3. 3
L‘
industria turistica, nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori a
fini commerciali, dovrebbe impegnarsi in
prima linea.
Le attuali leggi, la diffusione del concetto di turismo responsabile… etc. quasi
impongono all‘industria turistica un impegno su questa problematica, senza però
fornire le informazioni necessarie.
Pur confermando che l’industria del
turismo non è causa dello sfruttamento
sessuale dei minori a fini commerciali, bisogna ammettere che strutture e servizi
(ristoranti, alberghi, mezzi di strasporto …
etc.), possono essere utilizzati da “chiunque”.
Grazie alla L.269/1998, di Aziende direttamente implicate in questo mercato
dell‘orrore (es. agenti di viaggio che organizzano dei tour del sesso con minori), non
ne esistono quasi più.
Tuttavia, resta ampiamente disatteso
l‘obbligo di denunciare. Trattandosi di argomenti scomodi, anche quando il gesto
eroico della denuncia verrebbe comunque
premiato dai media, soprattutto nei Paesi
del Sud del Mondo, si preferisce negare
l‘esistenza del problema o, se lo si riconosce, la responsabilità è da attribuire ad
altri.
Si teme sempre che l‘azienda possa essere messa in cattiva luce, che certe mete
turistiche possano essere declassate... etc..
Introduzione
Per queste ragioni le ONG hanno tentato
di prestare soccorso, ma spesso sono state
fraintese e le proproste di azioni congiunte
sono state male interpretate.
Basterebbe guardare un po‘ più in là,
rendersi conto che inevitabilmente ci saranno delle conseguenze negative, sia per
quanto riguarda le comunità che vivono
nei Paesi meta di sfruttamento sessuale
dei minori, sia per quanto riguarda l‘aspetto
commerciale, una meta identificabile
come “paradiso del sesso” non attirerà di
certo le famiglie o gente che non abbia
questo genere di prerogative.
L‘industria turistica può e deve dare un
contributo essenziale.
Esistono modalità di azione, già ampiamente sperimentate in altri ambiti, che
potrebbero dare il via ad un processo di
cambiamento senza nulla togliere
all‘obiettivo commerciale prefissato: la
Responsabilità Sociale di Impresa
(Corporate Social Responsability (CSR)),
l‘introduzione di un codice etico nella politica aziendale, la stipula di protocolli con
le Istituzioni, il coinvolgimento anche dei
propri partners e clienti... etc.
Alcune Aziende hanno già intrapreso
questa strada, ottenendo ottimi risultati,
ora tocca a te!
4. 4
Cos‘è lo SSCM?
What is CSEC?
“ Lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali (SSCM) è una violazione fondamentale
dei diritti dei bambini. Comprende l‘abuso sessuale da parte di un adulto e una retribuzione in
natura e/o in denaro corrisposta al bambino o a terze persone. Il bambino viene trattato sia come
oggetto sessuale sia come oggetto commerciale. Lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali rappresenta una forma di coercizione e violenza esercitata nei loro confronti ed equivalente ai lavori forzati ed a una forma di schiavitù contemporanea (definizione tratta dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1996).“
Lo SSCM non deve essere confuso con l‘abuso.
I due fenomeni sono strettamente legati tra loro Un minore sfruttato sessualmente è costretto ad avere
dei rapporti sessuali, in cambio di denaro o beni.
Abuso è il termine genericamente utilizzato per definire i vari livelli di violazione dei diritti dei minori.
L‘abuso sessuale su minori è comunemente definito, nella cultura occidentale contemporanea, come qualsiasi attività a livello sessuale che un adulto esercita su o con una persona al di sotto dell‘età del consenso.
ECPAT assume una posizione critica nei confronti del termine “abuso”, in quanto l’etimologia lascia intendere che possa esistere un confine entro il quale è lecito l’uso dei minori da parte di soggetti adulti
Le forme di SSCM:
aProstituzione: “… si intende il fatto di utilizzare un bambino a fini di attività sessuali dietro compenso o qualsiasi altro vantaggio.”
(Protocollo opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia rappresentante bambini, 2002).
Pornografia: “Per pornografia rappresentante bambini si intende qualsiasi rappresentazione, con qualsiasi mezzo, di un bambino dedito
ad attività sessuali esplicite, concrete o simulate o qualsiasi rappresentazione degli organi sessuali di un bambino a fini soprattutto
sessuali.” (Protocollo opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia rappresentante bambini, 2002).
Tratta a scopo di SSCM: a) Per „Tratta di persone“ si intende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento l‘accoglienza e l‘ospitalità di
persone dietro minaccia di ricorso o ricorso alla forza o ad altre forme di costrizione, o tramite rapimento, frode, inganno, abuso di
potere o di una posizione di vulnerabilità, o dietro pagamento di somme di denaro o di altri vantaggi per ottenere il consenso di una
persona con autorità su di un‘altra persona a scopo di sfruttamento; (c) Il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l‘accoglienza e
l‘ospitalità di un minore a scopo di sfruttamento sarà considerato „tratta di persone“ anche se questo non comporta l‘utilizzo di nessuno dei mezzi indicati nel paragrafo a) di questo articolo
(d) Per „minore“ si intende ogni persona minore di 18 anni.
( l‘art. 4 della Convenzione del Consiglio d‘Europa sull‘azione contro la Tratta di Esseri Umani (Varsavia 2005) )
Altre forme di SSCM:
aTurismo Sessuale a Danno di Minori: Il fenomeno comprende chi, trovandosi in un luogo diverso dal proprio Paese d’origine (durante un viaggio
o soggiorno turistico) compie atti sessuali a pagamento con dei soggetti minorenni.
5. 5
T
urismo sessuale in danno dei minori: chi
trovandosi in un luogo diverso dal proprio Paese
d’origine (durante un viaggio o soggiorno turistico)
compie atti sessuali a pagamento con dei soggetti
minorenni. Negli anni ‚80, il fenomeno riguardava
solo il Sudest Asiatico. La massificazione del turismo, determinata dalla possibilità di viaggiare lowcost, nonchè l‘incremento del numero di Paesi predisposti per accogliere turisti, hanno fatto sì che il
fenomeno assumesse una dimensione globale ed
inarrestabile. Oggi questo problema, più o meno,
colpisce ogni Paese.
Perchè?
Le ragioni possono essere di doppia natura.
oggettive:
• aumento del numero di compagnie aree pubbliche e private, ampia offerta, concorrenza, abbassamento delle tariffe
• boom del turismo di massa, facilità di raggiungere mete lontane
• connivenza dei governi di alcuni Paesi, disposti
a tollerare il fenomeno pur di favorire l’afflusso
di valuta pregiata
• criminalità organizzata
• corruzione di chi dovrebbe esercitare il controllo: autorità giudiziarie, forze di polizia, burocrazia
Cos‘è lo SSCM?
soggettive:
• contesto diverso da quello abituale, nessun controllo sociale, sensazione di impunità
• scarsa o nulla percezione di compiere un reato
• atteggiamento discriminante, spinto oltre la soglia
del razzismo (non sono bambini come i nostri) errata convinzione che il sesso con bambini elimini il
rischio di contrarre l’AIDS
Chi “fruisce” dei minori?
Premessa: è impossibile tracciare un profilo
unico che racchiuda in esso tutte le caratteristiche
riscontrate in occasione di arresti o segnalazioni.
Per ragioni di studio distinguiamo almeno 3 tipologie:
6. 6
Può accadere che il turista abituale costituisca un punto di riferimento ed una fonte di informazioni logistiche per connazionali che intendano provare le medesime esperienze
Il Turismo sessuale
a danno di minori
a
a Turista occasionale
Viene convenzionalmente definito turista
occasionale chi, contando sulla mancanza di controllo sociale, prova esperienze che non sperimenterebbe nel proprio luogo di residenza.
Non parte programmando ciò che farà una
volta arrivato a destinazione; spesso la perdita
dei freni inibitori e le pulsioni sessuali verso i
minori sono attivate dalla facilità di nascondere
l’accaduto al contesto sociale abituale (amici, colleghi, familiari), dalla curiosità, dall’indotto locale
che gravita attorno al business della prostituzione minorile
a Turista abituale
Viene convenzionalmente definito turista
abituale chi ha già sperimentato l’esperienza ed
intende ripeterla.
Parte con programmi ben chiari, spesso con
nominativi ed indirizzi certi.
Non tutti i turisti occasionali diventano abituali: solo una parte minoritaria (20%) compie
viaggi con cadenza regolare.
Pedofilo
La pedofilia è un disturbo comportamentale
che comporta attrazione fisica nei confronti di
bambini o bambine in età pre-puberale.
Importante distinguere: il pedofilo cerca soggetti non ancora sviluppati; non è possibile identificare una fascia d’età prestabilita, ma è importante che l’aspetto fisico della vittima denoti caratteristiche tipicamente infantili.
Il pedofilo non è attratto da soggetti di 12/13
anni ed oltre.
La definizione ufficiale di pedofilia è catalogata nel DSM IV
Chi sono le vittime ?
Innanzitutto è fondamentale contestualizzare la vittima. Rimanendo nell‘ambito del turismo: è possibile affermare che di solito provengono da ambienti in cui c‘è un elevato disagio socioeconomico; che è più facile che appartengano a
minoranze etniche fortemente discriminate, o a
gruppi di sfollati; che si tratti di bambini di strada... etc. In altri casi possono aver subito abusi e
maltrattamenti in famiglia.
Sappiamo per certo che possono essere sia
di sesso femminile che maschile e che nei Paesi
del Sud del Mondo dove il turismo è l‘unica risorsa che garantisca economia, l‘”impiego” di
7. Il Turismo sessuale
a danno di minori
7
minori nel mercato del sesso, diviene un‘ulteriore
attrazione turistica, di cui si serve la criminalità
organizzata.
Quali sono le conseguenze per i bambini?
Le conseguenze non sono solo fisiche, sono
soprattutto psicologiche e, se non adeguatamente affrontate, possono protrarsi ed amplificarsi in età adulta, incidendo fortemente nella
sfera socio-relazionale.
Anche in questo caso bisogna ribadire che è
fondamentale tenere conto del contesto.
a
Psicologiche
Senso di colpa, scarsa autostima, depressione che in alcuni casi porta al suicidio. Nei
Paesi in cui il bambino/a è fortemente discriminato, essendo la vittima oggetto di pregiudizio
collettivo, quando consapevole del suo status è
soggetta a crisi di panico.
a
Fisiche
Elevato rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, tra cui il virus dell‘HIV
a Sociali
Le vittime, anche se minori, spesso sono stigmatizzate dalle loro comunità di appartenenza. Quasi mai ricevono un sostegno dalla comunità in cui
si trovano e spesso non riescono neanche ad
interagirvi. Per queste ragioni, per i minori vittime di SSCM è più complesso essere reintegrate
ed è più probabile che in età adulta non riescano
a condurre una vita normale.
E‘ facilmente deducibile che le conseguenze
dello SSCM sono ugualmente gravi sia dal punto
di vista fisico che psico-sociale.
Se la vittima non viene presa in carico (senza
quindi la possibilità di ricevere cure sanitarie adeguate nonché un sostegno psicologico che tenga
conto della particolarità dello status che aveva
acquisito) il suo benessere ed il suo ruolo nella
comunità possono essere seriamente compromessi.
Nessun turista dovrebbe mai pensareche avere un rapporto sessuale
con un bambino non pregiudichi gravementeil bambino, né può essere tollerato che venga intesa come una forma
di beneficenza o assistenzialismo.
8. 8
Diritti dell‘infanzia,
Diritti dell‘Infanzia
Convenzione ONU sui diritti dell‘infanzia, Protezione
dei minori e Turismo
Convenzione ONU sui diritti dell‘Infanzia
e dell‘Adolescenza ed il Protocollo Opzionale
sulla vendita, prostituzione e pornografia
rappresentante i bambini
umana. Tuttavia, mentre i diritti umani sono un
I diritti dei bambini e i diritti umani sono
riconoscono le particolari esigenze e le vulnera-
universali, una garanzia giuridica per la protezione degli individui da ogni forma di violazione
che possa incidere sulla loro libertà e dignità
tema ricorrente nella dibattito nazionale e internazionale, i diritti dei bambini non ricevono la
stessa attenzione, nonostante siano diritti che
bilità dei bambini, che devono essere disaggregate dalla situazione di adulti. L‘ambito del Turismo Responsabile deve essere sempre associata
la questione dei diritti dei bambini.
La Convenzione ONU sui Diritti dell‘ Infanzia
I bambini, come gli adulti, sono portatori di diritti che dovrebbero essere garantiti da ogni Stato. I bambini hanno il diritto, per esempio, di ricevere
un‘istruzione, di giocare, sottostare ad un regime alimentare adeguato, al
benessere psico-fisico, quindi a ricevere cure sanitarie, etc.. Tutti questi diritti
sono sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell‘Infanzia e dell‘Adolescenza
(New York, 20 novembre 1989) . La CRC è entrata in vigore nel 1990. Rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in
materia di promozione e tutela dei diritti dell‘infanzia.
Contiene 54 articoli per la protezione dei bambini e la tutela dei loro diritti,
compresa la protezione da ogni forma di discriminazione e sfruttamento.
Gli artt. 34-35-36-37 hanno per oggetto la protezione dei minori dallo sfruttamento sessuale a fini commerciali.
Nel maggio del 2000, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato
un Protocollo Opzionale che prevede ulteriori misure per tutelare i diritti
contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
del 1989. Il Protocollo è entrato in vigore nel gennaio del 2002.
9. 9
Diritti dell‘Infanzia
nei Paesi del Sud del Mondo dove ci sono poche
I governi e l‘industria turistica hanno delle
risorse per garantire giustizia ai minori vittime di
responsabilità nella protezione dei diritti fonda-
reati come lo sfruttamento sessuale (definizione
mentali dei bambini e, se non lo riconoscono, ci
ECPAT).
sono occasioni nelle quali possono essere ritenuti responsabili.
Si tratta di uno di uno degli strumenti più efficaci in ambito giuridico.
Questo principio permette di perseguire penalmente i cittadini che abbiano commesso il reato
Lo Stato che introduce nel proprio ordina-
di sfruttamento sessuale nei confronti di un mino-
mento giuridico un tale principio, invia un segnale
re all‘estero. E‘ uno strumento fondamentale per
forte a tutti i turisti che potenzialmente potrebbe-
combattere soprattutto il turismo sessuale a dan-
ro commettere un reato di SSCM.
no di minori. Esso riduce il numero di possibilità
per cui il reo non sconti la pena inflitta, soprattutto
Attualmente sono 44 i Paesi che hanno adottato questo principi, anche se nelle procedure possono differire tra di loro. Il principio di extraterritorialità operativamente richiede un lavoro intenso
e faticoso (trasferte di forze di polizia ed avvocati
tra i Paesi coinvolti, acquisizione di prove e di testimoni, … etc.). Tutte le difficoltà che si incontrano,
sono da considerarsi la ragione principale per cui
spesso questo principio non viene applicato.
10. L‘industria Turistica
1
0
I professionisti del settore turistico aziendale svolgono un ruolo chiave, affinchè
i propri clienti trascorrano una piacevole
I professionisti del settore turistico aziendale svolgono un ruolo chiave, affinchè i propri
clienti trascorrano una piacevole vacanza. Tuttavia, il piacere che i clienti traggono dalla loro
vacanza non dovrebbe mai comportare dei danni
per la comunità ospitante.
Questo principio deve essere parte della
politica aziendale. Sviluppare e rafforzare le politiche e le misure di protezione dei Minori con
un‘Azienda soprattutto responsabilità sociale di
impresa.
Si tratta di un principio che dovrebbero applicare tutte le imprese, a prescindere dalla loro
dimensione.
Il turismo può indirettamente alimentare il
mercato dello SSCM. I professionisti del settore
turistico dovrebbero prestare maggiore attenzione a questo fenomeno, un loro impegno potrebbe avere un impatto positivo nella vita dei bambini dei Paesi altamente a rischio. Oltre a saper
identificare segnali e comportamenti che hanno
a che vedere con lo SSCM, il professionista do-
vrebbe sapere cosa poter fare, questo accrescerebbe anche la fiducia nei suoi confronti.
La fiducia e la consapevolezza che la vostra
Azienda, anche nella gestione, sostiene e persegue certe azioni, possono essere decisivi nella
vita, quindi nella tutela, di un bambino.
Il Codice di Condotta
Il Codice di Condotta per la protezione dei
bambini dallo SSCM nei viaggi e nel turismo è una
iniziativa guidata dal settore turistico aziendale.
E‘ teso a promuovere il turismo responsabile ed a tutelare i minori dallo sfruttamento
sessuale. Questo Codice è stato creato nel 1998
da ECPAT-Svezia in collaborazione con i tour
operator svedesi. Il Codice di Condotta è diverso da tutti gli altri strumenti tesi a contrastare lo
SSCM: è una campagna di sensibilizzazione con
delle azioni ben definite
Sul finire del 2007 erano circa 600 le Aziende
firmatarie distribuite in 26 Paesi tra Europa,
11. 1
1
Asia, Africa ed America. Negli ultimi dieci
anni, il Codice di Condotta è diventato uno degli
strumenti principali per la lotta contro il turismo
sessuale a danno di minori, perchè concreto e
facilmente attuabile. I sei criteri che lo costituiscono sono importantissimi e possono essere
considerati come una vera e propria strategia
d‘azione.
Impegnandosi attraverso la guida di questi
criteri, i membri delle Aziende sono tutti coinvolti nella lotta contro il turismo sessuale a danno
L‘industria Turistica
di minori. Tra i criteri sono previsti, per esempio,
la formazione del personale, la creazione di materiale informativo per I clienti, la cooperazione
tra autorità locali ed ONG che si occupano della protezione dell‘infanzia. In un certo senso, il
Codice di Condotta crea rete ed innesca un
meccanismo per combattere lo SSCM, interamente guidato dal settore turistico aziendale.
Il Codice di Condotta è costituito dai 6 criteri:
aCriterio 1: Introdurre nella propria politica aziendale degli aspetti che riguardino espressamente lo SSCM
L‘Azienda firmataria elabora ed adotta un documento di politica aziendale contro lo SSCM.
Inoltre, l‘Azienda informa tutti i dipendenti sul Codice di Condotta e l‘adozione delle relative misure
nella politica aziendale.
L’introduzione della politica aziendale deve avvenire entro un anno dalla firma del Codice di Condotta.
aCriterio 2: La formazione del personale sia nel Paese di origine e che in quello ove
l‘azienda predispone strutture e servizi.
Il personale dell‘Azienda firmataria, nonché tutte le altre Aziende o privati che stipuleranno un con-
12. L‘industria Turistica
1
2
tratto con l‘Azienda, dovranno essere informati e formati sul Codice di Condotta e su ciò che
esso prevede. Come parte di un sistema che offre un servizio di qualità, i dipendenti devono essere costantemente informati e aggiornati su questa problematica. Inoltre, il materiale riguardante questo problema e la formazione devono essere facilmente reperibili e condivisi da tutti
attraverso i canali di comunicazione esistenti.
Nel primo anno di attuazione del Codice di Condotta, la formazione dovrà essere fornita :
al * 50% dei dipendenti che hanno contatto diretto con i clienti (Paese di origine)
al 20% (** 40%) dei dipendenti che lavorano in tutti i Paesi dove si hanno servizi/strutture e che
hanno il contatto diretto con i clienti
al 30% (** 50%) dei lavoratori a diretto contatto con i clienti nelle principali città dei Paesi di
destinazione
al 30% dei dipendenti che svolgono un lavoro di gestione e management
Criterio 3: Introduzione di una clausola ad hoc nei contratti con i fornitori di servizi
/ fornitori, dove sia scritto esplicitamente che entrambi i contraenti ripudiano lo
SSCM.
Tale clausola nel contratto tra la l‘Azienda firmataria e suoi fornitori di beni e servizi stabilisce
che il contratto sarà annullato nel caso in cui il fornitore non rispetti gli impegni assunti per
quanto riguarda il ripudio dello SSCM nelle sue attività o nei suoi locali .
Ripudiare significa non agevolare in alcun modo lo SSCM e non tollerarlo. Nel caso in cui il partner contrattuale agevolasse o tollerasse lo SSCM, il contratto dovrà essere annullato. Se possibile, il Codice di Condotta deve essere allegato in ogni contratto con i fornitori di servizi ed essere quindi anche tradotto per i partner esteri. Questa clausola dovrebbe essere introdotta anche
nei contratti con servizi che non sono prettamente turistici
Durante il primo anno di attuazione del Codice di Condotta, una simile clausola dovrebbe esse-
13. 13
L‘industria Turistica
re introdotta almeno nei contratti con i fornitori di servizi / fornitori prettamente turistici(alberghi,
trasporti terrestri, ristoranti, bar, ecc):
In caso della stipula di un nuovo contratto:
nel 50% dei contratti realizzati nel Paese della società di origine
nel 60% dei contratti in tutti i paesi destinazione
nel 75% dei contratti realizzati nei principali Paesi di destinazione
In caso di rinnovo di un contratto:
nel 50% dei contratti conclusi nel Paese della società di origine
nel 60% dei contratti in tutti i Paesi di destinazione
nel 75% dei contratti realizzati nei principali Paesi di destinazione
In caso di protocolli d‘intesa con i rivenditori:
Nel 30% dei protocolli di intesa nuovi o già esistenti con i rivenditori
Inoltre, le Aziende firmatarie forniscono informazioni ai propri fornitori di servizi / fornitori
(inclusi quelli non contrattualizzati) sul Codice di Condotta e sulla sua introduzione nella politica
aziendale dell‘azienda. Informazioni da fornire entro un anno dalla firma:
il 90% dei fornitori nel Paese della stessa azienda
Il 75% dei fornitori in tutti i Paesi di destinazione
l’80% dei fornitori nelle principali città dei Paesi di destinazione
aCriterio 4: Informare i viaggiatori attraverso cataloghi, brochure, durante i voli, film,
pagine web, etc
L‘Azienda firmataria s‘impegna a informare il cliente (viaggiatore) sullo SSCM e sul Codice di
Condotta, come parte integrante della propria politica aziendale. Inoltre, l‘Azienda firmataria
deve consentire al cliente di poter segnalare i potenziali casi di SSCM
14. L‘industria Turistica
14
Durante il primo anno di attuazione, tali informazioni devono raggiungere le seguenti percentuali di clienti che riguardano l‘Azienda:
50% di clienti diretti verso tutte le destinazioni
75% di clienti diretti nelle principali città dei Paesi di destinazione
90% di clienti diretti verso destinazioni note per essere colpite dal turismo sessuale a danno di
minori
aCriterio 5: l‘informazione sul Codice di Condotta e sulla sua introduzione nella
politica, per „Persone-Chiave“ presso i Paesi di destinazione
Un metodo efficace con cui le Aziende firmatarie possono contribuire a proteggere i bambini
dallo SSCM consiste nella divulgazione di informazioni a „persone-chiave locali“. „Persone-chiave“
sono considerati coloro i quali nei Paesi di destinazione collaborano con l‘Azienda firmataria
senza stipulare un contratto.
Queste persone / gruppi anche di individui, che di solito hanno un contatto sostanziale con la
clientela (ad esempio, proprietari di bar e ristoranti, i tassisti), così come persone che hanno una
certa influenza nella comunità (ad esempio i politici, il rappresentante locali del Codice, ONG).
Inoltre, la polizia ed i sindacati vengono considerati persone-chiave nella lotta contro lo SSCM.
L‘Azienda firmataria informa queste persone-chiave, che si trovano nel Paese di destinazione sul
Codice di Condotta e sulla politica aziendale in materia di turismo sessuale.
L‘attuazione del criterio 5 è tra le più importanti protezioni dei bambini dallo SSCM, ma anche la
più impegnativa, soprattutto per le Aziende che operano prevalentemente in Paesi di destinazione considerati a rischio.
Quando le Aziende firmatarie investono le loro energie nella creazione di reti nei Paesi di destinazione, la protezione dei bambini da parte loro riscontrerà notevoli successi. Inoltre, la cooperazione tra le diverse Aziende firmatarie, in un solo Paese di destinazione garantirebbe l‘efficacia
15. 15
L‘industria Turistica
degli sforzi comuni. Le Aziende si impegnano quindi ad inviare, ogni anno, alle persone-chiave,
informazioni da divulgare a livello locale in una delle loro principali destinazioni (in questo
caso si intende per destinazione un Paese, una Regione, una Città).
aCriterio 6: rapporti annuali sullo stato di attuazione del Codice di Condotta per
la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e turismo
Relazione aziendale annuale sullo stato di attuazione dei primi cinque criteri. L‘elaborazione di
tale relazione annuale consente all‘Azienda firmataria di fare il punto sugli sforzi compiuti e sui
corrispondenti risultati ottenuti.
Questa valutazione rivela anche le misure necessarie per migliorare l‘attuazione del Codice di
Condotta. Infine, la relazione annuale svolge un ruolo sostanziale:
consente la condivisione di esperienze e di proposte da realizzare per il perfezionamento delle
competenze nel settore del turismo per l‘attuazione del Codice;
aiuta i rappresentanti locali del Codice ed all‘ Executive Committee of “The Code” (il comitato
esecutivo del „Codice“) - organizzazione che monitora e segue l‘attuazione di questo progetto
a raccogliere e valutare esperienze pratiche finora realizzate, le sfide vinte e conoscere quante
sono le Aziende che hanno scelto di firmare il Codice di Condotta
La fase di preparazione e il processo di attuazione del Codice di Condotta delle Aziende sono
completati in collaborazione con il rappresentante locale del Codice.
Lo stesso accade nella fase di valutazione: sulla base del processo di rendicontazione annuale,
un‘Azienda non firmataria svolge un continuo monitoraggio sull‘ attuazione del Codice di Condotta in stretta collaborazione con il rappresentante locale del Codice.
Ogni anno, l‘Azienda firmataria è invitata a compilare un modulo standard per la relazione annuale oltre ad organizzare un incontro con il rappresentante locale del Codice per il monitoraggio
in corso.
16. L‘industria Turistica
1
6
Lo SSCM è un‘immagine negativa per le mete turistiche. Le Aziende potrebbero
perdere clienti e nel medio e lungo termine ci sarebbe un decremento dei profitti
Case Study: Da Repubblica.it
CRONACA -Milano, nelle intercettazioni si vantava delle sue avventure
E‘ la prima sentenza in Italia per reati commessi all‘estero
Condannato per turismo sessuale 14 anni di carcere a un veronese
MILANO - Giorgio Sampec, 56enne veronese, per due mesi all‘anno lavorava come guardiano di
un campeggio sul lago di Garda. Il resto del tempo lo trascorreva facendo turismo sessuale, principalmente in Thailandia. Oggi, però, il tribunale di Milano lo ha condannato a 14 anni di reclusione e a 65mila euro di multa per pedofilia e diffusione di materiale pedopornografico. E‘ il primo
italiano a essere condannato per reati sessuali compiuti all‘estero. Oltre alla pena di reclusione e
la multa, gli è stato anche „perennemente interdetto l‘accesso“ a luoghi „istituzionalmente frequentati da minorenni“.
L‘uomo è stato incastrato grazie a delle intercettazioni telefoniche, partite nel giugno del 2004,
quando un suo conoscente registrò e consegnò in Procura due chiamate in cui Sampec raccontava alcune delle sue prodezze con i bambini. Nelle registrazioni, l‘uomo si vantava di avere avuto,
tra il 2001 e il 2005, rapporti sessuali con almeno 400-500 ragazzini di età compresa fra i 7 e i 15
anni. Nel suo computer, poi, la Polizia Postale ha trovato un archivio di 65mila fotografie pedopornografiche in cui lui stesso compariva in pose inequivocabili.
Per l‘accusa era un vero esperto nell‘adescare i minori, tanto da essere in grado di fornire consigli sul modo migliore per scoprire „i luoghi della prostituzione minorile del posto, i luoghi dove
andare per i rapporti“ come si legge nell‘avviso di chiusura delle indagini.
Ma Sampec ha sempre proclamato la sua innocenza., sostenendo di non aver mai avuto rapporti
sessuali con minori. E adesso il suo legale, l‘avvocato Davide Adami, annuncia battaglia. „Mi metterò
immediatamente al lavoro per l‘appello - ha spiegato - Un processo si conclude al termine dei tre
gradi di giudizio“.
(8 marzo 2007)
(fonte: http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/cronaca/pedofilo-condannato/pedofilo-condannato/pedofilo-condannato.html?ref=search)
17. 1
7
L‘industria Turistica
L‘importanza delle attività di sensibilizzazione e di advocacy
La lotta allo sfruttamento sessuale dei minori, perché sia efficace richiede la partecipazione, il
coordinamento e la cooperazione di diversi attori: Governo, Enti locali, Organizzazioni internazionali, Magistratura, Forze dell’Ordine,
Personale in servizio all’estero, ONG, Privato Sociale e settore Turistico Aziendale. Per far sì
che questo avvenga è necessario che tutti conoscano il problema, affinché si elaborino delle
strategie ad hoc per contrastarlo.
La sensibilizzazione dell‘opinione pubblica, non solo con i mezzi di comunicazione, servendosi
anche dello stesso materiale che normalmente si distribuisce nelle agenzie di viaggio (per
esempio custodie per i biglietti, brochure, targhette per I bagagli, adesivi etc...), può essere un
modo efficace per fare prevenzione.
L‘industria turistica, dovrebbe fare pressione nei confronti delle Istituzioni affinchè predisponga misure che garantiscano la protezione dei minori da ogni forma di SSCM. Inoltre, è auspicabile che si faccia portavoce e promotrice di azioni di raccomandazioni che attengono prettamente all‘ambito turistico
Lavorare con le Istituzioni che hanno competenza in materia di Turismo
Come ribadito più volte,il turismo non è causa dello SSCM, ma ne è indirettamente responsabile.
Affinchè il suo impegno risulti essere efficace è fondamentale che collabori con le Istituzioni
che hanno competenza politica sul turismo. E‘ importante che si creino dei veri e propri gruppi di lavoro che ambiscano alla condivisione e divulgazione di principi che propendano verso
un turismo responsabile, che includa quindi la protezione dei minori dallo SSCM.
Questo è l‘unico modo che nel medio e lungo termine possa rendere stabile la protezione dei
bambini da ogni forma di SSCM, ma che accresca contemporaneamente il profitto dell‘Azienda,
che sarebbe ripagata per le sue scelte etiche.
18. Cosa fare?
1
8
Cosa può fare un viaggiatore/turista?
Cosa si può fare per contrastare lo
SSCM nei viaggi e nel Turismo?
Lo SSCM nei viaggi e nel turismo è una violazione dei
diritti dei bambini.
Un professionista del settore turistico, un turista, un
viaggiatore... chiunque dovrebbe farsi portavoce di 7
capisaldi per contrastare lo SSCM nei viaggi e nel
turismo
1. Lo SSCM nei viaggi e nel turismo è una violazione dei diritti dei bambini. Chiunque dovrebbe impegnarsi per contrastarlo;
2. Incentivare le Aziende turistiche ad integrare
nella propria politica aziendale la protezione
dei minori;
3. Aggiornarsi costantemente sul fenomeno
consultando il sito di ECPAT-International
(www.ecpat.net).
4. Evitare destinazioni c‘è SSCM
5. Informare amici e conoscenti di questo triste
fenomeno
6. Sostenere le organizzazioni che contrastano
lo SSCM
7. Quando si viaggia o si soggiorna all‘estero ricordarsi di segnale ogni caso sospetto alle au-
torità locali, collegandovi ai siti web http://www.
unwto.org/protect_children/ ; www.ecpat.net se tutto questo non fosse possibile al vostro rientro potrete segnalare il fatto all‘agenzia di viaggi oppure al
tour operator
Cosa segnalare/denunciare?
a. Un turista che abusa sessualmente di un minore
b. Una persona che sta “acquistando” un bambino
c. Un turista che cerca di reclutare un bambino per una
prestazione sessuale
d. Un hotel, un‘agenzia... etc. che permettono che nei
loro locali lo SSCM
Se potete fornite:
a. Il nominativo della persona che sta commettendo il reato
b. La nazionalità oppure il numero di passaporto
c. Una descrizione del reo
d. La data ed il luogo in cui sono avvenuti i fatti
e. L‘Hotel o la struttura presso la quale alloggia
Se vedi un turista che commette un reato di
SSCM segnalalo.
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Bibliography
ECPAT-International, Combating Child Sex Toursim: FAQs, Bangkok 2008
ECPAT-International, Protecting Children from Sexual Exploitation in Tourism:
An ECPAT Training Resource Kit, Bangkok 2008
Kindly supported by the European Commission