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Gian Enrico Rusconi
LA leadership di Romano Pro-
di si è riaffermata. Non è
chiaro se si tratta di un risultato
strategicamente programmato o
di una fortunata combinazione di
fattori soggettivi e oggettivi intel-
ligentemente sfruttati. Si sta deli-
neando il nuovo Prodi. E’ un
giocatore a rischio diverso dal
«professore»dellaprimasfidaanti-
berlusconiana. Nell’immagine di
oggi, rispetto alla bonomia e alla
concretacompetenzacheloaveva-
no premiato dieci anni fa, preval-
gono l’ostinazione, la durezza, la
drammatizzazione. Allora Prodi
nel centrodestra denunciava pro-
messe illusorie e incertezze per la
democrazia. Oggi parla di una
grave situazione economica e di
iniziative istituzionali lesive della
democrazia («la dittatura della
maggioranzae/odelpremier»).
Con questa posizione netta-
menteantagonistaProdigalvaniz-
za ma insieme imbarazza alcuni
alleati e compagni di viaggio
dell'Unione. Seduce la sinistra ma
sconcerta i centristi (di entrambi
gli schieramenti). Nell'ottica pro-
diana odierna infatti non solo non
c'è più «il centro» politico, ma sta
cambiando sottilmente il baricen-
tro dell'intero schieramento che a
lui fa riferimento. Moderati e
centristi dell'Unione sembrano
spiazzati.Maforsesonosoloatten-
disti. Tutto dipenderà infatti dalle
dimensioni e dalle caratteristiche
delrisultatodelleprossimeconsul-
tazioni elettorali, a cominciare
dalle regionali. Qui si vedrà se il
radicalismoprodianoè unatattica
elettoraleoèilrisultatoirreversibi-
le della contrapposizione al berlu-
sconismoconlamodificadell'inte-
ro assetto della futura politica
italiana.
La carta vincente di Prodi nelle
ultime settimane è stata una
grande spregiudicatezza tattica -
dal flirt bertinottiano al duro
confronto interno con i suoi insi-
diosi competitori della Margheri-
ta. Il presupposto per il successo
di questa tattica è lo spasmodico
desiderio di tutti gli esponenti
dell’opposizione di uscire dallo
stato di impotenza politica in cui
sonofiniti.Maadessoilrischiopiù
alto per Prodi è quello di puntare
esclusivamentesuunaconvergen-
zadi forze politicheper sconfigge-
reilberlusconismoeisuoipossibi-
li (o ipotetici) pericoli per la
democrazia. Senza essere in gra-
do, però, di presentare con altret-
tanta chiarezza una coalizione
operativamente capace di gover-
nareinmodoalternativoedeffica-
ce, dando nel contempo solide
garanzie per la democrazia. In
fondo l'unica garanzia che offre
Prodi è la sua stessa leadership. Il
restosivedrà.
In un leader così esposto è
comprensibilel'unicaveradebolez-
za di queste settimane. Di fronte
al referendum contro la legge
sulla fecondazione, il cattolico
Prodi ha respinto l’invito alla
diserzione del voto, rivolto ai
cattolici dal card. Ruini. Ma l'ap-
pello al principio della «libertà di
coscienza», questa volta, è insuffi-
ciente davanti alla posta in gioco
di una legge che a suo modo è
anch’essailrisultatodiuna«ditta-
turadellamaggioranza». Lamag-
gioranza infatti ha caparbiamente
respinto le ragionevoli obiezioni e
le correzioni avanzate dentro e
fuori dal Parlamento. Si può capi-
re la prudenza di Prodi davanti ad
un referendum difficile e dall'esito
incerto. Ma da un leader di una
grande coalizione di laici e cattoli-
cicisiaspettavadipiù.
I SERVIZI
SFIDA SCUDETTO E GOL FANTASMA
Alessandro Melazzini
IN Germania, si sa, la gente è
ordinata e precisa. Samantha
però non si sarebbe mai aspettata
che il tedesco affittato per movi-
mentare i suoi party londinesi
l'avrebbe sorpresa alzandosi così
presto a rassettarle la casa. «Di
sicuro -, scrive entusiasta sul sito
www.rentagerman.de,-neprende-
rò di nuovo uno in affitto». Ma
anchetutti glialtri«clienti» vantati
dal sito noleggia-tedeschi non si
lamentano dei soldi spesi. Adam di
San Francisco, ad esempio, portan-
dosiunalemannoinufficiohafatto
un figurone con i colleghi, mentre
Melinda di Rio de Janeiro grazie al
sitoha trovato finalmente la perso-
na giusta per curare il grill sulla
spiaggia di Ipanema. Peccato per i
tremendi calzoncini da bagno in-
dossati dal tedesco affittato, non
proprioall’ultimamoda.
La disoccupazione e l’impoveri-
mento lamentati dai tedeschi han-
no risvegliato scherzi e ironie e così
gliorganizzatoridelsito,conincon-
fondibile tocco inglese, si sono in-
ventati la moda di noleggiare un
cittadino della Repubblica Federa-
le: uno status symbol, anche per i
prezzi accessibili. Con 750 euro si
acquistail «pacchettovacanze»: un
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momenti di relax al mare, magari
svegliandosi all'alba per occupare
un lettino in prima fila al posto
vostro. Dopotutto, fare le levatacce
per aggiudicarsi i lettini migliori è
quello che da sempre fa ogni buon
tedescoinvacanzasui nostrilidi.
Per chi invece vuole starsene a
casa e chiacchierare di sport o
politica, imparando a cucinare un
bell'arrosto con patate, c’è il «pac-
chetto famiglia» da 800 euro. Per
qualche giorno la propria casa po-
trà essere così allietata da una
simpaticaatmosferateutonica.Od-
dio,qualcheimprevistopuòaccade-
re. Ad esempio che il noleggiato
diventi depresso e cominci a senti-
re nostalgia di casa. In questo caso
non si dovrà fare altro che aprire il
paccodiemergenzafornitoalclien-
te. Dategli una razione dei suoi
würstel con crauti e vedrete che la
malinconia passerà. Nei casi più
gravi, fate partire la videocassetta
dipaesaggitedeschifornitaindota-
zione, o mettetegli sotto gli occhi il
libretto di poesie tedesche di pron-
tointervento.
Che il tutto sia in realtà una
simpatica presa in giro delle virtù
teutoniche? Circa la serietà del sito
garantisce il webmaster Günther
Jäger, che spera che un giorno ogni
suo connazionale si faccia mettere
in affitto. D'altronde non è un
segreto che, da Fichte in avanti,
questi tedeschi sono sempre stati
un po' innamorati del loro «Io asso-
luto».
LA CRISI AGUZZA LO HUMOUR
UN TEDESCO
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PER GIOCO
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LE LORO «VITE SOSPESE»
Leinterviste in un saggio
Cancemi:«Ho due figli
e sei nipotini, tutti
mi hanno abbandonato»
Francesco La Licata A PAGINA 13
VINCEREPERCAMBIAREILPOLO
Follini: gli insultici allontanano
dal cuore deinostri elettori
Maurizio Tropeano A PAGINA 6
ELEZIONI
SUL VOTO IN LOMBARDIA
L’OMBRA DI BERLUSCONI
Una sfida asimmetrica
Il governatore uscente
è il grande favorito
ma teme di perdere
i delusi di Forza Italia
Lucia Annunziata A PAGINA 7
Roberto Beccantini
PER i gol fantasma, e quello
del Chievo era «tutto» gol,
urge il supporto dell’elettroni-
ca. Solo per episodi del genere,
non per altri. Lo scrivo da
tempo. A Verona, sarebbe basta-
ta la moviola. Il fatto che a
beneficiarne sia stata la Juven-
tus, che poi ha vinto 1-0 e
riagganciato, così, il Milan (1-0
alla Sampdoria, Kakà), armerà
dibattiti furibondi ma, almeno
questa volta, giustificati. Nella
riunione del 26 febbraio, l’Inter-
national Board, l’unico organi-
smo deputato a metter mano
alle regole del calcio, ha autoriz-
zato la Fifa a sperimentare un
pallone dotato di microchip:
verrà provato a settembre, in
Perù, durante i Mondiali under
17. L’importante è fare presto.
Il tiro di Pellissier aveva
battuto sulla traversa, la palla
era rimbalzata a terra, dentro.
Nettamente. Incredibile o no,
l’assistente di Paparesta, Papi,
ha preso un abbaglio cosmico.
Sono casi rari, non rarissimi: ce
n’è stato uno in Genoa-Arezzo
(di Tedesco, genoano) e un al-
tro, domenica scorsa, in Messi-
na-Lazio (di Rocchi, laziale).
Non così limpidi, non così cla-
morosi. Anche a Messina, l’arbi-
tro era Paparesta: quando si
dice il destino. Sono errori uma-
ni ma pacchiani (nel dubbio,
beh, ci siamo capiti...) che lo
sport del terzo millennio non
può permettersi. Microchip,
sensori, tv, giudici di linea: fate
quello che volete, ma fatelo.
Subito.
Dateci la palla elettronica
DAZI
LE RICHIESTE LEGHISTE
PREOCCUPANO LA CINA
Pechino teme che
una parte più ampia
di opinione pubblica
in Europa e Usa
voglia dare battaglia
Molinari e Sisci A PAGINA 9
ROMA. Alessandra Mussolini
non si arrende e dopo l’esclusio-
ne delle sue liste dalle Regionali
del Lazio annuncia che da oggi
farà lo sciopero della fame.
«Sarò nei paraggi del Tar di
Roma su un mezzo di fortuna
fino a quando non arriverà la
sentenza del tribunale ammini-
strativo sul ricorso contro
l’esclusione delle liste». La pole-
mica politica continua e Stora-
ce incalza: l’anomalia non è
l’esclusione della Mussolini ma
la sua corsa contro di me. Ga-
sparri aggiunge: la magistratu-
ra indaghi su chi ha avallato le
firme false. Amabile A PAGINA 6
DOPO L’ESCLUSIONE DELLA LISTA NEL LAZIO
LaMussolini:inizierò
loscioperodellafame
CITTÀ DEL VATICANO. Giovanni Paolo II ha deciso di
tornare a casa. Già da qualche giorno il Papa,
sentendosi meglio, desiderava abbandonare il Gemel-
li. I sanitari avrebbero voluto trattenerlo per precau-
zione, ma è stato lo stesso Wojtyla a decidere con
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dale, la voce roca ma ben intelligibile: «Cari fratelli e
sorelle, grazie per la vostra visita». Poco prima delle
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Padre, d’intesa con i medici curanti, rientra questa
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SPREGIUDICATEZZA TATTICA
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TREVISO. Unabomber torna a col-
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più grave è una bambina, la bomba
era nascosta nella candela elettri-
ca che la piccola stava cercando di
accendere. Greta, così si chiama la
bambina ferita, è stata operata a
Pordenone e non perderà la mano,
solo per la tempestività dei soccor-
si. L’idea dell’attentato in chiesa lo
squilibrato l’ha copiata dalla fic-
tion di Canale 5 in cui si parla di
lui, un’altra sfida agli investigato-
ri. L’ultimo attacco di Unabomber,
da 11 anni incubo del Nord-Est
scatena anche il fronte politico. Il
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L’energia siamo noi L’energia siamo noi
LA STAMPALUNEDÌ 14 MARZO 2005. ANNO 139. N. 72. € 0,90 IN ITALIA [PREZZI TANDEM ED ESTERO IN ULTIMA] ɀ SPED. ABB. POST. - D. L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO
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  • 1. Gian Enrico Rusconi LA leadership di Romano Pro- di si è riaffermata. Non è chiaro se si tratta di un risultato strategicamente programmato o di una fortunata combinazione di fattori soggettivi e oggettivi intel- ligentemente sfruttati. Si sta deli- neando il nuovo Prodi. E’ un giocatore a rischio diverso dal «professore»dellaprimasfidaanti- berlusconiana. Nell’immagine di oggi, rispetto alla bonomia e alla concretacompetenzacheloaveva- no premiato dieci anni fa, preval- gono l’ostinazione, la durezza, la drammatizzazione. Allora Prodi nel centrodestra denunciava pro- messe illusorie e incertezze per la democrazia. Oggi parla di una grave situazione economica e di iniziative istituzionali lesive della democrazia («la dittatura della maggioranzae/odelpremier»). Con questa posizione netta- menteantagonistaProdigalvaniz- za ma insieme imbarazza alcuni alleati e compagni di viaggio dell'Unione. Seduce la sinistra ma sconcerta i centristi (di entrambi gli schieramenti). Nell'ottica pro- diana odierna infatti non solo non c'è più «il centro» politico, ma sta cambiando sottilmente il baricen- tro dell'intero schieramento che a lui fa riferimento. Moderati e centristi dell'Unione sembrano spiazzati.Maforsesonosoloatten- disti. Tutto dipenderà infatti dalle dimensioni e dalle caratteristiche delrisultatodelleprossimeconsul- tazioni elettorali, a cominciare dalle regionali. Qui si vedrà se il radicalismoprodianoè unatattica elettoraleoèilrisultatoirreversibi- le della contrapposizione al berlu- sconismoconlamodificadell'inte- ro assetto della futura politica italiana. La carta vincente di Prodi nelle ultime settimane è stata una grande spregiudicatezza tattica - dal flirt bertinottiano al duro confronto interno con i suoi insi- diosi competitori della Margheri- ta. Il presupposto per il successo di questa tattica è lo spasmodico desiderio di tutti gli esponenti dell’opposizione di uscire dallo stato di impotenza politica in cui sonofiniti.Maadessoilrischiopiù alto per Prodi è quello di puntare esclusivamentesuunaconvergen- zadi forze politicheper sconfigge- reilberlusconismoeisuoipossibi- li (o ipotetici) pericoli per la democrazia. Senza essere in gra- do, però, di presentare con altret- tanta chiarezza una coalizione operativamente capace di gover- nareinmodoalternativoedeffica- ce, dando nel contempo solide garanzie per la democrazia. In fondo l'unica garanzia che offre Prodi è la sua stessa leadership. Il restosivedrà. In un leader così esposto è comprensibilel'unicaveradebolez- za di queste settimane. Di fronte al referendum contro la legge sulla fecondazione, il cattolico Prodi ha respinto l’invito alla diserzione del voto, rivolto ai cattolici dal card. Ruini. Ma l'ap- pello al principio della «libertà di coscienza», questa volta, è insuffi- ciente davanti alla posta in gioco di una legge che a suo modo è anch’essailrisultatodiuna«ditta- turadellamaggioranza». Lamag- gioranza infatti ha caparbiamente respinto le ragionevoli obiezioni e le correzioni avanzate dentro e fuori dal Parlamento. Si può capi- re la prudenza di Prodi davanti ad un referendum difficile e dall'esito incerto. Ma da un leader di una grande coalizione di laici e cattoli- cicisiaspettavadipiù. I SERVIZI SFIDA SCUDETTO E GOL FANTASMA Alessandro Melazzini IN Germania, si sa, la gente è ordinata e precisa. Samantha però non si sarebbe mai aspettata che il tedesco affittato per movi- mentare i suoi party londinesi l'avrebbe sorpresa alzandosi così presto a rassettarle la casa. «Di sicuro -, scrive entusiasta sul sito www.rentagerman.de,-neprende- rò di nuovo uno in affitto». Ma anchetutti glialtri«clienti» vantati dal sito noleggia-tedeschi non si lamentano dei soldi spesi. Adam di San Francisco, ad esempio, portan- dosiunalemannoinufficiohafatto un figurone con i colleghi, mentre Melinda di Rio de Janeiro grazie al sitoha trovato finalmente la perso- na giusta per curare il grill sulla spiaggia di Ipanema. Peccato per i tremendi calzoncini da bagno in- dossati dal tedesco affittato, non proprioall’ultimamoda. La disoccupazione e l’impoveri- mento lamentati dai tedeschi han- no risvegliato scherzi e ironie e così gliorganizzatoridelsito,conincon- fondibile tocco inglese, si sono in- ventati la moda di noleggiare un cittadino della Repubblica Federa- le: uno status symbol, anche per i prezzi accessibili. Con 750 euro si acquistail «pacchettovacanze»: un tedesco pronto ad allietare i vostri momenti di relax al mare, magari svegliandosi all'alba per occupare un lettino in prima fila al posto vostro. Dopotutto, fare le levatacce per aggiudicarsi i lettini migliori è quello che da sempre fa ogni buon tedescoinvacanzasui nostrilidi. Per chi invece vuole starsene a casa e chiacchierare di sport o politica, imparando a cucinare un bell'arrosto con patate, c’è il «pac- chetto famiglia» da 800 euro. Per qualche giorno la propria casa po- trà essere così allietata da una simpaticaatmosferateutonica.Od- dio,qualcheimprevistopuòaccade- re. Ad esempio che il noleggiato diventi depresso e cominci a senti- re nostalgia di casa. In questo caso non si dovrà fare altro che aprire il paccodiemergenzafornitoalclien- te. Dategli una razione dei suoi würstel con crauti e vedrete che la malinconia passerà. Nei casi più gravi, fate partire la videocassetta dipaesaggitedeschifornitaindota- zione, o mettetegli sotto gli occhi il libretto di poesie tedesche di pron- tointervento. Che il tutto sia in realtà una simpatica presa in giro delle virtù teutoniche? Circa la serietà del sito garantisce il webmaster Günther Jäger, che spera che un giorno ogni suo connazionale si faccia mettere in affitto. D'altronde non è un segreto che, da Fichte in avanti, questi tedeschi sono sempre stati un po' innamorati del loro «Io asso- luto». LA CRISI AGUZZA LO HUMOUR UN TEDESCO A NOLEGGIO PER GIOCO MAFIA I PENTITI RACCONTANO LE LORO «VITE SOSPESE» Leinterviste in un saggio Cancemi:«Ho due figli e sei nipotini, tutti mi hanno abbandonato» Francesco La Licata A PAGINA 13 VINCEREPERCAMBIAREILPOLO Follini: gli insultici allontanano dal cuore deinostri elettori Maurizio Tropeano A PAGINA 6 ELEZIONI SUL VOTO IN LOMBARDIA L’OMBRA DI BERLUSCONI Una sfida asimmetrica Il governatore uscente è il grande favorito ma teme di perdere i delusi di Forza Italia Lucia Annunziata A PAGINA 7 Roberto Beccantini PER i gol fantasma, e quello del Chievo era «tutto» gol, urge il supporto dell’elettroni- ca. Solo per episodi del genere, non per altri. Lo scrivo da tempo. A Verona, sarebbe basta- ta la moviola. Il fatto che a beneficiarne sia stata la Juven- tus, che poi ha vinto 1-0 e riagganciato, così, il Milan (1-0 alla Sampdoria, Kakà), armerà dibattiti furibondi ma, almeno questa volta, giustificati. Nella riunione del 26 febbraio, l’Inter- national Board, l’unico organi- smo deputato a metter mano alle regole del calcio, ha autoriz- zato la Fifa a sperimentare un pallone dotato di microchip: verrà provato a settembre, in Perù, durante i Mondiali under 17. L’importante è fare presto. Il tiro di Pellissier aveva battuto sulla traversa, la palla era rimbalzata a terra, dentro. Nettamente. Incredibile o no, l’assistente di Paparesta, Papi, ha preso un abbaglio cosmico. Sono casi rari, non rarissimi: ce n’è stato uno in Genoa-Arezzo (di Tedesco, genoano) e un al- tro, domenica scorsa, in Messi- na-Lazio (di Rocchi, laziale). Non così limpidi, non così cla- morosi. Anche a Messina, l’arbi- tro era Paparesta: quando si dice il destino. Sono errori uma- ni ma pacchiani (nel dubbio, beh, ci siamo capiti...) che lo sport del terzo millennio non può permettersi. Microchip, sensori, tv, giudici di linea: fate quello che volete, ma fatelo. Subito. Dateci la palla elettronica DAZI LE RICHIESTE LEGHISTE PREOCCUPANO LA CINA Pechino teme che una parte più ampia di opinione pubblica in Europa e Usa voglia dare battaglia Molinari e Sisci A PAGINA 9 ROMA. Alessandra Mussolini non si arrende e dopo l’esclusio- ne delle sue liste dalle Regionali del Lazio annuncia che da oggi farà lo sciopero della fame. «Sarò nei paraggi del Tar di Roma su un mezzo di fortuna fino a quando non arriverà la sentenza del tribunale ammini- strativo sul ricorso contro l’esclusione delle liste». La pole- mica politica continua e Stora- ce incalza: l’anomalia non è l’esclusione della Mussolini ma la sua corsa contro di me. Ga- sparri aggiunge: la magistratu- ra indaghi su chi ha avallato le firme false. Amabile A PAGINA 6 DOPO L’ESCLUSIONE DELLA LISTA NEL LAZIO LaMussolini:inizierò loscioperodellafame CITTÀ DEL VATICANO. Giovanni Paolo II ha deciso di tornare a casa. Già da qualche giorno il Papa, sentendosi meglio, desiderava abbandonare il Gemel- li. I sanitari avrebbero voluto trattenerlo per precau- zione, ma è stato lo stesso Wojtyla a decidere con risolutezza. A mezzogiorno il pontefice aveva già sorpreso i fedeli con un saluto dalla finestra dell’ospe- dale, la voce roca ma ben intelligibile: «Cari fratelli e sorelle, grazie per la vostra visita». Poco prima delle 13, l’annuncio del portavoce Navarro Valls: «Il Santo Padre, d’intesa con i medici curanti, rientra questa sera in Vaticano, ove proseguirà la convalescenza». Infine il ritorno a San Pietro, su una monovolume, sorridendo e benedicendo la folla. Tosatti A PAG. 5 Il Papa è tornato in Vaticano SPREGIUDICATEZZA TATTICA IL NUOVO PRODI GIOCATORE ALL’ATTACCO HOTEL RWANDA «OGGI NON SI INTERVIENE SUL GENOCIDIO IN DARFUR» Paul Rusesabagina lo Schindler hutu «Il mondo indifferente ai drammi africani» Maggiore e Quirico A PAGINA 11 TREVISO. Unabomber torna a col- pire, il suo ordigno esplode in una chiesa, durante la messa. Una donna viene colpita al volto, ma la più grave è una bambina, la bomba era nascosta nella candela elettri- ca che la piccola stava cercando di accendere. Greta, così si chiama la bambina ferita, è stata operata a Pordenone e non perderà la mano, solo per la tempestività dei soccor- si. L’idea dell’attentato in chiesa lo squilibrato l’ha copiata dalla fic- tion di Canale 5 in cui si parla di lui, un’altra sfida agli investigato- ri. L’ultimo attacco di Unabomber, da 11 anni incubo del Nord-Est scatena anche il fronte politico. Il ministro Calderoli attacca a testa bassa, propone una taglia e arriva fino a chiedere «la pena di morte per chi colpisce i bambini». Meloni, Sandri E ALTRI SERVIZI ALLE PAG. 2 E 3 L’ATTENTATO NEL TREVIGIANO. CALDEROLI: METTIAMO UNA TAGLIA E LA PENA DI MORTE PER CHI TOCCA I BAMBINI Unabomber colpisce in chiesa Esplosione durante la messa. Ferita una bimba ISPIRATO DALLA TV Nellapuntatadigennaiodi«Ris» unceroscoppiavainmanoalprete Pierangelo Sapegno A PAGINA 2 uDUE ORE DI INTERVENTO Ilpadre:perfortunahausatola sinistra,potràscriverecomeprima Brunella Giovara A PAGINA 3 u«UNA RICOMPENSA AIUTA» Mantovano:masenzascatenare unacacciaalmostrodaFarWest Giacomo Galeazzi A PAGINA 2 L’energia siamo noi L’energia siamo noi LA STAMPALUNEDÌ 14 MARZO 2005. ANNO 139. N. 72. € 0,90 IN ITALIA [PREZZI TANDEM ED ESTERO IN ULTIMA] ɀ SPED. ABB. POST. - D. L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it * * * R