5. Qualche riflessione sul filmato Come la figura di Davide può continuare ad accompagnare la vita del credente contemporaneo Il mistero dell’elezione – Davide lasciato nei campi a pascolare, mentre il profeta Samuele deve scegliere il re che Dio gli indicherà. Viene chiamato e ciò dimostra come Dio ha custodia del povero e sceglie l’ultimo per renderlo il primo dei suoi fratelli. Dio riscatta la storia e abbatte la prepotenza di chi ha potere. Pastore : nel salmo 23, colui che custodisce il gregge; quando viene unto re il popolo lo riconosce come re dicendo tu pascerai il popolo Israele, tu sarai capo di Israele e anche quando Davide utilizza il suo potere per un sopruso sarà utilizzata una parabola di pastore per far rientrare Davide in se 5
6. Davide padre dei penitenti L’uomo non dovrebbe peccare ripromettendosi di far penitenza dopo aver compiuto l’azione. Davide ritorna sui suoi passi 6
7. Due errori Pensare che un grande uomo non può commettere errore credere che quando uomo commette un errore cessa di essere un grande uomo Davide ha commesso molti errori, ma questo non ha diminuito la sua grandezza. 7
8. Accettazione della propria debolezza A tutti piacerebbe essere sempre forti, sempre in gamba pronti a rispondere all’esigenza della realtà che ci circonda. Ci chiediamo: è questo l’obiettivo del nostro cammino? Forse tendiamo a quel perfezionismo che a volte ci rende aridi e freddi oppure il cammino da fare è quello di un assunzione responsabile anche della propria fragilità e povertà e come ci ricorda San Paolo che in questo vaso di creta e in questa povertà si nasconde il mistero grande e profondo della ricchezza che è il dono di Dio dentro di noi 8
9. Accettazione della propria debolezza Davide dopo l’esperienza del peccato ha il coraggio di rialzarsi. La consapevolezza del peccato che gli fa dire: eccomi Signore, con la mia povertà, di fronte alla tua ricchezza e alla tua grandezza che mi rende forte Passare dal perché ho peccato a come posso stare in maniera propositiva in questa mia fragilità La fortezza è la virtù dell’uomo che non si fida delle proprie forze ma si fida di Dio 9
10. Consacrato re dal suo popolo in Ebron, Davide combatte le ultime battaglie per liberarsi dal vassallaggio dei Filistei. Lo vediamo consigliarsi con il Signore prima del combattimento, in un rapporto intimo ed immediato, da amico. E' dunque comprensibile l'esultanza con cui egli accompagna personalmente Jahvè nella sua nuova dimora, a Gerusalemme, la capitale appena conquistata. 10
12. Mentre l'arca del Signore entrava nella città di David, Mikal, figlia di Saul, guardò dalla finestra; vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore, lo disprezzò in cuor suo. Introdussero dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva piantata per essa; Davide offrì olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. 12
13. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, una focaccia di pane per ognuno, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. 13
14. Ma quando Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal figlia di Saul gli uscì incontro e gli disse: «Bell'onore si è fatto oggi il re di Israele a mostrarsi scoperto davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!». Davide rispose a Mikal: «L'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, su Israele; ho fatto festa davanti al Signore. Anzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò vile ai tuoi occhi, ma presso quelle serve di cui tu parli, proprio presso di loro, io sarò onorato!». Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. (2Sam 5, 17-25; 6, 1-2; 5; 13-23) 14
15. Cerchiamo di vedere la situazione proiettandola ai nostri giorni Un matrimonio però durato pochissimo: Davide era subito dovuto scappare per sfuggire alla gelosia di Saul, che si riteneva minacciato nel suo potere, e Mikal era stata data ad un altro; solo ultimamente aveva potuto far ritorno dal marito in questi anni un profondo solco si è scavato tra loro mentre per Mikal la vita non ha avuto grossi cambiamenti, le difficoltà e le sofferenze vissute durante la persecuzione hanno lasciato il segno nell'animo di Davide: quel che profondamente ha capito è che senza l'aiuto di Dio egli non può nulla. vedi salmo 18 15
16. Per questo, nel far festa davanti all'arca del Signore, Egli danza coperto solo di un perizoma, senza vestiti. Il vestito era simbolo di dignità, ciò che differenziava l'uomo libero dallo schiavo; e Davide danza seminudo per mostrare che la dignità non se la dà lui stesso con le proprie capacità o con un vestito prezioso, ma gliela dà Dio come dono gratuito. Tutto ciò Mikal non può capirlo: figlia del re Saul ed ora moglie del re Davide, vive questa sua situazione come una cosa dovuta, come un diritto ereditario che le deriva dalla sua condizione di principessa. Non si sente legata a questo Dio a cui personalmente non deve nulla. Non ha sperimentato il peso e l'umiliazione del vassallaggio ai Filistei, da cui Jahvè ha ora finalmente liberato il popolo per mano di Davide 16
17. E' possibile che le situazioni ci portino a vivere esperienze diverseParlo con te di come vivo, in questo momento, il mio rapporto personale con Dio?Ti comunico un sentimento “forte” che ho provato ultimamente, per aiutarti a conoscermi sempre meglio.Ringrazio Dio di te per … e te lo dico 17
18. Vita di gruppo Come va il dialogo con i nostri figli? 18 18
25. E le proiezioni degli incontriVISITATELO ED INSERITE I VOSTRI COMMENTI 21 21
26. PREGHIERA FINALE Signore Gesù non è sempre facile per noi riconoscere nel fratello che incontriamo l’impronta del tuo amore e del tuo Spirito. Purtroppo, i nostri occhi si fermano solo all’apparenza e non ci sforziamo di scorgere quel seme d’eternità che tu hai posto in ciascuno di noi. Aiutaci a riscoprire la nostra dignità che si realizzerà quando ci renderai simili a te, trasfigurati di luce. Amen 22 22