4. 4
ISLAM
Pre-Gheddafi
• Centro dell’ideologia politica (favorendo integrazione provincie)
• Stretta relazione tra religione e politica (la prima legittima la
seconda)
• Società tribale/sopravvivenza settori tradizionali a colonialismo
• Mediazione dispute tribali
Gheddafi
1) PRIMA fase
• Uso religione e Sharia per legittimità e connessione con
popolazione
• Uso dei valori libici tradizionali per legittimare la rivoluzione.
2) SECONDA fase
Riconfigurazione ideologica della società libica:
• Islam diviene minaccia (radicato nella società, basi forti): diventa
così ideologia dell’opposizione (sebbena frammentata)
• Terza teoria universale (3 volumi Libro Verde):
Ispirato da Islam ??– Ulema smentiscono (incompatibile con Islam)
5. 5
Jihadismo militante
Gheddafi
• Partito della Liberazione Islamica
• Fratellanza Musulmana
Elemento militare: potere fisico, NO base ideologica
Elemento islamico: validazione ideologica, NO potere
fisico
Post-Gheddafi
Libia santuario gruppi jihadisti (addestramento e riarmo)
Frammentazione Fratellanza Musulmana = nuovi leaders
Processo di raggruppamento nuova generazione islamisti
(es: Ansar Al-Sharia)
CAOS/VUOTO POTERE
= SPAZIO PER JIHADISMO MILITANTE
6. 6
Attori Politici & Milizie
• Adattamento
“Politici”: sviluppo ruolo politico attori
sicurezza/amministrazione locale
Milizie: necessità mantenere/sviluppare aggancio territorio
• Violenza
Continuazione (gestione) della politica
con altri mezzi
Accettata per sopravvivenza
7. 7
Milizie: garanti sicurezza locale
Ruolo locale inibisce presenza organismo governo centrale
Capi milizia periodo post-rivoluzione:
effetto riciclo:
• Politica per prestigio rivoluzionario
• Gruppi criminali locali
• Movimento jihadista
Attori Politici & Milizie
8. 8
IS & ALQ in Libia - trova le differenze…
Indicatore Al Qaeda IS
Obiettivi Locali Globali
Propaganda Guerra con Haftar Scala
Internazionale
Fattore tempo Difensiva; reazione;
“pazienza”;
sfruttamento
determinate possibilità
Offensiva; azione;
assunzione rischio
Legame con
organizzazione
“madre”
“Vecchia guardia” Nuovi legami forgiati
di recente (Siria,
carceri)
9. 9
IS & ALQ in Libia - similitudini
• Campagna contro vizi
• Implementazione Sharia
• Mantenere deboli autorità centrali
• No compromesso/negoziazione (> IS)
• Provocare intervento esterno per
propaganda
Ruolo di “terzo blocco” nel conflitto
10. 10
Reclutamento:
• Defezioni ALQ IS
• Lealtà sovrapposte
IS: ricompensa defezioni attraverso attribuzione incarichi
(meccanismo di gratifica immediata + effetto imitazione)
IS necessita Ansar Al Sharia per prestigio globale
ASL: vuole invece distinguersi per prestigio locale
IS & ALQ in Libia - competizione
11. 11
Ansar Al-Sharia
“Our brave youths will continue their struggle until they
impose shari’a.”
Da ottobre 2012: Ansar al Sharia in Libia (ASL), Partigiani della Sharia
Nascita: guerra civile libica (Muslim Brotherhood = accesso a
vantaggi ed agevolazioni)
Zona di operazioni: principalmente Benghazi ed est paese
Obiettivi: Locali (emirato + Sharia)
Membri: raggruppamento non strutturato di militanti (struttura
loose) che fanno capo a Benghazi, Darna e Misurata - ex
combattenti di diversi gruppi
(Principalmente Abu Obayda Bin Aljarah Brigade, Malik
Brigade, February 17 Brigade)
12. 12
Ansar Al-Sharia
Leader: Sino a gennaio 2015,emiro Mohamed al-Zahawi
Struttura sul territorio:
• Ansar al-Shari’a a Benghazi (Ahmed Abu Khattalah è un senior
leader)
• Ansar al-Shari’a a Darnah (Sufian bin Qumu)
• Campi di addestramento
Legame con il territorio/popolazione:
• “Your Sons at Your Service.”: servizi a livello locale (Benghazi) per
sottolineare la loro natura indigena/locale: sicurezza, opera di
carità
• Istituzione di: Polizia islamica e sharia (tribunali ad hoc) in alcune
zone di Benghazi
• 21 September 2012: rigetto della popolazione per attacco a
rappresentanza USA (11 sett.12)
• Reazione: incremento attività di servizio sociale ed educative per
(ri)guadagnare il supporto locale
13. 13
Ansar Al-Sharia
Criticità interne:
• Smantellamento volontario Martyrs of
February 17 e Bou Salim Martyrs brigade
dopo i fatti del settembre 2012
Targets:
• Civili, personale della sicurezza, politici (esp. ad
est) e attacco alla rappresentanza diplomatica
USA a Benghazi (11 settembre 2012)
Espansione:
• A fine 2013: creazione di un ramo a Derna, e
presenza in Ajdabiya e Sirte. (“A step toward
building the Islamic state”)
• Distribuzione servizi/opere carità
14. 14
Ansar Al-Sharia
Legame con Al Qaeda
Riconoscimento esistenza link:
• Di facciata: ASL è uno dei Brand usati da ALQ; temi
propaganda allineati
• Mediatico:Link di natura mediatica (retweet da Al Qaeda in
the Islamic Maghreb – AQIM)
• Internazionale: ONU- riconosciuto link ASL - AQIM
(parificati nelle sanzioni)
• Personale: Mohammed al Zahawi, loyalista di al Qaeda.
AQAP elogio in suo onore
Ex detenuto della prigione di Abu Salim
NB: LINK tra militanti incarcerati e nuova guardia
15. 15
Ansar Al-Sharia
Legame con IS
• Facilitatore “neutro”: per aspiranti combattenti
in Iraq e Siria (ISIS e Al Nusrah Front)
Defezioni
• Con la morte di Mohamed al-Zahawi (volto
pubblico di ASL): molti membri e gran parte
della struttura a Sirte passano a IS
• 30 marzo 2015: giurista Abu Abdullah Al-Libi
(sostituito da Abu Tamim al Libi)giura fedeltà
all’IS unendosi ad esso con svariati membri.
(RIDONDANZA LEADERSHIP: sempre valida?)
16. 16
COOPERAZIONE ALS & IS
• Operazione Dignità (maggio 2014):
jihadisti inizialmente considerati corpo unico
(es. Libya Shield One, in rapporti con il
governo sostenuto dall’Occidente e Ansar
al-Sharia a Benghazi – antistatale)
Effetto “perverso”: fronte comune
Ansar Al-Sharia
17. 17
Libia: Centro di Gravità IS
• Instabilità
• Competizione per il potere
• Complessità (attori/orientamenti)
• Ubicazione strategica
• Armi (abbondanza, traffico)
• Risorse (fonti finanziamento)
AZIONI/INCENTIVI PER UTILIZZO LIBIA
• Incremento RESILIENZA regionale (“vicino estero”)
• Togliere “pressione” IS Iraq
• Mobilitazione immediata e azione rapida
• “Reindirizzamento” flusso combattenti da Siria a Libia
18. 18
IS in Libia
“We are here to stay and here to spread.”
Nascita: estate 2014; affiliato di ALQ; commistione
gruppi jihadisti
Re-branding di vari gruppi jihadisti
Obiettivi: globali/regionali
Membri (1.000/ 3.000)
• Militanti locali, ex affiliati di ALQ e foreign fighters
addestrati in Siria (sviluppo legami “freschi”)
19. 19
IS in Libia
Struttura sul territorio
• Creazione di 3 provincie/governatorati
Tarabalus (ovest), Barqa (est), Fezzan (sud).
Probabile coordinamenti interno e operazioni sotto unico
comando
NB: I gruppi che costituscono governatorati sono diretti
affiliati ISIS
Modello libico diverso da Siria e Iraq:
• Inizialmente senza alcun territorio
• “Costruzione” in loco del movimento – no export
Espansione non attraverso fornitura servizi di lungo
termine (ALQ – ASL) ma solo con impatto mediatico di
“vero” Stato Islamico e violenza (esecuzioni etc)
Strumenti di controllo : tasse, polizia, tribunali, posti di
blocco (es: Derna)
20. 20
Copertura mediatica
• Dabiq: Libia ha “the most potential
to replicate the Islamic State’s model in
Mesopotamia
• Accentramento del controllo
dei dipartimenti media delle provincie
Target
Alto profilo (es: Hotel Corinthia a Tripoli)
Obiettivi remunerativi (es: campi petroliferi)
Legame con la popolazione
Reazione/respingimento (Derna) per metodi brutali ISIS
IS in Libia
21. 21
Cooperazione con ALQ et altri
1° fase: tentato aggancio a militanti libici (anche
ALQ)
Poi conflitto per competizione e metodi
• Shura Council Benghazi: alleato VS Haftar
• Shura Council Mujahideen Derna (SCMD):
nemico - “guerra santa” contro ISIS
• Alba libica: conflittualità (ma concentrata più su
Haftar)
IS in Libia
22. 22
Vantaggi cooperazione con ISIS:
• Gruppi ristretti in zone remote, accesso a:
network globali/risorse/ protezione/gloria/know-
how
• Milizie: concetto governo regioni sub-statali
VS interferenza stato centrale
Vantaggi per ISIS:
• Incremento dichiarazioni di lealtà = + legittimità
(a livello globale)
IS in Libia
23. 23
Criticità
• Espulsione da Derna (bacino reclutamento;
solido network estremista) per errore metodi
• Difficoltà controllo sociale nel lungo periodo
• Incapacità nel lungo termine cooperazione altri
gruppi
• No mobilitazione su base settaria (maggioranza
Sunnita)
NB: Libia divisioni tribali, regionali (campi di
azione milizie) e NON settarie
IS in Libia
24. 24
Elementi critici per lo sviluppo dello
scenario
I DUE “GOVERNI”:
• Concessioni in termini di pace ad attori esterni (se
asimmetria = decresce possibilità di accordo)
• Alleanza/successi gruppi salafisti: spinta a negoziare per
pace?
• Tunisia: rapporti con entrambi i governi; peggioramento
attacchi in loco = paura per i due governi
• Problema Costituzione, bilanciamento potere
esecutivo/legislativo e inclusione Sharia (elemento che
forzerebbe a priori la non inclusione nel governo di alcuni
elementi ora influenti; e, se esclusa, taglierebbe fuori
elementi di Alba libica)
25. 25
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
ORGANIZZAZIONI
• Internazionali
(ONU - United Nations Support Mission
in Libya - UNSMIL): ruolo di mediazione
• Regionali (creazione di una nuova forza Araba? Spinta
negoziato interno per evitare intervento; d’altro canto se
fallimento perdita credibilità nuova forza)
• Unici mediatori possibili o altri meglio? Es: mediatore
arabo (male se esterno supporta uno dei due governi)
26. 26
STATI ESTERI
Lontani (Spec. Med) e regionali:
• Percezione minaccia estremista
• Pressione esterna: positiva o controproducente?
• Inasprimento situazione attacchi terroristici in
Tunisia
• Rischi espansione conflitto
• Polarizzazione rapporti internazionali
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
27. 27
MOVIMENTI JIHADISTI (AL-QAEDA / IS)
(Al-Qaeda in the Islamic Maghreb, Ansar al-Sharia in Beng-hazi, Ansar
al-Sharia in Derna, or the Islamic State)
Se accordo tra i due governi?
• Esclusi – per designazione di movimenti terroristici
• Inclusi ( a che prezzo?): decisione su sharia; scelta rappresentanti
politici. Forse fattibile con al-qaedisti (localismo, scopi
“parrocchiali”) NO IS (globalismo, a-nazionalismo)
NB: Inclusione in processi politici di figure mediane è possibile?
(democrazia è anti-islamica) (De-mobilitazione LIFG sotto Gheddafi
storia diversa)
• Sconfitte in Siria/Iraq = maggiore iniezione di combattenti in Libia
con conseguente squilibrio?
• Successo = impatto ideologico e sul morale; maggiori risorse
disponibili per combattenti in Libia
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
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SINGOLI ATTORI
HAFTAR
• Influente e con legami militari
(ed esteri: Egitto)
• GNC non vuole ex funzionari
• Se messo fuori dalla struttura:
potenziale elemento destabilizzante
CAPI TRIBU’/tribù stesse(+ o – influenti)
• Come vedono coinvolgimento esterno?
• Garanzia partecipazione processi elettorali (con protezione
statale anche zone sud)
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
29. 29
CAPI JIHADISTI SUL TERRITORIO ( e fuori)
• Obiettivi
• Presa sul territorio
• Funzionamento come stato alternativo
• Minaccia ad elezioni e sicurezza nelle tre provincie
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
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POPOLAZIONE
• Senso marginalizzazione EST
• Iniqua distribuzione risorse
• Milizie (spec.Ansar al-Sharia Brigade) “paladini”
di settori bistrattati
CAPI MILIZIA
• Dai margini società ad eroi locali (influenza su
popolazione)
• Incentivi economici
Elementi critici per lo sviluppo dello scenario
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Alcuni punti chiave…
Islam:
• Anni Gheddafi: elemento chiave di resilienza
interna/linguaggio di opposizione
• Gruppi jihadisti odierni: uso per controllo territorio
Elementi di conflittualità interna:
• Squilibrio percepito come permanente in
distribuzione risorse = conflittualità gestita da
milizie e/o jihadisti
“Freni”: omogeneità, no conflitto settario
• IS: arduo controllo sociale di lungo periodo