2. N E W S G E N N A I O 2 0 2 3
DOC DELLE VENEZIE VEICOLO
DI UNO STILE APPREZZATO E
RICERCATO DAL
CONSUMATORE
INTERNAZIONALE
NEL 2022 AUMENTA A LIVELLO INTERNAZIONALE IL VALORE ECONOMICO
(+10%) E PERCEPITO DELLA DOC DELLE VENEZIE, PILASTRO DEL
SISTEMA PINOT GRIGIO DEL NORDEST
Da: Comunicato Stampa Consorzio DOC delle Venezie
26 gennaio 2023 – Con il 2023 si apre un nuovo capitolo per il Consorzio DOC delle
Venezie, che forte dei risultati raggiunti nell’anno appena terminato è pronto a ripartire
con attività promozionali e informative volte a rafforzare la presenza nei mercati e ad
aumentare sempre più il valore identitario della Denominazione a livello internazionale.
Tra gli obiettivi principali per il 2023, il Consorzio di Tutela ha inserito il rafforzamento
delle attività promozionali e della presenza sul mercato nazionale, che ad oggi assorbe
circa il 5% del consumo totale. “Gli occhi sono puntati su di noi, sul Nordest italiano. È da
qui che proviene l’85% del Pinot grigio prodotto nel Belpaese. Stiamo aumentando
l’impegno per fidelizzare sempre più il mercato domestico, certi che possa replicare lo
straordinario successo conseguito all’estero dalla DOC Delle Venezie”, chiosa Albino
Armani, Presidente del Consorzio di Tutela, e continua “Rappresentiamo la tipicità di uno
stile, quello del ‘Pinot Grigio italiano’, che ha conquistato il consumatore di tutto il mondo
e che grazie ai valori intrinseci di cultura e territorio d’origine, alle sue caratteristiche di
freschezza e versatilità nonché al lavoro del Consorzio, fornisce garanzie sull’origine,
sull’intera filiera produttiva e sull’elevata qualità della materia prima e della sua
trasformazione. Questo è il grande valore aggiunto della nostra DOC”. Campionessa di uno
N U M E R O C O R R E N T E :
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Consorzio delle Venezie - Ital
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4. Home / Pot-Pourri / Enomondo-News / Doc-Delle-Venezie-Apprezzata-Dal-Consumatore-Internazionale
Doc delle Venezie apprezzata dal consumatore
internazionale
|
di Redazione 27/01/23
Nel 2022 aumenta il valore economico
(+10%) e percepito della DOC Delle
Venezie a livello internazionale. Con il
nuovo anno il Consorzio di Tutela
punta alla crescita della DO nel
mercato domestico e si fa portavoce
nel mondo di uno stile fresco e
versatile che parla di territorio e
italianità.
Con il 2023 si apre un nuovo capitolo per il
Consorzio DOC delle Venezie, che forte dei risultati raggiunti nell’anno appena terminato è pronto a ripartire
con attività promozionali ed informative volte a rafforzare la presenza nei mercati e ad aumentare sempre
più il valore identitario della Denominazione a livello internazionale. Attraverso azioni strategiche e mirate che
hanno portato la DOC delle Venezie a calcare le scene delle principali fiere di settore, eventi e manifestazioni,
masterclass e seminari in America, Europa e Asia, destinati sia ad operatori professionali che a consumatori, il
Consorzio di Tutela è oggi testimone di un percorso di crescita della percezione qualitativa della
Denominazione d’Origine Delle Venezie da parte del mercato e di una sempre maggiore fidelizzazione dei
partner commerciali esteri, che continuano a scegliere e a sostenere la sua unicità.
Tra gli obiettivi principali per il 2023, il Consorzio di Tutela ha inserito il rafforzamento delle attività promozionali
e di conseguenza della presenza sul mercato nazionale, che ad oggi assorbe circa il 5% del consumo
totale. L’Italia è il paese di cui la DOC Delle Venezie si fa ambasciatrice nel mondo, diventando veicolo di uno
stile sempre più apprezzato e ricercato, cui molte aree produttive si ispirano per inseguire i trend di mercato;
uno stile elegante e versatile, ma al tempo stesso accessibile. “Gli occhi sono puntati su di noi, sul Nordest
italiano. È da qui che proviene l’85% del Pinot grigio prodotto nel Belpaese. Stiamo aumentando l’impegno per
fidelizzare sempre più il mercato domestico, certi che possa replicare lo straordinario successo conseguito
all’estero dalla DOC Delle Venezie -, chiosa Albino Armani, Presidente del Consorzio di Tutela, e continua
- Rappresentiamo la tipicità di uno stile, quello del ‘Pinot Grigio italiano’, che ha conquistato il consumatore
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Albino Armani
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5. ALSO ON DOCTORWINE
2 mesi fa 2 commenti
A distanza di poco tempo
l'uno dall'altro, Roma ha
perso due protagonisti …
Gli amici se ne vanno
9 mesi fa 2 commenti
<?php echo
ucfirst("tastings"); ?> - <?php
echo …
Hattori Hanzo from
Mamoiada and the …
un mese fa 1 commento
O meglio ancora del
personaggio da lui
interpretato, che afferma …
Che ci importa di De
Sica?
10 mesi fa
Leitmotiv
manifestazione
suddivisione
Masterclass
Cernilli
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di tutto il mondo e che grazie ai valori intrinseci di cultura e territorio d’origine, alle sue caratteristiche di
freschezza e versatilità nonché al lavoro del Consorzio, fornisce garanzie sull’origine, sull’intera filiera produttiva
e sull’elevata qualità della materia prima e della sua trasformazione. Questo è il grande valore aggiunto della
nostra DOC”.
Campionessa di uno stile tutto italiano e bandiera del Nordest – con tutte le varie specificità e tipicità territoriali
–, la DOC delle Venezie osserva un’ulteriore crescita del valore economico che a fine 2022 ha toccato un
+10% (dati delle Camere di Commercio), un trend iniziato nel 2020 e coadiuvato dall’azione del Consorzio di
Tutela che da sempre promuove misure di gestione del potenziale produttivo del Pinot grigio del
Triveneto (blocco degli impianti e stoccaggio amministrativo), in un quadro di sempre più ampia sinergia
con le altre Denominazioni del Sistema Pinot grigio del Triveneto. Un Sistema che con il nuovo anno verrà
ancora tenuto in equilibrio dalla DOC delle Venezie, chiamata anche a gestire i quantitativi di Pinot grigio
riclassificati delle altre DO di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino.
Il dato consuntivo 2022 conferma tuttavia un trend positivo per la DOC Delle Venezie, che è riuscita a
garantire una buona media mensile di 135.407 hl messi in bottiglia, in linea con la media degli andamenti degli
ultimi cinque anni. Prosegue infine il sostegno dei partner oltreconfine, che credono negli alti standard
qualitativi della Denominazione e contribuiscono in modo significativo alla sua crescita: grandi imbottigliatori ed
acquirenti esteri di Germania, Stati Uniti, Austria, Regno Unito, Canada e anche Francia – citando i principali
Paesi di riferimento – nell’ultimo anno hanno messo in bottiglia 161.065 hl, ossia l’equivalente di oltre un mese
di imbottigliamento, dei 1.624.879 hl totali messi in archivio a fine anno dalla DOC.
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27-01-2023
Albino Armani
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6. WEINHandel Wine Paris & Vinexpo
Die Wine Paris& Vinexpo ParisistaufWachstumskurs
Weiteres Wachstum
Vom 13. bis 15.Februar 2023 öffnet die Wine Paris Fr Vinexpo Paris erneutals erste große Wein- und
Spirituosenmesse des Jahres ihre Tore. Die internationale Präsenz nimmtzu.
D
ie französische Wein-
und Spirituosenmesse
Wine Paris & Vinexpo Pa-
ris geht Anfang Februar
in ihre dritte Runde.Am
Messestandort Paris Expo Porte de Ver-
sailles eröffnet die Fachrnesse des Ver-
anstalters Vinexposium als Jahreserster
den Messereigen der großen internati-
onalen Wein- und Spirituosen-Events.
Die Ausstellungsfläche wurde in die-
sem Jahr aufinsgesamt ftinfHallen ver-
größert(s. Plan S.30)— Halle5 mitdrei
Unter-Hallen.
Frankreich ist mit allen Weinbauregi-
onen und ihren Verbänden in drei Hal-
len 3,4 und 6 vertreten, die Halle 5 ist
den internationalen Ausstellem gewid-
metund in Halle 2stellt mit»Be spirits«
die Spirituosenfachbranche aus.
Jede Menge Programmpunkte hatdas
Event im Gepäck — von Masterclasses,
Konferenzen, Diskussionsrunden, Ver-
kostungszonen bis hin zu Events am
Abend(s.Kasten Programm-Highlights).
Im Mittelpunkt der Konferenzen stehen
die Entwicklung der Branche und Zu-
kunftsperspektiven, nicht nur — aber
auch — im Zeichen des Klimawandels.
Ein zentrales Hauptthema: La Wine
Tech Perspectives in Halle 3. Stichwor-
te: Digitalisierung,Web 3.0 und Innova-
tionenin Bezug aufMarktund Umwelt
Expansion. Welche Entwicklung ven
zeichnetdie Messe seitihrem Start 2020,
und welche Rolle spielt sie heute vor al-
lem international? 2020 betrug die Ge-
samtzahl aller Aussteller 2.800, davon
waren etwa 390 international (s. Grafik
S. 29). Die Pandemie spielte der Messe
nichtin die Karten,sodass auch sie 2021
zwangspausieren musste. Im vergange-
nen Jahrfand sie dann als einzige inter-
»Wir nutzen den
>Heimvorteil< der
Franzosen und
räumen unseren
französischen
Partnern den
größeren Fokusein,
während wirunsere
internationalen
Partneraufder
ProWein besuchen«
Jochen Sammüller,
Schenk
nationale Weinmesse wieder terminge-
rechtim Februar statt. Man verzeichne-
te zwar einen Besucherrückgang — auf
Ausstellerseite trotzdem einen Anstieg.
Und 2023? In diesem Jahr sind beim
Veranstalter bis dato 3.147 Aussteller ge-
meldet. »Wir freuen uns auf die Mes-
seausgabe 2023, die auf Besucherseite
mehr als 30.000 Leute begri.ißen wird.
Ein erheblicher Anstiegim Vergleichzu
2022«,freutsich der Generaldirektor von
Vinexposiurn,Rodolphe Lameyse.Davon
schätzt er die Anzahlder ausländischen
Besucher aufetwa 10.500. Sprich: Jeder
dritte Besucher kommtaus Ländern au-
ßerhalb Frankreichs.
Internationalwächst.52internationale
Länder werden bei den Ausstellern ver-
treten sein(Halle 5: 5.1; 5.2; 5.3). Itali-
en stellt mit 215 Ausstellem den größ-
ten Anteil und belegt die Halle 5.1. für
28 Weinwirtscha}t 2/2023
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7. sich allein. Dahinter reihen sich Por-
tugal mit 107, Spanien (88), USA (64),
Österreich (29) und Deutschland mit
23 Ausstellern ein. Beachtlich auch,
dass Länder wie Georgien mit14,Slowe-
nien mit 10 und Libanon mit7 Ausstel-
lern ebenfalls stark vertreten sind. Asi-
en ist u.a. mitJapan und Vietnam dabei,
Südamerika u.a. mit Chile, Argentinien,
Peru,Venezuela und Uruguay.Aus Aus-
tralien ist bisher nur ein Aussteller ge-
meldet,aus Südafrika vier.
Während also die Anzahl der franzö-
sischen Aussteller mit 2.383 in den letz-
ten Jahren in etwa gleichgeblieben ist,
hat sich die Anzahl der internationa-
len Stände verdoppelt, ein beachtlicher
Zuwachs.
Motivation.Was motiviert die auslän•
dischen Teilnehmer? Die Peter Herres
Wein- und Sektkellerei ist zum ersten
Mal aufder Wine Paris & Vinexpo Pa-
ris dabei, »noch können wir nicht viel
über ihre Größe, Internationalität oder
Attraktivität im Vergleich zu anderen
Messen sagen«, erklärt die Marketing-
leiterin, Barbara Dubus, »es geht uns
darum,unsere anwesenden Exportkun-
den zu treffen und natürlich auch dar-
um neue Geschäftskontakte zu knüp-
fen.« Sotasten sich dieses Jahr vielezum
»Die Besucher kommen aus
aller Welt und da die Messe noch
kleiner ist, gibtes mehr Zeitfür
Fachgespräche und
Neukunden-Akquise«
Ludvvig Halzer,Winzer Krems
Wine Paris EtVinexpo in der Entwicklung
.;a -?laeucr ~I3231,
AnzahlderAussteller Anzahlder Besucher
Davon:Anzahl internationaler Davon:Anteil ausländischer
Aussteller(grau) Besucher(grau)
ca.390 ca.585
2.800 2.864
ca.780
8.784
29.280
7.207
10.500
30.000
2020 2020 2020 2022 2023
Während die Anzahl derfranzösischen Aussteller seitStart der
Messe2020 in etwa gleich blieb,hatsich die Zahl der internationa-
len Aussteller seit2020verdoppelt.Auf Besucherseite istder Anteil
der ausländischen Besucher seit2020leichtgestiegen.
ersten Mal heran, während andere, wie
das Konsortium Tutela Vini Belle Vene-
zie DOC wiederholt dabeisind.Trotzih-
res eigenen großen Messeformats,Vini-
taly, scheint Paris geradefür sie interes-
santzu sein. Albino Armani, Präsident
des Konsortiums,zählthier aufeine ge-
wichtige Präsenz von Importeuren und
Einkäufern.»Wirfreuen uns darauf,un-
serejährlichen Werbeaktivitäten mitder
Pariser Messe zu eröífnen, auch wegen
der Bedeutung des französischen Mark-
tes für uns«, unterstreicht er. Die Vin-
italy hatfür Armani eine geringere Be-
deutung,da ihr Inlandsmarkt nur etwa
4Prozent des Umsatzes ausmache, wie
er sagt. Der ProWein macht Paris aus
seiner Sicht jedoch keine Konkurrenz:
»Wir können die französische Messe
Programm-Highlights
»La Nouvelle Vague«:(Halle3)
Eine Plattformfürjunge Produzenten
(35x Frankreich,1x Deutschland),die weniger als
fünflahreim Geschäftsind.Ziel:Aufbau ihres
Vertriebsnetzes in Frankreich und international.
Aus Deutschland:Kiss of Wein UG,Berlin.
»Bespirit«
(Halle 2- Öffnungszeiten 10 bis22Uhr)
360°-Konzeptbereich mitden Schwerpunkten
Spirituosen und Mixologie.40Meter lange
Infinity Bar und neu:Der »CraftPavillon«,der
jungen Herstellern vorbehalten ist.
BesterSommelierder Welt
In diesem Jahr wird der 17.ASI-Wettbewerb um
den besten Sommelier weltweitin Paris
abgehalten.Bekanntgabeder Sieger am
13.Februar während der Messe.Aus Deutsch-
land ist Maximilian Wilm dabei.
Masterclasses Wein(Halle 5)
An allen drei Tagen bietetdie Messe eine Reihe
von Masterclassesan(vorwiegend in Halle 5).
Bei einigen gilt: Firstcome,firstseated.Andere
sind anmeldepflichtig. Mit dabei:
- Masterclass des Wine Institute of California
- Japan Sakeand Shochu Association
Masterclass
- Zwei Masterclasses,die vom Wine and Spirit
Education Trust(WSET)kuratiertwerden
-California Roadtrip von Nord nach Süd,und
jede Mengeanderer Themen aus Weinbaulän-
dern weltweitaus den Bereichen:Produktion,
Handel und Gastronomie
Verkostungen(Hallen 3und 5.2)
Neben denfreien Verkostungszonen gibtes
auch geplanteTastings,z.B.
- Discover the2020Vintage of100 Grands Crus
de Bordeaux(Mo.13. und Di.14. Februar)
Anmeldung unter:https://fr.surveymonkey.
com/r/2S6P9TR
-Culinary demonstration and tasting:wines8
food in Centre-Loire(Mi.15. Februar)
La WineTech Perspectives(Halle3)
Podiumsdiskussionen und Konferenzen zur
Digitalisierung,Web 3.0 und Innovationen im
Weinsektor in Bezug auf Markt und Umwelt
- Wie können Sie Ihr Geschäft mit Daten
vorantreiben?
- Entalkoholisierte Weine:Herausforderungen
eines neuen Diversifizierungsmarktes
- Finanzierung der Innovation:Die Vorteile des
Web 3.0für den Weinsektor,Vorstellung des
ersten Whitepaper von La WineTech
- Was haben wir bisher über NFTs in Wein
gelernt? Eine Bilanz
- Dekarbonisierung des Sektors:die unvermeid-
liche Investition
Let'stalk wine!(Halle 2-3)
Unter der Schirmherrschaftder01V(Internatio-
nale Organisation für Rebe und Wein)
analysieren französische und internationale
Experten neue Trends,entschlüsseln veränderte
Verbrauchermuster,beleuchten Märkte und die
Vielfaltder Weinregionen.
- Die IWSR(drinks marketanalysis)wird einen
Einblick in die Prognosen für den Weinkonsum
in der ganzen Weltgeben
- Derfranzösische Verband der Wein- und
Spirituosenexporteure(FEVS)berichtet über
die Wein- und Spirituosenexporte im Jahr2022
- Podiumsdiskussion über neueWeinregionen
unterdem Aspektdes Klimawandels
Wine ParisEr Vinexpo Paris...0FF!
180 Restaurants und Cocktailbars in allen Pariser
Bezirken wurden von einem Fachgremiurim
ausgewählt Kriterien:Qualität und Auswahl der
Küche,Atmosphäre,Cocktail- und Weinkarte
und exklusive Veranstaltungen Während der
Messetage.
Weinwirtschaft 2/2023 29
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8. WEINHandel Wine Paris & Vinexpo
noch nicht mitdem vergleichen,was die
ProWein in Bezug aufdas Image,kom-
merzielle Ergebnisseund die Begegnun-
gen mit den Medien und den Marktteil-
nehmernan unserem Stand darstellt«
Die Winzer Krems aus Österreich se-
hen in der Pariser Veranstaltung eine
wichtige Ergänzung im Messe-Pool.
»Wir treffen dortnebenden Einkäufern
unsere wichtigsten internationalen Kun-
den und darüber hinaus hochrelevante
Medienvertreter.Die Besucherkommen
aus aller Welt,und da die Messe noch
kleiner ist, gibt es mehr Zeit für Fach-
gesprächeund NeúkitndenAkquise.Wir
hoffen dieses Jahrauch wieder aufBesu-
cheraus Asien«,untermauertGeschäfts-
fiihrer Ludwig Holzer.
Besueherstimmen.Viele deutsche Im-
porteure werden in Paris als Besucher
Hallenplan
PORTUGAL
SPANIEN
•
SCHWEIZ
INiERNAT10NAl
DEUTSCHLAND
LUXEMBURG
~srERRecx
GEORGIEN
~
411V
JAPAN
30
dabei sein. Der EinkaufsIeiter und Pro-
kurist Jochen Sammüller von Schenk in
Baden-Baden sieht einen Vorteil beim
Timing der Messe: »Die Wine Paris
liegtfünfWochen vor der ProWein und
gerade im Hinblick auf die anstehen-
den Geschäftsabschlüsse hat die fran-
zösische Messe eine etwas größere Re-
levanz«,begründeter.Außerdem werde
dadurch seine üblicheTermindichte auf
der Düsseldorfer Messe entzerrt. Er dif-
ferenziertaber:»Wirnutzenden>Heim-
vorteil< der Franzosen und räumen un-
seren französischen Partnern den grö-
ßeren Fokus ein, während wir unsere
internationalen Partner mehr auf der
ProWein in den Mittelpunktrücken.«
Veritable ist in Paris mit einem eige-
nen Stand vertreten. Produktrnanager
Florian Jungbauer ist froh, auch beste-
hende und potenzielle Lieferanten hesu-
ÍAJ
CZ=
1.1
E
— LOIRE BURGUND
CHAMPAGNE
SAVOYEN
Porte de Versailles
l~4
Oca,
~
LA «r
Services
Empfang
Omformati0n
RplRreppe
OEingang A
OSh
FluuLdeyrafen
Im letzten Jahr
erfuhren die
Konferenzen einen
übergroßen Zulauf
chenzukönnen,malohne selbstzusehr
im Messestresszu sein,wie er sagt.
Das Sich-wieder-treffen ist für die
meisten vielleicht das wichtigste Kriteri-
um. Sammüller beschreibt: »Insbeson-
dere in diesen herausfordernden und
unsicheren Zeiten ist der Face-to-face-
Dialog wichtiger denn je, um für 2023
die richtigen strategischen Entscheidun-
genzutreffen.« nusrRENr(NER-PANwtrz
Was ist wo?
Halle6:Frankreich
Bordeaux,Süd-West
Außerdem:Große Verkostungszone
Halle4:Frankreich
Languedoc-Roussillon,Rhônetal,Korsika,Provence
Halle 3:Frankreich
Burgund,Beaujolais,Champagne,Loire,Elsass,Jura
Außerdem:La Wine Tech Perspectives!La Nouvelle Vague!
Le Village RVF/Freie Verkostungszone
Halle 2:»Be Spirits« by Vinexpo
Außerdem:Infinity Bar,CraftPavillon,Let's talk wine!,
Speakeasy
Halle 5.1,5.2 und 5.3Internationale Aussteller
52Länder/Masterclasses/Freie Verkostungszone
Italien: Belegt eine eigene Halle(5.1+ 5.3)215 Aussteller.
U.a. Botter,Area 39,die Konsortien der DOC Prosecco und
Vino Conegliano Valdobbíadene Prosecco sowie DOC delle
Venezie,Ruggeri,Gruppo I Vinai und Matteo Colla Wines
aus dem Piemont
Portugal:(Halle 5.2),107 Aussteller
U.a.ViniPortugal Wines of Portugal
Spanien:(Halle 5.2),88 Aussteller
U.a.Viña Costeira,Bodegas Franco Española,Dominio de
Punctum
USA:(Halle 5.2),64 Aussteller
(Kalifornien,Oregon,New York,Washington und Napa
Valley)
Österreich:(Halle 5.2)29Aussteller
U.a.Winzer Krems,Moser,Reinisch
Deutschland:(Halle 5.2)23Aussteller
U.a.Sektkellerei Peter Herres,Deutsches Weintor,Veritable
Wines&Estate,Egon Müller 5charzhiof Weingut Künstler.
Schweiz:(Halle 5.2)13 Aussteller
Südamerika:U.a.Argentinien(9 Ausst.),Chile(3 Ausst.)
WeiterePavillonsin dieserHalle:Südafrika,Australíen,
Japan,Kanada,Belgien,UK,Luxemburg,Rumänien,
Slowenien,Georgien,Libanon und weitere
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9. Informationen
Wine Paris& Vinexpo Paris:
Montag,13.Februar bis Mittwoch,15.Februar 2023
Messeanschrift:
Paris Expo Porte de Versailles
1 Place de la Porte de Versailles
75015 Paris
Frankreich
Öffnungszeitenfür Besucher:
Montag,13.Februar 9-19 Uhr(Be Spirits:10-20 Uhr)
Dienstag,14.Februar 9-19 Uhr(Be Spirits:10-20 Uhr)
Mittwoch,15.Februar 9-17 Uhr(Be Spirits:10-17 Uhr)
Website:https://bit.ly/3kp6fAs
Eintrittspreise und Modalitäten:
Online-Kauf bis12.Februar 2023:50 Euro inkl. MwSt.
Online-Kauf vom 13.-15. Februar 2023:70 Euro inkl. MwSt.
Kauf vor Ort:70 Euro inkl. MwSt.
Online-Kauf unter:https://badge.wineparis-vinexpo.fr/en/
visitor-badge.htm
Der Eintrittsausweis ist ausschließlich persönlich und nicht
übertragbar und istfür den Zutrittzur Veranstaltung und für
die Fortbewegung von Hallezu Halle obligatorisch.
Die Identität der Teilnehmer kann evtl.am Eingang
überprüft werden.
Aufden Punkt:
- Die Wine Paris Et Vinexpo Paris ist eine reine Fachmesse
für die Wein- und Spirituosenbranche und nichtfür die
Öffentlichkeitzugänglich
- Kein Eintrittfür Personen unter18 Jahren,auch nicht in
Begleitung
Anreise mitöffentlichen Verkehrsmitteln:
Metro:Linie 12 bis Station: Porte de Versailles,
oder Linie8 bis Station Balard
Straßenbahn:T2 und T3a,
Station:Porte deVersailles-Parc des Expositions
Bus:Linie 80,Station: Bahnhof Porte de Versailles-Parc
des Expositions,oder Linie 39,Station Bahnhof Desnouettes
Fahrrad:Vélib'Station (Leihstation):2Avenue Ernest Renan.
Anreise mitdem Auto:
Reservieren Sie Ihren Parkplatz im Voraus:
One Park:Buchung unter: https://bit.ly/3XxAyD3
Parclick:Buchung unter: https://bit.ly/3CTMUOE
Anreise mitdem Flugzeug:
Vom Flughafen Roissy-Charles de Gaulle: RoissyBus nach
Paris-Opéra / Métro Linie8 Richtung Balard
Vom Flughafen Orly: Orlyval nach Antony /RER B nach Cité
Universitaire/Straßenbahn T3zur Station:Porte de
Versailles-Parc des Expositions
Flugtickets:Air France,offizieller Airline-Partner von Wine
Paris &- Vinexpo Paris,bietet Ermäßigungen von biszu
15 Prozentaufalle Flüge von Air France/KLM und Codesha-
ring-Flügen
Buchung unter: https;//bit.ly/3QHpJfu
Weinwihtschaft 2/2023 31
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10. LE BREVI
FOCUS
~~~~~~~~~~~~~
DELLEVENEZIE."Orapuntaresu mercato
interno":l'obiettivo2023del Consorzio
a cura di Gianluca Atzeni
1 calo del 12% a volume registrato
dalla Docdelle Venezie nelcorso del
2022non rappresenta un elemento
di preoccupazione per il Consorzio
di tutela. Perché a fronte di un calo
quantitativo,a 1,62milionidiettolitri
dopo un 2021 record(a 1,84 min/hl),
sièregistrato unincremento delprez-
zo medio dello sfuso che ètornato so-
pral'euro allitro(1,14secondo i mer-
curiali delle Camere di commercio),
ovvero soprailivelliauspicatidalcon-
siglio di amministrazione guidato dal
presidente AlbinoArmani(foto).
I PREZZI.Difficilegarantire unagiu-
sta remunerazione ai viticoltori con
quotazioni tra 0,85 e 90 centesimiin
un contesto di aumento dei costi di
produzione:"Era un livello troppo bas-
so. Abbiamo dovuto incrementare i
listinieabbiamonotatochelagran-
de distribuzione ha accettato que-
sto incremento di prezzo dicirca il
10%.Pertanto,possiamoaccettare
unaperditain volumeafrontediun
incrementoa valore".Inoltre,lafles-
sione dei volumi si è verificata,come
ricordalostessopresidente,inuncon-
testo complicato dalla scarsità di ma-
In cifre :•-
6.141 viticoltori
575vinificatori
371 imbottigliatori
(32stranieri)
27.140ettari vitati totali
1,3 min/ni
produzione 2022
1,63 min/hI
imbottigliamnti
95% percentuale export
terialiper ilconfezionamento."Abbia-
mo avuto un serio problema di
reperimento di vetro bianco nelcorso del
2022,maorasembrachele vetreriestia-
no tornando a consegnare regolarmen-
te". Un ritorno a condizioni dinorma-
le operatività che sembra aver
influenzato il trend degli imbottiglia-
mentidelterzo trimestre2022,torna-
to in positivo rispetto all'ultimo tri-
mestre 2021.Anche il nuovo anno ha
esordito con un dato incoraggiante:a
gennaio2023,secondoiprimidatidel
Consorzio,si parla di una crescita del
40%."La scommessa sarà guadagnare
volumi mantenendo inalterati i listini",
chiosaArmani.
IL MERCATO. La denominazione
delTriveneto,estesa per oltre 27mila
ettari(e perlaqualevigeilblocco degli
impianti), resta altamente sbilan-
data sull'estero. La quota export
toccail95%,con NordAmerica(44%),
Regno Unito(27%)e Germania(10%)
che rappresentano le principali desti-
nazioni. Il Consorzio, per questo
2023,ha messo nelmirinol'Italia,an-
che grazie alla disponibilità di risorse
economiche perla promozione che si-
nora erano mancate per via del com-
plesso iter burocratico che ha portato
solo nell'estate 2020 alriconoscimen-
to ufficiale della Dop a livello Ue e, di
conseguenza, delle funzioni erga
TRE BICCHIERI 8 GAMBERO Rosso
omnesal Consorzio."Nonostantel'Ita-
lia sia il principale Paese produttore di
Pinotgrigio almondo,noiitaliani non lo
beviamo. Ecco perché" osserva Armani
"dobbiamo aumentare l'appealdiquesto
prodottosulmercato nazionale,acomin-
ciare da Veneto, Trentino e Friuli-Vene-
zia Giulia".
LA PROMOZIONE.L'intenzione è
concentrare la promozione prima di
tuttosugliaddettiailavori:"Dobbiamo
lavorare con sommelier,enotecnicie con
chi svolge il mestiere di comunicatore",
sottolinea il presidente delConsorzio,
per favorire un posizionamento
premium della Doc delle Venezie,
cosìcome è avvenuto negli Stati Uniti
o in Germania. Un obiettivo, questo,
cheandrebbeperseguitoanche datut-
tiqueiconsorziche contano,trale va-
rie Doc tutelate, il Pinot grigio come
tipologia. La Doc delle Venezie,infat-
ti, anche in questo 2023 gestisce i
quantitativi di Pinot grigio ridassifi-
cati dalle altre Do di Veneto, Friuli-
Venezia Giulia e Trentino."Dobbiamo
riuscireacostruirelapiramidedelvalore,
guardandoalPinotgrigiocomeuntutt'u-
no.Se,adesempio,laDocFriulirivendica
più Pinotgrigio e toglie volumi alla Doc
delle Venezie io ne sono felice perché"
conclude Armani "significa che sta in-
nalzando il percepito della Doc nel suo
complesso".
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10 febbraio 2023 | 13.35
LETTURA: 2 minuti
CONSORZI
Flavio Innocenzi è il nuovo
Direttore del Consorzio
Tutela Vini DOC delle
Venezie
Eletto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, Flavio
Innocenzi apre il suo mandato dichiarando: “il potenziale di
sviluppo della Denominazione, il calibro dei produttori e la loro
forte capacità di proiezione sui mercati esteri, la dimensione
sistemica di questo Consorzio, fanno sì questo sia uno dei progetti
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12. più interessanti nel panorama vitivinicolo nazionale ed estero”.
Il Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie annuncia il nome del nuovo
direttore: Flavio Innocenzi, scelto all’unanimità dal Consiglio di
Amministrazione presieduto dal produttore Albino Armani.
“La linea di sviluppo delle attività consortili verso la valorizzazione della
Denominazione d’Origine vede la professionalità di Flavio Innocenzi,
fortemente atteso dal nostro CdA, come la scelta migliore possibile -,
dichiara il Presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani - le
caratteristiche morali, culturali ed un passato di esperienze interamente
volto alla tutela e alla promozione dell’agroalimentare italiano hanno
trovato nel nostro Direttore la figura adatta a condurre efficacemente la
DOC delle Venezie nel percorso strategico di rafforzamento dei suoi valori
identitari avviato negli ultimi anni. Il supporto e la fiducia mie, della squadra
consortile e di tutto il nostro CdA sono totali”.
Flavio Innocenzi approda al Consorzio Delle Venezie forte di una lunga
esperienza manageriale presso primarie industrie alimentari, nel settore
fieristico e in una prestigiosa realtà consortile per la tutela di prodotti DOP.
Tra i primi obiettivi della nuova Direzione c’è anche il rafforzamento delle
attività promozionali a livello nazionale.
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SIFÀ, nel 2022 fatturato
di 240 milioni e oltre 40
mila unità di flotta
gestita
Bper presenta studio su
multipli e valutazioni
delle Ipo del 2022
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14. NOMINE
Innocenzi alla guida
del Consorzio DocVenezie
I
Flavio Innocenzi è il nuovo direttore
del Consorziotutela vini Doc Delle
Venezie. La Doctriveneta -la seconda
più estesa in Italia,che riuniscegli operatori
della filiera produttiva del Pinot Grigio di
Veneto,Friuli Venezia Giulia eTrentino- ha
deciso di arricchire la propria strutturacon
una figura dirigenziale di alto profiloche
assumerà la responsabilità degli aspetti
gestionali e organizzativi del Consorzio,la
cura dei rapporti con gli associati e con gli
enti esterni,e delle attività di promozionee
sviluppo.Classe 1970,laureato in Scienze
Internazionali e Diplomatiche, Mba, poliglotta,
marketingstrategico all'Imd di Losanna e in proprietà intellettuale
presso l'Ompi di Ginevra,Flavio Innocenzi approda al Consorzio
Delle Venezieforte di una lungaesperienza manageriale in prima-
rie industrie alimentari,nel settore fieristicoe in una prestigiosa
realtà consortile per la tutela di prodotti Dop.
specializzato in
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16. • • IN COPERTINA •
((Le nostre
eccellenze? Vanno
difese ogni giorno])
A
l numero20
dl via Pallone.
nel cuore di
Verona.c'è
un piccolo
gioiello che
non ti aspetti. Un'oasi del'buon
bere"dove e facile perdere
lo sguardo tra le decine di
bottiglie disposte sulle pareti
e provenienti da tre diverse
regioni-Veneto. Friuli Venezia
Giulia e Trentino-e dalle
cantine di oltre 400soci.Su tali
forze puòcontare il Consorzio
Tutela Vini DOC Delle Venezie
che,da febbraio,puó poggiare
anche sull'esperienza e la visione
delsuo nuovo direttore. Flavio
Innocenzi,che del cavallo
di battaglia del Consorzio. il
Pinot Grigio,è profondamente
innamorato.
E stato proprio lui ad accoglierci
nella sede del gruppo.tra una
riunione e l'altra,e a parlarci
di quelloche,durante una
chiacchierata davanti a un
bicchiere divino(rigorosamente
Pinot Grigio),èstato definito
un"Consorzio a dimensione
umana":una grande famiglia
unita dalla passione per un
prodotto di eccellenza del
•
diGiorgia Preti
Trivenetoche merita e necessita
di essere tutelato e riconosciuto.
Una mission,questa,che
Innocenzi ha fatto sua sin da
subito.coniugandola a quanto
di più indispensabile cisia per
comunicare l'unicità e la storia
di questa DOC:una visione
internazionale.
6
D'altro cantoInnocenzi.
veronese,classe 1970.e arrivato
al Consorzio dopo un percorso
formativo e professionale di
impronta cosmopolita,che loha
portato a vivere parte della sua
vita a Bruxelles,a parlare cinque
lingue(inglese,francese.tedesco,
spagnolo e portoghese, ndri e
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17. e • IN COPERTINA •
a farsi paladino,negli anni. di
un'altra specialità veneta,lAsiago
DOP,diventando direttore del
Consorzio dal 2010al 2018 e poi
dal2021 a ora.
Flavio,partiamo da lei: ha avuto
un percorso di formazione molto
variegato e particolare,che va
dalle relazioni internazionalie
diplomatiche al marketing.Cosa
l'ha portata a esplorare tanti
campi diversi?
Sono laureato in Scienze
Internazionali Diplomatiche e a
ridosso dell'università ho tatto
deicorsi dispecializzazione per
lavorare nelleorganizzazioni
internazionali.Poi ho cominciato
a occuparmi diexportIn diverse
aziende.Nel corso della mia vita
professionale,che dura da ormai
28 anni,ho avuto una prima
esperienza in Fiera a Milano.
neldipartimento di Marketing
Strategico internazionale.Poiho
avuto un'importante esperienza
algruppo AIA.ho lavorato per
12anni e mezzoa Veronafieree
questo mié stato utile poi peril
mondo consortile,perché trovo
chele fiere e i Consorzi abbiano
qualche cosa in comune:sono
degli aggregatori di sistema,
soggettiche possono influenzare
lo sviluppo di un ecosistema
industriale o comunque di un
ecosistema produttivo.
Leida febbraio2023è diventato
direttore del ConsorzioTutela
ViniDOCdelle Venezie.Comesi e
avvicinato al mondo vitivinicolo?
Diciamo che da vent'anni a
questa parte,avendo lavorato
a Veronaficre,hocominciato
ad occuparmi del mondo
vitivinicola,ad appassionarmie
poi a studiarlo.E stata una strada
di avvicinamento naturale perché
FORMAGGIO DOP
a un certo puntoèsuccesso che
abbiamo avutol'opportunità
dicombinare l'esperienza.
nel mondo delle indicazioni
geografichecon le esperienze nel
mondofieristicoe vitivinicolo.
Lei oltre al ConsorzioTutela Vini
DOC delle Venezie e direttore
anche del ConsorzioTutela
Formaggio Asiago DOP.Come si fa
a portare all'eccellenza prodotti
come il Pinot Grigioe l'Asiago,in
un mondoincuila concorrenza è
tosialta,anche all'estero?
Con un nuovo modellodi
marketing che io definisco il
"marketingdelle due A":algoritmi
e anima.Il paradigma della
tradizione e dell'origine da soli
non bastano più. La promozione
non basta più per i nostri
prodotti.anzila promozione
intesa come"taglio prezzo"
distrugge il valore.Quindi il
fatto che la distribuzione usi
prodotti a denominazionecome
"civetta"per le proprie private
label è una pratica discutibile.
Questa situazione è entrata in
contrasto con unasensibilità
delle personee dei consumatori
che è profondamente cambiata.
Equindise noicontinuiamo a
parlare di tradizione.origine,
territorio non si riesce ad essere
accattivanti. Di conseguenza
dobbiamo usare nuovi parametri
~ 7
e nuove logiche comunicative:
dobbiamo raccontare il
prodotto al dilà degli schemi
consuetudinari.
Lei è molto attento all'evoluzione
del marchio e del marketing.
Qualisono gli obiettivi di questo
nuovo incarico.Dove vuole
arrivare con il consorzio?
Il Consorzio nasce aperto
al mercato e quindicisono
due ricette di base molto
interessanti:parte da
caratteristiche di essenzialità
e di specificità, ma guarda
fuori e il95% circa di export lo
documenta.Al tempo stesso c'è
la possibilità anche
dicrescere un po'di più e
acquisire quella notorietà che
merita anche in Italia. Oggi
iniziamo questo percorso:
abbiamo tutte le carte in regola
e una squadra che sta crescendo
e intende strutturarsi. Questi
sono i motivi anche che mí
hanno portato qui:credo molto
nella possibilità dlsviluppo
di questa denominazione e
credo che sia nell'interesse
del sistema vitivinicolo del
Nord Est e italiano far crescere
questa denominazione.perché
ha la massa critica per fare la
differenza sul mercato,con
un Pinot Grigio che è uno stile
sempre più imitato nel mondo.
•
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18. • • IN COPERTINA •
Cosa significa per lei
il Pinot Grigio?
E il vino italiano nel mondo.
la tradizione italiana.
uno stile di vita.
Leispesso viaggia per lavoroin
giro per il mondo.Ha mai trovato
un luogo che le ha fatto dire'qui
si sta meglioche in Italia"a livello
agroalimentare?
Io nonsono per l'approccio
autocelebrativo.Pensoche
spesso abusiamo nel dirciche
siamo bravi e i più bravi,e qui
sbagliamo.Credo che,invece.
abbiamo moltoda imparare e
che in ogni area del mondoci
siano delle specificità e delle
territorialità. Penso pero che
l'approcciolocale,la ricerca
di prodotti di prossimità sia
in fase dì crescita nel mondo
perchésiamo rimasti scottati dal
fatto di non trovare prodotti al
supermercato e le persone forse
sono anche stanche di mangiare
cibosenzasapere cosa contenga
e cercanoqualche cosadi più.
lo credo nel modello produttivo
delle indicazioni geografiche.
perché è economico e culturale
altempo stesso.E quindi non
dobbiamo pensare di essere gli
unici al mondooi più bravi,
perché questo primato va difeso
ogni'giorno,non ce lo meritiamo
per diritto assoluto.In fondo non
si parla del"Made in Germany",
però la Germania fattura tre volte
pìù di noi nell'alimentare o i
francesi hannofatturati e margini
superiori,quindi abbiamo
marginidicrescita.
Abbiamo vistoche in Irlanda
prestosaranno poste delle
etichette sulle bottiglie di vino,
perinformare i consumatori dei
rischi perla salute.Secondo lei l
•
prodottiitalianisono in pericolo?
Io ritengo di no.Ciò non
toglie che abbiamo l'obbligo
di difenderci e di difendere
una produzione importante,
spiegando che alla fine un
consumo moderato non è
dannoso per la salute.Poi é
curioso che questofenomeno
parta dall'Irlanda.dove
mediamente qualche eccesso c'è.
in termini diconsumo di alcolici.
Questa cosa deve far riflettere
sul fatto che spesso sono prese
di posizione legate a interessi
specifici. Non possiamo certo
paragonare ilvino al tabacco.
perchésono due mondi diversi.
Domanda spinosa;top 3dei suoi
vini preferiti?
LI Pìnot Grigio.di sicuro,e non
é una scelta opportunistica:ci
credo davvero(ride, ndr).loamo
moltoi vini bianchifermi.anche
francesi.In seconda posizioneil
"Muscadet sùr lie",vino bianco
della parte occidentale della
Loira e.infine, Il Barsac AOC.
vino bianco liquoroso vicino alla
famosa zona di Sauternes nella
regione di Bordeaux.*
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19. DENOMINAZIONIRisultati delleazionidel Consorzio ditutela presiedutoda AlbinoArmani
Veneziedocincrescita.
PiùvalorealPinotgrigio
Losfusoda maggio2021 non ha mai più visto il prezzoscenderesotto
l'euro al litro.Orafocussul mercatoitaliano:95litri su 100esportati
SilviaAllegri
economia@larena.it
•iÈ uno stile fresco, che
parladiterritorioediitaliani-
tà. Un vino sempre più ap-
prezzato e ricercato dalcon-
sumatore internazionale. La
crescita del valore del Pinot
grigiodelleVenezieèstatari-
levante,con un trend inizia-
to nel2020e unastabilizza-
zionedellosfusochedamag-
gio 2021 non ha mai più vi-
sto il prezzo scendere sotto
l'euro allitro.
L'azionedel Consorzio An-
zi, superandolo, coadiuvato
dall'azione del Consorzio di
Tutela che da sempre pro-
muove misure di gestione
del potenziale produttivodel
Pinot grigio del Triveneto,
comeilbloccodegliimpianti
elostoccaggioamministrati-
vo, in un quadro di sempre
più ampiasinergiacon le al-
tre denominazioni del Siste-
ma Pinotgrigio del Trivene-
to.Unsistemacheconilnuo-
vo anno verrà ancoratenuto
in equilibrio dalla doc delle
Venezie, chiamata anche a
gestire iquantitatividiPinot
grigioriclassificatidellealtre
denominazioni di origine di
Veneto, Friuli Venezia Giu-
liaeTrentino.
La Doc delle Venezie, in-
somma, si riconferma pila-
stro delSistemaPinotgrigio
delNordestafavoredipoliti-
checondivise digestione del
potenziale produttivo,con il
sostegnocostantedeigrandi
imbottigliatori e acquirenti
oltreconfine.
IItrend diinizioannoIntan-
to,iltrend degliimbottiglia-
menti è partito alla grande
nel 2023,come confermano
idatidiffusidal Consorziodi
Tutela che mai hanno visto
un mesedifebbraiocosìper-
formante,conlecertificazio-
nichetoccano un+23%sul-
lo stesso mese del 2022, e
conimbottigliamenti per un
totale di 140.638 ettolitri di
Pinot grigio delle Venezie
doc,dicui1'82percento pro-
veniente dall'ultima stagio-
ne produttiva,ovvero il+7%
sempre sullo stesso periodo
dell'anno precedente messo
in bottiglia in soli ventotto
giorni.
Conil2023siapre un nuo-
vo capitolo per il Consorzio,
pronto a ripartire con attivi-
tà promozionalieinformati-
ve volte a rafforzare la pre-
senza nei mercati e ad au-
mentaresempre più il valore
identitario della Denomina-
zione a livello internaziona-
le.Attraversoazionistrategi-
che e mirate,conla doc pre-
sente nelle principalifiere di
settore, eventi e manifesta-
zioni,con masterclassesemi-
nariin Nord America,Euro-
pae Asia rivolti aoperatorie
consumatori,il Consorzio di
Tutelaèoggitestimonediun
percorsodicrescitadellaper-
cezione qualitativa della de-
nominazione d'origine Delle
Venezie da parte del merca-
toe di unasempre maggiore
fidelizzazione dei partner
commercialiesteri,checonti-
nuanoascegliereeasostene-
relasuaunicità.
Focus sul mercato italiano
Ora ad attendere la doc è il
mercato italiano. Una gran-
desfida,comesottolinea Al-
bino Armani,presidente del
Consorzio Tutela Vini doc
delle Venezie: «Il Pinot Gri-
giostaperformandopositiva-
mente siasui volumi,siasui
valori, dando stabilità a un
progetto e garantendo una
buonaremunerazioneditut-
ta la filiera e delle uve. C'è
dunque la possibilità di co-
struireun progettofuturoso-
lidoecredibile,elovogliamo
fare con unfocussul merca-
toitaliano.Puressendoilpri-
mo produttore mondiale di
Pinot Grigio,proprio in Ita-
lialadocèlaCenerentoladei
consumi:su100litridivino,
95sono esportati.Ei cinque
venduti in Italia trovano un
mercato prevalentemente
nella propriazona di produ-
zione.NelnostroPaeseèda-
to ancora pocospazio ai viti-
gni bianchi internazionali e
il consumatore continua a
prediligere denominazioni
territoriali. Il consumatore
americano, inglese, tedesco
che arriva cerca in carta vini
il Pinot Grigio,e spesso non
lo trova.Ecco perchéstiamo
aumentando l'impegno per
fidelizzaresempre piùil mer-
catodomestico,certichepos-
sa replicare lo straordinario
successo che ha conseguito
all'estero».
LostiledelPinotGrigioita-
liano Dicerto gli occhisono
puntatisul Nordestitaliano,
prosegue Armani:«Rappre-
sentiamolatipicitàdiunosti-
le, quello del "Pinot Grigio
italiano",che haconquistato
il consumatore di tutto il
mondo e che grazie ai valori
intrinsecidiculturaeterrito-
riod'origine,allesuecaratte-
ristichedifreschezzaeversa-
tilità, nonché al lavoro del
Consorzio di tutela,fornisce
garanzie sull'origine,sull'in-
terafilieraproduttivaesull'e-
levata qualità della materia
primae dellasuatrasforma-
zione». i
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Albino Armani
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Quotidiano
Tiratura: 26.202
Diffusione: 21.201
22. La guida
•La Doc «delle
Venezie»
interessa tutta
l'area nord-
orientale
dell'Italia,
includendo i
territori
amministrativi
di Friuli-
Venezia Giulia e
Venetoedella
provincia
autonoma di
Trento
•
II territorio
presenta un
unicum
microclimatico
che ha
permesso la
produzione di
vini con
caratteristiche
specifichee
una particolare
specializzazio-
ne nella
produzione del
Pinot Grigio
potendocreare
un'unica
macroarea
nota come «tre
Venezie»,
«Triveneto» o
«delle
Venezie»,in
base a un
criterio di
prossimità e
affinità pedo-
climatica.Il
territorio delle
Venezie
raggruppa
sistemi di terre
viticole
caratterizzate
da elementi
comuni,primi
tra tuttila
storia e la
geologia del
materialeda
cui hanno
presoorigine i
caratteri
chimiciefisici
delsuolo
•
L'85% della
produzione
italiana è nel
Triveneto. Nel
2016sono stati
raggiunti
23.374ettari
vitati,con valori
di incremento
importanti
rispetto al
2014(+30,3%
in Veneto,
+23,2% in
Friuli Venezia
Giulia e +4,5%
nella Provincia
di Trento)
II territorio
Caratterizzato
da peculiarità
climatiche
uniche
permette
una
produzione
di alta qualità,
apprezzata
in Italia e
all'estero
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02-04-2023
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Quotidiano
23. Lesfide
La Doc
delle Venezie
scommette
sul mercato
nazionale
esullefasce
più giovanili
della clientela.
Sotto,a destra,
il direttore
del Consorzio
Flavio
Innocenzi,
in carica dallo
scorso mese
difebbraio
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Quotidiano
24. IIdirettoreInnocenzi
«onèsolo un vino,
ma un prodottosexy
E puntiamosuigiovani»
Dopol'estero la Docguarda aiconsumatorilocali
«Fuoriciamano,la nostraè musica delterritorio»
I
l luogo scelto per l'intervi-
sta già racchiude in sé
un'emozione.SiamonelVe-
ronese, sulle rive dell'Adige.
Luogo che vibra di poesia, il
fiume danza tra colline e vi-
gneti con eleganza. Il primo
calore primaverile e la brezza
annunciano una stagione stu-
penda per la viticoltura, an-
che se l'occhio al cielo è sem-
prelevato:chetropposole po-
trebbe far male.Da qui Flavio
Innocenzi ha deciso di rac-
contare lo stile del Pinot Gri-
gio Delle Venezie,
la denominazio-
ne che ha il curio-
so primato di es-
sere famosissima
all'estero e prati-
camente ignorata
in Italia.Innocen-
zi è direttore del
consorzio da feb-
braio dopo una
vita passata a pro-
muovere l'enoga-
stronomia italia-
na all'estero. «La
nostra sfida ades-
so è invece locale:
far capire che il
vino fresco e frut-
tato che i giovani
cercano per l'ape-
ritivo è qui,e cheinglesie sta-
tunitensi già lo conoscono»,
dice Innocenzi.
Direttore, partiamo da
questa contraddizione.Come
maisiamocostrettiad andare
all'estero perscoprire una ec-
cellenza delTriveneto?
«Sicuramente il consumo
diPinot Grigio,baccainterna-
zionale,è più comune nei pa-
esi anglosassoni da molti an-
ni.C'è poi da dire che il nostro
consorzio è relativamente
giovane, stiamo iniziando
adesso a comunicare con for-
za lo stile che ci contraddi-
stingue. Che poi è lo stile ita-
liano nel mondo, che noi
mettiamo nei calici grazie ad
una uva che cresce in maniera
eccezionale sul nostro territo-
rio».
A proposito di stile, quali
sonooggiquellidelPinotGri-
gio Delle Venezie?
«La ricchezza della nostra
denominazione è quella delle
tre regioni sulle quali nasco-
noi nostrivigneti,regionisol-
cate dai fiumi che con le loro
escursioni termiche, aiutate
da colline e montagne,dona-
no acidità e forza alle nostre
uve. Poi la denominazione si
muove attorno al Pinot Grigio
fermo, nelle versioni giallo
paglierino e ramato,ma ciso-
no le stesse tipologie anche
nel frizzante.Discorso a parte
per lo spumante.Ci piace de-
scriverle comele mille sfuma-
ture del Pinot Grigio,ognuno
trova la sua».
Il ramato,ad esempio,in-
curiosisce molto. Che origini
ha?
«Il ramato sarebbe il colore
naturale dell'uva, il Pinot Gri-
gio è infatti è l'unico vitigno a
bacca grigia. Spesso viene vi-
nificato in bianco, ma se la-
sciato macerare a contatto
con le bucce il suo mosto as-
sume un più naturale tono
aranciato, quasi di buccia di
cipolla osalmone,per darevi-
ta a vini molto gradevoli e
fruttati, profumati e di buona
struttura. Una caratteristica
che all'estero amano e che in
Italia stiamo cercando di far
conoscere».
Per l'aperitivo, poi,lo spu-
mantesembra l'idea perfetta.
Ècosì?
«I nostri vini hanno la ca-
ratteristica comune di essere
freschi, accessibili, fruttati, a
bassa gradazione alcolica; in
una parola: sexy. Sono i vini
amati dai giovani, per i mo-
menti conviviali, per lo star
bene assieme.In questo filo-
ne si innesta sicu-
ramente la tipolo-
gia spumante. Le
bollitine del no-
stro consorzio si
faranno strada
grazie alla spalla
acida che si trova
nel calice e al
bouquet olfattivo,
sempre entusia-
smante».
Porterete questi
prodotti anche al
Vinitaly,che si ce-
lebra in questi
giornia Verona?
«Siamo felici di
poter finalmente,
di nuovo,poter co-
municare di perso-
na. Avremo un centinaio di
cantine presenti, tutte le va-
rietà saranno poste in degu-
stazione. In questo periodo
stiamo anche definendo le
nuove priorità comunicative e
relative al marketing. Già fre-
quentiamole fiere internazio-
nali e dialoghiamo col mondo
anche grazie ad un disciplina-
re che permette l'imbottiglia-
mento anche fuoridalla zona.
Il nostro obiettivo sarà quello
divalorizzare sempre di più le
potenzialità del Pinot Grigio
attraverso lo stile distintivo
della Denominazione d'Origi-
ne Delle Venezie. Che per noi
non è solo un vino, è musica
del territorio».
Ma.Pi.
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26. LaDocdelleVenezie
eil magicoPinotGrigio
ino biancodioriginifrance-
si(Pinot gris)ma ormai in
Italiadaoltrecontoanni(fe-
ce lasuacomparsaversola
fine del800),il PinotGrigioèor-
maidicasa sulle tavole di mezzo
mondo, soprattutto negli USA.
dove - secondo una recente In-
chiesta-èdiventatoil biancopiù
richiesto nel ristoranti, sorpas-
sando perfino l'eterno Sauvi-
gnon.
E se ornai viene coltivato in
molteregionid'Europa(compre-
se quelle dell'est, come Croazia,
RepubblicaCeca,Romania.Mol-
davia)eanchenegliStatiUniti(in
particolarenell'Oregon),èall'Ita-
liachegiustamentevienericono-
sciuto II merito di aver creato
unostile originale,con l'azienda
Santa Margheritachetragli anni
'60e70fula visionariaeinnova-
tivacreatricediunnuovostileca-
pacedivalorizzare ilvitigno.Mis-
sionecompiutaalla grande,sldi-
rebbe.Con tantodi-inevitabili-
tentativi di imitazione cheobbli-
gano,ed impongono,al Consor-
zio unacostanteeattenta attività
divigilanzaetutela
Un Consorzio di Tutela Vini
delle Venezie DOC che proprio
nelnomedella(ulteriore)valoriz-
zazione del Pinot Grigio. nasce
nel2017percreare un modellodi
inragionane sovraregionale.
unendo Friuli Venezia Giulia.
TrentinoeVeneto,atutelae pro-
mozione di una denominazione
cherappresentalostiledistintivo
del Pinot Grigio italiano che nel
Triveneto,dasempre,esprimeal
meglio la propria vocazione,
quella dei vini bianchi freschi e
versatili,fruttatieleggeri.
Con unasuperficie produttiva
diben27.500ettarie una quanti-
UN VITIGNO DI ORIGINI
FRANCESI,ARRIVATO IN
ITALIA ALLA FINE
DELL'OTTOCENTO,HA
TROVATO A NORDEST IL
SUO HABITAT NATURALE
là di245milioni dì bottiglie-nel
contestodiunaN'eraproduttiva
composta da oltre6 mila viticul-
tori,575aziende divinificazione
e371 diimbottigilamento-la De-
nominazionedelleVenezie,lase-
conda piùestesain Italia.rappre-
senta o?y 1135% del Pinot Grigio
italiano ed il43%di quello mon-
diale.
FIDELIZZAn
«Stiamo aumentando l'impe-
gno pia'fidelizzaresempredi più
il mercato domestico,nella con-
vinzione che possa replicare II
successo conseguito all'estero -
spiegailpresidenteAlbinoArma-
ni-.Rappresentiamolatipicitàdi
uno stile Lite ha conquistato i
consumatori di tutto il mondo e
grazie ai valori di cultura e terri-
torio d'origine,eallesuecaratte-
ristiche di freschezza e versatili-
tà,forniscegaranzie sull'origine.
sull'intera filiera produttiva e
sull'elevata qualità della materia
prima e della sua trasformazio-
ne.Questoèil potentevalore ag-
giuntodellanostraDOC".
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27. F delle"millesfumature di gri-
gio", secondo la definizione del
direttoredelConsorzio,FlavioIn-
nocenzi,per un vitignodeclinato
non solo nelle tipologia ferma
maanchedelfrizzante,dellospu-
manteedelfianiato,uncolorero-
sa(ne parliamo in questa stessa
pagina) che sta confermando il
suograndeappeal.
RAFFORZAMENTO
Obiettivoprincipaleperl'aimo
in corsoil rafforzamentodelleat-
tività promozionali e della pre-
senza sul mercato nazionale.
Bandieradel Nordestedi =osti-
le tutto italiano, la DOC osserva
un'ulteriore crescita del valore
economicocheafine2022hatoc-
cato un 4-10%, assecondando un
trendavviato nel2020,afrontedi
unacontrazionedeivolumidi po-
comenode112`ló,chesiconfronta
però con il 2021,annorecord per
quantitativo di imbottigliato
(1.84 milioni W hl). 11 dato con-
suntivo 2022 conferma tuttavia
un trend positivo,con una media
mensile di135.407111 in bottiglia,
in linea con la media degli anda-
mentidegliultimicinqueanni.
PARTNER
Mentre prosegue i] sostegno
dei partneroltre confine:grandi
imbottigliatoried acquirentieste-
ri di Germania, Stati Uniti, Au-
stria„ Regno Unito,Canada e an-
cheFrancia-citandoi principali
Paesi di riferimento-nell'ultimo
anno hanno messo in bottiglia
161.065ettolitri,ossial'equivalen-
tedioltre un mesediimbottiglia-
mento,dei L624.879ettolitritota-
li messi in archivio a fine anno
dallaDOC.
Un prodotto apprezzato dai
mercati internazionali,quindi.e
unaquasi totalevocazioneall'ex-
port, che arriva addirittura al
96%.Incoraggiamelitrend diim-
bottigliamenti anche nel primo
bimestre del 2023 che si chiude
con un +2% rispetto allo stesso
periododel2022,conunfebbraio
molto performante„fra certifica-
zioni(+23%)e imbottigliato, per
un totale di 140.648 hI(+7%) e
vendite di sfuso che hanno rag-
giuntoi 15.17611.
KG.
RIRPOOLZUHERGERYATA
GLISTATI UNITI SONO
IL MERCATO PRINCIPALE,
DOVEE DIVENTATO II.
BIANCO PIU RICHIESTO.
IL FONDAMENTALERUOLO
DEL CONSORZIO DI TUTELA
LaDocdelleVenezie
e il magicoPinotGrigio
u
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28. Tortinodizucchineerisodiscampi
Gliabbinamentidiunvinoversatile
I
I Pinot grigioP uno dei vini
pii'diffusi al inondoelal7OC
delle Vcncziesoddisfa una
fetta importante del naCr(',ato
il,tOrnal.innale.l? un prodotto
che tutti ciot rebberoaverea
c,asa,seni pl c. pronto e
disponibile alla giusta
temperatura perché c. versatile.
facile,ama nhbinvnenti non
patticotatrtt,cl3tcstruttu,
-ati,
antipasti. prinhi piatti,i-prcle
danze e ìnU oiluce il tenia della
€'tiltuta del vinca a tavola.
Anche rtci corsi di formazione
per soulridici il nostrC;
suggerimento h qnellod i
iniziare un pranzoo unacena
con vini cielicaticici;gcricome
que.Ao,per poi pa.sruarc a quelli
più strutturati e corposi.C'c; va
ctrns,üra,il Pino!Grigio e
nattn alnu•nic:ln catagonisßa
dC1.
:'crtlVkrtrlre.
Il sur., prolllo ccl(attivca puo
svt'I,are noce Ia,grutn.{te,frutta a
polpa biancae buccia di
poi pelmc:a,le vaiiant]delleerbe
aromatiche si possono alternare
asentori tlorhali freschi.il sorso
i~ generalmente giovane.
dinamico.(legame elrn una
freschezza disaarnnante
accompagnato da note minerali
11iù.o ült'ull prtKllnti tE sPCnnila..
del terrei di provenienza,
magari un po'pii]intensose
prodotto üa collina masei
ben equilibrato.I] disciplinare
di produzione ci permette di
divertirci un po'con lediverse
tipologie,ed ccrc.,clacquc:•l pinot
grigio si può
Irasf>rruarcin un vino!rizzante:
oaddiritturaspumantee.c'è
anche li versioneranl.ata(del
restocelo aspettavamo da
un'uva a bacca grigia!).questa
regala maggiore sapiditae tnt
pca'di sta-utRlra in più.
Ora ír-rlm,,,:;ini<iraar,di cyacrra
tavola:un tortino di zucchine
cn
,n rrema all•uo3co c
parmigiano si accompagna
bene con il classico Bolla Pinot
Grigio delle Venezia DOC
(liii itilimo Vini,
lreSe]iezZa e giusto equiliiário,
un risottodIScampl e
lauazzancnlle con la sapidit;l di
uno whurnaniccome il ranaato
Epsilun PinotGrigiodelle
Vc.nt:!.ie I)C)CCaa'di fi.aiic.esile
corpo,saporosa bollici
-13a;le
scthic !i-ittc`su un letto di
polentina calda amala sapiditá
di nn pi HO/ Grit;io DOC d el l C
Venrr_Íe r;anaat+ï comequello
dell'azienda l',:Iladisì:le
mozzarelline fritte ce aiciofini
sott'olic,con uno Sey;;arltttertlupi
Pinon,;rigio delle Vet,
zie DOC
Spumante
llante i•:X tra liruí
mille-.'
,imato.
raccomandazioneëair servirlo
seniprc•,.tllagiusta temperatura:
ri-lfìgradi pur il"traaigttíllo"...2-6
gradi per spuniantecfrizzante.
Gìatnp tulo Breda
(j1Pcs7d4?11a-- .
,1s t'lii'rb}
A sinistra
Gianpaolo
Breda.
presidente
deuJ AIS del
Veneto
I SUGGERIMENTI DI
GIANPAOLD BREDA,
PRESIDENTE DELLA
ASSOCIAZIONE
ITALIANA SOMMELIER
DEL VENETO
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29. «DopogliUsaconquistiamol'Italia»
F
hts'ö lnüF)ie'nïi, veronese,
classe-197o.laureatoin Scien-
ze Internazionali e Diploma-
tiche. poil,,glutüa sitccnalic'ca-
to in ittarleetinïl strategico a Lo-
sanna ed in proprietà intelle•ttnale
a Ginevra. 4'' da meno di due ItìCsr
alla guida del Consorzio Delle Ve-
nezie. dopo una(unga esperienza
naanat;e'r alc presso printarie in-
dustrie alimentari, nel settore fic-
ristico(Verona)e in una prestigio-
sa
s.a reali.
-€t consortile per la tutela di
proa]ütti DC)p.
L reduce da]l'rowein di DuFsel-
dorf, in Gentaltiia- elle definisce
un'esperienza -moderatamente
positiva- e spiega perché: <,Ogni
fiera importante porta con se oc-
casioni e opi'tortunita, questo è
fuori discussione.rnafrancamen-
te non ho visto ìp-andi rimata nc
iianovtar.ioni c mi chiedo se Rei--
messe cosi concepite siano anco-
ra davvero r'ffic;a.cì lI mondo or-
maic talmen-
te connesso
ad ogni ora e
ogni giorno
che alla fine
è c]iffïcilcsco=
prire in fiera
cose davvero
n tiove. l:)opo-
d;chr Va an-
che dettoche trefiere in tre mesi
compresa Parigi a gennaio --- sono
timitoimpeyntative».
Diverso e decisamente plìi lu-
singhiero il giudizio su Vinitaly
appena iniziato a Verona e ovvia-
mente vede il Consorzio delle Ve-
netziL fra i protai;onisN: ,,Qui mi
rendo conio che il mio approccio
critico possa essere considerato
di parte ma Verona ha davvero
una marcia in pii1, perdié qui non
c'e solo busuier,s nia anche storia
e cuore.A Verona `rfotadamentale
il rapporto non solo cori gli opera-
tori professionali, ma anche con i
consumatori e gli appassionati,
chehannosempre']•ail'.t opporii.l ni-
tä.soprattutto nel fuori salone in
centro r:itrt-sc'nza contare la qua-
lita e VtirlCtaì dei contenuti - sem-
pre al passi, con l'evoluzione dei
gusti e del nt errato degli eventi,
dell'aspetto gla;tta>ur-. Verona, da
questo punto di vista. gioca vera-
mente -nella serie.A».
Nella ntìU'a taVt'e'rtttrria del Con-
sorzio delle Venezie,lnocenzi si è
calato con entusiasmo e grandi
aspettative:
ttis+c: »t7n sono arrivato
qui per caso ma perché ritengo
obesitratti di uno del pros;etti più
interessanti se non attiit Intente il
piît interessante in assoluto nel
mondo del vino. con enormi po-
teriiadita_ di ulta sfida complessa
che ntettC assieme ire territori di
importanza strategica. Sc ~ vero
Che il Pinnt C=u.,ie~~~nasce in Alsa-
zia. ]o ë altrettanto che il nordcst
d'It.tha Ë' la sua casa. un'area di
straaorc]inmrin vocazione nella qua-
le le Alpi c il mare Adriatico, i fiu-
mi, i laghi r.-lt, colline.giocano un
ruolo limitiintimale nella varietà
e nella quralita dei vini prodotti.
Un tcrritorio chese ragioniamo in
termini di vino bianco non ha
equivalenti».
ll Pìnot Grigio italiano c. un fe-
nomenoln ondialc.al punto chcl.a
quota dell'export ü a dir poco cla-
morosa, attestandosi attorno al
96a'h3: »La spiegazione è che si trat-
ta di un vino che da una parte c• al
passo con i tempi,
cherichiedono be-
~^ìlilìtü. sc'ntp;is.•ia
tii.accessiLilita an-
che dal punto di vi-
sta del prezzo e
gradazioni alcoli-
che ,onta:'nute.,
dall'altra è il sim-
bolo di uno stile
italiano che
all'estero piace
tantissimo.aparti-
re dagli Stati Uniti
e dall'America del
Nord dove ëil vino
più amaro_ Poi
vengono Gc^riaui-
nla e Regno Uni-
to-.
Un suecesso cer-
tificato da una su-
pdrficie prodotti-,
va rii .T.,">(Si) ettari.
e da 245 milioni di.
bottigliee tioJterati-
to. anche nei pri-
mi m esi del 202:3
da piccoli ma significativi(soprat-
tutto se rapportati ali volumi)in-
crementi nelle vendite.
L:ri apprezzamento che è figlio
anche dal fascino dell'Italiän Sty..
lc:., a pariirc dal la il ucn a,rìttnl'.
»Non Ce> lin paese al mondo in CLLI
non si trovino ristoranti iratliani,
in questo abbiaruulasciato indie-
tro i cugini france-
si ai quali abbin mo
lasciati solo il pre-
dominio nel setto-
re fioulaaiigc'rie e
patïssuie, e devo
dire clae proprio la.
ristorazione ha
avutoiiiiin r]t)tOr-
danaentale nella
diffusione del no-
strO p'irl,,tro in
tutto il mondo.Nul
italiani per privai
non ci rendiamo
Conto della nostra
forza.del potenzia-
le enOr'lït e fit celi di-
speinlaino,-. Senza
dimenticare che
dall'Australia alla
California al Suda-
frica l'attenzione
dell'e azlr'ndc vini-
cole nei confronti
del Pinot Grigio
igio è
sempre più inarca-
-__
va: «Se c'e unta così
marcata tendenza cud imitare ]i Pi-
not Grigio qualcosa vorrit pur di-
re».
Decisamente pii' complessa,
ma imprescindibile in prospetti-
va. la Loniltlisiti dell'Asia,in parti-
colare della Cina: -Uno stermina-
to mercato del quale non si può
noia tenere conto ma che, per una
serie di motivi. non e di facile ap-
proccio. Bisogna atvcre tempoe pa-
zienza.irl questo senso per il vinca
itailiarno entrare inGiappone,è sta-
to molte, più semplice ma per
guarito possa sembrare strano so-
noduemondi diversi».
Spiegai io anche agli italiani è
una delle ,grandi sfide del l'otturo
per il Consorzio:•'IneffettiinItalia
non c'e la stessa percezione.
cezione. chc
notiamo itll'c''lero er il nostra obiet-
tiVo e fard con osée'r e c apprezzare
di più nel nostro paese,Quello che
vogli>>mo fare. e rivolgerci soprat-
tutto ai giovani,parlare il loro lini
fttaggicl
Claudio De;Viri
S CRVAF.A
nIL 996 PER CENTO
DEL PRODOTTO
VA ALL'ESTERO
DOBBIAMO
PARLARE
AI GIOVANI»
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30. Sotto Flavio lnnocenzi,direttore
del Consorziotutela dei vini Doe
delle Venezie
FLAVIO VINCENZI
NED DIRETTORE
DEL CONSORZIO
SPIEGA LE
STRATEGIE
PER IL FUTURO
'
•
~
~ y .=.1195•Piaorm—~
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Quotidiano
31. .
Selatendenzaè più rosa
ilPinotGrigiovaa nozze
I
i iiatsc sicr internaciunale del
~laao conferma l'affermazio-
nedel trend dei rosati grazie
>:rll rr resistibilc fa5c'ino di
questo colorc, simbolo di deli-
catezza e intensità,finezza e de-
cîsione, leggerezza e carattere.
0upoessere state si può direda
sempre snobbato e considerato
(crrcrrie.{mcme) quasi nn vino
di seconda scelta,il "vino rosa"
t° da anni in espansione,sia nel-
la domanda sia nelpcflrri,a.An-
che in Italia dove un certo scet-
ticismo e. 5tatto duro a morire
pii)chealtrove.
Per questci,anche la DOC del-
le Venezie,procede in questa di-
rezione.valorizzalidol'aattitndi-
nb,naturale di un viti?:,'no - il Pi-
notgrigio—chenelros=a affonda
Ictiuc. Da qui.la sua lun-
ga tradizione di vinrfic.azic5nein
rarnato o, secondo una piLi re-
cente consuetudine.in rosato:
La sfumatura r oSea e rotiata
— del Pinot grigio DOC veneto,
friulano c trentino si imprezio-
si'+ee quindi di ulteriore irza,
affiancandosi al tlnOmei]o del
l'rosc cco Flc,sc_ Due colonne
portanti e complementari:il Pi-
not grigio delle Venezic. preva-
Ient,.mentc nella versione tran-
quilla.e il 'r'rosec',cu DOC:,con le
sue bc}llicine,che sorreggonola
tradizione cri„lo:ica ed il futu-
ri) del Nordcst',''itivinicolo, fa-
cendo squadra per offrire al
consumatore mille sfumature
rosa.
<<pinot grigio delle'Vcuczie c
Pror;cccosonodue pil<rbtrí della
viticoltura regionale che posso-
no val[7rrGzar1 ünergiï''alliente
dice il presidente. dei Consor-
zio delle Venezie Albino Arma-
ni Due i)enrnnintrzioni a di-
sposizione di aziende l'onda-
mentalmente del medesimo ter-
ritorio. Abbiamo da poco ente-
mito la nostra prima e attesa
modifica di disciplinare. utile a
consentire ai produttori di po-
terfinalmente indicareil ternii-
neinetÍC.lal.ttarb,
>[;..~`~.
'd)olxr gli Lisi ev Hwqukciamo l
'
IGiliw>
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NEWS
Delle Venezie promotes Pinot Grigio’s potential
18 APRIL 2023
By Louis Thomas
Newly-appointed Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie director Flavio Innocenzi tells db about how Pinot
Grigio can be promoted to the next generation of wine drinkers.
While Pinot Grigio is cultivated throughout the world, Innocenzi argued during an interview at this year’s Vinitaly that Delle
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33. Venezie, Italy’s second largest designation of controlled origin, offers something different: “It’s a unique combination of
factors, from a geographical, historical and cultural point of view, but also politically, because it’s the first and only project
that is combining three different regions [Veneto, Trento and Friuli Venezia Giulia].”
“There is a huge terroir,” continued Innocenzi. “It is between the Alps and the sea, with Lake Garda moderating the
temperature and creating a unique environment for wine growing. This is why it has become the home of Pinot Grigio.
There is also a cultural aspect, dating back to the Republic of Venice, ‘La Serenissima’. It’s a lifestyle matter, there is
tradition, but, as far as consumption and production are concerned, what we are doing is exploring the potential of this
variety.”
One such variation is Ramato, otherwise known as ‘blush’, a copper-coloured style (hence the name) made using skin
contact. Innocenzi noted that it is gaining popularity, though, at present, represents just 4% of production.
“In the end, this wine is the music of the territory, the expression of the territory. So we want to find different ways to
communicate, especially to young people who are not drinking as much anymore.”
When asked what language can be used to speak to a new generation of consumers, Innocenzi replied: “Music, freshness,
just being ourselves. This is a refreshing wine, easy, approachable and light, and we think that this is what people are
looking for more and more.”
Given Innocenzi’s experience in the promotion of Asiago cheese, which is also produced in Veneto, he foresees pairing
becoming a big part of Delle Venezie’s promotional strategy: “We want to pair a light wine with a light cheese, a PDO
cheese with a wine with an appellation of origin. They are similar expressions of the same territory, different points of view of
the same cultural concept – a geographical indication.”
Innocenzi suggests that younger, fresher Asiago pairs well with the standard Pinot Grigio, while aged examples of the
cheese hold up better alongside Ramato expressions. “They’re fresh, accessible and sexy products,” he remarked.
Given the popularity of Venice as a holiday destination, wine tourism to Delle Venezie is on the up: “It is growing, maybe too
much. We don’t want to exploit it, we just want to connect with people. They [tourists] know Pinot Grigio more than Italians –
it’s a paradox.”
Innocenzi stated that he felt Pinot Grigio “was a victim of its own success”, due to its immense international popularity
causing some consumers to consciously overlook it.
To rectify this, Innocenzi said that it is important to emphasise that Pinot Grigio is not an “easy variety” to grow: “In fact, it’s a
very difficult variety to cultivate, one of the most difficult, and it can create wines with very good characteristics. The fact that
it has had success on the market does not mean that it is not a wine that can express itself.”
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34. DOC delle Venezie toasts increasing appreciation of Pinot Grigio
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Delle Venezie promotes Pinot Grigio’s potential
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35. PINOTGRIGIO.Imbottigliamentia+3%nelprimotrimestre:
crescono tipologie ramatoe
PrimibilanciperilConsorzio ditutela
della Doc delle Venezie. Il primo tri-
mestre 2023 sorride alla denomina-
zione interregionale (Veneto, Friuli
Venezia-Giulia e Provincia di Trento),
esportata per il 96% dei volumi, e fa
segnare una crescita del 3% degli im-
bottigliamenti rispetto a un anno fa,
pari a 1,7 milioni di bottiglie in più.
Come spiega il direttore del Consor-
zio,FlavioInnocenzi,è stato il mese
di marzo a fare la differenza, con
148.400 hl di Pinot grigio delle Vene-
zie Doc imbottigliati, quasi integral-
mente provenienti dall'ultima stagio-
ne produttiva(94%),il6%in piùsullo
stesso mese del2022.
Positivoanche ilconto delle certi-
ficazioni che toccano il +8% sui
primitre mesi del 2022.Secondo il
Consorzio,si tratta di un bilancio "ot-
tenuto anche grazie alla fiducia degli
imbottigliatori esteri, e fuori zona sul
territorio nazionale,che credono nei va-
spumante
lori e negli alti standard qualitativi del-
la Doc,scegliendo ilsuo Pinotgrigio".A
fine marzo,in particolare,la quantità
imbottigliata da operatori esteri(per
il97%dellastagioneproduttiva2022)
ha raggiunto i 23.175 hl.I Paesi part-
ner più fedelirestano nell'ordine Ger-
mania,Stati Uniti, Austria, Canada e
Regno Unito. Il Consorzio, dopo le
grandi fiere, da Parigi a Dusseldorf e
Verona,sista preparando perle previ-
ste attività promozionaliin Italia,Re-
gno Unito,Stati Uniti,Canada e Giap-
pone.
La Doc delle Venezie resta una tra le
più grandi in Italia, come ricorda il
presidente Albino Armani: "Siamo
stati la prima Doc italiana capace di ag-
gregare tre regioni, raggiungendo un to-
tale dí 240 milioni di bottiglie medie
all'annoe unendo oltre6mila viticultorie
un migliaio di aziende tra vinificatori e
imbottigliatori. Oraèimportantechean-
chegli italiani ne riscoprano le potenzia-
lità espressive". Dall'ultimo Vinitaly,in
particolare, sono arrivate importanti
indicazioni sulle preferenze degli ope-
ratori del settore per le due tipologie
emergenti come il ramato e lo spu-
mante. Il primo, rappresenta l'esito
della vinificazione tradizionale (con
uve a bacca grigia e non bianca), otte-
nuto con macerazione sulle bucce per
il tempo necessario a far acquisire al
vino il caratteristico color ramato bril-
lante con riflessi dorati. Il secondo,
nota il Consorzio,si sta affermando in
occasioniconviviali e per gli aperitivi.
I ~ A-f,l
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Settimanale
36. Wine reviews
Uenetw
Pinot Grigio
A grape that hasfound a new home
A
mpelographers say that Pinot Grigio is not a
different grape but a colour mutation of Pinot
Noir.Theoriginsofthiswinecan betraced back
to Germanyand France,whereit issuccessfully culti-
vated in Alsace, Burgundy, and Champagne, areas
with cold climates.
Historians claim that Pinot Gris came to Italy from the Austro-
Hungarian Empire in the mid-19th century during the Italian
wars of independence. It is believed to have been brought to
Italy by General Emilio di Sambuy,who planted it in his estate
in the province of Cuneo. From Piedmont,the variety gradually
spread throughout northern Italy and, mimicking to be indige-
nous,changed its nameto PinotGrigio.
Friuli became the birthplace of"ramato," a unique style of Pinot
Grigio that means "copper" in Italian. This wine is made with
maceration of the muston the skins, which gives ita beautiful
salmon-like hueand a bright,fruity,and floral aroma.
However,Pinot Grigio hasgained popularity worldwidethanksto
a completely different style. It was'invented'in the 1960s by a
significantVeneto producer,Santa Margherita,thankstotechno-
logical progressin winemaking.Producersstarted usingstainless
steel tanks for vinification, protecting mustfrom oxidation,and
adhering tostrict production protocols.Asa result,the Italian Pi-
not Grigio we knowtoday isadry butnotaustere,relatively neu-
tral wine with moderate acidity and a light body.It is made with
grapesthatare nottoo ripetoretainthisfreshnessand lightness,
sometimessacrificing, however,aromaticsand complexity.
The DOCPinotGrigio delle Venezie wascreated in 2017,replacing
theIGT.Itbringstogetherthethree regions producing85%ofItaly's
Pinot Grigio - Veneto, Friuli-Venezia Giulia,and Trentino today.Of
the world's67.000 hectares planted with Pinot Grigio,29.000are
in Northern Italy. However,the modern style of the variety is not
too popular in Italy itself: morethan80%of production isexported,
mainly to the US,the UK,and Japan.In terms ofexport volumes,
PinotGrigiois Italy's leadingstill white wine.
Ì Bortoluzzi Rosa di Gemina Spumante
Ramato 2022
Pinot Grigio delle Venezie DOC
A Charmat-method sparkling wine made with a light maceration
on the skins. The wine shows a pale rosé colour with an orange
tinge. The nose is lightly aromatic, opening up with nuances
of forest berries, strawberries,and a touch of yellow apple and
lemon.The palate isdense,slightly phenolic,and sweetThewine
reveals notes of apple skin,red berries,and a touch of pear and
elderfiower,Itcan accompany saladsand antipasti,too dense for
an aperitif.
Corte Giacobbe Ramato 2022
Pinot Grigio delle Venezie DOC
Twelve hoursofmaceration on theskinsgivethe winean attractive
copper colour.The nose isaromaticand pleasant,offeringnuances
of meadow flowers,apricots,and peaches,supported by a touch
of lemon and a hint of grapefruit. The palate is juicy and fresh
with elevated acidity, delicate texture,and nice sapidity.The wine
revealsnotesofpineapple,atouch ofappleand pear,and adelicate
hintof yellow flowers in the aftertaste A good aperitif wine that
also can accompany Mediterranean mete and light
Alp fish dishes.
Tamburino Sardo 2022
Pinot Grigio delle Venezie DOC
Pale lemon colour. The nose is delicately aromatic, revealing
nuances of peach, melon, and white flowers, complemented by
nuancesofwhiteflowers.The palate offerssomeintensity offruits,
good freshness, and some evident sweetness counterbalancing a
touch of phenolic bitterness. The finish is powerful
with a smoky and slightly bitter almond note. The
winetoseme with poultry and vegetable pasta. a.
~
Ecco Domani2022
Pinot Grigio delle Venezie DOC
Pale lemon colour with a green hue.The nose is delicate,offering
subtle nuances of yellow and green peaches,intense lemon notes,
and a hint of meadow flowers. The palate is refreshing, revealing
elevated aciditythatimmediatelystimulates salivation,The notesof
yellow and citrusfruits on the palate mirrorthe nose.A very dassic
expression ofthe modem style Pinot Grigio — dean,
fruity, and fresh.To serveasan aperitifor with light
antipasti.
Kris 2022
Pinot Grigio delle Venezie DOC
Pale yellow colour with a light green hue. The nose is subtle,
revealing notes of peach blossom and a touch oflemon,appie,and
melon,The palate offers moderate acidity and a light body with a
hint of bitterness in the aftertaste. The wine opens with notes of
yellow peaches,green and yellow apples,and a touch of pear and
narcissus. Moderate length. Good with lightsalads and on its own
on a hotsummerday.
h
Ai Palazzi Dorsoduro 2020
Pinot Grigio delle Venezie DOC
This slightly aged Pinot Grigio has a light yellow colour with a
copper tinge.The nose is somewhat oxidative, revealing nuances
of ripe yellow apples, a touch of acacia and honeysuckle with a
delicate hintofmarzipan andalmondsintheecho.Thepalateisstill
refreshing,textured with a light bitterness on the finish.The wine
reveals nuances of pineapples, ripe yellow pears,and a touch of
lemon.Notto agefurther.Itwill work well with dishesthatcontain
nutsand creamysauces.
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VERT DE VIN
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Trimestrale
37. HOME > QUALIVITANEWS > Delle Venezie DOP tra storia, valorizzazione e prospettive di mercato
APPUNTAMENTI, NOTIZIE :: SISTEMA IG :: 12 giugno 2023
Delle Venezie DOP tra storia,
valorizzazione e prospettive di mercato
Chiuso il convegno “delle VENEZIE DOC: maturi per
crescere”, il primo dei due approfondimenti dedicati
alla varietà e alla Denominazione organizzati dal
Consorzio di Tutela
Si è svolto lunedì 5 giugno presso la
Fondazione Mach di San Michele all’Adige
(Trento) il convegno delle VENEZIE DOC: maturi
per crescere. Origine, stili e mercati del Pinot Grigio,
primo di due appuntamenti tecnici e di mercato, alla presenza di oltre cinquanta ospiti tra
soci, enologi, studenti e stampa. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini delle VENEZIE DOC,
questo ciclo di incontri è parte di un percorso di intensificazione delle attività di sviluppo a
livello nazionale rivolto in prima battuta ai produttori della Denominazione, che proseguirà a
San Vito al Tagliamento (PN) lunedì prossimo 12 giugno e si chiuderà in Veneto a fine anno.
A moderare l’appuntamento tecnico Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario.
L‘incontro si è aperto con l’introduzione del direttore del Consorzio delle VENEZIE, Flavio
Innocenzi, che ha raccontato come questo convegno intenda descrivere il percorso di
qualificazione distintiva che la Denominazione Delle Venezie sta compiendo sul piano
qualitativo e comunicativo; un percorso intimamente legato al territorio di appartenenza e nel
quale ognuna delle tre regioni, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, gioca un ruolo di primo
piano nel contribuire alla definizione di un’identità collettiva.
È intervenuto quindi il professor Francesco Spagnolli, enologo ed ex dirigente presso la
Fondazione Mach, ad aprire il convegno con un approfondito excursus sul Pinot grigio, a partire
da origini e virtù della varietà coltivata nell’area delle Venezie. “C’è unanimità di vedute
sull’origine del Pinot grigio: si tratta di una mutazione gemmaria di un antico vitigno, il Pinot nero; molti
aspetti colturali e compositivi del mosto come zuccheri, acidità titolabile, rapporto acido malico/tartarico
e anche il colore stesso dell’uva – dovuto alla sintesi localizzata di antociani a livello delle cellule
epidermiche – ne fanno un vitigno con grandi potenzialità per essere elaborato come vino bianco o rosato,
a gusto fruttato, con aromi fermentativi per lo più di pronta beva”. Il professore chiude il suo
intervento portando l’attenzione sul rapporto climatico e pedologico tra altitudine e latitudine:
il Pinot grigio del Nordest, infatti, cresce all’altezza del 46° parallelo, grado che dà i natali a
grandi vini riconosciuti a livello internazionale e che taglia a metà proprio il Triveneto.
E dopo una presentazione introduttiva della varietà, si è passati ad approfondimenti sulla
gestione del vigneto con focus sulle nuove esigenze produttive del Pinot grigio del Nordest,
che, come racconta Maurizio Bottura, dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico della
Fondazione Mach, raggiunge oggi l’87% dei 32 mila ettari nazionali destinati alla varietà (su un
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38. totale mondiale di 67 mila ettari). “Il Pinot grigio è un vitigno mediamente sensibile alla peronospora e
potenzialmente molto soggetto all’oidio, soprattutto nelle aree collinari, alle tignole, alla botrite e ai
marciumi acidi, proprio per la naturale compattezza del grappolo. Sulla flavescenza dorata, in particolare,
è stata fatta una raccolta di campioni dal 2001 al 2021 passando da un’incidenza del 9 al 21%. Risultano
quindi fondamentali gli odierni studi clonali e sperimentazioni che vertono su dimensione e livelli di
sensibilità per garantire in prima battuta una maggior salubrità della vite ma anche un miglioramento
dal punto di vista enologico; ad esempio interventi sulla riduzione del numero di acini per diminuire
l’incidenza della botrite, come la sfogliatura che favorisce la pulizia del grappolo o l’utilizzo di gibberelline
per allungamento grappolo. Infine ci troviamo a fare i conti con il cambiamento climatico che impone
adattamenti e nuove esigenze produttive, come una gestione attenta della maturazione contrastando
l’anticipo delle fasi fenologiche ed avere mosti meno zuccherini e con maggiore acidità”.
Sono seguite due relazioni su tematiche legate al cambiamento climatico e all’irrigazione
della vite in Trentino e alle tecniche di vinificazione volte alla valorizzazione del Pinot
grigio, aperte da Stefano Corradini, responsabile del Dip. di Agrometereologia dell’Istituto
di San Michele all’Adige: “La vite è una pianta mediterranea che sopporta abbastanza bene lo stress
idrico ma molto dipende dalla tipologia di prodotto che si vuole ottenere. Il Pinot Grigio nelle sue diverse
varianti commerciali prevede uno stresso idrico lieve o medio e quindi è opportuno integrare l’acqua
meteorica, se necessario, con l’irrigazione. Irrigare bene e senza sprechi necessita di conoscere, oltre
all’obiettivo produttivo, anche le caratteristiche del suolo dove la pianta dimora e le condizioni meteo. Con
queste informazioni i modelli matematici come lo “SWAB” (soil water advanced budget), sviluppato alla
Fondazione Mach, aiuta ad effettuare un’irrigazione corretta. Tutto questo va inserito in un contesto di
cambiamento climatico che richiederà particolare attenzione all’uso dell’acqua nel prossimo futuro visto
che i diversi scenari sono generalmente concordi nel confermare un aumento della temperatura – di circa
2 gradi su tutte le quote come dimostrano dati raccolti in Trentino dal 1984 al 2022 – e una diversa
tipologia delle precipitazioni sia in termini di quantità che distribuzione nel periodo vegetativo”.
Loris Cazzanelli, enologo e rappresentante Giovani Assoenologi Trentino, ha raccontato
successivamente come il consumatore odierno sia sempre più attento e conoscitore del
mondo enoico, di come sia alla ricerca di vini che ricordino la tradizione ma che siano realizzati
secondo uno stile originale interpretato in chiave moderna; “Quando si parla di Pinot grigio la
grande maggioranza de consumatori si aspetta di trovare un vino dal colore tenue, giallo paglierino, con
profumi floreali, note fruttate di pera e di mela – tipici aromi fermentativi e varietali – agrumi e in bocca
grande freschezza e sapidità. Insomma un sorso che chiama immediatamente il successivo. Ma ci sono
altri stili che potrebbero intrigare il pubblico. Negli ultimi anni abbiamo studiato e testato nuove tecniche
di vinificazione, con lo scopo di dare nuove interpretazioni al Pinot grigio, rispettando però le sue
caratteristiche peculiari, come la stabulazione a freddo che va a valorizzare il potenziale aromatico delle
uve (invece inespresso da altre tecniche), senza il rischio di eccedere nell’estrazione dei composti fenolici
rispetto alla variante criomacerata dalle bucce”.
Si è poi passati ad un’analisi sugli andamenti delle certificazioni dei vini delle VENEZIE DOC a
cura di Denis Giorgiutti, direttore di Triveneta Certificazioni, Organismo di controllo che
gestisce annualmente volumi di quasi 2 milioni di ettolitri imbottigliati di DOC delle Venezie e
oltre 200 milioni di contrassegni di Stato apposti su ogni singola bottiglia, con una base
produttiva di circa 15 mila ha (di 27 mila a Pinot grigio potenziali del Triveneto) – 6.141 viticoltori,
574 vinificatori, 363 imbottigliatori, di cui una trentina esteri che devono e accettano di
apporre il contrassegno sulle loro bottiglie. “Questi sono i numeri di un Servizio oggi a Garanzia del
Consumatore e della qualità dei Vini del nostro Territorio” dice Giorgiutti e chiude, “Triveneta
Certificazioni nasce nel 2016 dall’esperienza degli Organismi di Controllo del Triveneto con l’incarico di
gestire la tracciabilità e il controllo dei vini DOC delle Venezie: un lavoro di grande importanza per la
tutela della denominazione più estesa d’Italia che abbraccia il territorio di 12 Province del nordest italiano,
a forte vocazione vitivinicola”.
Il convegno si è chiuso con una panoramica sulle dinamiche del mercato internazionale,
tendenze e opportunità prese in esame prima da Luca Rossetto, professore Associato
dell’Università di Padova che ha esplorato i cambiamenti in atto a livello globale nei segmenti
fermi e spumanti, le prospettive di crescita nonché le opportunità e le minacce nei mercati dei
paesi importatori, sia tradizionali sia emergenti. La Francia e l’Italia sono i due principali
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39. produttori, formando il 37% della produzione mondiale, nonché le prime nazioni esportatrici di
vino al mondo detenendo il 33% dell’export mondiale in volume. A trainare l’export del
Belpaese oggi è il segmento degli spumanti, seguito dai bianchi. I primi partner commerciali
dei bianchi veneti restano Stati Uniti, Germania, Grand Bretagna, Belgio e Canada che negli
ultimi cinque anni hanno visto crescite percentuali fino a tre cifre dove il Pinot grigio (55-60%
dei vini bianchi certificati) è il principale driver di crescita. Questi sono inseriti nei cosiddetti
mercati ‘affidabili’, diversamente da quelli attualmente ‘instabili’ come la Cina e da quelli
‘difficili o speciali’ come Singapore o la Tailandia, legati ai flussi turistici e che soffrono la
concorrenza dei vini francesi, australiani o americani.
Denis Pantini, responsabile Business Unit Agrifood and Wine di Nomisma, ha infine
illustrato nello specifico gli andamenti rispetto ai consumi e prospettive per il Pinot grigio.
“Nell’ultimo decennio, l’export di vini italiani imbottigliati – oltre agli spumanti – ha visto crescere quello
di vini bianchi fermi di oltre il 10% in termini di bottiglie, rispetto ad un leggero arretramento dei vini rossi.
Tra i principali mercati di destinazione figurano gli Stati Uniti, dove il Pinot Grigio Delle Venezie
rappresenta uno dei vini bianchi italiani più consumati, tanto che nel canale off-trade americano, 1
bottiglia su 5 di Pinot Grigio venduta nel 2022 era collegata alla denominazione”. Negli Stati Uniti il
Pinot grigio è il quarto varietale più venduto e la quota di mercato del delle VENEZIE rispetto
alla tipologia è pari al circa il 20% sul 40 per cento totale di Pinot grigio italiano venduto.
Numeri importanti che confermano la denominazione come pilastro della produzione e
dell’export nazionale.
“Vocazionalità produttiva e potenzialità di individuazione di stili distintivi a livello enologico, ma anche
potenzialità di crescita di mercato sono le parole che vorrei rimanessero impresse a chiusura di questo
convegno. Siamo nel pieno delle nostre attività promozionali in giro per il mondo; ora più che mai è
necessario evidenziare il legame con il territorio delle VENEZIE – di cui il Trentino è parte fondamentale –
attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale comune, il rafforzamento dell’unità territoriale, la
consapevolezza di condividere un Denominazione d’Origine fortemente apprezzata nei mercati mondiali”,
commenta Flavio Innocenzi nei ringraziamenti di chiusura lavori, che hanno anticipato una
degustazione di 17 cloni di Pinot grigio vinificati in purezza da un progetto in collaborazione
con CREA-VE e Regione del Veneto.
Fonte: Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie
ARGOMENTI TRATTATI: CONSORZI DI TUTELA, CONSUMI, EVENTI, MERCATI, TERRITORIO,
VALORIZZAZIONE
TERRITORIO: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto
AMBITO: Sistema IG
CATEGORIA: Vino
ORGANIZZAZIONI: Assoenologi, Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie
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40. Giovedì 08 Giugno 2023 - Aggiornato alle 18:06
ITALIA MONDO NON SOLO VINO NEWSLETTER LA CANTINA DI WINENEWS DICONO DI NOI WINENEWS TV
MERCATI IN ESPANSIONE
Negli Usa 1 bottiglia su 5 di Pinot Grigio venduta nel
2022 appartiene alla Doc delle Venezie
Un convegno in Fondazione Mach per fare il punto sulla denominazione, tra storia, valorizzazione e prospettive
ITALIA
Gli americani sono da sempre grandi amanti del Pinot Grigio - che si colloca al n. 4
delle varietà più vendute negli Usa - soprattutto quello italiano: nel canale off-trade
“a stelle e strisce” 1 bottiglia su 5 di Pinot Grigio acquistata nel 2022 appartiene alla
Doc delle Venezie, pilastro della produzione e dell’export nazionale, oltre che la più
estesa denominazione d’Italia con 15.000 ettari di vigneti. É il dato più interessante
del convegno “Delle Venezie Doc: maturi per crescere. Origine, stili e mercati del
HOME › ITALIA
I vigneti di Pinot Grigio delle Venezie
SAN MICHELE ALL'ADIGE, 08 GIUGNO 2023, ORE 19:00
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