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TEVERE
( T R I B U N A)

                   EORUM CLARITATEM VESTIG ATIONES !                      JULY 23, 2005




                                                R AC CON T I D I V I TA , D I C A L-
                                                CIO E DI L AZIO DA E PE R IL
                                                S ODAL IZI O BI AN COCEL ES TE




...TI AMO E
POI TI ODIO
E POI TI
AMO...
 COME TE
 SEI GRANDE
 SOLAMENTE TU.
                                                                     APRILE 2012
                                                                      AN N O 1 - N UM E RO 6
in ricordo di Giorgio Chinaglia
Molto conta dal proprio an-             tribuna stampa, mai da un
no di nascita, i conti sono             settore di curva o tribuna
presto fatti. Puoi avere un             composti da tifosi. I miei
‘età da ragazzino, da ra-               ricordi sono tanti come si-
gazzo, da uomo da anziano,              curamente    quelli   di   chi
ognuno di noi si ricorda di             leggerà   questo     articolo,
 ”Giorgione”,   ognuno    di            dalle figurine panini con
noi ricorda una partita vi-             la sua immagine fino al-
sta con il numero nove in               l’albergo sulla Cristoforo
casacca biancoceleste che               Colombo quando era tornato
“distruggeva”   le    difese            nel 2006 per riprendersi la
dell’altra squadra. Ricordi             Lazio. Stiamo parlando di
indelebili per chi, come                circa quaranta anni di sto-
scritto, abbia vissuto, in              ria della nostra tifoseria,
qualsiasi età,  Giorgione               della nostra società e sono
in campo. Per chi non lo ha             convinto che tutti sanno
vissuto ci hanno pensato e              chi era Giorgione: ha con-
tuttora ci pensano i Padri,             dizionato per tutto quel
i Nonni a farti conoscere o             tempo la storia della no-
riscoprire   Giorgione.   La            stra passione. Oggi tutti
Storia di “Giorgio goal” è              lo   ricordano,     tutti   lo
personale, ognuno la rac-               piangono, tutti, ma proprio
conta a modo suo nei ricor-             tutti, parlano di Giorgio-
di o come gli è stata rac-              ne. L’immagine del suo ri-
contata. Chinaglia, Gior-               gore del primo scudetto in
gione, Long John, dai canti             quel Lazio-Foggia, l’imma-
agli slogan questa persona              gine   della    sua   partenza
ha influenzato il tifoso                verso l’America, l’immagine
biancoceleste. Il calciato-             del suo ritorno nel 1983
re, il presidente,    l’”ac-            ...alle dieci di mattina
quirente”: tre punti nella              all’aeroporto di Fiumicino,
vita di Giorgio. I giorna-              l’immagine del suo falli-
listi, o quelli che tentano             mento societario, l’immagi-
di fare questo mestiere,                ne del suo secondo ritorno
sicuramente potranno rac-               in quell’albergo sulla Cri-
contare meglio la vita di               stoforo Colombo o sotto la
Giorgio ma sempre da una                sede della CONSOB. Con i


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       N.6 - APRILE 2012
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in ricordo di Giorgio Chinaglia
tifosi sempre con lui in               Anno 2006 non ci sono riu-
ogni    occasione.  Giorgio            scito a dire di no anche
Chinaglia: un bel problema             quella volta, una “volta”
ricordarlo, troppe cose ci             infame che poi punirà in-
legano e ci allontanano da             giustamente dei tifosi e
lui, ma il primo aprile del            lui, tuo campione, del pas-
2012 alla notizia della sua            sato farà una figura pessi-
morte, come sempre avviene,            ma nei confronti della ti-
tutti i ricordi sono ritor-            foseria. Triste ricordarlo
nati nella mente. Le sue               cosi’ quando oggi tutti lo
corse sotto la curva degli             ricordano per le sue gesta
altri, i suoi goal, negli              belle per le sue reti ma io
alberghi di tutta Italia ad            lo voglio ricordare come
aspettarti, quando il tifo-            l’ho visto l’ultima volta.
so giovane arrivava e gli              Il vero “amore” per Gior-
diceva:   “a   Gio’ abbiamo            gione era li’, nel 2006,
problemi” e lui puntualmen-            troppo “facile” fare l’in-
te te li  risolveva, ha                namorato quando è  Capocan-
aiutato tutti fino a quel              noniere o Presidente sfut-
maledetto anno 2006, un an-            tandolo, come tanti che og-
no maledetto ed infame come            gi piangono, hanno fatto.
pochi anni si possono ri-              Il vero amore stava li’, in
cordare nella storia della             quell’albergo sulla Cristo-
nostra tifoseria. La tele-             foro Colombo dove un gruppo
fonata “Aho’ Giorgio vuole             di uomini  ascoltavano in
riprende la Lazio” è la                silenzio le parole del loro
stessa di trenta anni prima            “invincibile  guerriero” e
quando ti telefonava l’ami-            con fede cieca gli stavano 
co di classe e ti diceva”              vicino senza fare calcoli
Aho’ Giorgio gli ha sfonna-            su nulla. Erano gli stessi
ti” o quella da ragazzo “              ragazzini    che    vedevano
Aho’ arriva Giorgio a Fiu-             Giorgio giocare da piccoli,
micino”, sempre lo stesso              erano gli stessi ragazzi
concetto con voci diverse,             che lo hanno visto Presi-
e tu insieme a tutti corre-            dente   e,  seppur   pagando
vi, c’era Giorgione non ci             sempre in prima persona,
riuscivi a dirgli di no.               come   sentivano   Giorgione


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      N.6 - APRILE 2012
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in ricordo di Giorgio Chinaglia
tutto era concesso e auto-           un amore verso Giorgione.
maticamente si staccava il           Giorgione puo’ solo capirlo
cervello. Purtroppo fini’            chi lo ha vissuto: da Cal-
male, troppo male, peggio            ciatore, da Presidente, da
del suo primo tentativo              “acquirente”. Per fortuna e
realizzato ma poi pagato             purtoppo io e tanti altri 
“amaramente” e anche pur-            lo abbiamo vissuto e lo ab-
troppo “legalmente” con il           biamo amato veramente, al-
Presidente Calleri: ”diffi-          tri stiano zitti nel ri-
de”, “denunce”, partite vi-          spetto della sua morte!  
ste all’Olimpico come in
                                     Riposa in Pace Giorgione.
trasferta, con cerchio di
forze dell’ordine intorno a          Antonio Grinta
quei ragazzi. Oggi tutti
piangono Giorgio. Anche io,
anche noi, anche quei ra-
gazzi che hanno pagato in-
giustamente




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in ricordo di Giorgio Chinaglia
Evviva Long John.                      nome   di   una   squadra  di
Ci voleva purtroppo la scom-           nome S.S. LAZIO, che ti por-
parsa di un calciatore ban-            terai sempre dietro, fino al-
diera come Giorgio Chinaglia,          la fine dei tuoi giorni. For-
per riunire tante persone al-          se quell’esempio di mentalità
lo stadio, un atto comune, un          ultras e di tramandare dai
coro unanime, ognuno ha volu-          più vecchi ai più giovani
to dare il suo personale sa-           l’essere tifoso, anche con un
luto a quell’uomo che imper-           semplice striscione, ieri se-
sonificava il tifoso sul cam-          ra e’ stato dato. dedicato ai
po da gioco. Anche noi abbia-          ragazzi della curva che into-
mo voluto omaggiare Long John          navano goliardicamente oi vi-
con uno striscione. Parole             ta oi vita mia, a quelli del-
dettate da una canzone di Mi-          la tribuna non più tanto gio-
na e soprattutto dettate dal           vani che sventolavano le ban-
cuore. E quindi a più di 40            diere,    e a Giorgio che ci
anni suonati e oltre siamo             vede dall’alto insieme a tan-
ancora lì: vernice e pennello          ti altri e soprattutto ai ti-
e via. Non importa quanto ci           fosi che non ci sono più.
mettiamo, non importa se la
famiglia e’ a casa che ti              Paolo
aspetta, non importa se e’ il          Vecchi
fine settimana, se c’e’ la             Spalti
Pasqua alle porte, non impor-
ta. E allora ritorni per un
po’ ragazzo, tanti ricordi,
belli e brutti che siano, nel




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a fil di palo

tutto scorre.                          rio. Ma vi sono delle ecce-
Oggi i bar non sono più famo-          zioni meritorie. Di recente
si come un tempo e capita              mi è capitato di conoscere il
sempre più spesso che il ru-           presidente di uno sparuto To-
more delle palle da biliardo           ro Club del Centro Italia.
che cozzano tra di sé venga            Mario, così si chiama, fa il
sostituito dal vociare di te-          barista e proprio il suo lo-
levisori ultrapiatti sempre            cale è la sede del club. Ma
accesi. Questi focolari post           udite, udite, nel bar il te-
moderni sono quasi sempre              levisore non è sempre acceso,
sintonizzati su partite di             per il semplice motivo che
calcio. Ve ne sono ogni gior-          non c’è. In compenso ci sono
no e ad ogni ora, da ogni an-          due vecchi flipper e alcuni
golo d’Europa.    E  se poi            mazzi di carte così piegate
l’Europa non dovesse basta-            ed ingiallite da sembrare
re, c’è sempre il Sud Ameri-           delle piccole tegole. Da Ma-
ca che viene in soccorso a             rio nessuno chiede un cock-
chi   vuole  placare   questa          tail, ma potete stare sicuri,
atavica fame di pallone. Un            se vorrete, vi servirà un
torneo Apertura o un buon              prosciutto notevole ed un
Clausura non si negano a               rosso schietto. Appeso alla
nessuno, mentre i pochi bi-            parete un gagliardetto sfran-
liardini rimasti ( in pro-             giato e arricciato in fondo,
vincia ve ne sono ancora, lo           ricorda i tempi in cui il To-
giuro ) accumulano polvere e           ro aveva vinto solo sei scu-
nostalgia. Non di solo cal-            detti ma non aveva conosciuto
cio vive l’uomo   ! Si dirà.           tutte le retrocessioni degli
Confermo e approvo. Infatti            ultimi anni. “ E per le par-
l’etere riempie i bar di ce-           tite del Toro come fate ? “
stisti di ogni dove, rugbi-            non ho potuto fare a meno di
sti dell’Oceania e pugili              chiedere. “ Quando si può si
che non si accontentano più            va allo stadio, ma sempre me-
delle sole mani, ma che gon-           no, perché non siamo più dei
fiano come zampogne gli av-            giovanotti. Sennò tutti a ca-
versari a suon di ginocchia-           sa mia: due spaghetti e forza
te e calci in faccia. Il               Toro ! “. Ci credete se vi
bello è che la situazione              dico che mi sono commosso ?
collettiva sembra di là da
venire: il calcio perenne              Giacomo Serafinelli.
non stanca mai e lo sport ne
costituisce valido corolla-



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        N.6 - APRILE 2012
                   PAGINA   6
fuorigioco
Kinks e Oasis ovvero Caino           farà tanta strada nel-
ed Abele, nel brit pop.              l’olimpo dei chitarristi,
Due gruppi del brit-pop              quel Jimmy Page futuro
entrambi    legati    dalla          eroe degli anni 70, con i
presenza nelle loro fila             Led Zeppelin. Gli Oasis
di due fratelli litigiosi            nel ’94 tirano fuori il
e talentuosi. I Kinks so-            loro primo album, dopo
no nati alla metà degli              tre singoli già di suc-
anni sessanta. Gli Oasis             cesso, il loro :”Defeni-
trent’anni dopo. I primi             tely Maybe”. Sette milio-
sono gli inventori del-              ni di copie vendute. Fa-
l’hard rock. I secondi               ma, gloria, soldi, arri-
hanno preso tutto quello             vano subito e meritata-
che   c’era   da   prendere          mente.   Nelle   file   dei
dalla musica pop dei Bea-            Kinks, i fratelli     Ray e
tles e Lennon e altri e              Dave Davies. Negli Oasis,
lo hanno miscelato con le            i fratelli sbruffoni Liam
sonorità più recenti per             e Noel Gallagher. Nelle
dare al pubblico di tut-             corso delle carriere di
to il mondo il tesoro                entrambi i gruppi, en-
delle melodie pop degli              trambi le coppie di fra-
anni 60 e 70. Vendendo               telli daranno vita a ris-
montagne di dischi. En-              se e litigi che sfoceran-
trambi creatori di hit               no   in un odio reciproco
mondiali che resteranno              e durevole. I fratelli
nelle teste e nei cuori              Davies,   in   tour   negli
di tutto il popolo rock.             Usa, danno vita ad una
I Kinks dopo un paio di              rissa perfino in uno show
singoli sfortunati, tira-            televisivo. Nei loro pre-
rono   fuori   nell’estate           cedenti concerti europei,
del ’67, una canzone con             avevano già dato      prova
un riff di chitarra tosto            di essere subito infiam-
e ripetitivo.”You really             mabili e rissosi. Dopo di
got me”, sfonda in patria            che, vengono banditi dal
e negli Usa. Non è un ca-            suonare in America per
so che alla chitarra in              quattro anni. I fratelli
quel pezzo c’è uno che               Gallagher litigano furio-


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      N.6 - APRILE 2012
                 PAGINA   7
fuorigioco
samente poco prima di sa-            nare a fare pace a casa
lire sul palco. In qual-             della mamma. Invece sta-
che concerto Noel deve               volta è proprio la fine.
sostituire Liam, la voce             E i fratelli Davies?. A
ufficiale della band che             distanza di anni, dopo
si rifiuta di cantare ac-            una carriera di mezzo se-
canto al fratello, in più            colo di fortune artisti-
di una data. Litigano fu-            che alterne ancora si in-
riosamente sotto i ri-               sultano a vicenda tramite
flettori    della    golosa          le interviste giornali-
stampa dei gossips. Eppu-            stiche.    Che il rock e
re agli inizi degli Oa-              roll   sia   davvero   una
sis, Liam che con alcuni             creazione del diavolo?
dei suoi amici di scuola
già   strimpellava    nelle          Francesco Longobardi
cantine   di   Manchester,
dopo l’arrivo nel gruppo
del fratello minor, ma
più esperto musicalmente,
Noel,   avevano accettato
la richiesta di quest’ul-
timo    di prendere      il
potere completo       della
band da lui fondata. Nel
corso degli anni dei tour
mondiali,       sempre
sold out, gli screzi
diventano sempre più
forti e insostenibi-
li. Fino all’estate
del 2009, a tre date
conclusive del tour,
Noel molla il fra-
tello e la band e
sbatte    la   porta.
Sembra che come in
passato possano tor-


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      N.6 - APRILE 2012
                  PAGINA   8
moviola
                                    battere,   che   la   nostra
                                    squadra era sull'orlo della
                                    vera grandezza, la possibi-
                                    lità di vincere era nel-
                                    l'aria quella notte e anche
                                    io la sentivo, come un bam-
                                    bino. Ero nella Kop con mio
                                    padre (un cockney !) quella
                                    sera. Siamo arrivati    pre-
Ti ricordi di        Liver-         sto nelle nostro solito po-
pool-St Etienne?                    sto, in alto a destra sopra
Perché mi vengono in mente          la famosa    'Pissing Wall'
questi ricordi proprio ora?         di Anfield. Ricordo che, i
Mi pare che molti fans              tifosi in trasferta con i
spesso tornino con la mente         loro colori verdi e bian-
a partite antiche e a vec-          chi, erano tantissimi. Ero
chie vittorie. Serate che           un bambino, allora il ter-
sono   diventate   leggenda,        reno di gioco mi sembrava
come quella del 16 marzo            enorme e vedevo la porta,
del 1977. Il St Etienne era         dall’altra parte del campo,
una top team del calcio eu-         davvero distante. Come in
ropeo, nel 1976 erano stati         tanti hanno raccontato tem-
finalisti contro il Bayern          po dopo, anch’io sono con-
Monaco, in Coppa dei Cam-           vinto che gli spettatori
pioni, probabilmente erano          quella sera fossero molti
favoriti per la vittoria            di più rispetto al dato
finale   anche   nel   1977.        'ufficiale', perché la Kop
Quando affrontarono il Li-          contiene circa 25000 tifo-
verpool, nei quarti di fi-          si, ed il nostro settore
nale di Coppa dei Campioni,         normalmente   è   abbastanza
tutti noi, sapevamo che era         tranquillo. Quella notte,
una gara difficile, anche           però, eravamo tutti stipati
perché, nella partita di            come sardine, in particola-
andata, i francesi si erano         re dopo il secondo tempo (
imposti per 1-0. Però men-          I cancelli erano forse sta-
tre eravamo sulle gradina-          ti aperti ? ). Quella parte
te, aspettando il fischio           in alto della Kop era una
d’inizio della gara, abbia-         delle zone più tranquille
mo intuito che li potevamo          per vedere la partita, ma



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       N.5 - MARZO 2012
                 PAGINA   9
moviola
non quella sera , quando             Ma cosa importava! Devo am-
Kennedy ha segnato la prima          mettere però, che è stata
rete per poco non mi sono            la prima e unica volta (
rotto la gamba, lanciandomi          almeno per me ) che la Kop,
sui tifosi sottostanti. Mio          mi ha anche spaventato. So-
padre di solito mi teneva a          no stato letteralmente tra-
bada, ma quella notte non            scinato via dalla folla do-
ci riuscì. Così i miei ri-           po il fischio finale e ri-
cordi di quella vittoria             cordo di aver pensato “qua-
sono ancora ben nitidi nel-          lunque cosa accada, non ca-
la mia mente anche se,               dere”. Sono poi arrivato
quella partita l’ho vista            verso i boccaporti di usci-
davvero poco. Ero troppo             ta, mi sono messo in un an-
piccolo per vedere bene il           golo fino a quando mio pa-
campo, vedevo la gente da-           dre e i suoi amici mi hanno
vanti e me agitarsi, le              raggiunto. Festanti siamo
sciarpe tendersi, le ban-            usciti tutti insieme. Quel-
diere sventolare. Ricordo            la notte di trepidazione
che immaginavo quanto acca-          alla fine è stata premiata
deva in campo dai commenti           ed infatti ci siamo quali-
che facevano i tifosi ac-            ficati battendo i francesi
canto a me. Ricordo la tre-          per 3-1. Una serata epica.
pidazione,   quando   Fair-          Il resto della storia di
clough cercava di control-           quella stagione lo conosce-
lare la palla sul campo              te bene. A Roma, nella fi-
fangoso, tutta la Kop sem-           nale,    con    il   Borussia
brava gridare “daì' e poi            M’Gladbach, abbiamo vinto
trattenere il respiro. Pas-          la nostra prima Coppa dei
sa! dai! avanti! goal! Ho            Campioni. E ora spero che
pensato che avevamo segna-           una notte come quella si
to. “Fatemi sapere se Iam            possa ripetere presto.
ha invece sbagliato!” chie-          Team vs St Etienne: Clemen-
si ai tifosi accanto a me.           ce,   Neal,   Jones,   Smith,
Quella notte la Kop è stata          Kennedy,    Hughes,   Keegan,
davvero indimenticabile...           Case,    Heighway,    Toshack
come i lividi sulle gambe            (Fairclough),      Callaghan.
che mi sono venuti dopo la           Spettatori: 55,043
gara, ci sono volute setti-
mane per farli andare via.           Bill - 5 times



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110 e Lane.                            1975) targato Savoini, Lui-
Passano gli anni, i mesi e,            son, Vinicio, Campana, Zop-
se li conti, anche i minuti…           pelletto, Cinesinho, Sormani.
cantava Fabrizio De André. E           Dal Vicenza di Gibì Fabbri,
per te, caro Lane, di anni ne          così bello da essere ribat-
sono passati 110. Anni indi-           tezzato Real, alla sciagurata
menticabili. Anni unici. Anni          discesa in serie C, dove però
più o meno felici, ma comun-           arrivò una Coppa Italia sotto
que   magici.  Anni  scolpiti          la guida di Giancarlo Cadè.
nella memoria dei tanti, tan-          Dall’indimenticabile   spareg-
tissimi tifosi che per questi          gio di Firenze del Magico Vi-
colori hanno gioito e hanno            cenza di Bruno Giorgi ad un
sofferto. E molto spesso han-          altro spareggio, quello di
no anche pianto. Perché il             Ferrara, dove i gol di Zamu-
Lane è soprattutto questo. È           ner e Tacchi scacciarono i
amore, è passione. Vera, au-           fantasmi   della   C2.   Dalla
tentica, genuina. Proprio co-          sciagurata gestione Caramanno
me la sua gente. E se da un            alla risalita firmata Ulivie-
lato sarà pur vero che non si          ri. Dal Vicenza di Guidolin,
può vivere solo di ricordi,            che condusse i colori bianco-
dall’altro aveva ragione il            rossi là dove mai nessuno li
“nostro” Francesco Guidolin,           aveva portati, a quello di
che salutando la città del             Reja, per l’ultima promozione
Palladio disse: “Uno dei per-          in serie A.    E scusate se è
ché valga la pena vivere è             poco…In attesa di tempi mi-
costruire dei ricordi, e io            gliori, certo. Perché se oggi
qui ne ho costruiti di mera-           “non è tempo dei processi”, è
vigliosi”. E allora godiamo-           comunque bene ricordare che
celi i nostri ricordi, oggi            il Vicenza e i suoi tifosi
più che mai. Perché niente e           meritano di più. Anzi no.
nessuno ce li potrà mai por-           Molto di più. E allora buon
tare via. Da quel 9 marzo              compleanno caro Lane: che il
1902, quando un gruppo di ap-          tuo vecchio cuore biancorosso
passionati costituì l’Acivi,           possa battere per altri 110
al 1942, l’anno della prima            anni…
vera promozione in serie A.
Da quella doppietta al torneo          Efrem Bertoli
di   Viareggio  dei   ragazzi
d’oro di Berto Menti nel ’54
e ’55, allo straordinario
ventennio in serie A (1955-



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Il Racing de Santander                 contro l'Athletic Club Bilbao
ha compiuto 99 anni.                   in tante stagioni, fino a
Il 23 febbraio del 1913, il            quando la guerra civile bloc-
Racing de Santender, disputò           cò sia il mondo del calcio
alle 15.30, il primo incontro          che la società spagnola. Dopo
della sua storia diventando            la pausa bellica, il Racing
poi, con il passar degli an-           ne uscì molto indebolito per
ni, la squadra di riferimento          le perdite subite, e retro-
della regione della Canta-             cesse in seconda divisione,
bria. Questa storica gara si           per tornare poi nella massima
disputò contro lo Strong, an-          serie solo dopo cinquanta an-
ch’essa, una squadra di San-           ni. Il club è sempre stato
tander della stessa epoca, e           una fucina di grandi giocato-
la partita si concluse con il          ri che, però, hanno dato il
risultato di 2 – 1. In quei            meglio in altre squadre, an-
tempi il football stava muo-           che perché per molti anni, il
vendo i suoi primi passi nel-          Racing,   ha spesso avuto dei
la Comunità Autonoma della             pessimi dirigenti. Nei decen-
Cantabria, e già esistevano            ni più recenti, dall’inizio
varie squadre, ma fin dai              degli anni '90, è sempre sta-
primi giorni della sua sto-            to considerato come un club
ria, il Racing si mise in              grintoso    che   ha   alternato
evidenza rispetto alle altre.          stagioni in prima con altre
Si fuse, in seguito, con il            in   seconda    divisione:   nel
Real Santander, squadra riva-          1993 è tornato in prima divi-
le della città, tesserandone,          sione, retrocedendo solo nel
nel 1915 nove componenti, in           campionato 2000 / 2001, per
qualità di giocatori e di so-          essere poi nuovamente promos-
ci, e riuscendo, in questo             so, nella stagione successi-
modo, a diventare un club più          va. In quegli anni,           il
grande e più forte. Il Racing          Racing ci ha regalato un anno
ha compiuto nei giorni passa-          memorabile in Europa, e un
ti il traguardo dei 99 anni,           paio di semifinali della Copa
grazie alle tante persone che          del Rey, titolo mai neppure
nel corso degli anni, hanno            sognato dal racinguismo. No-
dato il loro tempo ed il loro          nostante le buone stagioni
entusiasmo per il club più             sul campo di gioco, negli ul-
seguito e amato della Canta-           timi dieci anni il club ha
bria. E’ stato un club di ri-          avuto dei grandi problemi con
ferimento negli anni '30, che          i suoi presidenti, come Pi-
ha giocato epiche partite              terman,   o    l’attuale,   Syed



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Ali: quest'ultimo rappresenta          sostenitori del racinguismo.
il peggior presidente nella            In questo brutto momento, il
storia del club, insieme a             Racing ha ospitato uno dei
Francisco Pernia. Nonostante           suoi rivali della Spagna del
gli evidenti problemi istitu-          nord, lo   Sporting Gijon, in
zionali, di cui soffre il              una partita in cui le due
Racing, il 23 è stato un               squadre si sono giocate anche
giorno di festa e di ricordo           il    loro   prossimo    futuro
dei nostri momenti migliori            sportivo. Per questo motivo
ma anche peggiori, ma soprat-          la tifoseria racinguistas ha
tutto è stata la celebrazione          fatto un grande tifo e dato
di coloro che hanno combattu-          prova della sua forza, al
to, o semplicemente provato            Campos dei Sport del Sardine-
qualcosa per questo simbolo,           ro, di fronte anche ad un
ed è stato un giorno emozio-           buon numero di tifosi ospiti
nante che non poteva passare           della   "mareona".   Oggi   non
inosservato da parte di tutti          posso che fare gli auguri al
i suoi tifosi e simpatizzan-           Racing per il suo novantano-
ti. Siamo arrivati a questo            vesimo compleanno, ma anche
novantanovesimo   compleanno,          all'intero mondo del racin-
con lo scopo di superare i             guismo, che gioisce e soffre
nostri notevoli disagi sia             con il nostro club.
istituzionali che sportivi, e          Auguri Racing de Santander.
possiamo riuscirci solo gra-
zie all'unione tra tutti i             Felipe de la Torre




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Auguri Mister Giagnoni                  un rinnovato spirito agoni-
Alcuni giorni fa, esattamente           stico che rinforzò nei gioca-
il 23 marzo, ha compiuto 80             tori l’odio sportivo verso i
anni un grande della storia             gobbi, tanto che il derby di
del calcio, che agli inizi              ritorno fu vinto per 2-1 il
degli   anni   Settanta,   per          26 marzo del 1972. Ma ad un
l’esattezza tra il 1971 ed il           altro derby, quello che si
1974, ha guidato il Toro ri-            disputa al Comunale il 9 di-
portandolo a respirare l’aria           cembre del 1972, è legato il
buona dell’alta classifica.             ricordo più intenso dell’uomo
Sto parlando di Gustavo Gia-            col colbacco. Gustavo Giagno-
gnoni, “ l’uomo col colbac-             ni, granata nell’anima, esa-
co”. Quando al suo posto si             sperato dagli sfottò di Cau-
insidiò sulla panchina grana-           sio, non ci vede più e gli
ta Gigi Radice, alla domanda            sferra un pugno che lo lascia
del giornalista : “ Cosa pur            a terra. Non gli andava più
fare lei, per migliorare que-           di essere sbeffeggiato dai
sta squadra?”. Il mister di             gobbi, non poteva sopportare
Cesano Maderno rispose: “               le angherie di chi si crede
Prendo una squadra dove il              più forte. E reagì da Toro.
puré è già stato fatto da               Lui stesso raccontò, anni do-
Giagnoni“.      Effettivamente          po, che a seguito dell’episo-
“don Gustavo” (per imitare il           dio fu preso e portato in
quale molti tifosi andavano             trionfo da centinaia di tifo-
allo stadio col colbacco),              si granata e gli urlavano:
era stato voluto dal presi-             “Questo è il Toro!“. Certo,
dente Pianelli, proprio per             da uomo d’altri tempi quel
essere l’uomo del rilancio              era, non si era mai dichiara-
granata. Alla quarta giornata           to contento di quel gesto. E
di campionato 71-72, dopo la            ciò gli fa onore. Ma questo
vittoria sul Cagliari di Gigi           episodio, come tanti altri
Riva, il Toro tornò in testa            legati alla maglia granata,
alla classifica. Era la prima           testimoniano di come il pro-
volta dalla tragedia di Su-             blema del calcio di oggi sia
perga. Il destino non fu be-            la mancanza di uomini di ie-
nevolo in quel campionato,              ri.
che resterà nei ricordi dei
tifosi granata per il famige-           Auguri mister Giagnoni.
rato gol di Genova, annullato
ad Agroppi. Ma la squadra era           Giacomo Serafinelli
stata caricata da Giagnoni in



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Bacigalupo, un portiere               rie C.    La scelta forzata
entrato nella leggenda.               di Angelo fu di schierare
Valerio Bacigalupo, nasce a           il fratellino Valerio tra i
Vado Ligure mercoledì 12              pali.   Destino   volle   che
marzo del 1924, da Enrico e           fosse concesso un calcio di
Angela Brunasso, contadini,           rigore ai “cuneesi” che na-
gestori anche di uno stabi-           turalmente…   Valerio    parò
limento balneare nella cit-           !!! La gara fu persa dal
tadina del savonese. Vale-            Vado per 2-1 ma, a fine ga-
rio era l’undicesimo di una           ra i dirigenti e i tifosi
famiglia   patriarcale.   Il          del Savigliano, tributarono
fratello Manlio di 16 anni            al   giovanissimo    portiere
più anziano di lui, giocò             applausi    e   complimenti.
(anche lui portiere) nel              Iniziava così ufficialmente
Torino, disputando 10 gare            la “super” carriera tra i
nel Campionato 1927/28, al-           pali di Valerio Bacigalupo.
ternandosi    con    l’altro          Nel 1942, quando il giovane
“Grande” portiere, “Censin”           portiere ha 17 anni, il Va-
Bosia alla guardia della              do viene sciolto, Valerio,
porta granata, quando il              passa allora alla Cairese
Toro conquista il suo se-             (Cairo Montenotte), squadra
condo scudetto consecutivo.           di Promozione. Essendo in
A fine stagione Manlio tor-           tempo di guerra, la squadra
na a Vado, per poi passare            non aveva le maglie per
al Genoa, dove dopo una               scendere in campo, e allora
lunga carriera, ne diventa            giocò con quelle “rossoblu”
l’allenatore. Valerio ini-            prestategli dal disciolto
zia la carriera agonistica,           Vado. A Valerio fu trovato
a 14 anni, nella stagione             un posto di lavoro in comu-
calcistica 1937/38. E’ tes-           ne, per consentirgli la so-
serato negli “Allievi” del            pravvivenza, da ricordare
Vado, allenato dal fratello           che già nell’estate 1941,
Angelo. Una domenica, per             era stato segnalato al To-
infortuni o malattia, i               ro, dove già vi erano Fer-
portieri del Vado erano in-           raris II, Gabetto, Grezar e
disponibili, e si doveva              Valentino Mazzola. I diri-
giocare la partita Vado -             genti vedono in lui un po-
Savigliano , valida per               tenziale campione e da al-
l’allora Campionato di Se-            lora sarà seguito attenta-



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mente   dagli   osservatori          Italia, “Girone Piemonte-
granata. Dopo la stagione            se”.   Torino Fiat - Genova
alla Cairese, Bacigalupo fu          1893 7-1. Reti: 7’, 24’,
ingaggiato dal Savona (al-           75’, 88’ Gabetto (T), 59’ e
lora in Serie B) per dispu-          80’ Piola (T), 85’ Ferraris
tare il Campionato 1942/43.          II (T), 90’ Gè (G). Forma-
All’esordio il Savona (nel-          zioni; Torino Fiat: Grif-
lo Stadio oggi a lui dedi-           fanti; Cassano, Piacentini;
cato), è impegnato contro            Gallea,   Ellena,   Cadario;
una squadra di Roma, la Ma-          Ossola, Piola, Gabetto, V.
ter, Valerio para due rigo-          Mazzola, Ferraris II. Alle-
ri, anche se il risultato            natore: Antonio Janni. Ge-
sarà sfavorevole alla sua            nova 1893: Baigalupo; Spa-
squadra 1-9, ma, in tribuna          doni, Sardelli; Andrighet-
a osservarlo c’era niente-           to, Genta, Poggi; Gè, Ber-
meno che il C.T. della na-           toni, D. Nichelini, Verri-
zionale di calcio italiana           na, Conti. Allenatore: Ot-
Vittorio Pozzo, incuriosito          tavio   Barbieri.   Arbitro:
dalle imprese del nostro             Mattea (Torino). Termina il
campione. Nel 1944 (campio-          campionato e, il Presiden-
nato di Guerra Alta Ita-             tissimo granata, Ferruccio
lia), “Baci” passa alla              Novo si reca a Genova per
squadra di cui da sempre è           mettere sotto contratto il
tifoso: il Genoa e il 27             giocatore ma ecco… la sor-
febbraio di quell’anno, in-          presa,   Valerio  è   ancora
crocia per la prima e unica          tesserato   come   giocatore
volta quelli che tra poco            del Savona. Novo risolve
tempo saranno i suoi nuovi           questo problema e Valerio
compagni d’avventura. Sem-           (che come clausola, chiede
pre da fonti incerte, la             di essere titolare fisso…)
partita si svolge al “Moto-          si trasferisce nella squa-
velodromo” di Torino, in-            dra Campione d’Italia. Al
fatti il “Fila” era inagi-           Savona vanno 160.000 lire
bile perché… bombardato, e           più l’incasso di un’amiche-
Valerio non viene rispar-            vole. Valerio riceve come
miato… direi proprio bom-            ingaggio 80.000 lire. Il
bardato, dai suoi futuri             Toro già fortissimo, diven-
compagni. È la 7° Giornata           ta grande !!!! Con Valerio
del Campionato misto alta            arrivano Aldo Ballarin dal-



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la Triestina, Eusebio Ca-             gliori portieri della sto-
stigliano    dallo   Spezia,          ria granata con Lido Vieri,
Virgilio Maroso (dopo una             Luciano   Castellini,  Luca
stagione in prestito al-              Marchegiani e anche Aldo
l’Alessandria) e Mario Ri-            Olivieri (Campione del Mon-
gamonti dal Brescia. Ad al-           do a Francia 1938). La
lenare i “Campionissimi”,             classifica fatela voi ami-
il torinese (ex giocatore             ci.
granata),   Luigi  Ferrero.
Bilancio nel Torino di Va-            Sandro Bertolino
lerio Bacigalupo: 137 pre-
senze (tutte in campiona-
to).
Albo   d’oro:   4  scudetti
(1946, 1947, 1948, 1949).
5 Presenze in nazionale A.

Secondo il mio modesto pa-
rere, Valerio Bacigalupo va
collocato tra i cinque mi-




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la palla
                                       non ebbe mai luogo e l’arco
                                       non fu mai costruito perché
                                       la seconda Guerra Mondiale
                                       deflagrò violentemente sep-
                                       pellendo ogni progetto ol-
                                       tre che le vite di migliaia
                                       di soldati e civili. L’ar-
                                       chitetto Libera (1903       –
                                       1963) nasce a Villa Lagari-
                                       na, nel Sud Tirolo, ma stu-
                                       diò a Parma, iscrivendosi,
                                       dopo gli studi classici,
                                       alla Facoltà di matematica
                                       ma frequentava anche le le-
                                       zioni di architettura che
                                       poi scelse definitivamente
                                       come facoltà quando si tra-
                                       sferì    all’università    di
                                       Roma. Nel 1930 fondò anche
                                       il M.I.A.R. (Movimento Ita-
L’Arco che non c’è       di            liano di Architettura Ra-
Adalberto Libera.                      zionale) gruppo formato da
                                       una cinquantina di giovani
Questa meravigliosa illu-
                                       architetti che intendevano
strazione, quasi metafisi-
                                       promuovere i dettami del-
ca, raffigura l’arco imma-
                                       l’architettura razionalista
ginato ma mai realizzato di
                                       in Italia. Il razionalismo
uno dei nostri architetti
                                       nasce in Germania per dif-
più famosi: Adalberto Libe-
                                       fondersi ben presto nel re-
ra. Quando nel 1937 si de-
                                       sto d’Europa e predicava la
cise di dare il via al pro-
                                       riduzione      all’essenziale
getto dell’E.42, ovvero la
                                       diversificandosi,     quindi,
creazione del quartiere Eur
                                       dal classicismo: basta con
dove avrebbe avuto luogo
                                       il passato, via le decora-
l’Esposizione    Universale
                                       zioni; infatti l’opera do-
del 1942, l’arco avrebbe
                                       veva rispondere a criteri
costituito la porta sud di
                                       di funzionalità , utilizza-
accesso a Roma. Evidente-
                                       re   linee,   angoli   netti,
mente la sorte non fu trop-
                                       cercando di risolvere le
po benigna, infatti l’E42


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esigenze dell’edilizia di              materiale di costruzione:
massa con la creatività. A             sarebbe sorto, secondo i
Roma tra le opere legate               disegni pervenuti, dove og-
all’architettura razionali-            gi si trova l’ex Palazzetto
sta possiamo elencare: la              dello Sport (ora Palalotto-
nuova università La Sapien-            matica)     dell’architetto
za, via della Conciliazio-             Nervi. Da notare che a St.
ne, piazza Augusto Impera-             Louis, nello stato america-
tore e l’Eur. L’Eur costi-             no del Missouri, l’archi-
tuiva il progetto mussoli-             tetto di origine finlandese
nano della Terza Roma che              Eero Sarinen nel 1947 pro-
si sarebbe sviluppata al di            getta una arco “The Gateway
fuori del centro storico e             Arch” in onore di Thomas
che sarebbe giunta fino al             Jefferson in acciaio inos-
mare lungo la via Imperiale            sidabile che verrà realiz-
(l’odierna Cristoforo Co-              zato solo nel 1965 dopo la
lombo).   Adalberto  Libera            sua morte: per cortesia,
vinse il concorso per rea-             andatelo a cercare su Goog-
lizzare il Palazzo dei Con-            le e poi mi saprete dire….
gressi dell’Eur e nella no-            Tuttavia, le idee sono dure
stra città progettò anche              a morire e già nel 2007,
il palazzo delle Poste di              sotto la giunta Veltroni,
via Marmorata, i villini               Marco Marsilio, capogruppo
Tirrena a Ostia, la zona               di   AN,   aveva    lanciato
est del   Villaggio Olimpi-            l’idea di costruirlo, i pa-
co, edifici al Tuscolano               reri furono favorevoli a
(quartiere realizzato tra              patto che la realizzazione
il 1950 ed il 1954) l’ex               fosse ad opera di capitali
cinema Airone all’Appio La-            privati, ma poi non se ne
tino… Ma oggi ci occupiamo             fece nulla. Sotto Alemanno
dell’ Arco che non fu!                 l’idea venne rilanciata da
L’Arco, la porta sud di ac-            Fabio Rampelli del PDL e si
cesso a Roma, era stato im-            riscatenò   il    dibattito:
maginato come una struttura            contrari, favorevoli, pos-
alta 100 metri in allumi-              sibilisti. Tra i contrari,
nio che avrebbe coniugato              Giorgio Muratore, ordinario
l’idea del passato legata              di Storia dell'architettura
all’arco di trionfo e la               a La Sapienza   “Ma per fa-
modernità rappresentata dal            vore... che devo dire... è



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una stupidaggine. Mi pare               sima dei primi anni '40
un'idea grottesca. Preferi-             realizzata con mezzi odier-
rei   commentare,   che   ne            ni può rivelarsi un inutile
so... Godzilla.” Favorevo-              fondale kitsch. Altra per-
li: Paolo Marconi, ordina-              plessità, Libera, grandis-
rio in Restauro dei monu-               simo architetto, è morto, e
menti a Roma3 “Sepoffà -                se non sbaglio, ma credo di
dice -…L'Eur è un mito al-              non sbagliare, di quell'ar-
l'estero,   considerato   un            co non esiste un progetto
grande museo dell'architet-             esecutivo.”    Come se non
tura anni Trenta a cielo                bastasse, prima della fine
aperto. E l'arco è un ma-               del 2010, Il Sole 24 Ore
gnifico pezzo di architet-              aveva invitato trenta ar-
tura. Il punto però è: c'è              chitetti e artisti a pre-
il posto per le fondamenta?             sentare dei progetti per un
Tecnicamente è ipotesi per-             monumento  in memoria dei
corribile? La proposta è di             sei   paracadutisti    della
carattere simbolico e come              Folgore rimasti uccisi da
tale l'apprezzo, ma il pro-             un attentato suicida a Ka-
blema è dove collocarlo.                bul e l’urbanista americano
Filologia vorrebbe che sor-             Nikos Salingaros propose di
gesse là dove fu previsto               utilizzare proprio i dise-
(più o meno dove sorge il               gni dell’arco di Libera.
Palasport di Nervi”. Possi-             Che dire?    Strana storia,
bilista e perplesso, Renato             strano destino! Come canta
Nicolini, l’assessore in-               Edoardo Bennato: “Seconda
ventore negli anni ’80 del-             stella a destra, questo è
l’Estate   Romana”    quando            il cammino e poi dritto,
d’estate a Roma l’unica co-             fino al mattino, poi la
sa da fare era andarsi a                strada la trovi da te, por-
prendere un gelato o una                ta all'isola che non c'è.”
grattachecca… “L'idea è me-
no stupida di quelle che                Paola Bracci
circolano di solito, cer-
to... l'arco è bellissimo.
Ma sono perplesso per due
motivi. Si parla di realiz-
zarlo con moderne tecnolo-
gie, ma... un'idea bellis-



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il regista
Il Justice Tour dei ti-                tano 1982, davanti a più di
fosi del Liverpool.                    mille fan. Quella sera, il
Mick Jones, storico compo-             grande successo di quella
nente dei The Clash e dei              indimenticabile  manifesta-
Big Audio Dynamite, si ri-             zione ha convinto il gruppo
unirà nuovamente con Pete              di musicisti a prendere in
Wylie, dei The Farm e con              considerazione l’ipotesi di
altri ospiti speciali per              poter fare anche    un tour
un due concerti speciali,              in tutto il Regno Unito.
il primo, presso il The Ac-            Nel concerto tenutosi, tem-
cademy di Dublino il 30                po dopo,    nella città di
marzo e poi, il secondo in             Londra si sono raggiunti
ordine temporale, al The               anche i Primal Scream e
Spring & Airbrake a Belfast            Paul Simonon, mentre, nella
il 31 marzo. Questo tour è             successica serata di Liver-
nato per trovare dei fondi             pool hanno suonato anche il
a favore dell’ Hillsborough            cantautore Billy Bragg e
Justice Campaign, l’asso-              John Power. Inoltre è sali-
ciazione composta dai tifo-            to sul palco con il comico
si del Liverpool, per far              John Bishop. Nel concerto
luce sui fatti di Hillsbo-             tenuto in Galles nella cit-
rough accaduti il 15 aprile            tà di Cardiff anche James
del 1989. E’ stato ideato              Dean Bradfield è salito sul
da Peter Hooton, il cantan-            palco con gli altri arti-
te del gruppo The Farm, che            sti. Ma forse il punto più
pensò all’inizio di fare un            elettrizzante del tour di
unico concerto in un evento            dicembre è stato quando so-
speciale che si tenne all’             no saliti sul palco anche
Olimpia di Liverpool il 24             due leggende della musica
settembre 2011. Quella not-            rock come John Squire e Ian
te, Jones eseguì una sele-             Brown degli Stone Roses,
zione dei successi più fa-             che hanno scelto il Justice
mosi dei leggendari The                Tonight Tour, che si è te-
Clash, un gruppo che ha                nuto nella città di Manche-
fatto la storia della musi-            ster, per fare la loro pri-
ca rock anglosassone. Jones            ma apparizione sullo stesso
tornò a suonare dal vivo,              palco di nuovo insieme, do-
le canzoni dei The Clash,              po ben 15 anni. Peter Hoo-
per la prima volta dal lon-            ton ha dichiarato in questi



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il regista
giorni alla stampa anglos-             stando e lottando per otte-
sassone: "Il tour è stato              nere giustizia ancora una
un magnifico successo non              volta, come nei lontani an-
solo per i tanti spettatori            ni ottanta, un sentimento
che vi sono accorsi, ma so-            che non aveva più sentito
prattutto per il sostegno              da quando, verso la fine
ricevuto da così tanti fa-             degli   anni  settanta,  ha
mosi musicisti, che si sono            iniziato a scrivere le can-
dimostrati sensibili verso             zoni per i dischi dei The
questo spinoso argomento.              Clash”. "Lui vuole portare
Come non ricordare i Gla-              questo spettacolo in tutto
svegas che si sono esibiti             il mondo e se Mick vuole
nella città di Glasgow, gli            fare qualcosa come musici-
The Stone Roses a Manche-              sta, noi siamo più che fe-
ster, Reverend and the Ma-             lici di andare avanti in-
kers e Richard Hawley nella            sieme a lui". Un grande
città di Sheffield.. , è               successo per tutti i tifosi
stato davvero fantastico.              del Liverpool, che chiedono
"Ovunque siamo andati la               a gran voce da tanti, trop-
musica era incredibile e il            pi anni che sia fatta giu-
pubblico è stato fantasti-             stizia sui tristi fatti di
co. Il tour è servito so-              Hillsborough in cui persero
prattutto però come opera              la vita 96 tifosi innocen-
di sensibilizzazione a fa-             ti.
vore della Hillsborough Ju-
stice Campaign. Questo è               Giorgio Acerbis
quello che hanno detto John
Squire e Ian Brown, dopo la
loro esibizione: “ Alcune
cose trascendono il solo
gioco del calcio - e questo
problema è una di queste”.
"Mick Jones è la vera forza
trainante dietro a questo
movimento. E’ stato lui per
primo a dire che voleva
continuare il tour anche in
Irlanda. Ha detto che si
sente come se stesse prote-



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Radio Sodalizio
Ci manchi, BOB.                       quando ero solo un adole-
Un anno fa ci lasciava Bob            scente, eravamo in una cal-
Lovati, in occasioni simi-            da giornata d’inizio estate
li, il foglio bianco davan-           e mi ero recato nella vec-
ti a se, dove scrivere                chia palazzina nel cuore
qualche riga di ricordo,              storico di Roma, per sotto-
sembra un ostacolo insor-             scrivere il mio abbonamen-
montabile. Troppo il timo-            to. Ai tempi salivi qualche
re, di scrivere le solite             rampa di scale ed arrivavi,
cose scontate e banali. Per           in una stanza, con degli
tutti quelli che come noi             sportelli simili a quelli
dell’Associazione   Sodali-           di un ufficio postale dove,
zio, considerano la S.S.              dopo un po’ di fila, potevi
Lazio non     una semplice            finalmente ritirare quella
formazione di calcio, ma un           tessera che ti avrebbe per-
valore che ci accompagna              messo si seguire dal vivo i
indissolubilmente per tutta           tuoi campioni, ogni domeni-
la nostra esistenza, la fi-           ca nelle loro gare casalin-
gura di Bob Lovati è stata            ghe. Prima di entrare in
quella, che forse più di              questa stanza vidi Bob Lo-
tutte ha incarnato lo spi-            vati, che parlava con una
rito e l’indole del tifoso            tifosa, aspettai che finis-
Laziale. Bob Lovati sembra-           se di parlare con la signo-
va un gentleman inglese,              ra, poi mi avvicinai e gli
sempre pacato, mai sopra le           chiesi se mi potesse fare
righe, sempre pronto ad               un autografo su un vecchio
aiutare tutti, ma soprat-             biglietto che avevo per ca-
tutto sempre dedito alla              so nel mio portafoglio, mi
causa della S.S. Lazio,               chiese come mi chiamassi e
pronto a lottare e a sacri-           mi autografò il vecchio ta-
ficarsi per il bene di quei           gliando. Lo ringraziai per
colori che amava. Con i no-           aver salvato la S.S. Lazio
stra casacca ha giocato,              da una probabile retroces-
vinto, allenato, è stato              sione, lui mi sorrise e se
sempre pronto quanto ce ne            ne andò. Paziente e dispo-
è stato bisogno. Una volta            nibile, come lo è stato in
Bob Lovati, lo incontrai              tutta la sua vita con tutti
nella storica sede della              i tifosi Laziali. Nella
Lazio a Via Col di Lana,              stagione calcistica prece-



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Radio Sodalizio
dente era subentrato sulla             ottenere l’intera posta in
panchina della sua amata               palio. Martini, giocò forse
S.S.   Lazio,    sostituendo           quel giorno una delle sue
Luis Vinicio, che nonostan-            migliori partite con la ca-
te le sue indubbie capaci-             sacca con l’aquila sul pet-
tà, con i suoi modi troppo             to, correva come una furia
bruschi, si era inimicato              sul prato verde, esaltando
troppi giocatori biancoce-             noi tifosi che trepidanti e
lesti. Il 9 di aprile del              speranzosi,   seguivamo  le
1978, dopo la sconfitta pa-            vicende della gara dagli
tita a Foggia per 3-1, Lo-             spalti. Wilson coprì tutti
vati sedeva sulla panchina             gli spazi in difesa e Gar-
della   S.S.   Lazio.   Quel           laschelli, in avanti si
giorno arrivava a Roma la              prodigò per creare gli spa-
Fiorentina di Galli, Caso e            zi per gli inserimenti del
Casarsa,   anch’essa   invi-           giovane centrattacco Bruno
schiava nella lotta per non            Giordano. Sarà proprio lui,
retrocedere. Allo stadio,              al 37’ della ripresa, gra-
tra gli altri 45000 spetta-            zie ad un passaggio del-
tori, sedevo nella vecchia             l’inarrestabile Gigi Marti-
tribuna Tevere non numera-             ni a segnare la rete che
ta, lato Curva Nord, insie-            regalò i due punti e la
me a mio padre. Quella era             speranza concreta di sal-
una partita che la S.S. La-            varsi alla S.S. Lazio e d
zio avrebbe dovuto vincere             ai suoi tifosi. Ricordo a
assolutamente, per sperare             fine gara gli abbracci che
di ottenere l’agognata sal-            i giocatori riservarono al
vezza. Lovati per questa               loro allenatore ed i tan-
partita decisiva decide di             tissimi tifosi della S.S.
affidarsi    alla    vecchia           Lazio, in piedi sugli spal-
guardia, ai giocatori che              ti, che non volevano uscire
con Tommaso Maestrelli, so-            da quello stadio, dove si
lo pochi anni prima avevano            era scritta una pagina im-
vinto lo scudetto incantan-            portante della nostra sto-
do l’Italia intera. Avrà               ria. Quella storia di cui
ragione,   perché    saranno           Bob Lovati è stato sempre
proprio i pretoriani di                parte integrante!
quella vecchia S.S. Lazio
ad essere determinanti per             Giorgio Acerbis



TRIBUNA   TEVERE
        N.6 - APRILE 2012
                  PAGINA   24
schegge di STORIA




                            Liverpool Football Club
   Una delle primissime immagini del Liverpool Football Club, con il
   presidente John Houlding seduto al centro. Scattata di fronte al
   Bowls pavilion, sul retro dell'Hotel Sandon, la squadra indossava ca-
   micie a spicchi blu e bianco. La data della foto è sconosciuta, ma si
   pensa che sia stata scattata tra il giugno e l’agosto del 1892.




                                S.S.Lazio Calcio
            1928: inedite maglie a strisce verticali per Lazio e Napoli.




TRIBUNA   TEVERE
                   N.6 - APRILE 2012
                     PAGINA   25
ASSOCIAZIONE CULTURALE SPORTIVA SODALIZIO BIANCOCELESTE




      www.SODALIZIOLAZIO.com




                  RADIO ERRE2 ch. 107.70 fm
                  streaming su www.SODALIZIOLAZIO.com
                  digitale terrestre ch. 677




      “ASSOCIAZIONE SODALIZIO BIANCOCELESTE”




 VECCHI SPALTI
  VIA DI POGGIO MIRTETO, 21 - ROMA




...e... STADIO “OLIMPICO” di ROMA - TRIBUNA TEVERE

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  • 1. TEVERE ( T R I B U N A) EORUM CLARITATEM VESTIG ATIONES ! JULY 23, 2005 R AC CON T I D I V I TA , D I C A L- CIO E DI L AZIO DA E PE R IL S ODAL IZI O BI AN COCEL ES TE ...TI AMO E POI TI ODIO E POI TI AMO... COME TE SEI GRANDE SOLAMENTE TU. APRILE 2012 AN N O 1 - N UM E RO 6
  • 2. in ricordo di Giorgio Chinaglia Molto conta dal proprio an- tribuna stampa, mai da un no di nascita, i conti sono settore di curva o tribuna presto fatti. Puoi avere un composti da tifosi. I miei ‘età da ragazzino, da ra- ricordi sono tanti come si- gazzo, da uomo da anziano, curamente quelli di chi ognuno di noi si ricorda di leggerà questo articolo,  ”Giorgione”, ognuno di dalle figurine panini con noi ricorda una partita vi- la sua immagine fino al- sta con il numero nove in l’albergo sulla Cristoforo casacca biancoceleste che Colombo quando era tornato “distruggeva” le difese nel 2006 per riprendersi la dell’altra squadra. Ricordi Lazio. Stiamo parlando di indelebili per chi, come circa quaranta anni di sto- scritto, abbia vissuto, in ria della nostra tifoseria, qualsiasi età,  Giorgione della nostra società e sono in campo. Per chi non lo ha convinto che tutti sanno vissuto ci hanno pensato e chi era Giorgione: ha con- tuttora ci pensano i Padri, dizionato per tutto quel i Nonni a farti conoscere o tempo la storia della no- riscoprire Giorgione. La stra passione. Oggi tutti Storia di “Giorgio goal” è lo ricordano, tutti lo personale, ognuno la rac- piangono, tutti, ma proprio conta a modo suo nei ricor- tutti, parlano di Giorgio- di o come gli è stata rac- ne. L’immagine del suo ri- contata. Chinaglia, Gior- gore del primo scudetto in gione, Long John, dai canti quel Lazio-Foggia, l’imma- agli slogan questa persona gine della sua partenza ha influenzato il tifoso verso l’America, l’immagine biancoceleste. Il calciato- del suo ritorno nel 1983 re, il presidente, l’”ac- ...alle dieci di mattina quirente”: tre punti nella all’aeroporto di Fiumicino, vita di Giorgio. I giorna- l’immagine del suo falli- listi, o quelli che tentano mento societario, l’immagi- di fare questo mestiere, ne del suo secondo ritorno sicuramente potranno rac- in quell’albergo sulla Cri- contare meglio la vita di stoforo Colombo o sotto la Giorgio ma sempre da una sede della CONSOB. Con i TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 2
  • 3. in ricordo di Giorgio Chinaglia tifosi sempre con lui in Anno 2006 non ci sono riu- ogni occasione. Giorgio scito a dire di no anche Chinaglia: un bel problema quella volta, una “volta” ricordarlo, troppe cose ci infame che poi punirà in- legano e ci allontanano da giustamente dei tifosi e lui, ma il primo aprile del lui, tuo campione, del pas- 2012 alla notizia della sua sato farà una figura pessi- morte, come sempre avviene, ma nei confronti della ti- tutti i ricordi sono ritor- foseria. Triste ricordarlo nati nella mente. Le sue cosi’ quando oggi tutti lo corse sotto la curva degli ricordano per le sue gesta altri, i suoi goal, negli belle per le sue reti ma io alberghi di tutta Italia ad lo voglio ricordare come aspettarti, quando il tifo- l’ho visto l’ultima volta. so giovane arrivava e gli Il vero “amore” per Gior- diceva: “a Gio’ abbiamo gione era li’, nel 2006, problemi” e lui puntualmen- troppo “facile” fare l’in- te te li  risolveva, ha namorato quando è  Capocan- aiutato tutti fino a quel noniere o Presidente sfut- maledetto anno 2006, un an- tandolo, come tanti che og- no maledetto ed infame come gi piangono, hanno fatto. pochi anni si possono ri- Il vero amore stava li’, in cordare nella storia della quell’albergo sulla Cristo- nostra tifoseria. La tele- foro Colombo dove un gruppo fonata “Aho’ Giorgio vuole di uomini  ascoltavano in riprende la Lazio” è la silenzio le parole del loro stessa di trenta anni prima “invincibile  guerriero” e quando ti telefonava l’ami- con fede cieca gli stavano  co di classe e ti diceva” vicino senza fare calcoli Aho’ Giorgio gli ha sfonna- su nulla. Erano gli stessi ti” o quella da ragazzo “ ragazzini che vedevano Aho’ arriva Giorgio a Fiu- Giorgio giocare da piccoli, micino”, sempre lo stesso erano gli stessi ragazzi concetto con voci diverse, che lo hanno visto Presi- e tu insieme a tutti corre- dente e, seppur pagando vi, c’era Giorgione non ci sempre in prima persona, riuscivi a dirgli di no. come sentivano Giorgione TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 3
  • 4. in ricordo di Giorgio Chinaglia tutto era concesso e auto- un amore verso Giorgione. maticamente si staccava il Giorgione puo’ solo capirlo cervello. Purtroppo fini’ chi lo ha vissuto: da Cal- male, troppo male, peggio ciatore, da Presidente, da del suo primo tentativo “acquirente”. Per fortuna e realizzato ma poi pagato purtoppo io e tanti altri  “amaramente” e anche pur- lo abbiamo vissuto e lo ab- troppo “legalmente” con il biamo amato veramente, al- Presidente Calleri: ”diffi- tri stiano zitti nel ri- de”, “denunce”, partite vi- spetto della sua morte!   ste all’Olimpico come in Riposa in Pace Giorgione. trasferta, con cerchio di forze dell’ordine intorno a Antonio Grinta quei ragazzi. Oggi tutti piangono Giorgio. Anche io, anche noi, anche quei ra- gazzi che hanno pagato in- giustamente TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 4
  • 5. in ricordo di Giorgio Chinaglia Evviva Long John. nome di una squadra di Ci voleva purtroppo la scom- nome S.S. LAZIO, che ti por- parsa di un calciatore ban- terai sempre dietro, fino al- diera come Giorgio Chinaglia, la fine dei tuoi giorni. For- per riunire tante persone al- se quell’esempio di mentalità lo stadio, un atto comune, un ultras e di tramandare dai coro unanime, ognuno ha volu- più vecchi ai più giovani to dare il suo personale sa- l’essere tifoso, anche con un luto a quell’uomo che imper- semplice striscione, ieri se- sonificava il tifoso sul cam- ra e’ stato dato. dedicato ai po da gioco. Anche noi abbia- ragazzi della curva che into- mo voluto omaggiare Long John navano goliardicamente oi vi- con uno striscione. Parole ta oi vita mia, a quelli del- dettate da una canzone di Mi- la tribuna non più tanto gio- na e soprattutto dettate dal vani che sventolavano le ban- cuore. E quindi a più di 40 diere, e a Giorgio che ci anni suonati e oltre siamo vede dall’alto insieme a tan- ancora lì: vernice e pennello ti altri e soprattutto ai ti- e via. Non importa quanto ci fosi che non ci sono più. mettiamo, non importa se la famiglia e’ a casa che ti Paolo aspetta, non importa se e’ il Vecchi fine settimana, se c’e’ la Spalti Pasqua alle porte, non impor- ta. E allora ritorni per un po’ ragazzo, tanti ricordi, belli e brutti che siano, nel TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 5
  • 6. a fil di palo tutto scorre. rio. Ma vi sono delle ecce- Oggi i bar non sono più famo- zioni meritorie. Di recente si come un tempo e capita mi è capitato di conoscere il sempre più spesso che il ru- presidente di uno sparuto To- more delle palle da biliardo ro Club del Centro Italia. che cozzano tra di sé venga Mario, così si chiama, fa il sostituito dal vociare di te- barista e proprio il suo lo- levisori ultrapiatti sempre cale è la sede del club. Ma accesi. Questi focolari post udite, udite, nel bar il te- moderni sono quasi sempre levisore non è sempre acceso, sintonizzati su partite di per il semplice motivo che calcio. Ve ne sono ogni gior- non c’è. In compenso ci sono no e ad ogni ora, da ogni an- due vecchi flipper e alcuni golo d’Europa. E se poi mazzi di carte così piegate l’Europa non dovesse basta- ed ingiallite da sembrare re, c’è sempre il Sud Ameri- delle piccole tegole. Da Ma- ca che viene in soccorso a rio nessuno chiede un cock- chi vuole placare questa tail, ma potete stare sicuri, atavica fame di pallone. Un se vorrete, vi servirà un torneo Apertura o un buon prosciutto notevole ed un Clausura non si negano a rosso schietto. Appeso alla nessuno, mentre i pochi bi- parete un gagliardetto sfran- liardini rimasti ( in pro- giato e arricciato in fondo, vincia ve ne sono ancora, lo ricorda i tempi in cui il To- giuro ) accumulano polvere e ro aveva vinto solo sei scu- nostalgia. Non di solo cal- detti ma non aveva conosciuto cio vive l’uomo ! Si dirà. tutte le retrocessioni degli Confermo e approvo. Infatti ultimi anni. “ E per le par- l’etere riempie i bar di ce- tite del Toro come fate ? “ stisti di ogni dove, rugbi- non ho potuto fare a meno di sti dell’Oceania e pugili chiedere. “ Quando si può si che non si accontentano più va allo stadio, ma sempre me- delle sole mani, ma che gon- no, perché non siamo più dei fiano come zampogne gli av- giovanotti. Sennò tutti a ca- versari a suon di ginocchia- sa mia: due spaghetti e forza te e calci in faccia. Il Toro ! “. Ci credete se vi bello è che la situazione dico che mi sono commosso ? collettiva sembra di là da venire: il calcio perenne Giacomo Serafinelli. non stanca mai e lo sport ne costituisce valido corolla- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 6
  • 7. fuorigioco Kinks e Oasis ovvero Caino farà tanta strada nel- ed Abele, nel brit pop. l’olimpo dei chitarristi, Due gruppi del brit-pop quel Jimmy Page futuro entrambi legati dalla eroe degli anni 70, con i presenza nelle loro fila Led Zeppelin. Gli Oasis di due fratelli litigiosi nel ’94 tirano fuori il e talentuosi. I Kinks so- loro primo album, dopo no nati alla metà degli tre singoli già di suc- anni sessanta. Gli Oasis cesso, il loro :”Defeni- trent’anni dopo. I primi tely Maybe”. Sette milio- sono gli inventori del- ni di copie vendute. Fa- l’hard rock. I secondi ma, gloria, soldi, arri- hanno preso tutto quello vano subito e meritata- che c’era da prendere mente. Nelle file dei dalla musica pop dei Bea- Kinks, i fratelli Ray e tles e Lennon e altri e Dave Davies. Negli Oasis, lo hanno miscelato con le i fratelli sbruffoni Liam sonorità più recenti per e Noel Gallagher. Nelle dare al pubblico di tut- corso delle carriere di to il mondo il tesoro entrambi i gruppi, en- delle melodie pop degli trambi le coppie di fra- anni 60 e 70. Vendendo telli daranno vita a ris- montagne di dischi. En- se e litigi che sfoceran- trambi creatori di hit no in un odio reciproco mondiali che resteranno e durevole. I fratelli nelle teste e nei cuori Davies, in tour negli di tutto il popolo rock. Usa, danno vita ad una I Kinks dopo un paio di rissa perfino in uno show singoli sfortunati, tira- televisivo. Nei loro pre- rono fuori nell’estate cedenti concerti europei, del ’67, una canzone con avevano già dato prova un riff di chitarra tosto di essere subito infiam- e ripetitivo.”You really mabili e rissosi. Dopo di got me”, sfonda in patria che, vengono banditi dal e negli Usa. Non è un ca- suonare in America per so che alla chitarra in quattro anni. I fratelli quel pezzo c’è uno che Gallagher litigano furio- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 7
  • 8. fuorigioco samente poco prima di sa- nare a fare pace a casa lire sul palco. In qual- della mamma. Invece sta- che concerto Noel deve volta è proprio la fine. sostituire Liam, la voce E i fratelli Davies?. A ufficiale della band che distanza di anni, dopo si rifiuta di cantare ac- una carriera di mezzo se- canto al fratello, in più colo di fortune artisti- di una data. Litigano fu- che alterne ancora si in- riosamente sotto i ri- sultano a vicenda tramite flettori della golosa le interviste giornali- stampa dei gossips. Eppu- stiche. Che il rock e re agli inizi degli Oa- roll sia davvero una sis, Liam che con alcuni creazione del diavolo? dei suoi amici di scuola già strimpellava nelle Francesco Longobardi cantine di Manchester, dopo l’arrivo nel gruppo del fratello minor, ma più esperto musicalmente, Noel, avevano accettato la richiesta di quest’ul- timo di prendere il potere completo della band da lui fondata. Nel corso degli anni dei tour mondiali, sempre sold out, gli screzi diventano sempre più forti e insostenibi- li. Fino all’estate del 2009, a tre date conclusive del tour, Noel molla il fra- tello e la band e sbatte la porta. Sembra che come in passato possano tor- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 8
  • 9. moviola battere, che la nostra squadra era sull'orlo della vera grandezza, la possibi- lità di vincere era nel- l'aria quella notte e anche io la sentivo, come un bam- bino. Ero nella Kop con mio padre (un cockney !) quella sera. Siamo arrivati pre- Ti ricordi di Liver- sto nelle nostro solito po- pool-St Etienne? sto, in alto a destra sopra Perché mi vengono in mente la famosa 'Pissing Wall' questi ricordi proprio ora? di Anfield. Ricordo che, i Mi pare che molti fans tifosi in trasferta con i spesso tornino con la mente loro colori verdi e bian- a partite antiche e a vec- chi, erano tantissimi. Ero chie vittorie. Serate che un bambino, allora il ter- sono diventate leggenda, reno di gioco mi sembrava come quella del 16 marzo enorme e vedevo la porta, del 1977. Il St Etienne era dall’altra parte del campo, una top team del calcio eu- davvero distante. Come in ropeo, nel 1976 erano stati tanti hanno raccontato tem- finalisti contro il Bayern po dopo, anch’io sono con- Monaco, in Coppa dei Cam- vinto che gli spettatori pioni, probabilmente erano quella sera fossero molti favoriti per la vittoria di più rispetto al dato finale anche nel 1977. 'ufficiale', perché la Kop Quando affrontarono il Li- contiene circa 25000 tifo- verpool, nei quarti di fi- si, ed il nostro settore nale di Coppa dei Campioni, normalmente è abbastanza tutti noi, sapevamo che era tranquillo. Quella notte, una gara difficile, anche però, eravamo tutti stipati perché, nella partita di come sardine, in particola- andata, i francesi si erano re dopo il secondo tempo ( imposti per 1-0. Però men- I cancelli erano forse sta- tre eravamo sulle gradina- ti aperti ? ). Quella parte te, aspettando il fischio in alto della Kop era una d’inizio della gara, abbia- delle zone più tranquille mo intuito che li potevamo per vedere la partita, ma TRIBUNA TEVERE N.5 - MARZO 2012 PAGINA 9
  • 10. moviola non quella sera , quando Ma cosa importava! Devo am- Kennedy ha segnato la prima mettere però, che è stata rete per poco non mi sono la prima e unica volta ( rotto la gamba, lanciandomi almeno per me ) che la Kop, sui tifosi sottostanti. Mio mi ha anche spaventato. So- padre di solito mi teneva a no stato letteralmente tra- bada, ma quella notte non scinato via dalla folla do- ci riuscì. Così i miei ri- po il fischio finale e ri- cordi di quella vittoria cordo di aver pensato “qua- sono ancora ben nitidi nel- lunque cosa accada, non ca- la mia mente anche se, dere”. Sono poi arrivato quella partita l’ho vista verso i boccaporti di usci- davvero poco. Ero troppo ta, mi sono messo in un an- piccolo per vedere bene il golo fino a quando mio pa- campo, vedevo la gente da- dre e i suoi amici mi hanno vanti e me agitarsi, le raggiunto. Festanti siamo sciarpe tendersi, le ban- usciti tutti insieme. Quel- diere sventolare. Ricordo la notte di trepidazione che immaginavo quanto acca- alla fine è stata premiata deva in campo dai commenti ed infatti ci siamo quali- che facevano i tifosi ac- ficati battendo i francesi canto a me. Ricordo la tre- per 3-1. Una serata epica. pidazione, quando Fair- Il resto della storia di clough cercava di control- quella stagione lo conosce- lare la palla sul campo te bene. A Roma, nella fi- fangoso, tutta la Kop sem- nale, con il Borussia brava gridare “daì' e poi M’Gladbach, abbiamo vinto trattenere il respiro. Pas- la nostra prima Coppa dei sa! dai! avanti! goal! Ho Campioni. E ora spero che pensato che avevamo segna- una notte come quella si to. “Fatemi sapere se Iam possa ripetere presto. ha invece sbagliato!” chie- Team vs St Etienne: Clemen- si ai tifosi accanto a me. ce, Neal, Jones, Smith, Quella notte la Kop è stata Kennedy, Hughes, Keegan, davvero indimenticabile... Case, Heighway, Toshack come i lividi sulle gambe (Fairclough), Callaghan. che mi sono venuti dopo la Spettatori: 55,043 gara, ci sono volute setti- mane per farli andare via. Bill - 5 times TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 10
  • 11. moviola 110 e Lane. 1975) targato Savoini, Lui- Passano gli anni, i mesi e, son, Vinicio, Campana, Zop- se li conti, anche i minuti… pelletto, Cinesinho, Sormani. cantava Fabrizio De André. E Dal Vicenza di Gibì Fabbri, per te, caro Lane, di anni ne così bello da essere ribat- sono passati 110. Anni indi- tezzato Real, alla sciagurata menticabili. Anni unici. Anni discesa in serie C, dove però più o meno felici, ma comun- arrivò una Coppa Italia sotto que magici. Anni scolpiti la guida di Giancarlo Cadè. nella memoria dei tanti, tan- Dall’indimenticabile spareg- tissimi tifosi che per questi gio di Firenze del Magico Vi- colori hanno gioito e hanno cenza di Bruno Giorgi ad un sofferto. E molto spesso han- altro spareggio, quello di no anche pianto. Perché il Ferrara, dove i gol di Zamu- Lane è soprattutto questo. È ner e Tacchi scacciarono i amore, è passione. Vera, au- fantasmi della C2. Dalla tentica, genuina. Proprio co- sciagurata gestione Caramanno me la sua gente. E se da un alla risalita firmata Ulivie- lato sarà pur vero che non si ri. Dal Vicenza di Guidolin, può vivere solo di ricordi, che condusse i colori bianco- dall’altro aveva ragione il rossi là dove mai nessuno li “nostro” Francesco Guidolin, aveva portati, a quello di che salutando la città del Reja, per l’ultima promozione Palladio disse: “Uno dei per- in serie A. E scusate se è ché valga la pena vivere è poco…In attesa di tempi mi- costruire dei ricordi, e io gliori, certo. Perché se oggi qui ne ho costruiti di mera- “non è tempo dei processi”, è vigliosi”. E allora godiamo- comunque bene ricordare che celi i nostri ricordi, oggi il Vicenza e i suoi tifosi più che mai. Perché niente e meritano di più. Anzi no. nessuno ce li potrà mai por- Molto di più. E allora buon tare via. Da quel 9 marzo compleanno caro Lane: che il 1902, quando un gruppo di ap- tuo vecchio cuore biancorosso passionati costituì l’Acivi, possa battere per altri 110 al 1942, l’anno della prima anni… vera promozione in serie A. Da quella doppietta al torneo Efrem Bertoli di Viareggio dei ragazzi d’oro di Berto Menti nel ’54 e ’55, allo straordinario ventennio in serie A (1955- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 11
  • 12. moviola Il Racing de Santander contro l'Athletic Club Bilbao ha compiuto 99 anni. in tante stagioni, fino a Il 23 febbraio del 1913, il quando la guerra civile bloc- Racing de Santender, disputò cò sia il mondo del calcio alle 15.30, il primo incontro che la società spagnola. Dopo della sua storia diventando la pausa bellica, il Racing poi, con il passar degli an- ne uscì molto indebolito per ni, la squadra di riferimento le perdite subite, e retro- della regione della Canta- cesse in seconda divisione, bria. Questa storica gara si per tornare poi nella massima disputò contro lo Strong, an- serie solo dopo cinquanta an- ch’essa, una squadra di San- ni. Il club è sempre stato tander della stessa epoca, e una fucina di grandi giocato- la partita si concluse con il ri che, però, hanno dato il risultato di 2 – 1. In quei meglio in altre squadre, an- tempi il football stava muo- che perché per molti anni, il vendo i suoi primi passi nel- Racing, ha spesso avuto dei la Comunità Autonoma della pessimi dirigenti. Nei decen- Cantabria, e già esistevano ni più recenti, dall’inizio varie squadre, ma fin dai degli anni '90, è sempre sta- primi giorni della sua sto- to considerato come un club ria, il Racing si mise in grintoso che ha alternato evidenza rispetto alle altre. stagioni in prima con altre Si fuse, in seguito, con il in seconda divisione: nel Real Santander, squadra riva- 1993 è tornato in prima divi- le della città, tesserandone, sione, retrocedendo solo nel nel 1915 nove componenti, in campionato 2000 / 2001, per qualità di giocatori e di so- essere poi nuovamente promos- ci, e riuscendo, in questo so, nella stagione successi- modo, a diventare un club più va. In quegli anni, il grande e più forte. Il Racing Racing ci ha regalato un anno ha compiuto nei giorni passa- memorabile in Europa, e un ti il traguardo dei 99 anni, paio di semifinali della Copa grazie alle tante persone che del Rey, titolo mai neppure nel corso degli anni, hanno sognato dal racinguismo. No- dato il loro tempo ed il loro nostante le buone stagioni entusiasmo per il club più sul campo di gioco, negli ul- seguito e amato della Canta- timi dieci anni il club ha bria. E’ stato un club di ri- avuto dei grandi problemi con ferimento negli anni '30, che i suoi presidenti, come Pi- ha giocato epiche partite terman, o l’attuale, Syed TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 12
  • 13. moviola Ali: quest'ultimo rappresenta sostenitori del racinguismo. il peggior presidente nella In questo brutto momento, il storia del club, insieme a Racing ha ospitato uno dei Francisco Pernia. Nonostante suoi rivali della Spagna del gli evidenti problemi istitu- nord, lo Sporting Gijon, in zionali, di cui soffre il una partita in cui le due Racing, il 23 è stato un squadre si sono giocate anche giorno di festa e di ricordo il loro prossimo futuro dei nostri momenti migliori sportivo. Per questo motivo ma anche peggiori, ma soprat- la tifoseria racinguistas ha tutto è stata la celebrazione fatto un grande tifo e dato di coloro che hanno combattu- prova della sua forza, al to, o semplicemente provato Campos dei Sport del Sardine- qualcosa per questo simbolo, ro, di fronte anche ad un ed è stato un giorno emozio- buon numero di tifosi ospiti nante che non poteva passare della "mareona". Oggi non inosservato da parte di tutti posso che fare gli auguri al i suoi tifosi e simpatizzan- Racing per il suo novantano- ti. Siamo arrivati a questo vesimo compleanno, ma anche novantanovesimo compleanno, all'intero mondo del racin- con lo scopo di superare i guismo, che gioisce e soffre nostri notevoli disagi sia con il nostro club. istituzionali che sportivi, e Auguri Racing de Santander. possiamo riuscirci solo gra- zie all'unione tra tutti i Felipe de la Torre TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 13
  • 14. moviola Auguri Mister Giagnoni un rinnovato spirito agoni- Alcuni giorni fa, esattamente stico che rinforzò nei gioca- il 23 marzo, ha compiuto 80 tori l’odio sportivo verso i anni un grande della storia gobbi, tanto che il derby di del calcio, che agli inizi ritorno fu vinto per 2-1 il degli anni Settanta, per 26 marzo del 1972. Ma ad un l’esattezza tra il 1971 ed il altro derby, quello che si 1974, ha guidato il Toro ri- disputa al Comunale il 9 di- portandolo a respirare l’aria cembre del 1972, è legato il buona dell’alta classifica. ricordo più intenso dell’uomo Sto parlando di Gustavo Gia- col colbacco. Gustavo Giagno- gnoni, “ l’uomo col colbac- ni, granata nell’anima, esa- co”. Quando al suo posto si sperato dagli sfottò di Cau- insidiò sulla panchina grana- sio, non ci vede più e gli ta Gigi Radice, alla domanda sferra un pugno che lo lascia del giornalista : “ Cosa pur a terra. Non gli andava più fare lei, per migliorare que- di essere sbeffeggiato dai sta squadra?”. Il mister di gobbi, non poteva sopportare Cesano Maderno rispose: “ le angherie di chi si crede Prendo una squadra dove il più forte. E reagì da Toro. puré è già stato fatto da Lui stesso raccontò, anni do- Giagnoni“. Effettivamente po, che a seguito dell’episo- “don Gustavo” (per imitare il dio fu preso e portato in quale molti tifosi andavano trionfo da centinaia di tifo- allo stadio col colbacco), si granata e gli urlavano: era stato voluto dal presi- “Questo è il Toro!“. Certo, dente Pianelli, proprio per da uomo d’altri tempi quel essere l’uomo del rilancio era, non si era mai dichiara- granata. Alla quarta giornata to contento di quel gesto. E di campionato 71-72, dopo la ciò gli fa onore. Ma questo vittoria sul Cagliari di Gigi episodio, come tanti altri Riva, il Toro tornò in testa legati alla maglia granata, alla classifica. Era la prima testimoniano di come il pro- volta dalla tragedia di Su- blema del calcio di oggi sia perga. Il destino non fu be- la mancanza di uomini di ie- nevolo in quel campionato, ri. che resterà nei ricordi dei tifosi granata per il famige- Auguri mister Giagnoni. rato gol di Genova, annullato ad Agroppi. Ma la squadra era Giacomo Serafinelli stata caricata da Giagnoni in TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 14
  • 15. moviola Bacigalupo, un portiere rie C. La scelta forzata entrato nella leggenda. di Angelo fu di schierare Valerio Bacigalupo, nasce a il fratellino Valerio tra i Vado Ligure mercoledì 12 pali. Destino volle che marzo del 1924, da Enrico e fosse concesso un calcio di Angela Brunasso, contadini, rigore ai “cuneesi” che na- gestori anche di uno stabi- turalmente… Valerio parò limento balneare nella cit- !!! La gara fu persa dal tadina del savonese. Vale- Vado per 2-1 ma, a fine ga- rio era l’undicesimo di una ra i dirigenti e i tifosi famiglia patriarcale. Il del Savigliano, tributarono fratello Manlio di 16 anni al giovanissimo portiere più anziano di lui, giocò applausi e complimenti. (anche lui portiere) nel Iniziava così ufficialmente Torino, disputando 10 gare la “super” carriera tra i nel Campionato 1927/28, al- pali di Valerio Bacigalupo. ternandosi con l’altro Nel 1942, quando il giovane “Grande” portiere, “Censin” portiere ha 17 anni, il Va- Bosia alla guardia della do viene sciolto, Valerio, porta granata, quando il passa allora alla Cairese Toro conquista il suo se- (Cairo Montenotte), squadra condo scudetto consecutivo. di Promozione. Essendo in A fine stagione Manlio tor- tempo di guerra, la squadra na a Vado, per poi passare non aveva le maglie per al Genoa, dove dopo una scendere in campo, e allora lunga carriera, ne diventa giocò con quelle “rossoblu” l’allenatore. Valerio ini- prestategli dal disciolto zia la carriera agonistica, Vado. A Valerio fu trovato a 14 anni, nella stagione un posto di lavoro in comu- calcistica 1937/38. E’ tes- ne, per consentirgli la so- serato negli “Allievi” del pravvivenza, da ricordare Vado, allenato dal fratello che già nell’estate 1941, Angelo. Una domenica, per era stato segnalato al To- infortuni o malattia, i ro, dove già vi erano Fer- portieri del Vado erano in- raris II, Gabetto, Grezar e disponibili, e si doveva Valentino Mazzola. I diri- giocare la partita Vado - genti vedono in lui un po- Savigliano , valida per tenziale campione e da al- l’allora Campionato di Se- lora sarà seguito attenta- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 15
  • 16. moviola mente dagli osservatori Italia, “Girone Piemonte- granata. Dopo la stagione se”. Torino Fiat - Genova alla Cairese, Bacigalupo fu 1893 7-1. Reti: 7’, 24’, ingaggiato dal Savona (al- 75’, 88’ Gabetto (T), 59’ e lora in Serie B) per dispu- 80’ Piola (T), 85’ Ferraris tare il Campionato 1942/43. II (T), 90’ Gè (G). Forma- All’esordio il Savona (nel- zioni; Torino Fiat: Grif- lo Stadio oggi a lui dedi- fanti; Cassano, Piacentini; cato), è impegnato contro Gallea, Ellena, Cadario; una squadra di Roma, la Ma- Ossola, Piola, Gabetto, V. ter, Valerio para due rigo- Mazzola, Ferraris II. Alle- ri, anche se il risultato natore: Antonio Janni. Ge- sarà sfavorevole alla sua nova 1893: Baigalupo; Spa- squadra 1-9, ma, in tribuna doni, Sardelli; Andrighet- a osservarlo c’era niente- to, Genta, Poggi; Gè, Ber- meno che il C.T. della na- toni, D. Nichelini, Verri- zionale di calcio italiana na, Conti. Allenatore: Ot- Vittorio Pozzo, incuriosito tavio Barbieri. Arbitro: dalle imprese del nostro Mattea (Torino). Termina il campione. Nel 1944 (campio- campionato e, il Presiden- nato di Guerra Alta Ita- tissimo granata, Ferruccio lia), “Baci” passa alla Novo si reca a Genova per squadra di cui da sempre è mettere sotto contratto il tifoso: il Genoa e il 27 giocatore ma ecco… la sor- febbraio di quell’anno, in- presa, Valerio è ancora crocia per la prima e unica tesserato come giocatore volta quelli che tra poco del Savona. Novo risolve tempo saranno i suoi nuovi questo problema e Valerio compagni d’avventura. Sem- (che come clausola, chiede pre da fonti incerte, la di essere titolare fisso…) partita si svolge al “Moto- si trasferisce nella squa- velodromo” di Torino, in- dra Campione d’Italia. Al fatti il “Fila” era inagi- Savona vanno 160.000 lire bile perché… bombardato, e più l’incasso di un’amiche- Valerio non viene rispar- vole. Valerio riceve come miato… direi proprio bom- ingaggio 80.000 lire. Il bardato, dai suoi futuri Toro già fortissimo, diven- compagni. È la 7° Giornata ta grande !!!! Con Valerio del Campionato misto alta arrivano Aldo Ballarin dal- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 16
  • 17. moviola la Triestina, Eusebio Ca- gliori portieri della sto- stigliano dallo Spezia, ria granata con Lido Vieri, Virgilio Maroso (dopo una Luciano Castellini, Luca stagione in prestito al- Marchegiani e anche Aldo l’Alessandria) e Mario Ri- Olivieri (Campione del Mon- gamonti dal Brescia. Ad al- do a Francia 1938). La lenare i “Campionissimi”, classifica fatela voi ami- il torinese (ex giocatore ci. granata), Luigi Ferrero. Bilancio nel Torino di Va- Sandro Bertolino lerio Bacigalupo: 137 pre- senze (tutte in campiona- to). Albo d’oro: 4 scudetti (1946, 1947, 1948, 1949). 5 Presenze in nazionale A. Secondo il mio modesto pa- rere, Valerio Bacigalupo va collocato tra i cinque mi- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 17
  • 18. la palla non ebbe mai luogo e l’arco non fu mai costruito perché la seconda Guerra Mondiale deflagrò violentemente sep- pellendo ogni progetto ol- tre che le vite di migliaia di soldati e civili. L’ar- chitetto Libera (1903 – 1963) nasce a Villa Lagari- na, nel Sud Tirolo, ma stu- diò a Parma, iscrivendosi, dopo gli studi classici, alla Facoltà di matematica ma frequentava anche le le- zioni di architettura che poi scelse definitivamente come facoltà quando si tra- sferì all’università di Roma. Nel 1930 fondò anche il M.I.A.R. (Movimento Ita- L’Arco che non c’è di liano di Architettura Ra- Adalberto Libera. zionale) gruppo formato da una cinquantina di giovani Questa meravigliosa illu- architetti che intendevano strazione, quasi metafisi- promuovere i dettami del- ca, raffigura l’arco imma- l’architettura razionalista ginato ma mai realizzato di in Italia. Il razionalismo uno dei nostri architetti nasce in Germania per dif- più famosi: Adalberto Libe- fondersi ben presto nel re- ra. Quando nel 1937 si de- sto d’Europa e predicava la cise di dare il via al pro- riduzione all’essenziale getto dell’E.42, ovvero la diversificandosi, quindi, creazione del quartiere Eur dal classicismo: basta con dove avrebbe avuto luogo il passato, via le decora- l’Esposizione Universale zioni; infatti l’opera do- del 1942, l’arco avrebbe veva rispondere a criteri costituito la porta sud di di funzionalità , utilizza- accesso a Roma. Evidente- re linee, angoli netti, mente la sorte non fu trop- cercando di risolvere le po benigna, infatti l’E42 TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 18
  • 19. la palla esigenze dell’edilizia di materiale di costruzione: massa con la creatività. A sarebbe sorto, secondo i Roma tra le opere legate disegni pervenuti, dove og- all’architettura razionali- gi si trova l’ex Palazzetto sta possiamo elencare: la dello Sport (ora Palalotto- nuova università La Sapien- matica) dell’architetto za, via della Conciliazio- Nervi. Da notare che a St. ne, piazza Augusto Impera- Louis, nello stato america- tore e l’Eur. L’Eur costi- no del Missouri, l’archi- tuiva il progetto mussoli- tetto di origine finlandese nano della Terza Roma che Eero Sarinen nel 1947 pro- si sarebbe sviluppata al di getta una arco “The Gateway fuori del centro storico e Arch” in onore di Thomas che sarebbe giunta fino al Jefferson in acciaio inos- mare lungo la via Imperiale sidabile che verrà realiz- (l’odierna Cristoforo Co- zato solo nel 1965 dopo la lombo). Adalberto Libera sua morte: per cortesia, vinse il concorso per rea- andatelo a cercare su Goog- lizzare il Palazzo dei Con- le e poi mi saprete dire…. gressi dell’Eur e nella no- Tuttavia, le idee sono dure stra città progettò anche a morire e già nel 2007, il palazzo delle Poste di sotto la giunta Veltroni, via Marmorata, i villini Marco Marsilio, capogruppo Tirrena a Ostia, la zona di AN, aveva lanciato est del Villaggio Olimpi- l’idea di costruirlo, i pa- co, edifici al Tuscolano reri furono favorevoli a (quartiere realizzato tra patto che la realizzazione il 1950 ed il 1954) l’ex fosse ad opera di capitali cinema Airone all’Appio La- privati, ma poi non se ne tino… Ma oggi ci occupiamo fece nulla. Sotto Alemanno dell’ Arco che non fu! l’idea venne rilanciata da L’Arco, la porta sud di ac- Fabio Rampelli del PDL e si cesso a Roma, era stato im- riscatenò il dibattito: maginato come una struttura contrari, favorevoli, pos- alta 100 metri in allumi- sibilisti. Tra i contrari, nio che avrebbe coniugato Giorgio Muratore, ordinario l’idea del passato legata di Storia dell'architettura all’arco di trionfo e la a La Sapienza “Ma per fa- modernità rappresentata dal vore... che devo dire... è TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 19
  • 20. la palla una stupidaggine. Mi pare sima dei primi anni '40 un'idea grottesca. Preferi- realizzata con mezzi odier- rei commentare, che ne ni può rivelarsi un inutile so... Godzilla.” Favorevo- fondale kitsch. Altra per- li: Paolo Marconi, ordina- plessità, Libera, grandis- rio in Restauro dei monu- simo architetto, è morto, e menti a Roma3 “Sepoffà - se non sbaglio, ma credo di dice -…L'Eur è un mito al- non sbagliare, di quell'ar- l'estero, considerato un co non esiste un progetto grande museo dell'architet- esecutivo.” Come se non tura anni Trenta a cielo bastasse, prima della fine aperto. E l'arco è un ma- del 2010, Il Sole 24 Ore gnifico pezzo di architet- aveva invitato trenta ar- tura. Il punto però è: c'è chitetti e artisti a pre- il posto per le fondamenta? sentare dei progetti per un Tecnicamente è ipotesi per- monumento  in memoria dei corribile? La proposta è di sei paracadutisti della carattere simbolico e come Folgore rimasti uccisi da tale l'apprezzo, ma il pro- un attentato suicida a Ka- blema è dove collocarlo. bul e l’urbanista americano Filologia vorrebbe che sor- Nikos Salingaros propose di gesse là dove fu previsto utilizzare proprio i dise- (più o meno dove sorge il gni dell’arco di Libera. Palasport di Nervi”. Possi- Che dire? Strana storia, bilista e perplesso, Renato strano destino! Come canta Nicolini, l’assessore in- Edoardo Bennato: “Seconda ventore negli anni ’80 del- stella a destra, questo è l’Estate Romana” quando il cammino e poi dritto, d’estate a Roma l’unica co- fino al mattino, poi la sa da fare era andarsi a strada la trovi da te, por- prendere un gelato o una ta all'isola che non c'è.” grattachecca… “L'idea è me- no stupida di quelle che Paola Bracci circolano di solito, cer- to... l'arco è bellissimo. Ma sono perplesso per due motivi. Si parla di realiz- zarlo con moderne tecnolo- gie, ma... un'idea bellis- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 20
  • 21. il regista Il Justice Tour dei ti- tano 1982, davanti a più di fosi del Liverpool. mille fan. Quella sera, il Mick Jones, storico compo- grande successo di quella nente dei The Clash e dei indimenticabile manifesta- Big Audio Dynamite, si ri- zione ha convinto il gruppo unirà nuovamente con Pete di musicisti a prendere in Wylie, dei The Farm e con considerazione l’ipotesi di altri ospiti speciali per poter fare anche un tour un due concerti speciali, in tutto il Regno Unito. il primo, presso il The Ac- Nel concerto tenutosi, tem- cademy di Dublino il 30 po dopo, nella città di marzo e poi, il secondo in Londra si sono raggiunti ordine temporale, al The anche i Primal Scream e Spring & Airbrake a Belfast Paul Simonon, mentre, nella il 31 marzo. Questo tour è successica serata di Liver- nato per trovare dei fondi pool hanno suonato anche il a favore dell’ Hillsborough cantautore Billy Bragg e Justice Campaign, l’asso- John Power. Inoltre è sali- ciazione composta dai tifo- to sul palco con il comico si del Liverpool, per far John Bishop. Nel concerto luce sui fatti di Hillsbo- tenuto in Galles nella cit- rough accaduti il 15 aprile tà di Cardiff anche James del 1989. E’ stato ideato Dean Bradfield è salito sul da Peter Hooton, il cantan- palco con gli altri arti- te del gruppo The Farm, che sti. Ma forse il punto più pensò all’inizio di fare un elettrizzante del tour di unico concerto in un evento dicembre è stato quando so- speciale che si tenne all’ no saliti sul palco anche Olimpia di Liverpool il 24 due leggende della musica settembre 2011. Quella not- rock come John Squire e Ian te, Jones eseguì una sele- Brown degli Stone Roses, zione dei successi più fa- che hanno scelto il Justice mosi dei leggendari The Tonight Tour, che si è te- Clash, un gruppo che ha nuto nella città di Manche- fatto la storia della musi- ster, per fare la loro pri- ca rock anglosassone. Jones ma apparizione sullo stesso tornò a suonare dal vivo, palco di nuovo insieme, do- le canzoni dei The Clash, po ben 15 anni. Peter Hoo- per la prima volta dal lon- ton ha dichiarato in questi TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 21
  • 22. il regista giorni alla stampa anglos- stando e lottando per otte- sassone: "Il tour è stato nere giustizia ancora una un magnifico successo non volta, come nei lontani an- solo per i tanti spettatori ni ottanta, un sentimento che vi sono accorsi, ma so- che non aveva più sentito prattutto per il sostegno da quando, verso la fine ricevuto da così tanti fa- degli anni settanta, ha mosi musicisti, che si sono iniziato a scrivere le can- dimostrati sensibili verso zoni per i dischi dei The questo spinoso argomento. Clash”. "Lui vuole portare Come non ricordare i Gla- questo spettacolo in tutto svegas che si sono esibiti il mondo e se Mick vuole nella città di Glasgow, gli fare qualcosa come musici- The Stone Roses a Manche- sta, noi siamo più che fe- ster, Reverend and the Ma- lici di andare avanti in- kers e Richard Hawley nella sieme a lui". Un grande città di Sheffield.. , è successo per tutti i tifosi stato davvero fantastico. del Liverpool, che chiedono "Ovunque siamo andati la a gran voce da tanti, trop- musica era incredibile e il pi anni che sia fatta giu- pubblico è stato fantasti- stizia sui tristi fatti di co. Il tour è servito so- Hillsborough in cui persero prattutto però come opera la vita 96 tifosi innocen- di sensibilizzazione a fa- ti. vore della Hillsborough Ju- stice Campaign. Questo è Giorgio Acerbis quello che hanno detto John Squire e Ian Brown, dopo la loro esibizione: “ Alcune cose trascendono il solo gioco del calcio - e questo problema è una di queste”. "Mick Jones è la vera forza trainante dietro a questo movimento. E’ stato lui per primo a dire che voleva continuare il tour anche in Irlanda. Ha detto che si sente come se stesse prote- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 22
  • 23. Radio Sodalizio Ci manchi, BOB. quando ero solo un adole- Un anno fa ci lasciava Bob scente, eravamo in una cal- Lovati, in occasioni simi- da giornata d’inizio estate li, il foglio bianco davan- e mi ero recato nella vec- ti a se, dove scrivere chia palazzina nel cuore qualche riga di ricordo, storico di Roma, per sotto- sembra un ostacolo insor- scrivere il mio abbonamen- montabile. Troppo il timo- to. Ai tempi salivi qualche re, di scrivere le solite rampa di scale ed arrivavi, cose scontate e banali. Per in una stanza, con degli tutti quelli che come noi sportelli simili a quelli dell’Associazione Sodali- di un ufficio postale dove, zio, considerano la S.S. dopo un po’ di fila, potevi Lazio non una semplice finalmente ritirare quella formazione di calcio, ma un tessera che ti avrebbe per- valore che ci accompagna messo si seguire dal vivo i indissolubilmente per tutta tuoi campioni, ogni domeni- la nostra esistenza, la fi- ca nelle loro gare casalin- gura di Bob Lovati è stata ghe. Prima di entrare in quella, che forse più di questa stanza vidi Bob Lo- tutte ha incarnato lo spi- vati, che parlava con una rito e l’indole del tifoso tifosa, aspettai che finis- Laziale. Bob Lovati sembra- se di parlare con la signo- va un gentleman inglese, ra, poi mi avvicinai e gli sempre pacato, mai sopra le chiesi se mi potesse fare righe, sempre pronto ad un autografo su un vecchio aiutare tutti, ma soprat- biglietto che avevo per ca- tutto sempre dedito alla so nel mio portafoglio, mi causa della S.S. Lazio, chiese come mi chiamassi e pronto a lottare e a sacri- mi autografò il vecchio ta- ficarsi per il bene di quei gliando. Lo ringraziai per colori che amava. Con i no- aver salvato la S.S. Lazio stra casacca ha giocato, da una probabile retroces- vinto, allenato, è stato sione, lui mi sorrise e se sempre pronto quanto ce ne ne andò. Paziente e dispo- è stato bisogno. Una volta nibile, come lo è stato in Bob Lovati, lo incontrai tutta la sua vita con tutti nella storica sede della i tifosi Laziali. Nella Lazio a Via Col di Lana, stagione calcistica prece- TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 23
  • 24. Radio Sodalizio dente era subentrato sulla ottenere l’intera posta in panchina della sua amata palio. Martini, giocò forse S.S. Lazio, sostituendo quel giorno una delle sue Luis Vinicio, che nonostan- migliori partite con la ca- te le sue indubbie capaci- sacca con l’aquila sul pet- tà, con i suoi modi troppo to, correva come una furia bruschi, si era inimicato sul prato verde, esaltando troppi giocatori biancoce- noi tifosi che trepidanti e lesti. Il 9 di aprile del speranzosi, seguivamo le 1978, dopo la sconfitta pa- vicende della gara dagli tita a Foggia per 3-1, Lo- spalti. Wilson coprì tutti vati sedeva sulla panchina gli spazi in difesa e Gar- della S.S. Lazio. Quel laschelli, in avanti si giorno arrivava a Roma la prodigò per creare gli spa- Fiorentina di Galli, Caso e zi per gli inserimenti del Casarsa, anch’essa invi- giovane centrattacco Bruno schiava nella lotta per non Giordano. Sarà proprio lui, retrocedere. Allo stadio, al 37’ della ripresa, gra- tra gli altri 45000 spetta- zie ad un passaggio del- tori, sedevo nella vecchia l’inarrestabile Gigi Marti- tribuna Tevere non numera- ni a segnare la rete che ta, lato Curva Nord, insie- regalò i due punti e la me a mio padre. Quella era speranza concreta di sal- una partita che la S.S. La- varsi alla S.S. Lazio e d zio avrebbe dovuto vincere ai suoi tifosi. Ricordo a assolutamente, per sperare fine gara gli abbracci che di ottenere l’agognata sal- i giocatori riservarono al vezza. Lovati per questa loro allenatore ed i tan- partita decisiva decide di tissimi tifosi della S.S. affidarsi alla vecchia Lazio, in piedi sugli spal- guardia, ai giocatori che ti, che non volevano uscire con Tommaso Maestrelli, so- da quello stadio, dove si lo pochi anni prima avevano era scritta una pagina im- vinto lo scudetto incantan- portante della nostra sto- do l’Italia intera. Avrà ria. Quella storia di cui ragione, perché saranno Bob Lovati è stato sempre proprio i pretoriani di parte integrante! quella vecchia S.S. Lazio ad essere determinanti per Giorgio Acerbis TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 24
  • 25. schegge di STORIA Liverpool Football Club Una delle primissime immagini del Liverpool Football Club, con il presidente John Houlding seduto al centro. Scattata di fronte al Bowls pavilion, sul retro dell'Hotel Sandon, la squadra indossava ca- micie a spicchi blu e bianco. La data della foto è sconosciuta, ma si pensa che sia stata scattata tra il giugno e l’agosto del 1892. S.S.Lazio Calcio 1928: inedite maglie a strisce verticali per Lazio e Napoli. TRIBUNA TEVERE N.6 - APRILE 2012 PAGINA 25
  • 26. ASSOCIAZIONE CULTURALE SPORTIVA SODALIZIO BIANCOCELESTE www.SODALIZIOLAZIO.com RADIO ERRE2 ch. 107.70 fm streaming su www.SODALIZIOLAZIO.com digitale terrestre ch. 677 “ASSOCIAZIONE SODALIZIO BIANCOCELESTE” VECCHI SPALTI VIA DI POGGIO MIRTETO, 21 - ROMA ...e... STADIO “OLIMPICO” di ROMA - TRIBUNA TEVERE