Nell’ambito delle attività propedeutiche ai censimenti generali, l’Istat ha proceduto alla definizione delle Basi Territoriali Comunali (BTC) e utilizza gli stradari comunali come supporto alla rilevazione. I Censimenti generali consistono nella raccolta, esaustiva sul territorio nazionale, di informazioni sulla popolazione residente, sugli edifici, sulle colture e sulle attività industriali e commerciali. La corretta localizzazione degli elementi consente di ottimizzare la raccolta dei dati, di effettuare dei controlli e minimizzare gli errori. Nella nuova strategia censuaria per i censimenti del 2010-2011, l’Istat ha studiato e sperimentato metodi e strumenti tecnologici per la costruzione di un archivio degli stradari integrato con i numeri civici, geocodificati alle sezioni di censimento mediante l’impiego di diverse fonti e dei grafi stradali. Tale strategia prevede modalità differenziate per l’acquisizione e il trattamento dei dati, a seconda della tipologia dei comuni. Allo stato attuale i comuni stanno fornendo i propri stradari corredati dell’informazione inerente la numerazione civica. I dati sono sottoposti ad un processo di normalizzazione e di elaborazione che permette la creazione di un archivio di numeri civici standardizzato. Tale archivio sarà confrontato con altri archivi di fonte statistica e commerciale. Dal confronto si producono liste di raccordo che sono resi disponibili a ciascun Comune per i controlli di qualità a livello locale. Per i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, è in corso la rilevazione sul territorio dei numeri civici (RNC) finalizzata alla produzione di informazioni di controllo da utilizzare nell’ambito delle operazioni censuarie. Al fine di ottenere, per ogni indirizzo, l’informazione sul numero di potenziali interni ad uso abitativo, per ciascun civico viene rilevato il numero di interni e il corrispondente tipo d’uso (residenziale, produttivo, misto, ecc.). Per i restanti comuni il controllo sarà effettuato contestualmente alle operazioni censuarie.
La presentazione illustra modalità e tempi di effettuazione del confronto tra censimento e anagrafe in occasione del 15° Censimento Generale della Popolazione. Particolare attenzione è data alle informazioni quantitative che l’Istat intende chiedere ai Comuni rispetto agli esiti dell’operazioni di confronto tra censimento e anagrafe attraverso la predisposizione di un modello ad hoc.
La presentazione illustra gli obiettivi, il campo di osservazione, le unità di rilevazione e le principali innovazioni di processo e di prodotto del 15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni. Inoltre, sono presentate le principali fasi in cui si articola l’intero processo censuario, con particolare riferimento a modalità e tempi di consegna e di restituzione dei questionari di censimento, della costituzione degli organi centrali e periferici che partecipano alla rilevazione e della diffusione dei risultati finali.
La presentazione illustra modalità e tempi di costruzione delle Liste integrative ausiliarie centrali e locali (LIFA e LIAC) che saranno utilizzate nel corso del 15° Censimento Generale della Popolazione come informazioni di controllo delle Liste Anagrafiche Comunali. A tal fine, vengono presentati i principali archivi amministrativi centrali e locali che consentono di rinvenire a livello di singolo Comune “segnali di presenza” di individui dimoranti abitualmente sul territorio e non registrati nei registri locali di popolazione.
La ricerca ricostruisce le normative di riferimento a livello nazionale ed europeo, per quanto concerne la produzione, pubblicazione e gestione dell’Informazione Geografica;
Affronta il tema della disseminazione dell’informazione geografica individuando le modalità con cui viene affrontato nelle normative regionali recenti in tema di governo del territorio.
Propone una rassegna di portali regionali, provinciali e comunali per indagare le modalità di pubblicazione dell’Informazione Territoriale e le caratteristiche tecniche delle diverse piattaforme WebGIS utilizzate.
Nell’ultimo capitolo la tesi a partire da una esperienza di tirocinio svolta nel comune di Pontedera espone le modalità di pubblicazione del Piano Regolatore vigente, del Piano Intercomunale di Protezione Civile e del Piano Turistico.
Nell’ambito delle attività propedeutiche ai censimenti generali, l’Istat ha proceduto alla definizione delle Basi Territoriali Comunali (BTC) e utilizza gli stradari comunali come supporto alla rilevazione. I Censimenti generali consistono nella raccolta, esaustiva sul territorio nazionale, di informazioni sulla popolazione residente, sugli edifici, sulle colture e sulle attività industriali e commerciali. La corretta localizzazione degli elementi consente di ottimizzare la raccolta dei dati, di effettuare dei controlli e minimizzare gli errori. Nella nuova strategia censuaria per i censimenti del 2010-2011, l’Istat ha studiato e sperimentato metodi e strumenti tecnologici per la costruzione di un archivio degli stradari integrato con i numeri civici, geocodificati alle sezioni di censimento mediante l’impiego di diverse fonti e dei grafi stradali. Tale strategia prevede modalità differenziate per l’acquisizione e il trattamento dei dati, a seconda della tipologia dei comuni. Allo stato attuale i comuni stanno fornendo i propri stradari corredati dell’informazione inerente la numerazione civica. I dati sono sottoposti ad un processo di normalizzazione e di elaborazione che permette la creazione di un archivio di numeri civici standardizzato. Tale archivio sarà confrontato con altri archivi di fonte statistica e commerciale. Dal confronto si producono liste di raccordo che sono resi disponibili a ciascun Comune per i controlli di qualità a livello locale. Per i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, è in corso la rilevazione sul territorio dei numeri civici (RNC) finalizzata alla produzione di informazioni di controllo da utilizzare nell’ambito delle operazioni censuarie. Al fine di ottenere, per ogni indirizzo, l’informazione sul numero di potenziali interni ad uso abitativo, per ciascun civico viene rilevato il numero di interni e il corrispondente tipo d’uso (residenziale, produttivo, misto, ecc.). Per i restanti comuni il controllo sarà effettuato contestualmente alle operazioni censuarie.
La presentazione illustra modalità e tempi di effettuazione del confronto tra censimento e anagrafe in occasione del 15° Censimento Generale della Popolazione. Particolare attenzione è data alle informazioni quantitative che l’Istat intende chiedere ai Comuni rispetto agli esiti dell’operazioni di confronto tra censimento e anagrafe attraverso la predisposizione di un modello ad hoc.
La presentazione illustra gli obiettivi, il campo di osservazione, le unità di rilevazione e le principali innovazioni di processo e di prodotto del 15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni. Inoltre, sono presentate le principali fasi in cui si articola l’intero processo censuario, con particolare riferimento a modalità e tempi di consegna e di restituzione dei questionari di censimento, della costituzione degli organi centrali e periferici che partecipano alla rilevazione e della diffusione dei risultati finali.
La presentazione illustra modalità e tempi di costruzione delle Liste integrative ausiliarie centrali e locali (LIFA e LIAC) che saranno utilizzate nel corso del 15° Censimento Generale della Popolazione come informazioni di controllo delle Liste Anagrafiche Comunali. A tal fine, vengono presentati i principali archivi amministrativi centrali e locali che consentono di rinvenire a livello di singolo Comune “segnali di presenza” di individui dimoranti abitualmente sul territorio e non registrati nei registri locali di popolazione.
La ricerca ricostruisce le normative di riferimento a livello nazionale ed europeo, per quanto concerne la produzione, pubblicazione e gestione dell’Informazione Geografica;
Affronta il tema della disseminazione dell’informazione geografica individuando le modalità con cui viene affrontato nelle normative regionali recenti in tema di governo del territorio.
Propone una rassegna di portali regionali, provinciali e comunali per indagare le modalità di pubblicazione dell’Informazione Territoriale e le caratteristiche tecniche delle diverse piattaforme WebGIS utilizzate.
Nell’ultimo capitolo la tesi a partire da una esperienza di tirocinio svolta nel comune di Pontedera espone le modalità di pubblicazione del Piano Regolatore vigente, del Piano Intercomunale di Protezione Civile e del Piano Turistico.
Il prossimo Censimento segna un passaggio fondamentale tra i censimenti passati e nuove forme di rilevazione censuaria. Se è vero infatti che le caratteristiche e gli obiettivi restano quelli di qualsiasi rilevazione censuaria, è altrettanto vero che questo Censimento si caratterizza per alcune innovazioni di metodo frutto di strategie verificate a partire dall’indagine pilota condotta dall’Istat nel 2009. Il Censimento sarà infatti assistito da liste di famiglie desunte dalle anagrafi comunali, si avvarrà di nuove basi territoriali, di una strategia campionaria, di un sistema di monitoraggio della rilevazione, di nuovi strumenti di consegna dei questionari nonché di nuove forme di restituzione spontanea degli stessi. Vi sarà quindi un’azione mirata dei rilevatori per il recupero delle mancate risposte nonché una sistematica azione per ridurre la sottocopertura anagrafica. Lo scopo delle innovazioni è di migliorare la coerenza tra dati di struttura demografica delle anagrafi e del censimento a livello comunale, migliorare la tempestività nella restituzione dei dati, ridurre il fastidio statistico sulle famiglie. Il quadro normativo in cui si inquadra il censimento del 2011 ha dimensione sia internazionale che nazionale. E’ infatti il Regolamento Europeo n.763/2008 del 9 luglio 2008 ad imporre a tutti gli stati membri della Unione l’obbligo di rilevazione secondo quanto stabilito all’interno di tre regolamenti di attuazione. A livello nazionale il censimento è regolato dall’art. 50 della legge n. 122 del 30 luglio 2010 che ha indetto il Censimento e stanziato i fondi necessari alla sua esecuzione. L’articolo 50 stabilisce che le operazioni censuarie saranno disciplinate: dal Piano Generale di Censimento emanato dall’Istat lo scorso febbraio; mediante specifiche intese con le Province autonome di Trento e di Bolzano; da apposite circolari.
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 03 - M. PiccioniPlanetek Italia Srl
Workshop
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"L’utilizzo di PrecisoLand nell’ambito della redazione del PRG comunale. La costruzione degli indicatori geospaziali utili per la VAS."
Maurizio Piccioni - Direttore Ufficio Progettazione e Programmazione Urbanistica, Ascoli Piceno.
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Materiale presentato nel corso del seminario dal titolo "Nuovi strumenti per la georeferenziazione degli incidenti stradali"
15 marzo 2016, ore 10.30
Istat, Aula magna
via C. Balbo 14 – Roma
http://www.istat.it/it/archivio/182167
Evento territoriale “La Statistica per il governo del territorio”
Napoli, Palazzo San Giacomo, patrocinato dalla Città metropolitana di Napoli, dell’Anci, dell’UPI, organizzato dall' Ufficio Territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dal Comune di Napoli con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della statistica per una corretta programmazione delle politiche territoriali
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
le aree metropolitane italiane si sono formate nel corso di un processo pluridecennale che ha visto cambiare in modo sostanziale la distribuzione territoriale degli insediamenti abitativi, produttivi e di servizio del nostro Paese. La dispersione degli insediamenti nei territori sub e periurbani, unitamente all’aumento delle interazioni funzionali tra le città, ha portato alla formazione di aree metropolitane contraddistinte dal più forte incremento di popolazione. Poiché l’aumento di popolazione risponde alla presenza di dinamiche positive dei saldi migratori e naturali, la struttura socio-demografica delle aree metropolitane è, normalmente, ritenuta essere più giovane, multietnica, istruita e occupata di quella del resto del Paese. La dimensione metropolitana viene anche normalmente associata alla maggiore concentrazione di attività e, conseguentemente, di lavoro nei settori economici che più necessitano dei benefici offerti dalla presenza di servizi e di infrastrutture di elevata qualità e specializzazione. A loro volta, questi ultimi, troverebbero la loro localizzazione ideale nelle aree in cui il mercato è più attivo e meglio inserito nel sistema della produzione, del commercio e dei servizi a livello globale. La relazione proposta presenta i risultati di uno studio finalizzato a verificare la tenuta empirica di queste ipotesi attraverso l’analisi della dinamica della localizzazione territoriale e dalla struttura socio-demografica e del lavoro delle aree metropolitane in Italia e realizzato sui dati dei Censimenti della popolazione e delle abitazioni e dei Censimenti dell’industria, dei servizi e delle istituzioni del 1991 e 2011. Integrando criteri definitori di omogeneità, interdipendenza e morfologia, lo studio si caratterizza per la scelta di considerare metropolitane le aree che rispondono a specifici requisiti di densità di funzioni metropolitane, tra le quali particolare attenzione è dedicata al lavoro e alla mobilità per motivi di lavoro e studio. Oltre che una funzione accessoria di supporto alle altre attività insediate, quest’ultima rappresenta una dimensione costitutiva delle aree metropolitane delle quali contribuisce a definire la forma e a disegnare i confini sul territorio.
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Settima Giornata Italiana della Statistica
Il Friuli Venezia Giulia attraverso la statistica ufficiale.
Specificità territoriale e dimensione transfrontaliera
Udine, 26 ottobre 2017
Camera di Commercio di Udine | Sala Valduga
piazza Venerio 8
In questo nuovo capitolo del Rapporto Immigrazione si vuole presentare per la prima volta la metodologia e i risultati riguardanti l’anno 2012 degli indicatori di integrazione degli immigrati nelle Marche, per confrontare e sintetizzare efficacemente il “potenziale” d’integrazione dei territori comunali.
Il prossimo Censimento segna un passaggio fondamentale tra i censimenti passati e nuove forme di rilevazione censuaria. Se è vero infatti che le caratteristiche e gli obiettivi restano quelli di qualsiasi rilevazione censuaria, è altrettanto vero che questo Censimento si caratterizza per alcune innovazioni di metodo frutto di strategie verificate a partire dall’indagine pilota condotta dall’Istat nel 2009. Il Censimento sarà infatti assistito da liste di famiglie desunte dalle anagrafi comunali, si avvarrà di nuove basi territoriali, di una strategia campionaria, di un sistema di monitoraggio della rilevazione, di nuovi strumenti di consegna dei questionari nonché di nuove forme di restituzione spontanea degli stessi. Vi sarà quindi un’azione mirata dei rilevatori per il recupero delle mancate risposte nonché una sistematica azione per ridurre la sottocopertura anagrafica. Lo scopo delle innovazioni è di migliorare la coerenza tra dati di struttura demografica delle anagrafi e del censimento a livello comunale, migliorare la tempestività nella restituzione dei dati, ridurre il fastidio statistico sulle famiglie. Il quadro normativo in cui si inquadra il censimento del 2011 ha dimensione sia internazionale che nazionale. E’ infatti il Regolamento Europeo n.763/2008 del 9 luglio 2008 ad imporre a tutti gli stati membri della Unione l’obbligo di rilevazione secondo quanto stabilito all’interno di tre regolamenti di attuazione. A livello nazionale il censimento è regolato dall’art. 50 della legge n. 122 del 30 luglio 2010 che ha indetto il Censimento e stanziato i fondi necessari alla sua esecuzione. L’articolo 50 stabilisce che le operazioni censuarie saranno disciplinate: dal Piano Generale di Censimento emanato dall’Istat lo scorso febbraio; mediante specifiche intese con le Province autonome di Trento e di Bolzano; da apposite circolari.
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 03 - M. PiccioniPlanetek Italia Srl
Workshop
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"L’utilizzo di PrecisoLand nell’ambito della redazione del PRG comunale. La costruzione degli indicatori geospaziali utili per la VAS."
Maurizio Piccioni - Direttore Ufficio Progettazione e Programmazione Urbanistica, Ascoli Piceno.
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Materiale presentato nel corso del seminario dal titolo "Nuovi strumenti per la georeferenziazione degli incidenti stradali"
15 marzo 2016, ore 10.30
Istat, Aula magna
via C. Balbo 14 – Roma
http://www.istat.it/it/archivio/182167
Evento territoriale “La Statistica per il governo del territorio”
Napoli, Palazzo San Giacomo, patrocinato dalla Città metropolitana di Napoli, dell’Anci, dell’UPI, organizzato dall' Ufficio Territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dal Comune di Napoli con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della statistica per una corretta programmazione delle politiche territoriali
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
le aree metropolitane italiane si sono formate nel corso di un processo pluridecennale che ha visto cambiare in modo sostanziale la distribuzione territoriale degli insediamenti abitativi, produttivi e di servizio del nostro Paese. La dispersione degli insediamenti nei territori sub e periurbani, unitamente all’aumento delle interazioni funzionali tra le città, ha portato alla formazione di aree metropolitane contraddistinte dal più forte incremento di popolazione. Poiché l’aumento di popolazione risponde alla presenza di dinamiche positive dei saldi migratori e naturali, la struttura socio-demografica delle aree metropolitane è, normalmente, ritenuta essere più giovane, multietnica, istruita e occupata di quella del resto del Paese. La dimensione metropolitana viene anche normalmente associata alla maggiore concentrazione di attività e, conseguentemente, di lavoro nei settori economici che più necessitano dei benefici offerti dalla presenza di servizi e di infrastrutture di elevata qualità e specializzazione. A loro volta, questi ultimi, troverebbero la loro localizzazione ideale nelle aree in cui il mercato è più attivo e meglio inserito nel sistema della produzione, del commercio e dei servizi a livello globale. La relazione proposta presenta i risultati di uno studio finalizzato a verificare la tenuta empirica di queste ipotesi attraverso l’analisi della dinamica della localizzazione territoriale e dalla struttura socio-demografica e del lavoro delle aree metropolitane in Italia e realizzato sui dati dei Censimenti della popolazione e delle abitazioni e dei Censimenti dell’industria, dei servizi e delle istituzioni del 1991 e 2011. Integrando criteri definitori di omogeneità, interdipendenza e morfologia, lo studio si caratterizza per la scelta di considerare metropolitane le aree che rispondono a specifici requisiti di densità di funzioni metropolitane, tra le quali particolare attenzione è dedicata al lavoro e alla mobilità per motivi di lavoro e studio. Oltre che una funzione accessoria di supporto alle altre attività insediate, quest’ultima rappresenta una dimensione costitutiva delle aree metropolitane delle quali contribuisce a definire la forma e a disegnare i confini sul territorio.
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Settima Giornata Italiana della Statistica
Il Friuli Venezia Giulia attraverso la statistica ufficiale.
Specificità territoriale e dimensione transfrontaliera
Udine, 26 ottobre 2017
Camera di Commercio di Udine | Sala Valduga
piazza Venerio 8
In questo nuovo capitolo del Rapporto Immigrazione si vuole presentare per la prima volta la metodologia e i risultati riguardanti l’anno 2012 degli indicatori di integrazione degli immigrati nelle Marche, per confrontare e sintetizzare efficacemente il “potenziale” d’integrazione dei territori comunali.
Seminario Istat, Aula Magna, Roma 18.11.19
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo
sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
Convegno #14settembre (Provincia di Salerno)
Dott.ssa Vittoria Buratta
Direttore per le statistiche sociali e il censimento della popolazione istat
"La strategia del nuovo censimento della popolazione"
(Italiano)
Presentazione tenuta in occasione del workshop "Come la geoICT può supportare il governo del territorio" organizzato da INU e AMFM il 26 marzo 2015 (http://www.inu.it/wp-content/uploads/seminario_scandicci.pdf).
Intervento tenuto insieme a Patrizia Saggini (Comune di Anzola dell'Emilia) e Stefano Olivucci (Regione Emilia-Romagna)
Patruno dipede archivio dei numeri civici gfoss_2012
1. Conferenza GFOSS DAY 2012 e OSMit2012
Torino 14-17 novembre 2012
Censimento 2011: dal dato areale al dato puntuale.
Numeri civici, edifici e popolazione
Francesco Di Pede – Edoardo Patruno
Dipartimento dei censimenti generali degli archivi amministrativi e dei registri statistici
Ufficio Strumenti territoriali per i censimenti e le attività post-censuarie
Elaborazioni cartografia: Bertollini Marina, Salvucci Gianluigi, Vitale Valerio
2. Principali attività della nuova strategia
Aggiornamento delle basi territoriali (BT)
Estrazione dati anagrafici e consegna all’ ISTAT della
lista anagrafica comunale di individui, famiglie e convivenze
(LAC)
Distribuzione postale dei Monitoraggio
questionari alle famiglie in LAC della
restituzione
Restituzione multi-canale al
Comune
Comune dei questionari (posta,
web, centri comunali di raccolta)
Comune 1. recupero delle mancate risposte
impegnato “sul 2. recupero della sottocopertura
campo” in: 3. confronto censimento-anagrafe
3. Utilizzo di dati amministrativi
L’innovazione centrale del censimento 2011 è stata costituita
dal maggior uso di dati amministrativi
Liste anagrafiche comunali (LAC)
Liste Integrative da Fonti Ausiliarie (LIFA) e Permessi di Soggiorno (PS)
Stradari, indirizzari e archivio di numeri civici geocodificati alla sezioni
di censimento
Obiettivi dell’innovazione:
semplificare l’impatto organizzativo sulle amministrazioni pubbliche
e in particolare sui comuni
ampliare l’uso dei dati amministrativi
recuperare tempestività nella diffusione dei dati definitivi
ridurre il fastidio statistico sulle unità di rilevazione
4. SGR: il sistema di gestione della rilevazione
53 funzioni organizzate nelle seguenti macro aree:
• Operatori • Sezione
• Inserimento/modifica Operatori • Diario di sezione
• Assegnazione sezioni ai rilevatori • Diario di sezione Minoranze linguistiche
• Ricerca/Visualizzazione • Inserimento toponimi
operatori/rete
• Edifici
• Variazioni anagrafiche • Inserimento edifici
• Inserimento/modifica/cancella • Itinerari di sezione
famiglia • Monitoraggio edifici inseriti
• Inserimento/modifica/cancella
convivenza • Questionari
• Monitotoraggio variazioni • Registrazione arrivi cartacei
• Inserimento/modifica modelli riepilogativi
• Rapporti • Monitoraggio modelli riepilogativi
• Monitoraggio spedizioni e consegne
• Monitoraggio andamento della • Utilità
rilevazione • Funzioni di supporto trasversali alle varie
• Monitoraggio attività degli operatori aree
5. Popolazione residente ai censimenti dal 1861 al 2011
Dopo due decenni di scarso dinamismo demografico l’Italia
Popolazione residente torna a crescere
(in migliaia)
65.000
60.000
55.000
50.000
45.000
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011
Censimenti
6. Principali risultati Italia
L’incremento della popolazione totale in Italia è dovuto quasi
esclusivamente al contributo della popolazione straniera residente
che è triplicata rispetto al 2001
Nel decennio intercensuario la popolazione totale passa da 57 milioni
a 59,5 milioni di persone, con un incremento relativo pari al 4,3%
La popolazione straniera censita è di 3.769.518 individui ed è
aumentata di 2,4 milioni rispetto alla passata edizione
La popolazione di cittadinanza italiana è cresciuta di sole 34 mila
individui
Il numero di famiglia aumenta di 2,7 milioni rispetto al 2001 e si riduce
il numero medio dei suoi componenti (da 2,6 a 2,4)
7. Il censimento delle abitazioni e degli edifici
LE ABITAZIONI
Al censimento del 2011 sono state rilevate in Italia complessivamente
28,8 milioni di abitazioni.
Rispetto al 2001 sono state censite 1,5 milioni di abitazioni in più in
Italia, con un incremento pari al 5,8%.
La crescita più consistente si registra nel Nord-Est (13,2%) e quella
minima nel Sud (1,6%).
GLI EDIFICI
lo stock nazionale degli edifici censiti ha superato i 14 milioni di unità,
con un incremento dell’11% rispetto al dato nazionale del 2001.
il sottoinsieme degli edifici residenziali risulta aumentato nel decennio
intercensuario, passando dalle 11.226.595 unità del 2001 ai circa 11,7
milioni edifici residenziali del 2011 (4,5%).
8. Censimento e territorio
Il corretto riferimento territoriale di individui e famiglie è
essenziale per la buona riuscita del censimento.
Infatti, aumenta:
• la loro reperibilità
• la possibilità di effettuare controlli nelle operazioni
di rilevazione
9. Dati geografici disponibili – le Basi Territoriali
L’Istat dal 1991 in occasione dei Censimenti
Regioni
generali pubblica le Basi Territoriali collegate
Province alle variabili censuarie secondo una gerarchia
di unità territoriali:
Comuni
1991 a pagamento per privati e PA
Località
2001 a pagamento solo per privati
Sezioni
Fino al 2001 le Basi Territoriali erano pubblicatie molti anni dopo il censimento
Località 2011 introduzione di una nuova entità
gerarchica e le Basi Territoriali sono
Aree di censimento state rese disponibili prima del
censimento in versione provvisoria
e completamente open a tutti
Sezioni
10. Nuovi strumenti territoriali
Un obiettivo strategico del Censimento 2011 è stata la
creazione di archivi comunali di numeri civici geocodificati
alle sezioni di censimento utilizzati per:
Geocodificare le liste anagrafiche comunali LAC;
Orientare i rilevatori sul territorio;
Recuperare la sottocopertura delle anagrafi e le mancate
risposte delle famiglie;
Effettuare il censimento degli edifici.
La creazione di stradari e indirizzari è avvenuta attraverso
due modalità, secondo l’ampiezza demografica dei comuni:
11. Comuni RNC: risultati
RNC – Rilevazione di controllo dei Numeri Civici.
Svolta nei centri abitati principali con l’impiego di circa 4.500
rilevatori nel periodo novembre/2010 – marzo/2011:
509(1) comuni interessati: comuni capoluogo di provincia e comuni con
popolazione residente superiore ai 20 mila abitanti al 1 gennaio 2008
(53% della popolazione residente in Italia);
9.607.577 indirizzi rilevati di cui il 18% degli accessi sono privi di
numero civico;
53% con destinazione d’uso di tipo abitativo;
46% con destinazione d’uso di tipo non abitativo (esercizi commerciali,
unità produttive, garage, ecc.);
1% associati a complessi di edifici non abitativi (complessi ospedalieri,
città universitarie, centri commerciali, convivenze militari, ecc.).
(1) Il Comune dell’Aquila è stato escluso a causa del sisma dell’aprile 2009; il Comune di Busto Arsizio non ha eseguito la rilevazione.
12. Comuni ANC: risultati
ANC – Archivio dei Numeri Civici pre-censuario
7.585 comuni interessati: comuni con popolazione residente inferiore ai
20 mila abitanti al 1 gennaio 2008 (47% della popolazione residente in
Italia);
7.453 (98,3%) comuni hanno certificato lo stradario e fornito i numeri
civici, di cui:
7.238 (95,5 %) completamente
215 (2,8 %) parzialmente
16.660.426 indirizzi acquisiti di cui il 4% degli accessi sono privi di
numero civico;
132 (1,7 %) comuni non hanno fornito i dati.
13. ANSC un’infrastruttura informativa per il Paese
Previsto dall’art.3 del D.L. n. 179 del 18/10/2012 “Ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese” al quale potranno accedere, pubbliche
amministrazioni, cittadini e imprese.
realizzato in collaborazione con l’Agenzia del Territorio (AdT);
soggetto a costante aggiornamento da parte dei Comuni sulla base delle
norme tecniche emanate dall’Istat;
stabilirà le modalità di mantenimento degli indirizzari e degli stradari
comunali, tenuti dai singoli comuni ai sensi del regolamento anagrafico della
popolazione residente;
definirà i criteri per l’interoperabilità dell’ANSC con le altre banche dati di
rilevanza nazionale e regionale, nel rispetto delle regole tecniche del sistema
pubblico di connettività di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82;
indicherà le modalità di accesso all’ANSC da parte dei soggetti autorizzati.
14. ANSC: fonte dei dati
La base dati di prima formazione sarà costituita da:
Indirizzi da rilevazione di controllo dei numeri civici (RNC);
Indirizzi
da archivio dei numeri civici pre-censuario di fonte
comunale (ANC)
Indirizzi
delle famiglie e delle convivenze rilevate attraverso il
censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011;
Indirizzi relativi al censimento degli edifici del 2011;
Stradari provenienti dagli indirizzi dell’unità immobiliari registrate
nel sistema informativo nazionale catastale dell’Agenzia del
Territorio.
15. ANSC: obiettivi
Primi obiettivi dell’ANSC:
Identificazione delle componenti di cui l’indirizzo dovrà essere
costituito;
Registro ufficiale delle Specie o Denominazione Urbanistica
Generica (via, piazza, lungomare, salita, ecc.);
Registro ufficiale delle Denominazioni; (Giuseppe Garibaldi,
Trastevere, ecc.)
Modalità di individuazione dei numeri civici e esponenti;
Identificazione degli accessi privi di numeri civici;
Modalità di registrazione in forma estesa dei toponimi
(normalizzazione);
Standardizzazione del tracciato record dell’indirizzo
Geocodifica del numero civico
16. ANSC: struttura dati
Ipotesi di prodotto finale del contenuto dell’archivio ANSC.
Input dal Comune: V. G. Garibaldi
INDIRIZZO DUG DENOMINAZIONE CIVICO ESPONENTE SEZ2011
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,1 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 1 53
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,2 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 2 53
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,3 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 3 53
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,3 A VIA GIUSEPPE GARIBALDI 3 A 53
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,3 B VIA GIUSEPPE GARIBALDI 3 B 53
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,5 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 5 60
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,7 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 7 60
VIA GIUSEPPE GARIBALDI,8 VIA GIUSEPPE GARIBALDI 8 60
Normalizzazione Standardizzazione Geocodifica alle sezioni
2011
17. ANSC non è l’archivio del codice stradale
Da non confondere con l’Archivio nazionale delle strade previsto dal
nuovo codice della strada (D.P.R. 16/12/1992, n. 495) che contiene tutti i
dati relativi allo stato tecnico e giuridico delle strade con indicazioni del
traffico veicolare e degli incidenti;
Le strade sono distinte per categoria secondo le loro caratteristiche
costruttive, tecniche e funzionali:
A – Autostrade;
B - Strade extraurbane principali;
C - Strade extraurbane secondarie;
D - Strade urbane di scorrimento;
E - Strade urbane di quartiere;
F - Strade locali;
F-bis Itinerari ciclopedonali
A DIFFERENZA DELL’ANSC NON CONTIENE I TOPONIMI E I NUMERI CIVICI
18. Accesso all’ANSC
Per consentire un’ampia diffusione dell’ANSC è previsto che l’accesso a
tale archivio avvenga in modo gratuito.
Attualmente l’archivio è accessibile all’Istat ed ai singoli Comuni, oltre
che all’AdT, che lo gestisce.
Il prossimo passo dovrebbe essere quello di renderlo disponibile alle
altre pubbliche amministrazioni tramite apposito profilo informatico,
che consentirebbe loro di:
1) effettuare il download degli stradari e indirizzari disponibili per l’intero
territorio nazionale, per comune o per itinerario di sezione di censimento;
2) verificare on-line l’esistenza di una singola strada e/o del relativo numero
civico;
3) inviare segnalazioni puntuali per far presente toponimi non più attuali o
nuovi toponimi, nonché numeri civici errati o mancanti
19. Soggetti diversi dalle Pubbliche Amministrazioni
Eventuale supporto normativo che regoli le modalità di fruizione dei
servizi offerti e che salvaguardi l’AdT e l’Istat da eventuali azioni legali
mosse da aziende specializzate che offrono servizi legati alla
toponomastica.
I soggetti privati potrebbero accedere sia in forma libera, sia in forma
profilata, a seconda della tipologia del servizio di cui intendono fruire:
consultazione o download.
Un ipotesi potrebbe essere quella di una semplice applicazione web che
consenta di scaricare, con un semplice percorso grafico o alfanumerico,
strutturato in regione-provincia-comune, un pdf o un excel contenete lo
stradario/indirizzario del comune o itinerario di sezione di censimento.
20. Futuri servizi ANSC
Alcuni Comuni hanno chiesto di poter inserire nell'ANSC anche i grafi
stradali, da loro realizzati e non coperti da licenza d'uso, in modo da
poterli rendere pubblici.
Coordinate geometriche dei numeri civici calcolate attraverso la
proiezione sul grafo stradale del centroide dell’edificio a cui i civici sono
riferiti , (attualmente possibile solo per i comuni RNC)
Individuazione del codice unico di toponimo, area di circolazione e
numero civico. Un codice “parlante” come quello fiscale delle persone
fisiche che permetterebbe la definitiva interoperabilità tra archivi di
diversa fonte. Il codice dovrebbe identificare
• comune
• toponimo
• tipo di numero civico
• accesso privo di numero civico
• Località
21. F
G
I
J
N L
Via del Bracco
2 1
H D
M B
A
E K
O
Numeri civici dada rilevazione
Numeri civici archivio comunale
RNC: sezione di censimento
22. Dati di sintesi per sezione di censimento
Sezione di Censimento n. 357
Lista/input Variazione Rilevato Attributi
25 abitativi
Numeri Civici 22 +15 37 12 non abitativi
15 residenziali
Edifici 14 +2 16 1 non utilizzato
47 da lac
Famiglie 53 -4 49 1 da lifa
1 da rnc
50 maschi
Individui 111 -3 108 58 femmine
F
G
I
J
N L
Via del Bracco
2 1
D
H
M B
A
E K
O
23. Dati di sintesi per edificio e numero civico
Edificio E – Numeri Civici
Lista/input Variazione Rilevato Attributi
9 non abitativi
2 +8 10 1 abitativi
Via Cadibona
Via Cadibona 6
N. scale Piani Interni ab. Interni non ab.
E 8 3 56 2
Abitazioni occ. Abitazioni non occ.
53 3
Indirizzi Lista/input Attributi Variazione Rilevato Attributi
53 da lac 51 lac
Via Famiglie 56 1 da lifa -3 53 1 lifa
2 da rnc 1 rnc
Cadibona 6 61 maschi
Individui 131 -5 126 65 femmine
oltre la sezione di censimento: informazioni per edificio e numero civico
24. 349
346
347
350
348
357
E A D
A C N
G I
D 2 D
H
M
Via
B
E K
E O
354 356 A
29
Viale Sempione
DatiVia Cadibona attraversa 7 sezionidue Cadibonacivico 35 relativi edifici collegati
riferiti al Edificio con accessi suidal censimento
Numeri civici Via accesso su Via lati della strada e in cartografia
tratto di Cadibona di civico 1 al mancante
oltre la sezione di censimento: informazioni per area di circolazione
25. Dati di sintesi per area di circolazione
Area di Circolazione – Via Cadibona
Lista/input Variazione Rilevato Attributi
21 abitativi
Numeri Civici 20 +16 36 15 non abitativi
16 residenziali
Edifici 18 +1 19 2 servizi
1 non utilizzato
33 da lac
Famiglie 37 -3 34 0 da lifa
1 da rnc
35 maschi
Individui 81 +1 82 47 femmine
26. Passi successivi
Sezione di Censimento n. 357
Rilevato Attributi
25 abitativi
Numeri Civici 37 12 non abitativi
15 residenziali
Edifici 16 1 non utilizzato
Edificio E – Numeri Civici
Rilevato Attributi Sistema
9 non abitativi Informativo
10 integrazione di
1 abitativi
delle Unità
Via Cadibona 6 archivi e censimenti Economiche
Interni non abitativi 2
Area di Circolazione – Via Cadibona
Rilevato Attributi
21 abitativi
Numeri Civici 36 15 non abitativi
16 residenziali
Edifici 19 2 servizi
1 non utilizzato
27. Dati di sintesi delle Unità Economiche (fonte ASIA)
Sezione di Censimento
n. 357 N. Tipo di attività (ATECO) Addetti
ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI
12 Numeri Civici non abitativi 1 1
CONSULENZA GESTIONALE
ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E
1 1
D'INGEGNERIA
2 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE 3
ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
5 5
DI DIVERTIMENTO
1 COSTRUZIONE DI EDIFICI 1
1 ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA 1
28. Dati di sintesi delle Unità Economiche (fonte ASIA)
N. Tipo di attività (ATECO) Addetti
Edificio E ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE
1 6
9 Numeri Civici non abitativi ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)
1 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 1
3 COSTRUZIONE DI EDIFICI 7
RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED
1 INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED 1
APPARECCHIATURE
COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO
2 4
QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)
1 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 2
Via Cadibona 6 N. Tipo di attività (ATECO) Addetti
2 Interni non abitativi 2 ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ 4
29. Dati di sintesi delle Unità Economiche (fonte ASIA)
Area di Circolazione – N. Tipo di attività (ATECO) Addetti
1 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 1
Via Cadibona 1 COMMERCIO AL DETTAGLIO 1
15 Numeri Civici non abitativi CONFEZIONE DI ARTICOLI DI
1 2
ABBIGLIAMENTO
1 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE 2
1 ISTRUZIONE 1
6 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE 7
1 COSTRUZIONE DI EDIFICI 1
Area di Circolazione – N. Tipo di attività (ATECO) Addetti
1 ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI 6
Via Cadibona 1 ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO 14
2 Edifici a Servizi