Summary slides about my paper on relations between Turkey and European Union.
This report integrates the seminars provided for course on Public Comparative Law of Prof. Fulco Lanchester.
1. Un percorso lungo 10 anni
La Turchia e l’Unione Europea
Elania Zito
«Sapienza» Università di Roma
Facoltà di Scienze Politiche Sociologia e
Comunicazione,
Dipartimento di Scienze Politiche
Corso di Laurea Magistrale in Relazioni
Internazionali
2. 09/12/2014La Turchia e l’Unione Europea Pagina 2
Le ragioni di Turchia e UE dell’ingresso
La domanda standard è “perché la
Turchia chiede di entrare
nell’Unione Europea?”:
generalmente la risposta si collega
a motivazioni storiche ed
economiche, collegate al tentativo
di una élite turca consistente di
stabilire la Turchia come un Paese
occidentale.
L’identità storica si ricollega al
primo dopo guerra e all’ideologia
del kemalismo di occidentalizzare e
modernizzare la Turchia partendo
dall’alto.
Negli anni Novanta, l’Unione Europea si dotò di nuovi
strumenti per far fronte al processo di adesione: il
Matutes Package del 1992, l’unione doganale e
l’inserimento nel processo di Barcellona siglata nel
1995, l’adozione della strategia europea per la Turchia
nel 1998, l’accettazione di principio della sua
candidatura, a seguito della decisione di Helsinki nel
1999 e infine la decisione del Consiglio Europeo di
aprire i negoziati di adesione nel dicembre 2005.
L’UE ha un interesse prettamente strategico per
accettare l’adesione della Turchia come Stato
membro: le ragioni rimandano quindi alla posizione
strategica che occupa il Paese, a cavallo tra
Occidente e Medio Oriente. L’approvazione nel NP
inoltre rafforzerebbe gli scopi dell’UE di creare uno
spazio impermeabile che possa fornire sicurezza e
assistenza agli immigrati.
3. 09/12/2014La Turchia e l’Unione Europea Pagina 3
Le Relazioni della Turchia con gli Stati
Il problema dell’impasse che
colpisce e ha colpito la Turchia è legato
anche alle relazioni che questa ha
intrattenuto e intrattiene con alcuni
degli Stati più importanti membri
dell’UE.
Nella Grecia la Turchia trova un primo
avversario, per ragioni storicamente
riconducibili a questioni politiche;
La Germania ha rivalutato le posizioni
nel 1999 dopo il rimpiazzo del governo
conservatore con quello SPD-Green di
Schröder.
La Francia ha fin da sempre mantenuta
una posizione ostile: solo con l’ultima
emergenza ISIS Hollande ha assunto
posizioni morbide verso laTurchia.
La Gran Bretagna ha sempre sostenuto
positivamente l’ingresso della Turchia
in UE, sia per ragioni di tipo religioso
che politiche.
Gli Stati Uniti hanno sempre
appoggiato la richiesta di adesione, per
rispondere al personale interesse di
incrementare le relazioni bilaterali USA-
Turchia e multilaterali USA-UE-Turchia
Il procedimento di adesione della
Turchia è divenuta una vera e propria
questione di Realpolitk: l’ingresso
della Turchia è subordinato
all’interesse personale del singolo
Stato, membro e non. Questo spiega
l’inversione di marcia che si è avuta
durante il Consiglio Europeo di
Helsinki 1999, quando i membri
decisero, a seguito della stessa
risoluzione del Parlamento Europeo
del 6 Ottobre 1999, di valutare
l’ingresso della Turchia come un diritto
della stessa.
In queste manovre, è quindi stato
decisivo il ruolo di Schröder,
espostosi personalmente durante il
Consiglio di Colonia, e la personalità
di Papandreou, subentrato a
Panghalos in Grecia.
Gli stessi Stati Uniti hanno giocato un
ruolo decisivo nell’accelerare i
procedimenti di adesione: sotto la
Presidenza Clinton vi è stata infatti una
totale ingerenza del Presidente Clinton
nelle decisioni UE, testimoniata dalle
telefonate che personalmente ha
effettuato.
4. 09/12/2014La Turchia e l’Unione Europea Pagina 4
La strada per l’acquis comunitario e il National
Program
La via verso l’acquisizione dell’acquis
comunitario inizia così, ufficialmente, alla
fine degli anni 80, quando il 14 Aprile 1987
l’allora Primo Ministro della Repubblica
Turca, Turgut Ozal, avanzò pubblicamente la
richiesta di adesione alla CEE. Da qui, derivò
la possibilità per la Turchia di chiudere gli
accordi precedentemente aperti per stabilire
una Unione doganale con l’Unione Europea,
che nel frattempo era nata. Quello che seguì
fu una risoluzione adottata dal Parlamento
Europeo il 6 Ottobre 1999, che con il voto
favorevole di 259 eurodeputati, 187 contrari e
84 astenuti, e il contributo della maggioranza
dei socialisti e di una minoranza delle forze
popolari, sanciva il «diritto della Turchia di
chiedere di aderire all’UE». Alla risoluzione
del Parlamento Europeo, seguì la decisione
del 10 Dicembre 1999 del Consiglio Europeo
riunito a Helsinki di ritenere la Turchia «uno
Stato candidato destinato ad aderire
all’Unione in base agli stessi criteri applicati
agli altri Stati candidati».
il National Program prevede di
armonizzare nell’ambito di:
politiche di asilo;
sviluppo dei sistemi di applicazione e
valutazione di asilo;
disponibilità di residenza e assistenza
sociale per i rifugiati.
L’UE ha intenzione di fare divenire la
Turchia una buffer zone per i
trespassers: creare quindi un sistema
più efficace di salvaguardia e tutela
per i migranti verso l’Europa.
In questo senso, i migranti non
sarebbero costretti ad essere
configurati all’interno dello status di
rifugiato, ma sottoposti già ai controlli
di confini più europei e turchi,
sarebbero in grado di vivere secondo
le nuove politiche di asilo previste
all’interno della Turchia.
5. 09/12/2014La Turchia e l’Unione Europea Pagina 5
Cause di impasse procedurale
Questione Cipriota, Costituzione 1982, intervento della CEDU, Rapporti HRW e RSF
Il problema del blocco che
coinvolge la Turchia si ricollega a
più ragioni:
Innanzitutto la questione storica
della Repubblica di Cipro: 20
Luglio 1974 scontro tra Turchia e
Grecia post-golpe greco al
presidente greco-cipriota
Makarios.
La tensione si è ulteriormente
aggravata dopo la sentenza della
Corte Europea dei Diritti Umani
del 12 Maggio 2014: la Corte ha
imposto il pagamento di 90
milioni di Euro alla Turchia come
risarcimento materiale e morale ai
cittadini greco-ciprioti che hanno
dovuto abbandonare la propria
terra del nord. La sentenza ha
stabilito l’originarietà dei titoli
fondiari e immobiliari.
Questione ancora vacillante a
seguito della nave turca Barbaros
all’interno della ZEE cipriota. Fonte immagine : Limes ,
rivista di Geopolitica
L’altro problema riguarda la scarsa democraticità della Turchia: dai
rapporti HRW e RSF, emergono tentativi di insabbiamento da parte
dell’AKP su alcune inchieste condotte all’interno del Paese, pressioni
sui media, anche social come Tw e FB; un sistema di giustizia poco
indipendente e troppo politicizzato.
HRW ha reso noto come il giornalismo indipendente sia
eccessivamente ridotto in Turchia. (154° su 180 Paesi).
La Turchia risulta prima in classifica per sanzioni imposte dalla Corte
di Strasburgo.
6. 09/12/2014La Turchia e l’Unione Europea Pagina 6
Gli ultimi risvolti europei: la Mogherini ad Ankara
Dopo tre anni di tira e molla, l’Unione
Europea sembra essere pronta a
riattivare i rapporti con la Turchia. Il
nuovo slancio di apertura verso la
Turchia parte proprio dal Presidente
della Commissione Europea, Jean-
Claude Juncker, che ha affidato all’Alto
Rappresentante per la Politica Estera
UE Federica Mogherini il compito di
aprire nuovi legami diplomatici con la
Turchia. La Mogherini ha dichiarato che
questa visita “è un forte segnale
dell’importanza strategica delle
relazioni UE-Turchia e del nostro
desiderio di portare l’impegno ad un
livello superiore, visti gli interessi e le
sfide comuni.
L’agenda Europa-Turchia prevede
quindi chiari e precisi punti:
i dossier Siria e Iraq, strettamente
collegati all’emergenza di creare un
fronte anti-ISIS;
il Medio Oriente e la Libia;
temi di immigrazione, energia ed
economia, in vista della futura
presidenza turca del prossimo G20.
Fonte immagine: Twitter