1. In collaborazione con
Progetto Biblioteca degli oggetti della Città di Avigliana
1. Descrizione della soluzione
La Città di Avigliana (all’imbocco della Val di Susa) promuove diverse iniziative
ambientali dedicate all'applicazione delle 6 R dell’ambiente (RIDUCI, RACCOGLI,
RIUTILIZZA, RECUPERA, RIUSA, RICICLA) e in particolare ha promosso il centro comunale
del riuso “AviglianaRiusa”, gestito dal Gruppo degli Ecovolontari, che dopo 3 anni
dall’attivazione ha consentito il risparmio di 17 tonnellate di oggetti in buono stato che,
anziché essere smaltiti come rifiuti, sono stati riutilizzati dai cittadini di vari Comuni della
Val di Susa (e oltre).
Il fatto che all’interno di AviglianaRiusa alcuni cittadini abbiano iniziato a portare anche
oggetti di un certo valore (come un rasaerba e un taglia-siepi funzionanti) ha fatto
riflettere sulla possibilità di poter far utilizzare a più persone certi oggetti che, per le loro
caratteristiche sono usati poche volte all’anno (magari stagionalmente) e prendere
coscienza del fatto che ogni nostro acquisto o abitudine di consumo, oltre ad avere un
rilevante valore economico per le persone, ha un costo per l’ambiente che,
convenzionalmente, viene misurato in termini di emissioni di CO2 attraverso il Life Cycle
Assessment (LCA).
Oltre a queste considerazioni pratiche, nate dalla gestione di ciò che arriva ad
AviglianaRiusa per donazioni spontanee, si è pensato che mettere a disposizione dei
cittadini degli oggetti che hanno una forte impronta ecologica, permetta una presa di
coscienza relativa non solo al riuso e alla “sharing economy”, ma anche alla quantità di
materie prime che vengono utilizzate per la produzione degli oggetti.
Partendo da questi presupposti, si intende costituire una “Biblioteca degli oggetti” in cui,
esattamente come in una normale biblioteca, gli oggetti a disposizione (solitamente
utilizzati per un uso saltuario/limitato nel tempo) possano essere condivisi da più
persone iscritte al circuito e rintracciabili.
Poiché gli oggetti ad alimentazione elettrica necessitano di garanzie e di libretto delle
istruzioni, per questo tipo di dispositivi si dovrebbe evitare di utilizzare ciò che arriva al
centro del riuso (a meno che non sia corredato di istruzioni). Da qui nasce la ricerca di un
finanziamento, che servirà per poter acquistare una tantum gli oggetti più “delicati” da
questo punto di vista, mentre quelli che non necessitano di garanzie perché non
richiedono alimentazione elettrica, potranno essere recuperati e tenuti da parte dagli
Ecovolontari in AviglianaRiusa.
Il finanziamento servirà anche per garantire un controllo ed una manutenzione costante
degli oggetti (soprattutto quelli ad alimentazione elettrica) nonché la sanificazione degli
2. In collaborazione con
stessi dopo ogni prestito, particolarmente necessaria in questo periodo di emergenza
sanitaria.
Il progetto prevederà anche una campagna di promozione dell’iniziativa (locandine,
social, giornali locali, serate informative alla cittadinanza) con massimo rilievo agli
aspetti ambientali del progetto, per veicolarlo attraverso azioni concrete e
comportamenti virtuosi ambientali.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Nella fase iniziale si prevede che i soggetti coinvolti saranno:
Città di Avigliana, come promotore/capofila del progetto
Gruppo Ecovolontari Comunale, coadiuvatori del progetto in quanto gestori di
AviglianaRiusa
ConISA Val di Susa (Consorzio Intercomunale della Valle di Susa) come attivatore Pass, PUC,
ecc…
Gruppo AMAndoli, come associazione coinvolta nella gestione diretta della “Biblioteca”
Casa di carità arti e mestieri, come scuola di formazione in cui si svolge il Corso di grafica
pubblicitaria
Associazione informale “Una buona cosa”, come fornitrice della stoviglioteca
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Oltre alla sensibilizzazione sulla condivisione di una cultura contro spreco e consumismo
sfrenato, la Biblioteca degli oggetti diventerà un progetto sociale, in quanto promotrice di
una cultura di “sharing economy” che potrebbe permettere anche l’attivazione di uno o
più ammortizzatori sociali (es. Pass, PUC, tirocini, ecc…) per chi gestirà la “Biblioteca”.
In questo modo viene promossa una reciproca conoscenza dei partecipanti alla “Biblioteca”,
in modo da trasformare dei semplici utenti di un servizio in una potenziale comunità di
persone motivate a promuovere la cultura dell’economia circolare.
L’iscrizione al circuito della Biblioteca degli oggetti avverrà previa sottoscrizione di una
manleva relativa all’utilizzo dell’oggettistica presa in prestito d’uso e potrà avvenire con
diverse modalità, alternative fra loro:
1) mediante versamento di una cauzione una tantum che possa coprire eventuali danni che
possano essere arrecati agli oggetti in prestito d’uso;
2) tramite inserimento di un proprio oggetto all’interno del circuito della “Biblioteca”
(partendo dal presupposto che, chi mette a disposizione qualcosa di proprio, sia anche più
rispettoso degli oggetti altrui quando li userà);
3. In collaborazione con
3) mediante impiego del proprio tempo in alcuni dei progetti antispreco promossi dal
Comune tramite il Gruppo degli Ecovolontari di Avigliana o eventualmente altre forme di
volontariato gestite da associazioni locali che condivideranno il progetto.
Quest’ultima alternativa di accesso al progetto è ritenuta particolarmente importante per
agevolare anche i soggetti che non abbiano disponibilità economiche (per una cauzione o
per la messa a disposizione di un altro oggetto) e per permettere di ampliare la rete di
volontariato e di cittadinanza attiva nei diversi ambiti di interesse per il Comune, anche
attraverso il gruppo degli Ecovolontari.
Nel caso in cui invece l’adesione al progetto avvenisse mettendo un proprio oggetto a
disposizione della collettività, saranno individuati criteri minimi di ammissione dell’oggetto
(es. buono stato, interesse generale di utilizzo, aderenza a principi di morale pubblica
condivisa).
Nel caso in cui alcuni oggetti fossero particolarmente ingombranti, si ipotizza che l’oggetto
venga mantenuto in deposito al domicilio di chi lo mette a disposizione, ma possa essere
pubblicizzato come disponibile per la “Biblioteca” tramite un sito internet, in cui ci sarà il
catalogo completo degli oggetti della Biblioteca con, per ognuno di essi, la specifica di dove
si possono ritirare , per quanto tempo possono essere tenuti in prestito ed ogni altra
informazione per agevolarne il prelievo (indirizzo, orari, ecc).
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari sono innanzi tutto persone in difficoltà economica, che già ora utilizzano il
servizio offerto da AviglianaRiusa, ma non è limitato ad essi, in quanto si intende
promuovere in ogni caso la “sharing economy” anche presso persone che non sono in stato
di necessità.
L’intenzione è di proporre il progetto al territorio in ogni sua forma (associazionismo, gruppi
spontanei di cittadini tipo GAS, cooperative sociali, imprese, cittadini singoli, ecc…)
ritenendo importante l’ampliamento della rete iniziale.
Si ritiene che il raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’attivazione di una Biblioteca degli
oggetti possa essere attuato evidenziando l’importanza di dedicare tempo alla diffusione ed
alla condivisione degli obiettivi (anche ambientali), utilizzando canali diversi di
comunicazione.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Oltre all’acquisto degli oggetti ad alimentazione elettrica di cui sopra, per gestire il catalogo
degli oggetti che costituiranno la “Biblioteca” sarà necessaria anche la gestione informatica
di un sito dedicato, che dia informazioni sugli oggetti come: la loro disponibilità, dove si
trovano, qual è l’impronta ecologica di ognuno, per quanto tempo possono essere dati in
prestito d’uso, ecc…
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6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Acquisto oggetti a valenza ambientale (es. fasce porta enfant, pannolini lavabili certificati,
torchietto per spremiture a freddo, servizio stoviglie per cerimonie, ecc..): 300€
Acquisto oggetti a ricarica elettrica (es. biocompostatore, tagliaerba robot da giardino,
decespugliatore, cargo-bike, idropulitrice, smerigliatrice, trapano elettrico,
graffatrice/chiodatrice, prolunga 50 mt, vaporetto, centrifuga/estrattore, fornello da
campeggio, ecc…): 4700€
Spese di comunicazione (ideazione grafica, locandine, campagna social, serate informative,
ecc...): 1000€
Spese gestione banca dati informatizzata (creazione e aggiornamento di un sito dedicato):
1000€
È evidente che tale ripartizione di spese necessarie per l’avvio della biblioteca degli oggetti,
riveste unicamente una previsione di massima, prima degli eventuali acquisti si intende
condividere e sondare con i soggetti coinvolti il reale interesse sulla tipologia oggetti messi
in disponibilità.
I risparmi saranno principalmente di tipo ambientale, in termini di emissioni di CO2
risparmiate attraverso il Life Cycle Assessment (LCA).
7. Tempi di progetto
Dal momento in cui si troveranno i finanziamenti per l’acquisto degli oggetti per la
“Biblioteca”, il progetto sarà attivabile in un paio di mesi.