metà donne, 2014, parlamento europeo, elezioni europee, elezioni europee 2014, quote di genere, quote rosa, affirmative action, partiti, forze politiche, movimenti, movimento movimento cinque stelle, movimento 5 stelle, M5S
E. Giovannini, Measuring and Achieving Societal Progress: A Paradigm Shift, 2009morosini1952
Prof. Enrico Giovannini, President of the Italian Statistical Institute (until 28.4.2013)
Measuring and Achieving Societal
Progress: A Paradigm Shift, London, London, 19 November 2009
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
- Vittime i bambini
- Contro l’innalzamento dei mari si possono costruire dighe. Ma per i cervelli dei nostri ragazzi non c’è diga che tenga.
- Mandate un insegnante di educazione sessuale in una classe di dodicenni. Vedrete quante cose gli insegneranno.
- Metti lo smartphone in modalità aereo. E vola con la fantasia.
- Sempre più connessi, sempre meno capaci di connettere.
- Vietare lo smartphone ai minori?
- Il digitale è un bolide senza freni e senza marcia indietro
- DDT: la Digitalizzazione Di Tutto
- Un uomo intelligente sa di essere stupido. Un robot intelligente è stupido senza saperlo.
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020morosini1952
Commento dei sei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019 - Da: Snaturati 2020
2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE”
VARIE ELEZIONI COMUNALI
Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze
dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8
marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli
Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup.
I Comuni decidono della vita quotidiana
di ognuno di noi. Possono avvelenarci
con un inceneritore o avviare la raccolta
differenziata. Fare parchi per i bambini
o porti per gli speculatori. Costruire
parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o
mantenerla sotto il loro controllo. Dai
Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a
fare politica con le liste civiche per Acqua,
Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.
1. Acqua pubblica
2. Impianti di depurazione obbligatori
per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, contributi/finanziamenti
comunali per impianti di depurazione
privati
3. Espansione del verde urbano
4. Concessioni di licenze edilizie solo per
demolizioni e ricostruzioni di edifici civili
o per cambi di destinazioni d’uso di
aree industriali dismesse
5. Piano di trasporti pubblici non inquinanti
e rete di piste ciclabili cittadine
6. Piano di mobilità per i disabili
7. Connettività gratuita per i residenti nel
Comune
8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
9. Rifiuti zero
10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come
il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti
comunali
11. Efficienza energetica
12. Favorire le produzioni locali
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
Prefazione di Michele Serra, Lorenzo Fioramonti e Federico Pizzarotti a: SNATURATI - La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri - Castelvecchi editore - 2020
--------------------------------------------
Michele Serra: Mi sono sempre chiesto come mai Morosini abbia goduto di un’attenzione
mediatica così distratta. È un po’ come se a nessuno fosse venuto
in mente di fare a Engels qualche domanda su Marx.
MICHELE SERRA
Questo libro ci ricorda come il Movimento nasca con una vocazione
social-ecologista che è la base del pensiero del Grillo “politico”.
On. LORENZO FIORAMONTI
Snaturati apre una nuova porta nel mondo del Movimento.
Una lettura fondamentale
FEDERICO PIZZAROTTI
Ai due padri noti del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio, bisogna aggiungerne un terzo: Marco Morosini, l’autore
del libro-testimonianza Snaturati1.
«il Fatto Quotidiano»
Come personalità che gli avrebbero aperto gli occhi Grillo nomina il
Premio Nobel americano Joseph Stiglitz, il sociologo tedesco Wolfgang
Sachs e lo scienziato italiano Marco Morosini, che lavora al Politecnico
di Zurigo2.
«Neue Zürcher Zeitung»
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezionimorosini1952
Futuro Terra - Programma di proiezioni, conferenze, lezioni nei Marco Morosini- Patrocinatodal Ministewro dell'Ambiente, dal Provveditorato a gli studi, dalla Provincia e dal Comune di Milano
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26morosini1952
VERSO IL SUD - La spedizione del veliero Basile tra le montagne della Penisola Antartica - Proiezioni e conferenze di Marco Morosini - marcomorosini.eu
Cullen reducing energy demand EST 2011morosini1952
Reducing Energy Demand: What Are the Practical Limits?
Jonathan M. Cullen, Julian M. Allwood*, and Edward H. Borgstein
Cite this: Environ. Sci. Technol. 2011, 45, 4, 1711–1718
Publication Date:January 12, 2011
https://doi.org/10.1021/es102641n
Abstract
Concern over the global energy system, whether driven by climate change, national security, or fears of shortage, is being discussed widely and in every arena but with a bias toward energy supply options. While demand reduction is often mentioned in passing, it is rarely a priority for implementation, whether through policy or through the search for innovation. This paper aims to draw attention to the opportunity for major reduction in energy demand, by presenting an analysis of how much of current global energy demand could be avoided. Previous work led to a “map” of global energy use that traces the flow of energy from primary sources (fuels or renewable sources), through fuel refinery, electricity generation, and end-use conversion devices, to passive systems and the delivery of final energy services (transport, illumination, and sustenance). The key passive systems are presented here and analyzed through simple engineering models with scalar equations using data based on current global practice. Physically credible options for change to key design parameters are identified and used to predict the energy savings possible for each system. The result demonstrates that 73% of global energy use could be saved by practically achievable design changes to passive systems. This reduction could be increased by further efficiency improvements in conversion devices. A list of the solutions required to achieve these savings is provided.
The Photochemistry of the Future - 1912 - New Yorkmorosini1952
Giacomo Ciamician (1857-1922)
Nella memorabile conferenza “La fotochimica del futuro”, l’11 settembre 1912 a New York, egli si chiedeva “.. se non vi sia modo gareggiare con i processi fotochimici dei vegetali. In altre parole, se sia possibile fissare con opportune reazioni fotochimiche l’energia solare utilizzando acqua o anidride carbonica”. Oggi, infine, lo facciamo - seppure in modo sperimentale.
“Bisogna pensare all’avvenire - disse Ciamician nel 1912 - e sorge una domanda: l’energia solare fossile è la sola che possa essere usata nella vita e nella civiltà moderna? (…) La quantità di energia solare che arriva annualmente in un piccolo territorio tropicale che abbia una superficie grande come quella del Lazio equivale alla produzione annuale mondiale di carbon fossile. (…) L’enorme quantità di energia che la terra riceve dal sole va in gran parte dispersa. (…)
Le regioni desertiche, dove le condizioni del clima e del suolo vietano ogni cultura, sarà la fotochimica artificiale che le metterà in valore. Sull’arido suolo sorgeranno colonie industriali senza fuliggine e senza camini: selve di tubi di vetro e serre di ogni dimensione – camere si vetro – s’innalzeranno al sole ed in questi apparecchi trasparenti si compiranno quei processi fotochimici di cui fino allora le piante avevano il segreto ed il privilegio, ma che l’industria umana avrà saputo carpire: essa saprà farli ben altrimenti fruttare, perché la natura non ha fretta mentre l’umanità è frettolosa. (…).
E se giungerà in un lontano avvenire il momento in cui il carbone fossile sarà esaurito, non per questo la civiltà avrà fine: ché la vita e la civiltà dureranno finché splende il sole! E se alla civiltà del carbone, nera e nervosa dell’epoca nostra dovesse far seguito una civiltà più tranquilla basata sull’uso della energia solare non sarebbe male per il progresso e la felicità umana”.
E. Giovannini, Measuring and Achieving Societal Progress: A Paradigm Shift, 2009morosini1952
Prof. Enrico Giovannini, President of the Italian Statistical Institute (until 28.4.2013)
Measuring and Achieving Societal
Progress: A Paradigm Shift, London, London, 19 November 2009
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
- Vittime i bambini
- Contro l’innalzamento dei mari si possono costruire dighe. Ma per i cervelli dei nostri ragazzi non c’è diga che tenga.
- Mandate un insegnante di educazione sessuale in una classe di dodicenni. Vedrete quante cose gli insegneranno.
- Metti lo smartphone in modalità aereo. E vola con la fantasia.
- Sempre più connessi, sempre meno capaci di connettere.
- Vietare lo smartphone ai minori?
- Il digitale è un bolide senza freni e senza marcia indietro
- DDT: la Digitalizzazione Di Tutto
- Un uomo intelligente sa di essere stupido. Un robot intelligente è stupido senza saperlo.
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020morosini1952
Commento dei sei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019 - Da: Snaturati 2020
2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE”
VARIE ELEZIONI COMUNALI
Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze
dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8
marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli
Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup.
I Comuni decidono della vita quotidiana
di ognuno di noi. Possono avvelenarci
con un inceneritore o avviare la raccolta
differenziata. Fare parchi per i bambini
o porti per gli speculatori. Costruire
parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o
mantenerla sotto il loro controllo. Dai
Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a
fare politica con le liste civiche per Acqua,
Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.
1. Acqua pubblica
2. Impianti di depurazione obbligatori
per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, contributi/finanziamenti
comunali per impianti di depurazione
privati
3. Espansione del verde urbano
4. Concessioni di licenze edilizie solo per
demolizioni e ricostruzioni di edifici civili
o per cambi di destinazioni d’uso di
aree industriali dismesse
5. Piano di trasporti pubblici non inquinanti
e rete di piste ciclabili cittadine
6. Piano di mobilità per i disabili
7. Connettività gratuita per i residenti nel
Comune
8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
9. Rifiuti zero
10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come
il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti
comunali
11. Efficienza energetica
12. Favorire le produzioni locali
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
Prefazione di Michele Serra, Lorenzo Fioramonti e Federico Pizzarotti a: SNATURATI - La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri - Castelvecchi editore - 2020
--------------------------------------------
Michele Serra: Mi sono sempre chiesto come mai Morosini abbia goduto di un’attenzione
mediatica così distratta. È un po’ come se a nessuno fosse venuto
in mente di fare a Engels qualche domanda su Marx.
MICHELE SERRA
Questo libro ci ricorda come il Movimento nasca con una vocazione
social-ecologista che è la base del pensiero del Grillo “politico”.
On. LORENZO FIORAMONTI
Snaturati apre una nuova porta nel mondo del Movimento.
Una lettura fondamentale
FEDERICO PIZZAROTTI
Ai due padri noti del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio, bisogna aggiungerne un terzo: Marco Morosini, l’autore
del libro-testimonianza Snaturati1.
«il Fatto Quotidiano»
Come personalità che gli avrebbero aperto gli occhi Grillo nomina il
Premio Nobel americano Joseph Stiglitz, il sociologo tedesco Wolfgang
Sachs e lo scienziato italiano Marco Morosini, che lavora al Politecnico
di Zurigo2.
«Neue Zürcher Zeitung»
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezionimorosini1952
Futuro Terra - Programma di proiezioni, conferenze, lezioni nei Marco Morosini- Patrocinatodal Ministewro dell'Ambiente, dal Provveditorato a gli studi, dalla Provincia e dal Comune di Milano
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26morosini1952
VERSO IL SUD - La spedizione del veliero Basile tra le montagne della Penisola Antartica - Proiezioni e conferenze di Marco Morosini - marcomorosini.eu
Cullen reducing energy demand EST 2011morosini1952
Reducing Energy Demand: What Are the Practical Limits?
Jonathan M. Cullen, Julian M. Allwood*, and Edward H. Borgstein
Cite this: Environ. Sci. Technol. 2011, 45, 4, 1711–1718
Publication Date:January 12, 2011
https://doi.org/10.1021/es102641n
Abstract
Concern over the global energy system, whether driven by climate change, national security, or fears of shortage, is being discussed widely and in every arena but with a bias toward energy supply options. While demand reduction is often mentioned in passing, it is rarely a priority for implementation, whether through policy or through the search for innovation. This paper aims to draw attention to the opportunity for major reduction in energy demand, by presenting an analysis of how much of current global energy demand could be avoided. Previous work led to a “map” of global energy use that traces the flow of energy from primary sources (fuels or renewable sources), through fuel refinery, electricity generation, and end-use conversion devices, to passive systems and the delivery of final energy services (transport, illumination, and sustenance). The key passive systems are presented here and analyzed through simple engineering models with scalar equations using data based on current global practice. Physically credible options for change to key design parameters are identified and used to predict the energy savings possible for each system. The result demonstrates that 73% of global energy use could be saved by practically achievable design changes to passive systems. This reduction could be increased by further efficiency improvements in conversion devices. A list of the solutions required to achieve these savings is provided.
The Photochemistry of the Future - 1912 - New Yorkmorosini1952
Giacomo Ciamician (1857-1922)
Nella memorabile conferenza “La fotochimica del futuro”, l’11 settembre 1912 a New York, egli si chiedeva “.. se non vi sia modo gareggiare con i processi fotochimici dei vegetali. In altre parole, se sia possibile fissare con opportune reazioni fotochimiche l’energia solare utilizzando acqua o anidride carbonica”. Oggi, infine, lo facciamo - seppure in modo sperimentale.
“Bisogna pensare all’avvenire - disse Ciamician nel 1912 - e sorge una domanda: l’energia solare fossile è la sola che possa essere usata nella vita e nella civiltà moderna? (…) La quantità di energia solare che arriva annualmente in un piccolo territorio tropicale che abbia una superficie grande come quella del Lazio equivale alla produzione annuale mondiale di carbon fossile. (…) L’enorme quantità di energia che la terra riceve dal sole va in gran parte dispersa. (…)
Le regioni desertiche, dove le condizioni del clima e del suolo vietano ogni cultura, sarà la fotochimica artificiale che le metterà in valore. Sull’arido suolo sorgeranno colonie industriali senza fuliggine e senza camini: selve di tubi di vetro e serre di ogni dimensione – camere si vetro – s’innalzeranno al sole ed in questi apparecchi trasparenti si compiranno quei processi fotochimici di cui fino allora le piante avevano il segreto ed il privilegio, ma che l’industria umana avrà saputo carpire: essa saprà farli ben altrimenti fruttare, perché la natura non ha fretta mentre l’umanità è frettolosa. (…).
E se giungerà in un lontano avvenire il momento in cui il carbone fossile sarà esaurito, non per questo la civiltà avrà fine: ché la vita e la civiltà dureranno finché splende il sole! E se alla civiltà del carbone, nera e nervosa dell’epoca nostra dovesse far seguito una civiltà più tranquilla basata sull’uso della energia solare non sarebbe male per il progresso e la felicità umana”.
A Metaindex of Development (MoD)
Marco Morosini, ETH Zurich
DRAFT - 2008
To be submitted to Social Indicators Research Abstract
A Metaindex of Development (MoD) for the 30 OECD countries was obtained through the country average rank in ten established international indices covering themes associated with development in industrialized countries: people and ecosystem wellbeing, human development, economic competitiveness, economic freedom, economic equality, information technology, environmental sustainability, gender gap, press freedom, corruption perception. The Metaindex answers the question: when development or relevant elements of it are measured, which OECD countries are more often in the top, in the middle or in the bottom ranks?
Iceland, Finland, Sweden, Denmark, Norway, Switzerland, Canada, Netherlands, Australia and Ireland are the top ten countries in the Metaindex ranking in 2006. These countries have a small population (10 millions in average) and seven of them are thinly populated. Compared with the next twenty countries, they have in average the lowest worldwide levels of corruption and the highest levels of press freedom, taxation, environmental stewardship and diffusion of information technology. Eight of the top ten countries rank in the top ten positions in the OECD ranking of satisfaction with life. G8 countries are in the middle of the Metaindex ranking, with Canada best placed (8) and Italy worst (25). The two best correlating rankings with the Metaindex ranking are those of the Corruption Perception Index (0.931), which appears to be the best proxy for development in the OECD countries, and of satisfaction with life (0.866).
Key words: development, metaindex, composite indicators, indices, OECD
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosinimorosini1952
Il dominio maschile
Da: Marco Morosini
SNATURATI
Dalla social-ecologia al populismo
(auto)Biografia non autorizzata del Movimento 5 Stelle
-------------
L’evidenza del beneficio femminile (p. 29)
L’attuale corsa al collasso ecologico ed economico, è stata interamen- te guidata da uomini. Perché non cambiare guidatore? In un’intervista televisiva chiesero a Ruth Bader Ginsburg6, una dei nove attuali giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti assurta alla popolarità di una rock-star, quale numero di donne riteneva opportuno nella Corte. La sua risposta semiseria fu: «Nove». Alla risata dell’intervistatore, la giu- dice rispose: «Per tanti anni abbiamo avuto tutti i giudici dello stesso genere. E nessuno lo ha trovato strano».
Chi ha fatto tutti i bambini? Donne. Chi ha fatto tutte le guerre? Uo- mini. Chi ha in corpo solo 400 gameti7 (“uno vale uno”), da proteggere e spendere come tesori? La donna. Chi produce miliardi di gameti (“uno vale l’altro”) da spendere e spandere8? L’uomo. Chi sa per natura e cultura, prendersi cura? Donne. Chi per natura e per cultura sa meglio distruggere e uccidere? Uomini. Quali Paesi sono al vertice delle clas- sifiche mondiali di benessere, equità, rispetto, socialità, accoglienza, protezione della natura? I Paesi scandinavi, nei quali le donne hanno più responsabilità e potere che altrove. Chi preferisce votare forze po- litiche che si impegnano per la giustizia sociale e la protezione della na- tura? Più donne che uomini.......
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 morosini1952
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
1. Introduction ................................................... 11
1.1. Late lessons from early warnings: an approach to learning from history 11
1.2. Whatisthe‘precautionaryprinciple’? .......................... 13
1.3. An early use of the precautionary principle: London, 1854 . . . . . . . . . . 14
1.4. Forestalling disasters: integrating science and public policy . . . . . . . . . 15
1.5. References............................................... 16
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...morosini1952
Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia
20.5.2018 - Politecnico di Milano, Dipartimento energia, Master RIDEF 2.0 Reinventare l'energia - La riduzione dell'uso di energia primaria procapite da 5000-6000 watt (di potenza continua) a 2000 watt è la strategia ufficiale del governo svizzero dal 2002. E' un buon esempio da seguire nei paesi industrializzati. https://it.wikipedia.org/wiki/Società_a_2000_Watt
https://www.slideshare.net/morosini1952/2000-watt-morosinipadova2010
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialimorosini1952
GERMANIA SOSTENIBILE - Francesco Fischer (pseud. Marco Morosini)
Germania capace di futuro - Zukunftsfähiges Deutschland - non è solo un libro nè solo uno studio. E' un vero progetto culturale promosso da MISEREOR e dal BUND e concepito dall'Istituto di Wuppertal. Si deve anche a questo progetto se in Germania i temi della giustizia internazionale e della sostenibilità ambientale stanno riguadagnando spazio in un dibattito sociale sempre più dominato dalla questione della concorrenzialità del cosidetto Wirschaftsstandort Deutschland (Germania come "piazza economica").
L'UTOPIA DIGITALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Tra digitalismo politico e tecno-populismo: ambiguità e limiti del Movimento Cinque Stelle - Intervista a Marco Morosini - 1 settembre 2018
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazionemorosini1952
Presentazione:
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
RICERCHE
Le moderne tecnologie digitali e in particolare internet
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindungmorosini1952
DER SPIEGEL - Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
Italien - »Eine teuflisch geniale Erfindung«
Marco Morosini, 65, langjähriger Ideen -
geber und Ghostwriter des Partei-Idols
Beppe Grillo, über den Weg der Fünf-
Sterne-Bewegung (M5S) in die Regierung
SPIEGEL: Herr Morosini, Sie zählten zu
den Geburtshelfern der Fünf-Sterne-
Bewegung. Sind Sie stolz darauf, dass sie
jetzt wohl Italien regieren wird?
Morosini: Ich habe Beppe Grillo, dem
Mitbegründer, geholfen, ein »Homo poli -
ticus« zu werden. Der späteren Partei
gegenüber war ich immer skeptisch.
Inzwischen ist sie eine Bedrohung für
die Demokratie und das zivilisierte
Miteinander in Italien wie in Europa.
SPIEGEL: Warum? Was steht Italien bevor?
Morosini: Sehr schlechte Zeiten, zumindest
mit einer Regierung aus M5S und
der Lega unter Matteo Salvini. Die Lega
hat alle kriminellen Machenschaften
Silvio Berlusconis mitgetragen. Sie habe
sogar »dieses Land zerstört« – wie der
M5S-Chef Luigi Di Maio oft betonte, allerdings
nur bis kurz vor den Wahlen.
SPIEGEL: Sind die »Grillini« als angeblich
erste digitale Partei der Welt leichter
manipulierbar?
Morosini: Die digitale Partei ist eine teuflisch
geniale Erfindung, die die totale Kontrolle
und Manipulation der eigenen
Abgeordneten und Aktivisten ermöglicht.
SPIEGEL: Sie sind ein Freund und
Weg begleiter Grillos. Wie viel Macht hat
er noch?
Morosini: In der Partei hat er nie Macht
gehabt. Aber er hat ihr die Stimme und
das Gesicht gegeben. Das Hirn der Partei
war und ist woanders.
SPIEGEL: Das Mailänder Unternehmen
Casaleggio gilt als strategische Schalt -
zentrale. Was trauen Sie einer Regierung
unter dem M5S-Vorsitzenden Luigi
Di Maio zu?
Morosini: Er brilliert in den TV-Talkshows,
ohne eine einzige Idee zu formulieren –
er macht das so gut, dass die eigentlichen
M5S-Macher zu Hause auf dem Sofa ihre
Fernbedienung, mit der sie ihn steuern,
beruhigt aus der Hand legen dürfen.
SPIEGEL: Welche Überlebensdauer
räumen Sie einer Regierung aus M5S und
Lega ein?
Morosini: Wahrscheinlich eine sehr
kurze – aber Italien ist immer für Über -
raschungen gut. WMA
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini morosini1952
La flat-tax Lega-M5S calcolata dall’economista Massimo Baldini - Roberto Petrini, Repubbica 12.5.18
I calcoli fatti all’istante da Massimo Baldini, economista dell’Università di Modena, tra i massimi esperti della materia, e che sono in uscita su lavoce. info, destano preoccupazione. La «quasi» flat tax, un compromesso tra le tre aliquote proposte dai grillini e l’aliquota unica brandita dalla Lega, ha due aliquote Irpef del 15 e del 20 per cento invece delle attuali cinque (dal 23 fino a 15 mila euro al 43 oltre i 75 mila euro) ed ha un carattere «familiare», cioè nel caso ci siano due partner questi pagheranno le tasse sulla somma dei due rispettivi redditi e non separatamente come avviene oggi.
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydneymorosini1952
On the way to a 2000 Watt society Zurich’s path to sustainable energy use
2016 Australian Summer Study on Energy Productivity Sydney 25 February, 2016 Martina Blum, Energy Expert, Energy Officer City of Zurich
Rabdomanti Grillo Marco Morosini testo 30 marzo 2014morosini1952
Rabdomanti Marco Morosini Grillo testo 30 marzo 2014
Sì, facciamo errori anche per voi.
Ci muoviamo su terre inesplorate,
rabdomanti in cerca di verità e giustizia
con uno smartphone in mano
DUE BEPPI GRILL IN OLOGRAMMA Morosini 5 maggio 2014morosini1952
DUE BEPPI GILLI
5 maggio 2014 - Marco Morosini
LE TIC
CAMBIANO PERFINO
IL RAPPORTO CON TE STESSO
NON CI SI BAGNA DUE VOLTE NELLO STESSO FIUME
Il te stesso di oggi, non è il te stesso di 20 anni fa.
Non ci si bagna due volte nello stesso fiume.
SENZA LE TIC,
tenevi poche vestigia del tuo passato:
qualche lettera, cartolina, fotografia.
CON LE TIC
Puoi salvare e più tardi accedere alla tua vita passata.
PRIMA DELLE TIC,
era come se tu potessi conservare di te un brandello di pelle,
un’unghia, un paio di vecchi occhiali.
DOPO LE TIC,
tu puoi RISCUSCITARE I TE STESSI di anni prima.
Puoi incontrare i tuoi OLOGRAMMI
Puoi fare ogni anno
UN BACKUP DI TE STESSO
E incontrare più tardi
GLI OLOGRAMMI DI TE STESSO!
NOMI PROPRI AL PLURALE
Con le TIC nasce la possibilità,
forse LA NECESSITA’,
di dire IL TUO NOME AL PLURALE.
DUE BEPPI GRILLI
https://www.youtube.com/watch?v=QJvJG5qcWic
Oggi puoi incontrare quello che eri 20 anni fa, con un ologramma:
Piacere sono Beppe Grillo
Piacere, guardi che Beppe Gillo sono io.
No, tu sei Beppe Grillo del 1994, io sono sono Beppe Grillo del 2014. Tu sfasciavi i computer a mazzate, io li uso tutto il giorno.
Io sono Beppe Grillo, padre di due figli.
No, Beppe Grillo sono io, padre di 6 figli.
Una società a 2000 watt - La strategia energetica 2050 in Svizzera - Il ruolo...morosini1952
Una società a 2000 watt
La strategia energetica 2050 - Il ruolo della sufficienza nelle strategie energetiche
Marco Morosini, Politecnico federale di Zurigo ETH
Il 21 maggio il 58% dei votanti svizzeri hanno scelto il sì nel referendum sulla Legge sull'energia 2016, che mira a ridurre del 43% l’uso di energia finale entro il 2035, ridurre l’uso di combustibili fossili, aumentare fortemente l’uso di energie rinnovabili, dismettere i 5 reattori atomici. Questi obiettivi sono solo la prima parte della Strategia energetica 2050 del Governo, che mira, a lungo termine, a ridurre di due terzi l’uso di energia primaria pro capite. Questa strategia è un caso esemplare di trasmissione dalla scienza alla politica, e da questa agli elettori. All’origine c’è lo studio 2000-watt society” (2002 e 2004) delle sei istituzioni scientifiche federali, riunite nello Swiss Federal Institutes of Technology Domain (ETH Domain), che documenta la fattibilità di una riduzione da 6000 a 2000 watt pro capite del flusso di energia primaria. Partendo da questo studio il Governo adottò dal 2002 lo scenario di una società a 2000 watt per la sua Strategia di sviluppo sostenibile e avviò la discussione con le parti sociali, con intenso dibattito nei media e nella popolazione. Quasi tutti i 26 cantoni, centinaia di Comuni, con in testa Zurigo, e molte associazioni tecniche e professionali, per esempio la Società degli Ingegneri e Architetti, si orientano allo scenario di una società a 2000 watt (pari in un anno pro capite a 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio, o 60 GJ, o 18 000 kWh). (....)
La società a 2000 watt è propagandata come un gioco win-win, dove la capra e i cavoli sono inseparabili amici. Secondo gli ottimisti, nei paesi ad alti consumi anche dimezzando una volta l’uso di energia, si potrà continuare a raddoppiare molte volte il PIL. Alla transizione ci penseranno gli eco-ingegneri dell’efficienza e delle rinnovabili. Altri - anche io tra costoro - ritengono invece che, in un'era di consumismo esasperato, di pubblicità dilagante e di rapida espansione di desideri non saturabili (si pensi ai viaggi, o agli smartphone e all’universo digitale) i guadagni di efficienza ottenuti dagli ingegneri dell'energia siano ridotti (forse annullati) dall'aumento dei consumi perseguito dagli "ingegneri dei desideri". Se così fosse, una riduzione degli impatti dell’uso di energia di energia richiederebbe certamente più efficienza e una quota maggiore di energie sostenibili. Ma richiederebbe anche più sufficienza energetica, ovvero la riduzione, in parte volontaria e in parte indotta, del flusso di prodotti e di servizi che oggi a noi sembrano indispensabili, ma che stanno rendendo la nostra vita inutilmente complessa, frenetica e lontana dai piaceri e dalla serenità delle nostre radici naturali.
Beppe Grillo 41 articoli 1993-2008 - A cura di Marco Morosini
31.04.2004
Il caso Parmalat e il crepuscolo dell’Italia
24.07.2004
Terna meglio del lotto
15.10.2004
Dio non vota
19.11.2004
L’impronta dell’invasore
16.12.2004
Giocattoli incredibili
03.02.2005
Carnevale iracheno
17.02.2005
Nani e giganti
03.03.2005
A pesca nella rete
25.03.2005
Seggiolini elettrici
06.05.2005
Ho visto il futuro
14.07.2005
Ipocondria sociale
25.08.2005
Il bersaglio sei tu
16.09.2005
Appunti rubati di filosofia
04.11.2005
Satira da scambisti
16.12.2005
Pomodori veloci
10.02.2006
Applausi all’agnello
24.02.2006
E l’elefante non c’è più
03.03.2006
Sereni e sicuri
07.04.2006
Il calzino di Mastrolindo
28.04.2006
Voto al formaggino
26.05.2006
Il calcio marcio
09.07.2006
Potere al pannolone
07.07.2006
Il sonno di Prodi
22.09.2006
Opa alla genovese su Telecom
27.10.2006
Cause perse
22.12.2006
L’energia della terra
26.01.2007
Neve commerciale
06.04.2007
Rete per tutti
01.07.2007
Spaghetti economy
15.07.2007
La città pulita
07.09.2007
Il giorno del vaffanculo
11.04.2008
Perché non voto
-----------------------
14.10.1993
Pubblicitari vi odio
16.07.1994
Beppe Grillo e la mela avvelenata
14.02.1995
Privatizzare? Se lo fai tu, cittadino, sfuggiamo alla nuova barbarie
24.05.1995
Attenti al fumo, arriva Joe Camel...
30.05.1995
Grillo: la mia tv senza spot
31.05.1995
Spot, i venduti siamo noi
21.06.1995
Quando la pubblicità diventa un dovere
20.06.2004
Forza Italia, casa delle libertà: riprendiamoci quelle parol
31.03.2005
La spina da staccare? Quella della tv
Senza sufficienza la efficienza non basta Morosini 2017morosini1952
Senza sufficienza, l’efficienza non basta. L’ effetto rebound
Marco Morosini, Politecnico federale di Zurigo, marcomorosini.eu mamo@ethz.ch
19.5.2017
------------------------------------
Effetto rebound
(paradosso dell’efficienza, paradosso di Jevons)
L’aumento dell’efficienza energetica
abbassa il prezzo dei servizi energetici
e ne aumenta la accessibilità e il consumo complessivo.
Da millenni l’aumento dell’efficienza energetica
è il principale presupposto per
l’aumento del consumo totale di energia.
----------------------
Riassunto
1. Tutte le conversioni antropiche dell’energia
hanno costi sociali e ambientali.
Nessuna tecnologia energetica può espandersi all’infinito.
2. L’efficienza è ambivalente:
- può far diminuire il consumo di energia in settori saturabili
(es. riscaldamento, climatizzazione)
- ma permette di far crescere l’uso totale di energia
(effetto rebound)
nella società nel suo complesso e in settori non saturabili
(es. trasporti privati, beni di consumo, viaggi, vacanze)
3. Un limite volontario a 2000 watt pro capite sviluppa una parsimonia energetica, che include anche la parsimonia di energie fossili
4. Una “società a 2000 watt” nei Paesi industriali
offre ai Paesi in via di sviluppo un esempio
di organizzazione sociale e di tecnologie sostenibili.
5. La sufficienza necessaria è:
- individuale: moderazione volontaria dei consumi
- collettiva: incentivi, disincentivi, prescrizioni, divieti
Conclusione
Sufficienza e efficienza devono essere sempre insieme nell’agenda culturale e in quella politica
http://www.greengrowthknowledge.org/resource/green-growth-unravelled-how-rebound-effects-baffle-sustainability-targets-when-economy
http://www.greengrowthknowledge.org/sites/default/files/downloads/resource/GG_Unravelled_HBF_and_WI.pdf
DISTRIBUIRE IL LAVORO - Cap 13 "Futuro sostenibile" p 279-301morosini1952
IL LAVORO INTERO - Cap. 13 da "Futuro sostenibile" p 279-301
"Il lavoro visibile che crea valore di mercato ha bisogno dell’altro, invisibile e all’apparenza privo di valore economico in famiglia e nella società. Tutta l’economia di mercato è sostenuta da un’economia di cura. Il settimo Rapporto sulla famiglia del Governo tedesco quantifica con 96 miliardi d’ore il volume totale del lavoro svolto nell’economia di cura nel 2001. Questo corrisponde a 1,7 volte i 56 miliardi d’ore di lavoro retribuito. Occorre quindi ricomporre l’interezza del lavoro ad esempio con una ripartizione delle attività sia per gli uomini sia per le donne in media di «un terzo di lavoro retribuito un terzo di lavoro di cura un terzo d’impegno civile e lavoro per sé» 14. Per permettere la rivalutazione delle seconde due componenti del lavoro sarebbe opportuno ridurre il tempo del lavoro monetizzato dalle attuali 1.600-1.700 a 1.300 ore annue equivalenti in media a 30 ore alla settimana offrendo un «tempo pieno breve» a tutti e tutte coloro che lo desiderano. In definitiva il benessere di un’economia dematerializzata dovrà fondarsi meno sulle cose e più sulle persone."
V. anche:
goo.gl/x1dZ1L = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut
goo.gl/wskEUJ = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011
---------------------------------------------------------------------------
A Metaindex of Development (MoD)
Marco Morosini, ETH Zurich
DRAFT - 2008
To be submitted to Social Indicators Research Abstract
A Metaindex of Development (MoD) for the 30 OECD countries was obtained through the country average rank in ten established international indices covering themes associated with development in industrialized countries: people and ecosystem wellbeing, human development, economic competitiveness, economic freedom, economic equality, information technology, environmental sustainability, gender gap, press freedom, corruption perception. The Metaindex answers the question: when development or relevant elements of it are measured, which OECD countries are more often in the top, in the middle or in the bottom ranks?
Iceland, Finland, Sweden, Denmark, Norway, Switzerland, Canada, Netherlands, Australia and Ireland are the top ten countries in the Metaindex ranking in 2006. These countries have a small population (10 millions in average) and seven of them are thinly populated. Compared with the next twenty countries, they have in average the lowest worldwide levels of corruption and the highest levels of press freedom, taxation, environmental stewardship and diffusion of information technology. Eight of the top ten countries rank in the top ten positions in the OECD ranking of satisfaction with life. G8 countries are in the middle of the Metaindex ranking, with Canada best placed (8) and Italy worst (25). The two best correlating rankings with the Metaindex ranking are those of the Corruption Perception Index (0.931), which appears to be the best proxy for development in the OECD countries, and of satisfaction with life (0.866).
Key words: development, metaindex, composite indicators, indices, OECD
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosinimorosini1952
Il dominio maschile
Da: Marco Morosini
SNATURATI
Dalla social-ecologia al populismo
(auto)Biografia non autorizzata del Movimento 5 Stelle
-------------
L’evidenza del beneficio femminile (p. 29)
L’attuale corsa al collasso ecologico ed economico, è stata interamen- te guidata da uomini. Perché non cambiare guidatore? In un’intervista televisiva chiesero a Ruth Bader Ginsburg6, una dei nove attuali giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti assurta alla popolarità di una rock-star, quale numero di donne riteneva opportuno nella Corte. La sua risposta semiseria fu: «Nove». Alla risata dell’intervistatore, la giu- dice rispose: «Per tanti anni abbiamo avuto tutti i giudici dello stesso genere. E nessuno lo ha trovato strano».
Chi ha fatto tutti i bambini? Donne. Chi ha fatto tutte le guerre? Uo- mini. Chi ha in corpo solo 400 gameti7 (“uno vale uno”), da proteggere e spendere come tesori? La donna. Chi produce miliardi di gameti (“uno vale l’altro”) da spendere e spandere8? L’uomo. Chi sa per natura e cultura, prendersi cura? Donne. Chi per natura e per cultura sa meglio distruggere e uccidere? Uomini. Quali Paesi sono al vertice delle clas- sifiche mondiali di benessere, equità, rispetto, socialità, accoglienza, protezione della natura? I Paesi scandinavi, nei quali le donne hanno più responsabilità e potere che altrove. Chi preferisce votare forze po- litiche che si impegnano per la giustizia sociale e la protezione della na- tura? Più donne che uomini.......
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 morosini1952
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
1. Introduction ................................................... 11
1.1. Late lessons from early warnings: an approach to learning from history 11
1.2. Whatisthe‘precautionaryprinciple’? .......................... 13
1.3. An early use of the precautionary principle: London, 1854 . . . . . . . . . . 14
1.4. Forestalling disasters: integrating science and public policy . . . . . . . . . 15
1.5. References............................................... 16
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...morosini1952
Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia
20.5.2018 - Politecnico di Milano, Dipartimento energia, Master RIDEF 2.0 Reinventare l'energia - La riduzione dell'uso di energia primaria procapite da 5000-6000 watt (di potenza continua) a 2000 watt è la strategia ufficiale del governo svizzero dal 2002. E' un buon esempio da seguire nei paesi industrializzati. https://it.wikipedia.org/wiki/Società_a_2000_Watt
https://www.slideshare.net/morosini1952/2000-watt-morosinipadova2010
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialimorosini1952
GERMANIA SOSTENIBILE - Francesco Fischer (pseud. Marco Morosini)
Germania capace di futuro - Zukunftsfähiges Deutschland - non è solo un libro nè solo uno studio. E' un vero progetto culturale promosso da MISEREOR e dal BUND e concepito dall'Istituto di Wuppertal. Si deve anche a questo progetto se in Germania i temi della giustizia internazionale e della sostenibilità ambientale stanno riguadagnando spazio in un dibattito sociale sempre più dominato dalla questione della concorrenzialità del cosidetto Wirschaftsstandort Deutschland (Germania come "piazza economica").
L'UTOPIA DIGITALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Tra digitalismo politico e tecno-populismo: ambiguità e limiti del Movimento Cinque Stelle - Intervista a Marco Morosini - 1 settembre 2018
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazionemorosini1952
Presentazione:
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
RICERCHE
Le moderne tecnologie digitali e in particolare internet
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindungmorosini1952
DER SPIEGEL - Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
Italien - »Eine teuflisch geniale Erfindung«
Marco Morosini, 65, langjähriger Ideen -
geber und Ghostwriter des Partei-Idols
Beppe Grillo, über den Weg der Fünf-
Sterne-Bewegung (M5S) in die Regierung
SPIEGEL: Herr Morosini, Sie zählten zu
den Geburtshelfern der Fünf-Sterne-
Bewegung. Sind Sie stolz darauf, dass sie
jetzt wohl Italien regieren wird?
Morosini: Ich habe Beppe Grillo, dem
Mitbegründer, geholfen, ein »Homo poli -
ticus« zu werden. Der späteren Partei
gegenüber war ich immer skeptisch.
Inzwischen ist sie eine Bedrohung für
die Demokratie und das zivilisierte
Miteinander in Italien wie in Europa.
SPIEGEL: Warum? Was steht Italien bevor?
Morosini: Sehr schlechte Zeiten, zumindest
mit einer Regierung aus M5S und
der Lega unter Matteo Salvini. Die Lega
hat alle kriminellen Machenschaften
Silvio Berlusconis mitgetragen. Sie habe
sogar »dieses Land zerstört« – wie der
M5S-Chef Luigi Di Maio oft betonte, allerdings
nur bis kurz vor den Wahlen.
SPIEGEL: Sind die »Grillini« als angeblich
erste digitale Partei der Welt leichter
manipulierbar?
Morosini: Die digitale Partei ist eine teuflisch
geniale Erfindung, die die totale Kontrolle
und Manipulation der eigenen
Abgeordneten und Aktivisten ermöglicht.
SPIEGEL: Sie sind ein Freund und
Weg begleiter Grillos. Wie viel Macht hat
er noch?
Morosini: In der Partei hat er nie Macht
gehabt. Aber er hat ihr die Stimme und
das Gesicht gegeben. Das Hirn der Partei
war und ist woanders.
SPIEGEL: Das Mailänder Unternehmen
Casaleggio gilt als strategische Schalt -
zentrale. Was trauen Sie einer Regierung
unter dem M5S-Vorsitzenden Luigi
Di Maio zu?
Morosini: Er brilliert in den TV-Talkshows,
ohne eine einzige Idee zu formulieren –
er macht das so gut, dass die eigentlichen
M5S-Macher zu Hause auf dem Sofa ihre
Fernbedienung, mit der sie ihn steuern,
beruhigt aus der Hand legen dürfen.
SPIEGEL: Welche Überlebensdauer
räumen Sie einer Regierung aus M5S und
Lega ein?
Morosini: Wahrscheinlich eine sehr
kurze – aber Italien ist immer für Über -
raschungen gut. WMA
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini morosini1952
La flat-tax Lega-M5S calcolata dall’economista Massimo Baldini - Roberto Petrini, Repubbica 12.5.18
I calcoli fatti all’istante da Massimo Baldini, economista dell’Università di Modena, tra i massimi esperti della materia, e che sono in uscita su lavoce. info, destano preoccupazione. La «quasi» flat tax, un compromesso tra le tre aliquote proposte dai grillini e l’aliquota unica brandita dalla Lega, ha due aliquote Irpef del 15 e del 20 per cento invece delle attuali cinque (dal 23 fino a 15 mila euro al 43 oltre i 75 mila euro) ed ha un carattere «familiare», cioè nel caso ci siano due partner questi pagheranno le tasse sulla somma dei due rispettivi redditi e non separatamente come avviene oggi.
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydneymorosini1952
On the way to a 2000 Watt society Zurich’s path to sustainable energy use
2016 Australian Summer Study on Energy Productivity Sydney 25 February, 2016 Martina Blum, Energy Expert, Energy Officer City of Zurich
Rabdomanti Grillo Marco Morosini testo 30 marzo 2014morosini1952
Rabdomanti Marco Morosini Grillo testo 30 marzo 2014
Sì, facciamo errori anche per voi.
Ci muoviamo su terre inesplorate,
rabdomanti in cerca di verità e giustizia
con uno smartphone in mano
DUE BEPPI GRILL IN OLOGRAMMA Morosini 5 maggio 2014morosini1952
DUE BEPPI GILLI
5 maggio 2014 - Marco Morosini
LE TIC
CAMBIANO PERFINO
IL RAPPORTO CON TE STESSO
NON CI SI BAGNA DUE VOLTE NELLO STESSO FIUME
Il te stesso di oggi, non è il te stesso di 20 anni fa.
Non ci si bagna due volte nello stesso fiume.
SENZA LE TIC,
tenevi poche vestigia del tuo passato:
qualche lettera, cartolina, fotografia.
CON LE TIC
Puoi salvare e più tardi accedere alla tua vita passata.
PRIMA DELLE TIC,
era come se tu potessi conservare di te un brandello di pelle,
un’unghia, un paio di vecchi occhiali.
DOPO LE TIC,
tu puoi RISCUSCITARE I TE STESSI di anni prima.
Puoi incontrare i tuoi OLOGRAMMI
Puoi fare ogni anno
UN BACKUP DI TE STESSO
E incontrare più tardi
GLI OLOGRAMMI DI TE STESSO!
NOMI PROPRI AL PLURALE
Con le TIC nasce la possibilità,
forse LA NECESSITA’,
di dire IL TUO NOME AL PLURALE.
DUE BEPPI GRILLI
https://www.youtube.com/watch?v=QJvJG5qcWic
Oggi puoi incontrare quello che eri 20 anni fa, con un ologramma:
Piacere sono Beppe Grillo
Piacere, guardi che Beppe Gillo sono io.
No, tu sei Beppe Grillo del 1994, io sono sono Beppe Grillo del 2014. Tu sfasciavi i computer a mazzate, io li uso tutto il giorno.
Io sono Beppe Grillo, padre di due figli.
No, Beppe Grillo sono io, padre di 6 figli.
Una società a 2000 watt - La strategia energetica 2050 in Svizzera - Il ruolo...morosini1952
Una società a 2000 watt
La strategia energetica 2050 - Il ruolo della sufficienza nelle strategie energetiche
Marco Morosini, Politecnico federale di Zurigo ETH
Il 21 maggio il 58% dei votanti svizzeri hanno scelto il sì nel referendum sulla Legge sull'energia 2016, che mira a ridurre del 43% l’uso di energia finale entro il 2035, ridurre l’uso di combustibili fossili, aumentare fortemente l’uso di energie rinnovabili, dismettere i 5 reattori atomici. Questi obiettivi sono solo la prima parte della Strategia energetica 2050 del Governo, che mira, a lungo termine, a ridurre di due terzi l’uso di energia primaria pro capite. Questa strategia è un caso esemplare di trasmissione dalla scienza alla politica, e da questa agli elettori. All’origine c’è lo studio 2000-watt society” (2002 e 2004) delle sei istituzioni scientifiche federali, riunite nello Swiss Federal Institutes of Technology Domain (ETH Domain), che documenta la fattibilità di una riduzione da 6000 a 2000 watt pro capite del flusso di energia primaria. Partendo da questo studio il Governo adottò dal 2002 lo scenario di una società a 2000 watt per la sua Strategia di sviluppo sostenibile e avviò la discussione con le parti sociali, con intenso dibattito nei media e nella popolazione. Quasi tutti i 26 cantoni, centinaia di Comuni, con in testa Zurigo, e molte associazioni tecniche e professionali, per esempio la Società degli Ingegneri e Architetti, si orientano allo scenario di una società a 2000 watt (pari in un anno pro capite a 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio, o 60 GJ, o 18 000 kWh). (....)
La società a 2000 watt è propagandata come un gioco win-win, dove la capra e i cavoli sono inseparabili amici. Secondo gli ottimisti, nei paesi ad alti consumi anche dimezzando una volta l’uso di energia, si potrà continuare a raddoppiare molte volte il PIL. Alla transizione ci penseranno gli eco-ingegneri dell’efficienza e delle rinnovabili. Altri - anche io tra costoro - ritengono invece che, in un'era di consumismo esasperato, di pubblicità dilagante e di rapida espansione di desideri non saturabili (si pensi ai viaggi, o agli smartphone e all’universo digitale) i guadagni di efficienza ottenuti dagli ingegneri dell'energia siano ridotti (forse annullati) dall'aumento dei consumi perseguito dagli "ingegneri dei desideri". Se così fosse, una riduzione degli impatti dell’uso di energia di energia richiederebbe certamente più efficienza e una quota maggiore di energie sostenibili. Ma richiederebbe anche più sufficienza energetica, ovvero la riduzione, in parte volontaria e in parte indotta, del flusso di prodotti e di servizi che oggi a noi sembrano indispensabili, ma che stanno rendendo la nostra vita inutilmente complessa, frenetica e lontana dai piaceri e dalla serenità delle nostre radici naturali.
Beppe Grillo 41 articoli 1993-2008 - A cura di Marco Morosini
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A pesca nella rete
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Ipocondria sociale
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Appunti rubati di filosofia
04.11.2005
Satira da scambisti
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10.02.2006
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Senza sufficienza la efficienza non basta Morosini 2017morosini1952
Senza sufficienza, l’efficienza non basta. L’ effetto rebound
Marco Morosini, Politecnico federale di Zurigo, marcomorosini.eu mamo@ethz.ch
19.5.2017
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Effetto rebound
(paradosso dell’efficienza, paradosso di Jevons)
L’aumento dell’efficienza energetica
abbassa il prezzo dei servizi energetici
e ne aumenta la accessibilità e il consumo complessivo.
Da millenni l’aumento dell’efficienza energetica
è il principale presupposto per
l’aumento del consumo totale di energia.
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Riassunto
1. Tutte le conversioni antropiche dell’energia
hanno costi sociali e ambientali.
Nessuna tecnologia energetica può espandersi all’infinito.
2. L’efficienza è ambivalente:
- può far diminuire il consumo di energia in settori saturabili
(es. riscaldamento, climatizzazione)
- ma permette di far crescere l’uso totale di energia
(effetto rebound)
nella società nel suo complesso e in settori non saturabili
(es. trasporti privati, beni di consumo, viaggi, vacanze)
3. Un limite volontario a 2000 watt pro capite sviluppa una parsimonia energetica, che include anche la parsimonia di energie fossili
4. Una “società a 2000 watt” nei Paesi industriali
offre ai Paesi in via di sviluppo un esempio
di organizzazione sociale e di tecnologie sostenibili.
5. La sufficienza necessaria è:
- individuale: moderazione volontaria dei consumi
- collettiva: incentivi, disincentivi, prescrizioni, divieti
Conclusione
Sufficienza e efficienza devono essere sempre insieme nell’agenda culturale e in quella politica
http://www.greengrowthknowledge.org/resource/green-growth-unravelled-how-rebound-effects-baffle-sustainability-targets-when-economy
http://www.greengrowthknowledge.org/sites/default/files/downloads/resource/GG_Unravelled_HBF_and_WI.pdf
DISTRIBUIRE IL LAVORO - Cap 13 "Futuro sostenibile" p 279-301morosini1952
IL LAVORO INTERO - Cap. 13 da "Futuro sostenibile" p 279-301
"Il lavoro visibile che crea valore di mercato ha bisogno dell’altro, invisibile e all’apparenza privo di valore economico in famiglia e nella società. Tutta l’economia di mercato è sostenuta da un’economia di cura. Il settimo Rapporto sulla famiglia del Governo tedesco quantifica con 96 miliardi d’ore il volume totale del lavoro svolto nell’economia di cura nel 2001. Questo corrisponde a 1,7 volte i 56 miliardi d’ore di lavoro retribuito. Occorre quindi ricomporre l’interezza del lavoro ad esempio con una ripartizione delle attività sia per gli uomini sia per le donne in media di «un terzo di lavoro retribuito un terzo di lavoro di cura un terzo d’impegno civile e lavoro per sé» 14. Per permettere la rivalutazione delle seconde due componenti del lavoro sarebbe opportuno ridurre il tempo del lavoro monetizzato dalle attuali 1.600-1.700 a 1.300 ore annue equivalenti in media a 30 ore alla settimana offrendo un «tempo pieno breve» a tutti e tutte coloro che lo desiderano. In definitiva il benessere di un’economia dematerializzata dovrà fondarsi meno sulle cose e più sulle persone."
V. anche:
goo.gl/x1dZ1L = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut
goo.gl/wskEUJ = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011
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