Gaeta 08 approvazione regolamento biblioteca e archivio storico
Gaeta 262 aggiornamento piano triennale anticorruzione 2014 2016
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COPIA
COMUNE DI GAETA
Provincia di Latina
DELIBERAZIONE DI GIUNTA
N°262 del 28/11/2014
OGGETTO
Deliberazione di Giunta Comunale n°12 del 30.01.2014 ad oggetto: "Approvazione
Piano Triennale Comunale della Prevenzione della Corruzione - Legge n°190 del
06.11.2012 - anni 2013/2015”- Aggiornamento ed integrazione Sezione III°
“Individuazione aree a rischio e mappatura dei rischi” - I° aggiornamento anni
2014/2016.
L’anno duemilaquattordici, addì 28 del mese di novembre in Gaeta e nella sede del
Municipio, alle ore 13:30 e seguenti, si è riunita la Giunta Comunale.
Sono intervenuti:
presente assente
Presidente Cosmo MITRANO X
Assessore (Vice Sindaco) Cristian LECCESE X
Assessore Pasquale DE SIMONE X
Assessore Francesca LUCREZIANO X
Assessore Alessandro VONA X
Assessore Luigi RIDOLFI X
Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza il Segretario Generale Dott.
Luigi Pilone.
LA GIUNTA
● Vista la proposta di deliberazione in oggetto presentata dal Sindaco Dott. Cosmo Mitrano;
P.P.: 58/I
2. Richiamata la Legge 6 novembre 2012, n°190 recante "Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
Dato atto che, in particolare, il comma 8, art. 1 della citata Legge, dispone che
l'Organo di indirizzo politico, su proposta del Responsabile individuato ai sensi del comma
7, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il Piano Triennale di prevenzione della
Corruzione contenente l’analisi e valutazione dei rischi specifici di corruzione e gli
interventi organizzativi volti a prevenirli;
Richiamato il Decreto del Sindaco n°18123 del 07/05/02014, con il quale il
Segretario Generale è stato individuato quale Responsabile della Prevenzione della
Corruzione e della Trasparenza del Comune di Gaeta;
Richiamata la Deliberazione della Giunta Comunale n°12 Del 31.01.2014, esecutiva
ai sensi di legge, con la quale è stato approvato il “Piano Triennale Comunale della
Prevenzione della Corruzione L. n°190 del 06/11/2012 – 2013/2015” del Comune di Gaeta,
unitamente al Piano della Trasparenza ed al Codice di Comportamento, dando atto che lo
stesso quale strumento dinamico di prevenzione, sarà soggetto ad aggiornamento, tenuto
conto dei successivi chiarimenti in materia;
Preso atto che con la Deliberazione di Giunta Comunale n°70 del 21/05/2014 si è
proceduto ad effettuare il I° aggiornamento del Programma della Trasparenza e l’Integrità
– Legge n°190/2012. Piano Triennale Comunale della Prevenzione della Corruzione -
Deliberazione di Giunta Comunale n°12 del 30.01.2014 ad oggetto "Approvazione Piano
Triennale Comunale della Prevenzione della Corruzione - Legge n°190 del 06.11.2012 -
anni 2013/2015”;
Ritenuto di procedere da subito ad un primo aggiornamento del “Piano Triennale
Comunale della Prevenzione della Corruzione L. n°190 del 06/11/2012 – 2013/2015” nella
parte attinente alla individuazione della Mappatura dei Rischi e della Valutazione degli
stessi così come definiti nel Piano Triennale Comunale, Sezione IV° e nel relativo allegato
“A” (Griglia dei Rischi), ciò al fine di identificare le misure per prevenire il rischio di
corruzione;
Visto ed esaminato la proposta di aggiornamento “Piano Triennale Comunale della
Prevenzione della Corruzione L. n°190 del 06/11/2012 – 2013/2015”, come da allegati
(Tavole A –B – C- D ) facente parte integrante e sostanziale del presente atto;
Dato atto che la proposta di Deliberazione della Giunta Comunale di aggiornamento
della Sez. IVª di Mappatura e Valutazione dei Rischi con i relativi Allegati, quale parte
integrante e sostanziale del Programma della Prevenzione della Corruzione, della
Trasparenza e dell’Integrità, esplicativa delle attività da porre in essere per la
prevenzione della Corruzione nella P.A., per gli anni 2014/2016, è stata esposta in sede di
Conferenza dei Dirigenti nella seduta del 21/11/2014;
Inteso, pertanto, provvedere all’approvazione dell’aggiornamento del “Piano
Triennale Comunale della Prevenzione della Corruzione L. n°190 del 06/11/2012 –
2013/2015” nella parte attinente alla individuazione della Mappatura dei Rischi e della
Valutazione degli stessi così come definiti nel Piano Triennale Comunale, Sezione IVª e nel
relativo allegato “A” (griglia dei rischi) della suddetta deliberazione della Giunta
Comunale n°12/2014;
Acquisito il parere di regolarità tecnica reso dal Responsabile della Prevenzione della
Corruzione e della Trasparenza nella persona del Segretario Generale Dott. Luigi Pilone;
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3. Acquisito altresì il parere di regolarità tecnica ex art. 49 - 1° comma - del Decreto
Legislativo 18/08/2000, n°267 limitatamente alla competenza della Giunta Comunale, reso
dal Dirigente del Dipartimento I°, Avv. Antonio Buttaro;
Con votazione unanime favorevole, palesemente resa per alzata di mano
D E L I B E R A
per quanto esposto nelle premesse che qui si intendono riportate e approvate
1) Di approvare il I° aggiornamento al “Piano Triennale Comunale della Prevenzione della
Corruzione L. n°190 del 06/11/2012 – 2013/2015” nella Sezione attinente alla
individuazione e alla Mappatura e Valutazione dei Rischi così come definiti nel Piano
Triennale Comunale, Sezione III e nel relativo allegato “A” (griglia dei rischi),
approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n°12 del 30.01.2014, unitamente
agli allegati di seguito elencati, che costituiscono parte integrante e sostanziale del
presente atto:
Allegato “1” :
A: Tabella Valutazione del Rischio
B: Elenco Rischi potenziali e rischi ulteriori
C: Misure obbligatorie previste dal P.N.A.
D: Elenco esemplificazione misure di prevenzione ulteriori
2) Di disporre l’adempimento delle azioni ivi previste in osservanza della normativa in
3
materia di prevenzione della corruzione;
3) Di pubblicare l’aggiornamento in oggetto sul sito istituzionale dell’Ente nell’apposita
Area “ Amministrazione Trasparente”.
Successivamente
LA GIUNTA COMUNALE
Ravvisata l’urgenza di dare immediata attuazione al presente provvedimento;
Visto l'art.134 - comma 4 - del Decreto Legislativo 18/08/2000, n°267;
Previa separata votazione unanime favorevole, resa per alzata di mano
D I C H I A R A
Il presente atto immediatamente eseguibile.
Il presente verbale viene letto, confermato e sottoscritto.
IL SINDACO DOTT. COSMO MITRANO
IL SEGRETARIO GENERALE DOTT. LUIGI PILONE
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Allegato D Misure ulteriori
ELENCO ESEMPLIFICAZIONE MISURE DI PREVENZIONE ULTERIORI
1
Intensificazione dei controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese dai dipendenti e dagli
utenti ai sensi degli artt. 4649 del d.p.r. n. 445 del 2000 (artt. 71 e 72 del d.p.r. n. 445 del2000).
2
Razionalizzazione organizzativa dei controlli di cui al punto a), mediante potenziamento del servizio ispettivo dell’amministrazione
(art. 1, comma 62,l. n. 662 del 1996) rispetto a tutte le verifiche sulle dichiarazioni (art. 72d.P.R. n. 445 del 2000).
3
Promozione di convenzioni tra amministrazioni per l’accesso alle banche dati istituzionali contenenti informazioni e dati relativi a stati,
qualità personali e fatti di cui agli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445 del 2000, disciplinando le modalità di accesso ai dati da parte delle
amministrazioni procedenti senza oneri a loro carico (art. 58, comma 2, d.lgs. n. 82 del 2005).
4
Affidamento delle ispezioni, dei controlli e degli atti di vigilanza di competenza dell’amministrazione ad almeno due dipendenti
abbinati secondo rotazione casuale.
5
Previsione della presenza di più funzionari in occasione dello svolgimento di procedure o procedimenti “sensibili”, anche se la
responsabilità del procedimento o del processo è affidata ad un unico funzionario.
6
Individuazione di “orari di disponibilità” dell’U.P.D. durante i quali i funzionari addetti sono disponibili ad ascoltare ed indirizzare i
dipendenti dell’amministrazione su situazioni o comportamenti, al fine di prevenire la commissione di fatti corruttivi e di illeciti
disciplinari (art. 15, comma 3,d.P.R. n. 62 del 2013).
7
Pubblicazione sul sito internet dell’amministrazione di casi esemplificativi anonimi, tratti dall’esperienza concreta
dell’amministrazione, in cui si prospetta il comportamento non adeguato, che realizza l’illecito disciplinare, e il comportamento che
invece sarebbe stato adeguato, anche sulla base dei pareri resi dalla C.I.V.I.T. ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. d), della l. n. 190del
2012.
8
Inserire apposite disposizioni nei Codici di comportamento settoriali per fronteggiare situazioni di rischio specifico (ad es. per
particolari tipologie professionali, per condotte standard da seguire in particolari situazioni, come nel caso di accessi presso
l’utenza).
9
Introduzione di procedure che prevedano che i verbali relativi ai servizi svolti presso l’utenza debbano essere sempre sottoscritti
dall’utente destinatario.
10 In caso di delega di potere, programmazione ed effettuazione di controlli a campione sulle modalità di esercizio della delega.
11
Nell’ambito delle strutture esistenti (es. U.R.P.), individuazione di appositi uffici per curano il rapporto con le associazioni e le
categorie di utenti esterni(canali di ascolto), in modo da raccogliere suggerimenti, proposte sulla prevenzione della corruzione e
segnalazioni di illecito, e veicolare le informazioni agli uffici competenti. Ciò avviene utilizzando tutti i canali di comunicazione
possibili, dal tradizionale numero verde, alle segnalazioni via web ai social media.
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Regolazione dell’esercizio della discrezionalità nei procedimenti amministrativi e nei processi di attività, mediante circolari o direttive
interne, in modo che lo scostamento dalle indicazioni generali debba essere motivato; creazione di flussi informativi su deroghe e sugli
scostamenti.
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Allegato D Misure ulteriori
ELENCO ESEMPLIFICAZIONE MISURE DI PREVENZIONE ULTERIORI
13
Prevedere meccanismi di raccordo tra i servizi competenti a gestire il personale (mediante consultazione obbligatoria e richiesta di
avviso dell’U.P.D.) al fine di consentire la valutazione complessiva dei dipendenti anche dal punto di vista comportamentale, in
particolare stabilendo un raccordo tra l’ufficio di appartenenza del dipendente, il servizio del personale competente al rilascio di
autorizzazioni allo svolgimento di incarichi extra istituzionali e l’U.P.D.. Ciò con l’obiettivo di far acquisire rilevo alle situazioni in cui
sono state irrogate sanzioni disciplinari a carico di un soggetto ovvero si sta svolgendo nei suoi confronti un procedimento
disciplinare al fine a) della preclusione allo svolgimento di incarichi aggiuntivi o extra istituzionali e b) della valutazione della performance
e del riconoscimento della retribuzione accessoria ad essa collegata (la commissione di illecito disciplinare o comunque l’esistenza di un
procedimento disciplinare pendente viene considerata – anche in relazione alla tipologia di illecito – ai fini del conferimento di
incarichi aggiuntivi e/o dell’autorizzazione allo svolgimento di incarichi extra-istituzionali; l’irrogazione di sanzioni disciplinari
costituisce un elemento di ostacolo alla valutazione positiva per il periodo di riferimento e, quindi, alla corresponsione di trattamenti
accessori collegati).
14
Svolgimento di incontri e riunioni periodiche tra dirigenti competenti in settori diversi per finalità di aggiornamento sull’attività
dell’amministrazione, circolazione delle informazioni e confronto sulle soluzioni gestionali.
15 Nell’ambito delle risorse disponibili, informatizzazione del servizio digestione del personale.
16
Nell’ambito delle risorse disponibili, creazione di meccanismi di raccordo tra le banche dati istituzionali dell’amministrazione, in
modo da realizzare adeguati raccordi informativi tra i vari settori dell’amministrazione.
NOTA: la presente elencazione ha carattere meramente esemplificativo e si riferisce a misure di prevenzione diverse da quelle obbligatorie per legge. Le misure
di seguito elencate sono considerate in un’ottica strumentale alla riduzione del rischio di corruzione.
47. Pareri favorevoli ai sensi dell’art.49 – 1° comma – del Dec. Lgs. 18/08/2000, n°267
Per la regolarità tecnica Per la regolarità tecnica
(per la competenza della Giunta Com.le)
il Segretario Generale il Funzionario responsabile
f.to (Dott. Luigi Pilone) f.to (Avv. Antonio Buttaro)
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Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio,
ATTESTA
Che il presente atto:
►Viene affisso in copia a questo Albo Pretorio, come prescritto dall’art.124, comma 1, del Dec. Lgs. 18/08/2000
n°267, per 15 giorni consecutivi a decorrere dal _______________________;
►Non è soggetto a controllo preventivo di legittimità ai sensi della Legge Costituzionale n°3/2001;
►È esecutivo perché dichiarato immediatamente eseguibile (art. 134 – comma 4 – del Dec. Lgs. 18/08/2000, n°267).
Lì _________________________
________________________ _________________________
il Messo Comunale il Segretario Generale
f.to (Filippo Buonaugurio) f.to (Dott. Luigi Pilone)
Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d’ufficio
ATTESTA
Che il presente atto è divenuto esecutivo il ______________________
►perché decorso il decimo giorno della sua pubblicazione (art.134 – comma 3 – del Dec. Lgs. 18/08/2000 n°267).
Lì _____________________
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to (Dott. Luigi Pilone)
COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE, IN CARTA LIBERA PER USO AMMINISTRATIVO.
Addì ___________________________
IL SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Luigi Pilone)