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I TRE STRATI DELL’UNO
(PERSONALE INTERPRETAZIONE DI NOI)
LA MIA INTRODUZIONE.
Questo scritto nasce dalla contrapposizione di idee che mi hanno visto partecipare a
molteplici discussioni inerenti alla diversità sostanziale tra due individui all’interno del rapporto
romantico, per alcuni deleteria e per altri invece essenziale per la crescita di coppia.
Quindi la domanda a cui vorrei provare a trovare risposta in queste pagine è la seguente:
“Perchè a volte una coppia formata da individui estremamente diversi funziona, mentre in altri
casi una coppia “sulla carta” estremamente simile finisce per dividersi anche in pochissimo
tempo?”.
Certo sarebbe oltremodo stupido e arrogante poter pensare di trovare delle risposte logiche
all’interno di un argomento così astratto e in balia delle casualità come l’amore e i rapporti tra
gli individui, ma questo è per me oltre che uno stimolo alla scrittura anche un opportunità
nell’esporre pensieri più complessi di quelli che sono solito portare alla bocca nella mia
quotidianità.
Ovviamente durante la stesura di queste pagine non vorrei minimamente adoperarmi
nell’utopica ricostruzione della personalità umana, non avendo io le competenze per farlo e
avendo quest’ultima al suo interno combinazioni e sfumature che conosco tanto quanto la
composizione atmosferica di un pianeta in una galassia ancora da scoprire. Vorrei però
provare a racchiudere all’interno di uno schema tanto semplice quanto azzardato, la totalità
delle combinazioni romantiche possibili all’interno di un rapporto di coppia, questo perchè
farmi domande è forse una delle poche cose che mi viene bene, domande alle quali potrebbe
risultare tanto superfluo quando impossibile trovare risposte concrete, ma che potrebbero
farmi inciampare in qualcosa di mai considerato e allo stesso tempo accendere un dibattito
costruttivo su uno dei temi più gettonati della storia.
Vorrei quindi qui di seguito provare ad esporre la mia semplice teoria sulla combinazione dei
“TRE STRATI DELL’UNO” nella vita di coppia, promettendo di elevarmi da ogni tipo di
giudizio personale, o perlomeno vestirlo d’impariziale discrezione.
I TRE STRATI DELL’UNO.
L’idea alla base della mia riflessione è quella che all’interno di ogni individuo ci siano tre
diversi strati, i quali condizionano scelte instintive, morali e logiche dell’essere umano.
Ora il mio compito è quello di provare a capire come questi strati se connessi nel modo giusto
possano favorire la longevità di coppia e al contrario se messi in relazione nel modo sbagliato
siano inevitabilmente artefici della disfatta romantica.
In queste pagine non mi stancherò mai di ricordare quanto, fortunatamente, tutto all’interno di
una relazione sia così potenzialmente logico quanto terribilmente astratto e irrazionale, ed io
quindi non farò altro che descrivere le tre strade da me più percorribili, ma non per questo
quelle più appropriate e condivisibili.
I “Tre strati dell’Uno” sono i seguenti:
1- STRATO PRIMITIVO
2- STRATO MORALE
3- STRATO INTELLETTUALE
Il diagramma che potete vedere qui di seguito rappresenta la sintesi totale del ragionamento
che proverò ad illustrarvi nelle pagine successive.
Y: Relazione a lungo termine
N: Relazione a medio/breve termine
- STRATO PRIMITIVO.
Lo strato primitivo è fuori dal nostro controllo e comprende tutti quegli istinti che derivano dal
mondo antico e dall’animale che ancora alberga in noi.
Si potrebbe riassumere nella nostra vera essenza primordiale, ovvero quella parte che ci
governa in segreto e che nella storia è stata condizionata e repressa dalle nuove abitudini
della società.
Istinto (copio dal vocabolario):
/i-stìn-to/
sostantivo maschile
“La spinta interna, congenita e immutabile, ad agire e comportarsi in un determintato modo,
che, sebbene indipendente dall’intelligenza, può essere da questa modificata, regolata,
repressa; com., impulso naturale, inclinazione o disposizione innata.
Senza abusare della vostra pazienza vorrei a questo proposito descrivere un esempio pratico:
Prendiamo in considerazione due neonati, entrambi verranno cresciuti separatamente in un
contesto naturale simile a quello in cui sono cresciuti gli uomini primitivi, ma senza interazioni
sociali, senza genitori e senza nessun tipo di contatto con la società e con altri loro simili.
Dopo 25/30 anni davanti alla vista di un ragno reagiranno in maniera totalmente diversa, uno
avrà l’istinto di ucciderlo, l’altro di osservarlo o magari di scappare. Nessuno ha insegnato
loro quali siano i pericoli e come reagire davanti ad un’elemento ostile ma quell’istinto
primordiale che hanno all’interno deciderà per loro.
Se al posto di due fossero duecento si potrebbero vedere duecento modi di comportamento
differenti, ma tutti sarebbero accomunati dall’istinto primitivo che li governa.
-
L’istinto vive dentro di noi dalla notte dei tempi e oltre a farci reagiare in maniere totalmente
differenti davanti a situazioni complesse, porta nel contesto romantico i segreti che rendono
l’attrazione delle parti così assurda e imprevedibile, dandoci l’opportunità di sbirciare nel
fantastico guardando all’ignoto con euforia. In alcuni casi ci avvicina alla condanna e in altri
diventa benedizione, ma pensare di poter controllare completamente questa forza primitiva
sarebbe come adoperarsi nel correggere la direzione dei venti e delle correnti sottomarine.
Lo strato primitivo nella vita di coppia.
Il mio scopo ora è quello di contestualizzare questo strato nella vita di coppia, provando così
a capire come quest’ultimo muove i fili nascosti all’interno dei nostri rapporti.
Lo strato Primitivo è fondamentale per l’inizio e il mantenimento di un rapporto tra due
persone.
Tra le pieghe di questo strato ci sono tutti gli ingredienti che servono per avvicinare un
individuo all’altro, dalla classica attrazione fisica involontaria agli odori e i sapori che
scatenano reazioni chimiche al nostro interno, anche la semplice necessità irrazionale del
contatto visivo e la voglia di prossimità dell’altro individuo fanno parte di questo strato. Questa
forza attrattiva spinge in certi casi due persone a cercarsi e a cercare anche il più innoquo dei
contatti fisici, indipendentemente dal contesto in cui si trovano, fino ad arrivare al
coinvolgimento sessuale durante il rapporto, ovviamente non va confusa la connessione
primordiale col semplice impulso sessuale che risiede in ogni essere vivente e che potrebbe
essere più accentuato in un individio piuttosto che in un altro.
Se da una parte la spinta attrattiva arriva all’improvviso e in maniera totalmente illogica, allo
stesso tempo questa connessione non avviene in maniera automatica, ma come in tutti i
processi produttivi ha bisogno di tempo e delle classiche occasioni di contatto, le quali
saranno fondamentali per trasformare, quando le condizioni lo permetteranno, una semplice
attrazione in una vera e propria connessione primitiva.
Come quindi anticipato in precendeza, quando la spinta primitiva è unilaterale, non si parlerà
di connessione ma semplicemente di impulso sessuale, dato che anche quest’ultimo porta
una persona ad avvicinarsi ad un’altra ma con presupposti estremamente diversi e fine a se
stessi, questo avvicinamento potrebbe addirittura trasformarsi in un relazione, ma priva di
basi solide per durare nel tempo.
Il primo strato rimane quindi essenziale per il mantenimento e per l’affinità che due persone
devono avere in un contesto romantico, ma la forte connessione non garantisce un rapporto a
lungo termine, perchè nonostante l’attrazione nasca sempre qui, non è detto che una volta
nata prosperi nel tempo. In alcuni casi, la forte connessione potrebbe mantenere insieme due
persone per mesi o addirittura anni ma se limitata solo ed esclusivamente all’istinto
primordiale sarà col tempo destinata a scemare e a far arenare ogni scenario di coppia.
Come l’intelletto condiziona lo strato primitivo.
Siamo tutti d’accordo nell’affermare che più una società si evolve e più il distacco dal regno
animale sia netto, o perlomeno questo è quello che ci si auspica, nonostante la vivace spinta
contraria che trapela dalle cronache televisive.
L’evoluzione della specie umana ha represso in maniera più o meno drastica l’istinto animale
grazie all’intelletto, il quale gioca quindi un ruolo molto importante all’interno dello strato
primitivo, facendo prendere decisioni logiche e razionali davanti a spinte primordiali, ma
l’impulso non muore mai veramente e la connessione del primo strato rimarrà sempre viva
nell’inconscio. Per intenderci; la risposta all’azione “mi hai tradito e quindi non ti voglio più” è
puramente morale e non istintiva.
Va dunque detto che l’intelletto e di conseguenza la morale di ognuno porterà a connettere
l’individuo al proprio lato primitivo con intensità e consapevolezza estremamente diversa.
Anche due persone che hanno represso involontariamente questo loro lato più primitivo e
animalesco potranno godere di una potenziale longevità di coppia, senza accusare
frustrazioni o mancanze all’interno di essa, perchè non è tanto quanto questo istinto sia
accentuato ma quanto viaggi in simbiosi con quello del partner.
Ovviamente come tutte le fonti di energia anche la forza attrattiva scatenata dalla forte
connessione primitiva di due persone andrà esaurendosi se non viene stimolata nel tempo.
Con l’avanzare dell’età è sicuramente normale un abbassamento della libido e quindi
dell’attrazione tra i due partner, ma a volte questo potrebbe avvenire in maniera più o meno
precoce al’interno della coppia, dopo ad esempio eventi che hanno creato contrasti o per un
centinaio di altri motivi che volenti o nolenti esistono all’interno di un contesto romantico.
Di conseguenza anche in quelle coppie dove per anni la connessione del primo strato
risultava molto forte, si potrebbe accusare un drastico calo negli impulsi primitivi fino a
diventare quest’ultimo un “problema” nel rapporto.
Va però ricordato, come detto in precedenza, che la connessione primitiva una volta attivata
non si esaurisce mai a livello inconscio e quindi sarà poi compito o volere della coppia in
questione adoperarsi per ritrovare punti di contatto ed eventualmente trasformare quella
brace in fuoco.
- STRATO MORALE
Se nello strato primitivo abbiamo trovato la connessione sessuale e l’attrazione
incondizionata per una persona e quindi abbiamo vissuto con euforia ed immotivata
eccitazione la parte iniziale del nostro rapporto, in questo strato si riveleranno i presupposti
per capire se il lungo termine accompagnerà la nostra relazione o meno.
Questo è sicuramente lo strato più difficile da mettere nero su bianco, perchè comprende la
parte più complessa della personalità. In questo strato troviamo tutte quelle contraddizioni
che rendono l’individuo un’essere indecifrabile e praticamente impossibile da prevedere.
Morale (copio dal vocabolario):
/mo-rà-le/
aggettivo
1. Concerne il presupposto spirituale del comportamento dell’uomo, in rapporto con la scelta
e il criterio di giudizio nei confronti dei due concetti antitetici di ‘bene’ e di ‘ male’.
Libertà, coscienza, norma morale, un’azione ineccepibile dal punto morale.
Questo strato appartiene all’essere umano e non più all’animale, dato che l’animale possiede
un forte istinto e più o meno capacità d’apprendimento ma non il preconcetto di giusto e
sbagliato e la capacità di discernere. Questo aspetto nell’uomo crea sicuramente un contrasto
tra la parte primitiva e quella morale, facendoci, in alcuni casi, sentire in colpa dopo un’azione
istintiva perchè non condivisa dal nostro punto di vista morale o non appoggiata dal punto di
vista morale della società e della famiglia di appartenenza.
La morale si sviluppa inizialmente dalla fine dell’infanzia (10 anni) e raggiunge il suo stato più
maturo nel periodo legato alla post adolescenza (18/30 anni) ma non finisce mai di
modificarsi e svilupparsi perchè viaggia a pari passo con le esperienze che un essere umano
compie nella propria vita, facendoci comprendere ed eventualmente apprezzare a 35 anni
cose che a 25 sembravano estremamente lontane dalla nostra persona.
Di conseguenza possiamo trovare individui che non hanno mai modificato o stravolto la loro
moralità, magari perchè non allontanatisi quasi mai dai propri confini logico/morali e quindi
non interessati a comprendere il diverso. Queste persone a 40 anni avranno gli stessi principi
morali che avevano a 20, al contrario di altri, che magari dopo esperienze morali più o meno
forti, hanno compiuto trasformazioni radicali anche in pochi anni.
La morale nella vita di coppia.
La morale di un individuo nella vita di coppia comprende tutte quelle azioni in risposta a
situazioni che potrebbero sfociare nel giusto e nello sbagliato, quindi come una parte reagisce
all’altra in un contesto piuttosto che in un altro, ad esempio; quanto il sesso sia importante
nella routin di coppia, quanto l’avere o non avere figli incida sulle scelte future, la dedizione
nella propria cariera lavorativa in contrasto col tempo dedicato al partner, quanto lo status
sociale di una persona sia rilevante, l’elasticità mentale davanti alla gelosia e la volontà o
l’impegno nell’affrontare un momento di crisi o un tradimento.
In questro strato si defiscono anche gli obiettivi comuni e l’intransigenza davanti a vizi,
passioni e modi di comportarsi.
In sostanza la morale di una persona è la parte dominante della vera personalità
dell’individuo, quella parte che spesso rimane nascosta sotto la nostra maschera
pirandelliana e che esce quando le difese si abbassano, come solitamente accade in amore.
Spesso pensiamo di conoscere del tutto la nostra morale, ma non possiamo avere una
risposta certa fino a quando non ci troviamo in una situazione specifica che ci metta
veramente alla prova. Questo perchè spesso ognuno di noi ha un’idea di se che non collima
con quella reale di chi siamo.
Se la morale si sviluppa e definisce con le esperienze personali allora proprio quest’ultime
incideranno maggiormente sul cambiamento di un individuo e quindi anche sullo sviluppo o la
fine di una relazione.
L’esempio più lampante è quello della coppia che si separa dopo un’esperienza nuova come
ad esempio; un percorso universitario, un nuovo lavoro, un viaggio, un figlio, o una qualsiasi
situazione che vada a modificare i concetti base che quella persona si portava dietro fino a
poco prima dell’esperienza.
A volte il cambiamento involontario rivela tutte quelle “falle” nel partner che prima restavano
sepolte sotto una diversa routine di vita o una maturità non ancora raggiunta.
Certo spesso le persone modificano la loro parte morale meno profonda per adattarsi ad una
persona che amano, rinunciando ad ambizioni, passioni e distrazioni che potrebbero anche
solo in minima parte far scricchiolare l’idea ancora astratta di famiglia o di coppia, ritenuta da
quest’ultimi estremamente primaria, questo cambiamento in alcuni casi non sarà altro che la
loro vera personalità che si rivela, altre volte invece vivranno un forte conflitto tra quello che
sognavano di essere e quello che effettivamente sono.
A questo punto potrei affermare che la sostanziale differenza tra due persone alberghi in
questo strato, qui vanno a combaciare o a scontrarsi tutte quelle idee basilari di vita che
potrebbero trasformare due individui in una coppia a tutti gli effetti, come le aspettative
romantiche e sessuali, la voglia di crescita comune e la percezione più profonda di giusto e
sbagliato.
Le differenze legate a interessi, passioni, gusti personali, politica e religione non hanno alcun
peso primario all’interno di questro strato, quello che potrebbe dare peso ad una di queste
cose è soltanto l’intransigenza morale di ognuno davanti alle diverse scelte dell’altro.
Per fare un’esempio pratico possiamo immaginarci una coppia dove al suo interno una
persona sia vegetariana e l’altra onnivora, potremmo immaginare anche una persona
politicamente di destra e l’altra di sinistra o una ordinata ed una disordinata (potrei andare
avanti all’infinito), ora non è tanto questa differenza a pesare sul futuro della coppia ma
quanto le persone in base alle caratteristiche del loro strato morale reagiscano alla
controparte.
Se la persona ordinata troverà estremamente ingiusto e quasi inaccettabile il
disordine anche moderato dell’altro e se col tempo questo suo aspetto andrà a estremizzarsi,
allora questo peserà notevolmente all’interno del loro rapporto, perchè a meno che dall’altra
parte non ci sia un cambiamento e quindi un’allineamento repentino per conservare la
connessione del secondo strato, la coppia andrà sgretolandosi. Se invece la persona ordinata
accetterà con serenità le differenze del partner, quindi mostrando nel suo strato morale
un’inclinazione alla tolleranza e non all’intransigenza, questo porterà la coppia a coltivare e a
far sviluppare il proprio rapporto; e non è detto che le differenze sostanziali tra due individui
non siano un’opportunità rara per poter crescere e comprendere aspetti che prima non
sarebbero stati nemmeno presi in considerazione.
-
Se questo scritto non avesse l’assurda ambizione di provare a sintetizzare le relazioni
personali attraverso uno schema visibile, allora si potrebbe veramente intravedere l’inutilità
nella descrizione di uno strato morale, quando quest’ultimo da fuori potrebbe apparire
semplicemente come la personalità di ognuno; sarà quindi ovvio a tutti che se due individui
hanno una personalità incompatibile allora anche la loro storia romantica ad un certo punto
sarà destinata ad interrompersi.
Fortunatamente siamo tutti più o meno sensibili all’ammutinamento della nostra moralità,
questo ci fa commettere errori e di conseguenza crescere e comprendere di più noi stessi, in
altri casi questo ammutinamento ci desta da uno stato di totale abnegazione verso una
morale che non è nostra ma che abbiamo ereditato dalla nostra famiglia o dal contesto di vita
sociale in cui siamo cresciuti, facendoci prendere strade ovvie e scontate ma che magari non
ci rappresentano.
- STRATO INTELLETTUALE
Il terzo strato, quello dell’intelletto, ci porta ad analizzare non solo le caratteristiche del nostro
essere ma anche tutte quelle caratteristiche visibili dall’esterno, come ad esempio l’estetica,
la cultura e la vocazione per qualcosa di più alto rispetto a ciò che ci circonda.
Qesto però potrebbe abbagliare chi lo guarda, dato che in alcuni casi le sue
caratteristiche risulteranno illusorie ed artificiose, proprio perchè molte sfaccettature di questo
strato vengono costruite interamente dall’individuo in questione e spesso questa ricostruzione
si rivelerà mendacea, senza rappresentare veramente la persona che siamo o che abbiamo
davanti.
Intelletto (copio da vocabolario)
/in-tel-lèt-to/
sostantivo maschile
1. La facoltà di istituire rapporti ideali di ordine spec. razionale: le passioni velano l’i; un i. forte;
perdere l’i; nella dottrina cattolica, uno dei sette doni dello Spirito Santo; com.. la capacità
d’intendere e volere, intelligenza.
2. La persona umano, in quanto dotata d’intelligenza o di singolari virtù spirituali.
-
I tre livelli dello strato intellettuale.
Per semplificare maggiormente la descrizione di questo strato mi sono aiutato dividendolo in
tre parti e descrivendo le caratteristiche principali di ogni livello, in modo da provare ad intuire
come quest’ultimi si divertano nell’indovinare o nell’ingannare l’attrazione tra due persone.
- Estetica
- Cultura
- Vocazione
A volte la connessione del terzo strato, in base alla sua intensità, potrà comprendere
l’attrazione di uno, due o tutte e tre le parti sopra elencate.
Chiaramente si potrebbe scrivere un volume solo sulla parte dedicata all’estetica e su come
quest’ultima abbia influenzato l’attrazione e la vita di coppia negli ultimi decenni e ovviamente
vale lo stesso per la cultura e la vocazione. Mi devo e Vi devo però ricordare che in queste
pagine vorrei esporre nel modo più semplice, chiaro e sintetico possibile la mia tesi su “ ITre
strati dell’Uno” senza dilungarmi maldestramente in temi che esulano dal mio scopo e
soprattutto dalle mie competenze. Andrò quindi a parlare di questi tre argomenti solo ed
esclusivamente per spiegare come influiscono nelle logiche attrattive tra due potenziali
partner.
-
- Primo livello: Estetica.
All’interno dello strato intellettuale vi è sicuramente l’importanza che ognuno di noi ripone nei
confronti dell’estetica.
L’estetica può essere banalmente tradotta nel modo in cui uno si presenta agli altri, questo
comprende alcuni elementi che possiamo decidere ed altri che semplicemente siamo.
Ovviamente la connessione a livello estetico tra due individui non ha nulla a che fare
con la connessione primitva che abbiamo visto all’inizio, perchè in questo caso stiamo
semplicemente seguendo il nostro personale ideale estetico verso una determinata persona,
il quale è andato creandosi negli anni in risposta ai canoni di bellezza che abbiamo assorbito
e che ci hanno condizionato, spesso questa spinta estetica desta a sua volta l’impulso
sessuale che solitamente accende il desiderio tra le due parti, ma non per questo la
connessione vera e propria del primo strato.
Solo in rare occasioni l’attrazione estetica giunge da un luogo più profondo e primitivo, il
famoso “colpo di fulmine” in alcuni casi potrebbe preannunciare una forte connessione
primitiva, ma è impossibile stabilirlo prima di instaurare un contatto vero e proprio con la
persona interessata.
Come scontato che sia, ogni individuo risponde a questo stimolo in maniera differente,
per certi individui la ricerca di determinate caratteristiche fisiche e l’importanza dell’armonia
nella proporzione del viso e del corpo altrui è molto bassa, per altri è essenziale, sebbene sia
impossibile non notare “il bello” anche solo inconsciamente.
Quindi nonostante l’estetica giochi un ruolo da protagonista nel primo impatto e nel
corteggiamento tra due persone, sarà poi il tempo e l’attenzione di chi la prova a capire se
l’attrazione sia puramente fisica o se vada più in profondità, fino a connettersi con lo strato
primitivo.
-
- Secondo livello: Cultura.
Questo livello regala all’individuo tutti i mezzi per esprimersi e quindi descriversi durante
l’incontro con un suo simile, illuminando tutto quello che le persone percepiscono di lui dopo il
primo impatto estetico, come l’uso della grammatica durante il dialogo, l’ironia e la scelta dei
concetti espressi.
Questo aspetto durante il corteggiamento potrebbe favorire l’individuo che sa adoperare la
propria cultura nel modo migliore, ma solo quando la controparte è sensibilmente affascinata
da questa peculiarità.
Inoltre la cultura porta l’individuo a frequentare luoghi dove molto probabilmente troverà
persone che assecondano il suo punto di vista sul mondo, questo fa avvicinare ma
certamente non mantiene uniti, esattamente come nel livello legato all’estetica.
Nel terzo strato la cultura ha un peso importante nell’attrarre o nell’allontanare due individui,
proprio perchè, se come ho scritto prima, persone con culture simili frequentano gli stessi
posti, al contrario, persone con un inclinazione culturale differenze si troveranno in disaccordo
o molto probabilmente non si troveranno affatto, questo contrasto, all’inizio più simile ad un
ostacolo tra le parti coivolte, al contrario col tempo potrebbe trasformarsi in un occasione di
crescita culturale per entrambi.
-
- Terzo livello: Vocazione.
La vocazione non appartiene a tutti, o meglio, non appartiene a tutti nella stessa forma e
misura.
Come la vocazione ha spinto Caravaggio a dipingere, Dante a scrivere, Mozart a suonare,
Pelè a giocare a calcio e Obama a diventare presidente degli Stati Uniti, quest’ultima si
muove all’interno della maggior parte di noi facendoci brillare e in alcuni casi facendoci
provare una sensazione di completezza.
Ho chiamato questo livello “vocazione” ma forse sarebbe più semplice definirlo; “talento”,
anche se il talento è qualcosa che gli altri riconosco in noi, mentre la vocazione è puramente
personale, sicuramente vocazione e talento viaggiano insieme e se l’estetica ci ha fatto
voltare verso un individuo e la cultura ci ha spinto ad interagire con esso, la vocazione
potrebbe rendere quest’ultimo unico ed interessante.
Gli esempi che ho fatto in precedenza sono estremamente evocativi, ma essa esiste anche in
maniera molto più discreta e nella stragrande maggioranza dei casi si può semplicemente
tradurre in hobby e passioni.
Come scritto nei livelli passati anche qui l’interessamento da parte di un evetuale partner
avviene solo ed esclusivamente se la controparte riconosce come interessante questo
aspetto nell’individuo. C’è chi davanti a Mozart non proverebbe nessun tipo di fascinazione
perchè andrebbe a giudicare il suo lato morale o l’attrazione sessuale e metterebbe in un
angolino l’appeal innescato dal suo talento musicale.
In alcuni è però possibile che le persone tendano ad idealizzare un individuo solo perchè
affascinati dal suo livello di vocazione, questo aspetto però è estremamente temporaneo ed
illusorio, ad esempio; possiamo immaginarci il fan innamorato perdutamente di un’attrice solo
perchè ha recitato quel ruolo o allo stesso tempo la fan attratta dal frontman di una band di
successo, ma come credo sia scontato per tutti, la magia suscitata sopravviverà solo qualche
ora o qualche giorno, magari addirittura qualche mese, poi però ci si scontrerà con tutti gli altri
strati dell’individuo, riportando l’attrazione ad un livello razionale.
-
Il terzo strato nella vita di coppia.
Tutti e tre i livelli descitti in precedenza formano il nostro strato intellettuale, ovvero tutto
quello che facciamo percepire di noi agli altri, il modo in cui ci vestiamo e il nostro aspetto
fisico, l’uso della parola, i concetti che esprimiamo e in alcuni casi, il fascino per qualcosa che
rappresentiamo, che facciamo o che abbiamo creato.
Come già descritto in alcuni esempi precedenti, ognuno di noi reagisce in maniera divera a
ogni livello e la connessione di un livello, rimane totalmente indipendente dagli altri.
Una persona potrebbe trovare affascinante l’imprenditore, perchè vede in lui il fascino e
l’autorità di chi ha saputo costruire da zero qualcosa di valore, trovando il suo potere
economico e non solo molto più importante del suo aspetto fisico o del suo modo di
argomentare, al contrario un’altra persona sarà totalmente ipnotizzata dall’aspetto fisco,
tralasciano lacune culturali e/o vocative.
Il terzo strato nella coppia ha sicuramente un ruolo fondamentale nel primo approccio tra due
individui e nelle fasi iniziali del rapporto, perchè è li che noi andiamo a modellare
volontariamente la nostra persona, ovviamente non vale per tutti nello stesso modo, ma
siamo comunque tutti d’accordo che sia la prima impressione quella che conta, anche se
questo primo approccio non è affatto quello decisivo.
Spesso in questa prima parte facciamo trasparire qualcosa di artificioso o che non siamo
totalmente, ma dopo qualche mese le costruzioni si sgretoleranno facendo scontrare le nostre
due parti morali e primitive.
In questo valzer di prime impressioni e di idealizzazioni giochiamo a carte coperte, a volte
anche con noi stessi, qui si corrono sicuramente i rischi maggiori, ed è la parte che in alcune
persone agisce come una droga, perchè l’euforia tipica di questa fase ci fa credere ogni cosa,
l’essere considerati in maniera così esplicita da un altro essere umano rilascia endorfine e
l’idealizzare o l’essere idealizzati ci fa immaginare scenari di ogni tipo. Tutto questo, se
togliamo il cinismo, è il vero carburante dei nostri sentimenti e per fortuna o purtroppo fino a
che non ci addentriamo in maniera più o meno seria in una relazione non sapremo mai che
effetto avrà a lungo termine su di noi e sulla nostra esperienza di coppia.
LE CONNESSIONI DEI TRE STRATI:
Legenda:
1 = Strato Primitivo
2 = Strato Morale
3 = Strato Intellettuale
Y = Connessione forte e potenzialmente duratura
N = Connessione destinata a finire
Connessioni:
1 + 1 = Connessione primitiva N
1 + 2 = Connessione esponenziale Y
1 + 3 = Connessione transitoria N
1 + 2 + 3 = Connessione naturale Y
2 + 2 = Connessione morale N
2 + 3 = Connessione ingannevole N
3 + 3 = Connessione intellettuale N
-
Premessa.
Prima di descrivere tutte le possibili combinazioni attrattive tra le varie connessioni, va detto
che quando si parlerà ad esempio di connessione intellettuale, l’attrazione fisica tipica dello
strato primitivo e il dialogo tra le due parti morali sarà comunque presente, perchè stiamo
sempre parlando di due individui che hanno scelto di stare insieme e non di due amici, ma la
percentuale in gioco sarà troppo bassa per essere presa in considerazione e per avere un
ruolo significativo e di conseguenza positivo all’interno del rapporto.
In aggiunta il mio scopo in queste pagine è quello di ridurerre situazioni estremamente
complesse e uniche nelle loro sfaccettature, in una sorta di equazione es: ” 1 + 1 = N ”,
escludendo dal calcolo tutte le molteplici eccezioni che ovviamente esistono e condizionano i
nostri rapporti romantici.
1 + 1 = Connessione primitiva N
Situazione in cui l’attrazione conscia e inconscia tra due persone è molto forte, è una di quelle
realtà dove molte volte, soprattutto nei momenti iniziali, il sesso è il grande protagonista del
rapporto, essendo questo il risultato più rilevante tra tutti gli istinti primitivi che influiscono
nella vita di cppia. Però come citato all’interno dello strato primitivo: “ [...] Anche due persone
che hanno represso involontariamente questo loro lato più primitivo e animalesco potranno
godere di una potenziale longevità di coppia, senza accusare frustrazioni o mancanze
all’interno di essa, perchè non è tanto quanto questo istinto sia accentuato ma quanto viaggi
in simbiosi con quello del partner.”
Di solito però nella connessione primitiva il desiderio sessuale è quasi sempre molto presente,
ma questa connessione non si limita solo al contatto fisico, perchè a quel punto si parlerebbe
esclusivamente di pulsioni sessuali, all’interno di questo strato avviene una vera e propria
connessione tra i due individui che comprende sapori e odori e la ricerca inconscia dell’altro
nello spazio, stimoli che quando soddisfatti vanno a creare un senso di completezza in
entrambi.
Anche questa forte connessione chimico/fisica col tempo andrà riducendosi sempre di più,
arrivando ad un certo punto a risultare irrilevante nel totale mantenimento del rapporto, in
quel caso per mantenere unita la coppia dovrà entrare in gioco la connessione con lo strato
morale e quindi con tutte le sfaccettature viste nella descrizione di quest’ultimo, altrimenti il
rapporto sarà destinato ad esaurirsi.
La connessione primitiva è quella connessione che favorisce quelle abitudini non del tutto
sane anche una volta che la relazione col partner finisce, proprio perchè se l’idea di crescita è
irrealizzabile e quindi si è deciso in maniera razionale di troncare il rapporto, la forza attrattiva
inconscia dello strato primitvo rimarrà attiva nel tempo e questa energia sarà innegabile da
entrambe le fazioni, ma sarà poi il buon senso e la forza d’animo degli individui coinvolti a
decidere di allontanarsi definitvamente senza continuare a cedere all’istinto.
In conclusione, la connessione dello strato primitivo è insufficiente per mantere unita una
coppia nel tempo.
-
1 + 2 = Connessione esponenziale Y
Qui troviamo due connessioni attive, quella legata allo strato primitivo e quella legata allo
strato morale, quindi come accennato già in precedenza, in questo caso potremmo trovare
tutte le caratterstiche per una relazione duratura nel tempo.
Personalmente trovo questa combinazione la migliore di tutte perchè la mancanza della
connessione tra i due strati intellettuali diventa un’occasione rara per creare i presupposti di
una crescita comune negli anni, in entrambi gli individui.
Le passioni, le vocazioni, insieme alla cultura e perchè no, anche alla cura estetica di una
parte, andranno ad influenzare gradualmente l’altra e viceversa.
Questo contrasto non può che essere positivo perchè l’intransigenza e l’apertura mentale,
quindi l’indole della curiosità presente nello strato morale è già connessa e dunque non ci
sarà spazio per conflitti interni. Ovviamente questo non vuol dire per forza che se a me piace
la musica Rock e a te quella classica, allora dopo un anno anche io amerò la musica clasica
e tu a tua volta adorerai la musica Rock, ma sicuramente entrambi avremmo vissuto questa
differenza in maniera costruttiva ed informativa e non come un ostacolo. In altri casi invece le
differenze ci faranno apprezzare veramente qualcosa a noi completamente sconosciuto,
creando per certi versi un piccolo cambiamento sia nelle nostre abitudini che nel modo di
porci verso il resto del mondo.
Questa connessione viene usata spesso nel cinema o nei romanzi perchè è l’unico vero
contrasto che unisce. Quando pensiamo a due protagonisti di diverse classi sociali, o
culturalemente opposti, o addirittua esteticamente agli antipodi ma totalmente connessi e
rapiti dal loro sentimento stiamo vedendo due individui che hanno sicuramente lo strato
primitivo, quindi quello romantico passionale e lo strato morale, quindi la predisposizione
caratteriale ad una visione di crescita comune completamente allineati, ma che lottano
pacificamente per superare le proprie differenze culturali.
Mi sembra scontato aggiungere che la vita di una coppia che vive all’interno di una
connessione esponenziale sarà, come logico che accada, condita anche da litigi e
incomprensioni, ma nonostante ciò, se il primo e il secondo strato rimarranno connessi si
potranno superare in maniera costruttiva e solo in rari casi queste differenze saranno artefici
del collasso relazionale.
In conclusione, la connessione esponenziale è molto forte e potenzialmente predisposta a
durare nel tempo.
-
1 + 3 = Connessione Transitoria. N
In questo caso troviamo una situazione in cui due strati diversi sono connessi ma dove non ci
sono i presupposti per una relazione a lungo termine.
L’elemento aggiuntivo in questa connessione è quello legato allo strato intellettuale, il quale
non fa altro che posticipare una fine quasi sempre inevitabile.
Se nella connessione primitiva le redini di tutto erano nelle mani dell’attrazione chimico
sessuale, qui ci troviamo a dover fare i conti anche con la parte intellettuale dei due individui
e quindi con le molteplici complicità culturali, estetiche e/o vocative che li condizionano.
Sicuramente questa connessione nelle fasi iniziali sembrerà perfetta ed estremamente solida,
si noterà una chimica forte nell’intimità ed i due individui potrebbero essere sensibili alla
stessa estetica, condividere hobby e passioni, si potrebbe notare una forte fascinazione da
entrambe le parti o maggiormente in un individuo piuttosto che in un altro, ma il risultato
percepito all’interno della coppia sarà quello di una vera e propria connessione duratura.
Purtroppo ad un certo punto bisognerà fare i conti con lo strato morale, dove verranno a galla
le differenze sostanziali della nostra personalità e del nostro approccio alla vita col partner.
Una volta che l’energia sessuale rientrerà nella norma e la magia del fascino tra le parti
smetterà di condizionarci in maniera attiva, ci troveremo davanti ai doveri di coppia e a tutti i
classici ostacoli che si prospettano sulla strada verso un futuro insieme.
Magari inizieranno a darci fastidio determinati comportamenti o avremmo dubbi e sensazioni
contrastanti, perchè il nostro strato morale non collima con quello dell’altra persona, questa
differenza sostanziale può accentuarsi da una parte o dall’altra quando all’orizzonte si inizia a
palesare una visione nuova e più matura della storia in atto, o dopo esperienze più o meno
significate di una delle due parti coinvolte, a questo punto la contrapposizione morale
diventarà un muro invalicabile e renderà estremamente faticosa l’idea di crescita comune,
tutto questo non potrà fare altro che portare il rapporto ad una fine inevitabile.
-
1 + 2 + 3 = Connessione Naturale Y
La connessione naturale fa spendere pochissimo tempo a me nella scrittura e a voi nella
lettura, dato che questa connessione unisce palesemente tutti e tre gli strati e quindi crea i
presupposti per un naturale sviluppo a lungo termine della relazione.
A mio modesto parere la connessione più “produttiva” per la coppia è la Connessione
Esponenziale, (1 + 2) ma nella Connessione Naturale vi sono comunque tutti gli ingredienti
per una relazione forte e duratura.
Ovviamente la combinazione di questi tre strati non annulla totalmente le differenze e come
ho già scritto in precedenza all’interno dello strato morale, solo le nuove esperienze di una
parte piuttosto che dell’altra potrebbero minare quest’armonia.
In conclusione, la Connessione Naturale rende estremamente duraturo il rapporto tra due
individui.
-
2 + 2 = Connessione Morale N
All’interno di questa connessione si è entrambi spinti da un bisogno che nasce e cresce
all’interno dello strato morale, ad esempio quello di creare una famiglia prima che sia “troppo
tardi”, avere dei figli e svolgere la classica vita cognugale, tutte logiche abbastanza comuni
che si sono instaurate dentro di noi durante la crescita e che per osmosi abbiamo assorbito
dalla nostra famiglia e/o dalla società che ci circonda, ma che allo stesso tempo sono anche
un importante traguardo sentimentale.
L’idea di riprodursi e di creare una famiglia è presente in quasi tutti gli esseri umani, ma
alcune persone ne sono più vittime di altre e questo spinge alcuni individui a scegliersi con
l’unico obiettivo di esaudire il loro bisogno primario di famiglia, in modo da non sentirsi esclusi
dall’idea di comunità e dallo stereotipo che si sono creati.
Questo bisogno è estremamente nocivo, perchè mette il paraocchi alla coppia e non fa
vedere tutte le lacune legate agli altri strati. In certi casi questa connessione dura molto a
lungo, potrei quasi azzardare a dire che certe volte si trasforma in un rapporto quasi a lungo
termine, ma solo quando gli individui all’interno (o almeno uno dei due) riescono ad annullarsi
completamente in funzione dell’unico vero obiettivo morale di creare e mantenere una
famiglia.
Questo aspetto era sicuramente molto più comune in passato, dove il divorzio e l’idea di
troncare un rapporto, ad esempio; solo perchè l’energia sessuale nella coppia o le attenzioni
romantiche erano pari a zero, veniva visto come uno scandalo e un atto di puro egoismo.
Ora fortunatamente l’individuo gode di una maggiore libertà morale, anche se spesso le
barire più ardue da oltrepassare sono quelle erette da noi stessi o dalla morale creatasi nel
contesto famigliare in cui siamo cresciuti.
La connessione morale è quindi a parer mio la combinazione più logorante in tutte quelle
persone che la vivono in maniera lucida, ma che persistono comunque nel voler manterene il
rapporto, così da non sentirsi indietro rispetto ai propri coetanei o esclusi dalla società, questo
aspetto toglie indirettamente tutto ciò che una vera relazione dovrebbe portarsi dentro,
lasciando un senso di incompletezza e apatia in chi la vive.
Come ho già scritto in precedenza alcuni individui sono bravissimi ad annullare l’impulso dello
strato primitivo e la voglia di evadere e vivere esperienze nuove o di inseguire la propria
vocazione a discapito di rimandare o in certi casi rinunciare all’idea di “famiglia” che in
qualche modo li ossessiona, questa loro assenza di consapevolezza non farà sentire loro la
frustrazione dell’essersi persi qualcosa dalla vita, perchè focalizzati esclusivamente sull’idea
finale di avere una famiglia.
In conclusione, la Connessione Morale se analizzata con lucidità è destinata ad esaurirsi,
perchè l’assenza di complicità sentimentale e sessuale abbinata alle diverse ricerche
intellettuali di almeno una parte non potranno far altro che allontanare la coppia.
Purtroppo in molti casi troveremo due persone che prima di arrivare a questa conclusione
hanno già creato una famiglia e a quel punto potrebbero anche decidere di continuare a
reprimersi pur di tenere unita un’idea. Solo la forza d’animo di una delle due parti sarà in
grado effettivamente di far crollare quelle false certezze createsi negli anni.
-
2 + 3 = Connessione Ingannevole N
Anche in questo caso siamo davanti ad una relazione piuttosto nociva per chi la vive.
Tutte le volte in cui troviamo la connessione del secondo strato non supportato dal primo è
perchè viene portata avanti da un’esigenza morale di coppia e non da una vera e propria
connessione tra due individui.
Quindi se nella connessione morale di prima la benzina era esclusivamente la voglia di
entrambi di creare un contesto famigliare senza considerare l’alchimia fondamentale dello
strato primitivo e tutta la passione che questo strato si porta dietro, in questo caso va detto
che l’inganno è ben supportato dalla connessione intellettuale tra i due individui, che spinge
quest’ultimi a condividere passioni e stimoli culturali, a voler frequentare gli stessi posti e a
trovarsi spesso d’accordo sulla visione delle cose.
Tutto questo darà a entrambe le parti l’impressione che tutto vada bene, la parte morale farà
a entrambi creare progetti di vita insieme, mentre la parte intellettuale farà scelgiere gli stessi
mobili per arridare la casa, lo stesso film da guardare, la stessa meta per le vacanze e lo
stesso locale dove uscire la sera, ma purtroppo per il vero mantenimento della coppia manca
la connessione del primo strato, quell’impulso primitivo che come ormai avrete capito si porta
dentro tutti gli ingredienti per far godere i corpi e le menti, che sprigiona sostanze primordiali
che legano inconsciamente due individui.
Questa grande assenza peserà moltissimo sugli equilibri della coppia per quanto riguarda
l’affinità e la chimica, in alcuni casi sarà proprio questa mancanza che porterà una parte, o
entrambe le parti, a cercare il contatto fisico con un individuo estraneo alla coppia e in molti
casi proprio questa scelta farà prendere ai due interessati strade diverse.
-
3 + 3 = Connessione Intellettuale N
Se ci sono ormai chiare le molteplici caratteristiche descritte in precedenza all’interno dello
strato intellettuale, allora troveremo abbastanza immediate tutte quelle scelte che potrebbero
portare due individui a condividere questa connessione, la quale potrebbe sembrare
estremamente profonda all’inizio ma che purtroppo non porta dentro di se gli elementi corretti
per evolvere in un rapporto a lungo termine.
La connessione intellettuale può svilupparsi su vari livelli, dato che all’interno di questo strato
possiamo trovare l’estetica, la cultura e la vocazione, ma come già ricordato nella premessa
fatta qualche pagina prima, l’assenza della connessione tra gli altri due strati non priva
completamente la coppia dei classici impulsi sessuali o delle promesse di lungo termine
tipiche di chi inizia un rapporto romantico impegnato, in questo caso però gli impulsi
rimarranno tali e non si arriverà mai ad una vera chimica e intesa sessuale, in più bisogna
calcolare che col tempo il desiderio da entrambe le parti sarà sempre meno significativo e
questo pesarà molto all’interno della coppia. La stessa cosa accadrà con le promesse morali,
le quali rimaranno costruzioni senza fondamenta, pronte a crollare non appena un elemento
esterno o una nuova esperienza dovesse condizionare la routine di una delle due parti
coinvolte.
Questa connessione è colleggata all’idealizzazione iniziale di una persona, cosa che
solitamente accade sempre nelle prime fasi dell’innamoramento, dove vengono praticamente
annullate tutte le ombre del partner, dando risalto solo a ciò che brilla più forte del resto.
Nella connessione intellettuale questa caratteristica è presente in maniera predominante,
magari capiterà di invaghirsi di qualcuno solo perchè estremamente affascinati dalla cultura
che traspare o da una vocazione che ci colpisce, o più superficialmente solo perchè
abbagliati dal suo aspetto estetico, tutte ragioni lecite durante la primissima fase conoscitiva,
ma ingannevoli se idealizzate troppo e portate avanti anche nelle fasi successive, proprio
perchè tutte queste caratterische non hanno nulla a che vedere col vero mantenimento del
rapporto di coppia, che come abbiamo visto, per sopravvivere ha bisogno della connessione
primitiva e morale prima di quella intellettuale.
Destarsi da questo “incantesimo” non è semplice se viene vissuto in maniera profonda,
perchè la parte intellettuale condiziona estremamente i comportamenti degli individui, i quali
continueranno ad essere attirati inconsapevolmente verso l’altra parte.
Una nuova esperienza o il cambio drastico di routine da una parte o dall’altra potrà aiutare la
coppia a individuare tutte quelle lacune che si sono trascinate nel tempo all’interno del loro
rapporto.
In conclusione, più tempo durerà l’ipnosi delle due idealizzazioni intellettuali e più sarà difficile
uscire da una relazione che sulla carta risulterà del tutto regolare, ma dove nonostante tutto
entrambi gli individui avvertiranno la sensazione che qualcosa non sia al suo posto naturale,
nelle scelte morali come nell’intimità di coppia.
Questo “fastidio” verrà captato in maniera superficiale all’inizio, ma col tempo diventerà il vero
problema di fondo che porterà la coppia a separarsi definitivamente.
-
Ecco nuovamente la sintesi delle varie connessioni tra “I tre strati dell’Uno”.
1 + 1 = Connessione primitiva N
1 + 2 = Connessione esponenziale Y
1 + 3 = Connessione transitoria N
1 + 2 + 3 = Connessione naturale Y
2 + 2 = Connessione morale N
2 + 3 = Connessione ingannevole N
3 + 3 = Connessione intellettuale N
LE MIE CONCLUSIONI.
Ho provato a rovistarmi dentro per capire quale stimolo mi abbia spinto a mettere nero su
bianco tutti questi pensieri inerenti all’affinità di coppia e alle sue molteplici sfaccettature e
sono arrivato a più motivazioni plausibili.
Nell’introduzione ho ammesso di essermi ritrovato spesso all’interno di conversazioni legate a
questo tipo di argomento, ed è vero, ho anche citato la mia voglia di avventurarmi in una
scrittura più complessa, ed anche questo è vero, ma forse la motivazione principale che ha
spronato le mie dita a muoversi sulla tastiera è piuttosto banale.
Aver raggiunto la soglia dei trent’anni punta i riflettori su un argomento che col tempo ha
acquisito un ruolo sempre più ingombrante al mio interno, come del resto in quasi tutte le
persone che maturando si trovano a vivere determinate situazioni con meno leggerezza di un
tempo. Questo, volente o nolente ha stuzzicato un’esigenza espressiva legata al mio lato
sentimentale e che in seguito, a mente fredda, sono riuscito a racchiudere all’interno di in un
personale e assolutamente attaccabilissimo concetto; “ I Tre strati dell’Uno”.
Inutile nascondere che parte della benzina creativa derivi da personali e inevitabili fallimenti
emotivi, sofferenze procurate a terzi e poi vissute in prima persona, come del resto troviamo
scritto nel libretto informatvo delle complicazioni sentimentali.
Questa sofferenza è però sempre opportunità per migliorare come individui, anche se spesso
nella fine di un rapporto non vediamo subito il dinamismo del nuovo che si prospetta a noi,
ma solo un grosso buco nero che insieme alle gioie passate risucchia via tutte le nostre
easpettative future. Eppure come ci sfuggirà la logica che ha portato la nostra storia a finire in
una notte, ci sfuggirà anche l’impeto di un sentimento nuovo nato in uno sguardo.
Sicuramente il mio voler cercare una spiegazione a risultati inaspettati nel bene e nel male è
stata la scintilla che mi ha fatto arrivare a scrivere la ventiduesima pagina di un concetto che
non porta con se nessun tipo di innovazione inerente alle logiche che governano i nostri
rapporti sentimentali, ma che semplicemente prova a spiegare, quando questo è possibile,
cosa favorisce o intralcia la connessione tra due individui, ed ora che sento di avvicinarmi
sempre di più all’ultima riga scritta, trovo nel tempo speso non una risposta ben visibile ma un
nuovo punto di vista rispetto a quando ho iniziato.
Vorrei quindi in futuro riporre nell’amore la stessa fiducia che ripongo nei temporali estivi, che
tanto possono creare scompiglio, quanto allietare dal caldo.
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  • 1. I TRE STRATI DELL’UNO (PERSONALE INTERPRETAZIONE DI NOI)
  • 2. LA MIA INTRODUZIONE. Questo scritto nasce dalla contrapposizione di idee che mi hanno visto partecipare a molteplici discussioni inerenti alla diversità sostanziale tra due individui all’interno del rapporto romantico, per alcuni deleteria e per altri invece essenziale per la crescita di coppia. Quindi la domanda a cui vorrei provare a trovare risposta in queste pagine è la seguente: “Perchè a volte una coppia formata da individui estremamente diversi funziona, mentre in altri casi una coppia “sulla carta” estremamente simile finisce per dividersi anche in pochissimo tempo?”. Certo sarebbe oltremodo stupido e arrogante poter pensare di trovare delle risposte logiche all’interno di un argomento così astratto e in balia delle casualità come l’amore e i rapporti tra gli individui, ma questo è per me oltre che uno stimolo alla scrittura anche un opportunità nell’esporre pensieri più complessi di quelli che sono solito portare alla bocca nella mia quotidianità. Ovviamente durante la stesura di queste pagine non vorrei minimamente adoperarmi nell’utopica ricostruzione della personalità umana, non avendo io le competenze per farlo e avendo quest’ultima al suo interno combinazioni e sfumature che conosco tanto quanto la composizione atmosferica di un pianeta in una galassia ancora da scoprire. Vorrei però provare a racchiudere all’interno di uno schema tanto semplice quanto azzardato, la totalità delle combinazioni romantiche possibili all’interno di un rapporto di coppia, questo perchè farmi domande è forse una delle poche cose che mi viene bene, domande alle quali potrebbe risultare tanto superfluo quando impossibile trovare risposte concrete, ma che potrebbero farmi inciampare in qualcosa di mai considerato e allo stesso tempo accendere un dibattito costruttivo su uno dei temi più gettonati della storia. Vorrei quindi qui di seguito provare ad esporre la mia semplice teoria sulla combinazione dei “TRE STRATI DELL’UNO” nella vita di coppia, promettendo di elevarmi da ogni tipo di giudizio personale, o perlomeno vestirlo d’impariziale discrezione.
  • 3. I TRE STRATI DELL’UNO. L’idea alla base della mia riflessione è quella che all’interno di ogni individuo ci siano tre diversi strati, i quali condizionano scelte instintive, morali e logiche dell’essere umano. Ora il mio compito è quello di provare a capire come questi strati se connessi nel modo giusto possano favorire la longevità di coppia e al contrario se messi in relazione nel modo sbagliato siano inevitabilmente artefici della disfatta romantica. In queste pagine non mi stancherò mai di ricordare quanto, fortunatamente, tutto all’interno di una relazione sia così potenzialmente logico quanto terribilmente astratto e irrazionale, ed io quindi non farò altro che descrivere le tre strade da me più percorribili, ma non per questo quelle più appropriate e condivisibili. I “Tre strati dell’Uno” sono i seguenti: 1- STRATO PRIMITIVO 2- STRATO MORALE 3- STRATO INTELLETTUALE Il diagramma che potete vedere qui di seguito rappresenta la sintesi totale del ragionamento che proverò ad illustrarvi nelle pagine successive. Y: Relazione a lungo termine N: Relazione a medio/breve termine
  • 4. - STRATO PRIMITIVO. Lo strato primitivo è fuori dal nostro controllo e comprende tutti quegli istinti che derivano dal mondo antico e dall’animale che ancora alberga in noi. Si potrebbe riassumere nella nostra vera essenza primordiale, ovvero quella parte che ci governa in segreto e che nella storia è stata condizionata e repressa dalle nuove abitudini della società. Istinto (copio dal vocabolario): /i-stìn-to/ sostantivo maschile “La spinta interna, congenita e immutabile, ad agire e comportarsi in un determintato modo, che, sebbene indipendente dall’intelligenza, può essere da questa modificata, regolata, repressa; com., impulso naturale, inclinazione o disposizione innata. Senza abusare della vostra pazienza vorrei a questo proposito descrivere un esempio pratico: Prendiamo in considerazione due neonati, entrambi verranno cresciuti separatamente in un contesto naturale simile a quello in cui sono cresciuti gli uomini primitivi, ma senza interazioni sociali, senza genitori e senza nessun tipo di contatto con la società e con altri loro simili. Dopo 25/30 anni davanti alla vista di un ragno reagiranno in maniera totalmente diversa, uno avrà l’istinto di ucciderlo, l’altro di osservarlo o magari di scappare. Nessuno ha insegnato loro quali siano i pericoli e come reagire davanti ad un’elemento ostile ma quell’istinto primordiale che hanno all’interno deciderà per loro. Se al posto di due fossero duecento si potrebbero vedere duecento modi di comportamento differenti, ma tutti sarebbero accomunati dall’istinto primitivo che li governa. - L’istinto vive dentro di noi dalla notte dei tempi e oltre a farci reagiare in maniere totalmente differenti davanti a situazioni complesse, porta nel contesto romantico i segreti che rendono l’attrazione delle parti così assurda e imprevedibile, dandoci l’opportunità di sbirciare nel fantastico guardando all’ignoto con euforia. In alcuni casi ci avvicina alla condanna e in altri diventa benedizione, ma pensare di poter controllare completamente questa forza primitiva sarebbe come adoperarsi nel correggere la direzione dei venti e delle correnti sottomarine.
  • 5. Lo strato primitivo nella vita di coppia. Il mio scopo ora è quello di contestualizzare questo strato nella vita di coppia, provando così a capire come quest’ultimo muove i fili nascosti all’interno dei nostri rapporti. Lo strato Primitivo è fondamentale per l’inizio e il mantenimento di un rapporto tra due persone. Tra le pieghe di questo strato ci sono tutti gli ingredienti che servono per avvicinare un individuo all’altro, dalla classica attrazione fisica involontaria agli odori e i sapori che scatenano reazioni chimiche al nostro interno, anche la semplice necessità irrazionale del contatto visivo e la voglia di prossimità dell’altro individuo fanno parte di questo strato. Questa forza attrattiva spinge in certi casi due persone a cercarsi e a cercare anche il più innoquo dei contatti fisici, indipendentemente dal contesto in cui si trovano, fino ad arrivare al coinvolgimento sessuale durante il rapporto, ovviamente non va confusa la connessione primordiale col semplice impulso sessuale che risiede in ogni essere vivente e che potrebbe essere più accentuato in un individio piuttosto che in un altro. Se da una parte la spinta attrattiva arriva all’improvviso e in maniera totalmente illogica, allo stesso tempo questa connessione non avviene in maniera automatica, ma come in tutti i processi produttivi ha bisogno di tempo e delle classiche occasioni di contatto, le quali saranno fondamentali per trasformare, quando le condizioni lo permetteranno, una semplice attrazione in una vera e propria connessione primitiva. Come quindi anticipato in precendeza, quando la spinta primitiva è unilaterale, non si parlerà di connessione ma semplicemente di impulso sessuale, dato che anche quest’ultimo porta una persona ad avvicinarsi ad un’altra ma con presupposti estremamente diversi e fine a se stessi, questo avvicinamento potrebbe addirittura trasformarsi in un relazione, ma priva di basi solide per durare nel tempo. Il primo strato rimane quindi essenziale per il mantenimento e per l’affinità che due persone devono avere in un contesto romantico, ma la forte connessione non garantisce un rapporto a lungo termine, perchè nonostante l’attrazione nasca sempre qui, non è detto che una volta nata prosperi nel tempo. In alcuni casi, la forte connessione potrebbe mantenere insieme due persone per mesi o addirittura anni ma se limitata solo ed esclusivamente all’istinto primordiale sarà col tempo destinata a scemare e a far arenare ogni scenario di coppia.
  • 6. Come l’intelletto condiziona lo strato primitivo. Siamo tutti d’accordo nell’affermare che più una società si evolve e più il distacco dal regno animale sia netto, o perlomeno questo è quello che ci si auspica, nonostante la vivace spinta contraria che trapela dalle cronache televisive. L’evoluzione della specie umana ha represso in maniera più o meno drastica l’istinto animale grazie all’intelletto, il quale gioca quindi un ruolo molto importante all’interno dello strato primitivo, facendo prendere decisioni logiche e razionali davanti a spinte primordiali, ma l’impulso non muore mai veramente e la connessione del primo strato rimarrà sempre viva nell’inconscio. Per intenderci; la risposta all’azione “mi hai tradito e quindi non ti voglio più” è puramente morale e non istintiva. Va dunque detto che l’intelletto e di conseguenza la morale di ognuno porterà a connettere l’individuo al proprio lato primitivo con intensità e consapevolezza estremamente diversa. Anche due persone che hanno represso involontariamente questo loro lato più primitivo e animalesco potranno godere di una potenziale longevità di coppia, senza accusare frustrazioni o mancanze all’interno di essa, perchè non è tanto quanto questo istinto sia accentuato ma quanto viaggi in simbiosi con quello del partner. Ovviamente come tutte le fonti di energia anche la forza attrattiva scatenata dalla forte connessione primitiva di due persone andrà esaurendosi se non viene stimolata nel tempo. Con l’avanzare dell’età è sicuramente normale un abbassamento della libido e quindi dell’attrazione tra i due partner, ma a volte questo potrebbe avvenire in maniera più o meno precoce al’interno della coppia, dopo ad esempio eventi che hanno creato contrasti o per un centinaio di altri motivi che volenti o nolenti esistono all’interno di un contesto romantico. Di conseguenza anche in quelle coppie dove per anni la connessione del primo strato risultava molto forte, si potrebbe accusare un drastico calo negli impulsi primitivi fino a diventare quest’ultimo un “problema” nel rapporto. Va però ricordato, come detto in precedenza, che la connessione primitiva una volta attivata non si esaurisce mai a livello inconscio e quindi sarà poi compito o volere della coppia in questione adoperarsi per ritrovare punti di contatto ed eventualmente trasformare quella brace in fuoco.
  • 7. - STRATO MORALE Se nello strato primitivo abbiamo trovato la connessione sessuale e l’attrazione incondizionata per una persona e quindi abbiamo vissuto con euforia ed immotivata eccitazione la parte iniziale del nostro rapporto, in questo strato si riveleranno i presupposti per capire se il lungo termine accompagnerà la nostra relazione o meno. Questo è sicuramente lo strato più difficile da mettere nero su bianco, perchè comprende la parte più complessa della personalità. In questo strato troviamo tutte quelle contraddizioni che rendono l’individuo un’essere indecifrabile e praticamente impossibile da prevedere. Morale (copio dal vocabolario): /mo-rà-le/ aggettivo 1. Concerne il presupposto spirituale del comportamento dell’uomo, in rapporto con la scelta e il criterio di giudizio nei confronti dei due concetti antitetici di ‘bene’ e di ‘ male’. Libertà, coscienza, norma morale, un’azione ineccepibile dal punto morale. Questo strato appartiene all’essere umano e non più all’animale, dato che l’animale possiede un forte istinto e più o meno capacità d’apprendimento ma non il preconcetto di giusto e sbagliato e la capacità di discernere. Questo aspetto nell’uomo crea sicuramente un contrasto tra la parte primitiva e quella morale, facendoci, in alcuni casi, sentire in colpa dopo un’azione istintiva perchè non condivisa dal nostro punto di vista morale o non appoggiata dal punto di vista morale della società e della famiglia di appartenenza. La morale si sviluppa inizialmente dalla fine dell’infanzia (10 anni) e raggiunge il suo stato più maturo nel periodo legato alla post adolescenza (18/30 anni) ma non finisce mai di modificarsi e svilupparsi perchè viaggia a pari passo con le esperienze che un essere umano compie nella propria vita, facendoci comprendere ed eventualmente apprezzare a 35 anni cose che a 25 sembravano estremamente lontane dalla nostra persona. Di conseguenza possiamo trovare individui che non hanno mai modificato o stravolto la loro moralità, magari perchè non allontanatisi quasi mai dai propri confini logico/morali e quindi non interessati a comprendere il diverso. Queste persone a 40 anni avranno gli stessi principi morali che avevano a 20, al contrario di altri, che magari dopo esperienze morali più o meno forti, hanno compiuto trasformazioni radicali anche in pochi anni.
  • 8. La morale nella vita di coppia. La morale di un individuo nella vita di coppia comprende tutte quelle azioni in risposta a situazioni che potrebbero sfociare nel giusto e nello sbagliato, quindi come una parte reagisce all’altra in un contesto piuttosto che in un altro, ad esempio; quanto il sesso sia importante nella routin di coppia, quanto l’avere o non avere figli incida sulle scelte future, la dedizione nella propria cariera lavorativa in contrasto col tempo dedicato al partner, quanto lo status sociale di una persona sia rilevante, l’elasticità mentale davanti alla gelosia e la volontà o l’impegno nell’affrontare un momento di crisi o un tradimento. In questro strato si defiscono anche gli obiettivi comuni e l’intransigenza davanti a vizi, passioni e modi di comportarsi. In sostanza la morale di una persona è la parte dominante della vera personalità dell’individuo, quella parte che spesso rimane nascosta sotto la nostra maschera pirandelliana e che esce quando le difese si abbassano, come solitamente accade in amore. Spesso pensiamo di conoscere del tutto la nostra morale, ma non possiamo avere una risposta certa fino a quando non ci troviamo in una situazione specifica che ci metta veramente alla prova. Questo perchè spesso ognuno di noi ha un’idea di se che non collima con quella reale di chi siamo. Se la morale si sviluppa e definisce con le esperienze personali allora proprio quest’ultime incideranno maggiormente sul cambiamento di un individuo e quindi anche sullo sviluppo o la fine di una relazione. L’esempio più lampante è quello della coppia che si separa dopo un’esperienza nuova come ad esempio; un percorso universitario, un nuovo lavoro, un viaggio, un figlio, o una qualsiasi situazione che vada a modificare i concetti base che quella persona si portava dietro fino a poco prima dell’esperienza. A volte il cambiamento involontario rivela tutte quelle “falle” nel partner che prima restavano sepolte sotto una diversa routine di vita o una maturità non ancora raggiunta. Certo spesso le persone modificano la loro parte morale meno profonda per adattarsi ad una persona che amano, rinunciando ad ambizioni, passioni e distrazioni che potrebbero anche solo in minima parte far scricchiolare l’idea ancora astratta di famiglia o di coppia, ritenuta da quest’ultimi estremamente primaria, questo cambiamento in alcuni casi non sarà altro che la loro vera personalità che si rivela, altre volte invece vivranno un forte conflitto tra quello che sognavano di essere e quello che effettivamente sono. A questo punto potrei affermare che la sostanziale differenza tra due persone alberghi in questo strato, qui vanno a combaciare o a scontrarsi tutte quelle idee basilari di vita che potrebbero trasformare due individui in una coppia a tutti gli effetti, come le aspettative romantiche e sessuali, la voglia di crescita comune e la percezione più profonda di giusto e sbagliato.
  • 9. Le differenze legate a interessi, passioni, gusti personali, politica e religione non hanno alcun peso primario all’interno di questro strato, quello che potrebbe dare peso ad una di queste cose è soltanto l’intransigenza morale di ognuno davanti alle diverse scelte dell’altro. Per fare un’esempio pratico possiamo immaginarci una coppia dove al suo interno una persona sia vegetariana e l’altra onnivora, potremmo immaginare anche una persona politicamente di destra e l’altra di sinistra o una ordinata ed una disordinata (potrei andare avanti all’infinito), ora non è tanto questa differenza a pesare sul futuro della coppia ma quanto le persone in base alle caratteristiche del loro strato morale reagiscano alla controparte. Se la persona ordinata troverà estremamente ingiusto e quasi inaccettabile il disordine anche moderato dell’altro e se col tempo questo suo aspetto andrà a estremizzarsi, allora questo peserà notevolmente all’interno del loro rapporto, perchè a meno che dall’altra parte non ci sia un cambiamento e quindi un’allineamento repentino per conservare la connessione del secondo strato, la coppia andrà sgretolandosi. Se invece la persona ordinata accetterà con serenità le differenze del partner, quindi mostrando nel suo strato morale un’inclinazione alla tolleranza e non all’intransigenza, questo porterà la coppia a coltivare e a far sviluppare il proprio rapporto; e non è detto che le differenze sostanziali tra due individui non siano un’opportunità rara per poter crescere e comprendere aspetti che prima non sarebbero stati nemmeno presi in considerazione. - Se questo scritto non avesse l’assurda ambizione di provare a sintetizzare le relazioni personali attraverso uno schema visibile, allora si potrebbe veramente intravedere l’inutilità nella descrizione di uno strato morale, quando quest’ultimo da fuori potrebbe apparire semplicemente come la personalità di ognuno; sarà quindi ovvio a tutti che se due individui hanno una personalità incompatibile allora anche la loro storia romantica ad un certo punto sarà destinata ad interrompersi. Fortunatamente siamo tutti più o meno sensibili all’ammutinamento della nostra moralità, questo ci fa commettere errori e di conseguenza crescere e comprendere di più noi stessi, in altri casi questo ammutinamento ci desta da uno stato di totale abnegazione verso una morale che non è nostra ma che abbiamo ereditato dalla nostra famiglia o dal contesto di vita sociale in cui siamo cresciuti, facendoci prendere strade ovvie e scontate ma che magari non ci rappresentano.
  • 10. - STRATO INTELLETTUALE Il terzo strato, quello dell’intelletto, ci porta ad analizzare non solo le caratteristiche del nostro essere ma anche tutte quelle caratteristiche visibili dall’esterno, come ad esempio l’estetica, la cultura e la vocazione per qualcosa di più alto rispetto a ciò che ci circonda. Qesto però potrebbe abbagliare chi lo guarda, dato che in alcuni casi le sue caratteristiche risulteranno illusorie ed artificiose, proprio perchè molte sfaccettature di questo strato vengono costruite interamente dall’individuo in questione e spesso questa ricostruzione si rivelerà mendacea, senza rappresentare veramente la persona che siamo o che abbiamo davanti. Intelletto (copio da vocabolario) /in-tel-lèt-to/ sostantivo maschile 1. La facoltà di istituire rapporti ideali di ordine spec. razionale: le passioni velano l’i; un i. forte; perdere l’i; nella dottrina cattolica, uno dei sette doni dello Spirito Santo; com.. la capacità d’intendere e volere, intelligenza. 2. La persona umano, in quanto dotata d’intelligenza o di singolari virtù spirituali. - I tre livelli dello strato intellettuale. Per semplificare maggiormente la descrizione di questo strato mi sono aiutato dividendolo in tre parti e descrivendo le caratteristiche principali di ogni livello, in modo da provare ad intuire come quest’ultimi si divertano nell’indovinare o nell’ingannare l’attrazione tra due persone. - Estetica - Cultura - Vocazione A volte la connessione del terzo strato, in base alla sua intensità, potrà comprendere l’attrazione di uno, due o tutte e tre le parti sopra elencate. Chiaramente si potrebbe scrivere un volume solo sulla parte dedicata all’estetica e su come quest’ultima abbia influenzato l’attrazione e la vita di coppia negli ultimi decenni e ovviamente vale lo stesso per la cultura e la vocazione. Mi devo e Vi devo però ricordare che in queste pagine vorrei esporre nel modo più semplice, chiaro e sintetico possibile la mia tesi su “ ITre strati dell’Uno” senza dilungarmi maldestramente in temi che esulano dal mio scopo e soprattutto dalle mie competenze. Andrò quindi a parlare di questi tre argomenti solo ed
  • 11. esclusivamente per spiegare come influiscono nelle logiche attrattive tra due potenziali partner. - - Primo livello: Estetica. All’interno dello strato intellettuale vi è sicuramente l’importanza che ognuno di noi ripone nei confronti dell’estetica. L’estetica può essere banalmente tradotta nel modo in cui uno si presenta agli altri, questo comprende alcuni elementi che possiamo decidere ed altri che semplicemente siamo. Ovviamente la connessione a livello estetico tra due individui non ha nulla a che fare con la connessione primitva che abbiamo visto all’inizio, perchè in questo caso stiamo semplicemente seguendo il nostro personale ideale estetico verso una determinata persona, il quale è andato creandosi negli anni in risposta ai canoni di bellezza che abbiamo assorbito e che ci hanno condizionato, spesso questa spinta estetica desta a sua volta l’impulso sessuale che solitamente accende il desiderio tra le due parti, ma non per questo la connessione vera e propria del primo strato. Solo in rare occasioni l’attrazione estetica giunge da un luogo più profondo e primitivo, il famoso “colpo di fulmine” in alcuni casi potrebbe preannunciare una forte connessione primitiva, ma è impossibile stabilirlo prima di instaurare un contatto vero e proprio con la persona interessata. Come scontato che sia, ogni individuo risponde a questo stimolo in maniera differente, per certi individui la ricerca di determinate caratteristiche fisiche e l’importanza dell’armonia nella proporzione del viso e del corpo altrui è molto bassa, per altri è essenziale, sebbene sia impossibile non notare “il bello” anche solo inconsciamente. Quindi nonostante l’estetica giochi un ruolo da protagonista nel primo impatto e nel corteggiamento tra due persone, sarà poi il tempo e l’attenzione di chi la prova a capire se l’attrazione sia puramente fisica o se vada più in profondità, fino a connettersi con lo strato primitivo. - - Secondo livello: Cultura. Questo livello regala all’individuo tutti i mezzi per esprimersi e quindi descriversi durante l’incontro con un suo simile, illuminando tutto quello che le persone percepiscono di lui dopo il primo impatto estetico, come l’uso della grammatica durante il dialogo, l’ironia e la scelta dei concetti espressi.
  • 12. Questo aspetto durante il corteggiamento potrebbe favorire l’individuo che sa adoperare la propria cultura nel modo migliore, ma solo quando la controparte è sensibilmente affascinata da questa peculiarità. Inoltre la cultura porta l’individuo a frequentare luoghi dove molto probabilmente troverà persone che assecondano il suo punto di vista sul mondo, questo fa avvicinare ma certamente non mantiene uniti, esattamente come nel livello legato all’estetica. Nel terzo strato la cultura ha un peso importante nell’attrarre o nell’allontanare due individui, proprio perchè, se come ho scritto prima, persone con culture simili frequentano gli stessi posti, al contrario, persone con un inclinazione culturale differenze si troveranno in disaccordo o molto probabilmente non si troveranno affatto, questo contrasto, all’inizio più simile ad un ostacolo tra le parti coivolte, al contrario col tempo potrebbe trasformarsi in un occasione di crescita culturale per entrambi. - - Terzo livello: Vocazione. La vocazione non appartiene a tutti, o meglio, non appartiene a tutti nella stessa forma e misura. Come la vocazione ha spinto Caravaggio a dipingere, Dante a scrivere, Mozart a suonare, Pelè a giocare a calcio e Obama a diventare presidente degli Stati Uniti, quest’ultima si muove all’interno della maggior parte di noi facendoci brillare e in alcuni casi facendoci provare una sensazione di completezza. Ho chiamato questo livello “vocazione” ma forse sarebbe più semplice definirlo; “talento”, anche se il talento è qualcosa che gli altri riconosco in noi, mentre la vocazione è puramente personale, sicuramente vocazione e talento viaggiano insieme e se l’estetica ci ha fatto voltare verso un individuo e la cultura ci ha spinto ad interagire con esso, la vocazione potrebbe rendere quest’ultimo unico ed interessante. Gli esempi che ho fatto in precedenza sono estremamente evocativi, ma essa esiste anche in maniera molto più discreta e nella stragrande maggioranza dei casi si può semplicemente tradurre in hobby e passioni. Come scritto nei livelli passati anche qui l’interessamento da parte di un evetuale partner avviene solo ed esclusivamente se la controparte riconosce come interessante questo aspetto nell’individuo. C’è chi davanti a Mozart non proverebbe nessun tipo di fascinazione perchè andrebbe a giudicare il suo lato morale o l’attrazione sessuale e metterebbe in un angolino l’appeal innescato dal suo talento musicale. In alcuni è però possibile che le persone tendano ad idealizzare un individuo solo perchè affascinati dal suo livello di vocazione, questo aspetto però è estremamente temporaneo ed illusorio, ad esempio; possiamo immaginarci il fan innamorato perdutamente di un’attrice solo perchè ha recitato quel ruolo o allo stesso tempo la fan attratta dal frontman di una band di
  • 13. successo, ma come credo sia scontato per tutti, la magia suscitata sopravviverà solo qualche ora o qualche giorno, magari addirittura qualche mese, poi però ci si scontrerà con tutti gli altri strati dell’individuo, riportando l’attrazione ad un livello razionale. - Il terzo strato nella vita di coppia. Tutti e tre i livelli descitti in precedenza formano il nostro strato intellettuale, ovvero tutto quello che facciamo percepire di noi agli altri, il modo in cui ci vestiamo e il nostro aspetto fisico, l’uso della parola, i concetti che esprimiamo e in alcuni casi, il fascino per qualcosa che rappresentiamo, che facciamo o che abbiamo creato. Come già descritto in alcuni esempi precedenti, ognuno di noi reagisce in maniera divera a ogni livello e la connessione di un livello, rimane totalmente indipendente dagli altri. Una persona potrebbe trovare affascinante l’imprenditore, perchè vede in lui il fascino e l’autorità di chi ha saputo costruire da zero qualcosa di valore, trovando il suo potere economico e non solo molto più importante del suo aspetto fisico o del suo modo di argomentare, al contrario un’altra persona sarà totalmente ipnotizzata dall’aspetto fisco, tralasciano lacune culturali e/o vocative. Il terzo strato nella coppia ha sicuramente un ruolo fondamentale nel primo approccio tra due individui e nelle fasi iniziali del rapporto, perchè è li che noi andiamo a modellare volontariamente la nostra persona, ovviamente non vale per tutti nello stesso modo, ma siamo comunque tutti d’accordo che sia la prima impressione quella che conta, anche se questo primo approccio non è affatto quello decisivo. Spesso in questa prima parte facciamo trasparire qualcosa di artificioso o che non siamo totalmente, ma dopo qualche mese le costruzioni si sgretoleranno facendo scontrare le nostre due parti morali e primitive. In questo valzer di prime impressioni e di idealizzazioni giochiamo a carte coperte, a volte anche con noi stessi, qui si corrono sicuramente i rischi maggiori, ed è la parte che in alcune persone agisce come una droga, perchè l’euforia tipica di questa fase ci fa credere ogni cosa, l’essere considerati in maniera così esplicita da un altro essere umano rilascia endorfine e l’idealizzare o l’essere idealizzati ci fa immaginare scenari di ogni tipo. Tutto questo, se togliamo il cinismo, è il vero carburante dei nostri sentimenti e per fortuna o purtroppo fino a che non ci addentriamo in maniera più o meno seria in una relazione non sapremo mai che effetto avrà a lungo termine su di noi e sulla nostra esperienza di coppia.
  • 14. LE CONNESSIONI DEI TRE STRATI: Legenda: 1 = Strato Primitivo 2 = Strato Morale 3 = Strato Intellettuale Y = Connessione forte e potenzialmente duratura N = Connessione destinata a finire Connessioni: 1 + 1 = Connessione primitiva N 1 + 2 = Connessione esponenziale Y 1 + 3 = Connessione transitoria N 1 + 2 + 3 = Connessione naturale Y 2 + 2 = Connessione morale N 2 + 3 = Connessione ingannevole N 3 + 3 = Connessione intellettuale N - Premessa. Prima di descrivere tutte le possibili combinazioni attrattive tra le varie connessioni, va detto che quando si parlerà ad esempio di connessione intellettuale, l’attrazione fisica tipica dello strato primitivo e il dialogo tra le due parti morali sarà comunque presente, perchè stiamo sempre parlando di due individui che hanno scelto di stare insieme e non di due amici, ma la percentuale in gioco sarà troppo bassa per essere presa in considerazione e per avere un ruolo significativo e di conseguenza positivo all’interno del rapporto. In aggiunta il mio scopo in queste pagine è quello di ridurerre situazioni estremamente complesse e uniche nelle loro sfaccettature, in una sorta di equazione es: ” 1 + 1 = N ”, escludendo dal calcolo tutte le molteplici eccezioni che ovviamente esistono e condizionano i nostri rapporti romantici.
  • 15. 1 + 1 = Connessione primitiva N Situazione in cui l’attrazione conscia e inconscia tra due persone è molto forte, è una di quelle realtà dove molte volte, soprattutto nei momenti iniziali, il sesso è il grande protagonista del rapporto, essendo questo il risultato più rilevante tra tutti gli istinti primitivi che influiscono nella vita di cppia. Però come citato all’interno dello strato primitivo: “ [...] Anche due persone che hanno represso involontariamente questo loro lato più primitivo e animalesco potranno godere di una potenziale longevità di coppia, senza accusare frustrazioni o mancanze all’interno di essa, perchè non è tanto quanto questo istinto sia accentuato ma quanto viaggi in simbiosi con quello del partner.” Di solito però nella connessione primitiva il desiderio sessuale è quasi sempre molto presente, ma questa connessione non si limita solo al contatto fisico, perchè a quel punto si parlerebbe esclusivamente di pulsioni sessuali, all’interno di questo strato avviene una vera e propria connessione tra i due individui che comprende sapori e odori e la ricerca inconscia dell’altro nello spazio, stimoli che quando soddisfatti vanno a creare un senso di completezza in entrambi. Anche questa forte connessione chimico/fisica col tempo andrà riducendosi sempre di più, arrivando ad un certo punto a risultare irrilevante nel totale mantenimento del rapporto, in quel caso per mantenere unita la coppia dovrà entrare in gioco la connessione con lo strato morale e quindi con tutte le sfaccettature viste nella descrizione di quest’ultimo, altrimenti il rapporto sarà destinato ad esaurirsi. La connessione primitiva è quella connessione che favorisce quelle abitudini non del tutto sane anche una volta che la relazione col partner finisce, proprio perchè se l’idea di crescita è irrealizzabile e quindi si è deciso in maniera razionale di troncare il rapporto, la forza attrattiva inconscia dello strato primitvo rimarrà attiva nel tempo e questa energia sarà innegabile da entrambe le fazioni, ma sarà poi il buon senso e la forza d’animo degli individui coinvolti a decidere di allontanarsi definitvamente senza continuare a cedere all’istinto. In conclusione, la connessione dello strato primitivo è insufficiente per mantere unita una coppia nel tempo. -
  • 16. 1 + 2 = Connessione esponenziale Y Qui troviamo due connessioni attive, quella legata allo strato primitivo e quella legata allo strato morale, quindi come accennato già in precedenza, in questo caso potremmo trovare tutte le caratterstiche per una relazione duratura nel tempo. Personalmente trovo questa combinazione la migliore di tutte perchè la mancanza della connessione tra i due strati intellettuali diventa un’occasione rara per creare i presupposti di una crescita comune negli anni, in entrambi gli individui. Le passioni, le vocazioni, insieme alla cultura e perchè no, anche alla cura estetica di una parte, andranno ad influenzare gradualmente l’altra e viceversa. Questo contrasto non può che essere positivo perchè l’intransigenza e l’apertura mentale, quindi l’indole della curiosità presente nello strato morale è già connessa e dunque non ci sarà spazio per conflitti interni. Ovviamente questo non vuol dire per forza che se a me piace la musica Rock e a te quella classica, allora dopo un anno anche io amerò la musica clasica e tu a tua volta adorerai la musica Rock, ma sicuramente entrambi avremmo vissuto questa differenza in maniera costruttiva ed informativa e non come un ostacolo. In altri casi invece le differenze ci faranno apprezzare veramente qualcosa a noi completamente sconosciuto, creando per certi versi un piccolo cambiamento sia nelle nostre abitudini che nel modo di porci verso il resto del mondo. Questa connessione viene usata spesso nel cinema o nei romanzi perchè è l’unico vero contrasto che unisce. Quando pensiamo a due protagonisti di diverse classi sociali, o culturalemente opposti, o addirittua esteticamente agli antipodi ma totalmente connessi e rapiti dal loro sentimento stiamo vedendo due individui che hanno sicuramente lo strato primitivo, quindi quello romantico passionale e lo strato morale, quindi la predisposizione caratteriale ad una visione di crescita comune completamente allineati, ma che lottano pacificamente per superare le proprie differenze culturali. Mi sembra scontato aggiungere che la vita di una coppia che vive all’interno di una connessione esponenziale sarà, come logico che accada, condita anche da litigi e incomprensioni, ma nonostante ciò, se il primo e il secondo strato rimarranno connessi si potranno superare in maniera costruttiva e solo in rari casi queste differenze saranno artefici del collasso relazionale. In conclusione, la connessione esponenziale è molto forte e potenzialmente predisposta a durare nel tempo. -
  • 17. 1 + 3 = Connessione Transitoria. N In questo caso troviamo una situazione in cui due strati diversi sono connessi ma dove non ci sono i presupposti per una relazione a lungo termine. L’elemento aggiuntivo in questa connessione è quello legato allo strato intellettuale, il quale non fa altro che posticipare una fine quasi sempre inevitabile. Se nella connessione primitiva le redini di tutto erano nelle mani dell’attrazione chimico sessuale, qui ci troviamo a dover fare i conti anche con la parte intellettuale dei due individui e quindi con le molteplici complicità culturali, estetiche e/o vocative che li condizionano. Sicuramente questa connessione nelle fasi iniziali sembrerà perfetta ed estremamente solida, si noterà una chimica forte nell’intimità ed i due individui potrebbero essere sensibili alla stessa estetica, condividere hobby e passioni, si potrebbe notare una forte fascinazione da entrambe le parti o maggiormente in un individuo piuttosto che in un altro, ma il risultato percepito all’interno della coppia sarà quello di una vera e propria connessione duratura. Purtroppo ad un certo punto bisognerà fare i conti con lo strato morale, dove verranno a galla le differenze sostanziali della nostra personalità e del nostro approccio alla vita col partner. Una volta che l’energia sessuale rientrerà nella norma e la magia del fascino tra le parti smetterà di condizionarci in maniera attiva, ci troveremo davanti ai doveri di coppia e a tutti i classici ostacoli che si prospettano sulla strada verso un futuro insieme. Magari inizieranno a darci fastidio determinati comportamenti o avremmo dubbi e sensazioni contrastanti, perchè il nostro strato morale non collima con quello dell’altra persona, questa differenza sostanziale può accentuarsi da una parte o dall’altra quando all’orizzonte si inizia a palesare una visione nuova e più matura della storia in atto, o dopo esperienze più o meno significate di una delle due parti coinvolte, a questo punto la contrapposizione morale diventarà un muro invalicabile e renderà estremamente faticosa l’idea di crescita comune, tutto questo non potrà fare altro che portare il rapporto ad una fine inevitabile. -
  • 18. 1 + 2 + 3 = Connessione Naturale Y La connessione naturale fa spendere pochissimo tempo a me nella scrittura e a voi nella lettura, dato che questa connessione unisce palesemente tutti e tre gli strati e quindi crea i presupposti per un naturale sviluppo a lungo termine della relazione. A mio modesto parere la connessione più “produttiva” per la coppia è la Connessione Esponenziale, (1 + 2) ma nella Connessione Naturale vi sono comunque tutti gli ingredienti per una relazione forte e duratura. Ovviamente la combinazione di questi tre strati non annulla totalmente le differenze e come ho già scritto in precedenza all’interno dello strato morale, solo le nuove esperienze di una parte piuttosto che dell’altra potrebbero minare quest’armonia. In conclusione, la Connessione Naturale rende estremamente duraturo il rapporto tra due individui. - 2 + 2 = Connessione Morale N All’interno di questa connessione si è entrambi spinti da un bisogno che nasce e cresce all’interno dello strato morale, ad esempio quello di creare una famiglia prima che sia “troppo tardi”, avere dei figli e svolgere la classica vita cognugale, tutte logiche abbastanza comuni che si sono instaurate dentro di noi durante la crescita e che per osmosi abbiamo assorbito dalla nostra famiglia e/o dalla società che ci circonda, ma che allo stesso tempo sono anche un importante traguardo sentimentale. L’idea di riprodursi e di creare una famiglia è presente in quasi tutti gli esseri umani, ma alcune persone ne sono più vittime di altre e questo spinge alcuni individui a scegliersi con l’unico obiettivo di esaudire il loro bisogno primario di famiglia, in modo da non sentirsi esclusi dall’idea di comunità e dallo stereotipo che si sono creati. Questo bisogno è estremamente nocivo, perchè mette il paraocchi alla coppia e non fa vedere tutte le lacune legate agli altri strati. In certi casi questa connessione dura molto a lungo, potrei quasi azzardare a dire che certe volte si trasforma in un rapporto quasi a lungo termine, ma solo quando gli individui all’interno (o almeno uno dei due) riescono ad annullarsi completamente in funzione dell’unico vero obiettivo morale di creare e mantenere una famiglia. Questo aspetto era sicuramente molto più comune in passato, dove il divorzio e l’idea di troncare un rapporto, ad esempio; solo perchè l’energia sessuale nella coppia o le attenzioni romantiche erano pari a zero, veniva visto come uno scandalo e un atto di puro egoismo. Ora fortunatamente l’individuo gode di una maggiore libertà morale, anche se spesso le barire più ardue da oltrepassare sono quelle erette da noi stessi o dalla morale creatasi nel contesto famigliare in cui siamo cresciuti.
  • 19. La connessione morale è quindi a parer mio la combinazione più logorante in tutte quelle persone che la vivono in maniera lucida, ma che persistono comunque nel voler manterene il rapporto, così da non sentirsi indietro rispetto ai propri coetanei o esclusi dalla società, questo aspetto toglie indirettamente tutto ciò che una vera relazione dovrebbe portarsi dentro, lasciando un senso di incompletezza e apatia in chi la vive. Come ho già scritto in precedenza alcuni individui sono bravissimi ad annullare l’impulso dello strato primitivo e la voglia di evadere e vivere esperienze nuove o di inseguire la propria vocazione a discapito di rimandare o in certi casi rinunciare all’idea di “famiglia” che in qualche modo li ossessiona, questa loro assenza di consapevolezza non farà sentire loro la frustrazione dell’essersi persi qualcosa dalla vita, perchè focalizzati esclusivamente sull’idea finale di avere una famiglia. In conclusione, la Connessione Morale se analizzata con lucidità è destinata ad esaurirsi, perchè l’assenza di complicità sentimentale e sessuale abbinata alle diverse ricerche intellettuali di almeno una parte non potranno far altro che allontanare la coppia. Purtroppo in molti casi troveremo due persone che prima di arrivare a questa conclusione hanno già creato una famiglia e a quel punto potrebbero anche decidere di continuare a reprimersi pur di tenere unita un’idea. Solo la forza d’animo di una delle due parti sarà in grado effettivamente di far crollare quelle false certezze createsi negli anni. - 2 + 3 = Connessione Ingannevole N Anche in questo caso siamo davanti ad una relazione piuttosto nociva per chi la vive. Tutte le volte in cui troviamo la connessione del secondo strato non supportato dal primo è perchè viene portata avanti da un’esigenza morale di coppia e non da una vera e propria connessione tra due individui. Quindi se nella connessione morale di prima la benzina era esclusivamente la voglia di entrambi di creare un contesto famigliare senza considerare l’alchimia fondamentale dello strato primitivo e tutta la passione che questo strato si porta dietro, in questo caso va detto che l’inganno è ben supportato dalla connessione intellettuale tra i due individui, che spinge quest’ultimi a condividere passioni e stimoli culturali, a voler frequentare gli stessi posti e a trovarsi spesso d’accordo sulla visione delle cose. Tutto questo darà a entrambe le parti l’impressione che tutto vada bene, la parte morale farà a entrambi creare progetti di vita insieme, mentre la parte intellettuale farà scelgiere gli stessi mobili per arridare la casa, lo stesso film da guardare, la stessa meta per le vacanze e lo stesso locale dove uscire la sera, ma purtroppo per il vero mantenimento della coppia manca la connessione del primo strato, quell’impulso primitivo che come ormai avrete capito si porta dentro tutti gli ingredienti per far godere i corpi e le menti, che sprigiona sostanze primordiali che legano inconsciamente due individui.
  • 20. Questa grande assenza peserà moltissimo sugli equilibri della coppia per quanto riguarda l’affinità e la chimica, in alcuni casi sarà proprio questa mancanza che porterà una parte, o entrambe le parti, a cercare il contatto fisico con un individuo estraneo alla coppia e in molti casi proprio questa scelta farà prendere ai due interessati strade diverse. - 3 + 3 = Connessione Intellettuale N Se ci sono ormai chiare le molteplici caratteristiche descritte in precedenza all’interno dello strato intellettuale, allora troveremo abbastanza immediate tutte quelle scelte che potrebbero portare due individui a condividere questa connessione, la quale potrebbe sembrare estremamente profonda all’inizio ma che purtroppo non porta dentro di se gli elementi corretti per evolvere in un rapporto a lungo termine. La connessione intellettuale può svilupparsi su vari livelli, dato che all’interno di questo strato possiamo trovare l’estetica, la cultura e la vocazione, ma come già ricordato nella premessa fatta qualche pagina prima, l’assenza della connessione tra gli altri due strati non priva completamente la coppia dei classici impulsi sessuali o delle promesse di lungo termine tipiche di chi inizia un rapporto romantico impegnato, in questo caso però gli impulsi rimarranno tali e non si arriverà mai ad una vera chimica e intesa sessuale, in più bisogna calcolare che col tempo il desiderio da entrambe le parti sarà sempre meno significativo e questo pesarà molto all’interno della coppia. La stessa cosa accadrà con le promesse morali, le quali rimaranno costruzioni senza fondamenta, pronte a crollare non appena un elemento esterno o una nuova esperienza dovesse condizionare la routine di una delle due parti coinvolte. Questa connessione è colleggata all’idealizzazione iniziale di una persona, cosa che solitamente accade sempre nelle prime fasi dell’innamoramento, dove vengono praticamente annullate tutte le ombre del partner, dando risalto solo a ciò che brilla più forte del resto. Nella connessione intellettuale questa caratteristica è presente in maniera predominante, magari capiterà di invaghirsi di qualcuno solo perchè estremamente affascinati dalla cultura che traspare o da una vocazione che ci colpisce, o più superficialmente solo perchè abbagliati dal suo aspetto estetico, tutte ragioni lecite durante la primissima fase conoscitiva, ma ingannevoli se idealizzate troppo e portate avanti anche nelle fasi successive, proprio perchè tutte queste caratterische non hanno nulla a che vedere col vero mantenimento del rapporto di coppia, che come abbiamo visto, per sopravvivere ha bisogno della connessione primitiva e morale prima di quella intellettuale. Destarsi da questo “incantesimo” non è semplice se viene vissuto in maniera profonda, perchè la parte intellettuale condiziona estremamente i comportamenti degli individui, i quali continueranno ad essere attirati inconsapevolmente verso l’altra parte.
  • 21. Una nuova esperienza o il cambio drastico di routine da una parte o dall’altra potrà aiutare la coppia a individuare tutte quelle lacune che si sono trascinate nel tempo all’interno del loro rapporto. In conclusione, più tempo durerà l’ipnosi delle due idealizzazioni intellettuali e più sarà difficile uscire da una relazione che sulla carta risulterà del tutto regolare, ma dove nonostante tutto entrambi gli individui avvertiranno la sensazione che qualcosa non sia al suo posto naturale, nelle scelte morali come nell’intimità di coppia. Questo “fastidio” verrà captato in maniera superficiale all’inizio, ma col tempo diventerà il vero problema di fondo che porterà la coppia a separarsi definitivamente. - Ecco nuovamente la sintesi delle varie connessioni tra “I tre strati dell’Uno”. 1 + 1 = Connessione primitiva N 1 + 2 = Connessione esponenziale Y 1 + 3 = Connessione transitoria N 1 + 2 + 3 = Connessione naturale Y 2 + 2 = Connessione morale N 2 + 3 = Connessione ingannevole N 3 + 3 = Connessione intellettuale N
  • 22. LE MIE CONCLUSIONI. Ho provato a rovistarmi dentro per capire quale stimolo mi abbia spinto a mettere nero su bianco tutti questi pensieri inerenti all’affinità di coppia e alle sue molteplici sfaccettature e sono arrivato a più motivazioni plausibili. Nell’introduzione ho ammesso di essermi ritrovato spesso all’interno di conversazioni legate a questo tipo di argomento, ed è vero, ho anche citato la mia voglia di avventurarmi in una scrittura più complessa, ed anche questo è vero, ma forse la motivazione principale che ha spronato le mie dita a muoversi sulla tastiera è piuttosto banale. Aver raggiunto la soglia dei trent’anni punta i riflettori su un argomento che col tempo ha acquisito un ruolo sempre più ingombrante al mio interno, come del resto in quasi tutte le persone che maturando si trovano a vivere determinate situazioni con meno leggerezza di un tempo. Questo, volente o nolente ha stuzzicato un’esigenza espressiva legata al mio lato sentimentale e che in seguito, a mente fredda, sono riuscito a racchiudere all’interno di in un personale e assolutamente attaccabilissimo concetto; “ I Tre strati dell’Uno”. Inutile nascondere che parte della benzina creativa derivi da personali e inevitabili fallimenti emotivi, sofferenze procurate a terzi e poi vissute in prima persona, come del resto troviamo scritto nel libretto informatvo delle complicazioni sentimentali. Questa sofferenza è però sempre opportunità per migliorare come individui, anche se spesso nella fine di un rapporto non vediamo subito il dinamismo del nuovo che si prospetta a noi, ma solo un grosso buco nero che insieme alle gioie passate risucchia via tutte le nostre easpettative future. Eppure come ci sfuggirà la logica che ha portato la nostra storia a finire in una notte, ci sfuggirà anche l’impeto di un sentimento nuovo nato in uno sguardo. Sicuramente il mio voler cercare una spiegazione a risultati inaspettati nel bene e nel male è stata la scintilla che mi ha fatto arrivare a scrivere la ventiduesima pagina di un concetto che non porta con se nessun tipo di innovazione inerente alle logiche che governano i nostri rapporti sentimentali, ma che semplicemente prova a spiegare, quando questo è possibile, cosa favorisce o intralcia la connessione tra due individui, ed ora che sento di avvicinarmi sempre di più all’ultima riga scritta, trovo nel tempo speso non una risposta ben visibile ma un nuovo punto di vista rispetto a quando ho iniziato. Vorrei quindi in futuro riporre nell’amore la stessa fiducia che ripongo nei temporali estivi, che tanto possono creare scompiglio, quanto allietare dal caldo.