Una presentazione a supporto di nuove idee per il progetto dei Ministri della Sanità e Difesa, per la produzione di cannabis presso l'istituto chimico farmaceutico militare di Firenze.
Dalle dinamiche economiche legate al mercato della cannabis, una possibile risposta alle esigenze di un cambio di prospettiva del fenomeno cannabis, da un punto repressivo poliziesco ad uno sanitario e medico.
Una risposta al problema della produzione illecita di cannabis, attraverso ridefinizioni di liceità della produzione e un supporto informatico in grado di gestire da subito la produzione di cannabis, dare corrette stime della domanda a corrette risposte produttive e gestione dei costi.
Oggi, nel mondo, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis è molto vivace. L' incontro tenutosi il 7 febbraio 2014 presso il circolo arci Zerbini a Parma è stato introdotto da questa breve presentazione.
Se da una parte troviamo chi persegue i consumatori di cannabis, anche per scopi medici, impedendogli un facile accesso al medicinale, dall’ altra è sempre più forte la voce di chi ritiene che la cannabis sia meno dannosa di alcol e tabacco e che vada dunque regolamentata come queste due sostanze stupefacenti legali.
La cannabis è la droga più diffusa al mondo con 122 paesi produttori, tra cui l’ italia. Secondo un rapporto del 2013 redatto da Europol, in europa il mercato è in crescita, nei prossimi anni rimarrà ampio e complesso e senza alcuna aspettativa di diminuzione.
La cannabis è la droga più consumata in Europa, con 23 milioni di consumatori stimati, per un equivalente di un consumo di 2.500 tonnellate e un fatturato che può essere stimato attorno ai 25 mld di euro. Questo fatturato è a tutti gli effetti illegale.
Il mio studio si basa sulla necessità da parte della società di diminuire la domanda di sostanze illegali. Per raggiungere questo risultato è necessario valutare i costi e i benefici delle politiche ad oggi perseguite e i risultati ottenuti.
Nello specifico vi dimostrerò come politiche estere che hanno adottato approcci più tolleranti verso la cannabis, abbiano ottenuto migliori risultati rispetto a paesi che hanno adottato politiche repressive.
Nel grafico potete notare come l’ italia sia tra i paesi che spendono maggiormente, in percentuale sul pil, nella riduzione dell’ offerta di stupefacenti, al contrario per esempio del portogallo.
La riduzione dell’ offerta di stupefacenti si è concretizzata in operazioni di polizia nelle quali la cannabis è la sostanza che da sola costituisce l’80% dei sequestri in europa.
L’ attività repressiva è dunque fondamentalmente concentrata sulla cannabis.
Da una ricerca condotta in portogallo sulla popolazione scolastica compresa tra i 10 e i 12 anni emerge che, fin quando l‘ uso e il possesso di droga era perseguito, oltre il 25 % dei bambini ne faceva uso. A seguito di politiche volte a decriminalizzare l’ uso di stupefacenti il consumo in 5 anni si è drasticamente ridotto.
L’ europa attraverso un suo studio rivela come in italia bulgaria ed estonia, a differenza di molti paesi dove si è assistito ad una diminuzione o stabilizzazione dei consumi di cannabis, si è registrato un aumento prevalentemente tra la popolazione più giovane. Nel caso dell’ italia ciò è imputabile alla attuale legge sugli stupefacenti.
Presentazione portata in "Commissione Giustizia" del Parlamento Italiano, in merito alla revisione della normativa sugli stupefacenti e alla discussione del progetto di legge Gozi-Farina.
La commissione giustizia ha ascoltato l' associazione ASCIA al fine di apportare corrette modifiche al teso unico sulle sostanza stupefacenti, prendendo in considerazione un numero di piante coltivabile.
La presentazione evidenzia come un cambio di approccio verso le sostanze stupefacenti deve essere attuato e come è stato considerato più preferibile un approccio medico verso gli stupefacenti, piuttosto che meramente repressivo.
Una soluzione per la sicurezza - L'esempio di ParmaGiorgio Gatti
Documentazione inviata all'attenzione dei Ministeri, al fine di valutare una soluzione al problema sicurezza.
Scelte politiche possono essere adottate ponendo un occhio alla salute e sicurezza dei cittadini e una mano sul portafoglio dei cittadini; una volta tanto per risparmiare.
After the agreement which allows the Italian army to grow cannabis for medical purposes, a new and innovative project and a new perspective for the Italian Department against drugs(DPA), disclosed at DPA february 25th 2015 to Dott.ssa Patrizia de Rose, Head in charge at DPA.
How could it work a cannabis social clubs friendly environment? Just give a look
È ora di piantarla? Liberalizzazione della cannabis in Italiatelosaes
Cannabis libera sì o no? I pro, i contro e tutti i dettagli della proposta di legge per liberalizzare la cannabis e i suoi derivati.
telosaes.it @Telosaes
Oggi, nel mondo, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis è molto vivace. L' incontro tenutosi il 7 febbraio 2014 presso il circolo arci Zerbini a Parma è stato introdotto da questa breve presentazione.
Se da una parte troviamo chi persegue i consumatori di cannabis, anche per scopi medici, impedendogli un facile accesso al medicinale, dall’ altra è sempre più forte la voce di chi ritiene che la cannabis sia meno dannosa di alcol e tabacco e che vada dunque regolamentata come queste due sostanze stupefacenti legali.
La cannabis è la droga più diffusa al mondo con 122 paesi produttori, tra cui l’ italia. Secondo un rapporto del 2013 redatto da Europol, in europa il mercato è in crescita, nei prossimi anni rimarrà ampio e complesso e senza alcuna aspettativa di diminuzione.
La cannabis è la droga più consumata in Europa, con 23 milioni di consumatori stimati, per un equivalente di un consumo di 2.500 tonnellate e un fatturato che può essere stimato attorno ai 25 mld di euro. Questo fatturato è a tutti gli effetti illegale.
Il mio studio si basa sulla necessità da parte della società di diminuire la domanda di sostanze illegali. Per raggiungere questo risultato è necessario valutare i costi e i benefici delle politiche ad oggi perseguite e i risultati ottenuti.
Nello specifico vi dimostrerò come politiche estere che hanno adottato approcci più tolleranti verso la cannabis, abbiano ottenuto migliori risultati rispetto a paesi che hanno adottato politiche repressive.
Nel grafico potete notare come l’ italia sia tra i paesi che spendono maggiormente, in percentuale sul pil, nella riduzione dell’ offerta di stupefacenti, al contrario per esempio del portogallo.
La riduzione dell’ offerta di stupefacenti si è concretizzata in operazioni di polizia nelle quali la cannabis è la sostanza che da sola costituisce l’80% dei sequestri in europa.
L’ attività repressiva è dunque fondamentalmente concentrata sulla cannabis.
Da una ricerca condotta in portogallo sulla popolazione scolastica compresa tra i 10 e i 12 anni emerge che, fin quando l‘ uso e il possesso di droga era perseguito, oltre il 25 % dei bambini ne faceva uso. A seguito di politiche volte a decriminalizzare l’ uso di stupefacenti il consumo in 5 anni si è drasticamente ridotto.
L’ europa attraverso un suo studio rivela come in italia bulgaria ed estonia, a differenza di molti paesi dove si è assistito ad una diminuzione o stabilizzazione dei consumi di cannabis, si è registrato un aumento prevalentemente tra la popolazione più giovane. Nel caso dell’ italia ciò è imputabile alla attuale legge sugli stupefacenti.
Presentazione portata in "Commissione Giustizia" del Parlamento Italiano, in merito alla revisione della normativa sugli stupefacenti e alla discussione del progetto di legge Gozi-Farina.
La commissione giustizia ha ascoltato l' associazione ASCIA al fine di apportare corrette modifiche al teso unico sulle sostanza stupefacenti, prendendo in considerazione un numero di piante coltivabile.
La presentazione evidenzia come un cambio di approccio verso le sostanze stupefacenti deve essere attuato e come è stato considerato più preferibile un approccio medico verso gli stupefacenti, piuttosto che meramente repressivo.
Una soluzione per la sicurezza - L'esempio di ParmaGiorgio Gatti
Documentazione inviata all'attenzione dei Ministeri, al fine di valutare una soluzione al problema sicurezza.
Scelte politiche possono essere adottate ponendo un occhio alla salute e sicurezza dei cittadini e una mano sul portafoglio dei cittadini; una volta tanto per risparmiare.
After the agreement which allows the Italian army to grow cannabis for medical purposes, a new and innovative project and a new perspective for the Italian Department against drugs(DPA), disclosed at DPA february 25th 2015 to Dott.ssa Patrizia de Rose, Head in charge at DPA.
How could it work a cannabis social clubs friendly environment? Just give a look
È ora di piantarla? Liberalizzazione della cannabis in Italiatelosaes
Cannabis libera sì o no? I pro, i contro e tutti i dettagli della proposta di legge per liberalizzare la cannabis e i suoi derivati.
telosaes.it @Telosaes
A new integrated view of the best international practices, applied to greening the planet. How to entertwine education, food self reliance, harvesting water, creating a new economy and a new social structure from which, everyone could benefit from.
Inquadramento normativo post sondaggio NEWGiorgio Gatti
Documento di valutazione della stima della domanda di cannabis medica in Italia. Campione statistico: circa 300 pazienti che hanno risposto al sondaggio del Comitato pazienti cannabis medica
Una nuova politica verde per parma. Una opzione per i privatiGiorgio Gatti
Presentazione portata presso il comune di Parma, al fine di proporre una soluzione economicamente rivoluzionaria, nella gestione del verde pubblico, della garanzia alla sicurezza del cibo e una integrata gestione dell'acqua superficiale e la conservazione e arricchimento delle falde sottosuolo
Eccellente collaborazione con il Comitato Pazienti Cannabis Medica
https://www.pazienticannabis.it/sondaggio-cannabis-medica/
Con questo Sondaggio abbiamo presentato giorno 22 febbraio al secondo incontro del tavolo tecnico permanete sulla cannabis medica i dati raccolti dalle più rappresentative associazioni di pazienti Italiani che evidenziano il fallimento della politica sulla cannabis medica in Italia fino ad oggi.
Razionale del Sondaggio
Questi dati partono dalla raccolta delle adesioni per un corrispettivo del 10% della domanda di cannabis medica stimata in Italia secondo i dati del Ministero della sanità e hanno partecipato 287 pazienti da tutte le regioni italiane.
Il primo dato che teniamo ad evidenziare è come il 75% dei pazienti sia composto da adulti in una età compresa tra i 27 e i 60 anni.
Di questi il 54% è a carico del Sistema Sanitario Regionale, imponendo un costo sociale che ad oggi non è internalizzato dalle politiche mediche.
Il 56% dei pazienti che hanno risposto al sondaggio utilizza estratti in olio e la seconda forma di somministrazione è la vaporizzazione per il 21% dei pazienti.
Possiamo notare che il 63% di questi pazienti utilizzano almeno due varietà (strains) di cannabis medicinale.
In questo caso è da evidenziare come in contemporanea a strain ad alto e medio contenuto di thc vengono spesso associati strain ad alto contenuto di cbd. Questo evidenzia la necessità di introduzione di varietà ad alto contenuto di thc e cdb (per esempio in rapporti 1:1, 2:1, 4:1, 8:1),
I pazienti in cura, prevalentemente (52%) soffrono di più patologie
La quantità media consumata nel campione di riferimento del sondaggio è pari a quasi 50 gr (48,79gr) al mese.
Il Ministero stima che il fabbisogno annuale di Cannabis medica sia di 1600 kg per 50 Mila pazienti. Questo dato è largamente sottostimato, come si vede anche dai dati raccolti dalle associazioni in una sola settimana: il fabbisogno annuo effettivo di soli 287 pazienti è risultato pari a 163,3 kg (13,6 kg al mese) quindi già pari al 10% di quanto stimato dal Ministero.
Ricordiamo che i dati del sondaggio sono stati raccolti in poco meno di una settimana senza pubblicità, senza alcun finanziamento, solo con il passaparola tra una piccola parte dei tesserati delle associazioni.
Ne ha parlato ANSA:
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2022/08/11/cannabis-terapeutica-lodissea-dei-pazienti-tra-carenza-e-burocrazia_a63f3dd7-3d9f-4559-a966-997445f2fa86.html
Cannabis siamo su un binario morto - evento online del 171020Giorgio Gatti
Evento pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle, cui parteciparono, Dino Giarrusso, Santa Sarta, Dott. Carlo Monaco, Dott. Giorgio Gatti, Dott. Carlo Privitera, Dott.ssa Carla Rossi
Una proposta per lo sviluppo economico ItalianoGiorgio Gatti
Lettera inviata con allegato il 17 giugno 2018
Alla gentilissima att.,
Del Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte,
Del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali On. Luigi di Maio,
Del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Interni On. Matteo Salvini,
Del Ministro/a della Salute Dott. Giulia Grillo,
Del Ministro/a della Difesa On. Elisabetta Trenta,
Del Ministro della Giustizia On. Alfonso Bonafede,
Del Ministro dell' Economia Prof, Giovanni Tria,
Del Sottosegretario alla Giustizia On. Vittorio Ferraresi,
Della Dott.ssa Patrizia De Rose
e per conoscenza
Alla Direttrice dell'ufficio centrale sugli stupefacenti Dott.ssa Germana Apuzzo
e alla Dott.ssa Giulia Mele
Illustrissimi rappresentanti dei cittadini Italiani, in seguito al G7 del Canada e della finalmente riacquisita credibilità Italiana nel panorama internazionale, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione alcune misure di politica interna, economica e di cooperazione allo sviluppo, oltre che in linea alle posizioni espresse in tema di immigrazione.
Quattro misure volte al rilancio dell' Italia per almeno i prossimi 10 anni, che solo le forze politiche che puntano al rilancio a lungo termine dell' Italia possono permettersi di perseguire; perchè hanno la possibilità e capacità di trasmettere positivamente il cambiamento sociale che l' Italia dovrà affrontare nel futuro.
Il mercato del lavoro negli ultimi dieci anni è cambiato drammaticamente e la grande sfida della politica è creare non solo nuovo lavoro, ma soprattutto "nuovi lavori".
In allegato una breve presentazione che "illustra" quattro aree su cui agire contemporaneamente, affinchè le stesse politiche possano, in sinergia tra loro, avere un effetto moltiplicativo sulla crescita sociale, prima che economica, dell'Italia.
Have you ever wonder how cannabis could impact on the economic development of a nation through an integrated industrial policy aimed to boost the growth of private sector?
Here it is a sustainable and innvoative solution on how a state could draw an industrial policy using founds from the cannabis medical market.
Italy has set up a project, a vertical farm, shown at Milan Expo 2015. Skyland, the Italian model for an integrated vertical farm, could be financed through the profits coming from selling medical cannabis.
A new integrated view of the best international practices, applied to greening the planet. How to entertwine education, food self reliance, harvesting water, creating a new economy and a new social structure from which, everyone could benefit from.
Inquadramento normativo post sondaggio NEWGiorgio Gatti
Documento di valutazione della stima della domanda di cannabis medica in Italia. Campione statistico: circa 300 pazienti che hanno risposto al sondaggio del Comitato pazienti cannabis medica
Una nuova politica verde per parma. Una opzione per i privatiGiorgio Gatti
Presentazione portata presso il comune di Parma, al fine di proporre una soluzione economicamente rivoluzionaria, nella gestione del verde pubblico, della garanzia alla sicurezza del cibo e una integrata gestione dell'acqua superficiale e la conservazione e arricchimento delle falde sottosuolo
Eccellente collaborazione con il Comitato Pazienti Cannabis Medica
https://www.pazienticannabis.it/sondaggio-cannabis-medica/
Con questo Sondaggio abbiamo presentato giorno 22 febbraio al secondo incontro del tavolo tecnico permanete sulla cannabis medica i dati raccolti dalle più rappresentative associazioni di pazienti Italiani che evidenziano il fallimento della politica sulla cannabis medica in Italia fino ad oggi.
Razionale del Sondaggio
Questi dati partono dalla raccolta delle adesioni per un corrispettivo del 10% della domanda di cannabis medica stimata in Italia secondo i dati del Ministero della sanità e hanno partecipato 287 pazienti da tutte le regioni italiane.
Il primo dato che teniamo ad evidenziare è come il 75% dei pazienti sia composto da adulti in una età compresa tra i 27 e i 60 anni.
Di questi il 54% è a carico del Sistema Sanitario Regionale, imponendo un costo sociale che ad oggi non è internalizzato dalle politiche mediche.
Il 56% dei pazienti che hanno risposto al sondaggio utilizza estratti in olio e la seconda forma di somministrazione è la vaporizzazione per il 21% dei pazienti.
Possiamo notare che il 63% di questi pazienti utilizzano almeno due varietà (strains) di cannabis medicinale.
In questo caso è da evidenziare come in contemporanea a strain ad alto e medio contenuto di thc vengono spesso associati strain ad alto contenuto di cbd. Questo evidenzia la necessità di introduzione di varietà ad alto contenuto di thc e cdb (per esempio in rapporti 1:1, 2:1, 4:1, 8:1),
I pazienti in cura, prevalentemente (52%) soffrono di più patologie
La quantità media consumata nel campione di riferimento del sondaggio è pari a quasi 50 gr (48,79gr) al mese.
Il Ministero stima che il fabbisogno annuale di Cannabis medica sia di 1600 kg per 50 Mila pazienti. Questo dato è largamente sottostimato, come si vede anche dai dati raccolti dalle associazioni in una sola settimana: il fabbisogno annuo effettivo di soli 287 pazienti è risultato pari a 163,3 kg (13,6 kg al mese) quindi già pari al 10% di quanto stimato dal Ministero.
Ricordiamo che i dati del sondaggio sono stati raccolti in poco meno di una settimana senza pubblicità, senza alcun finanziamento, solo con il passaparola tra una piccola parte dei tesserati delle associazioni.
Ne ha parlato ANSA:
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2022/08/11/cannabis-terapeutica-lodissea-dei-pazienti-tra-carenza-e-burocrazia_a63f3dd7-3d9f-4559-a966-997445f2fa86.html
Cannabis siamo su un binario morto - evento online del 171020Giorgio Gatti
Evento pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle, cui parteciparono, Dino Giarrusso, Santa Sarta, Dott. Carlo Monaco, Dott. Giorgio Gatti, Dott. Carlo Privitera, Dott.ssa Carla Rossi
Una proposta per lo sviluppo economico ItalianoGiorgio Gatti
Lettera inviata con allegato il 17 giugno 2018
Alla gentilissima att.,
Del Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte,
Del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali On. Luigi di Maio,
Del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Interni On. Matteo Salvini,
Del Ministro/a della Salute Dott. Giulia Grillo,
Del Ministro/a della Difesa On. Elisabetta Trenta,
Del Ministro della Giustizia On. Alfonso Bonafede,
Del Ministro dell' Economia Prof, Giovanni Tria,
Del Sottosegretario alla Giustizia On. Vittorio Ferraresi,
Della Dott.ssa Patrizia De Rose
e per conoscenza
Alla Direttrice dell'ufficio centrale sugli stupefacenti Dott.ssa Germana Apuzzo
e alla Dott.ssa Giulia Mele
Illustrissimi rappresentanti dei cittadini Italiani, in seguito al G7 del Canada e della finalmente riacquisita credibilità Italiana nel panorama internazionale, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione alcune misure di politica interna, economica e di cooperazione allo sviluppo, oltre che in linea alle posizioni espresse in tema di immigrazione.
Quattro misure volte al rilancio dell' Italia per almeno i prossimi 10 anni, che solo le forze politiche che puntano al rilancio a lungo termine dell' Italia possono permettersi di perseguire; perchè hanno la possibilità e capacità di trasmettere positivamente il cambiamento sociale che l' Italia dovrà affrontare nel futuro.
Il mercato del lavoro negli ultimi dieci anni è cambiato drammaticamente e la grande sfida della politica è creare non solo nuovo lavoro, ma soprattutto "nuovi lavori".
In allegato una breve presentazione che "illustra" quattro aree su cui agire contemporaneamente, affinchè le stesse politiche possano, in sinergia tra loro, avere un effetto moltiplicativo sulla crescita sociale, prima che economica, dell'Italia.
Have you ever wonder how cannabis could impact on the economic development of a nation through an integrated industrial policy aimed to boost the growth of private sector?
Here it is a sustainable and innvoative solution on how a state could draw an industrial policy using founds from the cannabis medical market.
Italy has set up a project, a vertical farm, shown at Milan Expo 2015. Skyland, the Italian model for an integrated vertical farm, could be financed through the profits coming from selling medical cannabis.
3. IL PROTOCOLLO FIRMATO DAL MINISTERO DELLA SALUTE E DELLA DIFESA
1. Gli interessi tutelati
2. Il progetto pilota
3. Novità da introdurre: la licenza per la coltivazione
4. Gli interessi da considerare: l’interesse della collettività
5. I Cannabis Social Club: finalità sociali
6. Uno strumento «social» per la gestione della cannabis
dott. Giorgio Gatti
6. 3. Novità da introdurre: la licenza per la coltivazione
dott. Giorgio Gatti
7. 4. Gli interessi da considerare: l’interesse della collettività
Ilprogetto pilota è una opportunità per la soluzione del problema della coltivazione illecita degli stupefacenti attraverso la produzione e la vendita di semi di cannabis
Dalla produzione di composti fitoterapici alla vendita dei semi: uno strumento per la concessione della licenza a coltivare un limitato numero di piante anche a scopo collettivo o di gruppo
La coltivazione lecita di gruppo:i Cannabis Social Club
dott. Giorgio Gatti
8. 5. I Cannabis Social Club: finalità sociali
dott. Giorgio Gatti
9. 5. I Cannabis Social Club: finalità sociali
limitare l’accesso al mercato illegaledi stupefacenti
limitare il rischiodi accesso ad altre sostanze stupefacenti
monitorareuna situazione realistica dei consumi e della diffusione della cannabis
limitare la coltivazione ad un ristretto gruppo di persone
limitare l’utilizzo di cannabis all'uso esclusivo dei soci
dott. Giorgio Gatti
10. 5. I Cannabis Social Club: finalità sociali
Il rilascio della licenzaalla coltivazione, dà la possibilità alle forze dell’ordine ditenere monitorata la dimensione del fenomeno, evitando la pressione che la “guerra alla droga” ha portato.
dott. Giorgio Gatti
11. 5. I Cannabis Social Club: finalità sociali
I Cannabis Social Club: una soluzione
I Cannabis Social Club rappresentano la forma associativadi acquisto di semi per la coltivazione di gruppo di cannabis
L’ istituto militare di Firenze accetta e raccoglie le richieste di acquistodella “licenza alla coltivazione per sementi di cannabis” rilasciate con l’ acquisto dei semi.
La licenza della coltivazione viene assegnata per un numero totale di semi, suddivisi per associati. I soci possono essere persone che fanno richiesta di cannabis per uso terapeutico e non hanno la possibilità di coltivare personalmente.
dott. Giorgio Gatti
12. 6. Uno strumento «social» per la gestione della cannabis
La produzione di cannabis
Il monitoraggio statistico del fenomeno
Il controllo della qualità, certificato dagli utenti
La possibilità per gli utenti di fornire nuove varietà all’Istituto Militare attraverso la ricerca scientifica dei Social Club registrati
dott. Giorgio Gatti
13. 6. Uno strumento «social» per la gestione della cannabis
Il Cannabis Management System: il sistema integrato a supporto della gestione a 360°della cannabis
dott. Giorgio Gatti
14. 6. Uno strumento «social» per la gestione della cannabis
dott. Giorgio Gatti
-Cannabis Management System
15. dott. Giorgio Gatti
«Come è stato ben documentato io ho fumato marijuana quando ero giovane, la considero un'abitudine sbagliata ed unvizio, ma non molto diverso dallesigaretteche ho fumato anche da grande. Ma non penso che sia più pericoloso dell'alcol.» (Barack Obama)
16. Dott. Giorgio Gatti
Consulente in Economia della Sicurezza Pubblica e dello Sviluppo Economico