IL 31 MAGGIO, i laconesi sono chiamati ad esprimere il proprio voto per il rinnovo del Consiglio Comunale.
La lista civica LACONI BENE COMUNE presenta in sintesi il suo programma elettorale..
Il 31 Maggio 2015. A Laconi si svolgeranno le elezioni comunali per il rinnovo del Consiglio Comunale.
La lista Civica "LACONI BENE COMUNE", vi presenta alcuni punti importanti del programma elettorale.
Il 31 Maggio 2015. A Laconi si svolgeranno le elezioni comunali per il rinnovo del Consiglio Comunale.
La lista Civica "LACONI BENE COMUNE", vi presenta alcuni punti importanti del programma elettorale.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
SABATO 19 APRILE ALLE ORE 10.30 presso il Salone della Società Operaia di Mutuo Soccorso di SORI, Paolo Pezzana, candidato alla carica di Sindaco, ha presentato alla stampa ed al pubblico il PROGRAMMA e i 12 CANDIDATI della LISTA Sori2020 per le Elezioni Amministrative del 25 di maggio 2014 nel Comune di Sori
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Abbiamo lanciato una call a tutte le antenne Invitando i gruppi locali di RENA a “candidare” la propria città come sede dell’AG, attraverso una breve proposta presentata durante il Coordinamento Nazionale del 6 marzo 2016.
Abbiamo ricevuto 3 candidature: Rieti-Terni, Torino, Firenze.
Ogni proposta contiene alcune ipotesi relative a location, organizzazione logistica, ospitalità, programma “culturale”.
Ora invitiamo tutti i soci RENA a leggere e mandare i loro feedback sulle candidature :)
La Rubano che AMIAMO, La Rubano che VOGLIAMO!Lorenzo Segato
Elezioni Comunali 2014 - Sabrina Doni Sindaco - Sintesi del Programma condiviso delle liste Vivere Rubano e Rubano Futura.
Un programma di idee, non di sogni, che nasce dall'esperienza amministrativa degli ultimi anni e guarda al futuro
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
SABATO 19 APRILE ALLE ORE 10.30 presso il Salone della Società Operaia di Mutuo Soccorso di SORI, Paolo Pezzana, candidato alla carica di Sindaco, ha presentato alla stampa ed al pubblico il PROGRAMMA e i 12 CANDIDATI della LISTA Sori2020 per le Elezioni Amministrative del 25 di maggio 2014 nel Comune di Sori
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Abbiamo lanciato una call a tutte le antenne Invitando i gruppi locali di RENA a “candidare” la propria città come sede dell’AG, attraverso una breve proposta presentata durante il Coordinamento Nazionale del 6 marzo 2016.
Abbiamo ricevuto 3 candidature: Rieti-Terni, Torino, Firenze.
Ogni proposta contiene alcune ipotesi relative a location, organizzazione logistica, ospitalità, programma “culturale”.
Ora invitiamo tutti i soci RENA a leggere e mandare i loro feedback sulle candidature :)
La Rubano che AMIAMO, La Rubano che VOGLIAMO!Lorenzo Segato
Elezioni Comunali 2014 - Sabrina Doni Sindaco - Sintesi del Programma condiviso delle liste Vivere Rubano e Rubano Futura.
Un programma di idee, non di sogni, che nasce dall'esperienza amministrativa degli ultimi anni e guarda al futuro
2. LACONI BENE COMUNE
• MELONI FRANCESCA ROMANA
• ARGIOLAS SARA
• CAU DAVIDE
• COGONI CLAUDIA
• CORONGIU MARIA PIA
• COSSU LUIGI
• FULGHESU CARLO
• LOI ALESSANDRA
• NEGRI ANNA
• ORGIU CARLO
• SERRA CLAUDIO
• SERRA LIVIO
• TROGU CLAUDIO
5. Favorire il recupero
conservativo dei
fabbricati che presentano
particolare valenza sotto
il profilo storico e
architettonico.
Nel rispetto della
tipologia prevista dal
PUC, riqualificare il
centro storico per
apportare modifiche
migliorative.
6. Allargare l'attività del
Museo dei Menhir come
centro di formazione
culturale della comunità.
Istituire un premio letterario
dedicato alla storia e alla
cultura di LACONI e un
FESTIVAL MUSICALE
ESTIVO.
7. SCUOLA
• Lottare con tutte le
forze e le risorse
per la tutela delle
scuole esistenti,
coinvolgendo le
altre
amministrazioni del
territorio.
8. GIOVANI, FORMAZIONE,
LAVORO.
• Seguendo le linee
guida dell'Unione
Europea e in accordo
con l'assessorato al
lavoro, lavoreremo per
l'apertura di nuove sedi
di formazione nel
territorio che
qualifichino gli
inoccupati e
disoccupati
9. MONDO AGROPASTORALE
• Attiveremo uno sportello per
perseguire tutte le opportunità
legate ai fondi regionali ed
Europei per gli investimenti, per
l'ambiente e per l'agricoltura
• Favoriremo il ritorno alla piccola
produzione agricola per il diretto
consumo locale a chilometro
ZERO, mettendo a disposizione
spazi di commercializzazione e
altri supporti necessari.
11. • La Asl 5 di Oristano ha promosso la
riorganizzazione nel territorio della
rete dei servizi di cure primarie. Tra le
sedi indicate risulta anche LACONI.
• Sarà nostra attenta cura
valorizzare questa
opportunità a difesa della
salute dei cittadini.
12. Cureremo l'abbattimento
delle barriere
architettoniche in tutti gli
edifici pubblici o comunque
aperti al pubblico.
Vogliamo garantire agli anziani
bisognosi assistenza nel loro
domicilio, per non sradicarli dal
contesto familiare e sociale in cui
hanno vissuto l'intera esistenza,
mediante il servizio domiciliare e
la possibilità di somministrazione
di pasti a domicilio.
13. TRASPARENZA
AMMINISTRATIVA.
• Ogni nostra scelta ed ogni
nostra azione sarà assunta
nella massima trasparenza
possibile.
• Le scelte importanti che
riguardano i cittadini, a
partire dalla determinazione
delle aliquote di IMU, TASI e
TARI, saranno assunte dopo
il coinvolgimento di tutte le
parti sociali, con l'intento
ove possibile di RIDURLE.
14. SISTEMA DELLE AUTONOMIE
LOCALI DELLA SARDEGNA.
• Promuoveremo una serie
di consultazioni per
scegliere in quale ambito
territoriale deve essere
definitivamente collocato il
nostro territorio. NON è
più pensabile appartenere
a Nuoro per l'istruzione è il
commercio, al Sarcidano
per i servizi associati e
all'Alta Marmilla per la
Sanità e i Servizi Sociali.
15. CONCITTADINE,
CONCITTADINI!
• Intendiamo voltare
definitivamente pagina,
lasciarci alle spalle gli
ultimi quattro anni della
nostra storia
caratterizzati non dal
confronto, ma solo
dallo scontro,
dall’inimicizia, dalle
ripicche.
• Noi vogliamo
riappacificare il paese,
renderlo una comunità
vivibile, come forse
non lo è mai stato. La
nostra aspirazione
potrà realizzarsi solo
grazie al vostro
contributo.
16. INSIEME….
• Riusciremo a far
sbocciare a Laconi una
nuova era, a far spiare
un nuovo clima, capace
di ridare speranza ai
giovani per invogliarli a
valorizzare il nostro bel
paese, rendendolo di
nuovo appetibile per
arginare la piaga dello
spopolamento.
• Se non riusciremo ad
invertire la rotta
valorizzando col nostro
impegno ciò che madre
natura ci ha
generosamente dato, il
nostro paese, ‘Perla del
Sarcidano’, culla della
Sardegna, è destinato a
scomparire entro questo
secolo.
LACONI BENE COMUNE