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MEDIA COVERAGE
Israel Pavilion press clipping features
1.507 articles
on over 530 different pubblications
for the period of Expo Milano 2015
including the most important newpapers and magazines in Italy
and some of the most important magazines,
radio and TV worldwide
All the most influential websites and blogs
covering Expo Milano 2015 reported about Israel pavilion.
Furthermore
520 journalists, bloggers and columnists
visited Israel Pavilion.
A recent survey by Eco della Stampa,
the most influential media monitoring company in Italy,
ranked Israel Pavilion press coverage in the top 10
of over 145 foreign national pavilions at Milan Expo.
MEDIA COVERAGE SPLIT BY TYPE
Category Type of Media Clippings %
On Paper Magazines
Newspapers
Weekly •
520 34,5%
On Air Radio
TV
•
153 10,2%
On Line Websites & Blog
On line magazine & newspapers
News agencies •
834 55,3%
TotalTotalTotal 1.507 100,0%
________________________________________________________________________________
MEDIA COVERAGE SPLIT BY MONTH
Month n. of clippings %
October-December
2014
January 2015
February
March
April
May
June
July
August
September
October
50 3,3%
17 1,1%
15 1,0%
23 1,5%
90 6,0%
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222 14,7%
195 12,9%
216 14,3%
Total 1507 100,0%
34,5%
10,2%
55,3%
MEDIA COVERAGE SPLIT BY MONTH
0
75
150
225
300
2014 February April June August October
0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
APRIL: Expo Previews
Publications due to the successful
Press Tour in Israel
+ Architecture clippings
Expo inauguration
Contents of the pavilions.
Israel inauguration event on May 12
Israel PM Netanyahu
visits Milan Expo 2015
August 27
Closing the Expo
Legacy and Best Pavilions
Israel National Day at Expo
Tzipi Hotovely visits Expo
June 25
MEDIA COVERAGE SPLIT BY CONTENTS
Pavilion
23,9%
Official events
17,4%
Events
22,1%
Architecture & Technologies
7,4%
Food
8,8%
Before & After Expo
5,6%
Mention
7,0%
Others
7,8%
Category of
Contents
N.
Clippin
gs
% About...
Pavilion
Official events
Events
Architecture &
Technologies
Food
Before & After Expo
Mention
Others
TOTAL
361 23,95% Focus on the contentes and main messages of the pavilion
Best pavilions of Expo
Awards
262 17,39% Inauguration of Israel Pavilion - May 12
National Day with Tzipi Hotovely - June 25
Benjamin Netayahu @ Expo - August 27
333 22,10% Congress, symposiums, events
Exhibitions & Installations
112 7,43% Interviews and comment of D. Knafo and AVS
Architecture and engeneering
Vertical field technical features
Focus on Israeli technologies
Start Up
133 8,83% Restaurant & Café
Recipes and Israeli Cuisine
84 5,57% Expo preview
Construction site
Articles from the press tour before Expo
Legacy of Expo
De-Construction site
105 6,97% Noticeable mentions of Israel pavilion in more general contents
117 7,76% Out of expo events
Special guests at Pavilion
Others
1.507 100%
SOME OF THE MOST IMPRESSIVE
INTERNATIONAL PUBLICATIONS
2015 1
2015
21
2
145
CCTV
AVS
2
¯
: | , .
2015
145
186
¯
300
2000
¯
21
¯
NEW YORK TIMES
August 10, 2015
CORRIERE DELLA SERA
August 8, 2015 LA REPUBBLICA
August 28, 2015
YEDIOTH ARONOTH
November 2, 2015
1
percentuali di evaporazione, Israele af-
fronta il tema dell’acqua su numerosi
fronti. Amir Givati, capo dell’unità di
idrometeorologia per le acque di super-
ficie presso la Israeli Hydrological Ser-
vice - Water Authority, commenta: «La
natura fornisce solo la metà del fabbi-
sogno nazionale. Oltre all’ingente lavo-
ro di risparmio e ottimizzazione delle
risorse idriche, lavoriamo con cinque
grandi impianti di desalinizzazione che
forniscono più della metà dell’acqua
potabile necessaria. La Water Authori-
ty sta inoltre implementando la ricerca
sul cloud seeding (inseminazione delle
nuvole, ndr) al fine in aumentare la pro-
duzione di acqua naturale grazie ad al-
terazioni meteorologiche che spingono
le nubi a produrre più pioggia». Una se-
zione del padiglione di Israele è dedicata
al progetto di “Afforesting”
– rimboschimento – di Ke-
ren Kayemeth LeIsrael -
Jewish National Fund. Con
all’attivo 240 milioni di albe-
ri piantati negli ultimi set-
tant’anni, Kkl-Jnf sta rifore-
stando territori semiaridi in
tutto il paese, creando una
banca di semi, sviluppando
nursery botaniche e pian-
tando alberi. Israele è l’uni-
co paese al mondo che oggi
ha più alberi di cent’anni fa.
Kkl-Jnf supporta inoltre im-
portanti stazioni di ricerca
e sviluppo che riuniscono
équipe di agronomi, scien-
ziati e ricercatori al servizio
SavetheWater
Another kind of desert
by Federico Ferrario
Campi verticali digitalizzati e tecnologie
per risparmiare l’acqua. Israele, unico
paese al mondo con più alberi di cent’anni
fa, racconta l’arte di far fiorire il deserto
Dall’alto. La
foresta e riserva
di Yatir (foto
Beni Mor;
courtesy Kkl).
Il padiglione di
Israele a Expo
2015 con
il suo campo
agricolo
verticale (foto
Knafo Klimor
Architects;
courtesy
padiglione di
Israele).
www.vogue.it/
people-are-talking-
about/vogue-arts
All’incrocio tra Asia, Europa e Africa e
crocevia di culture imperi e religioni, I-
sraele ha saputo affrontare i temi del-
l’alimentazione e dello sviluppo sosteni-
bile con un approccio orientato al futu-
ro, a partire dall’ingrediente primario
per la sopravvivenza e lo sviluppo delle
civiltà: l’acqua. A Expo, Israele presen-
ta “Fields of Tomorrow” – una mostra
che racconta la grande opera di rifore-
stazione che ha trasformato territori
semiaridi in coltivazioni sostenibili – e
le innovative tecnologie del “Vertical
Planting” – che permettono di rispar-
miare significative quantità di acqua
con il minimo impatto ambientale –,
ma anche visioni sul futuro che abbina-
no colture digitalizzate alle pareti delle
città del domani. Elazar Cohen, com-
missario generale del padiglio-
ne, spiega: «Tutto è iniziato da
acque saline, paludi e terreni
infertili. Per sopravvivere, i no-
stri contadini si sono dovuti
trasformare in scienziati che
hanno fatto fiorire il deserto.
Oggi Israele è uno dei paesi
più avanzati nel campo dell’in-
novazione scientifica e tecno-
logica. Investimenti e opportu-
nità per sviluppare tecnologie
nuove hanno trasformato il
paese in una vera e propria
“start-up nation”». Conteso tra
clima mediterraneo e clima se-
miarido, con zone in cui cado-
no meno di cinquanta millime-
tri di pioggia annui e altissime
HOT SPOT
Oltre a mostre
e appuntamenti
gastronomici, il
padiglione di
Israele porterà a
Milano lo spirito
giovane dei
dj set di Tel Aviv
e le voci di
cantanti liriche
come Sivan
Rotem (7/5).
Ogni martedì,
inoltre, si parlerà
di cinema.
delle comunità agricole in Israele e in
altri paesi: dal Senegal alla Costa d’A-
vorio; ma anche in Asia e America La-
tina. Maayan Kitrom, Horticultural
Coordinator al Central and Northern
Arava R&D, spiega: «Qui nel deserto
non facciamo scienza in nome della
scienza; per noi è fondamentale alimen-
tare una continua sinergia tra i campi e
il laboratorio. Il nostro team di ricerca-
tori lavora a partire dalle sfide quotidia-
ne che ci pongono i coltivatori e rispon-
de a sua volta con input, stimoli e nuove
domande». Il centro di ricerca e svilup-
po offre un servizio gratuito a più di sei-
cento contadini. La valle a ridosso del
deserto del Neghev ospita un territorio
semiarido che si estende per settanta
chilometri tra il Mar Rosso e il Mar
Morto, dove i coltivatori della regione
riescono a produrre oltre il sessanta per
cento delle esportazioni di frutta e ver-
dura del paese. Non un semplice mira-
colo. A Expo Milano 2015 il padiglione
di Israele introduce anche il “Vertical
Planting”, una tecnologia rivoluziona-
ria che permette di risparmiare e otti-
mizzare territorio e acqua. L’edificio,
disegnato da David Knafo e realizzato
da Avant Video Systems, accoglie i visi-
tatori con un campo verticale lungo set-
tanta metri e alto dodici, coltivato a gra-
no, mais e riso. Il campo verticale che,
cambierà colore con le stagioni, è com-
posto da moduli a incastro dotati di un
sistema di irrigazione computerizzato.
Ogni singola unità è monitorata e ali-
mentata secondo le condizioni atmosfe-
riche; è inoltre protetta dagli elementi
naturali infestanti e dall’azione degli
uccelli. Questa tecnologia permette di
coltivare ingredienti primari, quali il ri-
so, anche in territori aridi. Come fun-
ziona? È provato che condizioni che
minano la sopravvivenza della specie
inducono le piante ad aumentare la pro-
duzione di semi. Il sistema di irrigazio-
ne a goccia computerizzato del vertical
planting non bagna il terreno, ma ali-
menta direttamente la pianta mante-
nendola sempre “sufficientemente asse-
tata” al fine di farla produrre di più.
Oggi, per ogni chilogrammo di riso ven-
gono utilizzati circa cinquemila litri di
acqua: con il vertical planting ne baste-
ranno 1500. Racconta l’architetto David
Knafo: «Nel disegnare il padiglione di I-
sraele abbiamo preferito concentrarci
sul tema principale “Feed the Planet”
piuttosto che sugli effetti scenografici.
Un argomento così forte dovrebbe met-
tere da parte ogni velleità architettonica
per dare spazio a messaggi sostenibili.
Nuove tecnologie come il vertical plant-
ing permetteranno all’architettura di
essere protagonista attiva nella creazio-
ne di energia. Immaginate questa inno-
vazione applicata su scala urbana: edifi-
ci che producono cibo, pareti verticali
coltivate a ortaggi ed erbe. L’architettu-
ra stessa potrà esplorare nuove funzio-
nalità e modelli estetici». Elazar Cohen
conclude: «Il territorio di piccole di-
mensioni e le scarse risorse naturali
non ci permettono di sfamare il piane-
ta con i prodotti dei nostri campi… A
Expo, però, presenteremo la nostra ri-
sorsa naturale più grande: le menti e lo
spirito innovativo degli israeliani. Ma
soprattutto il nostro impegno a condivi-
dere con la comunità internazionale i
frutti delle innovazioni tecnologiche e
scientifiche, per un pianeta migliore».
A sinistra e in
senso orario.
Serre del Vidor
Visitor Center,
nella valle
dell’Arava,
deserto del
Neghev.
L’ingresso del
centro. Entrambe
le foto courtesy
padiglione di
Israele e Kkl.
Una veduta della
valle dell’Arava
(foto courtesy
padiglione di
Israele).
Andiamo verso una nuova architettura
urbana in cui gli edifici producono cibo
e le pareti sono coltivate a ortaggi e erbe
•In Israele, agronomi e scienziati del Centro di ricerca della
valle dell’Arava, nel Neghev, sono al servizio dei contadini,
ai quali offrono consulenza gratuita. Grazie a questa
sinergia tra campo e ricerca, la zona produce il sessanta
per cento delle esportazioni di frutta e verdura del paese
CNBC AMERICA
May 20, 2015
VOGUE ITALY
May 20, 2015
RAI UNO - TG1
September 12, 2015
MEDIA REACH
The press clipping reached
116.000.000people
the value of the total press clipping
21.500.000 €
________________________________________________________________________________
How we calculated it
ON PAPER:
- We report on the number of readership daily or per issue measured by AUDIPRESS or DATI & TARIFFE official
publications, or given by the media itself.
- We quantify the value of a press clipping starting from cost of a full ADV page reported by DATI & TARIFFE official
publication, or given by the media itself.
E.G: An article covering 1/3 of the page is quantified by dividing by 3 the ADV price of a full page, if it covers 3 pages we
multiply the ADV cost times 3. When Israel pavilion is just mentioned we value 1/10 of an ADV page price.
ON AIR
- We report on the number of viewers/listeners of radios and tv program measured by AUDITEL and AUDIRADIO official
publications or the given by the media itself.
- We quantify the value of the clipping starting from the prices of a 30 seconds long advert given by DATI & TARIFFE
official publication of given by the media itself.
If a TV/Radio clipping lasts more then 30’’ we multiply the cost of a 30’’ adv per the length of the clipping. E.G. a radio
interview of 4 minutes values like 8 adverts od 30’’ each. When Israel pavilion is just mentioned or it just appears in
image we calculate the value as 1/10 of a 30’’ Advert.
ON LINE:
- We quantify the reach of a web clipping considering daily unique visitors data published on AUDIWEB, official
publication or given by the media itself.
- We consider the value of a clipping equal to the cost of a ADV/advertorial or banner on the same site. When the data
are Not Available we use the data given by the publication itself.

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  • 1. MEDIA COVERAGE Israel Pavilion press clipping features 1.507 articles on over 530 different pubblications for the period of Expo Milano 2015 including the most important newpapers and magazines in Italy and some of the most important magazines, radio and TV worldwide All the most influential websites and blogs covering Expo Milano 2015 reported about Israel pavilion. Furthermore 520 journalists, bloggers and columnists visited Israel Pavilion. A recent survey by Eco della Stampa, the most influential media monitoring company in Italy, ranked Israel Pavilion press coverage in the top 10 of over 145 foreign national pavilions at Milan Expo.
  • 2. MEDIA COVERAGE SPLIT BY TYPE Category Type of Media Clippings % On Paper Magazines Newspapers Weekly • 520 34,5% On Air Radio TV • 153 10,2% On Line Websites & Blog On line magazine & newspapers News agencies • 834 55,3% TotalTotalTotal 1.507 100,0% ________________________________________________________________________________ MEDIA COVERAGE SPLIT BY MONTH Month n. of clippings % October-December 2014 January 2015 February March April May June July August September October 50 3,3% 17 1,1% 15 1,0% 23 1,5% 90 6,0% 261 17,3% 240 15,9% 178 11,8% 222 14,7% 195 12,9% 216 14,3% Total 1507 100,0% 34,5% 10,2% 55,3%
  • 3. MEDIA COVERAGE SPLIT BY MONTH 0 75 150 225 300 2014 February April June August October 0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% APRIL: Expo Previews Publications due to the successful Press Tour in Israel + Architecture clippings Expo inauguration Contents of the pavilions. Israel inauguration event on May 12 Israel PM Netanyahu visits Milan Expo 2015 August 27 Closing the Expo Legacy and Best Pavilions Israel National Day at Expo Tzipi Hotovely visits Expo June 25
  • 4. MEDIA COVERAGE SPLIT BY CONTENTS Pavilion 23,9% Official events 17,4% Events 22,1% Architecture & Technologies 7,4% Food 8,8% Before & After Expo 5,6% Mention 7,0% Others 7,8% Category of Contents N. Clippin gs % About... Pavilion Official events Events Architecture & Technologies Food Before & After Expo Mention Others TOTAL 361 23,95% Focus on the contentes and main messages of the pavilion Best pavilions of Expo Awards 262 17,39% Inauguration of Israel Pavilion - May 12 National Day with Tzipi Hotovely - June 25 Benjamin Netayahu @ Expo - August 27 333 22,10% Congress, symposiums, events Exhibitions & Installations 112 7,43% Interviews and comment of D. Knafo and AVS Architecture and engeneering Vertical field technical features Focus on Israeli technologies Start Up 133 8,83% Restaurant & Café Recipes and Israeli Cuisine 84 5,57% Expo preview Construction site Articles from the press tour before Expo Legacy of Expo De-Construction site 105 6,97% Noticeable mentions of Israel pavilion in more general contents 117 7,76% Out of expo events Special guests at Pavilion Others 1.507 100%
  • 5. SOME OF THE MOST IMPRESSIVE INTERNATIONAL PUBLICATIONS 2015 1 2015 21 2 145 CCTV AVS 2 ¯ : | , . 2015 145 186 ¯ 300 2000 ¯ 21 ¯ NEW YORK TIMES August 10, 2015 CORRIERE DELLA SERA August 8, 2015 LA REPUBBLICA August 28, 2015 YEDIOTH ARONOTH November 2, 2015
  • 6. 1 percentuali di evaporazione, Israele af- fronta il tema dell’acqua su numerosi fronti. Amir Givati, capo dell’unità di idrometeorologia per le acque di super- ficie presso la Israeli Hydrological Ser- vice - Water Authority, commenta: «La natura fornisce solo la metà del fabbi- sogno nazionale. Oltre all’ingente lavo- ro di risparmio e ottimizzazione delle risorse idriche, lavoriamo con cinque grandi impianti di desalinizzazione che forniscono più della metà dell’acqua potabile necessaria. La Water Authori- ty sta inoltre implementando la ricerca sul cloud seeding (inseminazione delle nuvole, ndr) al fine in aumentare la pro- duzione di acqua naturale grazie ad al- terazioni meteorologiche che spingono le nubi a produrre più pioggia». Una se- zione del padiglione di Israele è dedicata al progetto di “Afforesting” – rimboschimento – di Ke- ren Kayemeth LeIsrael - Jewish National Fund. Con all’attivo 240 milioni di albe- ri piantati negli ultimi set- tant’anni, Kkl-Jnf sta rifore- stando territori semiaridi in tutto il paese, creando una banca di semi, sviluppando nursery botaniche e pian- tando alberi. Israele è l’uni- co paese al mondo che oggi ha più alberi di cent’anni fa. Kkl-Jnf supporta inoltre im- portanti stazioni di ricerca e sviluppo che riuniscono équipe di agronomi, scien- ziati e ricercatori al servizio SavetheWater Another kind of desert by Federico Ferrario Campi verticali digitalizzati e tecnologie per risparmiare l’acqua. Israele, unico paese al mondo con più alberi di cent’anni fa, racconta l’arte di far fiorire il deserto Dall’alto. La foresta e riserva di Yatir (foto Beni Mor; courtesy Kkl). Il padiglione di Israele a Expo 2015 con il suo campo agricolo verticale (foto Knafo Klimor Architects; courtesy padiglione di Israele). www.vogue.it/ people-are-talking- about/vogue-arts All’incrocio tra Asia, Europa e Africa e crocevia di culture imperi e religioni, I- sraele ha saputo affrontare i temi del- l’alimentazione e dello sviluppo sosteni- bile con un approccio orientato al futu- ro, a partire dall’ingrediente primario per la sopravvivenza e lo sviluppo delle civiltà: l’acqua. A Expo, Israele presen- ta “Fields of Tomorrow” – una mostra che racconta la grande opera di rifore- stazione che ha trasformato territori semiaridi in coltivazioni sostenibili – e le innovative tecnologie del “Vertical Planting” – che permettono di rispar- miare significative quantità di acqua con il minimo impatto ambientale –, ma anche visioni sul futuro che abbina- no colture digitalizzate alle pareti delle città del domani. Elazar Cohen, com- missario generale del padiglio- ne, spiega: «Tutto è iniziato da acque saline, paludi e terreni infertili. Per sopravvivere, i no- stri contadini si sono dovuti trasformare in scienziati che hanno fatto fiorire il deserto. Oggi Israele è uno dei paesi più avanzati nel campo dell’in- novazione scientifica e tecno- logica. Investimenti e opportu- nità per sviluppare tecnologie nuove hanno trasformato il paese in una vera e propria “start-up nation”». Conteso tra clima mediterraneo e clima se- miarido, con zone in cui cado- no meno di cinquanta millime- tri di pioggia annui e altissime HOT SPOT Oltre a mostre e appuntamenti gastronomici, il padiglione di Israele porterà a Milano lo spirito giovane dei dj set di Tel Aviv e le voci di cantanti liriche come Sivan Rotem (7/5). Ogni martedì, inoltre, si parlerà di cinema. delle comunità agricole in Israele e in altri paesi: dal Senegal alla Costa d’A- vorio; ma anche in Asia e America La- tina. Maayan Kitrom, Horticultural Coordinator al Central and Northern Arava R&D, spiega: «Qui nel deserto non facciamo scienza in nome della scienza; per noi è fondamentale alimen- tare una continua sinergia tra i campi e il laboratorio. Il nostro team di ricerca- tori lavora a partire dalle sfide quotidia- ne che ci pongono i coltivatori e rispon- de a sua volta con input, stimoli e nuove domande». Il centro di ricerca e svilup- po offre un servizio gratuito a più di sei- cento contadini. La valle a ridosso del deserto del Neghev ospita un territorio semiarido che si estende per settanta chilometri tra il Mar Rosso e il Mar Morto, dove i coltivatori della regione riescono a produrre oltre il sessanta per cento delle esportazioni di frutta e ver- dura del paese. Non un semplice mira- colo. A Expo Milano 2015 il padiglione di Israele introduce anche il “Vertical Planting”, una tecnologia rivoluziona- ria che permette di risparmiare e otti- mizzare territorio e acqua. L’edificio, disegnato da David Knafo e realizzato da Avant Video Systems, accoglie i visi- tatori con un campo verticale lungo set- tanta metri e alto dodici, coltivato a gra- no, mais e riso. Il campo verticale che, cambierà colore con le stagioni, è com- posto da moduli a incastro dotati di un sistema di irrigazione computerizzato. Ogni singola unità è monitorata e ali- mentata secondo le condizioni atmosfe- riche; è inoltre protetta dagli elementi naturali infestanti e dall’azione degli uccelli. Questa tecnologia permette di coltivare ingredienti primari, quali il ri- so, anche in territori aridi. Come fun- ziona? È provato che condizioni che minano la sopravvivenza della specie inducono le piante ad aumentare la pro- duzione di semi. Il sistema di irrigazio- ne a goccia computerizzato del vertical planting non bagna il terreno, ma ali- menta direttamente la pianta mante- nendola sempre “sufficientemente asse- tata” al fine di farla produrre di più. Oggi, per ogni chilogrammo di riso ven- gono utilizzati circa cinquemila litri di acqua: con il vertical planting ne baste- ranno 1500. Racconta l’architetto David Knafo: «Nel disegnare il padiglione di I- sraele abbiamo preferito concentrarci sul tema principale “Feed the Planet” piuttosto che sugli effetti scenografici. Un argomento così forte dovrebbe met- tere da parte ogni velleità architettonica per dare spazio a messaggi sostenibili. Nuove tecnologie come il vertical plant- ing permetteranno all’architettura di essere protagonista attiva nella creazio- ne di energia. Immaginate questa inno- vazione applicata su scala urbana: edifi- ci che producono cibo, pareti verticali coltivate a ortaggi ed erbe. L’architettu- ra stessa potrà esplorare nuove funzio- nalità e modelli estetici». Elazar Cohen conclude: «Il territorio di piccole di- mensioni e le scarse risorse naturali non ci permettono di sfamare il piane- ta con i prodotti dei nostri campi… A Expo, però, presenteremo la nostra ri- sorsa naturale più grande: le menti e lo spirito innovativo degli israeliani. Ma soprattutto il nostro impegno a condivi- dere con la comunità internazionale i frutti delle innovazioni tecnologiche e scientifiche, per un pianeta migliore». A sinistra e in senso orario. Serre del Vidor Visitor Center, nella valle dell’Arava, deserto del Neghev. L’ingresso del centro. Entrambe le foto courtesy padiglione di Israele e Kkl. Una veduta della valle dell’Arava (foto courtesy padiglione di Israele). Andiamo verso una nuova architettura urbana in cui gli edifici producono cibo e le pareti sono coltivate a ortaggi e erbe •In Israele, agronomi e scienziati del Centro di ricerca della valle dell’Arava, nel Neghev, sono al servizio dei contadini, ai quali offrono consulenza gratuita. Grazie a questa sinergia tra campo e ricerca, la zona produce il sessanta per cento delle esportazioni di frutta e verdura del paese CNBC AMERICA May 20, 2015 VOGUE ITALY May 20, 2015 RAI UNO - TG1 September 12, 2015
  • 7. MEDIA REACH The press clipping reached 116.000.000people the value of the total press clipping 21.500.000 € ________________________________________________________________________________ How we calculated it ON PAPER: - We report on the number of readership daily or per issue measured by AUDIPRESS or DATI & TARIFFE official publications, or given by the media itself. - We quantify the value of a press clipping starting from cost of a full ADV page reported by DATI & TARIFFE official publication, or given by the media itself. E.G: An article covering 1/3 of the page is quantified by dividing by 3 the ADV price of a full page, if it covers 3 pages we multiply the ADV cost times 3. When Israel pavilion is just mentioned we value 1/10 of an ADV page price. ON AIR - We report on the number of viewers/listeners of radios and tv program measured by AUDITEL and AUDIRADIO official publications or the given by the media itself. - We quantify the value of the clipping starting from the prices of a 30 seconds long advert given by DATI & TARIFFE official publication of given by the media itself. If a TV/Radio clipping lasts more then 30’’ we multiply the cost of a 30’’ adv per the length of the clipping. E.G. a radio interview of 4 minutes values like 8 adverts od 30’’ each. When Israel pavilion is just mentioned or it just appears in image we calculate the value as 1/10 of a 30’’ Advert. ON LINE: - We quantify the reach of a web clipping considering daily unique visitors data published on AUDIWEB, official publication or given by the media itself. - We consider the value of a clipping equal to the cost of a ADV/advertorial or banner on the same site. When the data are Not Available we use the data given by the publication itself.