3. Il merito fondamentale di questi studiosi
e’ stato quello di aver respinto
l’ipotesi infiammatoria
del dolore muscolare
e di aver contribuito ad eliminare
l’equivoco fra dolore muscolare
e dolore articolare
9. Considerevole aumento del
Calcio libero intracellulare che
favorisce la comparsa di uno
stato di contrattura a carico di
gruppi di fibre
(Tipo I) :
10. PERCHE’
ITRIGGER POINTS MIOFASCIALI
SI LOCALIZZANO
PREFERIBILMENTE, SEMPRE
NELLE STESSE SEDI MUSCOLARI
(e di conseguenza dànno origine
a sintomatologie costanti)?
11. Definizione diTrigger Point (TrP) miofasciale
secondoTravell e Simons ( ed. 1999)
Una zona di iperirritabilità di un muscolo scheletrico
associata ad un nodulo palpabile, intensamente
doloroso, collocato in una banderella tesa.
La zona, dolorosa alla compressione può dar luogo al
caratteristico dolore riferito(!), iperalgesia riferita ed
a fenomeni di errata risposta vegetativa.
12. IL DOLORE RIFERITO, ( termine maltradotto
dall’inglese referred pain)
letteralmente dovrebbe essere
chiamato dolore trasferito.
Fa parte dei cosiddetti dolori eterotopici,
che si manifestano cioè in un luogo diverso
dal “locus vulneris”.
Caratteristica fondamentale del dolore riferito
è la costanza del fenomeno, nel senso che ad ogni PTr
presente in una determinata sede muscolare
corrisponde
sempre la stessa area di riferimento del dolore.
13. La presenza di un PuntoTrigger nel contesto
di un muscolo, è accertata dal rilievo di alcuni
criteri diagnostici, principali e secondari che
permettono di confermare l’esistenza della
cosiddetta
SINDROME DOLOROSA MIOFASCIALE
SINDROME
DOLOROSA
MIOFASCIALE
14. 1. Dolori regionali diffusi.
2. Dolore o alterata sensibilità nella zona tipica di
riferimento del dolore di un determinatoTrP.
3. Banderelle tese o noduli palpabili nel contesto di
un determinato muscolo
4. Zona di accentuata dolorabiltà in seno ad una
banderella o ad un nodulo
5. Limitazione più o meno marcata del movimento
muscolare
CRITERI
DIAGNOSTICI
PRINCIPALI
15. 1. Riproducibilità del dolore riferito o della alterata
sensibilità mediante la stimolazione di unTrP.
2. Evocazione della scossa muscolare riflessa ( local
twitch response) mediante la stimolazione di un PTr.
3. Miglioramento della sintomatologia mediante
allungamento passivo ( stretching) previa anestesia
con spray o con iniezione locale
CRITERI
DIAGNOSTICI
SECONDARI
16. L’insorgenza di sintomi nei
Disordini Cranio-cervico.mandibolari è
immancabilmente
legata alla instaurazione della
Malattia Miofasciale
nei muscoli della testa e del collo
come conseguenza a problematiche
posturali
17. nelle aree di riferimento del dolore possono insorgere PuntiTrigger satelliti
E’ importante ricordare che:
25. L’esplorazione dei muscoli, per la ricerca
della condizione di ipertono, per il reperimento
delle banderelle tese e dei PuntiTrigger
si esegue mediante la palpazione……
41. EMG Activities ofTwo Heads of the Human Lateral Pterygoid Muscle in
Relation to Mandibular Condyle Movement and Biting Force
KATSUNARI HIRABA,1 KAZUTO HIBINO,2 KENJI HIRANUMA,2 AND
TAKEFUMI NEGORO3
1Department of Physiology, 2First Department of Prosthodontics, and
3Department of Orthodontics, School of Dentistry,
Aichi-Gakuin University, Chikusa 1-100, Nagoya 464-8650, Japan
42. EMG Activities ofTwo Heads of the Human Lateral Pterygoid Muscle in
Relation to Mandibular Condyle Movement and Biting Force
KATSUNARI HIRABA,1 KAZUTO HIBINO,2 KENJI HIRANUMA,2 AND
TAKEFUMI NEGORO3
1Department of Physiology, 2First Department of Prosthodontics, and
3Department of Orthodontics, School of Dentistry,
Aichi-Gakuin University, Chikusa 1-100, Nagoya 464-8650, Japan
The str-SUP develops a nearly maximum activity at relatively low bitingforce
levels. As a result, the condyle is pressed strongly against the posterior slope
of the articular eminence and can resist the force pulling the condyle
posteriorly, which is generated by the jaw-closing muscles, particularly by the
temporalis muscle.