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un nuovo FUTURO per i commercialisti
«declinazione» a cura di Francesco M. Renne (Odcec Varese e faculty member CUOA Business School)
11 gennaio 2022
i “tre piani” della
discussione
e qualche
possibile
risposta
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
esistono «tre piani» di discussione,
quando parliamo di «futuro» per i commercialisti:
(a) futuro “della professione”
(b) futuro “della categoria”
(c) futuro “del singolo”
(ottica di mercato,
risposte per scenari)
(ottica sistemica,
risposte istituzionali)
(ottica individuale,
risposte soggettive)
a cura di: Francesco M. Renne
riforma giustizia tributaria, riforma fiscale, codice della crisi, composizione negoziata,
responsabilità organi controllo, PNRR, antiriciclaggio, DAC 6 e 7, digitalizzazione procedure
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
le funzioni
specialistiche
le attività di
servizi
aggregazioni e
reti
il mercato
sistema sociale
professione
un’unica
professione
a cura di: Francesco M. Renne
un intermezzo
“filosofico”
(ma non troppo)
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
dai «trilemmi» occidentali (fatalista, il primo; razionale, il secondo),
all’ikigai giapponese (o della «ragione per fare»)
due esempi
(fra gli altri) di
“professione nel
sistema sociale”
a cura di: Francesco M. Renne
1.
authority di
garanzia fiscale
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
# lo Statuto dei diritti dei contribuenti, a poco più di vent’anni dalla sua approvazione, resta un’opera
(omnia) «incompiuta» (disattesa nei comportamenti concludenti) ###
# gli accenni (della politica) alla «costituzionalizzazione» di «alcuni» principi dello Statuto sono un errore (e
suonano come un «calcio al barattolo») poiché:
- la Legge Delega (e i successivi Decreti Delegati) non appare essere lo strumento legislativo corretto
(anche per le maggioranze necessarie) per una «piena» modifica costituzionale
e
- se si elevassero «solo» alcuni dei principi ivi contenuti, sarebbe come dire che i restanti non siano
altrettanto meritevoli (quindi disapplicabili) ###
# la «lotta all’evasione» trascina con sé spesso anche mere questioni «interpretative», errori in buona
fede e oneri burocratici e/o di difesa (anche) per i contribuenti onesti ###
a cura di: Francesco M. Renne
# binomio MEF/AdE (e R) che oggi (i) legifera (surrettiziamente), (ii) elabora la
normativa (secondaria), (iii) interpreta (le disposizioni normative) e poi (iv) accerta, (v)
media, (vi) escute, (vii) transa con (sostanzialmente) la medesima struttura organica,
oltre a (viii) coordinare i «Garanti dei contribuenti» ###
# quindi, nell’esercizio di poteri legittimi e necessari, vi è però una concentrazione di
poteri che genera un potenziale latente conflitto di interessi a scapito dei principi
statuiti dallo Statuto del Contribuente ###
# istituzione di un’Authority di Garanzia (stile Consob o Garante Concorrenza) in
materia fiscale (a costo «quasi zero» per lo Stato, poiché «sottrarrebbe» ad altre
Istituzioni risorse umane e strutturali già impegnate), in posizione “terza” rispetto al
binomio MEF/AdE (e R) ###
# non si sovrappone alla riforma della Giustizia Tributaria, perché interviene nella fase
antecedente al processo (quella endoprocedimentale e quella promulgativa), anzi
avrebbe effetto deflattivo e minor costi di difesa a carico del contribuente ###
a cura di: Francesco M. Renne
# all’Authority (pubblica), con Commissari di nomina parlamentare (in ipotesi: per metà tra
parlamentari e ministeriali, per metà tra accademia e professioni), dovrebbero/potrebbero essere
attribuiti, rivedendoli nel loro perimetro attuale, almeno (a) i poteri (e relativo personale già ora in
organico) su interpelli preventivi (certezza ex ante), (b) il coordinamento dei Garanti del
contribuente (terzietà di valutazione) attualmente in essere (da potenziare) e (c) la valutazione
preventiva del rispetto dello Statuto del Contribuente nella produzione legislativa (principio di
«bollinatura» preventiva) ###
# per combattere seriamente l’evasione (e ce n’è bisogno),
occorre (prima) tutelare i contribuenti onesti (e ce ne sono) ###
a cura di: Francesco M. Renne
per distacco da
MEF/ADE, poteri e
strutture di
interpello (da
potenziare)
principio di
«bollinatura»
preventiva della
legislazione fiscale
e poteri e strutture
di coordinamento
garanti contribuente
(da potenziare)
AUTHORITY DI GARANZIA FISCALE
maggiore tutela dello statuto contribuente
e del ruolo della professione
2.
finanziamenti
attestati e
matusalem
financing
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
• LA RATIO DEL «MATUSALEM FINANCING»…
normando forme di «matusalem financing»
(finanziamenti controgarantiti dallo Stato, a
lunghissima durata, con certificazioni esterne di
covenants nel «durante» e rate «condizionate» ai dati
di bilancio) si favorirebbe l’assolvimento degli
impegni finanziari (oltre che fiscali e contributivi) in
scadenza e il riassorbimento della forza lavoro
(riducendo l’impatto temporale della cassa
integrazione e di misure similari)…
• si garantirebbe un graduale rientro del debito per
le imprese, attraverso la durata lunga del rimborso
• si garantirebbero i creditori (le banche e lo Stato
garante) attraverso certificazioni esterne
(professionali) di appositi covenants (se migliorano,
aumenta capacità di rimborso) e attraverso la
postergazione del rimborso di debiti finanziari
successivi rispetto alle rate previste dal piano di
rimborso
• si diluirebbe nel tempo il «peso» sul bilancio dello
Stato (escussione garanzie «per cassa») attraverso
la previsione di un meccanismo di «remissibilità
residuale»
a cura di: Francesco M. Renne
a cura di: Francesco M. Renne
I COSTI…
 per lo Stato: di fatto sono quelli della macchina
amministrativa, già esistenti per le forme di garanzia
pubbliche in essere (da prevedere in leggero incremento
se gratuità della garanzia)
 per il sistema bancario: di fatto si tratterebbe di
erogazioni ordinarie ma a costi calmierati (i.e. «imposto»),
compensato dal vantaggio del mantenimento della
clientela «in bonis» (e quindi minori assorbimenti del
patrimonio di vigilanza e minori NPL)
 per le imprese: costi finanziari «calmierati»; costo
aggiuntivo per le attestazioni, compensato dalla «nuova
finanza» e dal beneficio virtuoso dei «dati attestati»
LE ATTESTAZIONI…
 annuali, con focus su tre temi: (i) iniziale correlazione
«mancati volumi / pandemia / previsioni normative»,
(ii) adeguato rispetto delle «condizionalità» previste
nel «durante», (iii) going concern
 soggetto attestatore: organo di revisione e/o
commercialista «terzo» rispetto all’azienda
 scopo: per il sistema finanziario, ottenere
«attestazioni terze» (e ulteriori rispetto ai dati di
bilancio) che possano soddisfare il requisito
necessario per «override» in sede di attribuzione del
rating (quindi della finanziabilità per le linee di credito
ordinarie)
a cura di: Francesco M. Renne
LE CONDIZIONALITÀ…
 all’erogazione: nessuna condizione particolare, salvo
non essere già in stato di default (autocertificare che
la crisi nasce dagli effetti di pandemia e lockdown, per
i crediti emergenziali, autocertificare le condizioni
previste dalla norma, per i successivi)
 importo: correlato alle esigenze dell’impresa, quota
minima automatica
 nel «durante»: procedura di attestazione
 in tema di pagamento rate periodiche: rata annuale,
vincolo di non distribuzione degli utili e/o di restituzioni
ai soci fino al rimborso (anticipabile in qualsiasi
momento), vincolo di postergazione del rimborso dei
debiti finanziari successivi
LA REMISSIBILITÀ RESIDUALE…
 effetti per lo Stato: inizialmente, solo il capitale per
finanziare (leva frazionaria) il fondo di garanzia; diluito
nel tempo, le perdite a bilancio solo in caso di quota
parte non rimborsata (nel «durante» o a scadenza)
 effetti per le banche: neutri (copertura garanzia % da
definirsi, tra 80/100%)
 effetti per le imprese: identici ai casi di «concordato»,
salvo dolo o colpa grave
 moral hazard: cioè speculazione sul mancato rimborso
volontario, limitato da norme specifiche nei casi di
dolo e colpa grave
grazie
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"un nuovo futuro per i commercialisti" - declinazione a cura di Francesco M. Renne Renne

  • 1. un nuovo FUTURO per i commercialisti «declinazione» a cura di Francesco M. Renne (Odcec Varese e faculty member CUOA Business School) 11 gennaio 2022
  • 2. i “tre piani” della discussione e qualche possibile risposta a cura di: Francesco M. Renne
  • 3. a cura di: Francesco M. Renne esistono «tre piani» di discussione, quando parliamo di «futuro» per i commercialisti: (a) futuro “della professione” (b) futuro “della categoria” (c) futuro “del singolo” (ottica di mercato, risposte per scenari) (ottica sistemica, risposte istituzionali) (ottica individuale, risposte soggettive)
  • 4. a cura di: Francesco M. Renne riforma giustizia tributaria, riforma fiscale, codice della crisi, composizione negoziata, responsabilità organi controllo, PNRR, antiriciclaggio, DAC 6 e 7, digitalizzazione procedure
  • 5. a cura di: Francesco M. Renne
  • 6. a cura di: Francesco M. Renne le funzioni specialistiche le attività di servizi aggregazioni e reti il mercato sistema sociale professione un’unica professione
  • 7. a cura di: Francesco M. Renne
  • 8. un intermezzo “filosofico” (ma non troppo) a cura di: Francesco M. Renne
  • 9. a cura di: Francesco M. Renne dai «trilemmi» occidentali (fatalista, il primo; razionale, il secondo), all’ikigai giapponese (o della «ragione per fare»)
  • 10. due esempi (fra gli altri) di “professione nel sistema sociale” a cura di: Francesco M. Renne
  • 11. 1. authority di garanzia fiscale a cura di: Francesco M. Renne
  • 12. a cura di: Francesco M. Renne # lo Statuto dei diritti dei contribuenti, a poco più di vent’anni dalla sua approvazione, resta un’opera (omnia) «incompiuta» (disattesa nei comportamenti concludenti) ### # gli accenni (della politica) alla «costituzionalizzazione» di «alcuni» principi dello Statuto sono un errore (e suonano come un «calcio al barattolo») poiché: - la Legge Delega (e i successivi Decreti Delegati) non appare essere lo strumento legislativo corretto (anche per le maggioranze necessarie) per una «piena» modifica costituzionale e - se si elevassero «solo» alcuni dei principi ivi contenuti, sarebbe come dire che i restanti non siano altrettanto meritevoli (quindi disapplicabili) ### # la «lotta all’evasione» trascina con sé spesso anche mere questioni «interpretative», errori in buona fede e oneri burocratici e/o di difesa (anche) per i contribuenti onesti ###
  • 13. a cura di: Francesco M. Renne # binomio MEF/AdE (e R) che oggi (i) legifera (surrettiziamente), (ii) elabora la normativa (secondaria), (iii) interpreta (le disposizioni normative) e poi (iv) accerta, (v) media, (vi) escute, (vii) transa con (sostanzialmente) la medesima struttura organica, oltre a (viii) coordinare i «Garanti dei contribuenti» ### # quindi, nell’esercizio di poteri legittimi e necessari, vi è però una concentrazione di poteri che genera un potenziale latente conflitto di interessi a scapito dei principi statuiti dallo Statuto del Contribuente ### # istituzione di un’Authority di Garanzia (stile Consob o Garante Concorrenza) in materia fiscale (a costo «quasi zero» per lo Stato, poiché «sottrarrebbe» ad altre Istituzioni risorse umane e strutturali già impegnate), in posizione “terza” rispetto al binomio MEF/AdE (e R) ### # non si sovrappone alla riforma della Giustizia Tributaria, perché interviene nella fase antecedente al processo (quella endoprocedimentale e quella promulgativa), anzi avrebbe effetto deflattivo e minor costi di difesa a carico del contribuente ###
  • 14. a cura di: Francesco M. Renne # all’Authority (pubblica), con Commissari di nomina parlamentare (in ipotesi: per metà tra parlamentari e ministeriali, per metà tra accademia e professioni), dovrebbero/potrebbero essere attribuiti, rivedendoli nel loro perimetro attuale, almeno (a) i poteri (e relativo personale già ora in organico) su interpelli preventivi (certezza ex ante), (b) il coordinamento dei Garanti del contribuente (terzietà di valutazione) attualmente in essere (da potenziare) e (c) la valutazione preventiva del rispetto dello Statuto del Contribuente nella produzione legislativa (principio di «bollinatura» preventiva) ### # per combattere seriamente l’evasione (e ce n’è bisogno), occorre (prima) tutelare i contribuenti onesti (e ce ne sono) ###
  • 15. a cura di: Francesco M. Renne per distacco da MEF/ADE, poteri e strutture di interpello (da potenziare) principio di «bollinatura» preventiva della legislazione fiscale e poteri e strutture di coordinamento garanti contribuente (da potenziare) AUTHORITY DI GARANZIA FISCALE maggiore tutela dello statuto contribuente e del ruolo della professione
  • 17. a cura di: Francesco M. Renne • LA RATIO DEL «MATUSALEM FINANCING»… normando forme di «matusalem financing» (finanziamenti controgarantiti dallo Stato, a lunghissima durata, con certificazioni esterne di covenants nel «durante» e rate «condizionate» ai dati di bilancio) si favorirebbe l’assolvimento degli impegni finanziari (oltre che fiscali e contributivi) in scadenza e il riassorbimento della forza lavoro (riducendo l’impatto temporale della cassa integrazione e di misure similari)… • si garantirebbe un graduale rientro del debito per le imprese, attraverso la durata lunga del rimborso • si garantirebbero i creditori (le banche e lo Stato garante) attraverso certificazioni esterne (professionali) di appositi covenants (se migliorano, aumenta capacità di rimborso) e attraverso la postergazione del rimborso di debiti finanziari successivi rispetto alle rate previste dal piano di rimborso • si diluirebbe nel tempo il «peso» sul bilancio dello Stato (escussione garanzie «per cassa») attraverso la previsione di un meccanismo di «remissibilità residuale»
  • 18. a cura di: Francesco M. Renne
  • 19. a cura di: Francesco M. Renne I COSTI…  per lo Stato: di fatto sono quelli della macchina amministrativa, già esistenti per le forme di garanzia pubbliche in essere (da prevedere in leggero incremento se gratuità della garanzia)  per il sistema bancario: di fatto si tratterebbe di erogazioni ordinarie ma a costi calmierati (i.e. «imposto»), compensato dal vantaggio del mantenimento della clientela «in bonis» (e quindi minori assorbimenti del patrimonio di vigilanza e minori NPL)  per le imprese: costi finanziari «calmierati»; costo aggiuntivo per le attestazioni, compensato dalla «nuova finanza» e dal beneficio virtuoso dei «dati attestati» LE ATTESTAZIONI…  annuali, con focus su tre temi: (i) iniziale correlazione «mancati volumi / pandemia / previsioni normative», (ii) adeguato rispetto delle «condizionalità» previste nel «durante», (iii) going concern  soggetto attestatore: organo di revisione e/o commercialista «terzo» rispetto all’azienda  scopo: per il sistema finanziario, ottenere «attestazioni terze» (e ulteriori rispetto ai dati di bilancio) che possano soddisfare il requisito necessario per «override» in sede di attribuzione del rating (quindi della finanziabilità per le linee di credito ordinarie)
  • 20. a cura di: Francesco M. Renne LE CONDIZIONALITÀ…  all’erogazione: nessuna condizione particolare, salvo non essere già in stato di default (autocertificare che la crisi nasce dagli effetti di pandemia e lockdown, per i crediti emergenziali, autocertificare le condizioni previste dalla norma, per i successivi)  importo: correlato alle esigenze dell’impresa, quota minima automatica  nel «durante»: procedura di attestazione  in tema di pagamento rate periodiche: rata annuale, vincolo di non distribuzione degli utili e/o di restituzioni ai soci fino al rimborso (anticipabile in qualsiasi momento), vincolo di postergazione del rimborso dei debiti finanziari successivi LA REMISSIBILITÀ RESIDUALE…  effetti per lo Stato: inizialmente, solo il capitale per finanziare (leva frazionaria) il fondo di garanzia; diluito nel tempo, le perdite a bilancio solo in caso di quota parte non rimborsata (nel «durante» o a scadenza)  effetti per le banche: neutri (copertura garanzia % da definirsi, tra 80/100%)  effetti per le imprese: identici ai casi di «concordato», salvo dolo o colpa grave  moral hazard: cioè speculazione sul mancato rimborso volontario, limitato da norme specifiche nei casi di dolo e colpa grave