L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la violenza contro le persone anziane come "l’uso intenzionale di forza fisica o di potere, minaccioso o reale, contro una persona o un gruppo di persone o una comunità, che risulta oppure ha una alta probabilità di risultare in lesione fisica, morte, danno psicologico, non sviluppo o deprivazione”.
Il principale obiettivo della presentazione è quello di mettere in evidenza il confine, a volte sottile, tra l’assistenza, domiciliare e quella erogata presso le strutture socio-sanitario assistenziali, e la violenza nei confronti dell’anziano. L’abuso sugli anziani rappresenta una violazione dei diritti umani, nel momento in cui si verifichi la privazione della possibilità di vivere in maniera degna e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale, principio che rappresenta un diritto fondamentale, sancito dall’art. 25 della Carta dei diritti dell’Unione europea.
Dopo una generale presentazione sulle forme di violenza perpetrate agli anziani, saranno delineati i rischi di abuso nelle strutture residenziali, tra cui la contenzione, ma anche il ricorso a metodi poco ortodossi nell’erogazione delle cure primarie che vanno a ledere la libertà della persona stessa. Saranno evidenziate, poi, le eventuali conseguenze legali legate ad episodi di abuso e saranno presentate alcune riflessioni, dal punto di vista psicologico, sui possibili motivi per i quali, in una struttura residenziale o al domicilio, si possono generare forme di violenza da parte del personale o da parte dei familiari e/o del care giver domiciliare, con un’analisi anche delle condizioni psicologiche delle vittime di violenza e di chi è testimone di episodi di abusi.
Abuso e violenza sulla persona anziana nei vari setting assistenziali: profili legali e psicologici.
1. Quattro.
Onora tuo padre e tua madre.
Abuso e violenza sulla persona anziana nei vari setting
assistenziali: profili legali e psicologici.
Come prevenire, segnalare e gestire gli episodi di
abuso e violenza.
Il punto di vista dei mass media
Concetti di abuso e
violenza sulla
persona anziana
dr.ssa Adelaide Biondaro
Forum della Non Autosufficienza – Bologna 17 novembre 2015
Centro Congressi Savoia Hotel
2. Definizione di violenza sulla
Persona Anziana
Uso intenzionale di forza fisica o di
potere, minaccioso o reale, contro una
persona od un gruppo di persone od una
comunità, che risulta o ha un'alta
probabilità di risultare in lesione
fisica, morte, danno psicologico, non
sviluppo o deprivazione
Organizzazione Mondiale della sanità (OMS)
“Rapporto mondiale su violenza e salute”
Assemblea mondiale sull’invecchiamento - Madrid 2002
2
3. Tipologie di violenza e conseguenze
Tipologie di violenza Conseguenze
• fisica
• emotiva o psicologica
• finanziaria
• sessuale
• medico-sanitaria
• civica (abbandono)
• per omissione
• autolesionismo
In base all’ambiente
• domestica
• istituzionale
• lesione fisica
• danno psicologico
• non sviluppo
• deprivazione
• morte
• costi sociali diretti: procedure di
giustizia penale, assistenza
ospedaliera, programmi di
prevenzione, di educazione e di
ricerca
• costi sociali indiretti: ridotta
produttività, minore qualità della
vita, sofferenze emotive, perdita di
fiducia e autostima, l’invalidità,
decessi prematuri, dipendenza da
alcolici e farmaci, disordini cronici
dell’alimentazione, tendenze suicide
3
4. Gli autori di violenza
Violenza domestica Violenza istituzionale
• familiari
• care giver (badante,
vicino)
• malintenzionati
(conosciuti e
sconosciuti)
• Medico
• Infermiere
• altri Professionisti
sanitari
• Operatori Socio
Sanitari
• altri Pazienti
4
6. Approccio etico:
i valori di riferimento
— rispetto della persona
— accoglienza
— responsabilità: intesa sia in senso interpersonale
(verso la persona assistita) sia in senso collettivo
(verso la società)
— onestà
— riservatezza
— professionalità
6
7. Approccio etico:
i principi di riferimento
— universalità
— uguaglianza
— solidarietà
— non maleficenza
— beneficenza
— autonomia
— informazione e condivisione delle decisioni
— giustizia
— appropriatezza
— coinvolgimento e partecipazione
— collaborazione ed integrazione
7
8. Approccio etico:
diritti/doveri dei professionisti
Diritti Doveri
• rispetto della persona
• valorizzazione delle
competenze
• responsabilizzazione
• la cura della persona
assistita,
• la creazione di una relazione
di fiducia con l’ assistito
• il mantenimento di un
atteggiamento empatico e
collaborativo
• rispetto
• rispetto dell’autonomia
• rispetto della
proporzionalità delle cure e
della qualità di vita
• aggiornamento delle
competenze e riservatezza
• rispetto dei colleghi
8
9. Approccio etico:
diritti/doveri degli assistiti
Diritti Doveri
• rispetto nella comunicazione e
nella cura
• partecipazione alle decisioni
• qualità delle cure
• sollievo dalle sofferenze
• continuità delle cure
• soddisfazione rispetto alle cure
• riservatezza
• partecipare al processo
decisionale e condividere le
decisioni con chi assiste
• rispettare le indicazioni relative
al percorso di cura
• partecipare responsabilmente
alle iniziative rivolte alla
prevenzione delle malattie
• contribuire con comportamenti
responsabili al buon utilizzo
delle risorse sanitarie
• buona educazione e rispetto sia
verso gli operatori, sia verso gli
altri assistiti
• rispettare le regole della
struttura
9
10. Metodo analisi etica per individuare e
prevenire episodi di violenza
1. Raccogliere i dati clinici (valutando
globalmente la situazione della persona
vittima, ma anche dell’autore di violenza):
— aspetti medici
— aspetti psicologici
— aspetti relazionali
— aspetti culturali
— fattori di contesto
10
11. Metodo analisi etica per individuare e
prevenire episodi di violenza
2. Definizione delle diverse responsabilità
— chiarire le responsabilità specifiche dell’autore (e
degli eventuali testimoni)
— valutare il grado di autonomia della vittima
— nel caso in cui la vittima non sia in grado di
autodeterminarsi, verificare se ci sono persone che
hanno una delega di valore legale a rappresentarlo
(es. tutore, amministratore di sostegno)
— verificare la possibilità di coinvolgere nell’analisi
persone vicine alla vittima(familiari, altre persone di
fiducia)
— valutare la necessità di attivare forme di tutela a
supporti della vittima
11
12. Metodo analisi etica per individuare e
prevenire episodi di violenza
3. Circoscrivere l’episodio
— identificare correttamente l’episodio
— analizzare cause e caratteristiche
4. Identificazione e analisi delle soluzioni possibili
— considerare tutte le alternative di azione
possibili
— identificare le soluzioni che permettono di
rispettare al massimo tutti i valori in gioco e di
minimizzare i conflitti
12
13. Metodo analisi etica per individuare e
prevenire episodi di violenza
5. Giustificare la soluzione
— individuare la soluzione ritenuta più giustificata
eticamente
— specificare le ragioni che hanno fatto scegliere una
soluzione rispetto alle altre ipotizzate
— come è stato risolto il conflitto tra valori
— come sono state valutate le circostanze particolari di
un episodio e le caratteristiche specifiche
dell’assistito
— fare riferimento ad un linguaggio diffuso nella
bioetica (riferimento ai principi fondamentali:
beneficenza, non maleficenza, rispetto
dell’autonomia e giustizia)
13
14. Metodo analisi etica per individuare e
prevenire episodi di violenza
6. Formulare protocolli per prevenire eventi
futuri
— valutare se l’episodio si può ripresentare
nella pratica assistenziale
— proporre linee di indirizzo etico per casi
analoghi che si potrebbero presentare in
futuro
14