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Avvenire 9mar11
1. ! nel sito Mercoledì 9 marzo 2011
Ora èlavoro è anche un sito internet, raggiungi-
bile dalla home page di Avvenire (www.avve-
nire.it) cliccando sull’icona dell’inserto o di-
rettamente all’indirizzo internet www.avveni-
re.it/lavoro. Sul sito si troveranno le informa-
zioni di servizio relative a corsi e master, la for-
mazione e le offerte di lavoro.
Oggi in evidenza
G Diversi profili in Puglia e Basilicata
G Valtur, 1.500 posti nei villaggi vacanza www.avvenire.it/lavoro
G Il 15 marzo a Roma il «Brain at work»
lavoro@avvenire.it
LA RICERCATRICE
«Un’esigenza
di cambiamento
anche maschile»
P
iù di un anno di ricerca, di a-
nalisi di documentazione nor-
mativa e di letteratura di set-
tore. Un lavoro che ha coinvolto e-
sperti di Csr, della comunicazione,
del mondo accademico, coordinato
dalla ricercatrice Giovanna Bottani.
Solitamente si parla di concilia-
zione vita-lavoro, perché "bilan-
ciamento"?
Con il termine bilanciamento vita-
lavoro si intendono tutte quelle a-
zioni che valorizzano il lavoro con-
sentendo ai collaboratori di mante-
nere l’equilibrio tra impegni lavora-
tivi e personali. Il termine concilia-
zione ormai rimanda al rapporto
donne-lavoro, invece stiamo parlan-
do di un tema che riguarda anche gli
uomini. L’obiettivo infatti del bilan-
ciamento è il benessere del lavora-
tore, senza distinzione di genere.
Conciliazione
Perché un imprenditore in un mo-
mento di crisi dovrebbe adottare
un’organizzazione dove i lavorato-
ri sono meno presenti sul posto di
lavoro?
La domanda apre due fronti. Il pri-
mo è che proprio oggi, molte orga-
nizzazioni si trovano davanti a un
bivio per decidere come fare fronte
alla crisi: rimanere ancorati alle lo-
L’equilibrio che paga
giche del passato oppure puntare sul-
la innovazione. Nella domanda, poi,
c’è l’errore di fondo che rappresenta
uno dei "limiti invisibili" alla piena
affermazione del nuovo modo di
concepire il rapporto di lavoro. È la
diffusione della cultura che dà im-
portanza al tempo speso nel luogo
di lavoro, più che al risultato otte-
nuto. E quindi la conseguente diffi-
coltà nell’essere valutati realmente
per obiettivi e non per numero di o-
re trascorse alla propria postazione.
C’è una chiave di lettura che lega le
DI MINA MARANO condo la classifica stilata ogni anno da Great Place to Work® Italia In oltre la metà (55%) delle azioni portate avanti dalle organizza- buone prassi?
e 45 enti che si sono distinti per l’interesse dimostrato verso il te- zioni pubbliche e private contattate ci sono stati vantaggi tangibili La volontà di indurre un cambia-
L
e imprese e gli enti che seguono politiche aziendali che met- ma e che sono stati selezionati sulla base di predeterminati criteri. e in modo particolare: un migliore rendimento della attività in ter- mento della intera comunità lavora-
tono al centro il lavoratore hanno visto crescere la produzio- Fra questi enti sono annoverate aziende sanitarie locali, enti terri- mini di produttività (ciò assume un significato tanto maggiore se trice e non necessariamente, come
ne in qualità e quantità. I collaboratori lavorano meglio per- toriali, università. Il 79% dei soggetti intervistati sottolinea che, tra si pensa che sono soprattutto le Pmi a rispondere positivamente); spesso si potrebbe essere indotti a
ché hanno ritrovato un equilibrio fra la vita personale e quella pro- i motivi che inducono ad attivare iniziative specifiche di concilia- una migliore motivazione/soddisfazione del lavoratore (37%) e u- pensare, grandi investimenti econo-
fessionale. zione vita-lavoro, c’è la volontà di migliorare il clima organizzati- na riduzione dell’assenteismo (29%). Infine la ricerca è riuscita a mici appannaggio solo di pochi sog-
Lo evidenzia la ricerca "People First! Le dimensioni del bilancia- vo dell’ente. Ciò suscita una maggiore soddisfazione del lavorato- mettere in luce anche che le pratiche poste in atto dalle organizza- getti. Dai dati che abbiamo studiato
mento tra vita personale e professionale: le nuove prassi italiane" re che si traduce in un forte senso di appartenenza all’organizza- zioni tendono a migliorare i rapporti familiari dei beneficiari e con- emerge che i lavoratori prediligono
curata dalla Fondazione per la diffusio- zione. Per quasi la metà delle piccole e tribuiscono alla creazione di un miglior clima relazionale nella fa- politiche meno strutturate e forma-
ne della responsabilità sociale delle im-
prese, in collaborazione con alcuni e-
Pur tra difficoltà e resistenze medie imprese contattate (44%) il con-
cetto di benessere del lavoratore è per-
miglia stessa.
Al termine del lavoro di studio è stato condotto un focus su 11 ca-
lizzate, a patto che divengano parte
integrante della cultura aziendale e
sperti e con l’Ufficio di Alessandra Ser- crescono le imprese che cepito come fattore capace di favorire si che per caratteristiche possono diventare una sorta di modello si trasformino in una reale attenzio-
vidori, Consigliera nazionale di parità
del ministero del Lavoro e delle Politiche investono energie e risorse per migliori performance lavorative e una
maggiore qualità della attività. Le atti-
da replicare da parte di tutti quei soggetti che vogliano implemen-
tare attività simili e che si interroghino sulle possibili modalità di
ne alle esigenze che si possono pre-
sentare nelle diverse fasi della vita
sociali. Lo studio – che sarà presentato il
16 a Roma e che fa da sfondo interessante
bilanciare il lavoro e la cura vità di bilanciamento al momento più
diffuse sono: flessibilità nei tempi e luo-
approccio al tema ed alla sua successiva esecuzione.
Queste migliori pratiche sono rappresentative dei diversi tipi di
dei lavoratori.
La ricerca è in un certo senso an-
dopo l’accordo siglato ieri tra governo,
parti sociali e Forum delle Associazioni
familiare a favore dei ghi di lavoro (26%); politiche a supporto
della maternità e paternità (23%); for-
realtà. I best place to work sono risultati Elica, Kellog Italia, Micro-
soft; le grandi aziende sono Poste Italiane, Nestlé, Atm, Enel; le P-
cora aperta?
È prevista l’attivazione di un data-
familiari sulle misure per favorire la con- dipendenti. Ricadute positive mazione e comunicazione (15%). Fra MI sono Ergonix Art srl, Cassa Rurale di Aldeno e Cadine; le pub- base di nuove iniziative sui temi del
ciliazione – vuole evidenziare i vantaggi gli strumenti di flessibilità si annovera- bliche amministrazioni sono Politecnico di Torino, Ausl della Pro- bilanciamento vita privata-lavoro,
di un cambiamento nel modo di concepire la relazione lavorativa: no l’orario flessibile, il part-time, le ferie flessibili. Nelle politiche a vincia di Ferrara. La ricerca non tace sulle difficoltà che i responsa- che sarà liberamente consultabile
da un approccio work friendly ad uno person friendly (amico delle supporto della maternità e paternità si evidenziano i permessi per bili delle risorse umane intervistati hanno dovuto affrontare nel- sul sito internet della Fondazione I-
persone, anziché amico del lavoro). Il progetto suggerisce, infatti, motivi familiari, seguiti da iniziative di sostegno dei lavoratori al l’introdurre questa nuova cultura di gestione delle risorse umane. Csr (www.i-csr.org). Gli spunti e le
una riflessione presentando organizzazioni pubbliche e private i- rientro da periodi di assenza prolungata e dalla creazione di asili Nel 42% dei casi si è trattato di difficoltà organizzative che coinci- testimonianze raccolte in questa ri-
taliane che hanno già messo in atto e consolidato azioni per una nido e/o convenzioni con strutture dedicate. Le prassi che riguar- dono con lo sforzo e l’investimento iniziale necessario per predi- cerca sono andati così a costituire
positiva relazione vita-lavoro in una logica win-win, vale a dire do- dano formazione e comunicazione prevedono il coinvolgimento sporre concretamente le azioni e formare il management sulla nuo- un primo campione di casi per il da-
ve a "vincere", a ottenere vantaggi, sono le imprese e i lavoratori. del lavoratore nella definizione di politiche ad hoc e una informa- va cultura di gestione del personale. Nel 19% dei casi sono state se- tabase.
L’indagine ha messo sotto la lente i 35 best place to work in Italia se- zione costante sulle possibilità offerte dalle diverse organizzazioni. gnalate resistenze/dubbi sull’efficacia del nuovo approccio. Mina Marano
POLITECNICO DI TORINO POSTE ITALIANE
Dal babyparking all’assistenza agli anziani Nido, part-time e più tempo per la famiglia
Il Politecnico di Torino è un ateneo di fama internazionale che Poste Italiane ha avviato iniziative diversificate a favore della fa-
promuove una serie di iniziative. Lo studio mette in luce la pre- miglia. Si va dall’apertura di asili nido ai parcheggi rosa, dallo svi-
disposizione di postazioni in telelavoro sin dal 2001. Dal 2005 è luppo del telelavoro all’incentivazione del part-time, da sistemi in-
attivo il Baby-parking "Pollicino", servizio socio-educativo- tegrativi di sostegno al reddito quali agevolazioni e servizi alla fa-
ricreativo in grado di fornire risposte flessibili e differenziate in miglia a iniziative specifiche per i figli dei dipendenti, da misure
relazione alle esigenze delle famiglie, attraverso la disponibilità di prevenzione a tutela della salute, sicurezza e benessere dei di-
di spazi organizzati e attrezzati. Un altro progetto si chiama Po- pendenti (vaccinazione antinfluenzale, counselling psicologico,
lifamily e prevede anche un servizio di supporto nella gestione campagne di informazione sanitaria) a forme di volontariato e so-
Le buone pratiche
dei familiari anziani che offre assistenza domiciliare, di accom- lidarietà (come l’ora etica), dal reinserimento "assistito" dei di-
pagnamento e disbrigo commissioni tramite operatori specializ- pendenti dopo un periodo di lunga assenza a progetti di integra-
zati. Alla fine del 2009 il servizio di baby-sitting ha coinvolto 18 zione dei disabili. Poste italiane ha rilevato i vantaggi per i lavora-
mamme e papà, erogando 2.865 ore di servizio. Il servizio di as- tori: maggior tempo dedicato alla propria famiglia (in media 2 o-
sistenza anziani ha coinvolto 14 persone, erogando 1.328 ore di re e 40 al giorno), risparmi economici relativi agli spostamenti (in
servizio. Con questi servizi l’Ateneo ha registrato ricadute positi- media 8 euro al giorno). Inoltre, il clima interno, la fidelizzazio-
ve sulla qualità del lavoro svolto e sul clima generale. (M.M.) ne e la motivazione ne hanno risentito favorevolmente. (M.M.)
MICROSOFT ERGONIXART
Non conta «dove» si lavora, ma il risultato Tanto telelavoro e un’area per i figli
Microsoft, azienda americana produttrice di software, arriva in I- ErgonixArt srl è un’impresa impegnata nel settore dell’enginee-
talia con proprie sedi nel 1985. Il tema del bilanciamento vita- ring gestita da quattro donne e dal titolare. L’appartenenza alla
lavoro nell’azienda fa parte della cultura aziendale e privilegia medesima fascia di età ha portato al manifestarsi di esigenze co-
non tanto il "dove" si lavori, secondo una logica di controllo, ma muni per la cura dei figli, che ha spinto l’azienda a predisporre un’or-
il risultato raggiunto. L’approccio alla valutazione dell’operato ganizzazione del lavoro molto flessibile, basata sulla professiona-
dei dipendenti non segue una logica legata al tempo speso in a- lità dei collaboratori. La primaria necessità di cura dei figli, perce-
zienda e al luogo in cui si lavora, ma privilegia la misurazione dei pita in prima persona dal titolare stesso, è stata soddisfatta, in pri-
risultati e la meritocrazia. Oltre a ciò si salvaguardano certe fasce mo luogo, attraverso la creazione di un’area dedicata all’interno
orarie per l’organizzazione delle riunioni, evitando quella delle dell’ufficio. Poi l’azienda ha assegnato a ogni dipendente un PC
ore 18. Un ruolo particolarmente importante è svolto dal telela- di elevata qualità, con accesso alla rete a spese dell’azienda, prov-
voro che viene utilizzato in modo massiccio con grande libertà. visto di una webcam. L’elevata flessibilità garantita dal telelavoro
A tutti i dipendenti vengono dati un computer portatile, una con- ha consentito all’azienda di ridurre al minimo le assenze. Un ul-
nessione a banda larga e una webcam. Microsoft ritiene che di- teriore risultato, più difficilmente quantificabile in termini eco-
mostrarsi azienda sensibile alla scala di priorità ed esigenze degli nomici, è stato identificato nel forte senso di squadra stabilitosi
individui contribuisca a stimolare il senso di appartenenza e a mo- all’interno dell’azienda, con cui l’azienda riesce ad affrontare con
tivare il personale a fare bene il proprio lavoro. (M.M.) serenità anche elevati picchi nel carico di lavoro. (M.M.)