2. IMPARARE LA LINGUA
SCRITTA
• Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo.
• Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale.
• E’ un prodotto dell’evoluzione culturale .
• Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite .
• Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello
evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.
3. Quale maturazione
• Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita.
• Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione
morfosintattica e fonologica;
• viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed
extrapersonale;
• si è stabilizzata la preferenza manuale;
• hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti
fini, accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura.
• L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale
maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che
questo non è sufficiente.
4. Le teorie
Modelli adultomorfi
- Modello top-down
Pone l’accento su processi di tipo semantico
- Modello botton-up
Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati.
- Modello di attivazione interattiva
Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e
dal basso.
.
5. Il valore degli automatismi
I dati di tali ricerche sembrano dimostrare
• l’automatizzazione dei processi di riconoscimento
delle parole gioca un ruolo fondamentale
nell’apprendimento della lettura
• Se i processi componenti non sono svolti in
maniera del tutto automatica richiederanno
attenzione
• l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla
limitazione delle risorse attentive
6. I modelli evolutivi di tipo stadiale
Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura.
fase prealfabetica (logografica o prealfabetica)
viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.”
I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche
visive salienti associate alle parole della memoria;
fase alfabetica
è contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole
conversione fonema-grafema.
In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il
nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e
si possono scrivere. (cne per cane)
fase ortografica-lessicale
sono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico
ortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi
7. La teoria di Utha Frit
• Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella
di Uta Frith (1985).
• Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla
procedura sublessicale a lessicale
• E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di
passaggio da una fase all’altra...
• Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di
interpretare le difficoltà nell’acquisizione della
lettura.
8. La continuità
• La continuità tra la fase prealfabetica e
alfabetica , fra linguaggio orale e lingua
scritta, è stata identificata nelle abilità
fonologiche e metafonologiche capaci di
promuovere e sostenere l’accesso alla fase
alfabetica della lettura
9. La scrittura
• Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente.
• La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione
secondaria subordinata al parlato
• attività tecnica di trascrizione, processo di
“transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla
pagina di elementi sonori sottoforma di segni.
• A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del
cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare
rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.
10. L’IMPOSTAZIONE
COSTRUTTIVISTA
• La scrittura di parole determina nel
bambino una specie di rivoluzione
copernicana perché richiede:
• La decomposizione delle parole
• Le parti pensabili come forme pure
11. Ferreiro e Teberosky
– i modi con cui i bambini s’impadroniscono
della lingua scritta, processo di costruzione. ,di
concettualizzazione della lingua con continue
elaborazioni di ipotesi.
– S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di
differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i
quattro anni) si distinguono:
12. Prima fase
• Livello presillabico
• la forma delle lettere.
• linearità della scrittura
• principio della quantità minima
• varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra
loro).
• Livello della differenziazione grafica.
13. Seconda fase
– Livello sillabico.
• fonetizzazione della parola scritta ;
• corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le
lettere
• ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è
una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in
cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in
cui il valore assegnato a ciascun carattere non è
stabile
14. Terza fase
• Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza
singoli suoni, singole lettere scritte.
15. Le indicazioni rilevanti
• La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per
impostare il metodo di alfabetizzazione
• 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco
passaggio da un non saper ad un sapere
• 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di
conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino
ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema
convenzionale.
• 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di
acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura
cognitiva.
• Esiti:
rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur
diversa dall’italiano
16. La prospettiva
socioculturale:Vygotskji
• Ogni funzione psichica superiore si presenta
due volte nello sviluppo dell’individuo:
A livello intersoggettivo
A livello intrassoggettivo
Il sistema di scrittura risulta un artefatto
culturale.
17. L’apprendimento della lingua scritta
nelle fasi iniziali
Attenzione a:
• Consapevolezza linguistica, capacità di
segmentazione del discorso in parole separate, di
identificare i tratti specifici della lingua scritta, di
riconoscere sillabe e fonemi
• La consapevolezza metafonologica relativa
all’accettabilità delle frasi dal punto di vista
fonologico, semantico, sintattico.
18. I metodi sintetici o fonetici
• I metodi sintetici o fonetici
• unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i
fonemi.
• parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica.
• L’accento è sull’analisi uditiva
• E’ importante:
- una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi
- separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali
tra scritture
- presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando
alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.
19. Il percorso di scrittura
• Il percorso della scrittura risulta simile: da unità
linguistiche minime a elementi via via più complessi.
La progressione classica:
• presentazione iniziale delle vocali
• combinazione di consonanti labiali
• costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe
(es. pa-pa, pi-pa ecc.).
• Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di
“ortografia regolare” dove la grafia coincide con la
pronuncia.
20. I metodi analitici o globali
• Prendono l’avvio da situazioni linguistiche
complesse, brani, frasi
per analizzare parole, sillabe e lettere.
• Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o
della frase sulla base del ricordo.
• Per confronto di sequenze grafiche simili e
scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi
sonori (sillabe,lettere)che compongono situazioni
linguistiche complesse.
• La lettura risulta un compito fondamentalmente
ideovisuale.
21. Considerazioni
• Il metodo fonematico dà risalto al codice e
favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di
apprendimento.
• Se il livello di consapevolezza linguistica e
metalinguistica è un indice della padronanza dei
prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si
correla al livello di concettualizzazione, diventano
fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.
22. La competenza fonologica e
metafonologica
• La competenza fonologica :
Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del
linguaggio parlato, operando trasformazioni.
• La consapevolezza metafonologica
conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del
linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e
fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole
linguistiche.
27. Per potenziare la competenza
fonologica
• Il bambino di 5 anni solitamente arriva a
compiere le seguenti operazioni:
• Riconoscimento della sillaba iniziale
(MARE-MA)
• Segmentazione della parola in
sillabe(MARE-MA-RE)
• Riconoscimento tra un suono e l’altro
(PA…BA)
28. La progressione per una buona
competenza fonologica
• Riconoscimento della sillaba iniziale
• Riconoscimento della sillaba finale
• Riconoscimento della sillaba intermedia
• Riconoscimento del fonema iniziale
• Riconoscimento del fonema finale
• Riconoscimento dei fonemi intermedi
• Riconoscimento di tutti i fonemi.
29. Competenze metafonologiche
• Apprezzamento di rime
• Costruzione di rime
• Segmentazione di singoli fonemi
• Manipolazione di singoli fonemi
• Categorizzazione di segmenti di fonemi
• Giudizi di adeguatezza del valore
ortografico, sintattico, semantico delle
parole.
30. Alcuni suggerimenti per iniziare
• Presentazione di un unico carattere di scrittura
• Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a
quando tutti i suoni sono stati
assimilati, compresi quelli complessi
• Uso del quadretto da un centimetro o righe di
quinta
• Dedicare un tempo maggiore ai suoni più
difficili
31. suggerimenti
• Suggerire indicazioni precise per la
scrittura: direzione dei segni, movimento
della mano, altezza delle lettere…
• Utilizzare il metodo fonosillabico
• Dedicare un tempo quotidiano ai giochi
linguistici per la competenza fonologica
32. suggerimenti
• Sostenere la lettura per anticipazione, la
scrittura spontanea
• Proporre attività di ascolto della lettura
dell’insegnante tutti i giorni
(storie, filastrocche, rime, canzoni, poesie,
conte, rime…)
• Proporre vari tipi di lettura:
spontanea, silenziosa, individuale, gratuit
a…)
33. Per conoscere il livello individuale
degli allievi
Prove d’ingresso su:
• Scrittura
• Lettura
• Competenze fonologiche
34. Protocolli essenziali: scrittura
• Prova di scrittura spontanea su disegno
libero
• Prova di scrittura spontanea su immagine
(canale visivo)
• Prova di scrittura spontanea sotto dettatura
(canale uditivo)
35. Lettura
• Rilettura della scrittura spontanea
• Prova di giudizio di leggibilità di alcuni
stimoli proposti
• Prova di lettura sulla conservazione del
testo
36. Fonologico
• Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine
• Riconoscimento del fonema iniziale su immagine
• Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza
verbale
• Riconoscimento del fonema con fluenza verbale
• Riconoscimento del fonema con memoria verbale
37. I progetti:
”Tutti i bambini vanno bene a
scuola”
• Nato 5 anni fa come progetto di ricerca-
azione, proposto dall’Associazione Italiana
Dislessia
• Viene realizzato grazie ad una collaborazione
plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola
• Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco
• Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio
consolidandosi e diventando “buona prassi”.
38. Le azioni
Prevede:
• Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura
degli alunni della prima classe, a febbraio;
• Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico
e metafonologico a cura degli insegnanti con la
collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di
alunni;
• Un secondo momento di screening nel mese di maggio
• L’individuazione dei bambini a rischio.
39. “In prima classe si legge meglio”
• Evoluzione del precedente progetto
• Elementi di differenziazione:
- riduzione della presenza massiccia
dell’esperto
- riappropriazione di un ruolo
centrale dell’insegnante, partendo dalla
fase di valutazione, attraverso la gestione
dell’intervento fino all’identificazione dei
bambini a rischio.
- presenza della logopedista con funzione di
consulente esperta