Oggi sentiamo parlare di Food Porn in continuazione: nei blog, sui social media, alla televisione... Ma che cosa è Food Porn? Nella presentazione cerco di spiegare questa tendenza.
Il Valore della Sinestesia e del Conceptual Blending nella costruzione di un'...
Food Porn: una droga per gli occhi?
1. Food Porn: una droga per gli occhi?
Francesco Cambi
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Con Food Porn si vuole descrivere l'ossessione per un certo tipo di cibo che richiama per molti
tratti un paragone con la pornografia. Che cosa rende possibile questo confronto ?
https://www.youtube.com/watch?v=vD4k5iqa504
Potrebbe essere ad esempio il fatto che l'immagine di questo cibo vuole già restituire una
sensazione di appagamento del corpo, della mente e dei suoi desideri più proibiti. La vista diventa
quindi il senso che colma la distanza tra il nostro corpo e i nostri desideri. Le stesse raffigurazioni
pongono il cibo come unico protagonista dello spazio, senza generalmente lasciare vuoto o far
entrare soggetti ulteriori. In un certo senso potremmo dire con una metafora che l'ampiezza
dell'immagine vuole rappresentare la nostra bocca e cibo è rappresentato come a riempirla
completamente in un impeto di ingordigia.
Il Food Porn è “cibo da mangiare con gli occhi”. Praticamente consiste nella presentazione (su
riviste, social media o libri di cucina) di fotografie di piatti capaci di suscitare in noi un desiderio
quasi primordiale. Immagini libidinose di torte al cioccolato, glasse caramellate, bistecche al
sangue, spaghetti traboccanti di sugo...corpi di alimenti nei quali la rappresentazione oggettiva
lascia il posto all'impiego di metafore e di iperbole per spingere al massimo l'asticella della passione
alla ricerca dell'iperestesia.
2. Grandissime saturazioni, inquadrature ravvicinate, colori molto brillanti e spesso innaturali,
abbinamenti spinti all'eccesso, dettagli posti in primo piano, prospettive sporgenti, inviti
all'assaggio: tutte tecniche che cercano di ridurre la distanza fisica tra immagine e corpo del
destinatario. Le stesse tecniche che vedono le porno star interpellare il destinatario del film con
sguardi in macchina, ammiccamenti o tipiche gestualità di “apertura” verso il pubblico.
Non è importante se il “corpo” alimentare possa essere innaturale e in molti casi presentarsi
irreale e artificiale. Nessuno sta a giudicare se gli ingredienti sono i migliori, perchè la fruizione è
qualcosa di solamente immediato, istintivo e “proibito”. Non sono solo i corpi umani ad essere
esposti nella loro innaturale perfezione, creandoci spesso complessi e desideri di essere e di volere
qualcosa di diverso, ma anche i “corpi alimentari”.
Un'altra caratteristica del porno è la ricerca del proibito. Se è questo quindi a rendere un'idea
ancor più desiderabile, ecco che nel Food Porn l'assaggio è talvolta negato, talvolta decisamente
3. ammiccato, mentre il gusto comunque passa in secondo piano. Se l'espressione visiva dell'atto
sessuale viene sempre più manifestata e rivendicata nella sua naturalezza (che non vuole essere
sempre sinonimo di consapevolezza), il cibo (soprattutto se “grasso e apparentemente gustoso”)
rischia di diventare un vizio proibito per eccellenza da sublimare o da trasgredire: un piacere da
negarci perchè sovrastato dalla volontà di esibire i nostri corpi magri, in linea con un'idea diffusa di
bellezza o un “potere” viceversa da sfoggiare, come voler essere ad ogni costo “off limits” e “over
the top”.
Per questo motivo raramente queste immagini durano nella nostra mente ed è per questo invece
che il bisogno voyeristico le moltiplica come una droga a cui assuefarsi. In fondo è questo che
possiamo definire come porno: qualcosa che preferiremmo non vedere in compagnia mentre
vestiamo i nostri ruoli sociali perchè ce ne vergogniamo, ma che riserviamo alla nostra sfera
privata.