La stampa 3D insegnata oggi ai bambini

1.  ZELARINO
Allegra, variopinta e ad uso
esclusivo dei pedoni. Ecco co-
me appare via Zandomenghi,
“porta” di ingresso delle scuole
elementari Parolari dopo l’in-
tervento artistico effettuato in
questi giorni dai 255 bambini
delle 12 classi dell’istituto. Car-
telli stradali riciclati, dissuasori
dipinti con disegni floreali, di-
schi colorati sul pavimento: da-
vanti all’entrata della scuola è
stato dato sfogo alla fantasia
dei piccoli alunni per rimarca-
re il divieto assoluto di transito
per la auto e perfino per il pul-
mino scolastico che da domani
non fermerà più lì, ma in una
strada laterale. L’idea rientra in
un progetto europeo, denomi-
nato Pumas, che intende pro-
muovere la mobilità sostenibi-
le in sei città (Torino, Monaco,
Nova Gorica, Vienna, Lione e,
appunto, Venezia). Nel nostro
territorio si è partiti dalla Paro-
lari, all’interno della quale da
15 anni si portano avanti inizia-
tive di questo tipo. Poi sarà la
volta delle scuole Battisti, Mu-
naretto,Bellini, Grimani e Virgi-
lio. L’iniziativa si orienta su tre
direttrici: eliminare le auto, cre-
are percorsi sicuri casa-scuola,
rivitalizzare artisticamente le
strade. I bimbi assieme ai geni-
tori e coordinati dall’insegnan-
te Chiara Castro, dal 2013 han-
no cominciato a progettare un
lavoro manuale che si è con-
centrato in particolare nelle ul-
timeduesettimane. (g.cod.)
Fotodi gruppo dell’iniziativa,davanti al salice piantato dai genitori
 MESTRE
C’è chi, come l’ex ministro Ma-
ria Vittoria Brambilla, da sem-
pre animalista, crede che «sia-
no vittima di pregiudizi», tanto
da decidere di posare con l’ani-
maletto per una foto ricordo. E
chi invece, come il presidente
di Confagricoltura Venezia,
Giulio Rocca, ritiene che deb-
bano essere cacciate perché or-
mai siamo di fronte a una vera
e propria pericolosa invasione.
Al centro della disputa ci sono
le nutrie. Secondo la Provincia
solo l’anno scorso ne sono sta-
tecatturate, e poiuccise, 11 mi-
la, ed è quindi probabile che in
tuttoilVenezianosianoalcune
decinedimigliaia.
Il punto è che con la scom-
parsa dell’ente il contenimen-
to del numero delle nutrie do-
vrebbe passare in capo ai Co-
muni, che però non si sono an-
cora attrezzati. Fino a qualche
mese fa la provincia forniva le
gabbie agli agricoltori che le
catturavano attirandole con
una bella pannocchia. Poi arri-
vavano gli uomini delle provin-
ce che le uccidevano, facendo-
le seppellire agli stessi agricol-
tori con la calce viva. La Provin-
cia però in queste settimane
sta ritirando le gabbie, e gli
agricoltori non sanno più che
pescipigliare.
Anche perché, come spiega
sempre Rocca, «con la normati-
va entrata in vigore ad agosto
2014 non fa più rientrare le nu-
trie tra gli animali selvatici e
quindi cacciabili. Con la scom-
parsa dell’ente Provincia la cat-
tura delle nutrie passa come
competenzaai Comuni che pe-
rò non sono ancora attrezzati.
Nel frattempo gli agricoltori si
trovano pure beffati visto che
non sono più previsti nemme-
no risarcimenti per i danni alle
colture. Chiediamo perciò un
intervento urgente della Regio-
ne per risolvere, almeno in de-
roga,laquestioneetamponare
il vuoto legislativo, un proble-
ma spinoso che rischia altri-
menti di trascinarsi per mesi
provocandounaveraepropria
invasione di roditori e danni ir-
reparabili». Danni che non ri-
guardano solo gli agricoltori
perché «nei prossimi mesi po-
tremmofiniresotto'acquanon
solo per le alluvioni sempre
più frequenti e il dissestro idro-
geologico ma anche per le bu-
che profonde scavate dalle nu-
trie negli argini dei corsi d'ac-
qua con conseguenze anche
gravi».
Lo sanno bene anche i tecni-
ci dei Consorzi di bonifica i cui
mezzispessosprofondanocon
leruotelungogliarginiproprio
a causa dei tunnel scavati dalle
nutrie, che minano anche la te-
nuta degli argini. «In qualche
modo vanno tenute sotto con-
trollo, ma se nessuno intervie-
ne saremo presto di fronte a
una vera emergenza», aggiun-
ge Rocca, «anche perché le nu-
trie, in natura, non hanno rodi-
tori». (f.fur.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
zelarino
No alle auto vicino a scuola
i bimbi lo dicono con i colori
 MARGHERA
Sosta selvaggia dopo che i
vandali le scorse settimane
avevano rovinato i dissuasori
da parcheggio in via Trieste.
La Municipalità di Marghera
però non ci sta: arrivano i vigi-
li e piombano sugli automobi-
listi una trentina di multe. A
denunciare la situazione è il
delegato ai Lavori pubblici e
alla Viabilità Valdino Maran-
gon. I dissuasori erano stati in-
stallati all’altezza dell’incro-
cio semaforico con via delle
Case Nuove. Sono quelli cono-
sciuti come “a lingua di gat-
to”, con bandierina segnaleti-
ca, posizionati a terra e dell’al-
tezza di circa 25 centimetri,
gli stessi che si trovano nella
rotonda di piazzale Parme-
san.
«A fine febbraio», spiega
Marangon, «questi dissuasori
sono stati danneggiati da alcu-
ni ignoti, che li hanno segati
alla base». Qualcuno aveva let-
to questo atto vandalico co-
me una estrema forma di pro-
testa per la diminuzione delle
aree di parcheggio in una zo-
na ancora ricca di attività
commerciali. «In questi gior-
ni», spiega il delegato della
Municipalità di Marghera, «è
ripreso in modo eclatante il
parcheggio selvaggio con il ri-
schio di provocare incidenti
suunastradamoltotrafficata.
Non accetto che chi ha com-
piuto quegli atti vandalici,
possa essere giustificato ne
ammetto che qualcuno in bar-
ba alle regole possa pensare
di parcheggiare dove vuole.
Per questo abbiamo fatto in-
tervenire massicciamente i vi-
giliurbanichehannomultato
itrasgressori.
Deve essere chiaro che su
questo tema, per noi ci sarà
tolleranza zero. Non credo
poi che la maggioranza di co-
loro che lasciano l’auto in so-
sta selvaggia sia del posto.
Credo invece siano persone
che arrivano da fuori e pensa-
no di utilizzare le aree di Mar-
ghera come parcheggi senza
alcuna regola e per tutto il
giorno». Marangon poi avver-
te: «Continueremo con le mul-
te e con i controlli a raffica: se
questa è una sfida da parte de-
gli incivili la raccogliamo e sia-
moprontiavincerla». (a.ab.)
 TRIVIGNANO
Venerdì 6 marzo gli alunni
dell’ultimo anno della scuola
dell’infanzia paritaria “Regina
della pace” e quelli delle classi
prime della primaria “Rita Levi
Montalcini” di Trivignano, si
sono ritrovati nel parco di via
Vicentino per piantumare un
albero. L’iniziativa è nata
nell’ambito del progetto conti-
nuità che mira a creare un tas-
sello di unione tra i due ordini
di scuola offrendo ai nostri pic-
coli, attraverso un’esperienza
comune, un “anticipo” della
scuola primaria. Quest’anno il
progetto è denominato“L’albe-
ro dei sogni” e ha la finalità di
promuovere nei bambini la ca-
pacità di esprimere i propri de-
sideri attraverso discussioni
guidate ed elementi grafici,
contemporaneamente si pro-
pone di rendere presenti le
scuolenelterritorio.
A ricordo dell’esperienza i
bambini hanno lasciato sull’al-
bero alcuni disegni dei loro so-
gnieunafotodituttoilgruppo.
Il salice piantato è stato offerto
dai genitori dei bambini, che
hanno provveduto anche a
metterlo a dimora su indicazio-
ne del personaledel Verde pub-
blico. Bravi i bambini, i genito-
ri,ilpersonaledocenteequanti
hanno contribuito alla realizza-
zionediquestoprogetto.
Tunnel scavati dalle nutrie
argini fragili ea rischio
L’allarmelanciatodaConfagricoltura:èunproblemadisicurezzaidraulica
«ConlascomparsadellaProvincianessunosioccupapiùdellalorocattura»
L’ex ministro Brambilla posa con unanutria per unafoto
I bambini colorano la strada davanti alla Parolari (foto Candussi)
 MESTRE
Entro giugno sarà attivato negli
uffici postali di Mestre centro
(piazzale Donatori di sangue),
SanDonà eSottomarina ilcolle-
gamento alla rete internet per
tuttiicittadini.Entrosettembre
anche negli uffici di Venezia
Centro, Mirano, Lido di Jesolo,
Chioggia,Portogruaro, Cavarze-
re, Favaro, Venezia 12 (Piazzale
Roma), Mestre 8 (via Torino),
DoloeNoale.
Accedere alla rete dagli uffici
postali sarà semplice e a porta-
ta di clic: basterà infatti regi-
strarsi comunicando il proprio
numero di telefono mobile al
quale verrà inviato un messag-
gio con le credenziali per l’ac-
cessoal wifi. A quelpunto, attra-
verso smartphone, tablet o pc
sarà possibile navigare in inter-
net, dialogare sui social
network o lavorare in attesa del
proprio turno allo sportello. Un
Paesepiùdigitalemaanchepiù
moderno e facile per i cittadini,
le imprese e la Pubblica Ammi-
nistrazione: è l’obiettivo princi-
pale del Piano strategico Poste
2020, che prevede il lancio del
nuovo servizio wifi gratuito ne-
gli uffici postali. «Il progetto
wifi», dice Francesco Caio, am-
ministratore delegato delle Po-
ste, «rientra nella missione che
cisiamodatiperiprossimianni
nel Piano strategico Poste 2020:
vogliamo essere gli architetti di
un’Italiapiù digitale e stiamo la-
vorandoperrenderemigliorela
vita delle persone, includendo
tutti, e con particolare attenzio-
ne alle fasce più deboli della po-
polazione».
In Veneto saranno 60 entro
l’anno gli uffici postali hot spot
dotatidiwifi.
Negli uffici
postali
arriva il wifi
Sosta selvaggia, raffica di multe in via Trieste
Dopoidanniaidissuasoriall’altezzadell’incrociodonviaCaseNuovetolleranzazerodeivigili
I dissuasori rovinati
trivignano
L’albero dei sogni piantato
nel parco di via Vicentino
L’albero dei sogni con i disegni
MARGHERA.Sichiama“Fablab
forkids”,vieneinaugurataoggi
alle15.30nelparcoscientifico
Vegaemetteindirettocontatto
lemagichepotenzialitàdella
stampa3dcon lafantasia ela
creativitàdeibambini.Grazie
allapiùaffascinantetecnologia
delmomento,ibambinidai7ai
14anniimparerannoin un
attimoariparareun giocattolo
rotto,areinventarlo,a
personalizzarloo addiritturaa
progettarlointeramenteda sé
conglistrumentidella
fabbricazionedigitale. Oggi
FablabForKids,che nascedalla
collaborazionefraduestartup
innovativecomeFablab
VeneziaeKidPass,aprele
portea grandiepiccini,
istituzioniefamiglie,invia
dellaLibertà12,edificioPorta
dell’Innovazionedi Vega,per
unamerendadipresentazione
chevedràbambinieragazzi
impegnarsiinunworkshop
completamentegratuito.
«Abbiamopensato aun
laboratorioperipiccolimaker
dovel’apprendimentosia
attivo,creativoeincentrato
sullasperimentazione»,spiega
AndreaBoscolo,creative
directordiFablab Venezia.«Si
imparaafare, magari
sbagliando,sapendoche sipuò
esideveprovare eriprovare,
rifiutandol’ideadell’errore
irrimediabile».(g.cod.)
La stampa 3D
insegnata oggi
ai bambini
34 MestreyMargherayZelarino LANUOVA DOMENICA 8 MARZO 2015