Interrogazione sul presunto conflitto di interessi di Moretti
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Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07721
Atto n. 4-07721
Pubblicato il 28 giugno 2017, nella seduta n. 848
GASPARRI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, del lavoro e delle
politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che, secondo quanto risulta all'interrogante:
uno dei primi atti dell'ingegner Mauro Moretti, dopo la sua nomina ad amministratore delegato e
direttore generale di Finmeccanica SpA (oggi Leonardo SpA), fu l'invio a tutti i dirigenti del Gruppo di
una lettera in cui si chiedeva a ciascuno di segnalare tutti i rapporti di "affinità con fornitori di
prestazioni e di servizi e/o consulenti" e se "non sussistono rispetto ai predetti soggetti circostanze di
altra natura tali da determinare situazioni di conflitto d'interesse, anche potenziali";
un analogo forte richiamo all'obbligo di evitare situazioni di conflitto di interessi, anche potenziale,
con fornitori, è ribadito anche nel codice anticorruzione di Leonardo SpA, predisposto sempre
dall'amministrazione Moretti;
fino al 2016 la previdenza complementare per i dirigenti Leonardo, e precedentemente di
Finmeccanica e delle società del gruppo, era gestita dalla "cassa di previdenza per i dirigenti del
gruppo Finmeccanica";
a seguito di un accordo del 6 novembre 2015, con decorrenza 1° gennaio 2016, improvvisamente la
gestione della previdenza complementare del gruppo veniva tolta alla suddetta cassa di previdenza
per essere assegnata al fondo pensione Previndai;
il 22 maggio 2017, dopo solo 6 giorni dalla conclusione del suo mandato in Leonardo, e nonostante il
"rigore" usato per combattere i conflitti di interessi e le "affinità con fornitori" del management
Leonardo, l'ingegner Mauro Moretti veniva nominato vicepresidente del fondo Previndai, lo stesso
fondo da lui stesso investito della gestione degli ingenti introiti derivanti dai versamenti periodici di
Leonardo,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto;
se, al di là di ogni considerazione sull'etica, il decoro e la decenza personali dell'ingegner Moretti,
intendano accertare la natura dei rapporti dell'ingegnere stesso con il fondo Previndai, al fine di
verificare la sussistenza di eventuali profili di illiceità e illegittimità;
qualora dovessero emergere profili di tale natura, se intendano chiedere all'attuale amministrazione
di Leonardo SpA di promuovere le necessarie azioni di responsabilità nei confronti
dell'amministrazione precedente;
se non ritengano che l'ormai famigerata buonuscita di oltre 9 milioni sia più che sufficiente a
gratificare Moretti per la conclusione del suo mandato in Leonardo, conclusosi con i ben noti risultati
negativi per l'azienda, senza bisogno di dovergli assicurare, con singolare tempestività, incarichi per i
quali, ad avviso dell'interrogante, con tutta evidenza, non possiede né titoli né competenze;
se non ritengano di dover porre fine a questa prassi a giudizio dell'interrogante indecorosa dei
"paracadute" ai "supermanager " di Stato, per i quali, al termine dei loro mandati, sembra quasi
esservi l'obbligo automatico di assicurare loro posizioni di rilievo in qualche consiglio di
amministrazione, prassi ancora più inaccettabile in un momento in cui a tutti i cittadini vengono
chiesti sacrifici, e i tassi di disoccupazione sono quelli tristemente noti.
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