immunohistochemical stains Stain Vimentin Desmin Cytokeratin GFAP Glial Fibrillary Acid protein Neurofilaments Cell type Connective tissue Muscle Epithelial cells Neuroglia Neurons Adapted from: Le T. et al. First Aid USMLE Step 1, 2010 McGrawHill ©
  • 238. 10/10/2018 17:49 B cell Lymphoma – CD20
  • 239. 10/10/2018 17:49 Breast Cancer Estrogen Receptor Antigen Tamoxifen Sensitive
  • 241. 10/10/2018 17:49 Electron Microscopy ◆ Electron beam instead of light. ◆ Magnified images are typically from 1000X to 50,000X (Light microscope is 10-1000x). ◆ Gluteraldehyde fixative. ◆ Glass knives. ◆ Specimen is mounted on a metal grid.
  • 242. 10/10/2018 17:49 LIGHT MICROSCOPE vs ELECTRON MICROSCOPE © 2007 Paul Billiet ODWS FEATURE LIGHT MICROSCOPE ELECTRON MICROSCOPE Electromagnetic spectrum used Visible light 390nm (red) – 760nm Electrons app. 4nm Maximum resolving power app. 200nm or 0.2micron 0.14nm Fine detail Maximum magnification x1000 – x1500 X 5,00,000 Radiation source Tungsten or quartz halogen lamp High voltage (50kV) tungsten filament Lenses Glass Magnets Interior Air-filled Vacuum Focus Lens is movable Rigidly fixed, adjust lens currents
  • 243. 10/10/2018 17:49 LIGHT MICROSCOPE vs ELECTRON MICROSCOPE © 2007 Paul Billiet ODWS FEATURE LIGHT MICROSCOPE ELECTRON MICROSCOPE Focussing scree n Human eye (retina), photographic film Fluorescent screen, photographic film Fixation formaldehyde Glutaraldehyde,OsO4 Embedding Wax Resin Sectioning Microtome slices - 20 000nm Whole cells visible Ultramicrotome Slices - 50nm Parts of cells visible Stains Water soluble dyes Heavy metals Support Glass slide Copper grid
  • 244. 10/10/2018 17:49 Types of Electron Microscope 1.Transmission electron microscopy (TEM) 2.Scanning electron microscopy (SEM) 244
  • 246. 10/10/2018 17:49 - - light 8CI urce heated filsme nt v (source of electronss) v - - ooj3ctive lens specimen IMAGE ON VIE'W'ING SCREEN detec'Cir IMAGE VI E'W'ED DIRECTLY IMAGE ON FLUORESCENT SCREEN LIGHT MICROSCOPE TRANSMISSION ELECTRON MICROSCOPE SCANNING ELECTRON MICROSCOPE
  • 248. 10/10/2018 17:49 Electron Microscopy Ultrastructural diagnosis of non tumor sample Ultrastructure diagnosis of tumor sample
  • 249. 10/10/2018 17:49 • Diseases of kidney • Metabolic storage diseases • Respiratory tract biopsies • Skeletal muscle diseases • Infectious agents • Cutaneous diseases • Peripheral nerve biopsies • Epithelial tumors • Mesothelioma • Melanoma • Hematopoietic and lymphopoietic tumors • Soft-tissue tumors • Central nervous system tumors • Small round cell tumors Non tumor biopsies Tumor diagnosis
  • 250. 10/10/2018 17:49 Minimal change Glomerulonephritis Extensive foot process effacement
  • 251. 10/10/2018 17:49 Post streptococcal glomerulonephritis Subepithelial humps of IgG & C 3
  • 252. 10/10/2018 17:49 Esami di biologia molecolare mettono in evidenza le componenti molecolari delle cellule (acidi nucleici e proteine) ai fini diagnostici 252 Outline
  • 253. 10/10/2018 17:49 BIOLOGIA MOLECOLARE Dogma centrale biologia molecolare: l’informazione contenuta nel DNA passa all’RNA e viene concretizzata nella proteina Crick, 1957
  • 254. 10/10/2018 17:49 ◼ Central dogma describes how DNA is transcribed to messenger RNA, which, in turn, is translated into proteins that carry vital cellular functions GENETICS CENTRAL DOGMA Adapted from: Pearson Education, Inc. © 2016
  • 255. 10/10/2018 17:49 Esami di biologia molecolare in Anatomia Patologica utilizzati per: ◼ valutare il profilo genetico di un tumore (molto importante ai fini diagnostici e prognostici) ◼ diagnosticare la presenza del DNA di un batterio (es. micobatterio tubercolare) o di un virus (es.virus del papilloma) ◼ diagnosticare la presenza dell’RNA di un virus (es. virus HIV dell’AIDS) ◼ studiare la costituzione genetica di un individuo (utile per chiarire determinati quadri patologici
  • 256. 10/10/2018 17:49 BIOTECHNOLOGY TOOLS Restriction Enzymes Polymerase Chain Reaction (PCR) copies copies copies DNA probe unknown DNA Southern blotting—DNA Northern blotting –mRNA Western blotting– proteins Eastern blotting –lipids Monoclonal antibody ELISA testing Metabolic Reactions-visual DNA fingerprinting—id DNA Shotgun sequencing—id short pieces of DNA Proteomics—large scale study of proteins Nanotechnology
  • 257. 10/10/2018 17:49 RESTRICTION ENZYMES ◼ Special class of DNA-cutting enzymes that exist in many bacteria ◼ First isolated in 1970, observed earlier in batteriophages that were destroyed by restriction enzymes ◼ Cut specific sequences of DNA ◼ Destroy bacteriophage DNA in bacterial cells ◼ Methylated cytosines in bacteria protect their own DNA from digestion ◼ Create blunt ends or staggered cuts known as sticky ends ◼ Purified form of these enzymes are used in labs. BIOTECHNOLOGY TOOLS Adapted from: Tortora GJ et al. Microbiology, 12th Ed., Pearson 2016: p. 241 ©
  • 258. 10/10/2018 17:49 Adapted from: Tortora GJ et al. Microbiology, 12th Ed, Pearson 2016: p. 242 © RESTRICTION ENZYME: MAKING rDNA
  • 259. 10/10/2018 17:49 Polymerase Chain Reaction (PCR) ◼ Process of increasing small quantities (amplifying) of DNA for analysis ◼ Used for diagnostic tests for genetic diseases and detecting pathogens ◼ Reverse-transcription PCR uses mRNA as template Pearson Education, Inc. © 2016
  • 260. 10/10/2018 17:49 Polymerase Chain Reaction amplifies a known segment of DNA between two primers. DNA identification and sequence extraction Polymerase Chain Reaction Cont……
  • 261. 10/10/2018 17:49 1) Denaturation at 94°C: During the denaturation, the double strand melts open to single stranded DNA, all enzymatic reactions halt. 2) Annealing at 54°C: The primers are freely moving due to Brownian motion. Ionic bonds are constantly formed and broken between the single stranded primer and the single stranded template. During coding, excess premade DNA primers anneal to a specific sequence on each strand to be amplified. ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 3) Extension at 72°C: Heat stable DNA polymerase replicates the DNA sequence following each primer. PCR: STEPSCont…
  • 263. 10/10/2018 17:49 With PCR technique a short sequence of DNA can be amplified by more than 106 times within a few hours. Polymerase Chain ReactionCont…
  • 264. 10/10/2018 17:49 What is blotting? Blots are techniques for transferring DNA , RNA, PROTEINS, LIPIDS onto a carrier so they can be separated, and follows the use of a gel electrophoresis. The Southern blot is used for transferring DNA, the Northern blot for RNA, the Western blot for PROTEIN, Eastern blot for LIPIDS.
  • 265. 10/10/2018 17:49 Southern blot (DNA) Northern blot (RNA) Western blot (Protein) Eastern blot (lipid) TYPES OF BLOTTING TECHNIQUESCont…
  • 266. 10/10/2018 17:49 Creating the Sandwich The sandwich consists of : filter paper Nitrocellulose membrane, gel matrix another piece of filter paper Cont……
  • 267. 10/10/2018 17:49 ◼ Professor Edwin Southern, Professor of Biochemistry, UK ◼ Developed this method in 1975. Southern Blotting
  • 268. 10/10/2018 17:49 Cont…Southern & Northern Blot: Techniques
  • 269. 10/10/2018 17:49 1. In the Figure below, line "c" points to the microscope's__________________ CORRECT. A) illuminator B) condenser C) ocular lens D) objective lens What is your diagnosis? Outline