2. Introduzione
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La sclerosi sistemica progressiva è una
malattia sistemica, in cui vi è un
interessamento immuno-flogistico del
tessuto connettivo, e degli organi. La
riabilitazione costituisce parte integrante
della terapia di un paziente.
Indicazioni indispensabili che il paziente deve conoscere
prima di sottoporsi a un trattamento di fisioterapia e
programma fisioterapico .
3. La fisioterapia
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1. La riabilitazione
deve essere effettuata
esclusivamente dal
fisioterapista con
qualifiche certificate.
2. Ogni trattamento
riabilitativo è mirato al
singolo individuo: non
esistono pazienti uguali fra
loro a parità di malattia.
3. Si ricorda al paziente
che il trattamento corretto
non procura mai dolore,
non è aggressivo e
traumatizzante ma
graduale e rilassante.
4. Il fisioterapista deve
sempre illustrare al
paziente le metodiche che
intende adottare e le
relative motivazioni.
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5. Il paziente ha il
diritto di chiedere
spiegazioni ove il
procedimento non
gli sia chiaro.
6. Al termine del trattamento il
paziente deve provare una
sensazione di benessere, che
può essere accompagnata da un
affaticamento muscolare, che
tuttavia è una cosa molto diversa
dal dolore.
7. Sempre al termine del
trattamento il paziente non
deve avere manifestazioni
infiammatorie come: gonfiori,
lividi, difficoltà di movimento,
dolore locale e/o diffuso.
8. Può accadere che il paziente si
stupisca del fatto che il
fisioterapista operi in un distretto
corporeo diverso da quello in cui
accusa dolore: si tratta di una
prassi alcune volte necessaria, su
cui il fisioterapista deve essere
pronto a fornire delucidazioni.
5. La fisioterapia
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Gli obiettivi
L’obiettivo della fisioterapia consiste nel
ricreare una situazione muscolo-scheletrica e
organicistica compatibile con i danni indotti
dalla malattia stessa, ripristinare una postura
corretta con adeguati schemi corporei e
motori, risolvere i danni secondari, creare le
condizioni per una reale prevenzione
all’adozione di posture errate ed educare il
paziente ad una corretta gestualità e igiene di
vita nella gestione della sua patologia.
6. La fisioterapia
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Il Programma
Il programma fisioterapico deve essere sempre
pianificato con la persona e sviluppato considerando
le limitazioni e le potenzialità che il paziente presenta.
Contemporaneamente all’intervento sul dolore sono
opportune le tecniche che mirano al recupero della
mobilità articolare, muscolare e tissutale, nei vari
distretti corporei. Si inserisce nel trattamento
fisioterapico la ginnastica respiratoria, che ha lo
scopo di migliorare la ventilazione polmonare.
7. La fisioterapia
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Il complesso cranio-cervico-mandibolare e
viso
La valutazione specifica del volto si limita ad indagare quali
e quante sono le disabilità che il paziente presenta
svolgendo le abituali attività della vita quotidiana; quali e
quante sono le difficoltà relazionali che egli incontra e le
limitazioni oggettive legate alla cura della propria persona
(lavarsi i denti, il volto, truccarsi, sottoporsi alle cure
odontoiatriche). Il trattamento mira al recupero
dell’espressività, al miglioramento della fisionomia, e alla
restituzione delle funzionalità mimiche e articolari.
8. La fisioterapia
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Il tronco
Nelle forme diffuse di sclerosi sistemica il processo fibrotico colpisce il
torace non solo con la sclerosi a livello cutaneo, ma anche con il
coinvolgimento degli organi interni, provocando fibrosi miocardica e la
fibrosi polmonare. La cute del tronco
risulta indurita, inestensibile, adesa al tessuto sottocutaneo tanto che il
paziente riferisce la sensazione di sentirsi stretto in una “guaina rigida”.
Questa condizione ostacola i movimenti di flessione, estensione e
lateralizzazione del tronco e limita l’elevazione delle braccia a causa della
particolare tensione cutanea, che si viene a creare sotto il cavo ascellare.
L’intervento riabilitativo si sviluppa inizialmente con tecniche atte al rilascio
dei tessuti, successivamente al recupero dell’articolarità.
9. La fisioterapia
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L’ arto superiore
Nella sclerosi sistemica progressiva
è particolarmente importante
l’interessamento delle mani; infatti la
malattia si manifesta in molteplici
modi che ne rendono difficoltoso
l’uso:
• la sclerosi della cute, del tessuto sottocutaneo
e dei tendini;
• l’ispessimento della cute;
• la pelle anelastica;
• fenomeno di Raynaud;
• ulcerazioni delle parti molli;
• edema;
• deformità articolari
L’intervento
riabilitativo è
complesso e
articolato in funzione
della fase e dello
stadio di malattia,
pertanto si avvale di
numerose tecniche e
ausili.
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L’ arto inferiore
Nella sclerosi sistemica progressiva, lo
scopo della fisioterapia mira a
conservare la funzionalità articolare in
particolare delle articolazioni del piede,
caviglia, ginocchio, anca, contrastate
da eventuali artriti e tendiniti.
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Il Piede
Il coinvolgimento del piede
determina una doppia
problematica; oltre ai danni a
livello distrettuale, causati
dalle lesioni vascolari,
cutanee / sottocutanee,
articolari e muscolari,
tendinee e delle fasce, ossee,
più complesse sono le
conseguenze a livello globale.
Il piede, a
differenza della
mano, è soggetto
ad un fattore
aggravante, il
carico, che
comporta
continue
sollecitazioni
pressorie, causa
di una
distribuzione
disomogenea del
peso corporeo, il
che favorisce
l’evoluzione e la
gravità delle
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La Metodologia
Nelle fasi acute della malattia è indicato il riposo a letto con frequenti cambi di
decubito, mobilizzazioni passive in rilasciamento ed adeguata ginnastica
respiratoria. Nella fase sub-acuta, in relazione al miglioramento del quadro clinico, si
ricorre anche:
• metodiche di rilassamento come il training autogeno di Schultz, il rilassamento
progressivo di Jacobson e il biofeedback;
• ginnastiche dolci, l’eutonia di Alexander, il metodo Feldenkreis, l’antiginnastica di
Bertherat;
• terapie manuali distrettuali quali il pompage, le mobilizzazioni passive, attive e
contro resistenza, le facilitazioni neuromuscolari, esercizi isometrici, la tecnica
Mulligan, il concetto Maitland;
• tecniche globali quali la rieducazione posturale globale, tecniche di massaggio
(linfodrenaggio, manipolazione della fascia, massaggio connettivale);
• riabilitazione in acqua;
• esercizi per il potenziamento della massa ossea, elencati nel capitolo delle
osteoporosi.
Tiziana Nava, Dottoressa in Fisioterapia,