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5. Chi siamo Cittadini stufi dei politici inetti, prepotenti, disonesti....... Cittadini con la voglia di mettersi in gioco. «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.» (Gandhi)
Prima il meetup poi l'associazione e infine il movimento
Organizzazione
Ghandi
Ghandi
La fornitura cinese per il rifacimento completo della centrale di Champagne 2 e per la fornitura di turbine e altro materiale, alle centrali di Signayes, Champagne 1, Quart, Valpelline e Avise alla C.V.A. s.p.a. ha suscitato, sin dall'inizio, una serie di interrogativi e perplessità, certamente motivati. Passiamo alle circostanze con cui si è concretizzato l'affare. Si premette come già sin dall'inizio il primo bando europeo redatto da C.V.A. per l'acquisto delle turbine di cui stiamo trattando sia andato stranamente deserto e abbia consentito alla C.V.A. stessa di utilizzare una procedura di aggiudicazione semplificata ai sensi dell’art. 221, comma 1, lett. a) del D. Lgs. 163/2006 che, in pratica, consente di individuare il fornitore con una sostanziale trattativa privata.
Water Gen Power s.r.l, l'impresa che viene scelta per la fornitura, è società di Genova, costituita a metà del 2008 che esercita l'attività di consulenze e realizzazioni nel campo delle energie alternative. Amministratore delegato è Mario Bianchi, imprenditore, già in precedenza segretario provinciale e regionale in Liguria del Partito Liberale Italiano, e Gian Maria Vito Gabrieli, ex amministratore delegato dell'Ansaldo gruppo Finmeccanica. I proprietari di Water Gen Power s.r.l. sono, attualmente, C.V.A., che ne ha acquistato nel 2011 parte delle quote, Mario Bianchi e il Consorzio BBC (presidente sempre Mario Bianchi).
Mario Bianchi, il cui padre è stato a suo tempo dirigente nel gruppo Ansaldo è stato coinvolto in passato in vicende giudiziarie per reati pesanti. E' opportuno soffermarsi anche su di una parte esemplificativa del curriculum del Gabrieli le cui vicende “personali” sono eloquenti. Nel 1993 Gabrieli, già amministratore delegato di Ansaldo, è parte in causa dell'autorizzazione a procedere per corruzione e finanziamento illecito ai partiti nei confronti del senatore D.C. Giorgio Moschetti per tangenti del 5% del valore degli appalti versate, tra gli altri, proprio anche da Ansaldo in relazione alla costruzione della centrale di cogenerazione ACEA di Tor di Valle. Il fascicolo della magistratura indica in Gabrieli colui che materialmente versa la somma di un milione di dollari sul conto di una banca di Lugano denominato “tramonto”. Gabrieli poi, era stato coinvolto in una chiacchierata vicenda che risale al 1994 riguardante la commessa per la realizzazione di un inceneritore proprio in Cina con partner commerciali definiti inaffidabili come risulta da resoconti di sedute parlamentari in risposta ad una interrogazione al Senato dell'anno 2000 e all'apertura di un'inchiesta parallela della Magistratura.
Nel momento in cui propone l'affare a C.V.A. la stessa WGP s.r.l. ha la ridicola cifra di fatturato di 6.000 euro e non risulta aver svolto alcun tipo di attività qualificante. Non si comprende a prima vista pertanto come e perchè sia potuta cadere la scelta su questa società apparentemente sconosciuta. La società nasce infatti come un fungo in vista dell'acquisto delle turbine cinesi da parte di C.V.A.. Ma già con le due missioni in Cina dei vertici C.V.A. avvenute guarda caso tra giugno 2008 (WGP è stata costituita il 1° agosto 2008) e gennaio 2009, con l'intento dichiarato di verificare la rispondenza del materiale cinese alle esigenze delle centrali valdostane a prezzi più vantaggiosi, è chiaro l'orientamento di procedere nella direzione dell'acquisto di quelle particolari turbine.
Questo avviene perchè sin dall'inizio si intendono aggirare gli ostacoli dell'acquisto diretto con i cinesi ricorrendo all'avvalimento, procedura di recente introdotta con l'attuazione di norme comunitarie. L'avvalimento è un istituto previsto dalle disposizioni di legge vigenti (art. 49 del Decreto Legislativo 163/2006) in base al quale è prevista la possibi lità che, nell’ambito di una gara pubblica, un partecipante, azienda di piccole o medie dimensioni, si avvalga -dunque utilizzi- dei requisiti o le risorse di un’impresa, giuridicamente diversa da sé, cui sia legato da un vincolo, di carattere presuntivamente contrattuale. In questo caso Water Gen Power s.r.l. si avvale dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico, e organizzativo di un diverso soggetto giuridico: l'impresa cinese Chongqing Water Turbine Works Co. Ltd.. L'operazione con la Cina aveva peraltro in questo senso anche suscitato sin dall'inizio le perplessità dell'Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici che era intervenuta avviando un'indagine in relazione al fatto che, non esistendo accordi bilaterali con la Cina, l'operazione portata a termine sarebbe stata illegittima. Interessante è l'intervista rilasciata a tal proposito dal Presidente della citata Autorità Giuseppe Brienza ma come riportato dal “Giornale” per un cavillo molto discutibile l'indagine non è proseguita...
E' interessante sottolineare come il tipo di turbine richieste siano dal punto di vista tecnologico vecchie o meglio “mature” come sostenuto dallo stesso amministratore delegato di WGP Bianchi in un' intervista. Questa scelta ovviamente ha ristretto quasi a zero il campo dei possibili fornitori occidentali facendo cadere obbligatoriamente la scelta sul prodotto cinese. Sui grandi interrogativi a proposito dell'inferiore livello qualitativo del materiale cinese rimandiamo a quanto ampiamente circostanziato dal consigliere regionale Tibaldi nel corso di diverse interpellanze in Consiglio che gli sono costate anche una querela da parte dei vertici di Water Gen Power s.r.l.. La Water Gen Power s.r.l. acquisisce quindi nel 2009 da C.V.A. ordini, per oltre 15 milioni di Euro. Un inquietante dubbio è costituito dal fatto che dal sito dell'azienda cinese Chongqing Water Turbine Works Co. Ltd. risulterebbe che la commessa per il materiale sia stata pagata solo 7.890.000 Euro. Sembrerebbe quindi trattarsi di un grande affare per WGP s.r.l. che, anche calcolando le spese di trasporto, i dazi doganali e l'assistenza da aggiungere, avrebbe rivenduto a C.V.A. il materiale al doppio del prezzo con un guadagno di circa il 100%. Per prodotti che comunque sono tecnologicamente superati rispetto a quelli fabbricati nei Paesi occidentali. .
A questo si aggiungano le voci sempre più insistenti in base alle quali tutto l'anomalo appalto sarebbe stato gestito in maniera “ molto riservata” da alcuni settori di C.V.A. e non dagli uffici che normalmente sono preposti alla gestione delle forniture. Nell'aprile del 2011 con una mossa apparentemente incomprensibile C.V.A. acquista il 35% delle quote di WGP s.r.l.. Le motivazioni addotte le risparmiamo in quanto non sono rilevanti. Ma che interesse potrebbe avere realmente avuto C.V.A. ad acquisire Water Gen Power s.r.l. impresa che sostanzialmente ha fatto solo una mediazione e consulenza nelle vendite e che quindi era all'epoca solo un contenitore vuoto? Nessun evidente particolare interesse se non fosse per il piccolo dettaglio che come denunciato anche in Consiglio regionale e puntualmente verificatosi nel corso del primo utilizzo il materiale proveniente dalla Cina è qualitativamente inferiore: si surriscalda velocemente, ha un rendimento minimo decisamente inferiore nella produzione di energia rispetto a quello occidentale e rischierebbe anche di danneggiarsi, ciò che potrebbe mettere a repentaglio l'incolumità del personale addetto.
Quindi con l'acquisizione di WGP s.r.l. due obiettivi si conseguono. Il primo è che nel caso di malfunzionamento, danni o incidenti dovuti alle turbine cinesi difettose C.V.A. legalmente non sarà in grado di porre in essere una efficace azione risarcitoria nei confronti di WGP s.r.l. essendone lei stessa in buona parte proprietaria o comunque non ne avrà interesse. Mettendo così al riparo i responsabili della fornitura del materiale cinese da qualsiasi rischio. Il secondo si gettano le basi per futuri acquisti dalla società genovese che diventa una partecipata. Potrebbe inoltre non apparire casuale che la WGP s.r.l. sia stata incaricata anche dalla Brusson Energie s.r.l. (controllata dall'Alga s.r.l. della fam. Berger) della realizzazione della centralina idroelettrica di Brusson. Circostanza questa che dimostrerebbe come la società genovese, grazie a C.V.A., (ricordiamo all'epoca amministrata da Augusto Rollandin) sia penetrata nel lucroso mercato dell'acqua valdostana in mano a pochi noti individuabili e politicamente schierati tutti dalla parte del partito di maggioranza regionale.
L'impianto fotovoltaico di Valenza del settembre 2011 E' interessante analizzare anche la recente realizzazione di un impianto fotovoltaico nel Comune di Valenza in Provincia di Alessandria da parte di C.V.A. per trovare diverse analogie con l'affaire Water Gen Power. Per questo impianto è stata creata ad hoc una società, la R.V.A. s.r.l., composta dalla C.V.A. e dalla Renergetica s.r.l. di Genova che ne ha seguito la progettazione e le procedure autorizzatorie connesse alla realizzazione. Della R.V.A. s.r.l. presidente e amministratore delegato è Sandro Rizzo (già manager di Ansaldo Industria e altre società legate a Finmeccanica) che è anche Presidente di RAL S.r.l., società controllata da C.V.A. e amministratore delegato di En.Ter. S.r.l. La Renergetica s.r.l., costituita nel luglio 2008, è amministrata da Nicola Robello, consiglieri il già citato Sandro Rizzo , Davide Sommariva e Paolo Pinceti. La proprietà è suddivisa tra sei soggetti di cui due coincidono con i consiglieri e altri due sono società a responsabilità limitata di cui En.Ter. S.r.l ha la maggioranza delle quote.
Anche in questo caso, come già avvenuto per la Water Gen Power s.r.l. abbiamo delle strane ricorrenze. Innanzitutto notiamo come l'Ing. Sandro Rizzo nel 2008 partecipi assieme a Gian Maria Vito Gabrieli di WGP allo stesso modulo di un seminario riguardo all'utilizzo delle energie alternative come esperto. La ditta che fornisce i moduli fotovoltaici è sempre cinese: la Upsolar Company Limited di Hong Kong per il tramite di Upsolar Italia s.r.l. che ne è la filiale italiana, costituita solo nell'ottobre del 2010, amministrata da Enrico Carniato di professione agente di commercio e venditore di pannelli fotovoltaici, che svolge attività di consulenza per la realizzazione di impianti energetici. Anche in questo caso la ditta cinese è alla sua prima fornitura in Italia in assoluto. Ma la fornitura di pannelli fotovoltaici della Uspsolar Italia s.r.l. avviene per il tramite di Ansaldo Trasmissioni e & Distribuzioni s.p.a. che si interpone quindi nell'affare creando un ulteriore passaggio e che è la effettiva realizzatrice dell'impianto. Ed ecco ritornare in ballo il gruppo Ansaldo .
Se guardiamo a vicende recenti che riguardano appalti con Finmeccanica e società del gruppo tra cui Ansaldo parrebbe che vi siano precedenti inquietanti. Nel 2006 come riportato dal “Giornale” troviamo il caso della General Construction s.p.a. in affari con il gruppo Ansaldo ed una serie di numerose inchieste che coinvolgono manager ed ex manager del gruppo Ansaldo stesso in operazioni poco chiare in cui girano mazzette per gli appalti, false consulenze, società che sono scatole vuote per la costituzione di fondi neri (gli ultimi sviluppi su Finmeccanica nei casi Guarguaglini/Tarantini /Lavitola) e che coinvolgono sempre personaggi politici. Un sistema di società organizzate come scatole “cinesi”, dietro alle quali si ritrovano sempre le solite persone, è la caratteristica di copertura degli affari che vengono trattati. Per la vicenda che riguarda la Water Gen Power s.r.l., in particolare, appare chiaro come ci sia stata un'attenta regia che, a partire dalle missioni esplorative di facciata effettuate dai vertici C.V.A. in Cina e dal bando andato deserto perchè le caratteristiche tecniche erano molto difficili da soddisfare aveva il solo scopo di addivenire alla conclusione dell'acquisto delle turbine per il tramite di WGP medesima, utilizzando l'escamotage della procedura dell'avvalimento per comprare il materiale cinese.
Si è richiesto quindi un prodotto tecnologicamente superato rispetto agli standard occidentali al fine di indirizzare la scelta sulle turbine cinesi con la quasi certezza che lo stesso prodotto ormai “fuori produzione” in occidente non avrebbe potuto essere fornito da imprese europee se non ad un prezzo superiore. Tra le altre cose non si è tenuto conto del rendimento inferiore delle turbine cinesi nella produzione di energia che comporta nell'arco di anni mancati introiti di milioni di euro nelle casse di C.V.A. e dei loro maggiori costi di manutenzione. Ciò che fa cadere l'iniziale discorso economicamente vantaggioso di C.V.A. del risparmio sul prezzo di acquisto delle turbine tanto sbandierato per giustificarne l'acquisto. In questa maniera si è confezionato su misura “il cappotto” per la commessa cinese con l'intermediazione di Water Gen Power s.r.l. che riesce ad aggiudicarsi un grande appalto pur non essendo autonomamente in grado di farvi fronte e fa un affare milionario. Riguardo al futuro, non è un caso che la stessa Water Gen Power s.r.l. preveda affari con Serbia, Slovenia ed Europa dell'Est, Paesi che individuano un target medio basso di clientela. Ma questo è un dettaglio perchè il vero mercato d'oro sarà tutto qui in Valle d'Aosta. Non dimentichiamo infine che la C.V.A. è di proprietà della Regione e che eventuali sprechi o peggiori circostanze si ripercuoteranno, come al solito, sulle nostre tasche sottraendo prezioso denaro in un momento di crisi del mondo del lavoro valdostano che ne avrebbe un grande bisogno.
Basta con la sacra grolla unita noi rappresentiamo l'opportunità per cambiare il volto della nostra regione
Basta con la sacra grolla unita noi rappresentiamo l'opportunità per cambiare il volto della nostra regione