1. Prot. n. 078/GDM/pm Roma, 18 aprile 2012
Al Presidente della Giunta Esecutiva
Ai Consiglieri Nazionali
Al Revisore dei Conti
A tutti i
Consigli Compartimentali
Spett.le
Anasped
Spett.le
Assocad
LORO SEDI
OGGETTO: Art. 303 Tuld – Emendamento On.le Fugatti D.L. n. 16/2012 (atto Camera c.
5109).
Apprendiamo in questo momento che, nel corso della seduta della VI Commissione
Permanente Finanze della Camera, tenutasi ieri pomeriggio, l’emendamento “Fugatti 11.3”
relativo all’articolo 11, comma 4, del D.L. 2 marzo 2012 n. 16 (che sostituisce l’art. 303 del
Tuld) è stato respinto per alcune perplessità manifestate dal rappresentante del Governo,
Sottosegretario Ceriani. In particolare sono state evidenziate ipotetiche difficoltà
nell’accertamento della buona fede e soprattutto il rischio di conseguenti comportamenti
discrezionali che ne potrebbero scaturire.
Dai lavori della Commissione emerge tuttavia che la questione della buona fede
posta dall’On.le Montagnoli, che auspicava l’approvazione dell’emendamento Fugatti 11.3,
possa trovare risposta, come osservato dall’On.le Fogliardi: “nello Statuto del contribuente, che
dovrebbe essere sempre rispettato, e, dunque, nell’ambito dell’esame del disegno di legge
delega che sarà prossimamente presentato alle Camere”.
È quanto mai necessario a questo punto attivare tempestivamente tutte le iniziative
utili per un attento esame del provvedimento di modifica dello Statuto del contribuente; ciò al
fine di rafforzare la tutela degli errori materiali commessi in buona fede con provvedimenti dalla
inequivocabile interpretazione. La consapevolezza che il principio della buona fede sia già oggi
tutelato all’interno di un quadro normativo dalla portata generale evidentemente non è
sufficiente. Urgono misure certe, specie in relazione a tutte quelle circostanze nelle quali, stante
l’errore, all’amministrazione siano stati correttamente consegnati tutti i documenti utili
all’accertamento del tributo.
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2. Nel corso della stessa riunione, è stato inoltre approvato dalla Commissione
l’emendamento “Berardi 11.9” che di seguito si trascrive:
“all’articolo 11 dopo il comma 3 aggiungere il seguente:
3-bis. All’articolo 13, comma 1, secondo periodo, del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n.
471, le parole: “dalla lettera a) del” sono sostituite dalla seguente:“dal”.
Tale emendamento estende la riduzione della sanzione prevista dall’art. 13, comma
1, del D.Lgs. 471/97 a tutte le fattispecie di cui al comma 1 dell’art. 13 D.Lgs. 472/97
(ravvedimento).
Distinti saluti.
IL PRESIDENTE
Giovanni De Mari
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