La gronda di Genova, un progetto faraonico, velleitario, inutile e dannoso. Un cinico massaco del territorio del Ponente genovese e della Valpolcevera.
29/04/2009 Palazzo Ducale - Analisi Studio Trasportistico
20100302 Gronda di Genova - Progetto faraonico inutile
1. La Gronda di Genova Un Progetto faraonico: - Velleitario - Inutile - Dannoso - Un cinico massacro del Territorio del Ponente Genovese e della Valpolcevera 1
2. Cronistoria del Progetto 1968 : Studio della CCIAA di Genova. Nuova Autostrada “Direttissima” Savona/ Genova : innesto con A7 zona Torbella. Anni ‘80 : Progetto esecutivo tratto Voltri/Torbella. Apertura Cantieri: poi bloccati 2003 : Progetto “Sub-Alveo” Polcevera. (Biasotti)Bloccato da Burlando. 2005 : Progetto “Raddoppio Morandi”. (Burlando) 2006 : Firma del Protocollo d’intesa. 2008 : Vincenzi disconosce il Protocollo 2009 : Dibattito Pubblico: Progetto 5 “Gronde”. Vincenzi sceglie autoritariamente il tracciato 2 “modificato”. 2010 : Presidente Municipio Valpolcevera propone ulteriore modifica 2
3. Dichiarazione Conclusiva delDibattito Pubblico ( Prof. Bobbio) Le riflessioni sviluppate attorno al problema della congestione del nodo di Genova hanno confermato che la Gronda non è il rimedio, ma uno dei possibili rimedi. Il merito dei sostenitori dell’ “opzione zero”è stato quello di richiamare l’attenzione sullo sviluppo del trasporto su ferro e di opere stradali e di aver proposto politiche integrate per una mobilità “dolce” 3
4. Falsadichiarazione del Sindaco “Dal dibattito pubblico è emersa la scelta del Tracciato 2” medio-altoValVarenna–Bolzaneto”: è una falsa dichiarazione del Sindaco. Non si trova questa indicazione in nessun punto delle oltre 100 pagine della Dichiarazione Conclusiva (Rapporto Finale) della Commissione per il Dibattito Pubblico (Prof. Bobbio) 4
5. Progetto – Studio Trasportistico Aspi Totale mancanza di considerazione degli effetti che la realizzazione delle nuove previste infrastrutture ferroviarie e stradali in corso di realizzazione comporterà sulla mobilità e sui flussi di veicoli. Dati di riferimento inattendibili basati su proiezioni acritiche e non su previsioni ragionate di incremento del traffico. Dati relativi al movimento containersdel Porto di Genova sovrastimati 5
6. Dichiarazioni di professionistirelative alla proposta ASPI Prof. Mario Ponti (Politecnico Milano): nell’analisi di fattibilità presentata mancano totalmente le analisi economiche e finanziarie Arch. Maria Rosa Vittadini(Università IUAV Venezia): in base ai dati forniti da ASPI si deduce che sulla nuova opera nel 2025 si avrebbe lo stesso livello di congestione che abbiamo attualmente. Mi piacerebbe che dal dibattito non venissero fuori tracciati alternativi, ma scenari alternativi. 6
7. Dichiarazioni di professionistirelative alla proposta ASPI Prof. Lorenzo Mussone (Politecnico Milano): il mancato inserimento nello studio di pianificazione strategica e tattica (PUM, PGTU) svuota di significato la valutazione elaborata da ASPI e la priva di un attendibile proiezione per il futuro. Prof: Paolo Beria (Politecnico Milano): il costo indicato dall’Ing. Merlino (Comune di Genova) dovuto ad ore lavorative perse dai genovesi (450.000 h/a) per congestione del traffico non è paria 450 mil €, ma 4,5 mil €. Eliminare le ore perdute non “ripaga” quindi il costo dell’opera in 10 anni, bensì in 1000 anni. 7
8. Dal sito di Autostrade per l’Italia(Cap. 7 – La responsabilità ambientale) “L’attività di Aspi è impattante nei confronti dell’ambiente, e la consapevolezza che l’impatto non possa essere gestito solo “a valle” ha portato nel tempo a una sempre maggior diffusione di politiche, procedure, soluzioni tecnico-organizzative e strumenti atti a considerare e governare gli aspetti attinenti all’ambiente e alle problematiche territoriali,fin dalla fase di pianificazione dell’attività stessa.” 8
9. Certezza di Inquinamento Ambientale costante e crescente per la Valpolcevera Inquinanti areiformie sospensioni finissime uscirebbero dai camini di sfogo delle gallerie e dopo il famoso effetto “pennacchio” si spargerebbero, a diversa concentrazione su una area di oltre 80 km2 di cui, la metà in zone urbanizzate. Residui di combustione in percentuali consistenti si assommerebbero nel tratto del viadotto di Bolzaneto che scavalca il Mercato Ortofrutticolo (inquinanti areiformi, particolato di grandi dimensioni, polveri sottili (PM10 e PM2,5). Formazione di nebbie ed areosolpersistenti 9
10. ASPI: notizie e criticità I rifiuti prodotti e censiti da Aspi nel 2007 ammontano a 36.800 t: costituiti principalmente da pulizia stradale, rottami di ferro, terre e rocce da scavo.(rif. Cap. 7.3 del sito ASPI) Il previsto volume di scavo della Gronda supera i 9.000.000 m3 ( ca. 20.000.000 t). La domanda è: ASPI ha le capacità per gestire in 8 anni tutto questo materiale di scavo? ( Definito in massima parte “rifiuto” nello studio di Spea per Aspi). Il canale di calma del porto ha una superficie di circa 1.000.000 m2: dunque ne innalzeremmo il fondo di circa 9 m. E lo smarino del Terzo Valico che sarà stato prodotto prima (circa 10.000.000 m3 anche essi in buona parte “amiantiferi”) dove lo avremmo già messo? 10
11. Castellucci: - Dichiarazioni allucinate “La Gronda sarà il più grande scavo del mondo”. “Ci sono voluti cinque mesi (?) per firmare un protocollo condiviso da tutti”(10.02.2010) L’ Ing. Castellucci: non si è accorto che Il Presidente della Regione (cioè l’autorità territoriale cui spetta la decisione finale) non ha firmato?. E la che Provincia ha messo una firma sub-condicio ? (V. Allegato “Repetto) 11
12. Quel Pasticciaccio brutto di…. Via Degola Ovvero il “Gioco delle tre carte”: come tre giocolieri che tengono banchetto in Via Prè: Regione (Burlando): Protocollo con Tunnel Vincenzi (Comune) : Protocollo senza Tunnel Repetto (Provincia): Protocollo con Tunnel + Allegati Ma non si parlano? Non potevano mettersi d’accordo prima? E’ una vergogna! 12
13. Legge 21 Dicembre 2001, n. 443(All. 2, § 9 Liguria)Cosa prevede per Genova “Omissis” Per quanto riguarda il punto “Sistemaurbano e metropolitano”: Adeguamento rete Metropolitana di Genova Nodo autostradale e stradale di Genova, comprese infrastrutture di raccordo (tunnel Rapallo-Fontanabuona, Santa Margherita. 13
14. Reticenza/Dimenticanza del Sindaco Fontanabuona: questa sconosciuta Le due Commissioni Consiliari Comunali: 3° “Urbanistica” e 7° “Infrastrutture” si sono rifiutate di “audire” i rappresentanti dei Comitati contrari alla Infrastruttura “Gronda”. Regione e Provincia hanno invece consentitoquesto momento di incontro. Grazie Signor Sindaco! W la Democrazia! 14
15. Inadempienze della Regione L’ Ente territorialmente competente per delineare una proposta organica per il futuro della Liguria non ha mai presentato un piano organico dettagliato con le connessioni interregionali ed internazionali. Ma solo spezzoni di programma. Non esiste visione integrata tra necessità / tipologie di ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, metropolitana. 15
16. D.L. 20 agosto 2002, n. 190Attuazione della L. 21.12.2001, n.443 (Art.3) Il progetto preliminare delle infrastrutture dovrà evidenziare: Le aree impegnate e le relative eventuali fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia Le infrastrutture e le opere connesse necessarie per la realizzazione dell’opera Le caratteristiche prestazionali e le specifiche funzionali I limiti di spesa per l’infrastruttura ed i limiti di spesa per le eventuali opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale, e dovrà essere corredato (ove previsto) dalla VIA. 16
17. Sovrapposizione di cantierizzazioni Cantieri per il potenziamento della linea ferroviaria “litoranea” Voltri/Ge-Brignole Cantieri per la realizzazione del “Terzo Valico” ferroviario Cantieri per la realizzazione della “Gronda di Ponente ed il raddoppio della A7 Strade di cantiere sui fondovalle di piccolevalli del ponente e su valli laterali della Valpolcevera 17
18. Odone & Co. : Superficialità,Disinformazione e Arroganza Secolo XIX , Sole 24 Ore, RAI 3 : articoli abborracciati e silenzi sospetti. Primo Canale: reticenze e faziosità penose, allineato con i poteri forti, ma eticamente “nano”. Gruppo “La Gronda di Genova”: dichiarazioni indicative di penosa ignoranza circa il progetto e le sue implicazioni. CCIAA: Pubblicità mendace(Gen. 2010) “ Gronda di Genova: il progetto entra finalmente nella fase operativa”. Quale Progetto? 18
19. Infrastrutture ed impatto sul territorio Impegno del territorio in Valpolcevera. Due Elettrodotti Alta Tensione (Terna ed RFI) Due tracciati autostradali Quattro linee ferroviarie Parco ferroviario Genova-Campasso 27 tra ponti stradali e ferroviari, passerelle e cavalcavia per il superamento del Polcevera Aree destinate a deposito containers 19
20. MA: Eliminazione graduale degli ospedali, Mancata realizzazione di veri parcheggi di interscambio Mancata realizzazione della Metropolitana di vallata (Brin / PonteX) Un ventennio (forse) per realizzare la strada di sponda destra del Polcevera 20
21. Geologia del Ponente Genovese e della Valpolcevera Rocce amiantiferenella zona Voltri/Destra Valpolcevera Argilliti ed Argilloscisti (cfr. mattâ) sulle due sponde del Polcevera Colline della media Valpolcevera dichiarate instabili e con frane in atto (Murta, Brasile, Geminiano) Galleria Montegalletto: instabile da oltre 30 anni (ricordare la relazione di Maifredi). 21
22. Dissesto Collinare di Genova 37 situazioni franose in atto, Ammonimento da parte del Consiglio Nazionale dei Geologi tenutosi negli scorsi giorni a Genova “La politica deve dare la precedenza agli interventi contro il dissesto idrogeologico” Il Comune di Genova continua a consentire opere a rischio e “consumo” degli ultimi lembi di territorio “verde” o “di respiro”. 22
23. Da “comune.genova.it (Homepage)area vasta/sviluppo metropolitano” “Il multicentrismoè una caratteristica di cui un’area metropolitana come quella genovese deve tenere particolarmente conto per la ripolarizzazione del tessuto insediativo urbano esistente attorno a luoghisemanticamente rilevanti”. “Non si può riqualificare pensando a un unico centro storico, condannando all’indifferenza o degrado il resto del territorio organizzato”. “Organizzare in maniera policentrica a rete il sistema urbano metropolitano e regionale e realizzare un disegno di spazi “vuoti”(verde, promenades e altro),all’interno e lungo le principali direttrici dell’insediamento compatto, è un modello perseguibile e possibile”. 23
24. Costituzione della Repubblica Italiana - Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. 24
25. La Gronda ha “Perso il Treno” Per quanto esposto riteniamo che questa breve presentazione abbia sufficientemente illustrato le ragioni per le quali il progetto della cosiddetta “Gronda di Ponente” si debba ritenere assolutamente errato economicamente ed ampiamente superato culturalmente . Le impostazioni di base ed i presupposti, già opinabili alcuni decenni or sono, appaiono ancor più oggi una trama decisamente retrò quale l’operetta “Ballo Excelsior”. 25
26. Alcuni Sì dei Comitati No-Gronda Sì alla più strenua difesa e valorizzazione del patrimonio storico-ambientale, culturale, paesaggistico, del Ponente Genovese e della Valpolcevera. Sì alla mobilità su rotaia (metro, treno) estesa alle vallate comunali ed al litorale. Sì a riqualificare il “costruito”, non vogliamo altre cattedrali in collina: (es “Diga”) Sì a togliere il pedaggio sulle tratte autostradali urbane (A7, A10, A12) 26
27. Chi sono i No-Gronda Cittadinidi ogni età e grado di istruzione, di ogni estrazione sociale e di orientamento politico assai diverso. Cittadiniprovenienti da esperienze di vita le più diverse, ma ancora custodi dei valori delle popolazioni del Ponente Genovese e della Valpolcevera. Quindi portatori e memori dei valori dell’ agricoltura, dei cantieri, del porto, della fabbrica e della solidarietà. Sono questi valori, che vediamo accettati con sufficienza da parte di molti centri di potere cittadini, che ci fanno essere fermamentedeterminati nella nostra azione. Considerateci una ricchezza per la città: una garanzia per un futuro di vita sociale cittadina veramente partecipata. A voi che ci governate lo sforzo di capirlo e di non liquidarci con l’appellativo del “popolo del no” o con altre qualifiche che dimostrerebbero cinismo ed ignoranza . 27