1. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
Il problema della movimentazione dei materiali in quota nonché di illuminazione del campo
(pallet di laterizi, pignatte, piastrelle, travetti ecc.) e di manovra.
dell’interferenza tra più gru all’interno dei cantieri l Le funi e le catene degli impianti e
degli apparecchi di sollevamento
temporanei e mobili è stato sempre un problema i cui
e di trazione, salvo quanto previ-
aspetti legati alla sicurezza (pericolo di caduta di mate- sto al riguardo dai regolamenti
riale dall’alto) sono stati costantemente evidenti e di speciali, devono avere, in rappor-
particolare importanza. to alla portata e allo sforzo massi-
mo ammissibile, un coefficiente di
sicurezza di almeno 6 per le funi
metalliche, 10 per le funi compo-
Le cause di molti fra gli infortuni poterne identificare le caratteri- ste di fibre e 5 per le catene.
mortali giornalmente monitorati da stiche essenziali ai fini di un’utiliz- l I posti di manovra dei mezzi e ap-
alcune OO.SS. sono riconducibili, in- zazione sicura. I ganci utilizzati parecchi di sollevamento e di tra-
fatti, allo sgancio improvviso di cari- nei mezzi di sollevamento e di tra- sporto devono permettere la per-
chi trasportati dalle gru, alla caduta sporto devono portare in rilievo o fetta visibilità di tutta la zona di
di materiale dall’alto, alle collisioni incisa la chiara indicazione della azione del mezzo.
con carichi in quota. loro portata massima ammissibile. l Gli accessori di sollevamento de-
Il nuovo Testo unico per la sicurezza l Le attrezzature di lavoro adibite vono essere scelti in funzione dei
sul lavoro, il D.Lgs. n. 81/2008, in al sollevamento di carichi installa- carichi da movimentare, dei punti
vigore dal 15 maggio 2008, all’Alle- te stabilmente devono essere di- di presa, del dispositivo di aggan-
gato V, parte II, ha esaminato in det- sposte in modo tale da ridurre il cio, delle condizioni atmosferiche
taglio i requisiti di sicurezza delle rischio che i carichi urtino le per- nonché tenendo conto del modo e
attrezzature di lavoro. In particola- sone, precipitino in caduta libera della configurazione dell’imbra-
re, il capitolo 3 ha indicato le pre- ovvero siano sganciati involonta- catura».
scrizioni applicabili alle attrezzatu- riamente.
re di lavoro adibite al sollevamento, l I mezzi di sollevamento e di tra- Gru interferenti
al trasporto o all’immagazzinamen- sporto quando ricorrano specifi- L’Allegato VI al D.Lgs. n. 81/2008, al
to di carichi, fornendo alcune pre- che condizioni di pericolo devono punto 3.2.1, ha precisato che, qua-
scrizioni, tra le quali: essere provvisti di appropriati di- lora per il sollevamento siano neces-
l «Gli accessori di sollevamento de- spositivi acustici e luminosi di se- sarie due o più attrezzature di lavo-
vono essere marcati in modo da gnalazione e di avvertimento, ro (gru) e queste siano installate in
modo che i loro raggi d’azione si in-
tersecano, è necessario prendere
misure appropriate per evitare la
collisione tra i carichi e/o gli ele-
menti delle stesse gru (braccio, tor-
re, controbraccio ecc.).
L’ISPESL, nella linea guida Lin-
Gui359, «Adeguamento al D.Lg.vo
359/99 per il settore edilizio movi-
mentazione dei carichi e solleva-
mento persone», ha previsto le di-
stanze minime da rispettare tra le
gru e gli ostacoli fissi (si veda la
figura 1).
È necessario adottare, quindi, appo-
siti provvedimenti al fine di evitare
possibili interferenze, sia di carichi
(carico-carico, carico-fune ecc.),
5 Figura 1 – Distanze minime da rispettare tra gru e ostacoli sia di strutture (braccio-braccio,
(Fonte: linea guida ISPESL LinGui359) braccio-controbraccio, braccio-tor-
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2. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
re ecc., nella fi-
a
gura 2 si può ve-
dere che anche
se l’area di in-
terferenza è ri-
dotta, il rischio
di collisione,
con conseguen-
te caduta del
carico, è molto
alta, anche a 5 Figura 2 – Interferenza fra bracci
causa della fles- di due gru
sione che inte-
ressa sia il braccio sia la torre della terferenti; que-
gru quando il carico si trova in punta; sti sensori rileva- b
si vedano anche le figura 3a e 3b), no costantemen-
tra più apparecchi di sollevamento te le posizioni
e/o tra l’apparecchio di sollevamen- reciproche delle
to e gli ostacoli fissi (braccio-edificio gru e dei carrelli
ecc.). Questi provvedimenti possono e inviano al com-
essere essenzialmente di due tipi: puter, all’occor-
l l’adozione di dispositivi automati- renza, un impul-
ci anti-interferenza e anticollisio- so di blocco della
ne (ottici, acustici, meccanici, rotazione della
elettrici); gru e/o del mo-
l l’adozione di opportune procedu- vimento del car-
re organizzative [1]. rello nel caso si
possa ipotizzare
I dispositivi di controllo una collisione. 5 Figura 3 – Gru interferenti
automatici Questo sistema
Per poter decidere quale tipo di di tipo elettrico-meccanico, nono- guarda l’azione del vento, in quan-
provvedimento adottare è necessa- stante sia indubbiamente utile e af- to, per salvaguardare gli immobili
rio che il datore di lavoro, per ogni fidabile, non risulta particolarmen- circostanti, impedisce la rotazione
singola e nuova installazione, effet- te gradito agli operatori poiché un libera della gru stessa, creando uno
tui l’analisi del rischio tenendo con- blocco brusco della gru potrebbe sforzo maggiore sulla torre della gru.
to delle possibili conseguenze del- causare una pericolosa oscillazione
l’interferenza dei carichi ovvero del del carico con possibile caduta dello Le procedure organizzative
passaggio degli stessi su luoghi dove stesso. I blocchi meccanici delle gru In alternativa ai dispositivi automa-
possono generare pericoli. possono anche essere di tipo fisso tici e/o nel caso non vi sia la possibi-
In commercio esistono svariati dispo- (per esempio, nel caso la rotazione lità tecnica di adottarli, sarà neces-
sitivi elettrici-meccanici di blocco libera della gru possa causare la col- sario prevedere procedure organiz-
della rotazione della gru o del movi- lisione con un edificio vicino o un zative volte a:
mento del carrello in relazione alla altro tipo di costruzione o la torre di l assicurare la stabilità del mezzo e
posizione delle altre gru interferenti. un’altra gru). In questi casi è neces- del carico;
La maggior parte di questi dispositi- sario che la rotazione della gru sia l garantire l’esistenza di dispositivi
vi di controllo del sorvolo di zona e di impedita in modo costante, sia du- di segnalazione acustici e luminosi;
interferenza sono comandati da un rante il lavoro che durante la messa l garantire l’esistenza di dispositivi
computer collegato a diversi sensori fuori servizio; questa situazione può di frenatura utili ad assicurare il
posti sulla stessa gru e sulle gru in- essere problematica per quanto ri- pronto arresto del carico e del mez-
[1] L’ISPESL ha affrontato anche questo problema sempre nella linea guida LinGui359 «Adeguamento al D.Lg.vo 359/99 per il settore edilizio
movimentazione dei carichi e sollevamento persone».
l a vo r o s i c u r o 15
3. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
zo e, quando sa zona di lavoro, le linee guida
necessario, la ISPESL hanno indicato, come idoneo
sua gradualità; livello di sicurezza, la previsione di
l provvedere a un servizio di coordinamento intera-
una visibilità ziendale con compiti, oltre che di
perfetta dal programmazione e di coordinamen-
posto di mano- to, anche di gestione di efficaci si-
vra di tutte le stemi di intercomunicazione fra gru
zone di azione presentanti rischi di potenziale in-
del mezzo e la terferenza.
predisposizio- Questo sistema di gestione delle in-
ne di un servi- terferenze è stato adottato in due
zio di segnala- grandi cantieri di Milano, Rogoredo
zione (prefe- Milano Santa Giulia (si vedano le fi-
ribilmente, il gure 4 e 5) e Adriano-Marelli (si veda
5 Figura 4 – Gruppo di gru del cantiere di Rogoredo - manovratore la figura 6).
Santa Giulia deve operare
dalla cabina La scelta della gru
o, almeno, da In generale le caratteristiche che
posizione ele- permettono di definire i parametri
vata); specifici di una gru sono:
l fornire l’indivi- l l’altezza della torre;
duazione della l la lunghezza del braccio e del con-
localizzazione trobraccio;
dei mezzi di l il carico massimo ad alcune distan-
sollevamento ze predefinite dalla torre;
in posizione fis- l il carico massimo in punta;
5 Figura 5 – Panoramica del complesso del cantiere di sa (per esem- l il momento ribaltante massimo
Milano Santa Giulia pio, con un di- ammissibile;
segno planime- l l’automontate o il montaggio in
trico); opera a seguito di squadra specia-
l programmare lizzata con autogrù.
le fasi di movi- Il collocamento della gru deve esse-
mentazione dei re una delle prime attività dell’alle-
carichi in mo- stimento di un cantiere, affinché il
do da elimina- suo raggio d’azione garantisca la
re la contem- raggiungibilità del gancio a tutte le
poranea movi- aree in costruzione e le minori in-
mentazione di terferenze possibili tra le diverse
carichi fra ap- altre gru.
parecchi in- È opportuna la predisposizione, da
terferenti, fa- parte dei soggetti che possono tro-
cendo ricorso varsi a gestire la presenza delle gru
a un sistema di cantiere (impresa, coordinatore
di segnalazio- della sicurezza in fase di esecuzione
ne delle ma- ecc.), di un modulo per l’acquisizio-
novre. ne dei dati necessari per una verifica
Nel caso di più sulle possibili interferenze del mez-
imprese con ap- zo di sollevamento, in particolare
5 Figura 6 – Gruppo di gru del cantiere di “Adriano-Marelli” parecchi di sol- per conoscere le quote dei diversi
di Milano. (Interferenze tra gru e tra gru ed elettrodotto levamento ope- elementi.
esistente) ranti nella stes- Nella tabella 1 è riportato un esem-
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4. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
pio “tipo” di questo modello di ac- TABELLA 1
quisizione dati. Il CSE e il capocan-
tiere/direttore tecnico di cantiere,
ESEMPIO DI MODULO CONTENENTE
in relazione alle esigenze di cantiere I DATI DELLA GRU DA MONTARE
(tipicamente, altezza dell’edificio,
costruzioni limitrofe, area da copri-
re e da servire con la gru) possono COMPARTO LOTTO
individuare quale gru sia meglio OPERATORE IMPRESA
montare (in termini di altezza, lun- DATA REVISIONE 00
ghezza del braccio, modello, tipolo- DATI TECNICI DELLA GRU
gia ecc.) e dove montarla. Questa Numero da planimetria
scelta evidentemente non può esse- Modello della gru
re univoca e/o di carattere impositi- Quota di imposta della gru (scavo, terra,
+ _________ m.
corsello ecc.)
vo, soprattutto nel caso in cui ci si
Altezza da quota 0.00 al sottobraccio + _________ m.
trovi in una situazione in cui sia ne-
cessario montare più di una gru. Ri- Altezza da quota 0.00 al soprabraccio + _________ m.
sulta strettamente necessario in- Altezza da quota 0.00 al sottogancio + _________ m.
staurare, infatti, un coordinamento Lunghezza del Braccio _________ m.
tra i diversi soggetti ai quali fanno Lunghezza controbraccio _________ m.
capo le gru relative (sia nel caso sia- Presenza di tiranti
no della stessa impresa sia, a mag- Altezza del punto max della cuspideda
_________ m.
quota 0.00
gior ragione, nel caso in cui siano di
Dimensioni bozzello
imprese differenti) e, quindi, verifi-
care che queste attrezzature non in-
terferiscano le une con le altre. Le renze, è preferibile scegliere gru di una sigla ecc.) in modo da poter es-
distanze minime da rispettare sono tipo top-less, cioè senza cuspide; sere identificate in modo univoco e
quelle indicate dalla linea guida questa scelta permette di evitare la con facilità. Quindi, tutte le gru de-
ISPESL (si veda la figura 1). presenza dei tiranti e di ridurre l’in- vono essere numerate o, comunque,
gombro in altezza. identificate e il numero/identifica-
La condivisione dei dati zione deve essere riportato sull’ap-
Dopo aver raccolto i dati di cui alla La verifica posita planimetria generale delle in-
tabella 1 è opportuno organizzare, della compatibilità terferenze e sulla torre di ogni singo-
quindi, una riunione di coordina- delle interferenze la gru; la numerazione deve essere
mento tra CSE e capicantiere per A questo punto è possibile predi- visibile sui fronti interferenti. I ca-
discutere delle esigenze di ciascuno sporre un elaborato grafico generale ratteri della numerazione devono
e definire i dati altimetrici e plani- che indichi i dati relativi a tutte le essere sufficientemente grandi da
metrici di ciascuna gru. È importan- gru presenti nel cantiere. Questo poter essere letti da terra.
te che questa operazione sia effet- elaborato deve essere realizzato sia
tuata con un buon margine di antici- in planimetria (si veda la figura 7) Le precedenze
po in quanto è possibile che alcune sia in altimetria (si veda la figura 8) Dopo aver verificato che non vi sia-
delle esigenze non possano essere e deve essere sviluppato con molta no situazioni di interferenze che
completamente accolte e si debba attenzione in quanto può evidenzia- non permettano l’esecuzione dei la-
modificare, quindi, la scelta iniziale re interferenze che in prima battu- vori in sicurezza (per esempio, pos-
a fronte delle ben più importanti ta, durante la riunione preliminare sibile collisione dei bracci o del
esigenze di coordinamento delle in- di coordinamento, non erano emer- braccio con controbraccio o del
terferenze. Le modifiche tipiche ri- se. Nel caso si riscontrino incon- braccio con la torre o la cuspide),
guardano l’accorciamento del brac- gruenze, è necessario, dunque, riva- devono essere prescritte, a cura dei
cio, l’innalzamento o l’abbassa- lutare le interferenze in modo da CSE, mediante apposito verbale sot-
mento della gru, lo spostamento porre rimedio a quanto eventual- toscritto dalle parti, le precedenze
della posizione planimetrica della mente evidenziato. delle gru nelle aree interferenti. La
gru stessa. È importante che le gru abbiano un scelta della precedenza deve essere
Senza dubbio, nel caso di interfe- “nome” (un numero, una lettera, valutata caso per caso e può essere
l a vo r o s i c u r o 17
5. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
to gruista, solo queste persone po-
tranno manovrare le gru; in loro as-
senza queste non potranno operare.
È auspicabile, inoltre, che i gruisti e
i sostituti abbiano una particolare
esperienza e, nel caso, si consiglia la
frequenza di appositi corsi di forma-
zione in merito sia al corretto uso in
sicurezza dell’apparecchio di solle-
vamento, sia alla gestione delle in-
terferenze.
Al fine di gestire meglio le interfe-
renze, nei casi in cui il carico non
possa passare sopra a un’area dove
può operare un altro operatore, è
opportuno posizionare un cartello a
bandiera di colore giallo, dimensioni
circa 50x50, in adiacenza del punto
sul braccio oltre il quale il carico
della gru più alta non può transitare.
L’ubicazione dei cartelli deve essere
indicata in un apposito elaborato
grafico.
Indicazioni operative
dell’ISPESL
Anche secondo quanto prescritto
dalle linee guida ISPESL, è necessa-
rio che siano rispettate alcune indi-
cazioni:
l per assicurare la stabilità del mez-
zo devono essere calcolati i basa-
menti e per assicurare il carico de-
vono essere adottate tutte le cau-
tele per una corretta imbracatura
e un successivo sollevamento dei
carichi;
5 Figura 7 – Layout della planimetria generale delle gru del cantiere l le gru sono dotate di dispositivi di
(In evidenza il raggio di azione del braccio e del controbraccio) frenatura atti ad assicurare il
pronto arresto e, quando necessa-
determinata da diversi fattori, per principio simile al diritto di prece- rio, la sua gradualità. Questi di-
esempio: denza alla guida di un’automobile spositivi dovranno essere sottopo-
l quale delle gru sia più alta; su strada. I gruisti devono sempre sti a manutenzione periodica;
l se le gru siano dotate di cabina scrupolosamente rispettare le indi- l oltre ai dispositivi di segnalazione
oppure no; cazioni fornite dai datori di lavoro; acustica forniti dalla casa costrut-
l quale manovratore possa avere inoltre, devono essere formati e in- trice, le gru devono essere dotate
una visuale migliore delle mano- formati sulle interferenze della gru di ricetrasmittenti;
vre ecc. specifica che dovranno manovrare e l le ricetrasmittenti saranno in pos-
Ovviamente, il fatto di godere o sulle relative precedenze rispetto sesso dei gruisti e degli assistenti a
meno di diritto di precedenza non alle altre. terra/imbracatori (responsabile
autorizza a effettuare manovre av- Le imprese esecutrici devono nomi- della movimentazione) i quali do-
ventate o pericolose, secondo un nare, quindi, un gruista e un sostitu- vranno indossare indumenti ad al-
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6. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
5 Figura 8 – Altimetria delle gru con indicazione delle distanze e delle dimensioni di ciascun apparecchio
ta visibilità (giallo-arancione) in Planimetria agiscono in queste aree possano in-
modo da essere facilmente visibili delle interferenze tersecarsi.
e riconoscibili dai gruisti durante e prescrizioni operative In queste zone si dovrà operare con
le operazioni di movimentazione A cura dei CSE, deve essere realizza- la massima attenzione e prudenza
dei materiali; to, quindi, un elaborato grafico ge- seguendo scrupolosamente le se-
l le gru sono poste in modo da ga- nerale di indicazione delle aree e del guenti istruzioni:
rantire all’operatore, eventual- tipo di interferenza (si veda la figura l gli operatori delle macchine do-
mente posto in cabina, la visibilità 9) e un elaborato particolare per cia- vranno essere in costante contatto
perfetta in tutte le zone di azione scuna gru con le relative indicazioni radio tra loro;
del mezzo. Deve essere istituito un (tipo di interferenza, prescrizioni, l nel caso in cui un’altra gru debba
sistema di segnalazione manuale; posizione cartello a bandiera ecc.). impegnare l’area di pericolo,
l le lavorazioni dovranno essere or- Fermo restando il rispetto delle pre- l’operatore deve:
ganizzate in modo tale da ridurre cedenze stabilite, per regolamenta- – verificare che non vi siano ope-
al minimo le interferenze, sia in re sollevamenti e movimentazioni, è razioni in corso nell’area di rife-
fase di lavoro, sia in fase di inatti- necessario tenere sempre in consi- rimento;
vità. Dovranno essere programma- derazione le prescrizioni di caratte- – avvertire del proprio arrivo l’ope-
te le fasi di movimentazione dei re generale riportate nella tabella 2. ratore della gru che già impegna
carichi in modo da evitare la con- Le zone riempite con retini sull’ap- l’area, concordando con lo stesso
temporanea esecuzione tra appa- posita planimetria, riportata in figu- le modalità di intervento;
recchi interferenti e, comunque, ra 9, sono definite “zona di perico- – rispettare le precedenze e le
deve essere stabilito un regola- lo” per l’eventualità che i bracci, le prescrizioni stabilite e riportate
mento di precedenze. funi e i controbracci delle gru che nell’elaborato di dettaglio;
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7. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
TABELLA 2
PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE
Il diritto di precedenza chiaramente non autorizza manovre avventate o imprudenti; nei casi
in cui il carico non possa passare sopra un’area dove può operare un altro operatore, si
PER OGNI TIPO DI INTERFERENZA:
dovrà posizionare un cartello a bandiera di colore giallo, dimensioni 50x50, in adiacenza del
punto sul braccio oltre il quale il carico della gru più alta non può transitare.
Interferenza bracciobraccio È consentita la movimentazione del carico previo avviso con ricetrasmittente del
altezza > 10 metri manovratore della gru che già impegna l’area.
Comporta l’avviso con ricetrasmittente del manovratore della gru che già impegna l’area. La
Interferenza bracciobraccio
gru più alta dovrà arretrare il più possibile il carrello fino al punto segnalato e attendere la
altezza tra 10 metri e 3 metri
conclusione dell’operazione/transito già in corso.
Comporta l’avviso con ricetrasmittente del manovratore della gru che già impegna l’area.
Interferenza bracciobraccio Nell’area classificata A3 opera un solo operatore per volta. Il secondo operatore resta in
altezza < 3 metri attesa che sia liberata l’area. Il secondo operatore può entrare nell’area e occuparla solo a
seguito di conferma con ricetrasmittente e abbandono dell’area da parte del primo operatore.
Comporta l’avviso con ricetrasmittente del manovratore della gru che già impegna l’area.
Nell’area classificata A4 opera un solo operatore per volta. Il secondo operatore resta in
Interferenza bracciobraccio attesa che sia liberata l’area. Il secondo operatore può entrare nell’area e occuparla solo a
con collisione gancio seguito di conferma con ricetrasmittente e abbandono dell’area da parte del primo
operatore. Si dovrà posizionare un cartello a bandiera di colore giallo, dimensioni 50x50, in
adiacenza del punto sul braccio oltre il quale il carico della gru più alta non può transitare.
In caso il braccio di una delle due gru sia più alto del controbraccio della seconda,
l’operatore avverte con la radio ricetrasmittente, visto il potenziale rischio di collisione tra
Interferenza bracciocontrobraccio
carico e controbraccio.
Le manovre devono essere concordate.
Tutte le manovre nell’area interessata dovranno essere preventivamente concordate
Interferenza tra più di due gru
mediante l’uso della radio ricetrasmittente.
Interferenza
Al momento dell’aggiornamento di questa procedura questa interferenza non ricorre.
controbracciocontrobraccio
Interferenza Nell’area classificata E può operare solo il braccio della gru, con l’arretramento del carico
bracciocontrobracciotorre fino al punto indicato in planimetria, dove sarà ubicato il cartello a bandiera di colore giallo.
Le manovre devono essere concordate di volta in volta tra i gruisti. Visto il potenziale
rischio di collisione tra carico e controbraccio, è necessario l’avviso con ricetrasmittente
Interferenza del manovratore della gru che già impegna l’area. Nell’area classificata F opera un solo
bracciobracciocontrobraccio operatore per volta. Il secondo operatore resta in attesa che sia liberata l’area. Il secondo
operatore può entrare nell’area e occuparla solo a seguito di conferma con ricetrasmittente
e abbandono dell’area da parte del primo operatore.
l i gruisti dovranno essere informati ciascuna gru, da consegnare al rela- e vice gruisti interessati al fine di
per iscritto, dal proprio datore di tivo gruista e vicegruista, ognuno discutere della procedura, descri-
lavoro, dei problemi generati dalle per la gru di propria competenza. verla e spiegarne i contenuti in modo
interferenze, sul diritto di prece- Questo documento dovrebbe essere che ciascuno comprenda le proprie
denza delle gru, sul corretto solle- conservato nella cabina della gru, in responsabilità e come sia meglio ma-
vamento dei carichi, sulle modali- modo da essere sempre consultabile novrare la gru a fronte delle proble-
tà di segnalazione e/o avviso; all’occorrenza. matiche di interferenza presenti, al-
l in caso nell’area interferente siano Un esempio di questa scheda di det- l’uso di ricetrasmittenti ecc.
in corso attività di movimentazio- taglio è riportato nella figura 10.
ne di una macchina, gli altri grui- È opportuno che questa scheda sia Comunicazione tra gruisti
sti, indipendentemente dal diritto consegnata al gruista unitamente a Nel caso di gru interferenti, in parti-
di precedenza, dovranno astenersi un modulo di informazione (un esem- colare se relative a cantieri e a im-
dall’intraprendere attività fino al- pio del quale è riportato nel riquadro prese diverse, le comunicazioni tra
la fine delle attività in essere; 1). È necessario sottolineare che non gruisti devono avvenire attraverso
l di norma, nelle aree interferenti è sufficiente consegnare questi ela- ricetrasmittenti; almeno una rice-
dovrà operare una sola macchina. borati ai gruisti, ma è auspicabile trasmittente deve essere sempre in
Sarebbe opportuno, quindi, predi- che sia organizzata un’apposita riu- possesso del gruista (o vicegruista),
sporre una scheda di dettaglio per nione di coordinamento con i gruisti un’altra ricetrasmittente deve esse-
20 w w w.a mb ie nte s ic u re zza .il s o l e 2 4 o re .c o m
8. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
dizione di sicurezza, rispettare quan-
to di seguito riportato:
l portare la gru nella zona di stazio-
namento (se prevista, gru su binari);
l portare il carrello al piede del
braccio;
l sollevare il gancio in prossimità
del fine corsa–salita;
l liberare la rotazione;
l serrare le tenaglie a binario (se la
gru è traslante);
l togliere l’alimentazione elettrica.
Le operazioni legate all’utilizzo del-
le gru dovranno essere sospese, ri-
portando un elenco comunque non
esaustivo, nel caso di:
l forte pioggia e/o persistenza della
stessa;
l forte vento (quando la velocità si
approssima a quella massima di
esercizio prevista, 72 Km/ora);
l neve;
l gelo;
l forte nebbia.
Gestione dei sollevamenti
in quota
Il punto 3.2.9, Allegato VI al D.Lgs. n.
81/2008, ha ripreso quanto prece-
dentemente disposto dall’abrogato
art. 58, D.P n. 164/1956, secondo
.R.
il quale «Il sollevamento dei laterizi,
pietrame, ghiaia e di altri materiali
minuti deve essere effettuato esclu-
sivamente a mezzo di benne o cassoni
metallici; non sono ammesse le piat-
taforme semplici e le imbracature».
5 Figura 9 – Planimetria delle interferenze Potrebbe sorprendere il fatto che,
nonostante il panorama normativo,
re in mano dell’operatore a terra Alcune gru operano su due canali o tecnico e organizzativo attuale sia
addetto alle imbracature e/o alla ri- hanno n. 2 ricetrasmittenti. notevolmente cambiato rispetto agli
cezione dei carichi. Ogni gruista, prima di procedere con anni cinquanta, sia rimasto immutato
Prendendo come esempio un grande l’occupazione dell’area interferen- nel tempo il divieto di cui all’art. 58,
cantiere di Milano, caratterizzato te con altre gru, deve verificare che D.P n. 164/1956. Invece, in termini
.R.
da un consistente numero di gru, si è l’area di interferenza sia libera, po- infortunistici, ancora oggi spesso ac-
deciso di suddividere l’intera area in sizionare la propria ricetrasmittente cadono infortuni gravi o mortati per
6 macroaree. Le gru di ciascuna ma- sul canale di comunicazione comune caduta di materiale dall’alto, prova
croarea comunicano tra loro utiliz- e avvertire delle proprie intenzioni questa dell’attualità del disposto le-
zando le ricetrasmittenti sul canale di manovra l’altro o gli altri gruisti. gislativo. Purtroppo, infatti, in preda
di frequenza loro assegnato, come Al termine di ogni giornata di lavoro e alla necessità di ridurre tempi e costi
indicato nella tavola grafica riporta- nel caso di non esercizio è necessa- e per essere più competitive, le im-
ta nella figura 11. rio, per garantire una maggiore con- prese quasi sempre sollevano in quo-
l a vo r o s i c u r o 21
9. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
5 Figura 10 – Dettaglio dell’area di lavoro di una gru e precedenze
ta i pallet di laterizi, pietrame ecc., l spostamento del baricentro della Un aiuto importante può essere for-
usando le forche. È bene ricordare forca; nito dalla tecnologia che offre solu-
che le forche ordinarie e che si trova- l rottura del pallet ecc. zioni diverse; tuttavia, alcune di
no usualmente in tutti i cantieri sono Di tutto questo ne fanno le spese i queste non si affermano nel mercato
attrezzature costruite solo ed esclu- lavoratori occupati nei cantieri, i poiché le nuove attrezzature non
sivamente per scaricare i pallet dagli quali ogni giorno rischiano la vita sempre sono adatte agli spazi troppo
autocarri a terra in quanto ne è vieta- perché, da una parte, i produttori di esigui, non soddisfano i tempi di for-
to il sollevamento al di sopra di 1,5 materiali, pur sapendo che i loro ca- nitura richiesta, il loro utilizzo non si
metri dal suolo. Inoltre, i produttori richi sono sollevati in quota, non so- adatta alle condizioni atmosferiche
di laterizi e di materiali vari, al fine di stituiscono i pallet e non li rendono (attività all’aperto) ecc.
ridurre i costi del prodotto, usano sicuri e unitari; dall’altra, le impre-
pallet a perdere costituiti da legna- se stesse, in parte assorbite dai li- Il sollevamento del materiale
me fino e/o di dubbia qualità, che in velli di concorrenza e dal fattore Escludendo il sollevamento in quota
caso di sollevamento in quota potreb- economico di risparmio sui tempi, con ceste, che comporterebbero
be non reggere il peso, rompersi e molto spesso tollerano l’uso di for- l’apertura dei pallet a terra e il trava-
provocare la caduta del materiale. che non conformi per il sollevamen- so mattone per mattone dal pallet
L’utilizzo sia di forche sia di pallet to, accettano pallet non a norma, alla cesta (attività che allunga i tempi
non conformi al sollevamento in scaricano le responsabilità derivanti e implementa i costi), il mercato pro-
quota è causa di caduta di materiali dal sollevamento di pallet non a nor- pone alcune soluzioni innovative [2]:
dall’alto per una concomitanza di ma con forche non conformi diretta- l forca con gabbia: è costituita da
motivazioni: mente sui subappaltatori e/o sul sin- una forca munita di gabbia metal-
l sbilanciamento del carico; golo lavoratore. lica incernierata; quando è chiusa
[2] Per informazioni più dettagliate sull’argomento si veda, degli stessi Autori, Movimentazione materiali. Una nuova procedura per il sollevamento in
quota, in Tecnologie&Soluzioni n. 4/2007, pag. 39.
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10. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
RIQUADRO 1
ESEMPIO DI INFORMAZIONE SCRITTA AI GRUISTI
APPARECCHIO SENZA PRIORITÀ DI INTERVENTO
IMPRESA GRU N° INTERNO GRUISTA
Sig.
A
Sig.
1) Considerato che nel cantiere operano più gru i cui raggi d’azione interferiscono tra loro e che nelle normali fasi di
lavoro non sono previste interferenze, si è comunque stabilito che l’apparecchio da Lei manovrato non abbia priorità
di intervento, nel caso che si verifichi la necessità del contemporaneo impiego dell’area coperta oltre che dalla
suddetta gru anche da quella operante nel cantiere denominata “B”.
2) Il diritto di precedenza costituisce una forma di organizzazione tendente a stabilire una metodologia di lavoro ai
fini della sicurezza. Pertanto, è fatto obbligo di rispettarlo e di agevolare in ogni modo la sua applicazione pratica.
3) Prima d’impegnare l’area comune è fatto obbligo di segnalare l’intenzione mediante l’avvisatore acustico e di
porsi in posizione elevata (ad es. in copertura) al fine di avere una visione diretta e priva di ostacoli del braccio
dell’altra gru.
4) Qualora l’area comune fosse già occupata, si dovrà attendere il completamento delle operazioni in corso prima di
impegnarla.
5) Qualora il gruista impegni l’area interferente è autorizzato a permanervi sino al completamento della singola
lavorazione (ad es. scarico bancale, svuotamento benna cls ecc.). Al termine di detta lavorazione dovrà liberare l’area
di interferenza.
6) Il gruista è invitato al termine della giornata lavorativa, durante la pausa pranzo e comunque in ogni caso vi sia una
prolungata pausa delle lavorazioni, in particolare se in presenza di vento, a posizionare il carrello il più arretrato
possibile rispetto alla torre della gru.
7) Il gruista è invitato a preferire, in ogni caso, indipendentemente dal diritto di precedenza, a ruotare la gru verso il
senso opposto all’area di interferenza, al fine di ridurre, per quanto possibile, che vi sia interferenza fra le due gru.
8) Se per qualsivoglia ragione si presentassero situazioni particolari per la cui natura abbiano a generarsi problemi non
prevedibili, è fatto obbligo di richiedere l’intervento del responsabile del cantiere o di un suo delegato, in attesa del
quale si dovranno sospendere le operazioni.
Firma dei manovratori
APPARECCHIO CON PRIORITÀ DI INTERVENTO
IMPRESA GRU N° INTERNO GRUISTA
Sig.
B
Sig.
1) Considerato che nel cantiere operano più gru i cui raggi d’azione interferiscono tra loro e che nelle normali fasi di
lavoro non sono previste interferenze, si è comunque stabilito che l’apparecchio da Lei manovrato abbia priorità di
intervento, nel caso che si verifichi la necessità del contemporaneo impiego dell’area coperta oltre che dalla suddetta
gru anche da quella operante nel cantiere denominata “A”.
2) Il diritto di precedenza costituisce una forma di organizzazione tendente a stabilire una metodologia di lavoro ai
fini della sicurezza. Pertanto, è fatto obbligo di rispettarlo e di agevolare in ogni modo la sua applicazione pratica.
3) Prima d’impegnare l’area comune è fatto obbligo di segnalare l’intenzione mediante l’avvisatore acustico e di
porsi in posizione elevata (ad es. in copertura) al fine di avere una visione diretta e priva di ostacoli del braccio
dell’altra gru.
4) Qualora l’area comune fosse già occupata, si dovrà attendere il completamento delle operazioni in corso prima di
impegnarla.
5) Qualora il gruista impegni l’area interferente è autorizzato a permanervi sino al completamento della singola
lavorazione (ad es. scarico bancale, svuotamento benna cls ecc.). Al termine di detta lavorazione dovrà liberare l’area
di interferenza.
6) Il gruista è invitato al termine della giornata lavorativa, durante la pausa pranzo e comunque in ogni caso vi sia una
prolungata pausa delle lavorazioni, in particolare se in presenza di vento, a posizionare il carrello il più arretrato
possibile rispetto alla torre della gru.
7) Il gruista è invitato a preferire, in ogni caso, indipendentemente dal diritto di precedenza, a ruotare la gru verso il
senso opposto all’area di interferenza, al fine di ridurre, per quanto possibile, che vi sia interferenza fra le due gru.
8) Se per qualsivoglia ragione si presentassero situazioni particolari per la cui natura abbiano a generarsi problemi non
prevedibili, è fatto obbligo di richiedere l’intervento del responsabile del cantiere o di un suo delegato, in attesa del
quale si dovranno sospendere le operazioni.
Firma dei manovratori
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11. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
trezzatura di recente immissione
sul mercato, presenta, per il mo-
mento, un problema di portata
massima (il sistema di aggancio tra
la base e la cesta è un elemento di
debolezza); per essere utilizzata,
ha bisogno di più basi, prima devo-
no essere preparati i pallet sulle
basi e, dopo, si passa al solleva-
mento, comunque comporta un
aumento delle modalità operati-
ve, da qui un parziale rifiuto da
parte delle imprese;
l cassone metallico inforcabile: è
costituito da un pallet con fianca-
te in rete metallica di cui almeno
una abbia una porta incernierata o
rimovibile per l’accesso. Grazie
alla porta laterale si può introdur-
re o estrarre un intero bancale di
materiali, rendendo il cassone un
contenitore che consente di solle-
vare pacchi senza pericolo di ca-
duta di materiale in quanto il tutto
è racchiuso in una gabbia di profi-
lati metallici rivestita, su tutto il
perimetro, da una rete metallica a
maglie fine. Il cassone risulta co-
munque di ingombro notevole, so-
prattutto per l’apertura della por-
ta; pertanto, l’utilizzo sui castelli
di carico, dove gli spazi sono ri-
stretti, è oltremodo difficoltoso;
l altri dispositivi: sono proposte al-
tre soluzioni che permettono di sol-
levare in quota materiali e carichi
non unitari. Tutti questi dispositivi
5 Figura 11 – Suddivisione del cantiere in macroaree di canali di comunicazione hanno come svantaggio l’elevato
ingombro e la difficoltà di utilizzo
la gabbia evita la caduta del mate- tarlo con maggiore sicurezza, an- nei castelli di carico e alcuni com-
riale dall’alto. Ha come elementi che questa è poco utilizzata poiché portano anche la parziale apertura
negativi il fatto che la gabbia, nel i tempi di movimentazione sono dei bancali a terra;
ruotare, può rappresentare un lunghi, la rete in posizione “raccol- l utilizzo di forca di sollevamento
nuovo pericolo per i lavoratori, ha ta” si presenta rigida allo scorri- conforme alla norma UNI EN
bisogno di spazi molto ampi per mento e la chiusura in verticale 13155:2007 e dispositivo di presa
ruotare, il suo utilizzo nei castelli della rete spesso è difficoltosa; secondario: è possibile sollevare
di carico è difficoltoso, per questa l cesta con base staccabile: è rap- in quota pallet non conformi alla
ragione è poco utilizzata; presentata da una cesta con più UNI EN ISO 445:2001 e alla UNI EN
l forca con rete: in questo caso la basi staccabili, il pallet è posto 13155:2007 (monouso, non reggia-
forca è dotata di una rete a calza sulla base, la cesta è attaccata al- to, senza involucro termoretraibi-
che dall’alto verso il basso chiude l’apparecchio di sollevamento, le ecc.) purché si utilizzi una forca
il carico e permette di movimen- posizionata e agganciata; è un’at- idonea al sollevamento in quota
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12. PROCESSI E SISTEMI• INTERFERENZE
superiore a due metri e conforme o di ridurre al minimo i rischi pre- quindi, i materiali con l’uso di for-
alla UNI EN 13155: 2007 (con di- senti nella movimentazione dei che dotate di dispositivo di ritenuta
spositivo di ritenuta, con baricen- materiali e, nel contempo, cerca primario (UNI EN 13155:2007) garan-
tro arretrato ecc.) e un dispositivo di tenere conto delle condizioni tendo degli standard minimi di sicu-
di presa secondario (involucro tes- difficili in cui si opera (cantieri rezza, a condizione che:
sile, rete, gabbia ecc., che rac- temporanei e mobili dove spesso – i pallet utilizzati per i carichi siano
chiuda completamente e da tutti i esistono problemi di spazi), dei quelli costruiti per essere movi-
lati, anche sul fondo, il pallet) costi e dei tempi. La proposta in mentati in quota;
adatto al carico; fase di discussione si basa sulla let- – il carico sia identificato come uni-
l utilizzo di forca di sollevamento tura incrociata di 3 norme UNI: tario (reggiatura e involucro ter-
conforme alla norma UNI EN – la UNI EN 13155:2007, «Sicurez- moretraibile);
13155:2007 e di pallet riutilizzabi- za – Attrezzature amovibili di – la forca sia dotata di dispositivo di
le conforme alla norma UNI EN ISO presa del carico»; ritenuta primario;
445:2001: questo sistema è stato – la UNI EN ISO 445:2001, «Pallet – il personale sia istruito e formato;
sottoposto a un tavolo concertato per la movimentazione ed il tra- – la movimentazione avvenga usan-
della Regione Lombardia ed è sta- sporto di merci»; do una tecnica che eviti il passag-
to approvato dalla commissione – la UNI 11066:2003, «Pallet di legno gio sopra posti di lavoro;
tecnica il 10 ottobre 2007. Ha co- riutilizzabile personalizzato». – vi sia un’attività di controllo da
me obbiettivo quello di eliminare Risulta possibile sollevare in quota, parte dei CSE. l
Disegni e fotografie sono a cura della Romeo Safety Italia Srl.
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