Contributo del dottor Paolo Mazzarello al workshop per il 30mo anniversario della nostra Associazione intitolato: "Informazione&Documentazione: un binomio per nutrire la mente".
L'incredibile vicenda del rimedio fitoterapico contro l'encefalite nell'Europa del primo dopoguerra.
Milano, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
20.10.2015.
27. Poudre n.2, bustina contenente una polvere di carbone animale.
Pillules n.3, di costituzione non costante, secondo alcuni farmacologi e clinici
erano composte da polvere di molluschi , oppure mollica di pane di
frumento a cui era mischiata farina di noce moscata o ancora canfora,
cannella, rabarbaro o menta.
30. 30 grammi di radice o rizoma di belladonna bolliti per 13-15 minuti in 0.6
litri di vino bianco secco, aggiungendo il carbone animale alla soluzione.
Ne risultava un liquido giallognolo, piuttosto inquietante, con un deposito
fioccoso dovuto alla deposizione dei tannati.
Filtrazione.
Un cucchiaio di questa soluzione veniva somministrata al paziente che poi
raggiungeva le tre somministrazioni al giorno.
Poi gli venivano date da masticare, durante la giornata, rizomi o radici di
calamo aromatico o le pillole.
31. Gli alcaloidi della belladonna esercitavano la loro
azione combinata contro i postumi dell’encefalite.
Il carbone animale aveva una funzione
«carminativa», cioè assorbiva l’aria nello stomaco.
La noce moscata riduceva la nausea.
Il calamo aromatico attenuava la secchezza orale e
cutanea (causato dall’atropina)
73. LE FORZE SANITARIE
Organo ufficiale del Sindacato Nazionale Fascista dei Medici
31 luglio 1941
«Recentemente, grazie all’iniziativa e alla munificenza italiana, molto
rilievo ha acquistato lo studio di una malattia infettiva di particolare
malignità, che è quella della così detta encefalite epidemica, per
combattere la quale è sorto a Kassel, con l’assistenza della Regina
Imperatrice d’Italia, un grande Istituto.»
75. Laurea Honoris Causa
in Medicina
all’Università di Roma
(Tra gli altri votata da
Cesare Frugoni e
Eugenio Morelli).
Le vie e gli Istituti che
portavano il suo nome
lo hanno mantenuto.