Slides di presentazione per la convention del 29/05/14 presso Villa aminta a Stresa per Neos. Si parla di neuromarketing e di come fare Branding, attraverso non solo il canale visivo.
3. –Sam Walton
“Esiste solo un capo supremo: il
cliente. Il cliente può licenziare tutti
nell’azienda, dal presidente in giù,
semplicemente spendendo i suoi
soldi da un’altra parte.”
4. Neuromarketing
Indica una disciplina volta all'individuazione di canali
di comunicazione più diretti ai processi decisionali
d'acquisto e percezione, mediante la Neuroscienze.
Tale disciplina fonde il marketing tradizionale
(economia) con neurologia (medicina) e psicologia
(scienze comportamentali) e si prefigge di individuare
cosa accade nel cervello delle persone in risposta ad
alcuni stimoli relativi a prodotti, marche o pubblicità
con l’obiettivo di determinare le strategie che spingono
all’acquisto. Ma non solo.
5. I neuroni a specchio (e il gelato)
I neuroni specchio sono una classe
di neuroni che si attivano selettivamente sia
quando si compie un’azione sia quando la
si osserva mentre è compiuta da altri.
Estate 1992 – Giacomo Rizzolatti scienziato
del Università di Parma stava studiando le
reazioni del cervello dei macachi in
relazione al loro comportamento motorio.
L'aneddotica racconta che mentre un
ricercatore del team di Rizzolatti tornò in
laboratorio leccando un cono gelato, alcuni
neuroni della scimmia, che stava
osservando la scena, reagirono pur non
avendo compiuto l’animale alcun
movimento.
7. Vi è mai capitato di entrare in un
fast-food con l’intenzione di ordinare
una semplice insalata, pensando al
bene delle vostre arterie, ma di finire
poi per ordinare invece il
cheeseburger con triplo bacon e una
porzione grande di patatine fritte?
11. RTX9338PJS
Strana la sigla, ancora più strano il prodotto: una bomboletta spray che contiene aroma di
cheeseburger al bacon. Lo stesso che spruzzato abbondantemente nei condotti
dell’aerazione dei fast food fa vendere più hamburger. Mentre i clienti si inebriano di quello
che credono odore sincero di barbecue e invece, senza saperlo, si arrendono all’ultima
frontiera del marketing: il sensory branding.
12. Profumo d’acquisto
Nel 2007 lo psicologo Eric Spangenberg ha per esempio scoperto che
diffondere profumo di vaniglia in un negozio di abbigliamento
femminile faceva raddoppiare le vendite (es. Intimissimi).!
E gli ingegneri di una nota azienda di caffè solubile hanno fatto gli
straordinari per realizzare barattoli in grado di rilasciare la massima
quantità di profumo quando si apre il coperchio.!
E qual è il motivo per cui il banco del pane, nei supermercati, 9 volte su
10 si trova vicino all’entrata? Perché l’odore del pane fresco stimola il
nostro appetito e ci fa percepire come freschi anche prodotti che non lo
sono.
13. British Airways
La British Airways immette
un profumo ”Meadow
Grass” nell’aria delle sale
d’attesa per dare
l’impressione ai clienti di
stare all’aperto, anziché in
un aeroporto sovraffollato.
15. Singapore Airlines
Singapore Airlines nasce nel 1947 con il nome di Malayan Airways; inizialmente
la compagnia opera trasporti regionali (Kuala Lumpur, Ipoh, Penang), per poi
estendere rapidamente la flotta e il numero di rotte sopratutto negli anni 70.
È solo nel 1972 che, dividendosi da Malaysian Airline, nasce Singapore Airlines.
La nuova compagnia raccoglie in pochi anni numerosi primati mondiali: è la
prima ad ordinare gli A300 Superbus, prima ad effettuare un volo commerciale sul
Pacifico, pone il record di durata di un singolo volo non-stop dapprima con la
linea Singapore - Los Angeles, poi con quella Singapore - New York, introduce
prima al mondo il servizio di bevande e pasti gratuiti a bordo e un vasto servizio
per l'intrattenimento durante il viaggio, è stata la prima compagnia al mondo ad
introdurre sui propri aerei un sistema per garantire la comunicazione telefonica
con la terraferma anche durante il volo, per prima ha adottato il nuovissimo
Airbus A380, impiegato sulla linea Singapore - Sydney già dal 2007.
16. Singapore Airlines
Anni fa, la Singapore
Airlines voleva affermare il
proprio brand come “best
entertainment company”
18. Singapore Girls
Così, hanno iniziato ad implementare una serie di oggetti
brandizzati: una divisa in finissima seta e colorata secondo
canoni ben precisi, così come il make-up che richiama lo schema
dei colori di bandiera.!
La compagnia è altresì famosa (guarda un pò..) per il profumo
usato dalla crew - chiamato Stefan Floridian Waters - , lo stesso di
cui sono intrisi gli asciugamani usati per servire i passeggeri. !
Descritto come morbido, esotico e femminile, oggi è un vero e
proprio tratto distintivo di Singapore Airlines, capace di
rievocare di ricordi collegabili al comfort, eccellenza e sensualità.
19. Singapore girls
Oggi conosciute come “Singapore
Girls”, le assistenti di volo hanno
incarnato “l’archetipo della bellezza
asiatica”, sono obbligate a seguire
dei corsi che spiegano come parlare,
assistere, servire cibo e bevande ai
passeggeri, secondo la tradizione
orientale.!
Sono così riconoscibili, come icone,
da essere diventate il vero brand
dell’azienda, con la massima
attenzione ai passeggeri.
20. Il curioso caso delle abitudini
Una boa in mezzo all’oceano.
21. Quanto contano le abitudini?
Cosa ci spinge a cambiare un’abitudine?!
Quali sono i meccanismi alla base della fedeltà ad un
brand? !
Ma prima ancora, che cosa è un’abitudine e come si
forma?
22. L’abitudine
Una scelta che ha portato ad
una buona soddisfazione.!
Il consumo appartiene al
mondo dell’abitudine e per
questo tende alla ripetizione
(Appadurai, 2001).!
D’altra parte, il mercato offre
continuamente nuovi prodotti e
propone di continuo nuovi
stimoli.
23. L’abitudine ha a che fare con
l’esperienza e la memoria
Tendiamo a ripetere un’esperienza
positiva e anche un’esperienza che ci
ricorda qualcosa di piacevole.!
Le emozioni evocate sono altrettanto
importanti dei requisiti funzionali !
Perché un sapore ci sembra così
buono?!
La percezione non basta. Entra in
gioco la memoria. Mi piace quello che
riconosco
“Mi sono sentito a!
mio agio, !
volerò ancora con loro. !
E la consiglierò.”
Ho provato un emozione !
piacevole al decollo
“mi ricorda quello che !
cucinava mia nonna”
Mi sono sentito bene, come!
quella volta che…
24. Neos è un brand.!
E tutti voi lo rappresentate.
26. A lezione dalle oche
Agitando le ali, ogni oca crea una spinta ascensionale
per quella che la segue in volo. La formazione a V
crea un’autonomia di volo superiore di circa il 70% a
quella ottenibile nel volo individuale.!
Lezione: coloro che condividono una direzione comune
possono arrivare più rapidamente e più facilmente a
destinazione, grazie alla “spinta” che ricevono dagli altri
componenti del team.
27. A lezione dalle oche
L’oca che esce dalla formazione e si mette a volare
da sola, avverte immediatamente la maggior
resistenza dell’aria e rientra rapidamente nel
gruppo per sfruttare la spinta ascensionale
offertale dalla compagna che le sta davanti.!
Lezione: è più saggio rimanere “in formazione” con
coloro che sono diretti là dove vogliamo andare, ed essere
disposti ad accettarne l’aiuto ed a fornire loro il nostro.
28. A lezione dalle oche
Quando l’oca che guida lo stormo è stanca,
rientra in formazione e cede la leadership ad
una compagna.!
Lezione: darsi il cambio nel compito più faticoso e
condividere la leadership è benefico per tutti i
componenti del team.
29. A lezione dalle oche
Le oche che volano nella parte posteriore
della formazione a V lanciano acute grida per
incoraggiare le compagne che stanno davanti
a loro a mantenere la velocità.!
Lezione: inviate al vostro leader solo dei segnali
positivi. A nessun guidatore piace prendere ordini
dal passeggero…
30. A lezione dalle oche
Se un’oca viene colpita da un cacciatore o sta
male, altre due abbandonano la formazione e
la seguono a terra nel tentativo di aiutarla e
di proteggerla; e stanno con lei finché non si
riprende o muore.!
Lezione: anche noi potremmo aiutarci a vicenda
nei momenti difficili, oltre che nei momenti
favorevoli.