Mozione movimento 5 stelle assemblea regionale siciliana ritiro dal sito reg...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Anza dottore salvatore anza' condannato a 18 mesi reg sent 5455 2012 udienza ...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Dopo aver rilevato la competenza esclusiva della procedura A.I.A. in materia, e la necessità del parere favorevole degli organismi preposti a garanzia della tutela dell'ambiente, ribadito che per la sua pericolosità il pet-coke gode di una disciplina legislativa particolare, non solo nazionale ma anche europea in conformità agli obblighi assunti con la firma del Protocollo di Kioto, l'avvocato Canto così conclude: <<in>interno della seduta per dichiararla sciolta e revocare con effetto immediato la precedente convocazione di essa, essendo a lei ben noto che a quella stessa data era già in corso, per iniziativa del Servizio 2, la procedura A.I.A. rispetto alla quale –come prima si è detto- la conferenza dei servizi indetta dal dr. Anzà non poteva procedere in contrasto (questo episodio fu forse all’ origine della risposta che il dr. Anzà diede alla Italcementi con la nota a sua firma e della d.ssa gentile dell’ 8 maggio 2008, prot. 35918 dell’ ass. t. e a., servizio 3, di cui si è già detto, (documento prodotto n. 12).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
L’architetto “Omissis”, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale - III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011, data in cui si e’ dimesso dall’incarico ed e’ stato sostituito dall’ing. “Omissis”, e’ l’attuale Capo del V Settore “Tecnico - Manutentivo”. Lo stesso, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1° maggio 2002 successivamente prorogato, e’ stato stabilizzato dalla posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di lavoroa tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L’arch. “Omissis” e’ nipote di “Omissis” deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa dei “Omissis” di Palermo.
Alcuni beni immobili appartenenti al “Omissis”, in esecuzione di provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Ufficio Misure di Prevenzione, nel 2009 sono stati oggetto di sequestro, poiche’ riconducibili alle famiglie mafiose “Omissis” e “Omissis” di Palermo.
Pag 23
DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Tirreno power vado ligure gazzetta ufficiale 5 gennaio 2013 decreto ministeri...Pino Ciampolillo
,Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha deciso il sì alla richiesta della Procura. La richiesta è stata decisa in seguito alle verifiche che sono state effettuate dai consulenti del Ministero dell'Ambiente e della Procura. Dagli accertamenti svolti sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Oltre al superamento di alcuni limiti imposti dall'Aia, il sequestro sarebbe scattato anche per l'assenza del "sistema di monitoraggio a camino", che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre dell'anno scorso.
Il gip Fiorenza Giorgi spiega nell'ordinanza che la centrale potrà ripartire dopo che si sarà messa in regola introducendo tecnologie adeguate.
L'ordinanza. L'ordinanza con cui il gip ha disposto il sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure parla di nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie. E la prova del disastro ambientale doloso con conseguenza sulla salute dei cittadini starebbe nella rarefazione dei licheni e nell'aumento delle malattie.
L'inchiesta. Sull'attività di Tirreno Power - nella cui proprietà è presente anche il Gruppo Sorgenia - sono aperti due filoni d'inchiesta, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D'Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DECRETO 227 14 DIC 2012
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/03/piano-regione-sicilia-tutela-qualita_6580.html
Mozione movimento 5 stelle assemblea regionale siciliana ritiro dal sito reg...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Anza dottore salvatore anza' condannato a 18 mesi reg sent 5455 2012 udienza ...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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Dopo aver rilevato la competenza esclusiva della procedura A.I.A. in materia, e la necessità del parere favorevole degli organismi preposti a garanzia della tutela dell'ambiente, ribadito che per la sua pericolosità il pet-coke gode di una disciplina legislativa particolare, non solo nazionale ma anche europea in conformità agli obblighi assunti con la firma del Protocollo di Kioto, l'avvocato Canto così conclude: <<in>interno della seduta per dichiararla sciolta e revocare con effetto immediato la precedente convocazione di essa, essendo a lei ben noto che a quella stessa data era già in corso, per iniziativa del Servizio 2, la procedura A.I.A. rispetto alla quale –come prima si è detto- la conferenza dei servizi indetta dal dr. Anzà non poteva procedere in contrasto (questo episodio fu forse all’ origine della risposta che il dr. Anzà diede alla Italcementi con la nota a sua firma e della d.ssa gentile dell’ 8 maggio 2008, prot. 35918 dell’ ass. t. e a., servizio 3, di cui si è già detto, (documento prodotto n. 12).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
L’architetto “Omissis”, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale - III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011, data in cui si e’ dimesso dall’incarico ed e’ stato sostituito dall’ing. “Omissis”, e’ l’attuale Capo del V Settore “Tecnico - Manutentivo”. Lo stesso, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1° maggio 2002 successivamente prorogato, e’ stato stabilizzato dalla posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di lavoroa tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L’arch. “Omissis” e’ nipote di “Omissis” deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa dei “Omissis” di Palermo.
Alcuni beni immobili appartenenti al “Omissis”, in esecuzione di provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Ufficio Misure di Prevenzione, nel 2009 sono stati oggetto di sequestro, poiche’ riconducibili alle famiglie mafiose “Omissis” e “Omissis” di Palermo.
Pag 23
DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Tirreno power vado ligure gazzetta ufficiale 5 gennaio 2013 decreto ministeri...Pino Ciampolillo
,Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha deciso il sì alla richiesta della Procura. La richiesta è stata decisa in seguito alle verifiche che sono state effettuate dai consulenti del Ministero dell'Ambiente e della Procura. Dagli accertamenti svolti sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Oltre al superamento di alcuni limiti imposti dall'Aia, il sequestro sarebbe scattato anche per l'assenza del "sistema di monitoraggio a camino", che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre dell'anno scorso.
Il gip Fiorenza Giorgi spiega nell'ordinanza che la centrale potrà ripartire dopo che si sarà messa in regola introducendo tecnologie adeguate.
L'ordinanza. L'ordinanza con cui il gip ha disposto il sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure parla di nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie. E la prova del disastro ambientale doloso con conseguenza sulla salute dei cittadini starebbe nella rarefazione dei licheni e nell'aumento delle malattie.
L'inchiesta. Sull'attività di Tirreno Power - nella cui proprietà è presente anche il Gruppo Sorgenia - sono aperti due filoni d'inchiesta, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D'Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DECRETO 227 14 DIC 2012
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ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E I QUAQUARAQUA'..
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state neppure riviste dagli “autori”, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perché al cap. 1, § 1.6, sotto § 1.6.1, pag. 26, dopo l’ultimo capoverso che recita “Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente la qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4” è stato “dimenticato” il link http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che è giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dall’esterno al capitolo basta anteporre www. all’indirizzo sopra riportato <servizigenerali.org />;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano “prelevate” integralmente, con lo stesso sistema del “copia ed incolla”, da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo “Atmosfera” (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato dell’ambiente della città di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli “autori” riportano tra le fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come già detto, tuttavia, non si è in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano “prelevate” persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani come anche da siti web di facile reperimento, che però non figurano tra le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati già negli anni passati da Istituti Universitari e proposti all’Assessorato al fine di fornire “Attività di supporto tecnico-scientifico” per la “redazione” del Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della proposta, non già per le finalità originarie, bensì per la “revisione” e l’attuazione del Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli “autori” del Piano, si sono limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola “redazione” con “revisione”. Per qualche altro Progetto non si è persino ritenuto di cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dell’elenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e finalità - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo ed un presunto Progetto “Analisi della Climatologia Urbana e Qualità del Clima”, presunto nel senso che non è dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalità e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma, brani copiati e nulla più.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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Anzà piano dell'aria fax a senatore sodano ore 16 51 del 29 10 2007 o ha men...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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ANZA Salvatore trasferito dirigente ARTA REDATTORE PIANO ARIA SICILIA Rotazi...Pino Ciampolillo
Piano Aria Prot 1777 29 4 2009 La Commissione ispettiva SENZA Relazione conclusiva per prolungata Assenza per Malattia di Uno dei Suoi Componenti e per dimissioni Assessore Interlandi pro tempore, Assessore Interlandi istituisce la commissione di verifica del Piano Regione Sicilia qualità aria e ambiente nota 5672 22 novembre 2007 Piano adottato con D.A. 176/GAB 9.8.07
FASCICOLO FONTI DEL COPIATO DEL PIANO ARIA REGIONE SICILIA TUTELA QUALITA ARIA AMBIENTE APPR CON D.A. 176GAB 9 8 07
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA di Isola delle Femmine
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
http://lapiazzaisolana.wordpress.com/
PIANO ARIA REGIONE SICILIA ISTITUZIONE COMM LA QUERELLE CON LEGAMBIENTE GENCH...Pino Ciampolillo
Piano Aria Prot 1777 29 4 2009 La Commissione ispettiva SENZA Relazione conclusiva per prolungata Assenza per Malattia di Uno dei Suoi Componenti e per dimissioni Assessore Interlandi pro tempore, Istituzione commissione nota 5672 22 novembre 2007
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA di Isola delle Femmine
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
Isola delle Femmine. Omicidio Enea, intimidazione al blogger di IsolaPulita e alla famiglia dell'imprenditore ucciso
In una lettera anonima presi di mira anche i magistrati Del Bene e Ingroia
CITTADINANZA ATTIVA CONTRO LA MAFIA A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO DELLA LEGALITA’ A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/06/blog-post_7.html
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E I QUAQUARAQUA'..
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state neppure riviste dagli “autori”, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perché al cap. 1, § 1.6, sotto § 1.6.1, pag. 26, dopo l’ultimo capoverso che recita “Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente la qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4” è stato “dimenticato” il link http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che è giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dall’esterno al capitolo basta anteporre www. all’indirizzo sopra riportato <servizigenerali.org />;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano “prelevate” integralmente, con lo stesso sistema del “copia ed incolla”, da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo “Atmosfera” (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato dell’ambiente della città di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli “autori” riportano tra le fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come già detto, tuttavia, non si è in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano “prelevate” persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani come anche da siti web di facile reperimento, che però non figurano tra le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati già negli anni passati da Istituti Universitari e proposti all’Assessorato al fine di fornire “Attività di supporto tecnico-scientifico” per la “redazione” del Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della proposta, non già per le finalità originarie, bensì per la “revisione” e l’attuazione del Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli “autori” del Piano, si sono limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola “redazione” con “revisione”. Per qualche altro Progetto non si è persino ritenuto di cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dell’elenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e finalità - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo ed un presunto Progetto “Analisi della Climatologia Urbana e Qualità del Clima”, presunto nel senso che non è dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalità e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma, brani copiati e nulla più.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Anzà piano dell'aria fax a senatore sodano ore 16 51 del 29 10 2007 o ha men...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
ANZA Salvatore trasferito dirigente ARTA REDATTORE PIANO ARIA SICILIA Rotazi...Pino Ciampolillo
Piano Aria Prot 1777 29 4 2009 La Commissione ispettiva SENZA Relazione conclusiva per prolungata Assenza per Malattia di Uno dei Suoi Componenti e per dimissioni Assessore Interlandi pro tempore, Assessore Interlandi istituisce la commissione di verifica del Piano Regione Sicilia qualità aria e ambiente nota 5672 22 novembre 2007 Piano adottato con D.A. 176/GAB 9.8.07
FASCICOLO FONTI DEL COPIATO DEL PIANO ARIA REGIONE SICILIA TUTELA QUALITA ARIA AMBIENTE APPR CON D.A. 176GAB 9 8 07
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA di Isola delle Femmine
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
http://lapiazzaisolana.wordpress.com/
PIANO ARIA REGIONE SICILIA ISTITUZIONE COMM LA QUERELLE CON LEGAMBIENTE GENCH...Pino Ciampolillo
Piano Aria Prot 1777 29 4 2009 La Commissione ispettiva SENZA Relazione conclusiva per prolungata Assenza per Malattia di Uno dei Suoi Componenti e per dimissioni Assessore Interlandi pro tempore, Istituzione commissione nota 5672 22 novembre 2007
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA di Isola delle Femmine
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
Isola delle Femmine. Omicidio Enea, intimidazione al blogger di IsolaPulita e alla famiglia dell'imprenditore ucciso
In una lettera anonima presi di mira anche i magistrati Del Bene e Ingroia
CITTADINANZA ATTIVA CONTRO LA MAFIA A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO DELLA LEGALITA’ A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/06/blog-post_7.html
Piano aria sicilia capitolo 7 la pag 226 e 227 sono state incollate 44 righe della convenzione universita’ messina del 2005
1.
2.
3. Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente
Sarà effettuato l’inventario georeferenziato delle sorgenti fisse e mobili (impianti termici civili, attività artigianali e/o
industriali, infrastrutture dei trasporti, ecc…) e quindi l’archiviazione e visualizzazione di sorgenti fisse georeferenziate con
i relativi tempi di funzionamento, emissioni, livelli di immessi in punti di riferimento, ecc...
Per supportare le fasi di analisi le banche dati informatizzate consentono di collegare dati inerenti il territorio come
strade, edifici, insediamenti produttivi, infrastrutture in genere con dati di tipo ambientale quali l’inquinamento acustico,
ma anche con altri aspetti quali, per esempio, l’inquinamento atmosferico e la qualità del clima, il posizionamento
territoriale e geografico ed infine la rappresentazione grafica con riferimento a cartografie IGM digitalizzate in formato
raster (file Bitmap) o in formato vettoriale provenienti da aereofotogrammetria.
Un accurato rilievo diretto dei dati necessari a censire lo stato di fatto consente di individuare i tre sistemi fondamentali
dell'ambiente urbano esistente: ambientale, insediativo (residenze, insediamenti produttivi, servizi e funzioni urbane) ed
infrastrutturale (strade, ferrovie, aeroporti, porti, etc…).
La banca dati risulta essere così un vero e proprio contenitore di dati organizzati e strutturati in grado di consentire
l’elaborazione e l’estrapolazione di dati statistici, progettuali e descrittivi relativi allo stato dell’ambiente di porzioni più o
meno vaste di territorio.
Inoltre si è pensato di dotare il software di una interfaccia che consentisse l’interrogazione della banca dati tramite
INTERNET per consentirne l'utilizzo al pubblico.
E’ possibile interrogare l’archivio e visualizzare: il loro posizionamento territoriale e geografico e le informazioni sia
in forma tabellare che grafica; viceversa a partire da un’entità grafica georeferenziata è possibile visualizzare i dati ad essa
collegati.
L’archivio dati è costituito da tabelle interconnesse che consentono il facile scambio di dati.
Considerando la grande mole di dati che in teoria la banca dati dovrebbe contenere a pieno regime, sorgono diverse
esigenze:
-
Necessità di utilizzare database relazionali.
Necessità di utilizzare il linguaggio SQL per l'interrogazione della banca dati.
Grande mole di dati gestibile.
Velocità di esecuzione delle interrogazioni.
Flessibilità.
Affidabilità.
Scarsa manutenzione.
Robustezza.
Possibilità di utilizzo multiutente in tempo reale.
Possibilità di interrogazione ed aggiornamento dati tramite internet.
Possibilità di assegnare password di accesso e privilegi ad utenti appartenenti a gruppi e categorie differenti.
Il software potrà consentire di visualizzare, esplorare, interrogare ed analizzare geograficamente i dati a disposizione in
pochissimo tempo. Il software consentirà la visualizzazione georeferenziata del quadro di unione di un insieme di carte in
formato raster e la possibilità di sovrapporre ad esse un piano di disegno vettoriale sul quale è possibile disegnare linee
poligonali, anch’esse georeferenziate, delimitare e campire delle aree, contrassegnare dei punti. Una volta creata la mappa,
è possibile aggiungervi dati con estrema facilità. Le informazioni di tipo grafico vettoriale possono essere poi collegate con
i dati di tipo acustico-ambientali contenuti nella banca dati, in modo biunivoco, così da poter sempre recuperare i dati
collegati ad una data entità vettoriale, o rappresentare sul piano un insieme di entità vettoriali che corrispondono ad un dato
criterio di ricerca. Il software sarà composto da tre moduli principali indipendenti:
-
Il modulo di gestione delle cartografia e del disegno vettoriale;
Il modulo di gestione della banca dati;
Il modulo di internet.
In questo modo sarà possibile evidenziare e contrassegnare elementi della cartografia con linee, aree retinate e simboli,
anche se nessun dato è stato caricato nel database dei dati acustico-ambientali, ed è possibile riempire interamente la banca
dati anche se nessun riferimento sulla cartografia è stato ancora disegnato.
Per le infrastrutture dei trasporti potrà essere messo a punto un catasto informatico georeferenziato e contenere dati ed
informazioni di tipo geometrico, acustico, ambientale e sulla tipologia e composizione del traffico.
In particolare, a titolo di esempio, nell’archivio possono essere inseriti:
-
i livelli di rumore medi diurni e notturni DNL ed Lden calcolati in funzione del Traffico Medio Giornaliero, Annuo
TMGA;
i valori di concentrazione degli inquinanti chimici calcolati in funzione delle settimane tipo di Traffico veicolare, dei
parametri meteo-climatici etc..
i valori di concentrazione degli inquinanti chimici misurati.
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
221
4.
5. Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente
-
indice Heat Stress HS (1982);
indice di discomfort DI, sviluppato da Thom nel 1959 e ripreso da Giles nel 1990;
indice THI (Temperature – Humidity Index) di Steadman (1976);
un indice elaborato per descrivere gli ambienti “freddi” è il WCI (Wind Chill-Index) di Steadman;
indice di potenza raffreddante K di Sipel e Passel (1945);
indice Perception of Climate CP, di Tacken (1989);
un indice oggetto di norma ISO è il Wet Bulb Globe termometer (WBGT),
un altro indice per lo studio dei climi caldi è l’Heart Rate (RC).
Vi sono poi altri indici, più complessi, tra i quali si citano il voto medio previsto PMV per ambienti esterni, e l’indice
di stress meteorologico WSI.
7.1.6 Messa a punto di un protocollo per la Sostenibilità Ambientale
Oggetto del presente Progetto è di regolamentare interventi rivolti alla sostenibilità (con particolare riferimento a
quella urbana) secondo i criteri fissati e sviluppati internazionalmente da Agenda 21 a livello globale, regionale e locale.
Per la valutazione dei risultati possono essere analizzate le serie di indicatori proposti da varie strutture a livello
internazionale che perseguono obiettivi di sviluppo economico e sociale.
Un indicatore può essere definito come un parametro, o un valore derivato da parametri, che fornisce informazioni su
un fenomeno. Gli indicatori ambientali e di sostenibilità, sviluppati per scopi specifici, rappresentano quindi una sintesi di
dati e la loro attenta scelta deve permettere di elaborare un insieme di dati circostanziati, leggibili e concreti, indispensabili
per valutare l'andamento nel tempo delle performance ambientali, evidenziando i risultati positivi e le criticità, e per
effettuare raffronti temporali, analisi costi/benefici, valutazioni ambientali strategiche.
Gli indicatori semplificano inoltre il processo di comunicazione delle informazioni a tutte le parti interessate. Di
fondamentale importanza è la scelta degli indicatori, che devono essere particolarmente affidabili, semplici e facilmente
confrontabili e costantemente reperibili e devono essere "strategici" per le tematiche affrontate. Tra le batterie di indicatori
maggiormente utilizzate a livello locale sono presenti gli indicatori di sostenibilità urbana messi a punto dalla Commissione
Europea (ICE: Indicatori Comuni Europei). Il set di indicatori ICE è stato predisposto nel 2000 dalla Commissione
Europea, in collaborazione con un team di esperti dell'ambiente urbano ed è stato oggetto di una iniziativa sperimentale
denominata Towards a local sustainability profile - European Common Indicators, che ha coinvolto diversi comuni italiani
ed europei con A21L in atto. Il set è composto da 10 indicatori di sostenibilità dell'ambiente urbano, cinque obbligatori e
cinque facoltativi, cui di recente è stata aggiunta l’impronta ecologica (11° indicatore). Di seguito viene riportata la lista dei
10 indicatori e dei sei principi di sostenibilità su cui essi si basano. Gli indicatori servono a verificare i progressi verso la
sostenibilità ottenuti da amministrazioni locali europee, particolarmente impegnate nell'implementazione di processi di
sviluppo sostenibile. Alla base di questa iniziativa c'è il concetto di città sostenibile come luogo in cui sviluppo economico,
equità sociale e qualità ambientale coesistono in una condizione di equilibrio armonioso. Si spiega pertanto il motivo per
cui gli ICE vanno ben oltre i soli indicatori ambientali.
N' Indicatore
Principio n°
1 2 3 4 5 6
1
Soddisfazione dei cittadini con riferimento alla comunità locale X X
2
Contributo locale al cambiamento climatico globale
X
X X X
3
Mobilità locale e trasporto passeggeri
X
X X X X
4
Accessibilità delle aree verdi e dei servizi locali
X
X
5
Qualità dell'aria locale
X
6
Spostamenti casa - scuola dei bambini
X
7
Gestione sostenibile dell'autorità locale e delle imprese locali
8
Inquinamento acustico
X
9
Uso sostenibile del territorio
X
X
X
X X X
10 Prodotti sostenibili
X X X
X X
X X
X X X
X X X
X X
X X
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
223
6.
7.
8.
9.
10.
11. Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente
autunno
3
2,5
AQSI
2
Boccadifalco
1,5
Castelnuovo
1
0,5
0
50
55
60
65
70
75
80
DNL [dB]
Figura 7.1 - Nomogramma per la valutazione atmosferico-acustica della settimana tipo per Boccadifalco e Castelnuovo
(estate 2000) in Palermo.
7.1.13 Convenzione ARTA Sicilia, DREAM1, Messa a punto di un sistema integrato
per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria nelle aree metropolitane della
regione Sicilia”.
&RSLDWRGDOOD3UHPHVVDGHOODRQYHQ]LRQH
JLjFRQFOXVDHOLTXLGDWDQHO
L’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, per le finalità di cui al decreto legislativo 4 agosto 1999 n. 351 ed
al decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 1 ottobre 2002 n. 261 – con particolare riferimento alla
redazione del Piano e dei Programmi di Qualità dell’Aria – si è interessato a sviluppare una ricerca scientifica finalizzata
alla messa a punto di un sistema integrato per la valutazione e gestione della qualità dell’aria nelle aree metropolitane della
Regione Sicilia tramite l’utilizzo di modelli previsionali in grado di riprodurre efficacemente i fenomeni che, alla scala
locale o alla microscala (per esempio, in un canyon urbano) determinano i valori d’inquinamento più alti, da confrontare
con gli standard di qualità. Tale ricerca dovrà prioritariamente interessare le aree metropolitane di maggiori dimensioni
(Catania, Messina e Palermo), in quanto sottoposte ad intenso livello di inquinamento da emissioni di sostanze inquinanti,
nonché sedi di reti di monitoraggio atmosferico dotate di serie temporali significative di dati meteorologici e di indicatori
della qualità dell’aria. In relazione alla disponibilità delle risorse finanziarie in atto, derivanti dal Ministero dell’Ambiente
nell’ambito dei PTTA 1994-96, il Programma operativo della presente Convenzione ha interessato, in fase di prima
applicazione, i seguenti punti dell’Allegato tecnico:
1
2
3
4
5
6
7
8
Stato dell’arte sui modelli e sui sistemi di simulazione più idonei al caso studio. Esame della normativa e della
principale letteratura tecnico-scientifica in materia di misura, valutazione e controllo della qualità dell’aria
nelle aree urbanizzate.
Inventario delle tipologie di emissione a scala urbana (sorgenti fisse e mobili)
Stima delle emissioni a scala urbana (sorgenti fisse e mobili) e costruzione di mappe tematiche relative ai
principali parametri guida atmosferici).
Selezione ed acquisizione di modelli validi per la simulazione delle emissioni/immissioni in atmosfera delle
sorgenti relative agli agglomerati urbani.
Individuazione dei parametri da monitorare per l’applicazione dei modelli.
Acquisizione e ricognizione dei dati ambientali (microclimatici e di qualità dell’aria) e territoriali esistenti
finalizzati alla taratura e validazione dei modelli.
Considerazioni e prime valutazioni sull’impatto atmosferico nell’ambito del Comprensorio del Mela prodotto
dagli agglomerati industriali.
Simulazioni e valutazioni dell’impatto atmosferico da traffico veicolare. Simulazioni per lo scenario attuale
con software previsionale. Mappe di isoconcentrazione per lo scenario di riferimento attuale. Le mappe hanno
mostrato l’inquinamento atmosferico relativo ai principali indicatori semplici (pollutanti atmosferici) ed
hanno fornito elementi di valutazione per effetti negativi potenziali sulla popolazione esposte (mappe di
rischio).
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
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