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L’apprendimento della
lettoscrittura
I processi, i percorsi, le motivazioni
di una scelta
IMPARARE LA LINGUA
SCRITTA
• Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo.
• Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale.
• E’ un prodotto dell’evoluzione culturale .
• Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite .
• Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello
evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.
Quale maturazione
• Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita.
• Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione
morfosintattica e fonologica;
• viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed
extrapersonale;
• si è stabilizzata la preferenza manuale;
• hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti
fini, accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura.
• L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale
maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che
questo non è sufficiente.
Le teorie
Modelli adultomorfi
- Modello top-down
Pone l’accento su processi di tipo semantico
- Modello botton-up
Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati.
- Modello di attivazione interattiva
Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e
dal basso.
.
Il valore degli automatismi
I dati di tali ricerche sembrano dimostrare
• l’automatizzazione dei processi di riconoscimento
delle parole gioca un ruolo fondamentale
nell’apprendimento della lettura
• Se i processi componenti non sono svolti in
maniera del tutto automatica richiederanno
attenzione
• l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla
limitazione delle risorse attentive
I modelli evolutivi di tipo stadiale
Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura.
fase prealfabetica (logografica o prealfabetica)
viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.”
I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche
visive salienti associate alle parole della memoria;
fase alfabetica
è contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole
conversione fonema-grafema.
In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il
nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e
si possono scrivere. (cne per cane)
fase ortografica-lessicale
sono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico
ortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi
La teoria di Utha Frit
• Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella
di Uta Frith (1985).
• Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla
procedura sublessicale a lessicale
• E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di
passaggio da una fase all’altra...
• Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di
interpretare le difficoltà nell’acquisizione della
lettura.
La continuità
• La continuità tra la fase prealfabetica e
alfabetica , fra linguaggio orale e lingua
scritta, è stata identificata nelle abilità
fonologiche e metafonologiche capaci di
promuovere e sostenere l’accesso alla fase
alfabetica della lettura
La scrittura
• Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente.
• La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione
secondaria subordinata al parlato
• attività tecnica di trascrizione, processo di
“transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla
pagina di elementi sonori sottoforma di segni.
• A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del
cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare
rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.
L’IMPOSTAZIONE
COSTRUTTIVISTA
• La scrittura di parole determina nel
bambino una specie di rivoluzione
copernicana perché richiede:
• La decomposizione delle parole
• Le parti pensabili come forme pure
Ferreiro e Teberosky
– i modi con cui i bambini s’impadroniscono
della lingua scritta, processo di costruzione. ,di
concettualizzazione della lingua con continue
elaborazioni di ipotesi.
– S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di
differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i
quattro anni) si distinguono:
Prima fase
• Livello presillabico
• la forma delle lettere.
• linearità della scrittura
• principio della quantità minima
• varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra
loro).
• Livello della differenziazione grafica.
Seconda fase
– Livello sillabico.
• fonetizzazione della parola scritta ;
• corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le
lettere
• ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è
una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in
cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in
cui il valore assegnato a ciascun carattere non è
stabile
Terza fase
• Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza
singoli suoni, singole lettere scritte.
Le indicazioni rilevanti
• La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per
impostare il metodo di alfabetizzazione
• 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco
passaggio da un non saper ad un sapere
• 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di
conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino
ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema
convenzionale.
• 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di
acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura
cognitiva.
• Esiti:
rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur
diversa dall’italiano
La prospettiva
socioculturale:Vygotskji
• Ogni funzione psichica superiore si presenta
due volte nello sviluppo dell’individuo:
A livello intersoggettivo
A livello intrassoggettivo
Il sistema di scrittura risulta un artefatto
culturale.
L’apprendimento della lingua scritta
nelle fasi iniziali
Attenzione a:
• Consapevolezza linguistica, capacità di
segmentazione del discorso in parole separate, di
identificare i tratti specifici della lingua scritta, di
riconoscere sillabe e fonemi
• La consapevolezza metafonologica relativa
all’accettabilità delle frasi dal punto di vista
fonologico, semantico, sintattico.
I metodi sintetici o fonetici
• I metodi sintetici o fonetici
• unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i
fonemi.
• parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica.
• L’accento è sull’analisi uditiva
• E’ importante:
- una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi
- separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali
tra scritture
- presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando
alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.
Il percorso di scrittura
• Il percorso della scrittura risulta simile: da unità
linguistiche minime a elementi via via più complessi.
La progressione classica:
• presentazione iniziale delle vocali
• combinazione di consonanti labiali
• costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe
(es. pa-pa, pi-pa ecc.).
• Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di
“ortografia regolare” dove la grafia coincide con la
pronuncia.
I metodi analitici o globali
• Prendono l’avvio da situazioni linguistiche
complesse, brani, frasi
per analizzare parole, sillabe e lettere.
• Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o
della frase sulla base del ricordo.
• Per confronto di sequenze grafiche simili e
scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi
sonori (sillabe,lettere)che compongono situazioni
linguistiche complesse.
• La lettura risulta un compito fondamentalmente
ideovisuale.
Considerazioni
• Il metodo fonematico dà risalto al codice e
favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di
apprendimento.
• Se il livello di consapevolezza linguistica e
metalinguistica è un indice della padronanza dei
prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si
correla al livello di concettualizzazione, diventano
fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.
La competenza fonologica e
metafonologica
• La competenza fonologica :
Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del
linguaggio parlato, operando trasformazioni.
• La consapevolezza metafonologica
conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del
linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e
fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole
linguistiche.
Esempi:
RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI
RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE.
PRECONVENZIONALE
1° PERIODO
ALLEGATO 2
DOMINO DELLA
SILLABA INIZIALE
COMPONI LE
PAROLE
• SALE
• SALAME
• SERPENTE
• SCARPE
SAL E
SAL AME
SERPENTE
SCARPE
MEMORY DEL FONEMA FINALE
Per potenziare la competenza
fonologica
• Il bambino di 5 anni solitamente arriva a
compiere le seguenti operazioni:
• Riconoscimento della sillaba iniziale
(MARE-MA)
• Segmentazione della parola in
sillabe(MARE-MA-RE)
• Riconoscimento tra un suono e l’altro
(PA…BA)
La progressione per una buona
competenza fonologica
• Riconoscimento della sillaba iniziale
• Riconoscimento della sillaba finale
• Riconoscimento della sillaba intermedia
• Riconoscimento del fonema iniziale
• Riconoscimento del fonema finale
• Riconoscimento dei fonemi intermedi
• Riconoscimento di tutti i fonemi.
Competenze metafonologiche
• Apprezzamento di rime
• Costruzione di rime
• Segmentazione di singoli fonemi
• Manipolazione di singoli fonemi
• Categorizzazione di segmenti di fonemi
• Giudizi di adeguatezza del valore
ortografico, sintattico, semantico delle
parole.
Alcuni suggerimenti per iniziare
• Presentazione di un unico carattere di scrittura
• Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a
quando tutti i suoni sono stati
assimilati, compresi quelli complessi
• Uso del quadretto da un centimetro o righe di
quinta
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difficili
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scrittura: direzione dei segni, movimento
della mano, altezza delle lettere…
• Utilizzare il metodo fonosillabico
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suggerimenti
• Sostenere la lettura per anticipazione, la
scrittura spontanea
• Proporre attività di ascolto della lettura
dell’insegnante tutti i giorni
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conte, rime…)
• Proporre vari tipi di lettura:
spontanea, silenziosa, individuale, gratuit
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Per conoscere il livello individuale
degli allievi
Prove d’ingresso su:
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• Prova di scrittura spontanea su disegno
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• Rilettura della scrittura spontanea
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• Prova di lettura sulla conservazione del
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• Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine
• Riconoscimento del fonema iniziale su immagine
• Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza
verbale
• Riconoscimento del fonema con fluenza verbale
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I progetti:
”Tutti i bambini vanno bene a
scuola”
• Nato 5 anni fa come progetto di ricerca-
azione, proposto dall’Associazione Italiana
Dislessia
• Viene realizzato grazie ad una collaborazione
plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola
• Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco
• Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio
consolidandosi e diventando “buona prassi”.
Le azioni
Prevede:
• Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura
degli alunni della prima classe, a febbraio;
• Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico
e metafonologico a cura degli insegnanti con la
collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di
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• Un secondo momento di screening nel mese di maggio
• L’individuazione dei bambini a rischio.
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• Elementi di differenziazione:
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- riappropriazione di un ruolo
centrale dell’insegnante, partendo dalla
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Didattica della lettoscrittura

  • 1. L’apprendimento della lettoscrittura I processi, i percorsi, le motivazioni di una scelta
  • 2. IMPARARE LA LINGUA SCRITTA • Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo. • Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale. • E’ un prodotto dell’evoluzione culturale . • Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite . • Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.
  • 3. Quale maturazione • Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita. • Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione morfosintattica e fonologica; • viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed extrapersonale; • si è stabilizzata la preferenza manuale; • hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti fini, accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura. • L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che questo non è sufficiente.
  • 4. Le teorie Modelli adultomorfi - Modello top-down Pone l’accento su processi di tipo semantico - Modello botton-up Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati. - Modello di attivazione interattiva Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e dal basso. .
  • 5. Il valore degli automatismi I dati di tali ricerche sembrano dimostrare • l’automatizzazione dei processi di riconoscimento delle parole gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento della lettura • Se i processi componenti non sono svolti in maniera del tutto automatica richiederanno attenzione • l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla limitazione delle risorse attentive
  • 6. I modelli evolutivi di tipo stadiale Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura. fase prealfabetica (logografica o prealfabetica) viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.” I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche visive salienti associate alle parole della memoria; fase alfabetica è contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole conversione fonema-grafema. In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e si possono scrivere. (cne per cane) fase ortografica-lessicale sono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico ortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi
  • 7. La teoria di Utha Frit • Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella di Uta Frith (1985). • Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla procedura sublessicale a lessicale • E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di passaggio da una fase all’altra... • Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di interpretare le difficoltà nell’acquisizione della lettura.
  • 8. La continuità • La continuità tra la fase prealfabetica e alfabetica , fra linguaggio orale e lingua scritta, è stata identificata nelle abilità fonologiche e metafonologiche capaci di promuovere e sostenere l’accesso alla fase alfabetica della lettura
  • 9. La scrittura • Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente. • La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione secondaria subordinata al parlato • attività tecnica di trascrizione, processo di “transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla pagina di elementi sonori sottoforma di segni. • A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.
  • 10. L’IMPOSTAZIONE COSTRUTTIVISTA • La scrittura di parole determina nel bambino una specie di rivoluzione copernicana perché richiede: • La decomposizione delle parole • Le parti pensabili come forme pure
  • 11. Ferreiro e Teberosky – i modi con cui i bambini s’impadroniscono della lingua scritta, processo di costruzione. ,di concettualizzazione della lingua con continue elaborazioni di ipotesi. – S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i quattro anni) si distinguono:
  • 12. Prima fase • Livello presillabico • la forma delle lettere. • linearità della scrittura • principio della quantità minima • varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra loro). • Livello della differenziazione grafica.
  • 13. Seconda fase – Livello sillabico. • fonetizzazione della parola scritta ; • corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le lettere • ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in cui il valore assegnato a ciascun carattere non è stabile
  • 14. Terza fase • Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza singoli suoni, singole lettere scritte.
  • 15. Le indicazioni rilevanti • La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per impostare il metodo di alfabetizzazione • 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco passaggio da un non saper ad un sapere • 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema convenzionale. • 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura cognitiva. • Esiti: rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur diversa dall’italiano
  • 16. La prospettiva socioculturale:Vygotskji • Ogni funzione psichica superiore si presenta due volte nello sviluppo dell’individuo: A livello intersoggettivo A livello intrassoggettivo Il sistema di scrittura risulta un artefatto culturale.
  • 17. L’apprendimento della lingua scritta nelle fasi iniziali Attenzione a: • Consapevolezza linguistica, capacità di segmentazione del discorso in parole separate, di identificare i tratti specifici della lingua scritta, di riconoscere sillabe e fonemi • La consapevolezza metafonologica relativa all’accettabilità delle frasi dal punto di vista fonologico, semantico, sintattico.
  • 18. I metodi sintetici o fonetici • I metodi sintetici o fonetici • unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i fonemi. • parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica. • L’accento è sull’analisi uditiva • E’ importante: - una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi - separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali tra scritture - presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.
  • 19. Il percorso di scrittura • Il percorso della scrittura risulta simile: da unità linguistiche minime a elementi via via più complessi. La progressione classica: • presentazione iniziale delle vocali • combinazione di consonanti labiali • costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe (es. pa-pa, pi-pa ecc.). • Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di “ortografia regolare” dove la grafia coincide con la pronuncia.
  • 20. I metodi analitici o globali • Prendono l’avvio da situazioni linguistiche complesse, brani, frasi per analizzare parole, sillabe e lettere. • Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o della frase sulla base del ricordo. • Per confronto di sequenze grafiche simili e scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi sonori (sillabe,lettere)che compongono situazioni linguistiche complesse. • La lettura risulta un compito fondamentalmente ideovisuale.
  • 21. Considerazioni • Il metodo fonematico dà risalto al codice e favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di apprendimento. • Se il livello di consapevolezza linguistica e metalinguistica è un indice della padronanza dei prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si correla al livello di concettualizzazione, diventano fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.
  • 22. La competenza fonologica e metafonologica • La competenza fonologica : Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del linguaggio parlato, operando trasformazioni. • La consapevolezza metafonologica conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole linguistiche.
  • 23. Esempi: RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE.
  • 25. COMPONI LE PAROLE • SALE • SALAME • SERPENTE • SCARPE SAL E SAL AME SERPENTE SCARPE
  • 27. Per potenziare la competenza fonologica • Il bambino di 5 anni solitamente arriva a compiere le seguenti operazioni: • Riconoscimento della sillaba iniziale (MARE-MA) • Segmentazione della parola in sillabe(MARE-MA-RE) • Riconoscimento tra un suono e l’altro (PA…BA)
  • 28. La progressione per una buona competenza fonologica • Riconoscimento della sillaba iniziale • Riconoscimento della sillaba finale • Riconoscimento della sillaba intermedia • Riconoscimento del fonema iniziale • Riconoscimento del fonema finale • Riconoscimento dei fonemi intermedi • Riconoscimento di tutti i fonemi.
  • 29. Competenze metafonologiche • Apprezzamento di rime • Costruzione di rime • Segmentazione di singoli fonemi • Manipolazione di singoli fonemi • Categorizzazione di segmenti di fonemi • Giudizi di adeguatezza del valore ortografico, sintattico, semantico delle parole.
  • 30. Alcuni suggerimenti per iniziare • Presentazione di un unico carattere di scrittura • Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a quando tutti i suoni sono stati assimilati, compresi quelli complessi • Uso del quadretto da un centimetro o righe di quinta • Dedicare un tempo maggiore ai suoni più difficili
  • 31. suggerimenti • Suggerire indicazioni precise per la scrittura: direzione dei segni, movimento della mano, altezza delle lettere… • Utilizzare il metodo fonosillabico • Dedicare un tempo quotidiano ai giochi linguistici per la competenza fonologica
  • 32. suggerimenti • Sostenere la lettura per anticipazione, la scrittura spontanea • Proporre attività di ascolto della lettura dell’insegnante tutti i giorni (storie, filastrocche, rime, canzoni, poesie, conte, rime…) • Proporre vari tipi di lettura: spontanea, silenziosa, individuale, gratuit a…)
  • 33. Per conoscere il livello individuale degli allievi Prove d’ingresso su: • Scrittura • Lettura • Competenze fonologiche
  • 34. Protocolli essenziali: scrittura • Prova di scrittura spontanea su disegno libero • Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo) • Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo)
  • 35. Lettura • Rilettura della scrittura spontanea • Prova di giudizio di leggibilità di alcuni stimoli proposti • Prova di lettura sulla conservazione del testo
  • 36. Fonologico • Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine • Riconoscimento del fonema iniziale su immagine • Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con memoria verbale
  • 37. I progetti: ”Tutti i bambini vanno bene a scuola” • Nato 5 anni fa come progetto di ricerca- azione, proposto dall’Associazione Italiana Dislessia • Viene realizzato grazie ad una collaborazione plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola • Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco • Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio consolidandosi e diventando “buona prassi”.
  • 38. Le azioni Prevede: • Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura degli alunni della prima classe, a febbraio; • Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni; • Un secondo momento di screening nel mese di maggio • L’individuazione dei bambini a rischio.
  • 39. “In prima classe si legge meglio” • Evoluzione del precedente progetto • Elementi di differenziazione: - riduzione della presenza massiccia dell’esperto - riappropriazione di un ruolo centrale dell’insegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dell’intervento fino all’identificazione dei bambini a rischio. - presenza della logopedista con funzione di consulente esperta