Gli appunti della presentazione di Franco Perco, Missione e Visione di un Parco Nazionale, presentata a Visso il 27 ottobre durante il Convegno Nuove Forme di Turismo
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Missione e visione di un parco nazionale in italia
1. Confindustria Macerata
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Visso, 27 ottobre 2012
Nuove forme di turismo
Sostenibilitambientale e sentieristica del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Missione e visione di un Parco Nazionale
Franco PERCO
1La missione di un Parco, oggi, in Italia quasi impossibile. Vedremo poi perch
2Ma la circostanza dolorosa che oltre ad essere talmente difficile da rasentare l'impossibilit questa
missione potrebbe essere definita nel nostro cervello e nel nostro cuore quella di "salvare gli altri"E questo
aggiunge un problema supplementare. Noi ci crediamo, alla nostra funzione!
3Veniamo ora alla visione di un Parco Nazionale, di questo Parco Nazionale. La visione il manifesto del
Parco, la sua "ideologia". E' sufficientemente chiara? Oppure un dipinto nel quale non ci si capisce nulla?
4E, nuovamente, la visione del Parco, del nostro Parco, ci appare come un quadro di Escher. Trasformare in
questo caso non la Natura ma le coscienze, le sensibilit
5Ma vediamo se la legge nazionale sui parchi ci aiuta. E' la legge 394 che chiarisce la missione del Parco,
ciola finalit E precisamente: 1. la conservazione (in senso lato) e difesa di equilibri idraulici e idrogeologici;
2. l'applicazione di metodi di gestione o restauro ambientale anche con la salvaguardia di determinate
attivitumane; 3. la promozione di attivitformative e scientifiche; 4. la promozione di attivitricreative
compatibili. Notiamo che la conservazione al primo posto: si tratta della finalitprimaria.
6Cosa significa conservare? In modo molto semplice significa Il mantenimento (o il miglioramento) della
qualitambientale. Come valore in snon in relazione al suo uso o alla sua fruizione.
7Quali attivitumane, intanto? Ovviamente quelle tradizionali. Potremmo pensare anche ad altre?
Attivitnuove? Probabilmente sì (quelle compatibili con la conservazione).
1Chiediamoci cosa significa peril contributo delle attivitumane. E' assolutamente necessario? Ho dei dubbi.
Lo suggerisce l'avverbio "anche". Sarebbe, in teoria possibile conservare anche senza attivitumane. Esse
non sono indispensabili.
2Lo dice appunto la legge: Che le attivitumane, pur importanti, non detto che debbano essere sempre
utilizzate per conservare. Un esempio ironico: questa attivit"umana", esporre cinghiali, in parchi faunistici
indispensabile o solo utile per conservare? Credo di si ma non PER NULLA tradizionale
2. 3Tuttavia il buon senso ci suggerisce che la salvaguardia della attivitumane tradizionali molto importante.
Come mezzo (paesaggio tradizionale), come alleviatore di tensioni (volano sociale), e come consenso.
4Veniamo ora alla seconda parte della missione / finalit la promozione significa dare uno stimolo, iniziare
qualcosa (dargli il via) o anche solamente suggerire
5In sintesi promuovere vuol dire: io stimolo ma tu fai. Non faccio tutto io, in qualitdi Parco. Altri faranno.
6La promozione prevista dalla legge di due tipi: a) attivitformative e scientifiche; b) attivitricreative
compatibili
7Una considerazione critica a proposito delle attivitcompatibili. Non basta non fare danno e dare una
concessione (a fare) purchse ne stiamo buoni. Il pipotente verrebbe cosaccontentato, i pideboli meno. No!
Non basta. Bisogna che, accanto all'autorizzare quella attivit ci sia uno sforzo per creare condivisione nei
valori del Parco cionei valori della conservazione. Questo IMPORTANTISSIMO! Creare una partecipazione
(anche interessata, va bene) alla qualitdell'ambiente.
8Riassumendo. La missione di un Parco italiano in primo luogo conservare, in secondo luogo promuovere.
9Secondo punto. La Visione. Se la missione cosa si deve fare, la Visione rappresenta invece il punto di vista:
con quali ideali e sulla base di quali valori
10Come vedere il Parco (un Parco)? In molti modi, ma siamo condizionati dalla storia, dalla cultura, dalle
necessit E (purtroppo?) dalle ideologie..
11Allora. Potremmo vedere il Parco in diversi modi. Un primo modo quello della cittadella assediata. Il
nemico alle porte e dobbiamo difenderci. E' un modo di pensare il Parco (l'Area Protetta ) ancora diffuso,
ma lo stato soprattutto in passato. Ed ha le sue giustificazioni. In Italia la Natura stata aggredita. Non credo
tuttavia che si tratti di una visione vincente o opportuna. Si perde l'occasione di costruire alleanze e la
divisione fra buoni e cattivi molto riduttiva. Esiste il grigio, gli avversari possono diventare alleati.
12Il Parco Recinto. Area circoscritta del tipo Riserva Indiana. Nessuno entra. Va bene solo in ambiti molto
piccoli, delicati e non va bene per un parco grande. I difetti sono come sopra. Non si hanno alleati. A
proposito, Geronimo non difende ma si difende Che sia uno che lavora per il Parco? Mi assomiglia, credo
(!!)
13Il Parco Pantalone. E' una figura della Commedia dell'Arte italiana. Il Parco ricco che eroga contributi.
Almeno due difetti. E se i soldi non ci sono pi Dato che si abituati a farsi mantenere? Il secondo difetto. Non
fa crescere, non stimola, crea abitudine.
14Altre concezioni sul Parco sono quelle proposte da OSTI (1992) e cioil Parco quale Garante dell'
ecosistema (1), Burocrazia paralizzante (2), Sintesi Uomo Natura (3), Ostacolo ai diritti locali (4),
Veicolo valori sentimenti (5), Turismo culturalmente nuovo (6). Maggioritarie (nei Parchi Regionali)
sono comunque la 1 e la 3, mentre all'ultimo posto si situano la 2 e la 4.
1Sempre secondo OSTI, la concezione della Natura (in quattro Parchi9 Regionale vede al primo posto la
Natura come Valore intrinseco e Ambito di serenite purezza e solo successivamente come Segno della
propria identità. Il Valore strumentale una concezione arcaica e in largamente minoritaria.
3. 2Parco come palestra gratuita. Molto sport che non - per sua natura - coeso con la conservazione. E'
attivitautoreferenziale. E non crea reddito (o poco: cfr. Mountain Bike ecc).
3Alcuni esempi. Rachettico, Arrampichini, Cinoslittismo (definizioni ironiche).
4Riflessione. Far pagare, crea una sensibilit Pensiamo di s!
5Quinto modo di pensare un Parco. Parco come cuoco. Crea un gusto per l'ambiente, cucina pietanze che
altrimenti non si apprezzebbero. Esempio: vedere e notare una pietra, un albero. Strani. Sonom idee
cuciniamo o, piuttosto, somministriamo meglio la Natura!
6La Visione migliore, quella del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il Parco Santuario, ma accogliente
7Nel Santuario si entra con rispetto. E si lasciano offerte.
8E se non vuoi fare un 弛 fferta? Puoi restare anche a casa. (!!). Per noi va bene.
9Conclusioni. La missione: Conservare e promuovere. La visione: Santuario (ma) accogliente per mezzo del
Turismo sostenibile
10Uno schema finale. Su di uno sgabello con tre piedi ci si pustare anche comodi. Allora: Operatore
(turistico) coraggioso, Residente dinamico, Turista esigente (da formare, da creare, questo un obiettivo
importante). Questi i sostegni del nostro sedile. E non deve mancare il legame, un'unione con gli
amministratori locali e, infine, la promozione del Parco. Che il PERNO su cui si basa il turismo sostenibile.
(Per conservare meglio, bene inteso)
11E direi che sufficiente . (De hoc satis)