Transition Town Roma Appio Latino è un movimento emergente, autorganizzato, e ‘virale’ che agisce localmente all’interno della rete internazionale Transition Network www.transitionnetwork.org/
2. Agenda
Perchè siamo qui
Il nostro obiettivo
I riferimenti culturali e filosofici
Progetti di transizione nel mondo
La nostra proposta
Discussione in sottogruppi
Plenaria
Prossimo appuntamento
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3. Il sogno diventa progetto
Anche l’Appio Latino può essere una
‘città in transizione’
Cosa intendiamo per ‘transizione’?
Transizione dalla società dei consumi alla
società sostenibile a 360°
‘sostenibile’ non vuol dire penitenziale
ma
BELLO, ARMONICO, LEGGERO, SEMPLICE
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4. L’obiettivo
perseguire insieme un ideale di
‘appagante semplicità’
sviluppando un movimento
emergente, autorganizzato, ‘virale’
che agisce localmente all’interno di una rete internazionale
condividendo
un cammino ideale e un conseguente agire concreto
una iniziativa culturale a tutto tondo:
un momento di auto-educazione e auto-trasformazione
delle persone nei comportamenti e negli stili di vita
per creare
una comunità più felice e più ‘resiliente’
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5. I riferimenti culturali e la filosofia di fondo
Arne Dekke Eide Næss, il più grande filosofo norvegese
del ventesimo secolo è generalmente riconosciuto come il
fondatore dell’ecologia profonda.
Naess distingue fra un’ecologia ‘superficiale’, che si batte
per la conservazione della natura, che però rimane risorsa
al servizio dell’uomo, e un’ecologia ‘profonda’, che
sostiene il valore intrinseco delle realtà naturali.
Naess così si esprime: «I sostenitori dell’ecologia di
superficie pensano di poter modificare le relazioni dell’uomo
con la Natura all’interno della struttura della società oggi
esistente […], la maggior forza trainante del movimento
dell’Ecologia Profonda, se paragonato a tutta la restante
parte del movimento ecologista, è invece, l’identificazione e
la solidarietà con tutta la Vita».
Bisogna cercare una nuova armonia ecologica tra gli
esseri viventi che abitano il pianeta Terra.
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6. I riferimenti culturali e la filosofia di fondo
Satish Kumar, dirige lo Schumacher College in
Inghilterra: un centro internazionale di studi
impegnato a offrire un modello alternativo di
sviluppo, radicato in una visione olistica del mondo
che riconosce le profonde relazioni tra uomo e
ambiente ed è in grado di coniugare progresso
scientifico e bisogni spirituali.
Scrive Satish: «La velocità è una delle grandi
piaghe della civiltà moderna, questa ossessione ci
conduce a un approccio solo quantitativo, così
siamo arrivati a credere che ‘più’ sia ‘meglio’. Ciò è
molto materialistico, dobbiamo renderci conto che
la qualità della vita, la qualità dei rapporti, la
qualità del cibo, le medicine, l’istruzione sono tutto ciò che conta. Abbiamo quindi
bisogno di fare una transizione dalla quantità alla qualità. Ma qualità e perfezione
richiedono tempo. Invece di cercare il successo si dovrebbe guardare alla ‘pienezza’. E
pienezza è dare attenzione al processo vitale. Abbiamo bisogno di imparare a vivere
nel qui ed ora; questo momento è il momento migliore per vivere pienamente: c'è un
detto indiano che recita: ogni volta che ti svegli è mattino, e adesso è mattino!»
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7. I riferimenti culturali e la filosofia di fondo
Fritjof Capra, fisico e saggista austriaco, teorizza l’avvento
di un nuovo paradigma, ricavabile dagli sviluppi della ‘nuova
fisica’ ma anche dal misticismo orientale e da varie altre
saggezze premoderne orientate ecologicamente. Si tratta di
elaborare un nuovo pensiero, caratterizzato in senso
olistico, o meglio sistemico, così denominato perché
privilegia il sistema, cioè la rete complessa costituita dalle
molteplici interrelazioni e non le singole unità costitutive.
Dice Capra «Per miliardi di anni di evoluzione, l’ecosistema
della Terra ha maturato alcuni principi di organizzazione, o
principi di ecologia, per sostenere la ‘rete della vita’. La
conoscenza di questi principi è quello che intendiamo con
‘alfabetizzazione ecologica’. Nei prossimi anni la
sopravvivenza dell’umanità dipenderà da questa, dalla nostra
capacità di comprendere i principi base dell’ecologia e viverli
nel quotidiano. Questo significa che l’alfabetizzazione
deve diventare una skill ecologica
critica per i politici, per gli imprenditori e i leader e per
qualunque professionista in tutti i campi e dovrebbe essere la parte più importante
dell’educazione a tutti i livelli, dalle elementari all’educazione continua, professionale e
non».
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8. Un’intervista immaginaria a Fritjof Capra
Che cos’è l’ecologia?
Cosa intendiamo per ‘consapevolezza ecologica’?
vedi filmato http://www.youtube.com/watch?v=Yfhmoncpfkk&feature=related
Quando parliamo di ‘cambio di paradigma’ cosa intendiamo?
Perché sono importanti i principi dell’ecologia?
vedi filmato http://www.youtube.com/watch?v=eA-3F0Wxj90&feature=related
La sociètà civile può essere attore politico a livello globale?
Quali ne sono i valori di fondo?
vedi filmato http://www.youtube.com/watch?v=zMUA3lVb9_A&feature=related
La situazione è critica, quali sono le risorse che abbiamo a
disposizione per costruire il futuro?
vedi filmato http://www.youtube.com/watch?v=swCG1jJfGug&feature=related
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9. Progetti di ‘transizione’
Rob Hopkins, che conosciamo di persona, è il
fondatore del network Transition Town, vive e lavora a
Totnes, nel Devon.
vedi il filmato
http://www.ted.com/talks/lang/en/rob_hopkins_transition_to_a_world_without_oil.html
ricordati di selezionare i sottotitoli in italiano
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13. La nostra proposta: da cosa partiamo
Schumacher
College
desiderio network, storie, strumenti,
ispirazione esperienze, modelli, action plan,
riferimenti culturali e testimonianze, schede, format
valoriali esempi
TTRAL
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14. La nostra proposta: cosa vogliamo fare
Lavorare su 3 piani:
i comportamenti quotidiani:
risparmio energetico e misurazione dei consumi, abitudini alimentari
(cosa mangio, dove lo prendo, come lo cucino, come uso gli avanzi)
cominciando con il mettere a fattor comune il patrimonio enorme
di conoscenze che ciascuno di noi ha e il darsi dei piccoli obiettivi
perseguibili e misurabili
il nostro essere e crescere come comunità: come facciamo le
cose, come discutiamo tra noi, come prendiamo le decisioni, quali
pratiche di dialogo e di democrazia adottiamo
la cultura e i valori condivisi: come ci sviluppiamo nella
consapevolezza e nella cura di noi stessi e degli altri rispetto alla
filosofia di fondo, alla visione del mondo e alla conoscenza e
come un tale sviluppo sostiene gli altri due piani
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15. La nostra proposta: come lo vogliamo fare
organizzandosi per lavorare insieme su un cammino con un
orizzonte temporale definito (un anno?)
costruendo qualcosa insieme e mettendo in comune la nostra
volontà di agire e di dare vita a un progetto che è anche un
impegno reciproco per i partecipanti
con attenzione a mantenere l’equilibrio tra agire pratico e visione
del mondo per raggiungere il nostro obiettivo di costruire una
comunità fondata sui valori condivisi
non secondo un modello preso a prestito da qualcun altro ma costruito
da noi partendo da se stessi e nell’ottica dell’etica minima
sperimentando e testimoniando la capacità di apprendere
insieme uno stile di vita e di confronto possibile
perseguendo la resilienza, la solidarietà, l’autosufficienza e la qualità
delle relazioni
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16. Parliamone attraverso una SWOT analysis
Obiettivo: analizzare in maniera strategica il progetto proposto
Modalità: a) divisi in sottogruppi elaboriamo una SWOT
analysis contenente:
• punti di forza del progetto
• punti di debolezza del progetto
• opportunità generate dal progetto
• minacce e vincoli ai quali fare attenzione nella
realizzazione del progetto
b) i lavori in sottogruppi vengono poi condivisi in
plenaria
Tempi: 45’ elaborazione della SWOT analisi in sottogruppi
30’ condivisione dei lavori in plenaria e confronto
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17. SWOT analysis: format
punti di forza del progetto punti di debolezza del progetto
opportunità fornite dal progetto minacce e vincoli cui dare attenzione
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18. Ritroviamoci
il 23 marzo dalle 18,00 alle 20,00
email
transitiontownromaappiolatino@gmail.com
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