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«Sfoglina, un mestiere
  che va riconosciuto»
                di Delia Sebelin




R
Regina della Mattarello 2011 è Enrichetta Giorgi di
Suzzara (Mantova). È lei, infatti, che ha vinto la sesta
edizione di Miss Tagliatella - Trofeo Enzo Tassi per la
miglior tagliatella tradizionale. Come tutti i concorsi
che si rispettano, il suo nome è uscito dopo mesi di eli-
                                                            minatorie, con finalissima il 29 dicembre a Castelfranco
                                                            Emilia, alla Locanda del Tortellino.
                                                            In giuria, assieme alla tre volte Miss Tagliatella e presi-
                                                            dente della manifestazione, Rina Poletti, anche esperti
                                                            di ristorazione, come la chef Albarosa Zoffoli, giornalisti
                                                            e amministratori. Tra questi, Silvia Bartolini, presidente
                                                            della Consulta regionale Emilia Romagna, e Franco
                                                            Grillini, Consigliere Emilia Romagna e presidente
                                                            onorario di Miss Tagliatella. Delle 15 finaliste hanno
                                                            valutato l'abilità nella preparazione del piatto tipico,
                                                            l'aspetto visivo, la consistenza, l'aspetto gustativo prima
                                                            e dopo la cottura.
                                                            Ma Miss Tagliatella, è molto più di un concorso culi-
                                                            nario. «Essendo itinerante - spiega Grillini - consente
                                                            alle iniziative locali, ai comuni, di avere una proposta
                                                            collaudata per una gara che, oltre a mettere a confronto
                                                            le abilità dei concorrenti, permette di coinvolgere il
                                                            pubblico, di dialogare con gli spettatori e di far cono-
                                                            scere l'arte del "tirare la sfoglia". L'iniziativa, in questo
                                                            modo, promuove la tutela di un cibo "fatto a mano",

                                                            Miss Tagliatella 2011: Enrichetta Giorgi.




                                                                                                            101_2012 63
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Professioni



     che va salvaguardato non perché migliore o peggiore
     di quello industriale, ma perché rappresenta ricchezza
     e cultura del territorio».

     Il “lobbista della tagliatella”
     Questa disfida, insomma, per il Consigliere regiona-
     le dell'Idv, è una strategia efficace per far capire che
     la sfoglina è un mestiere degno di essere riconosciuto
     dal punto di vista professionale. «Invece, purtroppo,
     le maghe del mattarello ancora oggi non si possono
     iscrivere alla Camera di Commercio con partita Iva
     come "sfogline", devono iscriversi come "pasticceri",
     oppure come "cuochi"».
     È dal dal 2004 che Grillini porta avanti la sua lotta per
     dare la giusta qualifica a questo mestiere: «Avevo pre-
     sentato un progetto di legge, era stato anche approvato
     in Commissione Agricoltura durante la XIV legislatura,
     ma poi cadde il Governo». Oggi, per far arrivare alla
     legge nazionale «dovrei essere ancora parlamentare a
     Roma e fare il 'lobbista della tagliatella', ma ora sono
     Consigliere regionale dell'Emilia Romagna, non posso
     più combattere da Montecitorio».
     Eppure il Presidente onorario di Miss Tagliatella non si    che è un lavoro artigianale tipicamente emiliano roma-
     arrende, e all'approvazione della legge ci vuole arrivare   gnolo? «Perché, proprio per questo, può essere esportato,
     comunque. Come? «Attraverso una legge regionale. Per        e dare lustro alla Regione e alle sue tradizioni». Ma
     questo ho presentato una proposta di legge anche in         l'obiettivo di Grillini non è folkloristico. «Questa legge
     Emila Romagna. In questo modo, una volta che sarà           tutelerà la tradizione, farà pubblicità ad un prodotto
     approvata in Consiglio Regionale, ci sarà la possibilità    tipico di altissima qualità. Ma soprattutto incentiverà
     di inviarla in Parlamento. E la proposta avrà quindi        la formazione professionale e l'occupazione a livello
     molta più forza perché non sarà più presentata da un        nazionale, non solo locale». La pasta fresca, infatti, è
     singolo, ma da tutta una Regione». Per arrivare così,       amata in tutta Italia. «Le persone sarebbero invogliate
     finalmente, all'approvazione di una legge che tuteli         a venire in Regione per imparare a tirare la sfoglia, per
     professionalmente, su tutto il territorio nazionale, il     aprire poi un negozio di pasta fresca a casa loro». Un
     mestiere della sfoglina.                                    progetto di legge, dunque, che in questo periodo di crisi
     Ma perché un riconoscimento a livello nazionale, visto      economica e del lavoro «casca a fagiuolo».
                                                                 Da sinistra, Franco Grillini,
                                                                 Consigliere Emilia Romagna,
                                                                 e presidente onorario di
                                                                 Miss Tagliatella, Silvia
                                                                 Bartolini, presidente della
                                                                 Consulta regionale Emilia
                                                                 Romagna assieme alla
                                                                 vincitrice.




                                                                            Claudia Ferri, del
                                                                       Pastificio La Lanterna,
                                                                          in giuria, mostra la
                                                                      vera protagonista della
                                                                              manifestazione.




64   101_2012
       46
Professioni



                                                               Il direttore di “Gustando”:
                                                               «Un successo emblematico»
                                                                  Alla finale di dicembre di Miss Tagliatella sono
                                                                  approdate le vincitrici delle 16 tappe che si sono
                                                                  svolte durante la primavera e l’estate scorsa in tutta
                                                                  l’Emilia Romagna ma anche a Mantova, a Crema e
                                                                  a Longarone.
                                                                  «Il successo di Miss Tagliatella - spiega il
                                                                  direttore di "Gustando", Lamberto Mazzotti - è
                                                                  emblematico: una manifestazione che è nata quasi
                                                                  per gioco ora riempie le piazze d’Italia con migliaia
                                                                  di persone che sostengono con un tifo sfegatato
                                                                  la loro "campionessa". La tagliatella è il tipo di
                                                                  pasta fresca che più identifica l’amore italiano per
                                                                  la pastasciutta, familiare, tradizionale, gustosa e
                                                                  nutriente (con il ragù alla bolognese). La finale
                                                                  di Castelfranco Emilia, poi, è stata un’esperienza
                                                                  piacevole ma anche istruttiva, perché le sfogline
                                                                  in gara, autentiche professioniste del matterello,
                                                                  hanno messo in campo tutta la loro bravura,
             In giuria, anche la chef Albarosa Zoffoli (qui,      così da sottoporre la giuria ad un duro lavoro per
                            tra le concorrenti della finale).      scegliere, con criteri assai rigorosi, la vincitrice: una
                                                                  simpatica ultrasettantenne di Suzzara. L’auspicio
                                                                  è che questa manifestazione possa crescere e
Le “zdaure” di domani                                             affermarsi anche in altre regioni d’Italia sulla scia
E proprio la formazione è un altro punto di forza di              del successo che sta vivendo la cucina italiana con i
Miss Tagliatella. «Il concorso - conferma il Presidente           suoi piatti più tradizionali».
della Consulta regionale Emilia Romagna, Silvia Bar-              Sponsor della manifestazione: Molini Pivetti,
tolini - mostrando come si fa la vera sfoglia emiliana,           Eurovo, Pastificio La Lanterna.
offre la possibilità di avvicinarsi al mestiere. Inoltre,
promuove la cultura della buona tavola, e una delle            conoscere la nostra cucina».
eccellenze gastronomiche dell'Emilia Romagna: la ta-           In quest'ottica, esportare la sfoglia, il cappelletto, la
gliatella, appunto, ma non solo».                              tagliatella, oltre i confini locali in cui sono nati non
È, dunque, un'arte «che merita di essere qualificata, sia       rischia di far perdere loro l'identità, il legame col terri-
perché richiede una grande professionalità, sia perché         torio che li rende unici, «al contrario, li promuove nel
promuove un'antica tradizione: preparare la sfoglia            modo corretto», contribuisce a smascherare ibridi che
appartiene alle "zdaure" (le casalinghe emiliane) da           non hanno nulla a che vedere con i piatti tipici, come
generazioni».                                                  gli spaghetti alla bolognese o le lasagne preparate con
È un mestiere che unisce al passato, che riporta alla          la panna al posto della besciamella». Per tutte queste
concretezza e ai valori della cultura contadina «quando        ragioni, «non possiamo permettere che il mestiere di
- ricorda Grillini - le nostre madri ci insegnavano che        sfoglina cada nell'oblio: non sarebbe bellissimo se anche
non si deve buttare nulla e che a tavola bastano farina,       nei ristoranti di Londra, New York, Pechino, ci fossero
uova e sale per sfamare una famiglia».                         delle zdaure capaci di preparare la sfoglia?».
Ma è anche un mestiere capace di "unire i popoli".             E né Grillini, né la Bartolini si limitano alle parole: il
Ricorda Silvia Bartolini: «Tempo fa sono stata negli           primo, è in grado di preparare l'impasto «ma a tirarlo
Stati Uniti, in Illinois, e lì mi hanno dato da mangiare       non sono il massimo, ci vuole professionalità e, so-
i tortellini. Non erano buoni come i nostri, però è la         prattutto, del gran olio di gomito»; mentre la seconda
dimostrazione che la cucina unisce le culture: è stato         ha persino fatto un corso e, a Natale, la madre le ha
un gentile gesto dei miei ospiti per farmi sentire a casa,     regalato il mattarello della nonna. Perché sfogline, un
ma è stato anche un modo concreto per farmi ricordare          po' si nasce, e un po' si diventa.
che in tutto il mondo gli immigrati italiani hanno fatto



                                                                                                              101_2012 65
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Sfogline

  • 1. Professioni «Sfoglina, un mestiere che va riconosciuto» di Delia Sebelin R Regina della Mattarello 2011 è Enrichetta Giorgi di Suzzara (Mantova). È lei, infatti, che ha vinto la sesta edizione di Miss Tagliatella - Trofeo Enzo Tassi per la miglior tagliatella tradizionale. Come tutti i concorsi che si rispettano, il suo nome è uscito dopo mesi di eli- minatorie, con finalissima il 29 dicembre a Castelfranco Emilia, alla Locanda del Tortellino. In giuria, assieme alla tre volte Miss Tagliatella e presi- dente della manifestazione, Rina Poletti, anche esperti di ristorazione, come la chef Albarosa Zoffoli, giornalisti e amministratori. Tra questi, Silvia Bartolini, presidente della Consulta regionale Emilia Romagna, e Franco Grillini, Consigliere Emilia Romagna e presidente onorario di Miss Tagliatella. Delle 15 finaliste hanno valutato l'abilità nella preparazione del piatto tipico, l'aspetto visivo, la consistenza, l'aspetto gustativo prima e dopo la cottura. Ma Miss Tagliatella, è molto più di un concorso culi- nario. «Essendo itinerante - spiega Grillini - consente alle iniziative locali, ai comuni, di avere una proposta collaudata per una gara che, oltre a mettere a confronto le abilità dei concorrenti, permette di coinvolgere il pubblico, di dialogare con gli spettatori e di far cono- scere l'arte del "tirare la sfoglia". L'iniziativa, in questo modo, promuove la tutela di un cibo "fatto a mano", Miss Tagliatella 2011: Enrichetta Giorgi. 101_2012 63 36
  • 2. Professioni che va salvaguardato non perché migliore o peggiore di quello industriale, ma perché rappresenta ricchezza e cultura del territorio». Il “lobbista della tagliatella” Questa disfida, insomma, per il Consigliere regiona- le dell'Idv, è una strategia efficace per far capire che la sfoglina è un mestiere degno di essere riconosciuto dal punto di vista professionale. «Invece, purtroppo, le maghe del mattarello ancora oggi non si possono iscrivere alla Camera di Commercio con partita Iva come "sfogline", devono iscriversi come "pasticceri", oppure come "cuochi"». È dal dal 2004 che Grillini porta avanti la sua lotta per dare la giusta qualifica a questo mestiere: «Avevo pre- sentato un progetto di legge, era stato anche approvato in Commissione Agricoltura durante la XIV legislatura, ma poi cadde il Governo». Oggi, per far arrivare alla legge nazionale «dovrei essere ancora parlamentare a Roma e fare il 'lobbista della tagliatella', ma ora sono Consigliere regionale dell'Emilia Romagna, non posso più combattere da Montecitorio». Eppure il Presidente onorario di Miss Tagliatella non si che è un lavoro artigianale tipicamente emiliano roma- arrende, e all'approvazione della legge ci vuole arrivare gnolo? «Perché, proprio per questo, può essere esportato, comunque. Come? «Attraverso una legge regionale. Per e dare lustro alla Regione e alle sue tradizioni». Ma questo ho presentato una proposta di legge anche in l'obiettivo di Grillini non è folkloristico. «Questa legge Emila Romagna. In questo modo, una volta che sarà tutelerà la tradizione, farà pubblicità ad un prodotto approvata in Consiglio Regionale, ci sarà la possibilità tipico di altissima qualità. Ma soprattutto incentiverà di inviarla in Parlamento. E la proposta avrà quindi la formazione professionale e l'occupazione a livello molta più forza perché non sarà più presentata da un nazionale, non solo locale». La pasta fresca, infatti, è singolo, ma da tutta una Regione». Per arrivare così, amata in tutta Italia. «Le persone sarebbero invogliate finalmente, all'approvazione di una legge che tuteli a venire in Regione per imparare a tirare la sfoglia, per professionalmente, su tutto il territorio nazionale, il aprire poi un negozio di pasta fresca a casa loro». Un mestiere della sfoglina. progetto di legge, dunque, che in questo periodo di crisi Ma perché un riconoscimento a livello nazionale, visto economica e del lavoro «casca a fagiuolo». Da sinistra, Franco Grillini, Consigliere Emilia Romagna, e presidente onorario di Miss Tagliatella, Silvia Bartolini, presidente della Consulta regionale Emilia Romagna assieme alla vincitrice. Claudia Ferri, del Pastificio La Lanterna, in giuria, mostra la vera protagonista della manifestazione. 64 101_2012 46
  • 3. Professioni Il direttore di “Gustando”: «Un successo emblematico» Alla finale di dicembre di Miss Tagliatella sono approdate le vincitrici delle 16 tappe che si sono svolte durante la primavera e l’estate scorsa in tutta l’Emilia Romagna ma anche a Mantova, a Crema e a Longarone. «Il successo di Miss Tagliatella - spiega il direttore di "Gustando", Lamberto Mazzotti - è emblematico: una manifestazione che è nata quasi per gioco ora riempie le piazze d’Italia con migliaia di persone che sostengono con un tifo sfegatato la loro "campionessa". La tagliatella è il tipo di pasta fresca che più identifica l’amore italiano per la pastasciutta, familiare, tradizionale, gustosa e nutriente (con il ragù alla bolognese). La finale di Castelfranco Emilia, poi, è stata un’esperienza piacevole ma anche istruttiva, perché le sfogline in gara, autentiche professioniste del matterello, hanno messo in campo tutta la loro bravura, In giuria, anche la chef Albarosa Zoffoli (qui, così da sottoporre la giuria ad un duro lavoro per tra le concorrenti della finale). scegliere, con criteri assai rigorosi, la vincitrice: una simpatica ultrasettantenne di Suzzara. L’auspicio è che questa manifestazione possa crescere e Le “zdaure” di domani affermarsi anche in altre regioni d’Italia sulla scia E proprio la formazione è un altro punto di forza di del successo che sta vivendo la cucina italiana con i Miss Tagliatella. «Il concorso - conferma il Presidente suoi piatti più tradizionali». della Consulta regionale Emilia Romagna, Silvia Bar- Sponsor della manifestazione: Molini Pivetti, tolini - mostrando come si fa la vera sfoglia emiliana, Eurovo, Pastificio La Lanterna. offre la possibilità di avvicinarsi al mestiere. Inoltre, promuove la cultura della buona tavola, e una delle conoscere la nostra cucina». eccellenze gastronomiche dell'Emilia Romagna: la ta- In quest'ottica, esportare la sfoglia, il cappelletto, la gliatella, appunto, ma non solo». tagliatella, oltre i confini locali in cui sono nati non È, dunque, un'arte «che merita di essere qualificata, sia rischia di far perdere loro l'identità, il legame col terri- perché richiede una grande professionalità, sia perché torio che li rende unici, «al contrario, li promuove nel promuove un'antica tradizione: preparare la sfoglia modo corretto», contribuisce a smascherare ibridi che appartiene alle "zdaure" (le casalinghe emiliane) da non hanno nulla a che vedere con i piatti tipici, come generazioni». gli spaghetti alla bolognese o le lasagne preparate con È un mestiere che unisce al passato, che riporta alla la panna al posto della besciamella». Per tutte queste concretezza e ai valori della cultura contadina «quando ragioni, «non possiamo permettere che il mestiere di - ricorda Grillini - le nostre madri ci insegnavano che sfoglina cada nell'oblio: non sarebbe bellissimo se anche non si deve buttare nulla e che a tavola bastano farina, nei ristoranti di Londra, New York, Pechino, ci fossero uova e sale per sfamare una famiglia». delle zdaure capaci di preparare la sfoglia?». Ma è anche un mestiere capace di "unire i popoli". E né Grillini, né la Bartolini si limitano alle parole: il Ricorda Silvia Bartolini: «Tempo fa sono stata negli primo, è in grado di preparare l'impasto «ma a tirarlo Stati Uniti, in Illinois, e lì mi hanno dato da mangiare non sono il massimo, ci vuole professionalità e, so- i tortellini. Non erano buoni come i nostri, però è la prattutto, del gran olio di gomito»; mentre la seconda dimostrazione che la cucina unisce le culture: è stato ha persino fatto un corso e, a Natale, la madre le ha un gentile gesto dei miei ospiti per farmi sentire a casa, regalato il mattarello della nonna. Perché sfogline, un ma è stato anche un modo concreto per farmi ricordare po' si nasce, e un po' si diventa. che in tutto il mondo gli immigrati italiani hanno fatto 101_2012 65 56