Convegno organizzato dall’ Università degli Studi di Catania in collaborazione con Parmalat e Latte Sole per presentare le ultime ricerche sul latte e i risultati del progetto “Parmalat e l’Università per la Qualità”
Parmalat - Il Latte oggi: Nuove Conoscenze e Legislazione
1. Il Latte oggi: Nuove Conoscenze e Legislazione
Convegno organizzato dall’ Università degli Studi di Catania in collaborazione con Parmalat
e Latte Sole per presentare le ultime ricerche sul latte e i risultati del progetto “Parmalat e
l’Università per la Qualità”
Catania, 13 aprile 2012 – Il valore del latte nell’alimentazione dell’uomo si perde nella
notte dei tempi e il latte ed i suoi derivati sono posizionati tra gli alimenti di consumo
quotidiano all’interno delle Linee Guida per una sana alimentazione. L’importanza del
consumo di latte viene quindi affermata anche ai giorni nostri: la ricerca scientifica ne
conferma il valore nutrizionale e salutistico e la ricerca tecnologica garantisce la qualità
nutrizionale ed un’elevata sicurezza igienico-sanitaria.
Parmalat e Latte Sole, nell’ambito del progetto “Parmalat e l’Università per la
Qualità”, e con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e
Alimentari dell’Università di Catania (DISPA sez. di Tecnologie Alimentari), organizzano il
convegno “Il Latte oggi: Nuove Conoscenze e Legislazione” che sarà l’occasione per
discutere delle più recenti conoscenze relative alla qualità del latte dalla sua produzione al
consumo, ovvero dal campo alla tavola. “Un momento di approfondimento e condivisione
fortemente voluto da Parmalat, che da decenni collabora con esperti e Università e ha
dato vita tre anni fa a questo progetto, ritenendo la qualità il valore fondante della sua
filosofia aziendale e di prodotto” afferma Antonio Vanoli, Direttore Generale per le Attività
Operative del Gruppo Parmalat.
Saranno molti gli interventi che animeranno il Convegno: Giuseppe Licitra (Presidente di
CoRFiLac), Ivano De Noni (Professore presso DiSTAM, Università degli Studi di Milano),
Lorenzo Morelli (Preside della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza),
Andrea Poli (Direttore Scientifico NFI) e Franco Antoniazzi (Professore presso
Università degli Studi di Parma). I relatori approfondiranno i temi relativi alla qualità della
materia prima del latte, i markers di trattamento termico per garantire la conservazione
nel tempo e il valore nutrizionale, la presenza di microcomponenti che lo rendono un
alimento naturalmente funzionale, il suo valore all’interno della dieta e il contributo nel
modulare l’introito calorico giornaliero per contrastare sovrappeso e obesità ed, infine, la
nuova regolamentazione per l’etichettatura.
Il Convegno sarà anche l’occasione per raccontare il progetto “Parmalat e l’Università
2. per la Qualità”, che ha inaugurato il tour accademico lo scorso anno presso La
Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Fisiopatologia Medica, sez. di
Scienza dell’Alimentazione) con il seminario “Il Latte oggi: Salute tra Ricerca e
Innovazione”. “Parmalat ‐ racconta Antonio Vanoli ‐ è l’unica azienda Italiana del settore
food, e non solo, ad aver promosso e realizzato un progetto di questa levatura aprendo le
porte dei suoi stabilimenti a più di 70 ricercatori e studiosi ”.
Il progetto si propone come primo obiettivo di rassicurare ulteriormente i consumatori
sulla qualità del latte facendo garantire da parte di un Istituto Universitario i valori
nutrizionali riportati in etichetta. Altro scopo è quello di avvicinare l’Azienda al mondo
accademico (Università e Istituti Specializzati) stabilendo un confronto e un aggiornamento
continuo sulle ricerche e gli ultimi studi in materia di salute degli alimenti.
Le cinque Università che partecipano al progetto sono: l’Università degli Studi di Catania
(Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari), l’Università degli Studi di
Milano (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche), l’Università
degli Studi di Napoli Federico II (Dipartimento di Scienze degli Alimenti), l’Università degli
Studi di Parma (Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica, Chimica Analitica, Chimica
Fisica) e Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Fisiopatologia Medica, sez. di
Scienza dell’Alimentazione).
Ad ogni Istituto Universitario è affidato il controllo periodico di uno o più marchi del
latte Parmalat sia pastorizzato che a lunga conservazione. Gli elementi controllati e
garantiti sulla tabella nutrizionale sono ben otto e le analisi svolte ad oggi (su proteine,
grassi, carboidrati, acidi grassi, calcio e sodio) mostrano una corrispondenza tra i risultati
evidenziati dalle Università e quelli dei Laboratori Parmalat. Il logo degli Atenei sulle
confezioni attesta i risultati dell’attività e suggella la collaborazione con Parmalat.
Pur svolgendo oltre 6 milioni di analisi lungo tutto il percorso produttivo, dalla materia
prima in ingresso al prodotto confezionato, Parmalat ha ritenuto necessario avviare un
confronto costante con il mondo accademico per garantire ai propri consumatori i massimi
livelli qualitativi.
Fonte: Latte Sole News